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Visualizza Versione Completa : SOLE del 25/3/2023 - full disk



cherubino
28-03-2023, 08:40
Non posto mai nulla del Sole, semplicemente non lo fotografo se non una volta ogni sei mesi e infatti non sono nemmeno capace di farlo e ho le camere sbagliate ahahah.
Però sabato scorso erano presenti molte macchie e così gli ho dato 1 chance.

Immagine eseguita con un rifrattore acromatico Bresser 127/1200 e una vecchia si 1600 mono con prisma di Herschel e filtro verde.

Immagine originale in bianco e nero, altra colorata con un banale filtro colorato.

Paolo

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Gonariu
28-03-2023, 16:23
Molto belle. Il filtro verde che hai adoperato col prisma di Herschel è uno di quei filtri solari vecchio tipo che si avvitavano agli oculari?

cherubino
28-03-2023, 16:24
No, è il filtro G del set RGB (quindi con una banda passante tra i 500 e i 600 nm. grossomodo (un filo meno)
Sarebbe stato sicuramente meglio un "continuum" che ha una banda passante molto più stretta ma ho usato quello che avevo...

Paolo

Gonariu
28-03-2023, 16:26
Negli anni '80 quando ero a scuola avevo letto che il prisma di Herschel deve essere usato in combinazione con un filtro solare, è ancora così?

cherubino
28-03-2023, 16:29
No, sarebbe bene non usarlo però su strumenti troppo aperti come focale ma anche qui.. mah..
dei che è più importante evitare schemi con correttore posteriore e celle non ben fatte e ovviamente EVITARE di mettere i filtri PRIMA del prisma di Herschel.
Detto questo i primi prismi solari (ne ho uno Takahashi e uno GoTo) erano dei dispersori molto meno efficaci quindi si tendeva comunque a ridurre l'apertura dei rifrattori e farli lavorare a f20 o 30 almeno.
Un po' come con i vecchi filtri da oculare che si usavano a F40 e comunque lasciavano passare trova radiazione lo stesso.

Paolo

Gonariu
28-03-2023, 16:37
Ti ringrazio, sto meditando l'acquisto di un prisma di Herschel.

Fazio
28-03-2023, 18:31
Un astrofilo molto noto ed esperto nell'osservazione solare (e non solo) suggerisce, in visuale, sempre l'aggiunta di un filtro UV-IR cut in via precauzionale per preservare l'occhio.

Alby68a
28-03-2023, 20:36
Perchè mai? Da cosa dovrebbe essere protetto? Durante il giorno non utilizziamo nessun filtro e l'intensità della luce è tagliata drasticamente (o dovrebbe) dai filtri solari. E se fosse così perchè non indicarlo sui prodotti?

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cesarelia
28-03-2023, 20:51
I raggi IR e UV creano più danni di quelli nel visibile, quindi non è un male se lo spettro viene reso un po' a campana da un IR-UV cut.
Anche quando siamo immersi in un paesaggio innevato potremmo pensare che la luminosità non è eccessiva da aver bisogno di occhiali da sole, perché nel visibile quella luminosità non ci dà fastidio, ma gli occhiali sono comunque consigliati perché lo spettro non visibile provoca danni sulle lunghe esposizioni

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Antonello66
28-03-2023, 21:19
Ho un prisma di Herschel Lunt, la raccomandazione è di usare o un Continuum o un polarizzatore singolo (all’interno ha montato già un nd3.0). Il primo ha una finestra stretta attorno ai 540nm e dovrei essere a posto, mi state invece dicendo che con la seconda opzione devo usare come ulteriore precauzione un UV-IR cut ?

Salvatore
29-03-2023, 17:23
Credo sia più che altro una prevenzione, come quando si indossano occhiali polarizzatori durante giornate molto soleggiate, non ci si stanca la vista e si osserva in modo più rilassato.

Ricordo qualche anno fa, sulla scelta in merito al prisma di Herschel, ero a digiuno al riguardo.
Avevo un rifrattore da 130 mm e documentandomi anche qui sul forum presi il filtro Lunt da 1,25" ed in aggiunta un polarizzatore e un Continuum sempre da 1,25".
In sintesi da 150 mm in su é meglio osservare sempre con il filtro Continuum e il polarizzatore.
Con il 130 mm invece non ho avuto problemi ad usare solo il prisma e il filtro polarizzatore, anche perché la dominante verde era a quei tempi per me non naturale.

Ritornando al tema centrale, Paolo sono immagine carine degne di un approccio sporadico al Sole. Sicuramente leggermente sovraelabarote, ma per lo scopo vanno più che bene.

Fazio
29-03-2023, 18:08
Credo sia più che altro una prevenzione...

Lo credo anch'io ma un forte dubbio sulla necessità reale mi resta.

Chi me lo ha detto è un grande esperto di osservazione solare, di spettroscopia e di astronomia in generale. Ha pubblicato libri ed articoli, anche su riviste estere.
Secondo il suo parere un IR/UV cut è necessario non solo con un p. di Herschel ma anche con un filtro a tutta apertura (es. Astrosolar) specie se si è osservatori sistematici del Sole.

D'altronde è noto che alcune patologie come cataratta o maculopatie retiniche colpiscano di più alcune categorie di persone (pescatori, contadini) che con il Sole hanno più spesso a che fare di altre persone.

cherubino
29-03-2023, 18:52
Eh sì, ho al mio attivo 15 foto al Sole in luce bianca e una decina in h-alpha.
E il Sole non mi è mai piaciuto fotografarlo, lo trovo di un noioso folle (non lo è, sia chiaro) e ogni volta che devo stare alla luce della canicola a mettere a fuoco mi viene l'orticaria, e quando accade ad un angelo della prima schiera i cieli tremano...

Per Salvatore: una immagine in luce bianca full disk è facile che debba essere un poco "tirata" perché non va ingrandita ma guardata appunto full disk.
Inoltre operare a 18 fps di media con un filtraggio da 100nm. Impone poi di forzare un poco.
Detto questo, concordo con te sulla "sovraelaborazione" ma è voluta per estrarre un poco di granulosita' visibile a opzione "full disk".

Paolo

Gonariu
29-03-2023, 19:40
L'osservazione del Sole in luce bianca, oltre a piacermi, è la cosa che faccio con maggiore costanza. Uno dei motivi è che d'inverno intorno alle 15,30 (ora in cui di solito mi metto) non mi devo esporre ad un freddo troppo forte come quello della notte (nella Sardegna centrale a 400 m di altezza l'influenza del mare si sente di meno e le temperature non sono "primaverili" come quello di Cagliari: per me +3 o +4 di temperatura sono troppo bassi!). Faccio sempre un disegno adoperando due tre tipi di matite diverse per rendere al meglio ombra e penombra e passo una mezz'oretta nell'eseguire il disegno; in fondo è una forma di meditazione in cui nel fare il disegno non c'è fretta (non so se abbiate mai fatto meditazione yoga o za-zen ....). Ho comprato con buone e "pie" intenzioni una SV 305, ma è praticamente rimasta nella scatola, la tecnologia non mi attrae e preferisco quaderno (o quadernone), matite e gomme. Facendo così l'attrezzatura non è molto dispendiosa: un acromaticone 80/400 usato (il mio "fidissimo" Konus Vista), un filtro solare in vetro a tutta apertura pagato a metà prezzo meno di 10 anni fa (35 euro), un cavalletto fotografico che ho pagato 100 euro nel 2011 (avevo scelto il 20X80 per l'abbonamento biennale a "Nuovo Orione") ed uno zoom della Vixen 8-24 comprato usato sempre in quel periodo da un amico. Sto "meditando" di partecipare alla Sezione Sole dell'UAI ma non ho ancora fatto niente ........

Salvatore
29-03-2023, 20:35
Giusta osservazione, é un mio difetto ma lo faccio anche con le mie immagini, per altro le guardavo dal tablet é ho fatto uno zoom.

Fazio in effetti come si dice prevenire e meglio che curare;)
Visto che dispongo di IR/Cut credo che in futuro lo utilizzerò. Grazie per questa informazione.

Gonariu
29-03-2023, 21:00
E' la prima volta che leggo che è meglio mettere un filtro che tagli l'infrarosso e l'ultravioletto, mi informerò sui prezzi. Un po' di mesi fa ho letto (e chi se lo sarebbe immaginato?) che i filtri solari che si avvitavano all'oculare fanno passare l'infrarosso; quando avevo tra i 16 ed i 24 anni ho visto moltissime volte il Sole con un acromatico 60/700 con un tale filtro (e una volta con una buona dose di imprudenza, nel 1986 avevo guardato il Sole ad Agosto a mezzogiorno, inutile dire che il filtro era bollente .....).