Visualizza Versione Completa : Consigli per acquisto C9.25 usato
Ho l'occasione di acquistare un C9.25 usato ad un prezzo veramente interessante.
È fastar compatibile ed stato acquistato la prima volta a settembre 2021.
In foto sembra tutto OK, il correttore appare pulito, non ci sono graffi ed amaccature sul tubo.
Siccome so già che domani lo prendo poi avrò due settimane di pioggia o nebbia...
Cosa e come devo verificare quando lo vedrò di persona per esser certo (almeno ragionevolmente) che non abbia problemi irrisolvibili?
Huniseth
07-03-2023, 22:35
Bel telescopio, giusta dimensione e focale - Leggo che si scollima facile, e già collima e scollima sono parole che mi fanno venire una forte crisi allergica.
la collimazione non mi spaventa, ho un newton ed un C6, collimare lo SCT è un gioco da ragazzi in confronto. ;)
Giovanni1971
08-03-2023, 08:18
Vedi pagina 153
https://skywatch.brainiac.com/used/used_sct.pdf
Concordo che il 9.25 è un bellissimo telescopio. Occhio solo alle dimensioni e peso, che sono molto più vicine ad un c11 piuttosto che a un c8
etruscastro
08-03-2023, 09:33
si scollima in funzione di come e quanto lo si utilizza, io ho il c11" e lo collimo un paio di volte l'anno per scrupolo di puntigliosità...
etruscastro
08-03-2023, 09:34
Cosa e come devo verificare quando lo vedrò di persona per esser certo (almeno ragionevolmente) che non abbia problemi irrisolvibili?
purtroppo il 95% delle magagne le vedrai solo col suo utilizzo sul campo! visivamente controlla la meccanica del fok e bene, molto bene le parti ottiche.
Come dice bene etruscastro, preoccupati delle parti 'visibili' ( meccanica, stato delle ottiche, ecc ).
Per il resto, ad esempio la resa ottica e se e' un buon esemplare, lo potrai verificare solo con una prova sul campo.
Per esperienza personale, i modelli degli ultimi 10 anni hanno una resa piuttosto uniforme.
In bocca al lupo!
Huniseth
08-03-2023, 14:40
Quando avevo il newton 114 non si scollimava mai, gli avevo dato due punti di saldatura...
E' un telescopio già impegnativo, però credo che dia molte soddisfazioni. Ma su cosa è montato?
lo monterò su di una EQ6R, questo pomeriggio vado a vederlo.
Un elemento importante da verificare è anche il focus shift, vale a dire lo spostamento che ha l' immagine mentre si focheggia, sintomi di un fissaggio dello specchio primario un po' critico, presente in diversi esemplari SC Celestron, più deleterio se si fotografa, ma detto questo secondo me questo strumento è validissimo specie sul planetario, forse un po' meno per stelle doppie.
C' è da dire ancora che dato l' acclimatamento che ha tempi un po' lunghi sarebbe consigliabile ricover arlo all'esterno in contenitori adeguati.
alla fine l'ho preso
la scritta Fastar è parallela alla barra losmandy, il coperchio delle viti di collimazione faceva molta fatica a ruotare, tanto che visto che ora ruota molto facilmente, penso che il precedente proprietario non abbia mai provato a collimarlo.
Ho rimosso il secondario e sembra perfetto senza alcun segno di ossidazione. Anche il primario appare perfettamente pulito
La lastra correttrice è priva di graffi e abbastanza pulita, la manopola del focheggiatore gira senza problemi, il tubo sembra nuovo.
Ovviamente, per i prossimi giorni sono previste nuvole, nebbia e/o pioggia quindi devo aspettare per uno star test, ma sono abbastanza fiducioso. Pubblicherò qui i risultati.
Mi sono appena reso conto in seguito che ora ho bisogno di un nuovo paraluce, un nuovo set di maschere Bathinov, un nuovo filtro solare...
Devo trovare una soluzione per questi accessori, il C9 è così grande che non riesco a stampare i pezzi come una singola parte come ho fatto per la C6, la mia stampante 3d è troppo piccola.
Chissà che nel fine settimana il cielo si apra almeno un pochino...
etruscastro
10-03-2023, 10:15
Ho rimosso il secondario e sembra perfetto senza alcun segno di ossidazione. Anche il primario appare perfettamente pulito.
cioè, hai smontato la lastra correttrice?
no, essendo compatibile con fastar è possibile rimuovere il secondario semplicemente svitando l'anello che blocca il corpo del secondario, si estrae solo lo specchio ed il corpo di collimazione, lastra e paraluce del secondario restano al loro posto.
Il successivo reinserimento e semplice visto il corpo del secondario ha una chiavetta, quindi non c'è il rischio di inserirlo nel modo sbagliato.
etruscastro
10-03-2023, 13:08
ok, pensavo ad una follia fatta!
Diciamo che è meglio saperlo: la lastra correttrice degli SC Celestron e Meade ha una posizione ben definita e univoca predeterminata in fabbrica, e se smontata va poi rimessa esattamente dove si trovava prima senza ruotarla, o se ne compromette la funzione correttrice.
si, questo lo sapevo, infatti quelle due volte che ho apero il C6 avevo messo dei riferimenti. :razz:
etruscastro
10-03-2023, 19:05
ottimo
questa sera notte ho speso un po' il tempo cercando di fare una collimazione di fino usando metaguide, questi sono i risultati:
505555055650557
l'immagine sul verdino è uno stack e sharpening di circa 6500 immagini catturate con firecapture in cui sono evidenziati gli anelli di difrazione (stella filmata a fuoco)
secondo voi otticamente è a posto?
Che strumenti posso usare per verificare altre caratteristiche ottiche?
etruscastro
13-03-2023, 09:01
l'immagine è molto piccola ma sembra piuttosto a posto.
Infatti l' immagine , pur molto piccola, sembra centrata, ma il punto bianco centrale ed il primo anello di Airy , molto luminoso e spesso indicherebbero teoricamente una certa aberrazione sferica, che negli SC potrebbe essere causata da una posizione non corretta della lastra correttrice; una verifica comunque è fattibile mettendo a fuoco un soggetto , es. un pianeta, centralmente; se la sua periferia risulta sfocata o confusa indicherebbe aberrazione sferica.
Secondo me però è meglio controllare visualmente lo star test in intra ed extrafocale, sui 300/400x, senza distanziarsi troppo dal fuoco.
grazie per i commenti, giusto a scanso di equivoci, l'immagine verdina rappresenta la stella a fuoco ed i dischi di Airy, non l'immagine sfocata della stella, è per questo che è veramente piccola, ho fatto la ripresa con un ROI piccolissimo.
proverò a riprendere Marte, vediamo come si presentano i bordi, anch'essoe se mi sa che è troppo piccolino ormai.... toccherà aspettare mesi per riavere Giove e/o Saturno...
provero come dici in visuale con un oculare da 6mm, vediamo se a occhio sono in grado di valutare...
Huniseth
13-03-2023, 21:28
Uno stack da 6500 ft non mi pare l'ideale per una collimazione........ sicuri che si possa fare così?
no, non ne sono sicuro, ma lo scopo era quello di vedere se i vari anelli di Airy era concentici, il primo in particolare che non fosse separato in lobi.
Se tutto va bene entro domani mattina la stampante 3d dovrebbe terminare la maschera tri-bahtinov, cosi potrò esser (più) certo della corretta messa a fuoco.
Zoroastro
13-03-2023, 21:39
questa sera notte ho speso un po' il tempo cercando di fare una collimazione di fino usando metaguide
Mitico, uso anch'io Metaguide di Frank Freestar8n per collimare il C11 ma con questo software divento matto ! Che parametri usi, manda schermata magari, grazie!
Zoroastro, anch'io impazzisco con metaguide, le guide che spiegano come usarlo sono poche, probabilmente poi fanno riferimento ad una vecchia versione perché alcuni parametri non riesco a trovarli (es, l'impostazione del frame rate desiderato è il numero di fotogrammi da sommare).
Di per se è intuitiva da usare, il problema è il puntino rosso da centrare che sembra sempre una scheggia impazzita (dipende molto dal seeing e da quanto è scollimato il sistema ottico in partenza)
Quindi sicuramente (non lo dico a te che magari lo usi già da un pezzo) ma quanti si cimentano per la prima volta: prima di usare metaguide è meglio fare una collimazione classica con stella sfuocata alla ricerca della concentricità degli anelli, metaguide serve solo per la regolazione di fino.
Allora prima schermata su cui mettere mano sono le caratteristiche del telescopio (pulsante Scope setup) impostando apertura, rapporto Lf/D, ostruzione, l'uso di eventuali riduttori o barlows (se si inserisce un valore della lunghezza focale reale, rilevato con un plate solving (da usare atra applicazione per calcolarlo) l'accuratezza migliora (non so di quanto) e le caratteristiche della fotocamera (dimensione dei pixel, e risoluzione):
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Poi, io ho solo fotocamere a colori, la difficoltà nel centrare il puntino con una camera a colori dicono essere maggiore di quando si usa una camera in BN, per questo uso un filtro IR-Pass, abbatte di molto la turbolenza atmosferica e la dispersione, sempre in “scope Setup” poi selezionare il tab "Extra" ed indicare la frequenza alla quale il filtro IR-Pass inizia a lasciar passare il segnale, nel mio caso 850.
(in teoria se non si usano filtri credo che il valore debba esser lasciato a 550)
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Per quanto riguarda i settaggi video (Vidprops), metto l'esposizione a 1ms e per il gain parto da un valore intermedio (poi lo vado ad aumentare od abbassare a seconda di quanto si satura la stella (nella riquadro dove è mostrata la stella amplificata /riquadro blu nella quarta immagine allegata), una saturazione eccessiva è evidenziata dall'apparizione di zone rosse sulla stella stessa, cerco di fare in modo che le zone rosse siano ridotte al minimo o al limite di appiaiono/scompaiono (se il seeing è pessimo meglio lasciar perdere, non se ne viene fuori).
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Altro parametro con cuii gioco è il "stack time"
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All'inizio delle operazioni, lo setto ad un valore di 4 o 5 secondi, così il puntino rosso da portare al centro si stabilizza nella direzione da correggere (se si setta mezzo secondo) vaga impazzito in tutte le direzioni). Più alto è il valore di "stack time" più la stella si satura, quindi, bisognerà abbassare il gain per evitare la saturazione.
Quando il puntino da centrare si è stabilizzato e la stella non è satura, inizio ad agire sulle viti di collimazione, se il puntino punta verso l'alto cerco la vite di collimazione che permette di spostare verso l'alto la stella mostrata nella schermata del campo visivo, in genere inizialmente mi concentro su alto basso, poi su destra e sinistra, dopo "n" tentativi si riesce a portare il puntino rosso sopra il centro della stella amplificata.
Arrivati a questo punto, diminuisco il valore di "Stack time" da 4/5 secondi a 2 secondi (a volte anche 1 nei casi più fortunati), così facendo il puntino rosso inizia nuovamente a vagare nel riquadro blu, ma è più gestibile rispetto a prima, (nota: abbassando il valore di stack time servirà adeguare il gain in modo che la stella amplificata non sia ne troppo debole ne satura), ripeto le operazioni di centratura e se riesco nuovamente a centrare abbasso ulteriormente il valore di Stack time (magari da 2 a 1 secondo o anche meno).
Con uno stack time di 0,5 secondi, a meno che non ci sia una turbolenza atmosferica veramente inesistente è praticamente impossibile centrare perfettamente il puntino vagante, ma in genere lo si vede girare molto vicino alla stella amplificata un po’ in tutte le direzioni, quel che faccio, è osservarlo per un po’ cercando di capire se c'è una direzione predominate ed eventualmente correggere ancora un palettino.
Lo scopo di tutto non è semplicemnte allineare il puntino sopra la stella amplificata, ma di fare in modo che la figura di difrazione reale (in azzurro nell'immagine sotto) sia il più possibile aderente alla figura di difrazione teorica (in grigio), il puntino deve esser allineato si, ma perchè lo siano anche le due linee (teorica e reale) serve che il valore di guadano (o esposizione) della fotocamera permettano un'altezza del grafico (asse y) pari ad almeno 2/3 del riquadro che contiene le linee stesse, e che il valore di stack time sia il più basso possibile.
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Questo è il modo con cui io uso metaguide, non so se è quello più corretto, ma per certo in una notte di seeing eccezionale la scorsa estate mi ha permesso di di sovvrapporre la linea reale con quella teorica, ed il risultato è stato eclatante, ho realizzato catture di Giove con una ricchezza di dettaglio tali che più di una persona ha pensato che fosse impossibile aver ottenuto tali risultati con 150mm.
Zoroastro
14-03-2023, 07:25
Wow spiegazione fantastica, mi hai aperto un mondo, grazie infinite sei mitico!
Mi stampo questo post, utilissimo.
etruscastro credo andrebbe nella sezione tutorial.
Si può usare anche con un Newton?
Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
etruscastro credo andrebbe nella sezione tutorial.
Aspettiamo di vedere se altri riescono a raggiungere risultati soddisfacenti seguendo quanto ho scritto ;)
Si può usare anche con un Newton?
Credo di si, Sul sito dello sviluppatore dice che va bene per ogni tipo di telescopio, probabilmente però serve alla regolazione di fino (come per gli SCT comunque), per il primario quindi, non per centrare il secondario sul primario.
etruscastro
14-03-2023, 10:17
se hiej vuole si può fare...
Armando31
14-03-2023, 12:16
Non voglio fare il guasta feste l'ho posseduto in set up fotografico se non modifichi , inserendo il blocco dello specchio avrai il micro mosso, lo scecchio da c9 è pesantuccio , per no portala alla lunga leggete questo scritto da un amico quando bazzicano su altri siti , leggete quanto è importante eliminare il Mirror shift e il Mirror Soft a specchi mobili
https://massimomiraglia.blogspot.com/2012/03/modifiche-celestron-c11-fastar.html
Zoroastro
14-03-2023, 12:22
Armando, per eliminare completamente mirror shift/flop senza frese e torni CNC io ho aggiunto un focheggiatore Crayford al visual back, che mi permette la regolazione fine del fuoco senza muovere lo specchio. Senza ricorrere ai Baader Diamond track se ne trovano anche a 150 euro credo, a quando riportava Altomare Secca se non erro.
Ciao!
Armando31
14-03-2023, 12:45
E quanto riguarda il Mirror flop ? (Spostamento dello specchio) quando riprendi inseguendo , maggiomente quella planetaria che molto più veloce di quella deep
Hai ragione per il mirror flip inserendo un foc esterno lo elimini ,non condivido per il mirror soft , se non lo blocchi meccanicamente sono guai , non riesco a capire perchè la Celestron non adotta il sistema che adotta la Bresser con il mak 150 , ha il primario fisso con foc esterno:surprised:
Zoroastro
14-03-2023, 12:48
Hai ragione, ma bloccare la cella dello specchio non risolve del tutto il mirror flop dovuto ai supporti "laschi" tra cella e specchio. È un problema più o meno presente a seconda dell'esemplare a quanto ho visto, e la sua risoluzione è piuttosto problematica.
Armando, molto interessante quello che segnali, io però non ho le competenze ne le risorse nel far una cosa del genere, non saprei neanche a chi chiedere per fare una modifica del genere e che mi dia la garanzia di fare un lavoro come si deve...
L'effetto shift sul mio 9.25 è evidente, ma sinceramente mi aspettavo di peggio leggendo le esperienze di alcuni utenti (anche nei forum internazionali), alcuni segnalano che focheggiando quando è una motata una barlow 2x l'oggetto esce dal campo visivo, nel mio caso questo non succede ed in ripresa planetaria attivando la stabilizzazione dell'immagine praticamente non mi accorgo dell'effetto, il software riesce a conpensare perfettamente il movimento.
Se mai l'effetto dovesse rendersi insopportabile benso che adotterò la soluzione di Zoroastro, ma per il momento non prevedo di fare astrofotografia a lunga esposizione col C9, per quello continuerò col C6 che è praticamente esente sia shift che da flop, anzi il progetto (quando le finanze lo permetteranno) è quello di mettergli un Hiperstar, che per il C6 non costa uno sproposito.
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