cherubino
26-02-2023, 19:36
A corollario del continuo lavoro di imaging di oggetti "negletti" vi propongo i primi 5 scatti di altrettanti ammassi appartenenti al ben poco conosciuto catalogo "KING".
Due parole brevissime a riguardo:
Ivan King è stato (deceduto molto anziano nel 2021) un astronomo, fisico e matematico del secolo scorso che tra la fine degli anni '60 e '70 ha generato quello che si conosce come "modello King", basato sulla equazione Fokker-Plank, che descrive alcune delle caratteristiche del flusso di movimento reciproco delle stelle interne agli ammassi globulari e aperti oltre alla statistica distributiva stellare in sistemi medio-densi.
Il catalogo si compone di 24 oggetti (forse 27 ma 3 non li ho trovati sinceramente) situati in Cassiopea, Perseo, Auriga, Giraffa e 3 o 4 tra la Volpetta e l'Aquila.
Si tratta di ammassi aperti poco appariscenti, uno di questi appartiene anche al catalogo NGC come 609 (ed è il più luminoso), poi ce n'è uno che è condiviso con il catalogo Berkeley (18) e uno condiviso con il catalogo Czernik (40 se non erro, vado a memoria onestamente).
Dal cielo di Milano (ieri sera avevo uno splendido (!) Bortle 9+ con Luna e veli e umidità ovunque) avrei dovuto operare con il filtro G (o con il R) ma avevo tutto il set-up già installato con un semplice UV-IR cut Svbony da 2" molto CHEAP e così ho ripreso in condizioni davvero limite.
Il metodo di live stacking e la disposizione degli oggetti mi ha limitato la integrazione tra i 30 e i 60 minuti che non consentono, soprattutto nelle condizioni citate, di "pulire in modo adeguato il fondo cielo dal rumore.
Considerate che il segnale medio FWHM era SUPERIORE a 7 (!).
Oggetti ben poco fotografati, li porto alla attenzione degli utenti del forum per curiosità!
condivido i link di Astrobin dove le immagini si vedono un pochino meglio:
KING-1:
https://www.astrobin.com/full/s3e07q/0/
KING-4:
https://www.astrobin.com/full/cvsazo/0/
KING-5:
https://www.astrobin.com/full/8hnd1h/0/
KING-8:
https://www.astrobin.com/full/dd6n9e/0/
KING-22:
https://www.astrobin.com/full/nk27vn/0/
Nella immagine di KING-4 purtroppo ho avuto un problema di focus-drift causato dal variare delle condizioni di ambientamento termico della strumentazione.
Le immagini ritraggono porzioni di cielo (tutte uguali altrimenti un lavoro su un catalogo specifico avrebbe poco senso) pari a 28x28 primi (poco meno di mezzo grado di lato). Questo perché il formato quadrato massimo della camera di ripresa (con lato corto da 8,8 millimetri) accoppiato alla focale di 975mm. dello struemnto di ripresa genera un campo reale di 31x31 primi che viene in fase successiva "ritagliato" per ovviare alle sovrapposizioni imposte dal dithering in fase di acquisizione che, in caso di live stacking, è solitamente superiore a quello che si riesce a gestire con tecniche di acquisizione e somma più tradizionali.
Paolo
Due parole brevissime a riguardo:
Ivan King è stato (deceduto molto anziano nel 2021) un astronomo, fisico e matematico del secolo scorso che tra la fine degli anni '60 e '70 ha generato quello che si conosce come "modello King", basato sulla equazione Fokker-Plank, che descrive alcune delle caratteristiche del flusso di movimento reciproco delle stelle interne agli ammassi globulari e aperti oltre alla statistica distributiva stellare in sistemi medio-densi.
Il catalogo si compone di 24 oggetti (forse 27 ma 3 non li ho trovati sinceramente) situati in Cassiopea, Perseo, Auriga, Giraffa e 3 o 4 tra la Volpetta e l'Aquila.
Si tratta di ammassi aperti poco appariscenti, uno di questi appartiene anche al catalogo NGC come 609 (ed è il più luminoso), poi ce n'è uno che è condiviso con il catalogo Berkeley (18) e uno condiviso con il catalogo Czernik (40 se non erro, vado a memoria onestamente).
Dal cielo di Milano (ieri sera avevo uno splendido (!) Bortle 9+ con Luna e veli e umidità ovunque) avrei dovuto operare con il filtro G (o con il R) ma avevo tutto il set-up già installato con un semplice UV-IR cut Svbony da 2" molto CHEAP e così ho ripreso in condizioni davvero limite.
Il metodo di live stacking e la disposizione degli oggetti mi ha limitato la integrazione tra i 30 e i 60 minuti che non consentono, soprattutto nelle condizioni citate, di "pulire in modo adeguato il fondo cielo dal rumore.
Considerate che il segnale medio FWHM era SUPERIORE a 7 (!).
Oggetti ben poco fotografati, li porto alla attenzione degli utenti del forum per curiosità!
condivido i link di Astrobin dove le immagini si vedono un pochino meglio:
KING-1:
https://www.astrobin.com/full/s3e07q/0/
KING-4:
https://www.astrobin.com/full/cvsazo/0/
KING-5:
https://www.astrobin.com/full/8hnd1h/0/
KING-8:
https://www.astrobin.com/full/dd6n9e/0/
KING-22:
https://www.astrobin.com/full/nk27vn/0/
Nella immagine di KING-4 purtroppo ho avuto un problema di focus-drift causato dal variare delle condizioni di ambientamento termico della strumentazione.
Le immagini ritraggono porzioni di cielo (tutte uguali altrimenti un lavoro su un catalogo specifico avrebbe poco senso) pari a 28x28 primi (poco meno di mezzo grado di lato). Questo perché il formato quadrato massimo della camera di ripresa (con lato corto da 8,8 millimetri) accoppiato alla focale di 975mm. dello struemnto di ripresa genera un campo reale di 31x31 primi che viene in fase successiva "ritagliato" per ovviare alle sovrapposizioni imposte dal dithering in fase di acquisizione che, in caso di live stacking, è solitamente superiore a quello che si riesce a gestire con tecniche di acquisizione e somma più tradizionali.
Paolo