Visualizza Versione Completa : Giove - rifrattore 127mm acromatico
cherubino
29-11-2022, 10:37
Poiché non fotografo quasi mai i pianeti mi sono concesso una velocissima ripresa a Giove. Un po' basso purtroppo ma la mia postazione milanese non vede quasi mai i pianeti con l'eclittica medio bassa di questi anni.
Ho usato un banale rifrattore acromatico 127/1200 Bresser (il 127-L) accoppiato alla più economica delle Barlow cinesi di Amazon (20 euro di costo) e ad una camera ASI 482 MC con pixel grandi (5,8 nm.).
E' un solo filmato relativamente poco elaborato inoltre tratto a basso frame rate perché volevo inserire due dei 4 satelliti galileiani.
Nessuna deconvoluzione, denotazione, balle varie. Una CLASSICA immagine come si faceva anni fa senza "barare". l'idea era quella di restituire la sensazione che si ha all'oculare quando tutto funziona al meglio.
Metto il link di ASTROBIN così avete i dati di ripresa.
https://www.astrobin.com/f91ie7/B/
Paolo
Richard1
29-11-2022, 10:48
Bella! Davvero molto bella. Pulita, con tutti i dettagli. Ben a fuoco, ben elaborata.
Mi è piaciuto il "senza barare" ;)
A volte effettivamente si vedono immagini snaturate. Troppo elaborate. Questa è proprio un'ottima foto, contando poi che è stata ripresa da un 120 mm.
Molto bella e anche cromatismo zero, lo strumento deve essere buono.
cherubino
29-11-2022, 11:39
Grazie.
Lo strumento è normale, o almeno è arrivato come tale.
Ovviamente per come esce dalla fabbrica non genera queste prestazioni (che comunque sono negativamente inficiate sia dalla Barlow che dal seeing nella foto postata: la prima un vero cesso, il secondo decente ma non eccelso oltre ad una umidità che rende l'aria traslucida e con molta luce diffusa).
La reciproca posizione tra il Flint e il Crown è tendenzialmente fuori asse (questo su tutti i Bresser su cui ho avuto modo di mettere mani e occhio).
Quindi il doppietto va sistemato e portato, con un poco di pazienza, ad essere realmente collimato.
In questo le celle Bresser (pur di plastica dura) sono molto di aiuto perché dispongono delle 3 coppie di frugole laterali che permettono lo spostamento assiale degli elementi ottici.
Tendenzialmente ho lavorato quasi esclusivamente sul Flint ma ho dovuto, in questo esemplare, intervenire anche lievemente sul Crown anteriore.
Cosa cambia?
Nella versione "di fabbrica" esiste uno shift cromatico che sposta il fuoco geometrico dei rossi e dei blu non solo sulla linea della profondità (ovvio in un doppietto acromatico) ma anche su quello laterale. Quindi non solo blu e rosso non vanno a fuoco sullo stesso piano ma anche se lo facessero andrebbero a fuoco in due punti diversi di quell'ipotetico piano.
In visuale questo si evidenzia come una sfrangiata rossa asimmetrica con alcuni baffi generati dalla turbolenza sui soggetti stellari e da una pronunciata colorazione rosso-blu sui due bordi opposti di un soggetto di dimensioni maggiori (ad esempio un disco planetario).
La maggior parte dei rifrattori acromatici esistenti soffre di questo problema, sia chiaro, e in molti casi le celle sono "fisse" (a questo problema NON servono a nulla le viti di push and pula frontali sulla cella). Quindi non c'è nulla da fare.
Su alcuni rifrattori esistono "vivaiddio"anche regolazioni laterali e se non sono incollate (perché talvolta i geni degli assemblato lo fanno) si può intervenire.
Paolo
Armando31
29-11-2022, 11:40
Caspita! Paolo molto bello , un Giove cosi non si vede nemmeno con gli apo;)
cherubino
29-11-2022, 11:42
Non esageriamo...:rolleyes:
Paolo
faggio79
29-11-2022, 22:19
Molto bella e pulita!
cherubino
29-11-2022, 23:06
Grazie, Faggio79.
Prossimamente vedrò se riesco ad avere una "finestra" per provare una ripresa di Marte con questo strumento.
Ne approfitto (credo si sia in argomento) per integrare il fatto di aver semplicemente postato una immagine con una considerazione su questi strumenti "entry level" che stanno avendo, a vario titolo, un successo commerciale signifcativo.
Su alcune piattaforme, soprattutto oltre-oceano, leggo talvolta serrate critiche a questi rifrattori Bresser (quantomeno a quelli a focale medio lunga come ad esempio il 102/1000, il 102/1350, e anche ovviamente il 127/1200) concentrate sulla scelta di dotarli di celle in ABS (o similare) per accogliere i doppietti.
E' una informazione che, in effetti, a primo acchito può far storcere il naso a molti e gridare allo scandalo i puristi.
Non nascondo di avere io stesso avuto una cattiva impressione nel valutare questa caratteristica, almeno in un primo momento.
Devo però dire che, nati per un utilizzo puramente visuale, i rifrattori Bresser di questa famiglia "classica" lavorano molto meglio di quanto non ci si aspetti e che non hanno nulla da invidiare, quanto a prestazioni, ad alcuni "istant classic" del passato.
Queste bistrattate celle, che non sono né belle né tecnicamente avanzate, e che non strizzano l'occhio alla moda di sovra ingegnerizzazione che pare imperversare nel mondo dell'astrofilia amatoriale, funzionano.
Mantengono la collimazione molto bene, non si deformano (certo potrebbero rompersi se forzate troppo), e soprattutto permettono una regolazione multidirezionale del complesso ottico.
Nessuno di questi strumenti sembra uscire dalla fabbrica "perfettamente collimato" e per questo risulta necessario intervenire. Molti degli acquirenti (facilmente poco più che neofiti) potrebbero semplicemente archiviare il telescopio come "poco performante", ma chi abbia la voglia di dedicare alla ottimizzazione della posizione reciproca di crown e flint può certamente portare questi "quasi incompiuti" a stupire per prestazioni e focalizzazione.
Insomma, un Takahashi appartiene a tutt'altro universo, ma per quanto attiene il semplice "guardare" il cielo posso assicurare che nel 90% dei casi le differenze sono davvero sottili e sicuramente non giustificate dalla differenza di costo che i due brand impongono.
Il 127/1200 in oggetto è il secondo, a distanza di qualche anno, che finisce tra le mie angeliche "sgrinfie". Il primo era ancora dotato del vecchio focheggiatore tradizionale ma le ottiche hanno mantenuto una grossomodo costante qualità di lavorazione.
Adesso vi cerco una immagine di Giove scattata anni fa con un altro 127-L e con una camera diversa (se non ricordo male al tempo usavo una Altair GPcam2 a colori con il sensore IMX224.
Datemi qualche minuto e la cerco...
Paolo
cherubino
29-11-2022, 23:09
Sì, ecco... TROVATA.
Era il febbraio del 2015, quindi ben 7 anni e mezzo fa...
https://www.astrobin.com/npb2fu/?nc=&nce=
Paolo
Antonello66
29-11-2022, 23:29
Ma alla fine i Bresser li compreranno solo i tuoi vicini di casa: "dlin-dlon.... c'è Paolo? ... non è che mi da una regolata al telescopio? :rolleyes:
Scherzi a parte, è tutto molto interessante e stimolante quello che scrivi.
Il bresser 127l’ho trovato un ottimo strumento.ho una foto Saturno e una di Venere fatta con tale tubo
argomento molto affascinante la meccanica degli strumenti; e conseguentemente la resa che possono dare.
mi piacerebbe capirci di più :)
... leggo talvolta serrate critiche a questi rifrattori Bresser (quantomeno a quelli a focale medio lunga come ad esempio il 102/1000, il 102/1350, e anche ovviamente il 127/1200) concentrate sulla scelta di dotarli di celle in ABS...
Il 102/1350 lo ebbi qualche anno fa, lo tenni solo il tempo di provarlo visto che aveva una sferica che non mi sarei mai aspettato per un tele di quella focale.
La cella in plastica mi fece desistere dallo smanettare sul doppietto per vedere se si poteva rimediare magari variando gli spaziatori; troppa la sensazione di fragilità, troppa la paura che si danneggiasse smontando e rimontando...
Di quel rifrattore credo ne siano stati venduti ben pochi esemplari e non ho mai visto alcuna recensione.
Credo ti tocchi a questo punto completare la serie!
cherubino
30-11-2022, 15:12
Sì, Fazio, ricordo la tua esperienza ora che me la rammenti.
I miei vicini ne hanno comprati 2 di Bresser 127L ahahahaha... scherzo ovviamente.
Sul 102/1350 passo.
Sto attendendo l'arrivo di un Vixen Pulsar 102/1300 che avrà bisogno di molte cure e credo che mi "scornerò" lì.
Chissà poi perché lo abbia comprato è tutt'ora un mistero...
Paolo
... e credo che mi "scornerò"...
Non c'è più religione... un cherubino con le corna!
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