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Visualizza Versione Completa : Serata del 27 ottobre 2022



Richard1
28-10-2022, 12:27
La serata promette bene: le previsioni di Meteoblue danno 5 e 5 come indici di seeing, lieve jetstream, umidità al 60% e possibilità di catturare dettagli sotto 1 arcosecondo. Già alle 18 staziono e bilancio il C11 sulla Eq6-r. Parto con Saturno: Asi 224 mc con uv/ir cut, e per arrivare a campionamento ideale aggiungo una barlow 2x. Mi accorgo però che sto chiedendo troppo per il cielo che trovo. Così inserisco una barlow 1,5 x presa tempo fa dall'amico Andrea, che mi raggiungerà alle 21,30. Nel pomeriggio avevo scaricato Asi studio come programma di acquisizione, ma mi pare che non faccia miracoli rispetto al mio solito Sharpcap 4.0. Quel che invece cambio sono i parametri di ripresa: su consiglio del mio amico abbasso il guadagno e l'esposizione tenendomi su valori del 40% sull'istogramma, col vantaggio non solo di aumentare gli fps ma soprattutto di non bruciare i dettagli fini. Tanto la luminosità si può aumentare in post-produzione. Dopo qualche ripresa a Saturno, che pian piano arriva al meridiano, passo a Giove. Inizio in visuale e lo osservo a 186x (la migliore visione) e a 350x (sempre luminoso ma più paciugato nei dettagli). Rimango incantato nell'osservazione in torretta binoculare con correttore da 1,85x ed oculari da 16 mm. Sembra di essere su di una navicella spaziale davanti al pianeta. Bande, ovalini, vortici e molti dettagli sulla regione polare settentrionale e meridionale. A inizio serata osservo il transito di Io e della sua ombra. Assente la GMR. Nel frattempo mi raggiunge l'amico Andrea che, più esperto di me, inizia a valutare la collimazione con tutto il treno ottico montato per le riprese. Non trovando stelle luminose nei pressi di Giove collimiamo sui suoi satelliti.
Di certo un balcone cittadino non è la giusta location per uno strumento potente e "difficile" come il C11, e i 28 cm di diametro non sono semplici da gestire. Abbiamo entrambi avuto più soddisfazione in visuale che non in ripresa, dove si ha sempre l'impressione che i dettagli si impastino.
Penso che quando il seeing non lo consente (dalla mia postazione quasi sempre) sia meglio rimanere su diametri sotto i 25 cm per il planetario. Terrò il C11 come potente telescopio lunare e per deep sky visuale quando lo porterò sotto cieli scuri, ma per hi res planetario personalmente preferisco il mio C8, anche e soprattutto in previsione della prossima opposizione di Marte.
La serata si conclude parlando del rifrattore acromatico 150/1200 di Andrea, di cui è soddisfattissimo. Pur non essendo un "grab and go", una volta montato su una Eq6 non soffre di tutti i problemi di collimazione e acclimatamento tipici degli SC di grande diametro, e sforna immagini planetarie ben dettagliate e "pulite". La prima serata utile ci metterò l'occhio perchè mi ha molto incuriosito.
Posto qualche foto della serata. Immagini processate ed elaborate con Autostakkert e Registax, come di consueto.
Cieli sereni!

etruscastro
28-10-2022, 14:24
secondo me la collimazione non è ottimale, devi curare meglio anche l'elaborazione perché la strada è quella giusta!