Gianluca97
08-10-2022, 01:32
Credo che il titolo sia la migliore definizione che io possa dare alla serata terminata poco fa, sopratutto la parola magica.
Intanto ciao a tutti, non ricordo l'ultima volta di aver scritto un report, credo si parli di anni ormai e devo dire che in effetti sono anni che non Osservo (la o maiuscola non è un refuso)
Ultimamente l'astronomia, l'osservazione, la fotografia erano diventati un impegno, anche se di fatto non lo sono. Sono entrato in una spirale da cui non riuscivo ad uscire dove la mia passione era diventata, di fatto, un qualcosa di negativo, qualcosa da cui stare lontano nonostante io non mi sia mai staccato. Se ci mettiamo la tensione del lavoro, le incertezze della vita degli ultimi tempi e altre cose abbiamo un mix piuttosto complicata da digerire. Eppure a volte basta poco a cambiare tutto, la nostra mente è complessa, contorta e misteriosa, ma per fortuna è anche qualcosa di meraviglioso, e a volte basta davvero poco per cambiare tanto, se non tutto.
Quel qualcosa è successo a metà settembre, un giorno come un altro, ero fuori con il piccolo 80ED pronto per una foto, e nella fretta non riuscivo ad allineare con il plate solving, prendo allora l'oculare, lo monto e guardo.
Stavo puntando Vega per la messa a fuoco, ma alla fine quella messa a fuoco non l'ho mai fatta, perché quella visione, quella luce che ha colpito il mio occhio mi ha fatto scattare qualcosa che mi diceva di godermi il momento, di staccare completamente, e così ho fatto, passando la sera a guardare le stelle.
Perdonate la lunga premessa, forse anche uno sfogo personale, ma ritenevo giusto farla per rendervi partecipi delle mie emozioni.
Questa sera non avevo programmato di usare il telescopio, dopo cena però esco per portare fuori la spazzatura e vedo la Luna, bellissima e luminosa, il cielo è leggermente lattiginoso, l'umidità piuttosto alta ma l'aria incredibilmente calma. Decido allora di tirare fuori il piccolo 80ed per provare la ripresa dei satelliti di Saturno (idea che ho preso qua sul forum) verso le 20:30 ho montato il tutto, non lascio nemmeno acclimatare, mi siedo e con calma punto la Luna, e qua inizia la magia...
Luna: la punto con il 24mm, è accecante ma bellissima, l'immagine è pura tridimensionalità! Mi godo per qualche minuto questo spettacolo, nel silenzio della sera. Dopo decido di mettere il 9mm per salire a 67x, la Luna entra ancora tutta nel campo ma questa volta i dettagli escono come se potessi toccarli. Nonostante sia quasi piena i dettagli sono presenti a dismisura, mi colpiscono particolarmente il Mare Imbrium e il cratere Copernicus per alcuni dettagli molto contrastati che noto al loro interno. Passo circa 10 minuti a osservare questo spettacolo, facendolo vedere anche a mio fratello che ne rimane davvero colpito. Perché alla fine la Luna la vediamo tutti migliaia di volte, ma chi ogni volta non rimane colpito nel vederla?
Ho approfondito anche per fare delle riprese con la mia 120MM che elaborarò credo domani per realizzare un mosaico, ma l'immagine osservata non me la toglie nessuno.
Saturno: beh, di fatto ho messo fuori il telescopio proprio per lui e non posso non puntarlo, una volta centrato nel campo del 24mm (25x) mi rendo conto che la serata ha qualcosa di speciale, l'immagine è ferma immobile, non c'è nessuna turbolenza nell'aria. Decido così che è ora di togliere le ragnatele al mio compagno fidato: il dobson 8"
Questa serata va così, anche qua niente fase di acclimatamento, solo una veloce collimazione del primario prima di iniziare. Mentre la montatura con l'80ed lavora per le riprese si Saturno io rimonto il cercatore al dobson e punto il signore degli Anelli. Metto subito il 9mm e vado a 133x, e lì, in quel momento, ero un bambino il giorno di natale, ho riprovato la gioia di osservare, quell'emozione di sapere che tra il tuo occhio e quella sfera circondata da un anello ci sono lo specchio e milioni di km. Una visione bellissima, la divisione Cassini è semplicemente perfetta e con il passare dei minuti esce anche la seconda divisione degli anelli, resto ado osservare la superficie del pianeta che mostra delle bellissime striature e colori molto netti. Passano i minuti e io ho in mente ora un nuovo obbiettivo: Giove
Giove: punto Giove, e che dire? Sono rimasto letteralmente senza fiato. Il pianeta è un tripudio di dettagli mai visti, le due bande sono ovviamente visibili così come la grande macchia rossa, ma non solo, le bande sono frastagliate e si vedono come degli sbuffi che della banda equatoriale sud vanno verso nord. I satelliti poi offrono anche loro spettacolo: Io, Europa e Callisto formano un bellissimo triangolo ad est del pianeta, Ganimede invece se ne sta solo soletto dall'altra parte del pianeta. Resto su Giove almeno 20 minuti e ogni minuto che passa, con lo specchio che entra in temperatura, i dettagli migliorano, i colori diventano più netti e il mio occhio riesce a catturare qualcosa di nuovo.
La serata è di quelle che capitano una o due volte all'anno, con un seeing che stimo intorno a 8/10 nei momenti migliori come vedrete dai video che pubblicherò nel momento in cui avrò le foto pronte. Stacco alle 23 perché il peso della settimana si fa sentire, ma ancora ora che scrivo vorrei essere fuori a osservare. Ho approfittato per fare delle riprese anche con il dobson, sia su Saturno che su Giove.
È stata una serata improvvisata, ma qualcosa di cui avevo bisogno da tanto tempo. Questa sera mi sono sentito come quando ormai più di 10 anni fa ho preso per la prima volta un telescopio in mano e credetemi, è stata una sensazione che mi mancava terribilmente.
Mi auguro che non sia un'eccezione, ma un ritorno sano e puro di quella che è la mia più grande passione.
Grazie a chi leggerà questo report/confessione
Ci vediamo nella sezione astrofotografia per le foto della serata
Intanto ciao a tutti, non ricordo l'ultima volta di aver scritto un report, credo si parli di anni ormai e devo dire che in effetti sono anni che non Osservo (la o maiuscola non è un refuso)
Ultimamente l'astronomia, l'osservazione, la fotografia erano diventati un impegno, anche se di fatto non lo sono. Sono entrato in una spirale da cui non riuscivo ad uscire dove la mia passione era diventata, di fatto, un qualcosa di negativo, qualcosa da cui stare lontano nonostante io non mi sia mai staccato. Se ci mettiamo la tensione del lavoro, le incertezze della vita degli ultimi tempi e altre cose abbiamo un mix piuttosto complicata da digerire. Eppure a volte basta poco a cambiare tutto, la nostra mente è complessa, contorta e misteriosa, ma per fortuna è anche qualcosa di meraviglioso, e a volte basta davvero poco per cambiare tanto, se non tutto.
Quel qualcosa è successo a metà settembre, un giorno come un altro, ero fuori con il piccolo 80ED pronto per una foto, e nella fretta non riuscivo ad allineare con il plate solving, prendo allora l'oculare, lo monto e guardo.
Stavo puntando Vega per la messa a fuoco, ma alla fine quella messa a fuoco non l'ho mai fatta, perché quella visione, quella luce che ha colpito il mio occhio mi ha fatto scattare qualcosa che mi diceva di godermi il momento, di staccare completamente, e così ho fatto, passando la sera a guardare le stelle.
Perdonate la lunga premessa, forse anche uno sfogo personale, ma ritenevo giusto farla per rendervi partecipi delle mie emozioni.
Questa sera non avevo programmato di usare il telescopio, dopo cena però esco per portare fuori la spazzatura e vedo la Luna, bellissima e luminosa, il cielo è leggermente lattiginoso, l'umidità piuttosto alta ma l'aria incredibilmente calma. Decido allora di tirare fuori il piccolo 80ed per provare la ripresa dei satelliti di Saturno (idea che ho preso qua sul forum) verso le 20:30 ho montato il tutto, non lascio nemmeno acclimatare, mi siedo e con calma punto la Luna, e qua inizia la magia...
Luna: la punto con il 24mm, è accecante ma bellissima, l'immagine è pura tridimensionalità! Mi godo per qualche minuto questo spettacolo, nel silenzio della sera. Dopo decido di mettere il 9mm per salire a 67x, la Luna entra ancora tutta nel campo ma questa volta i dettagli escono come se potessi toccarli. Nonostante sia quasi piena i dettagli sono presenti a dismisura, mi colpiscono particolarmente il Mare Imbrium e il cratere Copernicus per alcuni dettagli molto contrastati che noto al loro interno. Passo circa 10 minuti a osservare questo spettacolo, facendolo vedere anche a mio fratello che ne rimane davvero colpito. Perché alla fine la Luna la vediamo tutti migliaia di volte, ma chi ogni volta non rimane colpito nel vederla?
Ho approfondito anche per fare delle riprese con la mia 120MM che elaborarò credo domani per realizzare un mosaico, ma l'immagine osservata non me la toglie nessuno.
Saturno: beh, di fatto ho messo fuori il telescopio proprio per lui e non posso non puntarlo, una volta centrato nel campo del 24mm (25x) mi rendo conto che la serata ha qualcosa di speciale, l'immagine è ferma immobile, non c'è nessuna turbolenza nell'aria. Decido così che è ora di togliere le ragnatele al mio compagno fidato: il dobson 8"
Questa serata va così, anche qua niente fase di acclimatamento, solo una veloce collimazione del primario prima di iniziare. Mentre la montatura con l'80ed lavora per le riprese si Saturno io rimonto il cercatore al dobson e punto il signore degli Anelli. Metto subito il 9mm e vado a 133x, e lì, in quel momento, ero un bambino il giorno di natale, ho riprovato la gioia di osservare, quell'emozione di sapere che tra il tuo occhio e quella sfera circondata da un anello ci sono lo specchio e milioni di km. Una visione bellissima, la divisione Cassini è semplicemente perfetta e con il passare dei minuti esce anche la seconda divisione degli anelli, resto ado osservare la superficie del pianeta che mostra delle bellissime striature e colori molto netti. Passano i minuti e io ho in mente ora un nuovo obbiettivo: Giove
Giove: punto Giove, e che dire? Sono rimasto letteralmente senza fiato. Il pianeta è un tripudio di dettagli mai visti, le due bande sono ovviamente visibili così come la grande macchia rossa, ma non solo, le bande sono frastagliate e si vedono come degli sbuffi che della banda equatoriale sud vanno verso nord. I satelliti poi offrono anche loro spettacolo: Io, Europa e Callisto formano un bellissimo triangolo ad est del pianeta, Ganimede invece se ne sta solo soletto dall'altra parte del pianeta. Resto su Giove almeno 20 minuti e ogni minuto che passa, con lo specchio che entra in temperatura, i dettagli migliorano, i colori diventano più netti e il mio occhio riesce a catturare qualcosa di nuovo.
La serata è di quelle che capitano una o due volte all'anno, con un seeing che stimo intorno a 8/10 nei momenti migliori come vedrete dai video che pubblicherò nel momento in cui avrò le foto pronte. Stacco alle 23 perché il peso della settimana si fa sentire, ma ancora ora che scrivo vorrei essere fuori a osservare. Ho approfittato per fare delle riprese anche con il dobson, sia su Saturno che su Giove.
È stata una serata improvvisata, ma qualcosa di cui avevo bisogno da tanto tempo. Questa sera mi sono sentito come quando ormai più di 10 anni fa ho preso per la prima volta un telescopio in mano e credetemi, è stata una sensazione che mi mancava terribilmente.
Mi auguro che non sia un'eccezione, ma un ritorno sano e puro di quella che è la mia più grande passione.
Grazie a chi leggerà questo report/confessione
Ci vediamo nella sezione astrofotografia per le foto della serata