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Visualizza Versione Completa : Approfondiamo il mondo degli wavelets - Giove



faggio79
01-10-2022, 20:47
Esco da un mese di lettura della sezione imaging del libro "Planetary Astronomy" di Cristophe Pellier. Il libro è un capolavoro e spiega in maniera semplice concetti avanzati, permettendo di fare passi da gigante nel mondo dell'imaging planetario.

A valle della lettura mi sono reso conto che - finora - avevo solo "giocato" coi vari software, dall'acquisizione al processing, migliorando drasticamente le mie capacità e i risultati finali.

C'è solo una sezione del libro che lascia molta libera interpretazione, e forse è normale che sia così, ossia quella relativa alla fase finale del processing: l'uso degli wavelets in Registax. Quello che è chiaro è che bisogna trovare il giusto compromesso fra contrasto e rumore, alla ricerca del maggior numero di dettagli possibile, ed evitando la formazione di artefatti.

Per provare a capire meglio questa tecnica, mi sono affidato una ripresa effettuata lo scorso 22 Settembre. E' la meno-peggio di una serata di seeing ballerino (3/5) e discreta trasparenza (7/10), con focal extender telecentrico 3x, quindi a 3600mm di focale a f/14.1. La camera usata è la ASI462MC con filtro Astronomik IR-Block Luminance L2.

Dopo aver processato il video secondo le indicazioni del libro (Winjupos per centraggio / derotazione del video, output file SER migliorato -> Autostakkert per stacking del SER creato in precedenza e allineamento RGB, output TIFF), ho elaborato il TIFF risultante con Registax usando vari settaggi, cercando sempre il famigerato compromesso contrasto / rumore / dettaglio.

Di seguito i risultati: ho usato un approccio più aggressivo e uno più conservativo per le tre tipologie di elaborazione (Dyadic, Linear, Linked).

I files sono i TIFF usciti da Registax convertiti in JPG senza alcuna compressione nè postproduzione, proprio per evitare che il lavoro effettuato sugli wavelets possa essere alterato a posteriori.

49089
Dyadic
L1 100% NR 0.20 Sharpness 0.200
L2 80% NR 0.15 Sharpness 0.110

49090
Dyadic
L1 100% NR 0.30 Sharpness 0.270
L2 80% NR 0.10 Sharpness 0.120

49091
Linear
L1 100% NR 0.20 Sharpness 0.200
L2 80% NR 0.15 Sharpness 0.110

49092
Linear
L1 100% NR 0.30 Sharpness 0.270
L2 80% NR 0.10 Sharpness 0.120

49093
Linked
L1 100% NR 0.30 Sharpness 0.150
L2 33% NR 0.30 Sharpness 0.110

49094
Linked
L1 100% NR 0.35 Sharpness 0.170
L2 51% NR 0.35 Sharpness 0.110

Mancando ancora di quell'occhio clinico da esperto (complice una leggera forma di daltonismo che non aiuta di certo) mi affido ai più esperti per valutare pro e contro di queste 6 elaborazioni esemplificative, sperando che questo thread possa diventare una specie di "guida" anche per altri.

Grazie a tutti per la collaborazione!


PS - Domani se riesco faccio la stessa cosa su Saturno, sperando sia cosa gradita

Serafix
01-10-2022, 22:21
bel confronto, mi piace ;)
Evitare gli artefatti è assolutamente imperativo (per riconoscerli occorre anche una certa dose di obbiettività nei propri lavori).
il compromesso fra contrasto, rumore e quantità di dettagli credo che rimanga una caratteristica un po' soggettiva. Le immagini che hai postato esprimono, a mio avviso, tutte quante una bella dose di informazioni. e tutte quante meriterebbero di essere discusse, al di là dei gusti o di quella che uno ritiene essere "la migliore". e di conseguenza discutere tutti i vari flussi di lavoro, pro e contro di ogni singolo comando, ecc.
ad ogni modo non credo che il post processing sia l'unico aspetto lasciato alla libera interpretazione.
la mia impressione, leggendo quà e là, è che ci sia libera interpretazione anche in fase di stacking.
ti chiedo solo una conferma: l'approccio aggressivo è relativo alle immagini 2, 4 e 6? In quelle immagini mi par di notare un utilizzo più marcato dei wavelet per i dettagli più grossolani.
al contrario, la 1, 3 e 5 sono indubbiamente più soft, i dettagli fini si colgono meglio.
al di là di queste considerazioni, è bene che ci sia dialogo e spero di vedere più discussioni come la tua; sono sempre dei validi aiuti e offrono molti spunti.

complimenti per l'ottimo lavoro svolto :)

p.s. mi spiace per "l'occhio clinico". immagino sia una bella rogna :sad:

faggio79
01-10-2022, 22:45
Grazie delle impressioni Serafix! Ti confermo che le immagini dispari sono quelle più "soft" di ciascun approccio, mentre quelle pari sono quelle più spinte.
Personalmente mi appaiono più naturali quelle prodotte in modalità "Linked Wavelets" (che detto con massima sincerità, non ho idea di cosa faccia esattamente) ossia le ultime due. Ma come dicevamo, è molto soggettivo. Ah, c'è una tinta azzurrina su tutte e 6, e sono sicuro al 99% che è colpa del filtro, che non avrei dovuto usare.

Di oggettivo, invece, ho trovato un sacco di informazioni utili in fase di ripresa. Ho sfatato miti riguardo la durata massima di acquisizione (si può osare), l'uso dei filtri con CMOS a colori (tutt'altro che obbligatorio) e tutta una serie di accorgimenti specifici per ciascuno dei pianeti del sistema solare, che dovrebbero consentire di partire da video ottimizzati al meglio. Nei prossimi giorni proverò ad applicare tutti questi accorgimenti (sono 10 giorni che è coperto / piove :cry: ). Mi affascina molto anche il mondo delle composizioni LRGB a partire da riprese con CMOS mono, farò un po' di prove con la 178MM.

altazastro
02-10-2022, 02:06
Io preferisco quelle un po' più tirate, anche se possono apparire (e magari sono) più rumorose.
In parte è anche una questione di gusti, perché c'è chi preferisce le immagini "morbide".

cesarelia
03-10-2022, 01:49
Considero più bella (soggettivamente) la versione linked "soft".
Ottimo lavoro! Sono curioso di vedere il confronto per Saturno.