Visualizza Versione Completa : Primo tentativo di mosaico
Visto che il tempo è inclemente, ho provato ad elaborare i due pannelli ripresi con N.I.N.A. tempo fa.
Pochissimo segnale (solo 25 minuti), ma sufficiente per me per capire che l'elaborazione separata delle due immagini fits con Siril, con le stesse identiche impostazioni di calibrazione colore e stretch, non funziona. Ne vengono comunque due cose diverse, con fondo cielo assolutamente non comparabile, inutilizzabili per lo stitch.
Quindi con santa pazienza e zoom al massimo, ho fatto due elaborazioni "parallele" sullo stesso monitor, diverse per parametri utilizzati, per arrivare ad avere immagini che si assomiglino.
Si può anche fare per due pannelli ma con 4 o 6 la vedo dura. I tif sono stati poi allineati con Microsoft ICE che va benissimo ed è velocissimo.
La Nord America a me sembra piuttosto Alien.
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Ho cercato molto ma a parte PI e APP sembra che non ci sia nulla (almeno per Win) che allinea i file fits grezzi, in modo da poterli poi elaborare l'immagine intera. Possibile?
Interessante questito. Personalmente non mi sono ancora cimentato ma conto un giorno di farlo, perche la cosa mi incuriosisce.
Guardando alcuni video su youtube, l'idea che mi sono fatto io, e' che i 2 stack vanno allineati e messi assieme prima di qualsiasi elaborazione, in modo da elaborare poi una singola immagine. Ti posso dire quello che farei io, ma non avendolo provato, prendi quello che dico per le pinze.
Apri gimp e crea una immagine vuota dalle dimensioni doppie rispetto alle 2 singole immagini. Aggiungi 1 layer e metti la prima immagine ( forse l'unica cosa che va fatto in siril e' il debayer perche non ho capito come farlo in gimp, e l'immagine sara' bianco/nero, oppure in siril convertilo in tif, ed allora gimp non dovrebbe aver problemi a vedere i colori), aggiungi un secondo layer e metti la seconda. Gioca con la trasparenza del secondo layer in modo da poter vedere anche le stelle del layer sottostanti quando sono sovrapposte.
Se le immagini sono troppo scure e non hai stelle a sufficienza per allineare i 2 layer puoi provare ad invertire i colori ( dal menu "colors" -> "invert" ), allinearli cosi e poi invertire nuovamente i layer. Una volta allineato, lo si ritaglia, e si salva sempre come fits, e poi si importa in siril per l'elaborazione.
Limiti che mi vengono in mente: Se le immagini sono state scattare in 2 nottate diverse o in orari molto diversi e' possibile che una sia decisamente piu luminosa dell'altra. Metti che una l'hai scattata a luna piena e l'altrra a luna assente, o semplicemente con luna presente o tramontata. In questo caso non so proprio quanto il "background extraction" di siril riesca a fare. Quanto questo impatti dipendera sicuramente anche dai filtri usati.
Forse si riesce a fare qualcosa con le immagini invertite:
cerchi una zona vuota presente in entrambi i layer ed usa il "color picker tool" ( Con la finesta di informazioni attivata ) per trovare esattamente il codice rgb della posizione. Passa all'altro livello e cerca di rendere quello stesso punto piu simile possibile. Probabilmente e' un lavoraccio.
Ripeto, non so quanto tutto questo funzioni, ma magari qualcosa di buono riesce a farla.
Grazie, Gimp non l'ho mai provato, potrebbe essere interessante.
Speravo di delegare tutto il lavoro iniziale a qualche software, già perdo molto tempo nell'elaborazione finale. A lungo andare temo che prima o poi dovrò affrontare Pixinsight. :shock:
La prima esperienza è stata un incubo, dopo quattro giorni di tentativi non ne ho ricavato niente...
Per quanto riguarda software che lo fanno automaticamente , io conosco solo Pixinsight.
Se usi gimp, photoshop, o simili tocca fare "a mano". Se dovessi trovare qualcosa faccelo sapere. :D
Io per gli ultimi ritocchi uso Gimp perche e' gratuito. Se gia usi Photoshop, continua ad usarlo: e' indubbiamente superiore.
Non e' che Gimp abbia chissa cosa di speciale che altri software non hanno, ma e' gratuito e fa il suo lavoro.
Se hai gia comprato la licenza di pixinsight forse ti conviene imparare ad usare quello piuttosto che altri.
Ho sentito dire che e' particolarmente ostico, ma d'altro canto e' probabilmente il prodotto migliore che ci sia, quindi sicuramente vale il tempo perso per imparare ad usarlo.
Credo che tu abbia sbagliato discussione.
Non si vede l'immagine, poi servirebbero più dettagli sugli scatti e il tipo di elaborazione che hai fatto
Ho cominciato ad usare Pixinsight.
Stesso mosaico.
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Originale qui (http://www.aldodanti.it/astro/NGC7000_IC5070_20220904.jpg).
Unione dei pannelli in fase lineare, prima di qualsiasi elaborazione, con merge di eventuali gradienti. Precisa e senza sbavature, a parte qualche minima differenza dovuta alla ripresa in due serate diverse.
Elaborazione: all'inizio è effettivamente un po' ostico. Bisogna entrare nella sua logica, che poi si scopre essere molto efficiente. Soprattutto conviene impostare un workflow di base da seguire, con i parametri iniziali per ogni tool già settati più o meno su valori validi. Poi per ogni tipo di operazione possono esserci diversi modi di venirne a capo ma in rete è pieno di esempi. Ho trovato una routine di riduzione del rumore con risultati veramente notevoli, Photoshop sparisce al confronto.
I tool della fase lineare sono potentissimi.
Devo ancora imparare a gestire meglio le stelle, le più grandi mi vengono troppo grandi, ma dopo soli 5 giorni di utilizzo e con soli 25 minuti di segnale direi che è un buon risultato. E Pixinsight come utilizzo è assolutamente abbordabile.
Gianluca97
11-10-2022, 12:19
Ciao, davvero un ottimo lavoro.
Pixinsight è davvero molto potente, io lo uso ormai da 6 anni e mi trovo sempre meglio.
Personalmente faccio la fusione dei pannelli in fase non lineare, cercando di equilibrare il più possibile la luminosa dei pannelli grazie ad alcuni script, ma proverò anche come hai fatto tu!
Per quanto riguarda le stelle credo che il modo migliore sia fate una doppia elaborazione, in modo tale da lasciare meno artefatti possibili su di esse. Io ho imparato in questo modo e mi trovo bene, poi ovviamente vedi tu se provare o meno :D
- stretch dell'immagine concentrato solo sulle stelle, quando mi soddisfa la loro luminosità mi fermo
- rimozione delle stelle tramite starnet v2 creando una starmask
- stretch finale dell'immagine starless tramite curve e elaborazione del fondo cielo
- elaborazione delle stelle, di solito controllo la saturazione e poco altro
- unione dei due file (basta sommare i due file)
Nell'elaborazione dell'immagine starless fai tutti i processi che vuoi.
Direi che con pixinsight ci stai davvero prendendo la mano. :-)
A questo punto quello che sto per scrivere non ti interessera' piu, ma di recente ho iniziato ad usare per fare lo stacking ed ho scoperto che puo' fare lo stacking anche di mosaici.
Non l'ho ancora usato, quindi non dire quanto sia buono, ma potrebbe essere un'alternativa gratuita .
Prima o poi faro' una prova e vi faro' sapere.
- rimozione delle stelle tramite starnet v2 creando una starmask
Ecco, qui c'è qualche problema. Le ultime immagini che ho elaborato (ad es. la Elephant Trunk) erano densissime di stelle. L'immagine starless creata con Starnet da Pixinsight risulta una specie di groviera, un campo di battaglia pieno di buchi poco utilizzabile. Tra l'altro ho notato che la versione stand-alone di Starnet produce risultati molto migliori di quella integrata in Pixinsight.
Anche io ho avuto dei problemi a rimettere le stelle in una starless, ma questo solo quando tiro troppo l'immagine starless.
Per questo motivo mi assicuro di fare prima un bel po di stretching ( il piu possibile senza far diventare le stelle troppo grandi) e solo a quel punto creo la starless.
In questo modo i "buchi" sono meno evidenti.
Gianluca97
20-10-2022, 10:23
Personalmente non ho mai provato la versione stand-alone di starlets, mi sono sempre appoggiato al process di Pixinsight.
Per quanto riguarda i buchi in effetti a volte, a seconda delle condizioni di ripresa, capita anche a me soprattutto se le stelle non sono buone o sono troppo grandi. Tuttavia devo dire che nel momento in cui aggiungo nuovamente le stelle i buchi vengono coperti dall'alone luminoso che circonda le stelle e si praticamente non lasciano artefatti (a meno di non esagerare con lo stretch)
Sicuramente però bisogna valutare i singoli casi
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