Zoroastro
27-06-2022, 11:36
Premetto che è il report osservativo più scrauso della storia, ma l’osservazione fu delle più belle.
Sabato 24 giugno, ore 23.30-01:20
Località Fratterosa (PU)
Strumento: C11 su CGEM-DX, diagonale Baader, oculari ES 17/100° e 12/92°
Parto molto tardi per i soliti impegni e arrivo in campagna tra campi di grano e boschetti, con una gradevole temperatura sui 22 gradi e un venticello tiepido. Monto tra la strada bianca e il grano, in un bivio con qualche m² di erba. Purtroppo passa qualche auto (4-5 in totale) che solleva polvere, il vento è in mio favore ma un po’ arriva. Zanzare e pappataci ronzano ma l’Autan le repelle efficacemente.
Sono solo, e intorno vedo lucciole volteggiare sul grano che fruscia al vento; qualche lucciolina mi fa visita mentre monto i miei 50 kg di attrezzatura.
L’assenza di Luna e il cielo limpido mi fanno presagire una buona serata. Purtroppo ho poco tempo perché l’indomani devo partire presto per lavoro. Guardando UMa mi sembra di percepire una piccola macchia indistinta a sinistra di Alkaid. Possibile? Guardo e riguardo, in distolta e in diretta la intravvedo … controllo su SkySafari … possibile che veda M101 a occhio nudo? La logica dice di no, ma la vista mi dice che la serata è eccellente. Mai vista M101 a occhio nudo, mai.
Staziona rapidamente col cannocchiale polare, allineo con Starsense, calibro e riallineo, verifico la collimazione e parto. E inizia lo spettacolo del cielo profondo. Signori, ho finalmente toccato con mano la potenza del C11.
Sparo subito M13 in Ercole: mi sembra esca prepotentemente dall’oculare per cadermi addosso, vedo pure due corna o baffi di stelle in alto e due piccoli in basso, ma in generale sembra un’esplosione tridimensionale multicolore congelata.
Prendo l’hand control e inizio a farmi in sequenza gli ammassi globulari: M3, M4, M5, M13, M22, M92 etc … ognuno mi regala qualcosa, un’emozione ripetuta e diversa. Mi escono esclamazioni. Passo alle nebulose planetarie, oso subito la Dumbbell,
M27 in Vulpecula. Quasi allo zenit. A momenti mi strozzo: nel 17mm ES, e nonostante il Cr di più di mezzo grado, mi occupa un quarto abbondante di campo visuale. So che è solo 8’ di dimensione apparente ma l’effetto ottico è quello. Chiara, ben delineata nella sua lonsanghitudine incrociata, di un grigio quasi luminoso. Che spettacolo!
Passo alle altre nebulose planetarie proposte dall’hand control: oltre alla celeberrima Anello, M57 in Lira, mi delizio con gatti e civette. Alcune sono piccoline nel 17mm e alterno con il 12 mm. Nessuna mi delude tranne la Nebulosa Saturno, NGC7009 – molto piccola, una macchiolina vaga. La pur piccola Occhio di Gatto in Draco, NGC6543, al contrario risalta meglio sul cielo nero e mi d’a perfino l’illusione fugace di un po’ di colore.
Quindi provo le elusive galassie, sarà la serata buona? Sì, lo è. Poche mi deludono, tra tutte ne cito solo una:
M82 in UMa: anche qui a momenti cado. Una losanga ben definita, con due lobi più luminosi alle estremità. La sua natura di Galassia Sigaro è evidente. Onestamente così non l’avevo mai vista … grazie C11!
Verifico anche M101 in Uma… era proprio lei, ma possibile che si intraveda a occhio nudo? BOH!
Le altre galassie maggiori non sono da meno, solo un paio mi deludono perché invisibili o quasi. E perché non tentare le nebulose in questa serata? Ma sento uno zampettìo da cane in arrivo, che sarà? Accendo la luce frontale e a pochi metri si blocca un quattrozampe con grossa coda e mascherina sugli occhi… cos’è? Anni di Attenborough e Piero Angela mi aiutano: un procione! Animale del Nordamerica è da noi un mammifero alieno indesiderato perché il simpatico orsetto lavatore stermina le specie autoctone tra le quali il gambero di fiume. Mi guarda incerto, poi prima che riesca a fotografarlo entra nel grano e si allontana. Strani incontri notturni.
E le nebulose? Ne cito solo una tra la dozzina osservate, la più bella della serata: la Lagoon Nebula.
M8 in Sgr: piuttosto bassa è comunque perfettamente visibile nelle sue componenti principali. Troppo larga per il campo del 17mm spicca di fianco al suo bell’ammasso aperto NGC6530, divisa da questo dal famoso triangolo nero di polveri. Mi perdo nella laguna nera a forma di triangolo acuto, passo con lo sguardo dall’ammasso aperto al nucleo della nebulosa … Mi sembra una portata di un ristorante: un bel secondo con due contorni 😊.
Attratto dalla vista di NGC6530 passo al famoso doppio Chi Persei NGC869/884 senza indugiare troppo: uno alla volta, le stelline sono puntiformi nonostante sia bassino sull’orizzonte a circa 20° di altezza. Il più bello per me è NGC884, quello più a destra nell’oculare. Più bello per la supergigante rossa variabile mag 8.5 gli asterismi simpatici tra i quali spicca la “mini chioma di Berenice” di stelline tra Mag. 12.1 e 13.1 intorno a una Mag 9.6. Ma anche NGC 869 non scherza coi suoi colori giallo caldo.
Sono le 01.20 am ed è tempo di chiudere la serata che non vorrei mai finire. Torno sulla Dumbbell, sempre splendida nell'oculare. Le lucciole continuano a lampeggiare, alcune sfrecciano in fretta altre ondeggiano languidamente sul grano maturo.
Piego l’attrezzatura e riparto con gli occhi pieni. Ottima performance del C11 e nonostante il peso la CGEM-DX con Starsense è stata precisissima, mettendo sempre gli oggetti nell’oculare e permettendomi di vederne molti di più nel poco tempo a disposizione.
Ho collaudato il nuovo pacco batteria, verificando che l’assorbimento della montatura è circa 1° durante lo slew veloce e 0.45-0.5A in inseguimento normale. Lo stato di carica monitorato dal BMS è passato da 100% a 99.8% :D … tutto OK!
Sabato 24 giugno, ore 23.30-01:20
Località Fratterosa (PU)
Strumento: C11 su CGEM-DX, diagonale Baader, oculari ES 17/100° e 12/92°
Parto molto tardi per i soliti impegni e arrivo in campagna tra campi di grano e boschetti, con una gradevole temperatura sui 22 gradi e un venticello tiepido. Monto tra la strada bianca e il grano, in un bivio con qualche m² di erba. Purtroppo passa qualche auto (4-5 in totale) che solleva polvere, il vento è in mio favore ma un po’ arriva. Zanzare e pappataci ronzano ma l’Autan le repelle efficacemente.
Sono solo, e intorno vedo lucciole volteggiare sul grano che fruscia al vento; qualche lucciolina mi fa visita mentre monto i miei 50 kg di attrezzatura.
L’assenza di Luna e il cielo limpido mi fanno presagire una buona serata. Purtroppo ho poco tempo perché l’indomani devo partire presto per lavoro. Guardando UMa mi sembra di percepire una piccola macchia indistinta a sinistra di Alkaid. Possibile? Guardo e riguardo, in distolta e in diretta la intravvedo … controllo su SkySafari … possibile che veda M101 a occhio nudo? La logica dice di no, ma la vista mi dice che la serata è eccellente. Mai vista M101 a occhio nudo, mai.
Staziona rapidamente col cannocchiale polare, allineo con Starsense, calibro e riallineo, verifico la collimazione e parto. E inizia lo spettacolo del cielo profondo. Signori, ho finalmente toccato con mano la potenza del C11.
Sparo subito M13 in Ercole: mi sembra esca prepotentemente dall’oculare per cadermi addosso, vedo pure due corna o baffi di stelle in alto e due piccoli in basso, ma in generale sembra un’esplosione tridimensionale multicolore congelata.
Prendo l’hand control e inizio a farmi in sequenza gli ammassi globulari: M3, M4, M5, M13, M22, M92 etc … ognuno mi regala qualcosa, un’emozione ripetuta e diversa. Mi escono esclamazioni. Passo alle nebulose planetarie, oso subito la Dumbbell,
M27 in Vulpecula. Quasi allo zenit. A momenti mi strozzo: nel 17mm ES, e nonostante il Cr di più di mezzo grado, mi occupa un quarto abbondante di campo visuale. So che è solo 8’ di dimensione apparente ma l’effetto ottico è quello. Chiara, ben delineata nella sua lonsanghitudine incrociata, di un grigio quasi luminoso. Che spettacolo!
Passo alle altre nebulose planetarie proposte dall’hand control: oltre alla celeberrima Anello, M57 in Lira, mi delizio con gatti e civette. Alcune sono piccoline nel 17mm e alterno con il 12 mm. Nessuna mi delude tranne la Nebulosa Saturno, NGC7009 – molto piccola, una macchiolina vaga. La pur piccola Occhio di Gatto in Draco, NGC6543, al contrario risalta meglio sul cielo nero e mi d’a perfino l’illusione fugace di un po’ di colore.
Quindi provo le elusive galassie, sarà la serata buona? Sì, lo è. Poche mi deludono, tra tutte ne cito solo una:
M82 in UMa: anche qui a momenti cado. Una losanga ben definita, con due lobi più luminosi alle estremità. La sua natura di Galassia Sigaro è evidente. Onestamente così non l’avevo mai vista … grazie C11!
Verifico anche M101 in Uma… era proprio lei, ma possibile che si intraveda a occhio nudo? BOH!
Le altre galassie maggiori non sono da meno, solo un paio mi deludono perché invisibili o quasi. E perché non tentare le nebulose in questa serata? Ma sento uno zampettìo da cane in arrivo, che sarà? Accendo la luce frontale e a pochi metri si blocca un quattrozampe con grossa coda e mascherina sugli occhi… cos’è? Anni di Attenborough e Piero Angela mi aiutano: un procione! Animale del Nordamerica è da noi un mammifero alieno indesiderato perché il simpatico orsetto lavatore stermina le specie autoctone tra le quali il gambero di fiume. Mi guarda incerto, poi prima che riesca a fotografarlo entra nel grano e si allontana. Strani incontri notturni.
E le nebulose? Ne cito solo una tra la dozzina osservate, la più bella della serata: la Lagoon Nebula.
M8 in Sgr: piuttosto bassa è comunque perfettamente visibile nelle sue componenti principali. Troppo larga per il campo del 17mm spicca di fianco al suo bell’ammasso aperto NGC6530, divisa da questo dal famoso triangolo nero di polveri. Mi perdo nella laguna nera a forma di triangolo acuto, passo con lo sguardo dall’ammasso aperto al nucleo della nebulosa … Mi sembra una portata di un ristorante: un bel secondo con due contorni 😊.
Attratto dalla vista di NGC6530 passo al famoso doppio Chi Persei NGC869/884 senza indugiare troppo: uno alla volta, le stelline sono puntiformi nonostante sia bassino sull’orizzonte a circa 20° di altezza. Il più bello per me è NGC884, quello più a destra nell’oculare. Più bello per la supergigante rossa variabile mag 8.5 gli asterismi simpatici tra i quali spicca la “mini chioma di Berenice” di stelline tra Mag. 12.1 e 13.1 intorno a una Mag 9.6. Ma anche NGC 869 non scherza coi suoi colori giallo caldo.
Sono le 01.20 am ed è tempo di chiudere la serata che non vorrei mai finire. Torno sulla Dumbbell, sempre splendida nell'oculare. Le lucciole continuano a lampeggiare, alcune sfrecciano in fretta altre ondeggiano languidamente sul grano maturo.
Piego l’attrezzatura e riparto con gli occhi pieni. Ottima performance del C11 e nonostante il peso la CGEM-DX con Starsense è stata precisissima, mettendo sempre gli oggetti nell’oculare e permettendomi di vederne molti di più nel poco tempo a disposizione.
Ho collaudato il nuovo pacco batteria, verificando che l’assorbimento della montatura è circa 1° durante lo slew veloce e 0.45-0.5A in inseguimento normale. Lo stato di carica monitorato dal BMS è passato da 100% a 99.8% :D … tutto OK!