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Visualizza Versione Completa : Consigli primo strumento



nessuno0505
28-05-2022, 08:07
Preambolo: con mia moglie stiamo sistemando il terrazzo di casa. E' un bel terrazzo grande e l'anno scorso, non ricordo esattamente la stagione, erano ben visibili Giove e Saturno: col binocolo (e molta immaginazione) si riuscivano anche ad intravvedere gli anelli. Assieme alla veranda ed al tavolo è nata così l'idea di metterci anche un telescopio, per vedere bene i due pianeti in questione. Poi, acquistando qualche libercolo e leggendo qualche articolo online con l'intento di capirci qualcosa in fatto di telescopi, ho imparato in realtà che l'astronomia amatoriale è molto di più che guardare Saturno dal terrazzo di casa. Ciò detto, comincio col rispondere al questionario per principianti, e vediamo cosa ne esce:

1) Cosa voglio osservare principalmente

Luna e Pianeti. Soprattutto perché con l'inquinamento luminoso che c'è dal terrazzo non credo di potermi spingere ad osservare altro, finché il sito di osservazione resta quello. Ma dovendo acquistare un primo strumento vorrei qualcosa che sia abbastanza versatile e non troppo specializzato per un'unica attività.

2) Uso del telescopio

Sicuramente visuale, ma mi piacerebbe fare anche un po' di astrofotografia, quest'ultima direi essenzialmente planetaria: una camera planetaria di buona qualità non ha un costo eccessivo e la fotografia di luna e pianeti potrebbe essere il prossimo step. Per la fotografia del cielo profondo invece mi pare di capire sia necessaria una strumentazione più complessa e costosa, oltre che cieli bui impensabili da ottenere sul terrazzo di casa. E per fotografare in campagna bisogna trasportare la strumentazione, servono batterie, eccetera, per cui per il momento non sono interessato.

3) La cosa più importante per me è

Un buon diametro per osservare più dettagli possibili, ma senza rinunciare alla trasportabilità, soprattutto perché se volessi cimentarmi sugli oggetti del cielo profondo dovrei necessariamente cambiare sito di osservazione (e un newtoniano da 250 - tanto per dire - non mi entrerebbe nemmeno nel bagagliaio dell'auto).

4) Osservo più spesso:

Dal balcone

5) Il cielo da dove osservo generalmente è:

Cielo di città; in realtà abito in paese, ma in pianura padana l'IL è presente sempre e comunque.

6) Quando mi sposto:

Ho poco spazio in macchina (l'auto più grande che abbiamo in casa è la Opel Corsa 5 porte di mia moglie: nel bagagliaio qualcosa ci sta, ma non ho a disposizione SUV, station wagon o pick-up; soprattutto quello che manca è la voglia di scarrozzare svariate decine di Kg di peso a chilometri di distanza).

7) Per raggiungere il luogo di osservazione con la mia auto:

Il garage è vicino e ho l'ascensore, ma poi una volta caricata l'auto 'ndo vado?

8) Posso trasportare facilmente:

10-15 Kg

9) Messa a punto:

Se serve collimare si collimerà, se non serve tanto meglio.

10) Quando sono sul posto:

Non ho problemi ad aspettare, nel frattempo il cielo si può guardare anche con gli occhi.

11) Per trovare il bersaglio:

Un computer che aiuta fa comodo, ma non mi piace l'idea dell'astronomia fast-food: tutto automatizzato, premo un pulsante e guardo ma poi se mi chiedono dov'è la stella polare manco lo so. Non mi dispiacerebbe poter usare il telescopio anche manualmente (oggi oltre alle mappe ci sono pure le app sul cellulare, volendo); ma soprattutto vorrei anche imparare qualcosa e ad orientarmi in cielo ad occhio nudo, come facevano i marinai di una volta.

12) Quando ho trovato l'oggetto:

Sono disposto a girare o spingere qualcosa per centrarlo nel campo visivo e penso di poter imparare anche a seguirlo, se serve.

13) Per lo strumento senza accessori, posso spendere:

Quanto necessario per avere uno strumento di qualità, ma vorrei evitare di fare il passo più lungo della gamba; vorrei comunque qualcosa di valido che possa tranquillamente rimanere anche l'unico telescopio per i prossimi anni, senza ritrovarmi a volere qualcosa di più dopo pochi mesi.

A questo punto potrei anche dirvi le tipologie di tubo ottico e montatura che sto valutando e su cui verte l'indecisione, ma preferirei prima sentire i pareri del forum; ringrazio sin d'ora chi mi vorrà dare i suoi consigli.

stevesp
28-05-2022, 08:25
Mak127 su azgti se rientra nel tuo budget
Portabilissimo in ogni veicolo (anche moto e bicicletta)

Czamba
28-05-2022, 10:26
Stavo pensando la stessa cosa si stevesp; l’ho avuto e mi ci sono trovato bene, se il treppiede fosse troppo instabile fatti dei piedini con la para (la dovresti trovare da un buon calzolaio), ridurrai parecchio le vibrazioni.

Il goto non ti preclude l'apprendimento del cielo, il maestro arriva quando l’allievo è pronto. Io uso il goto, anche perché la notte fa freddo, è umido, sei scomodo, stanco, assonnato e la ricerca può essere complessa soprattutto se usi un reddot. È chiaro, il cielo lo devi conoscere, devi saper leggere una mappa, sapere a grandi linee dove sia l’oggetto che vuoi visualizzare, se no ti prendi l’unistellar e buonanotte ai suonatori.

Un maksutov ti permetterà di vedere luna, pianeti (adesso bassi e da mattinieri), stelle doppie e qualche DSO, quelli più luminosi. Si va su facilmente con gli ingrandimenti quindi i campi inquadrati saranno piccoli.

alternativa un rifrattore apocromatico con un rapporto focale 8/9 ma non ho esperienza con quegli strumenti.

Mulder
28-05-2022, 14:32
https://www.bresser.de/it/Angebote/Usato/Space-Explorer-MC-127-1900-Teleskop-mit-EQ-3.html


Per lo strumento senza accessori, posso spendere:

Quanto necessario...

Se con questo intendi 7/8 mila euro, si può rivalutare il consiglio...:sneaky:

nessuno0505
28-05-2022, 15:29
Mak127 su azgti [...] portabilissimo in ogni veicolo (anche moto e bicicletta)

Il Maksutov era una delle opzioni, ma l'idea era di prendere almeno un 150 mm; se un 127 lo porto anche in bicicletta non dovrei aver problemi a mettere un 150 nel bagagliaio dell'auto.

Sulla montatura invece ho qualche dubbio in più: una alt-az meccanizzata la muovo solo se attaccata alla corrente, e se osservo i pianeti si perde il gusto di puntare a mano aiutandosi col cercatore. Se poi la alt-az meccanizzata me la porto fuori, come la alimento? Sul terrazzo ho la presa elettrica, ma in mezzo ad un campo? Pacchi batterie? Adattatori per accendisigari? Con un tipo di montatura utilizzabile anche in manuale alla peggio qualcosa posso sempre puntarlo anche senza corrente: quello che si vede anche ad occhio nudo.


se no ti prendi l’unistellar e buonanotte ai suonatori.

Un maksutov [...] si va su facilmente con gli ingrandimenti quindi i campi inquadrati saranno piccoli.

Alternativa un rifrattore apocromatico.

L'unistellar non sapevo cosa fosse, ho controllato. Spendere tra i 2500 e i 4500 euro per un 114 mm mi sembra una follia. Peraltro da quanto ho capito non sono nemmeno dei telescopi veri e propri: c'è un sensore ed un software che elabora le immagini. In pratica fanno astrofotografia in tempo reale. Ma sul fatto che si vedano i DSO anche con IL (come dice la reclame) ho i miei dubbi (è pur sempre un 114 e nessuna tecnologia può superare le leggi della fisica); inoltre una fotografia gestita dal computer con un algoritmo non verrà mai bene come una fotografia fatta come si deve, impostando a mano i vari parametri. In sostanza fanno foto scadenti e a bassa definizione in tempo reale; può essere un approccio facile e spettacolare all'astronomia, ma non è quello che cerco. Perlomeno non per 4000 euro.

Infatti l'altro ragionamento era questo: con un newtoniano a focale corta posso sempre mettere una lente di barlow e raddoppiare o triplicare la focale, una focale lunga invece come la accorcio se ho bisogno di più campo? Il newtoniano mi sembra più versatile. Certo oltre certe misure si perde del tutto la trasportabilità, ma forse un 150/750 (o tutt'al più un 130/650) ancora li trasporto. O no?

Con un rifrattore (apocromatico per giunta) per avere certi diametri si va un po' troppo su con i dineri.

Un telescopio bello (anche come semplice oggetto di arredo!) come un newtoniano su montatura equatoriale a mio avviso non c'è. E' vero però che forse, per i miei scopi e le mie possibilità (leggi: terrazzo inquinato di luce) un Mak sarebbe meglio.

Tornando al discorso montature: una equatoriale ha vantaggi e svantaggi: tra i primi c'è che la posso usare anche in manuale: potrei acquistarla col go-to, ma se poi una sera ho semplicemente voglia di guardare Saturno che si punta anche a mano dalla mia terrazza, tutta l'elettronica la lascio nel cassetto e la montatura si usa lo stesso. Con una alt-az no: devo per forza attaccarla alla corrente e muoverla con i pulsantini. Certo la alt-az si monta più in fretta, ma poi anche lì: c'è comunque da fare tutta l'inizializzazione del software, dargli le coordinate, forse puntare qualche stella per inizializzarla? Se invece di fare questa roba monto la equatoriale, la bilancio e la staziono a mano, non ci metto più o meno lo stesso tempo? La fotografia, se mi limito ai pianeti, si fa con entrambe le montature, ma con la equatoriale potrei provare anche qualche timido esperimento col deep space, con la alt-az no/ni. La equatoriale però ha anche i suoi svantaggi: in primis la portabilità: uno SC da 150 mm su alt-az motorizzata go-to pesa 15 Kg, lo stesso telescopio su equatoriale motorizzata go-to arriva a 25 Kg: ci vuole più voglia. In più il mio terrazzo è esposto a sud-ovest e verso nord c'è il muro della casa: a patto di non aprire un buco sulla parete dell'appartamento di sopra, non c'è modo di vedere la polare e quindi di fare uno stazionamento preciso. Ha senso prendere una equatoriale se poi devo stazionarla "alla buona"? A volte penso che se mi prendessi un Dobson non avrei nessuno di questi problemi: lo monto e lo uso, fine. Ma poi devo dire addio anche alla più semplice delle fotografie e se lo voglio trasportare sempre massimo 150 mm lo devo prendere e non so quanto senso abbia un Dobson da 150.

Non so se sono io che mi sto facendo troppi problemi o se faccio bene a riflettere su tutti questi aspetti (alla fine la fase in cui si sceglie un oggetto nuovo è sempre la più divertente, perché le possibilità sono infinite; una volta scelto invece non si cambia più - è il collasso della funzione d'onda :biggrin: ); la realtà forse è che io vorrei un newtoniano su montatura equatoriale, ma quello che mi serve veramente è più probabile che sia un catadiottrico su alt-az. Ma quanto è più brutto però!

cherubino
28-05-2022, 16:25
Sempre e comunque uno strumento "facile" otticamente e dotato di montatura stabile e con sistema goto.
Quindi un rifrattore, un mak da 13/15 vm. E una montatura solida automatizzata.

Paolo

giulio786
28-05-2022, 16:40
Se sei all’inizio non devi complicarti la vita con strumenti difficile da gestire.
A mio parere con un mak 127 o 150mm hai uno strumento ideale per il planetario e l’high res in generale, è leggero, compatto, se arriva collimato bene, la tiene benissimo, se devi ritoccare la collimazione non è un dramma.
Una montatura equatoriale con goto come una heq5 ci va a nozze.

faggio79
28-05-2022, 16:53
io ti consiglio di evitare la montatura equatoriale. Primo perchè non è particolarmente "amichevole" ad un neofita, secondo perchè nell'astrofotografia planetaria non produce alcun valore aggiunto (la rotazione di campo non è un problema tranne se vuoi fare dei timelapse, ma anche in quel caso puoi derotare via software).

Io mi unisco a chi ti consiglia il Mak 127 su montatura AZ Goto. Il Mak 150 non offre prestazioni particolarmente migliori rispetto a un 127, ma pesa molto di più e ti costringe all'utilizzo di una montatura equatoriale (oppure all'acquisto - a parte - di una costosa montatura ALT-AZ aftermarket).

Se vuoi un diametro generoso e hai il budget per un 150 su EQ, a questo punto, farei uno sforzo in più e mi butterei su un C8 su monobraccio SE o EVO.

Ciao

Alby68a
28-05-2022, 17:43
Quanta carne al fuoco. Aggiungo anche la mia braciola...
Ho iniziato due anni fa con un 114/500 su eq2. Se ti piace studiare il cielo , le stelle, i movimenti celesti... insomma come girano gli astri intorno a noi non farti spaventare da una EQ.
Osserverai per lo più da un cielo con forte IL per cui alla fine avere un goto per raggiungere un oggetto che non vedi al cercatore può essere utile.
Più diametro è sempre meglio che meno diametro, ma poi ti serve più spazio, trasporti più pesi, costa di più.

Per iniziare un bel mak 127 su az goto che non ha bisogno della polare per allinearsi ed inseguire è una buona scelta. Avresti un telescopio trasportabile, adatto ai pianeti e che puoi utilizzare anche con una camera planetaria per fare delle belle foto. Adatto a fare che del deep sky light. Se vai fuori ti procuri una bella batteria da collegare alla monatura ed il gioco è fatto.

Oppure puoi percorrere una altra strada. Più impegnativa. Prendi un bel newton 150/750 su una exos2 o una eq5. Impari a fare lo stazionamento, il puntamento, a ricercare gli oggetti manualmente, farti venire il torcicollo, fare le prime foto ai pianeti. Poi ti viene voglia di fotografare la nebulosa di Orione, oppure un bell'ammasso stellare. A questo punto compri il goto per la tua montatutra ed inizi a fare un poco di deep sky. Sempre una batteria ti serve per alimentarla e per portarla fuori. Più pesante da trasportare rispetto al mak. Ma hai più diametro e dal mio punto di vista è anche lo strumento più versatile. Ci fai visuale, astrofotografia planetaria, e puoi iniziare a fare anche astrofotogfrafia deep sky. Perché magari poi ti viene voglia di fare lunghe pose ed allora compri un telescopio guida, a cui colleghi la cam planetaria che hai comprato ed al newton colleghi una camera per il deep sky.

La scelta è tua. Cieli sereni

Zoroastro
28-05-2022, 19:08
Se hai un bel terrazzo e un buon budget ti consiglio di non partire da micragnoso e puntare su un bel Celestron EdgeHD C9.25 o meglio C11 su altazimutale, oppure un Vixen VISAC 200 sulla sua SXP2, oppure un lussuoso apocromatico giapponese o americano su treppiede Berlebach e testa azimutale Ayo2.

Costicchiano ma ricorda che si vive una volta sola.

stevesp
28-05-2022, 19:21
La montatura skywatcher azgti va con le pile stilo
È più compatta della slt di Celestron

Armando31
28-05-2022, 19:38
Io la uso con un power bank da 20000ma faccio ameno 4 ore di visuale è rimane ancora carica.

SLuB Power Bank 30000mAh Caricabatterie portatile 65W PD USB C Porta di ricarica rapida Display a LED Power Bank di emergenza Adatto per iPhone, Samsung, Smartphone, Tablet PC, Laptop : Amazon.it: Elettronica (https://www.amazon.it/SLuB-Caricabatterie-portatile-emergenza-Smartphone/dp/B09PN6VMK2/ref=sr_1_23?crid=6E8S31LWTW84&keywords=power+bank+30000+mah&qid=1653762906&sprefix=power+bank+%2Caps%2C105&sr=8-23)

nessuno0505
28-05-2022, 20:21
io ti consiglio di evitare la montatura equatoriale.

Se vuoi un diametro generoso e hai il budget per un 150 su EQ, a questo punto, farei uno sforzo in più e mi butterei su un C8 su monobraccio SE o EVO.

Ciao

Io volevo stare entro i 1500, ma in effetti un Celestron SC 203 su monobraccio SE, pur costando qualcosa in più (2000), è un 200, i pianeti li osservo bene e li fotografo anche da casa e se volessi portarmelo qualche volta fuori per fare osservazione deep sky sono comunque 15 Kg + batteria, che si trasportano facile. Rimane il problema che è tutto automatico, ma a quel punto forse lo userei prevalentemente sul terrazzo (dove la polare non si vede e una equatoriale non si riuscirebbe comunque a stazionare bene). Se volessi risparmiare qualcosa potrei prendere il SC 152, sempre su monobraccio SE, che viene 1500 e pesa anche 1-2 Kg in meno. Uno SC da 150 su equatoriale go-to non viene meno di 2000 (e pesa 25 Kg).

Il fatto è che io all'inizio pensavo di metterci anche 3000 euro, ma poi non so se mi appassionerò all'astronomia, quante volte lo userò, se lo userò solo sul terrazzo o mi verrà anche voglia di uscire fuori, se comprerò accessori per farci foto o no. Per cui credo che un limite di spesa sia saggio metterlo e con 1500 si prende della roba con cui, se ci prendo gusto, si può già fare molto.



Prendi un bel newton 150/750 su una exos2 o una eq5

Il Newton mi piacerebbe e un 150/750 su exos2 non costa molto di più, ma rimane il problema di stazionare la equatoriale sul balcone (dove non si vede la polare) e soprattutto di trasportarla (pesa). Se alla fine la equatoriale fa solo il tragitto casa-balcone, a parte la maggiore bellezza di arredo quando non la uso, non ha molti vantaggi rispetto ad un SC o Mak su alt-az motorizzata, e se prendo un 150 il diametro è lo stesso.



non partire da micragnoso

Vale il discorso di cui sopra: devo prima provarla l'astronomia e non ha senso comperare una Ferrari se uno ha il foglio rosa, serve solo per fare il "patacca", come dicono qui in Romagna.

stevesp
28-05-2022, 21:24
Mi sembra che hai ancora tanti dubbi
Contatta una associazione astrofili della tua zona e fai qualche uscita con loro

nessuno0505
28-05-2022, 21:40
E' che non so ancora bene l'uso che ne farò. O meglio, l'uso all'inizio lo sapevo (planetario visuale e foto dal terrazzo) ma poi leggendo le varie possibilità si vuole sempre fare tutto (o comunque non precludersi niente). Ma è un errore. Alla fine quando ho acquistato "volendo tutto" (in altri campi) ho sempre sbagliato, perché usavo il 25% di quello che avevo preso e sarebbe stato meglio acquistare da subito qualcosa che facesse meglio quel 25% che effettivamente serviva a me.

Quindi, se ragiono su planetario visuale e foto dal terrazzo, il tubo è un mak e anche 150 va bene perché tanto non lo sposto (se non dentro casa); peraltro leggendo altre discussioni sui consigli mi pare di aver capito che un newtoniano, avendo corte focali, raccoglie molta luce e non sarebbe l'ideale sul terrazzo. Con un Mak peraltro c'è pochissimo o niente da collimare.

Quanto alle montature, le alt-az sono abbastanza ballerine, per la fotografia anche solo planetaria siamo un po' al limite (vibrano!). Una equatoriale è molto più ferma (servirà pure a qualcosa quel peso in più). Tutto l'ambaradan certo pesa, ma a quel punto prediligerei l'osservazione dal terrazzo (concentrandomi sul planetario), e se un giorno volessi evolvermi e spostare il tutto in un posto più buio dovrei fare meno upgrade avendo già una montatura valida. Rimarrebbe il problema di stazionare senza vedere la polare, ma col goto potrei fare comunque l'allineamento elettronico come con un alt-az, avendo però una montatura più stabile e future proof.

Se ragiono in questi termini, che ne dite di un mak su equatoriale exos2 go-to? Ci stanno dei Bresser che rientrano nel budget (1150 il 127 e 1539 il 152, ma sarei più per il secondo che ha pure il filtro solare).

Zoroastro
29-05-2022, 07:32
Rimane il problema che è tutto automatico, ma a quel punto forse lo userei prevalentemente sul terrazzo (dove la polare non si vede e una equatoriale non si riuscirebbe comunque a stazionare bene)

Ottimo, un C8 è patacca entry-level :biggrin:

Comunque con equatoriale Celestron da balcone, senza vedere la Polare, staziono senza problemi con pochi primi di errore (2-3') usando ASPA (All Star Polar Alignment) e allineando rapidamente con lo Starsense (patacca junior level) - con allineamento manuale funzionerebbe benone ugualmente ma con tempi un po' più lunghi.

Il vantaggio del terrazzo è che puoi tenerci la montatura già stazionata, proteggendola con un telo impermeabile. Così non devi rifare tutto a ogni osservazione e guadagni parecchio tempo.

Vai col C8 equatoriale!!!

cesarelia
29-05-2022, 07:46
nel frattempo il cielo si può guardare anche con gli occhi
Inizio a sentire un certo feeling

non mi piace l'idea dell'astronomia fast-food: tutto automatizzato, premo un pulsante e guardo ma poi se mi chiedono dov'è la stella polare manco lo so
Confermo, siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

Per il telescopio non saprei tanto consigliarti, secondo me solo un 200mm potrebbe anche considerarsi "definitivo" per diversi anni, sia nell'uso planetario visuale+fotografico, che per le sue potenzialità nell'osservazione visuale del cielo profondo.
Più o meno sono d'accordo con i consigli di faggio79 e di Zoroastro, si vive una volta sola. Ti assicuro che prendendo un diametro più grande non lo userai solo al 25%, il diametro è il cuore del telescopio (lo sanno bene quelli dell'EHT che sfruttano l'intero diametro terrestre): il limite dei dettagli che potrai vedere e fotografare in un pianeta (risoluzione) dipenderà dal diametro.

Sul trasporto sembri indeciso: prima dici che non vuoi rinunciare alla trasportabilità, poi dici che non hai voglia di scarrozzare pesi e far chilometri. Forse per questo abbiamo messo troppa carne sul fuoco.
Ti chiedi "ndo vado?" Che ne pensi di un weekend in un agriturismo disperso nella Maremma toscana? Ci sono anche alcuni posti buoni sull'Appennino Tosco-Emiliano.
Per una buona trasportabilità si ricade naturalmente su Mak o SC, ma non li conosco bene e non saprei consigliare quanto diametro sacrificare in favore di leggerezza e minore ingombro in auto.

Riguardo alla tua affermazione sui newtoniani: non tutti hanno corte focali, e comunque la focale conta poco. Magari possiamo affermare che i newtoniani hanno spesso rapporti focali più bassi, soprattutto in presenza di diametri importanti (se così non fosse seevirebbero tubi lunghi due o tre metri).
Ma non dobbiamo preoccuparci né della focale né del rapporto focale perché in visuale la luminosità non dipende da quei fattori ma solo dal diametro.
Poi ho paura che tu abbia associato più luce raccolta = più incidenza dell'inquinamento luminoso, ma non è così; in realtà l'IL ha più a che fare il contrasto.
Ma più c'è luminosità (e quindi diametro) e meglio è, soprattutto per l'osservazione del cielo profondo ma anche per la fotografia planetaria (per tenere basso il gain e velocizzare i frame).
Un po' di cifre: indicativamente ogni volta che aumenti il diametro del 41%, raddoppi la luminosità; quindi ad esempio tra mak 127 o 150 cambia qualcosa ma poco, invece tra mak 127 e C8 c'è decisamente un bel salto di qualità.

stevesp
29-05-2022, 09:25
Per la trasportabilità
Se nella Opel corsa puoi ribaltare i sedili va bene, altrimenti un c8 con montatura equatoriale e accessori se ci va tutto (e non ne sono sicuro)nel baule non ti lascia caricare nessun trolley

nessuno0505
29-05-2022, 10:23
Sul trasporto sembri indeciso: prima dici che non vuoi rinunciare alla trasportabilità, poi dici che non hai voglia di scarrozzare pesi e far chilometri.

E' vero. Ma vale il solito discorso (non volersi precludere niente, sbagliando): io lo userei principalmente sul terrazzo, ma per non rinunciare all'eventualità di poterlo trasportare cercavo comunque qualcosa di compatto. Riflettendoci però credo che la trasportabilità sarà la prima cosa a cui rinunciare: ho già acquistato in passato cose inutili "perché se poi me le voglio portare in viaggio?", ma alla fine in viaggio non le ho mai portate.


Comunque con equatoriale Celestron da balcone, senza vedere la Polare, staziono senza problemi con pochi primi di errore (2-3') usando ASPA (All Star Polar Alignment) e allineando rapidamente con lo Starsense

Il vantaggio del terrazzo è che puoi tenerci la montatura già stazionata, proteggendola con un telo impermeabile. Così non devi rifare tutto a ogni osservazione e guadagni parecchio tempo.

Questo mi sembra un buon consiglio: se la montatura una volta stazionata posso lasciarla al suo posto, proteggendola in inverno con un telo impermeabile e smontando solo il tubo ottico (e l'elettronica, se ci sarà) quando non la uso, lo spazio per mettere una equatoriale, per quanto pesante, ce l'ho senza problemi. Per lo stazionamento elettronico però mi citi un software di una certa marca: questa cosa è possibile farla anche con software di marche diverse? Ovvero: tutti i go-to hanno un metodo software per allineare la polare, o solo quello della marca da te citata?

Quanto al tubo ottico, ho letto questo interessante articolo (https://www.binomania.it/sconsigli-astrofili/): in sostanza quello dice di non prendere un riflettore come primo telescopio, perché se uno non ha mai collimato in vita sua è molto poco probabile che ci riesca al primo tentativo, perdendo di conseguenza tempo e voglia. Ad un rifrattore in effetti non avevo mai pensato, ma su montatura equatoriale fissa da tenere sul terrazzo non sarebbe male. Certo non ci andrei a spendere i denari per un 200 mm o un apocromatico di qualità, ma un buon acromatico sui 130-150 mm di apertura lo potrei considerare.

L'altro consiglio che ho trovato interessante nell'articolo è quello di non fissarsi sull'apertura ma considerare soprattutto la qualità dello strumento. A parità di budget cioè preferire non il telescopio con l'apertura maggiore che esiste in quella fascia di prezzo, ma quello di migliore qualità anche se un po' più piccolo. Avete in proposito consigli su quelli che sono i marchi più validi? Grazie.

stevesp
29-05-2022, 13:35
Ripeto il consiglio
Vai da un gruppo astrofili della tua zona per capire pesi ed ingombri
Un rifrattore acromatico da 130-150 è un obice, altro che eq5

cesarelia
29-05-2022, 20:41
ho letto questo interessante articolo (https://www.binomania.it/sconsigli-astrofili/): in sostanza quello dice di non prendere un riflettore

Quell'articolo consiglia rifrattori perché immagina che un neofita alla ricerca di un piccolo strumento dal piccolo budget, diciamo sotto i 100mm; ma ad aperture maggiori il rifrattore non è più tanto adatto per neofiti, perché diventa molto impegnativo come budget, come montatura e come trasporto.

L'altro consiglio dell'articolo, riguardante la qualità, lo reputo sensato; ma un 100mm di qualità eccelsa non potrà competere facilmente con un 200mm di qualità media: ci sono limiti fisici che non possono essere oltrepassati.

Forse potrebbe avere senso pensare di limitarti ai dignitosi 150mm e puntare ad una maggiore qualità meccanica e ottica; se con tale manovra risparmi anche qualche soldo, potrai investirlo in oculari, camera, accessori... Ma non risparmierei sulla montatura, perché se un giorno vorrai un upgrade di diametro, almeno non dovrai cambiare montatura (anche perché la si rivende meno facilmente dell'ottica).

Per gli ingombri ho cercato in rete qualche info così puoi farti un'idea delle dimensioni, e armato di metro potrai prendere le misure della tua Opel (in realtà interessava anche a me perché mi serve trovare una borsa di trasporto per la mia eq5).

Borsa per contenere un c8:
55x26x35 cm
Borsa per eq5/heq5 goto:
35x35x15 cm
Borsa per il treppiede:
101.5×18×18*cm
Poi una valigetta per oculari, barlow, camera, etc...:
42x30x13 cm circa

Però vale di più il consiglio di stevesp, contatta un gruppo astrofili chiedendo di poter vedere di persona qualche strumento per renderti conto di persona dei pesi e degli ingombri.

nessuno0505
29-05-2022, 20:41
Vabbò, iniziamo a citare dei modelli e dei numeri:

Il bresser mak da 152 pesa 6,5 kg e viene venduto sulla exos2, che porta fino a 13 kg.
I bresser da 152 acromatici pesano, a seconda della focale, 10 o 11 Kg, anch'essi venduti su exos2. Sicuramente di più (e sono anche più grandi), ma se opto per postazione fissa e lascio la montatura fuori, "uscire" sul terrazzo 6,5 o 11 Kg, portandoli a mano per meno di 10 metri qualunque sia il luogo della casa in cui lo terrò quando non in uso, non mi pare uno sforzo titanico. Il mak è sicuramente più leggero e grava anche meno sulla montatura. Se no ci sono sempre, della stessa marca, gli acromatici da 127 che pesano 7,5 o 8 Kg a seconda della focale, mica tanto più pesanti del mak da 152. In questo caso rinuncerei ad un po' di apertura per avere però uno strumento senz'altro più stabile su quella montatura e senza la rogna della collimazione (che sul mak sarà anche più facile, ma comunque è da fare perché uno specchio ce l'ha). Per osservazione e fotografia planetaria anche un 127 può andar bene come primo strumento e risparmierei anche qualcosa.

Gli acromatici 150 della skywatcher pesano anche meno (pesano come i 127 della bresser) e su una heq5 hanno cifre ancora alla mia portata. E' che su skywatcher ho letto pareri discordanti.

Vederli dal vivo per capire gli ingombri è comunque un ottimo consiglio.

P.S. anche se ragiono su postazione fissa in terrazzo e lascio perdere il trasporto credo che non prenderò più di un 150, in modo da prenderlo di qualità e abbinato ad una montatura superiore.

Quindi un acromatico da 150 è troppo grosso anche per postazione fissa? Pure se lo prendo a focale corta?
Il mak andrebbe comunque collimato e la cosa pare più semplice in teoria che in pratica...

cesarelia
29-05-2022, 21:42
Non caricherei le montature al limite della loro portata, sia per non sforzare gli ingranaggi, sia per farle durare di più nel tempo.
Gli acromatici corti generano aberrazioni soprattutto ad alti ingrandimenti - quelli che userai più spesso visto che con l'IL osserverai maggiormente la Luna e i pianeti.
Gli acromatici lunghi oltre al peso introducono un effetto leva - un momento torcente - che sollecita ulteriormente la montatura: del tubo non va considerato solo il peso.
I mak vanno collimati molto di rado; non ne ho mai avuto uno ma da quel che ho letto in rete tengono la collimazione molto bene anche a seguito di trasporto in auto o in spalla.
In generale tutti i telescopi vanno collimati prima o poi, anche i rifrattori, ma ogni schema ha tenute più o meno lunghe.
La collimazione non è una equazione differenziale del terzo ordine, è un gioco da ragazzi (o almeno lo è sul mio newton), e ha solo bisogno di pazienza e precisione; e perfino un newton può tenere la collimazione per mesi se non viene trasportato.
La collimazione è comparabile a posizionare ad occhio un piattino da caffè nel centro esatto di un piatto da 15cm, in modo che il bordo del piattino sia ovunque equidistante dal bordo del piatto, per poi mettere una ciliegia nel centro del piattino.
Alla fine si punta una stella per fare la "prova del nove" e dare un ritocco di fino.

faggio79
29-05-2022, 21:52
Il Mak va collimato una volta ogni 10 anni e solo se ti cade dal quinto piano :D
Scherzi a parte, è abbastanza inusuale dover collimare un Mak, davvero.

nessuno0505
30-05-2022, 01:28
Perfetto! Anche perché non ho avuto modo di vederli dal vivo ma basta cercare qualche video su youtube: un acro 150/1200 è un bel bestione, per quanto sul terrazzo ci sia spazio, il Mak è decisamente un'altra cosa. Tra Mak e SC ci sono differenze? Ho letto che con un Mak non si va oltre certi calibri (massimo 180), con gli SC si arriva anche a oltre 400. A me interessa poco visto che prenderò un 150, però chiedo per curiosità. C'è il Mak 152 di Bresser che ha anche un buon prezzo, su montatura equatoriale go-to exos2. La differenza col 150 di skywatcher la fa la scelta della montatura: con una EQ5 costa anche meno, con una EQ6 molto di più, poi ci sono altre varianti nel mezzo. Tra questi due marchi quale è meglio? E che montatura consigliate, senza esagerare ma pensando anche a non doverla cambiare in caso di futuro upgrade? Bresser ha in pratica una sola montatura (la exos2) su ogni modello a listino (compreso l'acro 150/1200), Skywatcher invece ne ha di ogni tipo. Ci sarebbe anche un Meade che sta più o meno in quella fascia di prezzo (da 1500 a 2000 più o meno), ma leggendo le specifiche ha un sistema go-to un po' troppo "invadente" per i miei gusti (c'è pure l'astronomo registrato che ti spiega). Eviterei, a meno che Meade non sia nettamente meglio come qualità. Poi ci sono i Celestron, ma quelli sono tutti 180 e si sale coi prezzi.

Mi rendo conto che chiedere qual'è il marchio migliore come qualità è una domanda che può avere miliardi di risposte: sarebbe come se un neopatentato completamente a digiuno di motori chiedesse quali sono i marchi migliori di auto: riceverebbe mille risposte diverse e scatenerebbe liti tra gli automobilisti... :biggrin: , però proviamo...

P.S. ho dato un'occhiata alle montature: una exos2 porta 13 Kg, per arrivare a quella portata con una skywatcher bisogna andare su HEQ5 pro che ne porta 14 (ma è molto più costosa) e per superarlo c'è la HEQ6 (portata 20 Kg) che mi sembra esagerata come primo (e forse unico, chissà) telescopio. Gli skywatcher hanno forse qualche accessorio in più nella scatola, ma quelli si possono sempre aggiungere dopo. Bresser è valido come marchio?

Armando31
30-05-2022, 07:02
Ho letto le tue esigenze!
Ti consiglio il Bresser mak 152 ,perchè ha il foc. esterno molto comodo per fare il fuoco preciso, come montatura prenderei una HEQ5 molto più stabile della EOS2 ha la trasmissione a cinghie, se domani vorrai prenderti un 200mm non dovrai cambiarla,
ho posseduto il mak bresser 152 è ottimo sul planetario, anche fotografico abbinato a una ASI 224, in visuale abbinato a oculari a lunga focale su cieli mediocri moti messier li vedrai.
Però se il batget non è un problema vai di C8HD ,restera il tubo definitivo per tutto.

cesarelia
30-05-2022, 07:41
Giusto per togliersi la curiosità sulle differenze tra vari schemi ottici, consiglio l'imprescindibile e l'onnicomprensivo Vademecum (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?773-Vademecum-per-gli-astrofili), con tante informazioni utili su quasi tutto ciò che serve al primo approccio con l'astronomia.
Per le marche, forse le migliori sono Takahashi e Vixen (non per esperienza personale ma secondo le informazioni reperite); ma non generalizzerei, spesso dipende dal tipo di prodotto e a volte anche da modello, versione, anno di produzione.
Ad esempio mi pare che Takahashi i mak non li produce nemmeno.

faggio79
30-05-2022, 08:28
Leggo che continui a citare in modo abbastanza ossessivo i dati di targa delle portate delle varie montature: quelli sono numeri che da soli hanno poco significato. Considera che vanno divisi per 2 (ma anche per 3) in caso di imaging e per 1,5 in caso di visuale. Esempio: portata di targa 14kg? Significa che per fare imaging non puoi caricarla oltre i 7kg (TUTTO incluso, teleguida, camera, raccordi) con OTA corto, e non oltre i 4,5-5,0 in caso di OTA lungo. 9,5 kg invece è il limite per un visuale decente.

In parole povere la portata di targa per le montature è un po' come la velocità massima di un'automobile. Un'auto che raggiunge i 230 km/h non significa che ci puoi viaggiare a 230 fissi, ma che puoi andarci a 150 in pieno comfort, cosa che magari non puoi fare con un'auto che raggiunge a stento i 160.

Armando31
30-05-2022, 09:06
Ci stiamo dilungando
il mio consiglio è quello di trovare una associazione ,toccare con mano.

giulio786
30-05-2022, 09:48
Mi associo al consiglio di Armando31, non farti prendere dal vortice dei tecnicismi, ma contatta un’associazione e soprattutto cerca di vedere dal vivo gli strumenti per renderti pienamente conto di pesi e ingombri.

nessuno0505
30-05-2022, 11:02
Ok, pongo solo un'ultima domanda: è vero che in fatto di risoluzione un rifrattore, non essendo ostruito, "corrisponde" ad un riflettore o catadiottrico del 25% più grande?
Cioè un rifrattore da 125 fa vedere gli stessi dettagli di un riflettore o catadiottrico da 150?
Leggendo i dati tecnici nelle schede dei vari modelli parrebbe di sì (un apo da 125 ha lo stesso potere di risoluzione di un maksutov da 150).
Ciò significa che i dettagli che posso vedere nell'osservazione planetaria sono gli stessi?

Quanto alle montature, io capisco tutto ma da completo principiante non ho intenzione di acquistare tubo ottico e montatura separatamente: acquisterò un "pacchetto" completo, poi se ci prendo gusto farò come tutti: nel tempo aggiungerò o cambierò strumenti fino a trovare quello ideale per me e per le mie esigenze (che può anche essere diversissimo da quello ideale per voi).

Armando31
30-05-2022, 11:23
Hai un po di confusione! non confondre il potere risolutivo con il contrasto, il potere risolutivo è uguale a parita di apertura, il contrasto a parità di apertura è superiore quello del rifrattore,
Mi sono spiegato?

cesarelia
30-05-2022, 11:40
Esatto Armando! ;)
A proposito è interessante questa immagine tratta da un manuale che ho trovato in rete ("Star Testing..." di Pierre Tournay (https://studylib.net/doc/7628273/star-testing))
48151
Si tratta di immagini a fuoco e fuori fuoco di una stella viste da un rifrattore, un newtoniano e un SC. La stella ha la stessa dimensione (risoluzione) in tutti i casi, ma il disco esterno è meno pronunciato nel rifrattore.

PS: A parte i CPC o SLT, tutti gli altri pacchetti completi (EQ o ALT-AZ) sono solo due pezzi separati venduti insieme

faggio79
30-05-2022, 12:49
La percentuale di ostruzione di un riflettore è riferita al diametro. Il reale impatto sulla capacità di raccolta della luce va calcolato sull'area ostruita rispetto a quella totale, che è sempre attorno al 5%. Quindi uno strumento ostruito da 150mm performa, più o meno, come uno non ostruito da 140-145mm. Discorso a parte per quanto concerne il contrasto, che è impattato in misura maggiore (ma qui entrano in gioco anche la qualità di lavorazione degli specchi, collimazione etc etc).

Armando31
30-05-2022, 13:07
Mi ripeto il potere risolutivo è una cosa mentre il contrasto è un'altra cosa, provate a mettere un rifrattore 127 con un mak 127 se il vosto occhio è un occhio allenato vedrà nel rifrattore un contrasto maggiore invece se dobbiamo sdoppiare il mak 127 sdoppierà come il rifrattore ,sdoppieranno ambe due a 0.91arc/sec.

cesarelia
30-05-2022, 14:00
Se si vuole approfondire e comprendere meglio come funziona, basta andare al già citato Vademecum, nella sezione "Ottica Luce e Telescopi" di Vincenzo Zappalà, sottosezione "La diffrazione e il suo dischetto insormontabile"; in particolare è molto interessante anche l'immagine che mostra come la diffrazione cambia all'aumentare dell'ostruzione:
http://www.astronomia.com/2013/04/23/un-ostacolo-insormontabile-e-un-pescatore-rivalutato/


Può sembrare ripetitivo nominare in continuazione il Vademecum, ma spiega in modo completo tutto quello che un neofita vorrebbe (e, oserei dire, dovrebbe) sapere.

nessuno0505
30-05-2022, 22:26
Mi ripeto il potere risolutivo è una cosa mentre il contrasto è un'altra cosa, provate a mettere un rifrattore 127 con un mak 127 se il vosto occhio è un occhio allenato vedrà nel rifrattore un contrasto maggiore invece se dobbiamo sdoppiare il mak 127 sdoppierà come il rifrattore ,sdoppieranno ambe due a 0.91arc/sec.

Infatti il potere risolutivo (cioè la capacità di sdoppiare) dovrebbe dipendere esclusivamente dal diametro del tubo, secondo la formula di Rayleigh. Era quello che avevo capito io. E' che ho trovato un sacco di schede tecniche con dati sbagliati o riportati male; poi la lettura di qualche discussione (anche su questo forum) in cui si sosteneva che con un rifrattore si riescano a risolvere stelle doppie non risolvibili con riflettori di più alto calibro mi ha messo il dubbio. Ovviamente non è così, la fisica non è un'opinione.

etruscastro
31-05-2022, 06:52
il potere risolutivo è dato dal diametro.

il contrasto... è estremamente difficile se non impossibile valutare univocamente cos'è, perché quest'ultimo è dato da innumerevoli fattori, anche locali e dal momento (come il seeing), il nostro occhio non è un sensore preciso al decimo di micron che si pone su un banco ottico professionale, ha dei limiti e anche abbastanza ampi, se voi siete sicuri di vedere differenze tra un 150mm ad apertura libera e un 150mm su un newton e poi ancora su un 150 mm SCT/Mak (a meno che non si stia osservando Giove o Marte che hanno rispettivamente innumerevoli dettagli a basso contrasto)... allora siete o dei super man o siete soggiogati dalla suggestione anche perché spesso, in questi confronti, mi sono trovato ad osservare con persone che non erano in grado di valutare neanche una scollimazione evidente, figuriamoci parlare di contrasto... :rolleyes:

Zoroastro
31-05-2022, 07:13
La fisica non. è un'opinione ma nel mondo reale non esistono le ottiche ideali descritte dalle formule ;-) pensa cosa succede a una doppia al limite della risoluzione in un'ottica con aberrazioni cromatiche, coma, sferica etc etc ... Quindi oltre al fattore contrasto citato giustamente da Etruscastro, la qualità delle ottiche ha un peso determinante sulla risoluzione effettiva.

Tornando al contrasto: un rifrattore ha una dispersione inferiore del segnale luminosorispetto a un riflettore di pari diametro, a causa dell'ostruzione centrale e delle razze di supporto del secondario.

Ciao!

Armando31
31-05-2022, 07:47
Al post 35 ho fatto intendere quello che a detto anche etruscastro noi poveri umani non siamo capaci di vedere il contrasto lo possiamo fare solo se fotografiamo zommando con un software di grafica
Invece il PR si che lo possiamo vedere , il PR dipende solo dal diametro dell'ottica . ripeto un 150 ostruito ha lo stesso PR di un'ottica non ostruita.

Angelo_C
31-05-2022, 17:15
No, in certe condizioni riusciamo a "vedere" anche il contrasto, come detto giustamente da etruscastro, su pianeti come Giove e Marte che hanno dettagli superficiali a medio, basso e bassissimo contrasto, con strumenti paridiametro ostruiti e non di provata qualità, sull'ostruito potrebbe "sparire" qualche festone od ovalino, che sul non ostruito si riescono a percepire, idem con le differenze di albedo su Marte.
Ovviamente si tratta di differenze minime che il cervello deve "imparare" a vedere.

Sul testo in rosso è necessaria una (grossa) parentesi, Zoroastro ha già giustamente accennato alla qualità, infatti nel trasferimento del contrasto (e anche nel raggiungimento della risoluzione teorica), conta tanto la qualità, come la collimazione delle ottiche e la collinearità dell'asse ottico del tubo, del focheggiatore dell'obiettivo, ecc (insomma la meccanica); la lavorazione delle ottiche (almeno al limite di diffrazione), la loro lucidatura (importantissima per la riduzione della luce diffusa) ed altro.
Ma ci vogliono anche le condizioni giuste, essenzialmente il seeing, le microturbolenze locali e l'acclimatamento del tubo, al peggioramento di tali condizioni, le differenze tra strumenti vengono plafonate al ribasso.

Diciamo che mooooolto spannometricamente ci sono schemi ottici più "amichevoli" ed altri meno, illustro solo quelli più diffusi:

il rifrattore (se a posto e senza magnagne) è il più amichevole di tutti, tende a dare il massimo delle sue capacità in poco tempo anche in condizioni non ottimali (va collimato da mai a ogni morte di papa), ma questo nei diametri tipici di un rifrattore, dai 150 mm in su comincia diventare meno amichevole (peso, ingombri, masse vetrose da portare in temperatura);
il maksutov (mak-cassegrain, mak-gregory e varianti simili) è quasi amichevole come il rifrattore, ma necessita di un certo di tempo di acclimatamento (tra specchio e menisco ha una bella massa vetrosa in relazione al diametro), anche loro si trovano il più delle volte in diametri tipici fino a 150 mm (c'è anche il 180 mm ma più raro) e va collimato ogni morte di papa;
lo SCT (schmidt-cassegrain) come i celeberrimi celestron C8, li trovi in diametri da 127 mm a 406 mm, questi sono meno "amichevoli", per dare buone prestazioni devono essere ottimamente collimati (si collima solo il secondario ed è sempre meglio dagli una controllatina prima di ogni osservazione) e perfettamente acclimatati, quindi necessitano di tempo prima di essere operativi al massimo delle loro possibilità, anche per via della sua ostruzione non propriamente piccola (34/36% in base ai modelli), i diametri da 200 mm a salire, cominciano a soffrie il seeing non ottimale e soffrono maledettamente l'umidità (assolutamente armarsi di lungo paraluce);
il newton, ha il miglior rapporto qualità prezzo (e proprio per questo si trovano tubi con molti "compromessi"), si trova in diametri impossibili per tutti gli altri schemi (strumenti da osservatorio a parte), ma va messo in grado di operare alla sua massima efficienza, quindi controllare la collimazione (del primario e secondario) SEMPRE su tubi dai 200 mm in su o sui "corti" fotografici, una controllatina fa comunque sempre bene su tutti gli altri, con specchi grandi, si ha a che fare con diversi kg di vetro, quindi anche quì è necessario attendere il tempo di acclimatamento. Nelle versioni dobson (quelle solitamente con i diametri maggiori), a meno di spendere molti soldi su modelli strafighi, una certa manualità ed abilità nel bricolage è sempre apprezzata (come detto, strumenti dal basso costo, sono fatti con molti compromessi ed è necessario solitamente lavorarci sù per eliminare certi difettucci).

nessuno0505
31-05-2022, 18:05
Questo mi sembra un ottimo consiglio e mi chiarisce le idee, grazie!
Io non ho mai usato un telescopio in vita mia, quindi non ho di certo l'occhio abituato a notare differenze; peraltro indosso pure gli occhiali e per quanto la miopia sia correggibile dal fuoco del telescopio l'astigmatismo non lo è e io ne ho un certo grado.
A qualcuno di esperto usare una brugola su 3 viti potrà non sembrare difficile (non lo sembra nemmeno a me), ma inquadrare correttamente e col giusto grado di sfuocato per fare lo star test, ma soprattutto capire se quello che vedo sia "giusto" oppure no, non credo proprio sia semplice per un principiante.
Per quanto i newtoniani siano belli esteticamente, di sbrugolare su due specchi probabilmente senza nemmeno capire se sia collimato o no tenderei ad evitarlo: l'esperienza e l'occhio si fanno osservando, non passando ore a sbrugolare senza capire quello che si sta facendo.
Rifrattore o Maksutov credo siano per me l'alternativa tra cui scegliere, considerato che mi dedicherò al 90% a luna e planetario (che man mano che faccio esperienza dovrei riuscire a vedere bene anche con l'IL del terrazzo di casa).
Il rifrattore sembra più senza pensieri e ho letto che è più amichevole anche per l'occhio di un principiante e che soffre meno della turbolenza atmosferica rispetto alle altre tecnologie (è vero?), ma già un 120-125 ha dimensioni non indifferenti, soprattutto se preso in versione a focale più lunga. Con un maksutov potrei prendere direttamente un 150 e avrei un oggetto più compatto e forse anche più leggero, mantenendomi comunque attorno al budget che avevo in mente (1500-2000 massimo). Se davvero va collimato ogni morte di papa (che non è mai, come il rifrattore, ma è comunque poco) potrebbe essere una scelta valida. Sul fatto di aspettare l'acclimatamento non ho problemi (a patto che non siano 3 ore! Quanto è più o meno il tempo di acclimatamento per un mak da 150? Una stima estiva ed una invernale ad esempio, considerato che lo porterei da dentro casa a fuori sul terrazzo?).


al peggioramento di tali condizioni, le differenze tra strumenti vengono plafonate al ribasso

Stando così le cose, alla peggio con un 150 vedrò come con un 120, a parità di condizioni, ma mai di meno.

Mulder
31-05-2022, 19:16
ma già un 120-125 ha dimensioni non indifferenti

Come il costo dato che dovresti propendere per un apo, perché con un acromatico (e forse pure un ED) se non è minimo minimo un f10, osservazioni planetarie decenti non le fai.

etruscastro
01-06-2022, 07:11
beh, non portiamo al limite certi discorsi per cortesia...
io ho un "semplice" ED a f7 e il planetario si fa molto bene, certo non è un TOA ma neanche un giocattolo da catena di supermercati.
non facciamo passare info alterate, qua stiamo parlando/consigliato un neofita che non sa valutare il cromatismo da una scollimazione, con questo non dico che ciò che prende prende tanto è la stessa cosa, ma facciamolo anche iniziare con qualcosa.
per me, vai di mak, è lo strumento più efficace in termini di prestazioni/pesi.

Armando31
01-06-2022, 07:53
Se farai per il 90 % planetario vai di mak 150 io preferirei il bresser per il foc. esterno molto molto utile per le riprese Planetarie., non avrai il Mirror Flop perche il primario è fisso , quello che non hanno Gli altri Mak

nessuno0505
03-06-2022, 08:01
Quindi come Mak meglio Bresser che Skywatcher?
In ogni caso sto leggendo le guide per principianti qui sul forum, che trovo molto utili, e credo che aspetterò un po' prima di acquistare il telescopio, cominciando intanto con l'osservazione visuale; tanto i lavori sul terrazzo sono indietro e il telescopio sarà l'ultima cosa che ci metto; nel frattempo inizierò ad osservare ad occhio, in modo da orientarmi tra fasi lunari, polo nord celeste, costellazioni eccetera.
Possiamo comunque ragionare sul futuro telescopio, così quando sarà il momento saprò già esattamente cosa acquistare.

P.S. se avete anche qualche testo da consigliare lo apprezzerei molto; per ora ho letto "come usare il primo telescopio" di Daniele Gasparri, che ho trovato utile, ma gradirei anche qualcosa che si concentri su osservazione visuale, coordinate celesti, costellazioni, insomma astronomia di base.

Giovanni1971
03-06-2022, 08:57
Ciao, scelta saggia :)

A parte le ottime risorse che trovi gia' sul sito, su internet c'e' una valanga di informazioni utili. Vedi un esempio sotto (in particolare "astronomia di posizione").

https://www.sait.it/didattica-dispense

Un libro da principiante spesso citato (in Inglese) e' "Turn Left at Orion". E'ok, ma forse un pochino datato...

Ti suggerisco comunque di scaricare app come Stellarium (gratuito) e/o SkySafari, che ti permetteranno di prendere confidenza con le costellazioni. In particolare, ti consiglio di prendere SkiSafari PRO (la versione a pagamento). Costa intorno a 20 eur, credo, ma sono soldi ben spesi.

PS... e anche questo per consigli generali sull'osservazione visuale: https://www.webbdeepsky.com/downloads/free-publications/introduction-to-deep-sky-observing.pdf

Angelo_C
03-06-2022, 10:12
P.S. se avete anche qualche testo da consigliare lo apprezzerei molto; per ora ho letto "come usare il primo telescopio" di Daniele Gasparri, che ho trovato utile, ma gradirei anche qualcosa che si concentri su osservazione visuale, coordinate celesti, costellazioni, insomma astronomia di base.
Di cartaceo e in italiano c'è il classico Manuale pratico di Astronomia della Zanichelli ► https://www.zanichelli.it/ricerca/prodotti/manuale-pratico-di-astronomia

faggio79
03-06-2022, 12:43
tanto i lavori sul terrazzo sono indietro e il telescopio sarà l'ultima cosa che ci metto

Spero che la frase sia stata male interpretata dal sottoscritto, non intenderai lasciare un telescopio montato fuori 24/7....

Zoroastro
03-06-2022, 13:52
Con adeguata protezione tipo Telegizmos si fa. Ovviamente non devono esserci bufere o tornado.

faggio79
03-06-2022, 14:12
Rimango sempre molto perplesso sull'argomento. Una cover, per quanto ben fatta, non potrà mai proteggere uno strumento da sbalzi termici e umidità. Specie in estate, lasciare uno strumento chiuso dentro queste cover sotto il sole, significa sottoporlo a 50 e passa gradi e conseguente sbalzo termico notturno di 30 gradi negativi.
Personalmente smonto e rimonto sempre tutto ogni volta, conservo gli OTA in valigie ermetiche con tappi ermetici con silicagel integrato, dentro casa, in un armadio. Per il Dob da 10" ho acquistato una Telegizmos ma per tenerlo protetto dalla polvere nel salotto di casa. Già metterli in un ripostiglio (luogo più umido e non climatizzato) mi farebbe strano. Sicuramente io, da buon ligure, sono esagerato, ma parliamo di strumenti su cui nel tempo spendi migliaia e migliaia di euro, preferisco prendere tutti gli accorgimenti utili per allungargli la vita il più possibile.

Zoroastro
03-06-2022, 15:52
Caro faggio, penso tu abbia ragione e io non abbia torto :-) è sempre un compromesso tra pigrizia e tirchieria. Certo un Takahashi non lo terrei fuori h24, un Besser sì ;-)

faggio79
03-06-2022, 16:04
E non sono solo ligure, sono anche moderatamente perfezionista e un po' ossessivo-compulsivo. Se una sera noto qualcosa che non va nello strumento durante un'osservazione / ripresa vado in paranoia :D Tenere lo strumento fuori, quindi, per uno come me, significa espormi al classico pensiero "vuoi vedere che è colpa del fatto che l'ho lasciato fuori?" al primo imprevisto..... ma mi rendo conto che sono fatto male io :meh:

nessuno0505
03-06-2022, 17:55
Calma, non ho mai detto che intendo lasciare lo strumento fuori h24. Non lo farei nemmeno con un telescopio giocattolo. Tutt'al più fuori ci starà la montatura, già stazionata e protetta dalle intemperie quando non in uso. Ma il tubo ottico (e l'eventuale elettronica se ce ne sarà) è previsto che vada dentro e fuori ogni volta.

Zoroastro
03-06-2022, 18:14
Che era la mia stessa idea, io faccio così 😁

Angelo_C
04-06-2022, 13:43
In questo caso, sarebbe meglio orientarsi su una colonna con viti calanti anziché il teppiede.

La colonna è solitamente un bel pezzo unico, con vite di collegamento per la testa in alto e tre viti calanti in basso (al massimo le viti di collegamento delle gambe, che poi rimarranno lì fisse), fine.
Niente gambe telescopiche da allargare, niente viti di connessione alla flangia e di blocco delle sezioni delle gambe, niente blocco distanziale, ecc, secondo me il "pezzo" migliore da tenere fuori fisso, protetto da un sacco cerato (si trovano in materiale per cantieristica, sono veri e propri sacchi richiudibili con corda, apposta per il trasporto all'aperto su camion, il quale si può tenere aderente alla colonna, evitando l'effetto vela (che vi sarebbe comunque con le gambe del treppiede aperte.

Si spende un po di più rispetto a un treppiede normale, ma come si dice, chi più spende, meno spende.;)

nessuno0505
03-08-2022, 20:51
Riesumo questo mio topic per porre una domanda che in un certo qual modo è in relazione con la scelta del primo strumento.
Il mio dubbio è il seguente: la risoluzione di un tubo ottico in linea teorica dipende sostanzialmente dal suo diametro: quanto più grande è il diametro, tanto maggiore è la capacità del tubo ottico di risolvere due punti. Questo in teoria, perchè poi nella realtà la risoluzione è di fatto limitata dal seeing: in particolare, almeno per i cieli italiani, il seeing medio si attesta attorno ad una FWHM di 1-2" d'arco, e c'è da essere contenti quando è 1", più spesso si avvicina a 2". Pertanto, stando così le cose, a che pro acquistare un 150 mm o un 200 mm, quando già un 120-130 mm ha una risoluzione che è più bassa di 1"? Se l'intento è fare osservazione deep sky forse un senso c'è, perchè un 200 mm oltre ad avere maggiore risoluzione ha anche maggiore capacità di raccogliere la luce e quindi mi consente di vedere oggetti deep sky che hanno una magnitudine apparente troppo elevata per essere apprezzati con un'apertura inferiore: in sostanza per il deep sky non sfrutto la risoluzione ma la capacità di raccogliere la luce. Ma se l'intento si limita esclusivamente o quasi al planetario (osservazione e fotografia), a che pro acquistare un tubo ottico con maggiore apertura, quindi più pesante e più costoso, sapendo che poi la maggiore risoluzione teorica nella realtà sarà limitata dal seeing, per cui di fatto non noterò alcuna differenza in dettaglio rispetto ad un diametro inferiore?
Cosa c'è (se c'è) di sbagliato in questo ragionamento?

Alby68a
03-08-2022, 21:26
Mi sono posto la stessa domanda facendo foto planetarie. Che senso ha prendere un diametro maggiore se il mio PR è già al disotto dei valori di seeing che indichi? Eppure diametri maggiori hanno dettagli maggiori e credo che questo avvenga anche in visuale.
La risposta che mi sono dato è che 1" o 2" sono valori medi per cui in certi momenti si va anche molto sotto quei valori.
Inoltre un altro vantaggio osservativo è nella dimensione dell'oggetto che osservi con diametri maggiori.
Nel mio caso sono passato da un 114 ad un 150 e la differenza è notevole.

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Aldir
03-08-2022, 22:57
Non noterai differenza osservando un pianeta . Un 130 e un 200 se piove non noti differenza ma se li usi la stessa serata serena la vedrai eccome la differenza . Osservare a 50x con un 200 e 50x con un 130 sono due visioni completamente diverse.

Armando31
04-08-2022, 06:17
Prova a inquadrare M13 con un 130 e poi inquadralo con un 300mm ?
Che il seeing in Italia si aggira tra 1-2" d'arco che centra con il potere risolutivo? ,il 130mm avrà il massimo 1,1" d'arco invece il 300mm avrà 0.39" d'arco vedrai m13 un moltitudine di stelle che con il 130mm lo vedresti un batuffolino irrisolto
Magari potessi usare un 300mm ?:biggrin:

etruscastro
04-08-2022, 08:13
la risposta di Alby è molto pratica e sostanziale, per sommi capi la risoluzione è un valore che incide prevalentemente sul planetario dove si deve discernere dettagli minuti e allora occorre potere risolutivo che è legato, giocoforza, al seeing, al contrario il deep sky soffre molto meno del seeing o del vario jetstream in quota e lì il valore di apertura e potere di raccolta luce la fa sicuramente da padrone.

per quanto riguarda i globulari, almeno quelli più luminosi dove si possono discernere le stelle periferiche, è vero che occorre diametro ma anche seeing proprio per la capacità richiesta al telescopio di "separare" due stelle molto vicine.

Armando31
04-08-2022, 10:21
Giusto Antonio!
Pero dato che il seeing è ballerino praferisco l'apertura sbagliero? intando le stelle angolarmente distanti 1-2" d'arco con il 300mm li vedo ben definiti
So che queste prove le fai diciamoci la verità in Italia tu preferisci fare Deep con un 130mm o con il tuo C11 ?

etruscastro
04-08-2022, 10:38
forse mi sono espresso male, il diametro occorre sempre, anche nel planetario, perché i valori del seeing in arcosecondo sono "medi" e si raggiungono nei brevi sprazzi punte molto interessanti dei valore del seeng, mi soffermavo nel dire che nei globulari, per separare le stelle periferiche, oltre al diametro, occorre anche il seeing

Gonariu
04-08-2022, 14:49
Mi sono posto la stessa domanda facendo foto planetarie. Che senso ha prendere un diametro maggiore se il mio PR è già al disotto dei valori di seeing che indichi? Eppure diametri maggiori hanno dettagli maggiori e credo che questo avvenga anche in visuale.
La risposta che mi sono dato è che 1" o 2" sono valori medi per cui in certi momenti si va anche molto sotto quei valori.
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La penso anch'io così; nella passata opposizione di Marte l'osservazione non era il tempo di un'occhiata ma durava assai di più per cercare di cogliere i maggiori particolari possibili che riportavo in un disegno che contemporaneamente facevo, certe cose si colgono solo per brevi istanti in cui il seeing sul momento migliora.

Angelo_C
04-08-2022, 15:13
L'osservazione visuale, soprattutto quella in "alta risoluzione" è fatta di pazienza, si devono aspettare gli attimi in cui il seeing si calma per quei pochi secondi, che ti permette di utilizzare TUTTA la risoluzione del tuo telescopio. Migliore è il seeing medio della serata e con maggior frequenza si troveranno quegli attimi di calma assoluta.

Personalmente ritengo l'indice del seeing medio 1, 2, 3, arcsec, ecc, un parametro puramente fotografico (per valutare il campionamento migliore da utilizzare), ne più ne meno come il rapporto focale (f/), che in fotografia ha un suo perché, in visuale no.

Alby68a
04-08-2022, 17:08
Armando concordo sulla differenza di diametro come dici, ma da un punto di vista pratico c'è una stretta relazione tra seeing e PR. Se una sera ho un cattivo seeing, puoi avere tutto il diametro che vuoi, vedi sempre una schifezza. Questo perché la turbolenza non ti permette di sfruttare il potere risolutivo del tuo tubo. Se il seeing migliora allora inizi a fruttare di più il pr. Se il seeing migliora ancora arriverà a fruttare tutto il PR di un piccolo diametro e per quel telescopio ogni ulteriore miglioramento non influenzerà il dettaglio risolvibile. Mentre in un diametro più grande il miglioramento comporterà la risoluzione di dettagli sempre più fini. Da qui deduco che c'è relazione tra le due cose.

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Angelo_C
04-08-2022, 21:02
Da un punto di vista pratico, a meno di jetstream costante, ci sarà SEMPRE un periodo (anche solo di pochi secondi) dove il seeing arriva in "calma piatta" e ti permette di sfruttare TUTTO il potere risolvente di qualsiasi telescopio.
Questa almeno è l'esperienza che ho e continuo ad avere da quando osservo in alta risoluzione (1982), come scritto sopra, la frequenza di questi periodi di "calma" dipende da quanto è fetente il seeing.
Poi ci sono giorni simili dove veramente non è cosa (appunto, giornate di jet stream), ma in quel caso vado a fare altro, esattamente come quando ci sono le nuvole.

etruscastro
05-08-2022, 08:17
stesso mio identico parere!

Valerio Ricciardi
05-08-2022, 08:23
Il fatto che il seeing sia determinante, ma per fortuna non costante, è provato dall'evidenza che nell'epoca dell'osservazione visuale planetaria, coincidente in buona sostanza con la seconda metà dell'800 ed i primi del '900 quando le emulsioni fotografiche ancora non erano assolutamente adeguate a sostituire l'occhio umano per quanto concerne il dettaglio (ma già mostravano le loro enormi potenzialità nella raccolta complessiva di luce da oggetti deboli) non sempre le migliori rappresentazioni grafiche dei dettagli marziani o gioviani etc erano appannaggio in modo lineare e scontato dei rifrattori di maggior diametro.

Lavori portati avanti con ottiche da 40 o 50 cm potevano risultare superiori a quelli che venivano fuori da telescopi come il rifrattore di Lick o di Yerkes, che se si trattava di individuare deboli satelliti planetari secondari di massima "vincevano" malgrado il maggiore assorbimento delle lenti. Questo dipendeva dal seeing locale, ovviamente il problema dell'inquinamento luminoso rispetto ad oggi praticamente non si poneva: esistevano osservatori in grandi città come Parigi... poi l'illuminazione stradale gas esplose, e le cose iniziarono a cambiare decisamente.

Io fra il 2020 il 2021 ed i primi mesi del 2022 ho collaborato con l'osservatorio dei Monti Cimini per rinnovare e definire gli strumenti "in parallelo" al grosso e pesantissimo (15 quintali) Ritchey-Chrétien 20" realizzato da Marcon su forcella e basamento fisso in cemento (ovviamente); il "pozzo di luce" c'era, gli altri due strumenti da lasciar montati permanentemente avevano o lo scopo di lavorare fotograficamente con focali molto più corte, per ragioni di campo sotteso più che di rapporto focale, o per l'osservazione in alta risoluzione.

Sono stati comprati e rivenduti forse 20 strumenti. Cassegrain puri 250 f/25, un Kletsov 250 di TAL colla sofisticata geometria dello spider a tre razze curve tangenziali, Maksutov Cassegrain sia cinesi (anche un 182/2700 come il mio portatile) che un Mak 250 di Zen, Schmidt Cassegrain da 300 mm a rapporto focale lungo di Marcon, Apo da 115, un Cassegrain LOMO reintubato con una lastra ottica pianparallela frontale trattata MC invece degli spider, 127/1270 acro Wollensack, Apo da 120, e poi C9,25 Edge HD, C8 Edge HD, C8 Ultima 2000, SkyWatcher ED 150/1200 f/8, TS APO 155 mm f/1240. Non in quest'ordine.

Beh, l'idea è che "comunque anche in visuale vince sempre il maggior diametro" è risultata vera solo in primissima approssimazione. Ma... mai del tutto falsa. Alla fin fine... hanno prevalso due strumenti: l'APO marcato TS 155/1240, intubato in modo esemplare, e... un C8 Ultima 2000 che ha mostrato delle centriche ed un contrasto assolutamente molto, molto sorprendenti rispetto alla "media di quel che si vede in un C8".
Hanno complessivamente davvero colpito per la loro qualità il C9,25 Edge HD (parliamo di visuale), probabilmente un modello che per il costo e per il target esigente viene tenuto entro specifiche adeguatamente ristrette, e la grande sorpresa è, malgrado il residuo di cromatismo certo non nullo, lo stupidissimo SkyWatcher 150/1200 ED che pagando cash senza rate si poteva l'anno scorso prendere a 1850 euro nuovo spedito, e che sinora fra i rifrattori rappresenta l'oggetto col migliore rapporto prezzo/qualità della correzione che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni. Difficile vedere centriche tanto pulite, secche, tonde, e così tanto uguali in intra ed extra in uno strumento nemmeno certificato.

La mia sensazione è che più aumenti il diametro, a parità di altri fattori, minore il numero di notti utili in cui potrai osservare ...appena ti avvicini al diametro 200. Il diametro maggiore risente di più del cattivo seeing. Il rapporto focale aperto, che è che non è, risente di più del cattivo seeing.
Con un rifrattore da 150-160 più o meno osservi quasi sempre, anche se il dettaglio che può esprimere lo fa solo quando ci sono, appunto, i momenti di relativa calma. Con un Cassegrain da 250 se non è una buona serata vedi sistematicamente peggio, e gli istanti "meno peggio" non compensano la qualità complessiva media della visione. Se è una notte astronomica beh... allora se è un'ottica ben lavorata il diametro maggiore mette la freccia e si sposta autorevolmente in corsia di sorpasso.

Ipazia23
07-08-2022, 17:13
Semplificando la questione, quando la luce emessa da un corpo celeste arriva a noi, la turbolenza atmosferica (dovuta ad agitazione termica, correnti d'aria, grandienti di temperatura e chi più ne ha più e metta) fa sì che anziché arrivare il linea retta la luce venga sparpagliata in più direzioni come ho disegnato nell'immagine allegata. Il seeing dipende dalla lunghezza dei singoli frammenti del fronte d'onda. Maggiore è la lunghezza del singolo frammento (r nel disegno), migliore è il seeing.
Gli effetti sono principalmente:
1) La luce dell'oggetto anziché arrivare concentrata in un punto, viene "spalmata" su un
a superficie maggiore e quindi l'immagine risulta meno luminosa. Questo implica che un piccolo diametro soffra maggiormente della perdita di luminosità dovuta al seeing perché raccoglie meno luce.
2) Sempre a causa della frammentazione del fronte d'onda, che ti fa vedere l'immagine "tremolante", con un cattivo seeing il potere risolutivo del telescopio peggiora, il che vuol dire che più è alto il potere risolutivo teorico del telescopio maggiore sarà la qualità dell'immagine che vedi. Dato che il potere risolutivo teorico è direttamente proporzionale al diametro d'apertura, anche qui il linea teorica il maggiore diametro assicura una migliore risoluzione.

MA dato che il seeng dipende dalla lunghezza di r, se l'apertura del telescopio d è più piccola di r, il telescopio non si accorge che il fronte d'onda è frammentato e lo vede come un unico fronte piano. Un telescopio con diametro d più grande di r vede il fronte arrivare frammentato, e risente della degradazione dell'immagine.
Dunque al netto delle considerazioni, quando non si parla di grandi aperture come quelle dei telescopi professionali, ma di aperture per osservazioni amatoriali, probabilmente un più piccolo diametro risente meno dei grossi effetti del seeing, ma non ho esperienza sul campo per confermarlo. 48568

Valerio Ricciardi
07-08-2022, 18:37
Corretto in raffronto all'esperienza pratica che ho citato, che ha un qualche valore statistico perché effettuata sempre dallo stesso posto e sempre con almeno due strumenti in parallelo da confrontare; ovviamente in condizioni di seeing variabili.

etruscastro
08-08-2022, 08:02
probabilmente un più piccolo diametro risente meno dei grossi effetti del seeing, ma non ho esperienza sul campo per confermarlo.
per sommi capi sì!

nessuno0505
17-08-2022, 14:58
Se doveste consigliare ad un principiante un catadiottrico da 150 mm di apertura, cosa consigliereste tra maksutov e schmidt-cassegrain? Mi preoccupa in particolare la fase di collimazione: se un maksutov tiene meglio la collimazione nel tempo e quindi va collimato con meno frequenza, tuttavia quando divenisse necessario farlo c'è da lavorare sullo specchio primario e mi è parso di capire si tratti di una operazione abbastanza complessa e delicata; al contrario lo schmidt-cassegrain va collimato più spesso, ma lavorare sulle tre vitine del secondario non mi pare un'operazione altrettanto complessa e dovrei prenderci la mano molto più agevolmente. Cosa ne pensate?

stevesp
17-08-2022, 15:52
Il collimare spesso è molto relativo con SCT e Mak
Dipende anche da quanto li si usa e li si movimenta (es: casa-balcone contro km su strada di montagna sterrata)

etruscastro
17-08-2022, 15:55
personalmente un sct lo prendo in considerazione solo da 200mm in sù

faggio79
17-08-2022, 16:05
150mm è un diametro un po' "difficile" per i catadiottrici. Un SCT ha senso dai 200mm in su, un Maksutov da 150mm inizia ad essere pesante e richiede una montatura impegnativa. Se sei disposto a gestire una montatura equatoriale piuttosto ingombrante e pesante, andrei sul Mak 150. Scendendo verso il 127 ti si apre un'ampia gamma di montature altazimutali non eccelse ma decisamente più comode da montare e trasportabili. E le differenze di prestazioni fra un 127 e un 150 non sono più così clamorose....

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Angelo_C
17-08-2022, 16:47
Personalmente per SCT e MAK i diametri da 150 mm (6") li trovo la classica generazione inutile, soprattutto per i MAK.
Come gia detto in altri post, la crescita di diametro tra 127 mm e 150 mm (5" vs 6") non è clamorosa, inoltre le dimensioni e i pesi (ripeto soprattutto per i MAK) cominciano ad essere confrontabili con gli SCT da 200 (8").
Un esempio, mak 150 SW, focale 1800 mm, peso 6 kg, lunghezza tubo 37 cm; SCT 8" celestron, focale 2030 mm, peso 5,5 kg, lunghezza tubo 45 cm.
Ha senso per risparmiare pochi cm, rimanere sui 150 mm, quando praticamente per gli stessi pesi e ingombri (quindi necessitano della stessa classe di montatura) si possono avere 200 mm?

Ovviamente questo al netto dei costi (850 vs 1450 €), se il budget è un limite invalicabile, ok, però c'è sempre l'usato e essendo di gran lunga il telescopio più venduto (dagli anni '70), un C8 (celestron o meade), sull'usato intorno ai 600 € col tempo si trova sempre.

Zoroastro
17-08-2022, 18:15
Non ho esperienza di Mak ma la collimazione dello Schmidt Cassegrain è 100x più facile di quella di un Newton.in generale la collimazione di ambedue non è complessa. O forse è la nostra generazione che era adusa a smontare motorini e regolare carburazione, minimo e anticipo :biggrin: rispetto alle quali girare tre viti è cosa da poco.

Concordo con Etruscastro e Angelo sul C8, usato.

nessuno0505
17-08-2022, 19:14
personalmente un sct lo prendo in considerazione solo da 200mm in sù

Ok, partiamo da qui.


150mm è un diametro un po' "difficile" per i catadiottrici. Un SCT ha senso dai 200mm in su, un Maksutov da 150mm inizia ad essere pesante e richiede una montatura impegnativa. Se sei disposto a gestire una montatura equatoriale piuttosto ingombrante e pesante, andrei sul Mak 150. Scendendo verso il 127 ti si apre un'ampia gamma di montature altazimutali non eccelse ma decisamente più comode da montare e trasportabili. E le differenze di prestazioni fra un 127 e un 150 non sono più così clamorose....

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In tutti i testi sull'astronomia amatoriale che sto studiando in effetti si dice proprio questo: i mak meglio sotto 150 mm, gli sc meglio sopra; 150 mm sta proprio nel mezzo. Come montatura, anche se "scendessi" verso il mak 127, lo cercherei comunque "impacchettato" con una equatoriale, la alt-az non mi piace.


Personalmente per SCT e MAK i diametri da 150 mm (6") li trovo la classica generazione inutile, soprattutto per i MAK.

Un esempio, mak 150 SW, focale 1800 mm, peso 6 kg, lunghezza tubo 37 cm; SCT 8" celestron, focale 2030 mm, peso 5,5 kg, lunghezza tubo 45 cm.
Ha senso per risparmiare pochi cm, rimanere sui 150 mm, quando praticamente per gli stessi pesi e ingombri (quindi necessitano della stessa classe di montatura) si possono avere 200 mm?

Ovviamente questo al netto dei costi (850 vs 1450 €), se il budget è un limite invalicabile, ok, però c'è sempre l'usato e essendo di gran lunga il telescopio più venduto (dagli anni '70), un C8 (celestron o meade), sull'usato intorno ai 600 € col tempo si trova sempre.

Ha senso appunto per i costi: il mio budget è indicativamente sui 1500-2000, tubo e montatura; posso anche salire un po' se serve, ma comunque trattandosi del primo telescopio non credo sia saggio investire cifre maggiori: già con un 150 mm per sfruttarlo al 100% ci sono - credo - anni di pratica e studio e tantissime cose da poter fare prima che venga voglia di qualcosa di più grosso; qualora dovessi prenderci gusto e arrivare a quel punto potrei investire una cifra più importante avendo però ben chiaro dove andare a parare; se invece rimanesse un hobby occasionale avrei speso il giusto e mi rimarrebbe comunque un ottimo strumento.

Un mak da 150, ad esempio il Bresser mc 152/1900 su montatura exos2 goto viene sui 1600; il Meade mc 150/1800 su LX85 goto viene 2200.
Uno schmidt-cassegrain da 150, ad esempio il Celestron sc 152/1500 su avx goto, o il Meade acf-sc 152/1524 su LX85 goto, vengono entrambi 2400.

Non noto enormi differenze tra le montature, mi sembrano tutte e 3 le equatoriali più basiche (in rapporto al peso del tubo) dei rispettivi marchi citati; visto che comunque non ci farei fotografia deep sky ma solo visuale a al massimo fotografia planetaria, non so se ha senso spendere di più per una montatura più grossa. Gli SC rispetto ai mak costano entrambi di più, con l'indubbio vantaggio di pesare assai meno (4,5 Kg il Celestron e 4,2 Kg il Meade, contro i 6,5 Kg e 5,8 Kg rispettivamente dei due mak) e quindi di gravare meno sulle rispettive montature.

Certo uno SC da 200 mm, ad esempio il Celestron sc 203/2032, pesa 5,9 Kg, quindi come i due mak da 150, però montato sulla stessa avx goto viene 2800, una cifra già piuttosto distante dal budget iniziale e oltre 1000 euro in più del mak 152 Bresser su exos2 che è il 150 più economico fra quelli presi ad esempio (potrei prenderne altri, ma le cifre non si discostano molto dagli esempi citati).

Resta l'opzione del 200 mm usato, ma sinceramente non so se prenderei un usato come primo strumento; col nuovo ho sempre la garanzia, posso renderlo se avesse dei difetti e - acquistandolo su uno dei vari siti specializzati in materiale astronomico - potrei anche giovarmi dell'assistenza del rivenditore, tutte cose che sul mercato dell'usato non ci sono.

Un mak da 127 (ad esempio lo skywatcher su eq3 pro, o il bresser su exos2) viene 1200 euro, anche meno del mio budget; non so la eq3 pro, ma la exos2 se regge i 6,5 Kg del 152 non dovrebbe avere problemi col ben più leggero 127. Però, visto che il budget ce l'ho, perchè non salire fino al 150? Non ci sarà tanta differenza in prestazioni, ma non c'è nemmeno nel prezzo: lo skywatcher mc 150/1800 viene 1700 su NEQ-5 e 2100 su HEQ-5, ma anche qui ha senso la cifra maggiore per la montatura più pesante considerando il mio utilizzo, cioè che non intendo fare e non farò fotografia deep-sky?

gtrin
18-08-2022, 11:31
Hai valutato un dobson?
Con metà del tuo budget prendi un buon 12" tubo intero.
Con un po' di più, ma sempre dentro il tuo budget, un 10" motorizzato anche collassabile.

Angelo_C
18-08-2022, 15:52
Sempre rimanendo sul ramo catadiottrici (ma valuterei il consiglio di gtrin a meno di particolari esigenze logistiche), se è questione di budget, se hai remore con l'usato e considerato che devi valutare se poi la passione "tirerà" o no, mi orienterei sul Mak 127, per i seguenti motivi:

sostanzioso risparmio sul budget, che ti permetterà di investire sull'accessoristica (oculari in primis);
il 127 è un eccellente strumento portatile, quindi se in futuro deciderai di alzare il diametro, questo lo potrai tenere come secondo telescopio da viaggio;
nel caso la passione non dovesse "tirare", il 127 lo potresti "riciclare" senza problemi per il "terrestre" (molti li usano come spotting scope*), con l'aggiunta di un raddrizzatore;
il 127 è un "assegno circolare", lo rivenderesti perdendoci pochissimo, a differenza del 150 che ha molto meno mercato per le problematiche già sù esposte e comunque il prezzo di vendita ne risentirebbe;
il 150 viene offerto su una montatura exos2, esattamente come il 127, vien da sè che il primo su tale montatura ci sta "giusto", il secondo ci sta comodo comodo (leggi: solidità e poche vibrazioni).








(*): basta metterlo su uno stativo fotografico con testa video e ci si diverte un mondo.

Valerio Ricciardi
18-08-2022, 16:50
Io sceglierei o un Dobson da 10" non collassabile con GoTo passivo ("vai di qui... vai di là... ancora un po'... troppo, torna indietro... ecco, ci sei")

o un Mak 150 di Synta su montatura altazimutale T-sky.

Io la differenza fra il 127 (che adoro e porto in cima alle montagne in alternativa al rifrattore per larghi campi 120/600) ed il 150 la vedo bene.
No, non c'è il mare sul planetario, ma c'è, e sugli oggetti deep alla portata di un Mak è tanta.

(PS/ Ho Mak da 100, 127, 130, 150 e 182, sono la tipologia di strumenti che riesco a godermi di più)

nessuno0505
26-08-2022, 16:52
Sto ricevendo molti consigli e ringrazio per questo, tuttavia forse le mie richieste iniziali erano troppo vaghe: per fare un paragone, non si può andare su un forum di motociclismo e chiedere consiglio per una supersport che vada bene anche in fuoristrada, sia comoda per il passeggero e carichi bagagli come una tourer: una moto così non esiste. Credo quindi di dover decidere cosa mi interessa realmente e pertanto è giunto il momento di aggiornare il questionario.

1) Cosa voglio osservare principalmente

Luna e Pianeti.

2) Uso del telescopio

Alta risoluzione, intesa nei limiti concessi dall'apertura. All'inizio visuale, possibilmente acquistando in un secondo momento una torretta binoculare, ma con il chiaro intento di muovermi presto, appena acquisita un po' di esperienza, sulla fotografia planetaria.

3) La cosa più importante per me è

Un buon diametro nei limiti del budget disponibile e nel contesto del mercato del nuovo (no equipaggiamento usato).

4) Osservo più spesso:

Dal terrazzo di casa.

5) Il cielo da dove osservo generalmente è:

Cielo di città, quindi con IL presente, ma in pianura, quindi con seeing relativamente buono. Per questo motivo il target è il planetario e l'"alta risoluzione", come poc'anzi intesa.

6) Quando mi sposto:

Non sono previsti spostamenti.

7) Per raggiungere il luogo di osservazione con la mia auto:

Osservo dal terrazzo, non mi serve l'auto.

8) Posso trasportare facilmente:

10 kg, il peso del tubo ottico, che verrà custodito in casa quando non in uso e spostato sul terrazzo, con montatura già piazzata e stazionata, in coincidenza con le serate di osservazione e/o fotografia.

9) Messa a punto:

Idealmente nessuna, ma comunque il meno possibile.

10) Quando sono sul posto:

Non ho problemi ad aspettare.

11) Per trovare il bersaglio:

Il planetario non è difficile da trovare: Giove e Saturno già lì riconosco ad occhio, la luna chi non la riconosce? Ciò nonostante sono un appassionato di tecnologia e vorrei passare presto a fare fotografia planetaria, quindi elettronica, motori e computer preferirei che ci fossero fin dall'inizio.

12) Quando ho trovato l'oggetto:

Posso seguirlo anche in manuale ma se un motore lo può fare per me tanto meglio.

13) Per lo strumento senza accessori, posso spendere:

2500 euro per tubo ottico, montatura, cercatore e almeno un oculare (se non ci sono già nel kit iniziale); eventuali oculari aggiuntivi, torretta binoculare, Barlow, focheggiatori aggiuntivi, fococamera planetaria ed eventuali ulteriori accessori per fotografare sono invece esclusi dal budget (credo sia ovvio ma meglio precisarlo).

gtrin
27-08-2022, 09:16
Diciamo che la situazione non cambia molto rispetto alla prima richiesta.

Se la prospettiva a breve è l'uso fotografico e non vuoi andare sull'usato, il tuo budget complessivo è forse sufficiente per una montatura computerizzata che però difficilmente potrà reggere "fotograficamente" un tubo ottico da 10 kg.

Se non prevedi spostamenti, il tuo budget è invece assolutamente in linea con l'acquisto di un ottimo dobson nuovo motorizzato da 12 pollici, eventualmente del tipo collassabile se non vuoi avere a che fare con un fustino alto 1,5 metri, più qualche buon oculare che ti darà grande soddisfazione.

Tieni in conto che il dobson a tubo chiuso costa meno di quello con struttura collassabile.

I dobson però non nascono per la fotografia tradizionale ma stanno diventando strumenti con interessanti prospettive anche sul piano fotografico grazie alla "Electronic Assisted Astronomy"

Zoroastro
27-08-2022, 10:54
Luna e Pianeti= Mak, oppure con quel budget un buon Vixen catadiottrico tipo VISAC o VMC ...

VMC200L sui 1.500 nuovo
Montatura equatoriale usata sui 1.000

Oppure un classico Schmidt -Cassegrain tuttofare, es. C8 su montatura Celestron o Scaiuoccer

Altomare Secca
27-08-2022, 13:23
in effetti tutto farebbe pensare a un bel Mak: luna e pianeti, alta risoluzione, velleità fotografiche

nessuno0505
29-08-2022, 16:44
In effetti anch'io stavo pensando ad un maksutov.
Ora, uno skymax 150 su heq5 viene 2000 e sono ampiamente entro il budget; se lo metto su eq6 arrivo a 2500 e ho una montatura migliore; a quel punto però con uno sforzo ulteriore e sforando un po' il budget potrei prendere un 180 su eq6 con 3000. Con 8 kg di peso e 2700 di focale avrei un tubo molto specializzato sul planetario, ma se non lo sposto dal terrazzo non credo di riuscire a vedere molto di più e in ambito fotografico hi res con un 180 e 2700 di focale inizio già a togliermi qualche soddisfazione; il 150 è più leggero, sta benissimo anche su una heq5, si acclimata più in fretta e con 1800 di focale forse è anche un po' più versatile per vedere altro oltre al planetario, ma poi dal terrazzo che altro posso vedere con un 150? Voi che dite? È troppo un mak 180 come primo strumento?

Altomare Secca
29-08-2022, 17:00
Guarda, io sono l'ultimo che potrebbe darti consigli. Ma mi è stato detto dagli esperti qui, se si parla di tubi NUOVI, fino ai 150mm il mak ha senso. Se vai oltre allora Schmidt cassegrain.
Una neq5, in astrofotografia, dovrebbe tenere abbastanza bene circa 9kg totali.
Una heq5 ben di più.
Forse, e sottolineo forse, una eq6 al momento è un filo oltre (ci metti su un newton 200/1000 e tutti gli ammennicoli in allegria). Poi per carità, zucchero non guasta bevanda e in ogni caso ti ritrovi una super montatura.
Nell'ottica budget però secondo quello che ho appreso nella mia lunghissima ricerca, con una heq5 già sei bello comodo, mak o SC che sia. Certo forse un C11 già è al limite. Ma dal mak 150 a uno SC da 9.25 dovresti stare sereno.

Se poi ti ingolosisce l'usato allora il discorso diventa amplissimo.

Questi sono i miei 2 centesimi eh? Prendili come mero esercizio e suggerimenti in buona fede. Non ho le conoscenze per dare consigli, ho solo provato a condividere quel poco che ho appreso dal mio recente acquisto.

In soldoni, non prendertela se arriva qualcuno che ne sa e ti dice "altomare ha detto una marea di fesserie" :biggrin:

Zoroastro
29-08-2022, 17:05
Come diametro 180 non è affatto troppo per iniziare, anzi mi pare perfetto. Come schema ottico io andrei su VISAC 180 o SCT 200 come suggerisce l'ormai scafato Altomare Secca ;-)

giulio786
29-08-2022, 17:49
Come diametro 180 non è affatto troppo per iniziare, anzi mi pare perfetto. Come schema ottico io andrei su VISAC 180 o SCT 200 come suggerisce l'ormai scafato Altomare Secca ;-)

Il VISAC è un 200mm, sicuramente lo sai.

Zoroastro
29-08-2022, 17:53
Sì certo, grazie della correzione! Vixen VISAC 200 o VMC200L come scritto sopra. In alternativa il classico SCT, C8 o Meade 8.

giulio786
29-08-2022, 19:01
Come primo strumento starei comunque sul mak127 e investirei i soldi su una buona montatura che mi resterebbe in caso di aggiornamento del telescopio. Parlando di nuovo il mak costa sui 400-450€, una heq5-pro gira sui 1500-1700€, con quello che avanzi dal tuo budget di 2500€ compri una buona diagonale e magari un oculare.
Con heq5-pro un domani potrai montare un 8 pollici, SCT o Visac e VMC.
Parlo per esperienza diretta, se guardi la mia strumentazione.

nessuno0505
29-08-2022, 19:28
Il VMC200L è un gran bello strumento ma ci sono ben tre parti su cui intervenire per collimarlo e io di collimazione ne voglio sentir parlare il meno possibile; sul mak "classico" si collima solo il primario e se sono fortunato e arriva già collimato di fabbrica sto a posto per un bel pezzo, anche considerato che non lo muoverò di casa. Restando sulle marche prestigiose piuttosto un mewlon 180, che c'è assai meno da collimare, ma nuovo supera i 2000 e poi sotto uno strumento così non vuoi metterci una montatura di pari blasone? E qui il budget si supera non di poco. Lo scaiuocher sarà anche un cinesone ma gioco sul rapporto qualità/prezzo.

Gonariu
30-08-2022, 08:00
In effetti anch'io stavo pensando ad un maksutov. ....... potrei prendere un 180 su eq6 con 3000. Con 8 kg di peso e 2700 di focale avrei un tubo molto specializzato sul planetario
Da quello che si legge il mak 180/2700 è fenomenale su luna e pianeti, ho letto che l'acclimatazione è un po' problematica.

etruscastro
30-08-2022, 08:18
io, se dovessi prendere un mak 180 (rarissima rivendibilità!) prenderei un c8, molto più versatile in ogni campo!

gtrin
30-08-2022, 09:27
Il VISAC 200 o il VMC200L sono strumenti di assoluto livello che però, a mio avviso, richiedono un po' di esperienza, dedizione e un minimo di pazienza per un set up che ne possa far emergere le notevoli qualità. Personalmente spero di prenderne uno tra qualche anno.

Angelo_C
30-08-2022, 12:06
Da quello che si legge il mak 180/2700 è fenomenale su luna e pianeti, ho letto che l'acclimatazione è un po' problematica.
E già, rispetto a uno SCT 8" ha circa 2 kg in più di vetro da portare in temperatura; però se ben acclimatato (e collimato ovviamente), ha un minimo di contrasto un più e una immagine più "tagliente" rispetto allo SCT, nonostante i due cm in meno (provati fianco a fianco), tutto ciò a parità di ingrandimenti.

Gonariu
30-08-2022, 15:53
Del mak 180 della Skywatcher ne ho sempre sentito parlare in termini strepitosi su luna e pianeti, ma tra questo ed il C8 l'anno scorso ho scelto quest'ultimo in quanto di uso più universale e, pur finendo quasi sempre alla fine per osservare Sole, Luna & pianeti, mi andava anche di gettare un'occhiata anche agli oggetti del profondo cielo (a Giu@gno col C8 M57 immersa in un mare di stelline era una visione molto bella); qui concordo con etruscastro. Angelo_C. Non riesco a capire come il mak da 180 mm sia migliore del C8, se quest'ultimo ha un'ostruzione di 0,34 penso che anche il mak in questione non scherzi.

giulio786
30-08-2022, 16:03
I mak hanno un’ostruzione intorno al 29% quindi la differenza e minima.

Ci sono comunque discussioni già svolte:
https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?28393-C8-vs-Mak-180

Angelo_C
31-08-2022, 16:52
Angelo_C. Non riesco a capire come il mak da 180 mm sia migliore del C8, se quest'ultimo ha un'ostruzione di 0,34 penso che anche il mak in questione non scherzi.
La differenza d'immagine tra SCT e Mak è soprattutto sul controllo dell'aberrazione sferica.

Lo SCT per correggere la sferica (ha primario e secondario sferici) si affida alla sua lastra correttrice, questa ha una curvatura del 4° ordine (bella complicata) ed è calcolata per una specifica distanza (di progetto) tra primario e secondario, ovvero quella che da come risultante la focale nominale.
Questo vuol dire che per distanze primario-secondario diverse da quella di progetto (ad esempio quando si avvicinano gli specchi tra loro, per estrarre il fuoco, si aumenta gradatamente anche la focale risultante), la sferica non è più perfettamente corretta e più ci si allontana dalla condizione di progetto e più peggiora la correzione sferica.

Nel mak si utilizza un menisco (bello spesso) con curvatura sferica omologa a quella del primario (e del secondario nel caso del Gregory, che ha la parte interna del menisco alluminata), che mantiene la correzione sferica anche per distanze primario-secondario diverse da quella di progetto, ovvero (come nello SCT) quella che da come risultante la focale nominale dello strumento.

Quindi in hi-res dove gli alti ingrandimenti fanno vedere i "guai" provocati da una sferica non ben corretta, il Mak è sempre* in condizioni "aberrometriche" ottimali, mentre lo SCT no, per questo le immagini di uno strumento da 180 mm solitamente (non sempre) sono più "taglienti" di uno strumento da 203 mm.






(*): effettivamente anche nel Mak se la distanza tra pimario e secondario si riduce troppo, la correzione sferica va riducendosi, ma di una quantità molto inferiore rispetto a quella di uno SCT, quindi a meno che non si debba estrarre moltissimo il fuoco da un Mak, difficilmente la cosa diventa percepibile (forse in fotografia si).

nessuno0505
31-08-2022, 16:56
Il classico c8 celestron su montatura avx costa un po' meno dello skymax 180 su eq6. Il tubo pesa quasi due kg in meno per cui la montatura dovrebbe reggerlo senza problemi; da quanto ho capito in ambito visuale il mak 180 fornisce immagini più belle, in ambito fotografico invece i 2 cm in più del c8 dovrebbero avere la meglio, inoltre è uno strumento più versatile e più facile da rivendere. Sarebbe utile poterli provare entrambi, perché qui subentra anche il gusto personale e magari mi rendo conto che uno mi piace di più dell'altro.

etruscastro
31-08-2022, 17:06
un c8 è un assegno circolare

giulio786
31-08-2022, 17:12
Non è tanto una questione di visuale o fotografia.
Il mak è votato all’alta risoluzione, quindi luna, pianeti, stelle e poco altro perché ha un angolo di campo molto stretto.
Con l’SCT perdi qualcosa in alta risoluzione ma hai uno strumento versatile con cui fare osservazioni anche del cielo profondo, sempre nei limiti del visuale (scordati le galassie e le nebulose a colori) qui si lavora quasi sempre in visione scotopica, quindi monocromatica.

Se invece pensi alla fotografia si apre un mondo fatto di strumenti a basso rapporto focale, ma questa …. è un’altra storia.

Altomare Secca
31-08-2022, 17:45
mi permetto di aggiungere che alcuni C8 hanno il sistema fastar che consente di montare una camera al posto del secondario abbattendo cosi il rapporto focale e rendendolo più "veloce" nella fotografia del cielo profondo.

a lungo sono rimasto in dubbio tra un mak150 (il 180 é più difficile da rivendere) e il C8; alla fine, vuoi perché lo sognavo da ragazzo, vuoi perché mi é capitata una buona occasione, vuoi perché volevo uno strumento versatile, voilà, ho preso un C8 usato

etruscastro
01-09-2022, 08:13
molti lodano il sistema fastar, e sulla carta hanno ragione, ma pochissimi lo utilizzano per una lunga serie di problematiche che si hanno nel suo utilizzo, nella camera che va inserita, nei pesi e quant'altro.
Quindi, il fastar è l'ultimo dei pregi che si possa contare in uno sct moderno!

Altomare Secca
01-09-2022, 08:28
certo, la starizona costa un fuoco
ho letto di gente che con una reflex era entusiasta (qualche spike a causa dell'otturazione) ma non ho la conoscenza per giudicare la bontà delle foto

non so se il sistema é vincolato alla starizona o si possono utilizzare le camere DS classiche

Zoroastro
01-09-2022, 08:59
Oltretutto il Fastar costa un occhio e bisogna farlo fare "su misura" per ogni modello di fotocamera se ho ben capito.

nessuno0505
01-09-2022, 09:39
Le nebulose a colori sono solo fotografiche, ho piena coscienza di questo fatto e del fatto che in visuale vedrò solo qualche macchietta in b/n, ma poi... dal terrazzo di casa? Forse non vedrò nemmeno quelle. Quanto al fastar, esistono versioni specifiche per ogni SC quindi anche per il C8, ma a parte i costi elevati, poi per fotografare il cielo profondo servono camere raffreddate, sistemi di guida e quant'altro, cose che non ho intenzione di acquistare, senza contare che forse la avx con cui acquisterei il C8 rischia di essere una montatura troppo piccola per queste applicazioni. Ma poi, al netto di tutto ciò, che foto del deep sky andrei a fare dal terrazzo di casa? Sostanzialmente nessuna. Per cui in definitiva la maggiore versatilità del C8 e la possibilità di osservare / fotografare meglio il cielo profondo sono due vantaggi rispetto al mak nel mio caso del tutto ininfluenti. Gli unici vantaggi del C8 rispetto al mak 180 rimangono la maggiore rivendibilitá, il prezzo leggermente inferiore e i 2 cm in più in fotografia hi-res.

Zoroastro
01-09-2022, 09:51
Non vorrei contraddirti ma dal terrazzo di Tokyo o Denver c'è gente che fa ottime foto deep sky usando filtri a banda stretta (3-6 nm). Costi proibitivi per l'impiegato italiano, in genere.

Angelo_C
01-09-2022, 13:32
Quindi, il fastar è l'ultimo dei pregi che si possa contare in uno sct moderno!
Il fastar è una mano santa per l'acclimatamento veloce.
Lo scorso inverno ho fatto delle prove con delta di circa 16/17° (l'ho volutamente tenuto dentro casa a 20°), nomale senza tappi e messo in verticale (culatta in alto), circa 135 minuti; col secondario fastar tolto e messo in verticale (lastra in alto) 80 minuti; con la ventolina spingente avvitata al posto del secondario (tubo in orizzontale), 45 minuti.
Con delta 5/6° (armadietto esterno), con ventolina "fastar" va in temperatura in circa 15 minuti, in pratica il C8 lo posso usare come "grab & go" anche in inverno. :biggrin:

Per le riprese lo starizona per fastar costa un rene, per il semplice raffreddamento, una stampa 3D in PLA più una ventolina da PC, vengono non più di 40 €.

etruscastro
01-09-2022, 13:56
sì ma tu "sei tu", a quanti consiglieresti di smontare ogni qualvolta il secondario per farlo acclimatare prima?
neanche a me viene per l'anticamera del cervello farlo!? :disgusted::rolleyes:

Angelo_C
01-09-2022, 14:10
Lo consiglierei a chiunque abbia già un newton e che quindi è abituato a una controllatina della collimazione, prima di ogni sessione osservativa.

Poi devo dire che il meccanismo fastar è veramente solido; ho messo a posto un bel po di SCT da 8" e 6" "standard" (oltre a un 11") e in alcuni, l'intera cella del secondario ruotava all'interno della lastra (e in uno dovetti anche spessorarlo, perché eccessivo, prima di procedere alla collimazione), mentre il telaio "esterno" del fastar, oltre ad essere in metallo, è ben saldo nella lastra correttrice, la filettatura è facile da ingranare (anche questo tutto in metallo) e il secondario, quando fissato nella ghiera serrata è del tutto inamovibile.

Insomma, mi da molta più sicurezza lo chassis in metallo del sistema fastar che le vecchie celle del secondario con elementi in plastica, di alcuni modelli.

Gonariu
01-09-2022, 14:22
Grazie Angelo, spiegazione abbastanza chiara.

Altomare Secca
01-09-2022, 14:49
Lo consiglierei a chiunque abbia già un newton e che quindi è abituato a una controllatina della collimazione, prima di ogni sessione osservativa.

Poi devo dire che il meccanismo fastar è veramente solido; ho messo a posto un bel po di SCT da 8" e 6" "standard" (oltre a un 11") e in alcuni, l'intera cella del secondario ruotava all'interno della lastra (e in uno dovetti anche spessorarlo, perché eccessivo, prima di procedere alla collimazione), mentre il telaio "esterno" del fastar, oltre ad essere in metallo, è ben saldo nella lastra correttrice, la filettatura è facile da ingranare (anche questo tutto in metallo) e il secondario, quando fissato nella ghiera serrata è del tutto inamovibile.

Insomma, mi da molta più sicurezza lo chassis in metallo del sistema fastar che le vecchie celle del secondario con elementi in plastica, di alcuni modelli.

già, ho letto da più parti che il meccanismo del fastar essendo in metallo é parecchio resistente.
io comunque non mi mettero mai a smontarlo per acclimatare :D tanto per ora impiego quasi due ore tra allineamenti, bilanciamenti, imprecazioni ecc: si equilibra tranquillamente

etruscastro
01-09-2022, 15:47
io invece al contrario non lo consiglierei a nessuno che non sappia veramente cosa stia facendo...

nessuno0505
02-09-2022, 12:38
Ok, lasciamo per un attimo da parte il discorso tubo ottico, ormai credo che deciderò tra un sc 8" o un mak 180, e veniamo al discorso montature: il mak 180 c'è solo su equatoriale, per cui in quel caso ci sarebbe ben poca scelta, il C8 invece potrei prenderlo su equatoriale oppure su alt-az. Avevo detto che la alt-az non mi interessava: in effetti trovo che la equatoriale sia una montatura più "astronomica" e non mi dispiacerebbe imparare ad usarla, tuttavia a ben vedere anche una alt-az ha i suoi vantaggi: si monta e si smonta in un attimo, non serve lo stazionamento polare (dal mio terrazzo la polare non si vede quindi la equatoriale rischierebbe di andare sempre stazionata in maniera imprecisa), si possono attaccare accessori senza dover ribilanciare ogni volta i contrappesi, per il visuale e la fotografia esclusivamente planetaria non apporta nessuno svantaggio rispetto ad una equatoriale. Tra l'altro un c8 su montatura CPC, ad esempio, ma forse anche un Meade su lx90, possono essere equipaggiati in un secondo momento con testa equatoriale opzionale (che non costa poco ma comunque meno di una seconda montatura), nel caso si volesse approcciare la fotografia deep sky. Come prezzi siamo più o meno lì, attorno ai 3000 per un c8 vuoi su equatoriale vuoi su alt-az doppio braccio. Voi che dite? Considerato l'uso quasi esclusivamente planetario dal terrazzo meglio equatoriale o alt-az?

cesarelia
06-09-2022, 21:49
Se parliamo di montature comunque motorizzate, credo sia irrilevante.

nessuno0505
07-09-2022, 13:45
Domanda: su un celestron cpc è possibile smontare il tubo ottico, eventualmente per montarlo su un'altra montatura oppure per trasportarlo più agevolmente (visto che tubo + doppio braccio con un C8 pesa quasi 20 kg, non proprio una piuma anche se nel video promozionale di celestron quello sembra sollevarlo con nonchalance)?

Non so se è compatibile col regolamento del forum chiedere opinioni sui rivenditori, se non lo è eventualmente gli amministratori cancellino pure, ma qualcuno conosce il sito RAIG? È un negozio specializzato di Barcellona. La cosa che mi perplime è che ha dei prezzi nettamente più vantaggiosi di tutti gli altri siti, italiani o tedeschi, che vanno per la maggiore. Un cpc 800 non HD, ad esempio, viene 2500 spedito, dove in tutti gli altri siti siamo a 2900, al punto che quasi quasi uno ventila di prendere direttamente un C925 cpc, sempre non HD, che sul medesimo sito sta a 3000, mentre in Italia non si trova a meno di 3800. Ora, forse in relazione al peso ed essendo il mio primo telescopio, credo mi accontenterò del C8, ma in ogni caso le differenze di prezzo sembrano troppo belle per essere vere. Qualcuno ci ha fatto acquisti? Grazie.

etruscastro
07-09-2022, 14:30
l'ergonomia di un cpc è studiata apposta per non sollecitare troppo la schiena, tieni presente che io non sono un gigante ma il cpc800 avrei potuto portarlo anche con la sola maniglia di presa, altra cosa è il cpc1100 che ho ora.
i siti c'è da vedere bene la disponibilità, tutti si riforniscono dai soliti fornitori, non vorrei che abbiano prezzi alquanto "vecchi".

Gonariu
07-09-2022, 14:49
Ho avuto una decina d'anni fa il CPC 8, molto stabile ma troppo pesante; preferisco il Nexstar 8 SE (che posseggo attualmente), meno (o molto meno) stabile ma decisamente meno pesante e più trasportabile.

nessuno0505
07-09-2022, 16:26
Ok, ma comunque il tubo si può staccare dal doppio braccio o no?

Altra questione è l'edge-hd. A 3600 euro per un C8 avrei senz'altro preso il normale che sta sotto i 3000 ovunque lo si acquisti, ma a 3100 sul sito catalano di cui sopra (proprio nessuno ci ha mai fatto acquisti?) un C8 HD comincia ad essere da valutare (parliamo sempre di cpc). Davvero è utile il campo spianato e corretto? A leggere quello che scrive Gasparri sul suo libro di astrofotografia planetaria, per le applicazioni in hi-res non solo non serve ma addirittura può essere peggio, sarebbe cioè poco più che marketing. A leggere sui forum (anche stranieri) invece le opinioni sono le più varie. A logica, in hi-res tanto visuale che fotografica non dovrebbe cambiare nulla rispetto allo sct standard; per larghi campi e cielo profondo forse qualcosa cambia, ma chi compera un f/10 per queste applicazioni? E poi si può comunque usare il riduttore / spianatore da attaccare al porta oculari (se un Edge HD corregge il campo con una lente, non posso attaccarne una uguale fuori dal tubo e ottenere un risultato analogo, col vantaggio di poterla mettere e togliere a piacimento?). Se poi parliamo di hyperstar (col quale si dice si possa fare deep anche su cpc con cuneo equatoriale), mettendo l'hyperstar si toglie il secondario e con lui se ne viene anche la lente correttrice, annullando le differenze tra C8 normale e C8 HD. Quindi in definitiva sto Edge HD a che serve? Per i larghi campi in visuale? E il classico riduttore/correttore esterno da attaccare al portaoculari del C8 normale non fa più o meno la stessa cosa, ma ad una frazione del prezzo? In sostanza sto Edge HD è davvero solo marketing o per qualche applicazione serve?

Fermo restando che io farei soprattutto hi-res, sia visuale che foto, e poi non mi dispiacerebbe provare un po' di electronic assisted astronomy, che usa le stesse camere della fotografia planetaria. Certo i risultati non sono paragonabili alla fotografia a lunga posa, però si dice che si riesca a vedere anche qualcosa del deep dal balcone di casa, nonostante l'inquinamento luminoso; è vero? Se così fosse avrei di che divertirmi dal balcone per un bel pezzo prima di pensare a spostarmi, per cui il peso sarebbe un problema relativo. In ogni caso, anche per quest'ultima applicazione, visto che i sensori sono piccoli e stanno sull'asse ottico, un Edge HD non dovrebbe fare differenza rispetto ad uno sct normale (e le immagini di EAA che ho visto in rete parrebbero confermarlo).

Quindi, ammesso che davvero serva a qualcuno, per i miei usi un Edge HD serve? 600 euro in più per vedere qualche stellina più tonda ai bordi e solo con bassi ingrandimenti? Ha ragione Gasparri o sono io che non ho capito nulla della serie Edge HD?

Certo, volendo rivenderlo, forse tiene sul mercato di più di uno sct normale, ma al momento la maggiore rivendibilitá è forse l'unico vantaggio che vedo.

Qualcuno mi convince del contrario?

etruscastro
07-09-2022, 17:02
Ok, ma comunque il tubo si può staccare dal doppio braccio o no?




Qualcuno mi convince del contrario?
nessuno, perché hai ragione, xlt tutta la vita!
l'HD occorre solo in fotografia su grandi formati, in hires è del tutto ininfluente.

Zoroastro
07-09-2022, 19:47
Circa EdgeHD: sì in hires non ti dà nessun vantaggio. In generale su HD rispetto a XLT, Celestron rivendica a) una combinazione lastra correttrice/specchi fatta a mano e un controllo qualità più approfondito di ottiche e assemblaggio, b) alcune migliorie meccaniche di sede specchio e fok che dovrebbero mitigare il mirror flop, c) il blocco specchio (inutile a mio avviso), d) prese d'aria sulla culatta per ambientamento più veloce, d) diaframmi più larghi a partire da C925,

Non ultimo, per la collimazione non è più necessario ricentrare la stella dopo ogni aggiustamento delle viti.

Ciao!

nessuno0505
08-09-2022, 00:55
Sul punto a) niente da dire; sul b) penso che prima o poi aggiungerò un focheggiatore elettrico o qualche altro upgrade; il c) pensavo che servisse a chi fa foto ma se dici che non serve tanto meglio; quanto alle prese d'aria hanno aggiunto del vetro dentro il tubo, compensano con le prese d'aria per raffreddare meglio; credo che alla fine le due cose facciano la patta con il tubo normale; quanto alla collimazione infine, prima o poi bisognerà imparare a farla e gli sct dovrebbero essere i più facili da collimare, quindi meglio partire con quelli.

Ho solo una domanda: il riduttore di focale / correttore che porta il tubo a f/6.5 non fa la stessa cosa del correttore dentro gli Edge HD, visto che quelli restano comunque f/10. Per curiosità, esiste una lente esterna che abbia la stessa funzione della lente inserita nativamente dentro gli Edge HD?

Penso che comunque, alla fine, prenderò un cpc 800 xlt. Devo solo capire se fidarmi del sito catalano (con quello che risparmio potrei aggiungere qualche oculare ed una Barlow), oppure se è meglio spendere di più ma usare un sito italiano, che è più comodo in caso di assistenza. Ci rifletterò...

Giovanni1971
08-09-2022, 06:12
Ipotesi: non è che la differenza di prezzo è dovuta all'IVA spagnola? Stando a questa tabella (punto 6) gli occhiali e lenti beneficiano di un tasso agevolato al 10% e se per qualche trucchetto strano I telescopi rientrano nella categoria, questo potrebbe spiegare la cosa...

https://www.strongabogados.com/docs/Spain-VAT-rates-2012.pdf

Sarebbe davvero strano, ma con le tasse non ci si deve stupire di nulla...

Comunque se acquisti dall'Italia dovrebbero applicarti l'IVA italiana :hm:

Facci sapere. Se fosse così, viaggio di gruppo in Spagna :biggrin:

Zoroastro
08-09-2022, 07:14
Guarda le recensioni dei clienti del sito di Barcelona io ci penserei due volte ...

Quanto al blocco dello specchio: inutile perché per lunghe pose bisogna regolare periodicamente il fuoco durante la notte.

Sulle prese d'aria: un aspetto è che si possono adattare ventoline che aiutano parecchio, dai test visti.

Ciao!

nessuno0505
08-09-2022, 08:13
Le recensioni non le ho viste, tuttavia sul sito ufficiale celestron.es quel sito catalano è il primo nella lista tra i rivenditori ufficiali celestron in Spagna; certo è che il prezzo di listino 2022 per il cpc 800 xlt è 2990, ma non credo c'entri l'IVA: su qualche altro sito spagnolo della lista rivenditori ufficiali si trova un po' scontato, a 2800, ma a 2500 solo lì. In ogni caso credo che acquisterò in Italia: se ci fosse qualche problema nell'ottica (ammesso che la mia inesperienza mi consenta di rilevarlo) rimandare indietro un telescopio fino a Barcellona non lo vedo comodo nè facile; da questo punto di vista anche il sito tedesco che compare in cima alla ricerca google, che sembra molto fornito e - pare - con un cpc 800 in pronta consegna, sarebbe comunque problematico. Sui siti italiani purtroppo risulta quasi ovunque "da ordinare", per cui penso che telefonerò prima per conoscere l'effettiva disponibilità, ma almeno posso comunicare nella lingua di Dante, che è un bel vantaggio.

Gonariu
08-09-2022, 09:39
C'è Google traduttore, oggi la cosa non è un problema.

etruscastro
08-09-2022, 11:10
Ho solo una domanda: il riduttore di focale / correttore che porta il tubo a f/6.5 non fa la stessa cosa del correttore dentro gli Edge HD, visto che quelli restano comunque f/10. Per curiosità, esiste una lente esterna che abbia la stessa funzione della lente inserita nativamente dentro gli Edge HD?...
che io sappia quello esterno è solo un riduttore, non correttore, mentre quello dell'hd è un correttore ma non un riduttore.

Armando31
08-09-2022, 12:20
Parlo perche posseduto l'HD ha solo un correttore di campo non un riduttore.

nessuno0505
08-09-2022, 15:05
Perfetto, tutto chiaro.
Ma quindi un correttore di campo esterno da utilizzare con i C8 non HD, ammesso che uno ne abbia bisogno, esiste oppure no?



C'è Google traduttore, oggi la cosa non è un problema.

Ok, quindi appurato che evito il sito catalano (ho visto le recensioni), quello tedesco in cima ai risultati google lo consigliate?
O meglio: sapreste consigliare uno store affidabile (ammesso che sia consentito consigliare negozi dal regolamento del forum)?

Giovanni1971
08-09-2022, 16:14
Per SCT non HD, questo e'il il classico riduttore 0.63, che e'anche un correttore, in base alla descrizione:

https://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/language/en/info/p2644_Celestron-Reducer-Korrektor-f-6-3-fuer-Schmidt-Cassegrain-SC-Teleskope.html

https://www.celestron.com/collections/focal-reducers

Se con "sito tedesco" ti riferisci al primo link, si' sono affidabili. Un altro store dove trovi buoni prezzi, ma spese di spedizione relativamente alte, e' teleskopy.pl (Polonia). Io ho comprato da entrambi.

nessuno0505
15-09-2022, 09:12
Riesumo il mio topic per togliermi una curiosità: poichè sono un po' indietro coi lavori sul terrazzo il telescopio non l'ho ancora preso; la scelta è indirizzata fortemente verso il c8 cpc, anche se mi rimane ancora un piccolo dubbio in merito alla montatura: un c8 su avx costa 200 euro in meno ed avrei i vantaggi (ma anche gli svantaggi) della montatura equatoriale, che più o meno riassumo così:

Vantaggi della cpc: più solida, vibra meno, molto più comoda da usare in visuale (ci metto una sedia dietro e via, con l'equatoriale il tubo invece se ne va in giro di qua e di là), nell'ipotesi di potenziare in futuro la parte visuale con una torretta binoculare il cpc la reggerebbe con un filo di gas, se mi venisse lo sfizio della fotografia con una barlow 2x ed una ASI 224 o affine posso buttarmi sul planetario senza problemi, non da ultimo viene venduta con un bel cercatore 9x50 contro lo sdozzo 6x30 che c'è in bundle con la avx. Svantaggi della cpc: pesa "di cane morto", la trasportabilità è assai relativa, il tubo non si può staccare (o meglio: volendo si stacca, ma è un bel tribolo e poi è un casino rimetterlo), la fotografia deep sky è pressochè preclusa (ma su questo vorrei tornarci dopo, che poi è la curiosità che mi rimane).

Vantaggi della avx: fa grossomodo tutto quello che fa la cpc ed in più consente anche l'accesso alla fotografia deep sky, si trasporta in pezzi più piccoli ognuno dei quali pesa meno dei due pezzi grossi della cpc, il tubo può essere staccato e cambiato con facilità quindi è più versatile. Svantaggi della avx: ci vuole molto più tempo a montarla, va stazionata e dal terrazzo non si vede la polare (ho letto il metodo bigourdan e tutto sommato l'ho capito, ma credo che se volessi provare a farlo davvero mi vorrebbe una settimana; ok si può stazionare alla buona oppure via software, ma a quel punto tanto vale una altazimutale no?), come trasportabilità siamo lì cioè scarsa (ogni pezzo pesa meno ma ci sono più pezzi).

Non so. Credo che acquistare con l'intento di voler fare tutto sia un errore, se mi concentro su visuale + porta aperta per eventuale possibilità di fotografia planetaria, direi cpc tutta la vita. Ma veniamo alla domanda / curiosità, e torniamo alla fotografia deep sky preclusa col cpc: in realtà esisterebbe il cuneo equatoriale, e su questo verte la curiosità (fermo restando che non ho alcuna intenzione di acquistarne uno, almeno per un bel po' di tempo; ma ripeto: è una curiosità):

Ho "scoperto" che esistono vari tipi di montature equatoriali: la più comune in ambito amatoriale è quella alla tedesca, ma esiste anche all'inglese, fotografica e a forcella. Ora, sulla carta la migliore sarebbe proprio quest'ultima, perchè consente l'accessibilità al polo e non ha il problema dell'inversione al meridiano; molti dei telescopi professionali più moderni hanno proprio una montatura di questo tipo. Ora, in ambito amatoriale, una cpc con cuneo equatoriale diventerebbe proprio una montatura equatoriale a forcella! Eppure, leggendo sui forum, pare che questa soluzione non sia affatto ideale per la fotografia deep sky ma sia anzi un pesante compromesso, al quale si adatta chi non vuole cambiare telescopio. Qual'è la ragione di ciò? Solo quella che un SCT non è il massimo per le foto deep (è pur sempre un f/10)? Oppure perchè senza canocchiale polare un cuneo è molto più difficile da stazionare bene rispetto ad una classica GEM? O c'è dell'altro ancora?

etruscastro
15-09-2022, 11:28
mettere una wedge a un CPC comporta cambiare il sistema di allineamento e, per quanto ne so, oltre ad essere un pelo più complessa non mantiene la stessa precisione dell'altazimutale.
La verità è che per fare foto deep devi calcolare la focale risultante e non solo il rapporto focale, perché poi la focale va gestita e più essa sarà grande più sarà complicata gestirla, per questo una equatoriale è migliore nella gestione della focale!

nessuno0505
18-09-2022, 23:05
Avrei un'altra domanda:
Il CPC 800 viene di default con un solo oculare da 40 mm, per cui qualche altro oculare necessita.
Ora, per ottimizzare i costi pensavo ad un buon oculare da 9 mm a largo campo ed una Barlow 2x apocromatica. In questo modo avrei 50x con l'oculare di default, 100x aggiungendo la Barlow, circa 220x con il 9 mm e 450x con 9 mm e Barlow. Con un solo oculare in più ed una Barlow sarei a posto. Il dubbio però è nella collimazione: per fare una collimazione precisa 450x sul C8 dovrebbe andare bene per lo star test, ma va bene fare uno star test con l'ausilio di una Barlow? O sarebbe meglio farlo con un oculare da 4-5 mm? Che in quanto ad estrazione pupillare è anche molto più scomodo di un 9 mm + Barlow e che comprerei praticamente solo per collimare o quasi? O meglio: esistono anche dei 4-5 mm con ottima estrazione pupillare, ma se già spendo soldi per un buon 9 mm, a che mi serve un buon 4-5 mm se già col 9 mm + Barlow faccio gli stessi ingrandimenti? È una spesa inutile in quanto doppia, oppure serve per collimare perché lo star test è meglio senza Barlow?

Valerio Ricciardi
18-09-2022, 23:26
Un 9 mm a largo campo (non necessariamente larghissimo, ma non meno di 60° è un must - e oltre gli 82° se prooooooprio ci devi arrivare è assurdamente inutile) ha un senso.

Arrivare a 450x lontano dal deserto di Atacama è una battuta di spirito: in Italia a quote "normali" si viaggia comodamente fra i 120 e i 160x, potersi spingere a 180-190 senza veder decadere la qualità di immagine vuol dire che è già una bella serata, arrivare ai 225x di un 9 mm è un bel risultato ed implica un seeing almeno 4 su 5.

Poiché una Barlow apocromatica seria non è che la trovi nel sacchetto di popcorn al cinema come sorpresa, benché con il 40 mm (immagino un Plossl ben fatto se da 31,75 mm) lavorerebbe benissimo ottenendo un 20 mm ottimo, forse l'acquisto di un oculare con un campo visivo piuttosto "arioso" attorno ai 13-14 mm sarebbe per te al momento più conveniente.

Perché duplicare il 40 avrebbe un suo perché, duplicare il 9 proprio no.

nessuno0505
19-09-2022, 00:28
�� vediamo se ho capito: tu dici: col seeing medio italiano non arriverò mai a sfruttare il limite dello strumento nemmeno se è perfettamente collimato, quindi il 9 mm non mi serve. Una Barlow 2x apocromatica decente viene sui 100-120 euro e idem l'oculare, quindi tu dici: dovendo spendere altri 250 euro oltre al telescopio, meglio se con la Barlow prendo un 13 mm che sfrutto di più del 9 mm. E comunque, anche se prendessi il 9 mm, non avrei mai l'occasione di usarlo con la Barlow se non appunto (e forse) nel deserto di Atacama. Ho capito bene? Ma comunque resta il quesito iniziale: lo star test lo faccio a 160x? Non bisogna ingrandire la stella anche fino a 2,5 volte il diametro dello strumento? Se lo faccio a 160x non rischio di ottenere una collimazione imprecisa e quindi perdere in gran parte il vantaggio di prendere un C8 e non un mak 127 ad esempio? Come li raggiungo i 2,5x per lo star test se ho solo un 13 mm? E comunque uno star test si può fare con una Barlow o inficia qualcosa ed è meglio usare l'oculare e basta? Perché se no un plossl da 5 mm costa 40 euro, lo compero e lo uso solo ed esclusivamente per lo star test. �� Scusate se ho scritto corbellerie, ma è per capire: non vorrei iniziare a buttare soldi in oculari inutili prima ancora di avere il telescopio.

P.S. il manuale del CPC 800 parla di oculare da 6-12 mm per fare lo star test.

P.P.S.S. e se aggiungessi un solo oculare zoom 8-24 mm senza Barlow? Se un giorno volessi fare foto planetarie (e prima o poi vorrò) una Barlow me la prendo in seguito, assieme alla camera planetaria. Per il visuale invece, sempre in futuro, non mi dispiacerebbe una torretta binoculare e in tal caso studierò gli oculari da abbinarci, ma finchè uso un occhio solo, col 40 mm in dotazione ed uno zoom 8-24 mm dovrei coprire tutte le possibilità e anche di più, o no?

Se sì, qualcuno mi consiglia un buon oculare zoom 8-24 mm?

Zoroastro
19-09-2022, 07:51
Lo zoom economico più apprezzato è l'Orbinar HQ FMC 7,2-21,5mm ormai fuori produzione e troppo caro. Se lo trovi usato sui 50-60 euro fallo tuo.

Nel medio-alto di gamma c'è Baader Hyperion Zoom, io ne ho due e mi trovo bene.

Ciao!

Valerio Ricciardi
19-09-2022, 07:57
Io non ho espresso perplessità di sorta sul 9 mm, ho espresso fortissime perplessità sul 9mm + Barlow 2x! Per cui, anche considerato che oculari d'ogni sorta, foggia e livello di qualità hanno un mercato sull'《usato davvero come nuovo》vastissimo, prenderei delle due un oculare in più associati a una Barlow in meno!

Zoroastro
19-09-2022, 08:07
Sono d'accordo con Valerio, la Barlow in visuale trova davvero poca applicazione, e se è di buona qualità costa come e più di oculare. Non entro nel discorso complesso della scelta della Barlow in funzione del telescopio, visto che parliamo di un f/10.

Quindi investi in oculari da 11-13 mm di buona qualità e buon AFOV.
Ciao!

nessuno0505
19-09-2022, 08:52
Ottimo, grazie dei consigli!
Quindi lascio perdere la Barlow e prendo due oculari?
- un 14 mm e un 9 mm (che mi torna buono anche per lo star test)?
Ha senso prendere anche qualcosa a metà tra il 40 mm di default e il 14 mm?
Grazie ancora!

Angelo_C
19-09-2022, 16:19
Un telescopio f/10 con due metri di focale, secondo me, la barlow la deve vedere solo se si riprende in hi-res, per quello che ti serve sono comunque necessari almeno tre oculari (uno per bassi, uno per medi e uno per alti ingrandimenti), quindi prenderne due (un basso e un medio ingrandimento) più una barlow hai comunque speso soldi per tre oggetti, a questo punto meglio tre oculari ad hoc.

Relativamente al seeing "medio italiano", non fasciarti la testa prima di essertela rotta.
Prendi un oculare alla volta, ad esempio prima prendi il 14 mm, te lo provi ben bene e collimi usando quello (tanto se hai collimato al max ingrandimento disponibile, lo strumento con tale ingrandimento funziona bene), poi sempre ad esempio, prenderai il 9 mm e te lo proverai ben bene (ovviamente facendo la collimazione con tale oculare, che sarà al momento il massimo ingrandimento disponibile).
Se dopo qualche mese vedrai che tra le varie osservazioni fatte, ce ne dovessero essere alcune, dove sentivi che era possibile "tirare" di più, allora potrai (SE lo ritieni opportino e/o prefetibile) salire ulteriormente con gli ingrandimenti, magari prendendo un 7 o un 7,5 mm e allora farai la stessa cosa, te lo proverai ben bene e se la serata permette, collimerai con quell'oculare e se ancora ci dovessero essere serate in cui anche tale oculare sembra andare "stretto", si puo valutare di prenderne uno ancora più corto.

Insomma la regola generale è collimare lo strumento (OGNI strumento) al massimo ingrandimento permesso dalla serata, perché parlare di seeing medio italiano è secondo me un non senso (l'Italia è orograficamente estremamente articolata, non è come le praterie americane), se la mia postazione osservativa ad esempio ha spesso seeing stabile da 1,5 arcsec userò gli ingrandimenti che mi permette la mia postazione osservativa e lì poco mi tange sapere che il seeing medio italiano (ammesso che qualcuno lo abbia mai misurato e poi fatto una media) è magari sui 3 arcsec (vorrà dire che sono stato fortunato).
Se al contrario la mia postazione ha seeing fetente (ci sono alcuni che abitano in paesi all'imbocco di vallate che hanno un seeing davvero indecente 355 giorni su 365) magari su 5 o 6 arcsec (vorrà dire che sono sfortunato) mi baserò su quello per scegliere il limite per gli ingrandimenti (e magari mi darò soprattutto al deep :razz:) e sapere che il seeing medio italiano è 3 arcsec, anche qui poco mi tange.

Io sono un caso emblematico, la baita dove ho la mia postazione montana (dove ho il dobson da 40 cm) sorge su un costone roccioso che se ne scende fino al lago d'Iseo, lì l'aria in "caduta" dal costone mi dona un seeing fetente (ma veramente fetente) 49 giorni su 50 e il mio ingrandimento tipico con uno specchio da 40 cm viaggia intorno ai 146x (oculare da 12,5 mm) e raramente vado oltre i 200x (e solo su planetarie o globulari).
La mia postazione cittadina è in una delle zone più verdi di Milano (in estrema periferia) con un grande parco (con tanto di laghetti) su due lati e la strada sotto delimitata da due grosse rotonde con interno a prato (e alberello centrale :biggrin:) e palazzi bassi e relativamente lontani, insomma effetto "isola di calore" da minimo a zero, qui ti dico solo che mi capita di collimare il mio C8 a 580x e il mio corredo di base per il planetario è costituito da un 9, un 7,5 e un 6 mm (e su Marte serata permettendo "sparo" anche il 5 mm).

Quindi ripeto, il 40 mm lo avrai a corredo (oculare "cercatore"), poi prendi SOLO un oculare alla volta partendo da quello di focale più lunga e te lo provi bene bene, poi valuterai se prenderne uno più "corto" e solo dopo aver BEN provato anche questo valuti se prenderne uno ancora più "corto" e via così; senza contare che se per prudenza ne prendi chessò uno da 8 mm e vedi che potevi osare di più, vendi l'8 e ti prendi un 7 mm.





Ps.: Effettivamente anche uno zoom 8-24 o 7-21 mm sarebbero un'ottima soluzione, visto che sul C8 (e CPC8) coprirebbero il 90% degli ingrandimenti utili e insieme al 40 mm a corredo come oculare cercatore e un (eventuale) 7 o 7,5 mm per "pompare" quando serve, saresti effettivamewnte a posto.

nessuno0505
19-09-2022, 16:52
Questo mi sembra un ottimo consiglio: quello per i bassi ingrandimenti (il 40 mm) ce l'ho già a corredo, potrei prendere solo un 13-14 mm e vedere come butta con quello e poi valutare; oppure uno zoom 8-24. Ho letto che in realtà gli oculari zoom sono sempre un po' di compromesso, anche nel caso di quelli molto costosi (tipo baader mark IV) che comunque non comprerei, però con uno zoom di media qualità e 40-60° di campo spendo relativamente poco e faccio le mie prove, acquistando successivamente oculari migliori una volta che so quali sono gli ingrandimenti che sfrutto di più.

Valerio Ricciardi
19-09-2022, 18:14
Tieni presente che non solo il capo apparente degli oculari zoom è inferiore mediamente a quello delle focali fisse, ma non ha nemmeno "il buon gusto" di rimanere costante, e variando la focale si riduce o aumenta... effetto visivo percettibilmente sgradevolissimo.

Un oculare ben più che dignitoso, come il Celestron X-Cel LX da 12 mm, ultimamente era su Amazon in vendita a 69 euro... ha un campo apparente di 60° invece che i 70°, 72°, 76° di altri ben più costosi... ma vale lo stesso la pena perché un campo visivo di 60° all'occhio è già assolutamente gratificante. (60-70 euro era il suo prezzo tipico... da usato).

Avresti 170x, appena più di 0,35° in cielo (la Luna sottende grossomodo 0,5°) e una Pu da 1,2 mm molto buona per scurire il fondo cielo su oggetti deep poco estesi. E un ingrandimento già rimarchevole su Giove, Saturno e Venere e già utile su Marte in buon aspetto.

Molto meglio che acquistare qualcosa di provvisorio "giusto per capire come funziona".

Zoroastro
19-09-2022, 18:32
Ti consiglio un 12 mm con buon campo (il classico 82° ES, ad esempio, se non hai budget per l'eccellente ES 12mm 92°): 165x è il potere "jolly" degli SCT. Ci fai quasi tutto inclusi molti ammassi e nebulose, a condizione di avere un campo reale sufficiente, e il mezzo grado di un 82° a 165x è un buon compromesso prezzo-campo a mio giudizio.

Valerio Ricciardi
19-09-2022, 18:41
A ben altri prezzi però.

A meno che...

https://www.bresser.de/en/Angebote/EXPLORE-SCIENTIFIC-82-Ar-Eyepiece-14mm-1-25.html

145x, 1,4 mm Pu, 0,56°.

A prezzo di usato. Ma non gli arriverebbe un usato (esperienza diretta mia e di molti altri qui).
La differenza sino a 110 Euro vale la pena.

nessuno0505
19-09-2022, 19:08
I celestron x-cel lx li ho sempre trovati ad almeno 120 euro e mi è sempre sembrato troppo per quello che sono, però a 70 euro venduti e spediti da Amazon già la cosa cambia: con quasi lo stesso prezzo ne prendo due a focali diverse. Una cosa comunque mi pare di averla intesa: Zoroastro dev'essere uno col portafoglio pieno, visto che solo in questo topic ha già consigliato apocromatici giapponesi, vixen VMC, treppiedi berlebach e oculari da 500 euro. Beato lui! (Si fa per scherzare, mi auguro che nessuno si offenda). L'ES da 82° ricondizionato a 110 euro però è una bella occasione! Ci penserò.

Altomare Secca
19-09-2022, 19:35
Le occasioni di Bresser nn ti lasciano molto tempo per pensare.
Esperienza diretta

Valerio Ricciardi
19-09-2022, 21:21
Le occasioni di Bresser nn ti lasciano molto tempo per pensare.

Perché se l'occasione è buona, non bisogna pensare di essere l'unico intelligente che la capisce...

Comunque del 14 mm ES penso ogni bene, dopo giri prove confronti vari lla fine... è uno dei 4 ES da 82° che ho (4,7-6,7-8,8-14) completati in alto da un 24 mm 68° (che mi permetterà di utilizzare un diagonale da 31,75 nel mio "kit massimo portabile in aereo" in via di definizione).

Sono oculari assolutamente ok a condizione che non si debbano utilizzare occhiali.

Leggerissima dominante calda, che a me non disturba (soggettivo).

nessuno0505
19-09-2022, 22:30
Io ho gli occhiali.

E degli Auriga WA e SWA che mi dite? 65° i primi, 70° i secondi, costano entrambi meno di 100 euro, a qualunque lunghezza focale, ed hanno pure una buona estrazione pupillare (17 mm). Sulla carta sembrano meglio dei celestron x-cel lx e costano pure meno. Sono validi? E l'uso con gli occhiali com'è?

Czamba
19-09-2022, 22:35
Nota sugli X-Cel che posseggo, hanno un discreto effetto di parallasse a cui ti abitui (almeno io mi sono abituato) ma per qualcuno può essere fastidioso.

nessuno0505
19-09-2022, 22:58
Scusate, volevo chiedere cos'è la parallasse in un oculare, ignorandolo, ma ho ritenuto più corretto cercare da me la risposta... solo che ora non riesco più a cancellare questo messaggio...

Valerio Ricciardi
19-09-2022, 23:41
La discriminante non è "portare gli occhiali o meno". Nota che il problema si pone solo se devi correggere più di 0,75 dt di astigmatismo (il che cambia la qualità della visione se non lo correggi, anche se ovviamente compensi eventuale miopia/ipermetropia col focheggiatore).

Io porto occhiali da miope, osservo senza perché ho un difetto di soli -0,25 dt all'occhio sinistro, ininfluente ai fini dell'osservazione.

Degli Auriga che citi purtroppo non so dirti nulla, non li conosco.

[ NOTA se non erro la serie LER di ES ha una EP maggiore] .

nessuno0505
20-09-2022, 00:06
Io porto gli occhiali, ho una leggera miopia ma ho anche un astigmatismo più rilevante, quindi l'idea era di trovare oculari adatti all'uso con gli occhiali.
Da quanto ho capito, più l'estrazione pupillare è maggiore e più posso stare con l'occhio lontano dal buco, potendoci pertanto mettere in mezzo un occhiale.
Cioè: estrazione pupillare grande = bene con gli occhiali; estrazione pupillare piccola = male con gli occhiali.
Rimanendo nell'ambito di oculari attorno ai 100 euro di prezzo, i celestron x-cel lx hanno una estrazione pupillare di 16 mm per tutte le focali, quindi con gli occhiali dovrebbero andare bene; gli Auriga SWA hanno il vantaggio del 70° di campo contro i 60° dei celestron ma l'EP non è dichiarata. Gli ES hanno tutti un'ottima estrazione pupillare per cui, pur costando in linea di massima di più di quanto vorrei spendere per un kit iniziale (82° o più saranno bellissimi ma io vorrei spendere meno e poi comunque non avendo altri oculari per confronto e non avendo mai usato prima un telescopio credo che mi saprò accontentare anche di una qualità media), non capisco perchè, parlando proprio degli ES da 82°, tu dica:



Sono oculari assolutamente ok a condizione che non si debbano utilizzare occhiali.

Armando31
20-09-2022, 04:27
ho provato Gli auriga SW Rimandati in dietro perchè detto da Luca di TS italia hanno una estrazione pupillare da 11 mm non andavano bene per me che sono portatore di occhiali, sono tornato agli TS Planetari ED con Una EP da 16 mm, costano meno dei celestron x-cel lx ,20 € in meno con un C.A. da 60° sono ottimi per Il mio binocolo Che ha un C.A. da 65°, non soffrono di parallasse, sono Nitidi :biggrin:

Valerio Ricciardi
20-09-2022, 06:43
Io porto gli occhiali, ho una leggera miopia ma ho anche un astigmatismo più rilevante, quindi l'idea era di trovare oculari adatti all'uso con gli occhiali.
Da quanto ho capito, più l'estrazione pupillare è maggiore e più posso stare con l'occhio lontano dal buco, potendoci pertanto mettere in mezzo un occhiale.
Cioè: estrazione pupillare grande = bene con gli occhiali; estrazione pupillare piccola = male con gli occhiali.
È esattamente così. L'estrazione pupillare è la distanza alla quale sarebbe corretto posizionare la pupilla in rapporto al piano esterno dell'ultimo "pezzo di vetro" verso di te. Se sei troppo lontano , succede che
1) non vedi il margine del campo delineato dal suo bel "cerchio nero" (e allora se "paghi 82°" perché vederne solo che so 63°? Compreresti un'auto progettata per una velocità di crociera di 160 kmh per usarla in Corsica?)
2) l'effetto di parallasse per cui spostandosi dall'asse ottico l'immagine inizia a rabbuiarsi inizialmenteda un lato è MOLTO più brusco e fastidioso.

Più tardi in giornata faccio una prova per te con tutti i miei oculari attuali, compresi alcuni che ancora ho ma venderò ma per fortuna sono ancora qui.

etruscastro
20-09-2022, 08:34
sono diverse pagine in cui non si parla più del "succo" del thread (stiamo in primo strumento).
aprite delle chat dedicate alla singola domanda o problema, al prossimo post OT chiudo la discussione.

nessuno0505
20-09-2022, 10:13
Scusami ma perché dici off-topic? Il primo strumento lo abbiamo definito: sarà il CPC 800. Ora sto chiedendo consiglio su quali oculari abbinarci, mi sembra assolutamente in-topic! Comunque, se non lo è, aprirò una nuova discussione.

etruscastro
20-09-2022, 11:57
perché hai risposto già alla tua domanda.
hai scelto il tuo strumento, e la sezione è quella giusta, ora passiamo agli accessori e cambiamo thread.

il problema non è il tuo, ma la leggibilità della discussione per chi verrà in futuro, 16 pagine sono lunghette se molte di esse non hanno nulla di attinenza con la la sezione -Primo Strumento-

nessuno0505
02-06-2024, 20:06
Riesumo questo mio vecchio topic per dire che, dopo 2 anni, il telescopio ancora non l'ho acquistato.
Il CPC 800, a cui guardavo 2 anni fa, per quanto bellissimo e versatile (ci potrei fare fotografia planetaria - ho anche preso e studiato un libro di Gasparri dedicato all'argomento - e reggerebbe benissimo anche una torretta binoculare) è gravato però da alcune "problematiche" che mi hanno fatto desistere dall'acquisto: 1) non costa poco, 2) pesa di cane morto, 3) è significativamente ingombrante. E poi: per fare fotografia planetaria serve comperare ulteriori accessori, così come per piazzarci una torretta binoculare; inoltre, ogni volta, dentro e fuori dal terrazzo con quell'arnese che leggero non è e che andrebbe trasportato in due volte (prima il cavalletto, poi il catafalco di tubo e montatura). Senza contare quando non sarebbe in uso e andrebbe piazzato da qualche parte dentro casa. Dove me lo metto, un CPC 800? Resta un bellissimo oggetto, ma per acquistarlo serve una passione astrofila un po' più consolidata. Alla fine io cosa ci voglio fare, col telescopio? Osservare la luna e i pianeti (giove e saturno, principalmente), che sono ben visibili e riconoscibili dal terrazzo di casa, posto dal quale lo userei il 90% delle volte. Perciò mi serve una cosa il più leggera e meno ingombrante possibile, che possa portare fuori in terrazza al bisogno e riporre dentro casa, col minor ingombro possibile, quando non lo uso. Se piglio un mak 127 su montatura altazimutale, il tutto occupa e pesa molto meno di un cpc 800, costa decisamente meno, va dentro e fuori dal terrazzo con due dita. Non ci farò alta risoluzione vera e propria, ma siamo poi sicuri che col cpc 800 l'avrei fatta? E se mi piglia il gusto di provare, niente vieta di fare due foto anche col mak 127, che saranno ovviamente meno risolute di quelle che avrei fatto con un cpc 800 ma chi se ne importa. Se poi ci prendo gusto, il cpc 800 me lo posso sempre prendere tra altri 2 anni. Di mak 127 su alt-az ci sono il celestron xlt e lo skywatcher az-gti, per cui probabilmente prenderò uno di quei due. Più verosimilmente lo skywatcher, per estetica e perchè - da quanto ho capito - dovrebbe essere più semplice sostituire il treppiede con uno più robusto. Sempre ammesso che non convenga prenderlo direttamente senza treppiede e il treppiede comperarlo a parte. In realtà esisterebbero pure un meade ed un bresser su alt-az doppio braccio con tanto di cuneo equatoriale incorporato che sarebbero meglio ancora, ma a quanto pare non sono più disponibili.

cesarelia
03-06-2024, 07:00
Questo è il classico caso in cui bisogna smettere di pensare troppo a quale modello scegliere, e bisogna iniziare ad osservare il cielo con qualsiasi modello di telescopio, perché l'importante è iniziare, per gli upgrade c'è sempre tempo.

PS: con il termine "qualsiasi" intendo comunque almeno uno strumento decente dai 90mm in su...

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stevesp
03-06-2024, 10:02
Riguardo all’ ultima proposta io suggerisco Skywatcher su azgti e senza cambiare il cavalletto
Usa quello di serie, pesa poco (visto che ti preoccupa il peso da portare dentro/fuori casa) e va benissimo per il peso del tubo
Ho usato quel setup svariate volte e va benissimo
Si mette in funzione in pochi minuti e si trasporta in una borsa da fotografo e il cavalletto a mano o si può aggiungere una cinghia e fare una tracolla

Gonariu
04-06-2024, 12:49
Riesumo questo mio vecchio topic per dire che, dopo 2 anni, il telescopio ancora non l'ho acquistato.
Il CPC 800, a cui guardavo 2 anni fa, per quanto bellissimo e versatile (ci potrei fare fotografia planetaria - ho anche preso e studiato un libro di Gasparri dedicato all'argomento - e reggerebbe benissimo anche una torretta binoculare) è gravato però da alcune "problematiche" che mi hanno fatto desistere dall'acquisto: 1) non costa poco, 2) pesa di cane morto, 3) è significativamente ingombrante.

12 anni fa avevo anch'io il CPC 8 che avevo pagato sui 1700 euro nel 2010, grazie ad una vendita promozionale. In effetti i suoi difetti principali sono due: 1) il prezzo, 2) è veramente pesante, quasi 30 kg e, secondo me, al limite della trasportabilità. Come stabilità invece va benissimo. Attualmente posseggo un Nexstar 8 SE che è più leggero (sui 15 kg buoni) ma non altrettanto stabile, treppiede e montatura reggono bene un C6 ma non un C8; tuttavia se uno ha pazienza per le vibrazioni che si hanno mettendo a fuoco, per un uso visuale sicuramente può ancora andare ed il prezzo è sui 2000 euro buoni. La montatura inoltre ha il pregio che uno può collegarci altre ottiche non eccessivamente lunghe, non credo che l'effetto leva di un acromatico 102/1000 le faccia bene.

nessuno0505
04-06-2024, 14:34
E che mi dici allora di un nexstar 6? La montatura è più leggera e un 6" dici che lo regge bene; costa di più del mak 127 ma è anche un 150; rinuncerei al 200 per contenere il peso ma avrei un diametro migliore del 127. Ho visto video di youtube in cui un c8 su monobraccio si sposta agevolmente tutto assieme, cavalletto compreso. Io dovrei solo portarlo da dentro casa a fuori sul terrazzo, con un c6 dovrei riuscirci bene; inoltre a quanto dici la montatura monobraccio sarebbe un po' poca per un c8, ma per il c6 dovrebbe essere giusta. In casa occuperebbe di più di un mak, ma molto meno del cpc 800. O dici che, per il rapporto prezzo e prestazioni, tra un mak 127 e un sc 150 non c'è poi tutta questa differenza?

Gonariu
04-06-2024, 15:47
Ciao, io ho un Nexstar 8 SE, ti confermo che è decisamente meno pesante del CPC 8 e lo sposti con molti meno problemi, però la montatura è decisamente al limite; se non ti disturba il fatto che mettendo a fuoco vibri un po' troppo allora OK (a me personalmente non mi scoccia). Il C6 ce l'ha la scuola dove insegno, l'ho usato sulla Luna per l'open day a Gennaio del 2019 e andava bene, che io sappia la montatura è la stessa del Nexstar 8 SE. Non ho il mak 127 ma se ne dice un gran bene, sul planetario ho visto delle belle fotografie eseguite con quest'ottica; io ho un mak 90/1250 che mi ha stupito per la sua resa sulla luna e sui panorami, questo per dirti che lo schema ottico Maksutov è sicuramente molto valido. Entrambi gli schemi ottici danno delle ottiche compatte e molto trasportabili, considera però che uno Schmidt-Cassegrain è uno strumento universale, un Maksutov è specializzato sul planetario, di oggetti del cielo profondo ci puoi vedere bene nebulose planetarie, ammassi globulari e stelle doppie (poi qualche anno fa ho letto che il mak 127 va bene anche sul cielo profondo, qui non saprei non avendolo).
In sintesi, se vuoi prenderti un C8: 1) molta stabilità ma con molto peso (quasi 30 kg): prendi un CPC 8 (al limite per portare fuori il CPC lo fai in due tempi, prima il treppiede e poi l'ottica che gli rifissi sopra); 2) facile trasportabilità con poco peso ma meno stabilità: prendi un Nexstar 8 SE (io, facendo i conti, preferisco quest'ultimo).

nessuno0505
05-06-2024, 00:03
Ok, però la domanda era: se rinuncio al C8 e prendo un nextar 6, oltre a pesare ancora meno del nextar 8 dovrebbe anche vibrare meno, alla luce del fatto che la stessa montatura regge un peso più leggero, dico bene?

Giovanni1971
05-06-2024, 06:26
Questo post la dice tutta:


Questo è il classico caso in cui bisogna smettere di pensare troppo a quale modello scegliere, e bisogna iniziare ad osservare il cielo (…)

Prendi il MAK127, che era un’opzione già indicata sin dall’inizio del thread, ed inizia a fare esperienza. Conta più quella che uno o due cm di apertura :)

nessuno0505
06-06-2024, 01:21
prendi un Nexstar 8 SE

Effettivamente il nextar 8 SE non lo avevo considerato: costa molto meno sia del cpc che del nextar evolution e le uniche due cose che ha in meno rispetto al modello più nuovo col monobraccio sono il wifi (non utile ma comunque facilmente rimediabile con apposito dongle) e la batteria integrata (a me del tutto inutile in quanto lo userei dal terrazzo dove ho la presa di corrente per collegarlo alla rete elettrica). Conterrei un po' i costi e i pesi ma avrei comunque un 8". In ogni caso penso che mi farò un giro in uno dei negozi specializzati oppure in un circolo di astrofili che ho nei dintorni, in modo da vedere con mano la differenza in peso e ingombro e prendere una decisione più... ehm... ponderata :biggrin:

nessuno0505
19-06-2024, 00:35
Alla fine ho preso il nexstar 8 evolution. Penso di aver fatto bene, perché il monobraccio è molto più solido e pesante di quello del nexstar 8 se ma comunque molto più leggero del cpc e tutto sommato ancora trasportabile anche quando tutto montato. Prima luce stanotte, usato per lo più sulla luna, mi sta piacendo molto (nonostante il venditore abbia definito i suoi due Plossl di default degli "ocularacci"). Poi semmai scriverò più avanti le mie impressioni (da completo principiante).

nessuno0505
19-06-2024, 10:09
Aggiungo alcune impressioni che magari potranno essere utili a qualche altro principiante come me:

- la messa in opera è molto semplice, il tutto montato sul suo cavalletto ha un certo peso ma con un po' di attenzione si sposta comunque facilmente, almeno se l'obiettivo è "uscirlo" sul terrazzo. Volendolo portare in giro va ovviamente smontato, ma tubo, montatura e cavalletto, presi da soli, sono di agevolissimo trasporto. Terrò gli scatoloni con il polistirolo per il tubo e la montatura, all'interno dei quali il trasporto è comodo.

- il rivenditore mi ha allegato una nota in cui si dice che il telescopio è già collimato di fabbrica e comunque da loro controllato e alla bisogna ricollimato prima della consegna, sconsigliando di andare attorno alla collimazione se non si ha esperienza. Il trasporto l'ho fatto io, andandomelo a prendere di persona, quindi sono certo che "botte" lungo il tragitto non ne ha prese. Visto che al momento ho solo i due oculari di default, ho fatto una prova usando il più potente dei due (un 13 mm) su Arturo. A me, pur non avendo mai fatto uno star test in vita mia, le due immagini in intra ed extrafocale sono sembrate perfettamente identiche e simmetriche, tuttavia guardando Arturo a fuoco col 13 mm non vedo il disco di Airy ma... una stella a fuoco. Non so se quello che ho fatto si possa pertanto definire uno star test, forse serviva un oculare a maggiore ingrandimento, ma tanto io adesso massimo il 13 mm ho, per cui ha senso porsi il problema? Non so, ditemi voi. Le immagini a fuoco comunque sono a fuoco.

- Il cercatore è a punto rosso. Ho preso, su consiglio del venditore e per un costo contenuto, il supporto a sgancio rapido per il cercatore che di default non c'era ed è molto comodo. Il cercatore in quanto tale mi sembra un po' un "zavaglietto", ma svolge il suo compito. Mi domando, laddove si cercasse un oggetto che a occhio nudo non si vede, l'utilità di un cercatore siffatto; d'altra parte centrare una stella potendo vedere contemporaneamente la stessa sia ad occhio nudo che attraverso il cercatore mi sembra più facile che con un cercatore ottico. Boh, forse un giorno lo cambierò e ci metto un cercatore ottico, anche un semplice 6x30, ma per ora non ho voglia di farmi prendere subito dalla "strumentite", per cui va bene quello che c'è. D'altra parte l'allineamento elettronico una volta fatto è adeguatamente preciso.

- Nonostante il venditore abbia definito gli oculari di default (dei Plossl) degli "ocularacci", a me non dispiacciono: il 40 mm è molto comodo anche da usare con gli occhiali, cosa molto importante per me che soffro di astigmatismo miopico; il campo inquadrato è abbastanza grande da contenere la luna in toto con anche una fettina di cielo attorno; le immagini sono... :thinking: ... belle? Non ho mai usato altri oculari prima, per poter fare confronti, però sono soddisfatto. Il 13 mm, l'altro Plossl di default, non può essere usato con gli occhiali per via dell'estrazione pupillare minore, tuttavia non mi dispiace neppure quello: sinceramente mi aspettavo molto di peggio. Anche senza occhiali riesco a mettere a fuoco bene e le immagini mi sembrano pulite e gradevoli al pari del 40 mm. Magari capirò la differenza una volta che avrò l'occasione di provare oculari più evoluti, ma per essere degli "ocularacci", come li ha definiti il venditore, a me non dispiacciono. Ripeto, mi aspettavo molto peggio, soprattutto per il 13 mm. Più che altro mi domando: lo S.C. è definito telescopio "universale", buono un po' per tutto. Io l'ho preso pensando soprattutto al planetario, per cui mi va bene, però con 2000 mm di focale, già col 40 mm sono a 50x e il campo osservato non va più in là delle dimensioni della luna. Se uno volesse osservare oggetti più estesi servirebbe un oculare ancora più lungo, e che c'è di maggiore dei 40 mm? Ben poco, mi pare. Per cui forse un riduttore di focale potrebbe essere il primo accessorio furbo da acquistare, anche se, ripeto, volendo vare soprattutto planetario mi va bene.

Da ultimo, vi posto un piccolo "esperimento":
53703

Celestron C8, diagonale di default e Plossl 40 mm di default, Samsung galaxy S23 appoggiato sopra l'oculare, scatto in modalità automatica.

Quando dico che è la mia prima "fotografia astronomica" mi sbellico dalle risate: è solo un "giochino"... ma tant'è.

Gonariu
20-06-2024, 11:28
Bella recensione! Io col C8 trovo molto comodo uno zoom Vixen 8-24 che ho comprato usato una decina di anni fa buoni da un amico con cui si può passare da 83X a 250X. Tra zoom 8-24 e oculare Plossl da 40 mm si coprono quasi tutte le mie esigenze; con un ottimo seeing si può utilizzare un 6 mm (333X); di solito preferisco non superare i 200X-250X.

nessuno0505
21-06-2024, 12:35
Non vorrei farmi prendere subito dalla strumentite, comunque avevo pensato di aggiungere un 10 mm, l'oculare zoom potrebbe essere una bella alternativa, anche se ho letto che il campo si riduce molto nelle posizioni più "zoomate". Io mi trovo bene coi Plossl di default quindi non cerco wide angle o super wide angle, ma com'è l'oculare zoom rispetto ai Plossl per quanto concerne il campo? Inoltre mi piacerebbe provare a fare un po' di fotografia planetaria: se prendo una barlow, un filtro ir-cut e una asi 224 mc con meno di 300 euro ci sta tutto e in visuale il 40 mm con barlow 2x diventa un 20 mm; il 13 mm è probabilmente troppo corto per la barlow ma per ora mi accontenterei.

P.S. intanto, a parte la prima sera, qui sono due giorni che si è coperto tutto di nubi... sarà la maledizione dell'astrofilo! Nel frattempo ho comperato un atlante fotografico della luna, così intanto studio!

Giovanni1971
21-06-2024, 13:41
Per quanto riguarda gli accessori, comincia con un tappetino decathlon nero a 3 eur da usare come paraluce e per ritardare l’arrivo della condensa sulla lastra frontale. :) lo modelli su misura con normale colla universale o nastro adesivo.

nessuno0505
21-06-2024, 14:30
Grazie del consiglio, ma più che il tappetino del decathlon volevo provare a farne uno in plastica con la stampante 3d, esiste già un modello scaricabile su printables.

Gonariu
21-06-2024, 14:55
l'oculare zoom potrebbe essere una bella alternativa, anche se ho letto che il campo si riduce molto nelle posizioni più "zoomate". ......... ma com'è l'oculare zoom rispetto ai Plossl per quanto concerne il campo?

P.S. intanto, a parte la prima sera, qui sono due giorni che si è coperto tutto di nubi... sarà la maledizione dell'astrofilo! Nel frattempo ho comperato un atlante fotografico della luna, così intanto studio!

Ciao, è vero che con lo zoom il campo è più stretto a bassi ingrandimenti; tra lo zoom a 24 mm ed un Plossl da 25 mm (quello in dotazione al Nexstar 8 SE) il campo è un po' più largo con quest'ultimo; tuttavia io lo trovo comodo col C8 e con un vecchio acromatico 80/400 (il Konus Vista).
Potrei chiederti che atlante lunare hai comprato e come lo trovi?

nessuno0505
21-06-2024, 16:21
Mauro Castagneto - Atlante fotogrtafico della luna - Castel Negrino ed.

Devo ancora guardarlo bene; comunque ha una parte introduttiva con la spiegazione dei moti e dei parametri orbitali, un accenno di selenologia e selenografia, quindi nel "grosso" del volume contiene tutte tavole ottenute tramite foto fatte da terra con strumentazione amatoriale; l'unica cosa che ho notato è che le foto sono scattate senza alcun prisma o raddrizzatore, quindi invertite alto-basso e destra-sinistra rispetto alla visione ad occhio nudo; col fatto che sul C8 c'è uno specchio a 90° che "raddrizza" la visione alto-basso, praticamente le foto dell'atlante coincidono con il mio verso di visione per quanto concerne la direzione destra-sinistra, ma sono invertite in direzione alto-basso (spero di averlo spiegato bene). Non so quanto questa "inversione rispetto ad un solo asse" complicherà confrontare le tavole con la visione all'oculare... proverò a capire come mi trovo appena passa la maledizione (anche oggi cielo coperto, per fortuna che siamo a giugno!)

P.S. per caso esiste una sorta di prisma o lente angolare che consenta di avere l'oculare a 45 o 90° rispetto al tubo ottico ma senza che effettui alcun tipo di inversione o capovolgimento dell'immagine? Per intenderci: non un prisma di Amici, ma qualcosa che faccia esattamente il contrario, cioè mantenga l'immagine capovolta su entrambi gli assi, come se la guardassi con l'oculare attaccato direttamente alla culatta?

mrlino
21-06-2024, 17:08
ciao sono arrivato anche io , ai giorni per acquistare un telescopio , ho letto un po ingiro , ma come tutti il baget non è altissimo , poi ho sentito per marche migliori , celestorn Sky Watcher , , cosi ho cercato nellusato , ho trovato telescopi usati , ma ciò che mi blocca per l'acquisto ,è se poi arriva rotto ? e se poi prendo un bidone ? tutto questo mi blocca , ho trovato un celestron 130/ 65 con varie cose aggiunte , uno Sky Watcher anche lui con aggiunte motore e telecamera , , poi mi chiedo devo chiedere a chi è esperto cosa prendere come principiante , per guardare la luna altri pianeti stelle tutto ciò che ad occhio nudo non si vede datemi un buon consiglio grazie e scusate delle mi chiacchiere

Red Hanuman
21-06-2024, 19:22
mrlino , è gradita una presentazione nella sezione dedicata, prima di interagire col forum...:whistling:

Alby68a
22-06-2024, 08:55
ciao sono arrivato anche io , ai giorni per acquistare un telescopio , ho letto un po ingiro , ma come tutti il baget non è altissimo , poi ho sentito per marche migliori , celestorn Sky Watcher , , cosi ho cercato nellusato , ho trovato telescopi usati , ma ciò che mi blocca per l'acquisto ,è se poi arriva rotto ? e se poi prendo un bidone ? tutto questo mi blocca , ho trovato un celestron 130/ 65 con varie cose aggiunte , uno Sky Watcher anche lui con aggiunte motore e telecamera , , poi mi chiedo devo chiedere a chi è esperto cosa prendere come principiante , per guardare la luna altri pianeti stelle tutto ciò che ad occhio nudo non si vede datemi un buon consiglio grazie e scusate delle mi chiacchiereQui si dispensano i migliori consigli sul web per l'acquisto del primo telescopio :)

Però ti consiglio di andare nella sezione Strumentazione e Dispositivi e compilare il questionario per il primo telescopio così da darti le dritte giuste.

Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk

Gonariu
22-06-2024, 12:35
Mauro Castagneto - Atlante fotogrtafico della luna - Castel Negrino ed.

Devo ancora guardarlo bene; comunque ha una parte introduttiva con la spiegazione dei moti e dei parametri orbitali, un accenno di selenologia e selenografia, quindi nel "grosso" del volume contiene tutte tavole ottenute tramite foto fatte da terra con strumentazione amatoriale; l'unica cosa che ho notato è che le foto sono scattate senza alcun prisma o raddrizzatore, quindi invertite alto-basso e destra-sinistra rispetto alla visione ad occhio nudo; col fatto che sul C8 c'è uno specchio a 90° che "raddrizza" la visione alto-basso, praticamente le foto dell'atlante coincidono con il mio verso di visione per quanto concerne la direzione destra-sinistra, ma sono invertite in direzione alto-basso (spero di averlo spiegato bene). Non so quanto questa "inversione rispetto ad un solo asse" complicherà confrontare le tavole con la visione all'oculare... proverò a capire come mi trovo appena passa la maledizione (anche oggi cielo coperto, per fortuna che siamo a giugno!)

P.S. per caso esiste una sorta di prisma o lente angolare che consenta di avere l'oculare a 45 o 90° rispetto al tubo ottico ma senza che effettui alcun tipo di inversione o capovolgimento dell'immagine? Per intenderci: non un prisma di Amici, ma qualcosa che faccia esattamente il contrario, cioè mantenga l'immagine capovolta su entrambi gli assi, come se la guardassi con l'oculare attaccato direttamente alla culatta?

Ti ringrazio per la bibliografia, un atlante lunare fotografico deve essere molto bello. Ti dirò che io col problema di trovare la destra e la sinistra scambiate riesco a conviverci; ho trovato questa app per il cellulare detta "Lunarmap Lite" che permette di invertirle; la cosa che molti trovano fastidiosa è che ha nella schermata la scritta "LITE" messa in mezzo a caratteri cubitali ma ciò non mi disturba. Sto pensando di comprare l'upgrade che mi costerebbe 3,9 euro, chiaramente "LITE" deve scomparire, conditio sine qua non!

Gonariu
22-06-2024, 12:43
Ciao mrlino, ti esorto anch'io a fare il test che ti hanno consigliato e che trovo molto ben predisposto. Se deciderai per un 130/650 assicurati che lo specchio sia parabolico e non sferico, altrimenti lo potrai usare solo a basso ingrandimento, ad ingrandimenti alti l'immagine diventa inaccettabile a causa dell'aberrazione sferica. Per l'usato ti posso dire che di ottiche usate ne ho comprato e mi ci sono trovato bene, però una volta il "bidone" mi è capitato.

nessuno0505
22-06-2024, 19:32
"Lunarmap Lite" ...l'upgrade che mi costerebbe 3,9 euro, chiaramente "LITE" deve scomparire, conditio sine qua non!

L'atlante fotografico è costato 60 euro su Amazon; ovviamente è un oggetto più bello di una app, ma per 3,9 euro si può fare, ci darò un'occhiata, grazie!

Gonariu
22-06-2024, 21:03
Sì hai ragione; l'app ha di comodo, oltre all'inversione destra-sinistra di cui ho parlato prima, anche il fatto che non devi reggerti una torcia a led per farti luce quando consulti l'atlante al buio.