Visualizza Versione Completa : Celestron c90 mak
hummmmer
22-03-2022, 18:19
Buongiorno a tutti,
mi sono appena iscritto e presentato nell'apposita sezione.
volevo condividere la mia esperienza, e premetto che non ho mai usato telescopi ma solo binocoli ad uso terrestre per birdwatch, panorami ecc.
Finora ho usato, con buone soddisfazioni, un binocolo Bresser 20x80.
Ho quindi deciso di passare a qualcosa di piu performante in termini di ingrandimenti a grandi distanze.
In rete ho trovato buone recensioni sul Celestron c90 mak, e ho deciso di prenderlo, questo e l'oggetto acquistato.
https://www.amazon.it/gp/product/B0038QYRDO/ref=ppx_yo_dt_b_asin_image_o00_s00?ie=UTF8&psc=1
Giusto oggi e arrivato il nuovo acquisto, e dopo averlo assemblato seguendo le istruzioni, l'ho messo a cavalletto, ed ho iniziato l'osservazione.
1° obbiettivo, una abitazione sulla collina di fronte a 1,97km, si vede molto bene la messa a fuoco e buona. quasi si poteva riconoscere una persona in viso.
2° obbiettivo, una chiesa in pianura a 9,45km, e qui cominciano le perplessità, non si riesce a mettere a fuoco perfettamente e non si riesce ad ottenere un'immagine nitida.
3° obbiettivo, una abitazione sulle collline a 15,5km, e qui le perplessità di fanno certezze, ovvero, la messa a fuoco e nulla e si riesce a malapena a vedere la sagoma della casa.
A questo punto vorrei pensare che questo Celestron sia "difettato" o non ben tarato ?
oppure e proprio fatto cosi ?
Premetto che con il vecchio Bresser, gli stessi oggetti li vedo "meno vicini" ma con una messa a fuoco decisamente migliore.
Spero che qualcuno di voi riesca a darmi una spiegazione, altrimenti lo rendo e prendo qualcos'altro.
grazie
Hummmmer
etruscastro
23-03-2022, 09:26
l'osservazione diurna terrestre è molto complicata con strumenti "potenti" come i telescopi perché risentono molto delle turbolenze dell'aria dovute al riscaldamento del terreno e dell'aria stessa, poi più si alzano gli ingrandimenti o si osserva "lontano" e più questi fenomeni si accentuano.
dicci a che ora hai osservatro e a quali ingrandimenti, vedrai che la risposta la troverai già qua.
p.s. sposto in -telescopi e montature-
hummmmer
23-03-2022, 10:27
l'osservazione diurna terrestre è molto complicata con strumenti "potenti" come i telescopi perché risentono molto delle turbolenze dell'aria dovute al riscaldamento del terreno e dell'aria stessa, poi più si alzano gli ingrandimenti o si osserva "lontano" e più questi fenomeni si accentuano.
dicci a che ora hai osservatro e a quali ingrandimenti, vedrai che la risposta la troverai già qua.
p.s. sposto in -telescopi e montature-
Grazie Etruscastro,
in effetti un dubbio di questo tipo mi era venuto, che dipendesse dal riscaldamento dell'aria...
l'osservazione l'ho fatta verso le 16.00 di ieri con un sole molto caldo...
ingrandimento con l'oculare di "serie" che dovrebbe essere un 38x (se ho ben capito...).
Però con il 20x del Bresser, non percepisco minimamente questo tipo di problema...
grazie
Hummmmer
altazastro
23-03-2022, 12:12
Prova verso ovest la mattina presto, tieni presente però che il cielo deve essere il più terso possibile, altrimenti "ingrandisci la foschia". Se puoi inquadrare montagne, purché libere da nubi, preferisci quelle alla pianura.
Tra 20x e 38x c'è già una bella differenza nella visione di oggetti terrestri.
Il metodo migliore per valutare la messa a fuoco all'infinito resta sempre quella su qualche oggetto celeste (la Luna magari è più semplice di uno start test per chi non ha mai fatto osservazioni astronomiche), ma comunque direi che è molto improbabile che il tuo telescopio/spotting scope metta bene a fuoco ad un paio di chilometri e invece non ci riesca a più grandi distanze.
giulio786
23-03-2022, 12:21
Quando calibro il cercatore punto degli oggetti terrestri a 15-20km in linea d’aria, con ingrandimenti intorno a 100x, ti assicuro che la visione è sempre disturbata dai moti dell’aria nonostante io viva a 900m di quota.
Aspetta di osservare la luna al meridiano prima di trarre conclusioni.
etruscastro
24-03-2022, 09:43
diciamo che già dalle 10 am stiamo al limite per osservazione diurna, sia solare che terrestre...
Angelo_C
24-03-2022, 12:59
Quando si ha a che fare col seeing diurno, a meno di non concentrare le osservazioni all'alba (prima che il terreno si scaldi), in tutte le altre ore del giorno si deve solo ridurre l'ingrandimento e usare qualche accortezza, per ridurre la turbolenza "locale" (quella della postazione osservativa).
Ad esempio, è molto utile osservare da una superficie erbosa (la vegetazione è un eccellente isolante in quanto assorbe buona parte del calore incidente), se si è su balconi o terrazzi (propri), armarsi di pompa dell'acqua e dare una innaffiata al pavimento (ne riduce temporaneamente la temperatura e quindi i moti convettivi), da ripetere alla bisogna, se non si può "innaffiare", va bene un lenzuolo (vecchio da sacrificare), un pezzo di moquette o un tappetino sotto il trppiede, l'utilità è limitata (a meno di non coprire tutta la superficie del balcone/terrazzo) ma qualcosa fa.
Comunque, tutte queste sono accortezze che ti permettono di utilizzare quei 10 o 15x in più, ma oltre non si va; per questo gran parte degli spotting scope terrestri hanno i loro zoom con il classico range di ingrandimenti compreso tra 20 e 60x (senza contare che si prevede il loro utilizzo, appunto "outdoor", su superfici erbose, terrose, ecc).
Io da casa (terrazzo) per il terrestre diurno, utilizzo soprattutto un 22x70, mentre il 30x80 solo qundo le condizioni lo permettono, mentre se sono particolarmente fetenti uso il 16x50 (meno ingrandimento, meno diametro, meno problemi di turbolenza).
hummmmer
26-03-2022, 11:18
buongiorno a tutti,
vi ringrazio delle risposte.
in questi 2 giorni ho smanettato con il telescopio sia di giorno che di notte seguendo i vostri consigli.
Purtroppo ho riscontrato un grosso problema legato all'utilizzo di questo tipo di apparecchi mono oculari.
Ovvero, per hobby mi diletto con l'uso di armi da fuoco da parecchio tempo, e la dottrina del tiratore sportivo e quella che entrambe gli occhi DEVONO essere sempre e comunque aperti.
In aggiunta, io ho sempre usato binocoli e quindi con entrambe gli occhi aperti, e in effetti con i binocoli non riscontro problemi.
Adesso invece con il telescopio mi sono reso conto quanto sia difficile per me tenere un occhio chiuso e "mirare" con l'altro ...
oltretutto su questo telescopio non si ha nessun appoggio, e bisogna stare immoblili "in aria" a qualche centimetro dall'oculare evitando anche il minimo spostamento altrimenti non solo si perde il fuoco, ma addirittura a volte perdo proprio il centro e non vedo nulla.
risultato, dopo 2/3 minuti mi risulta impossibile continuare l'osservazione, quando con il binocolo ci resto tranquillamente anche ore... idem con l'ottica del fucile, perche si e ben appoggiati al calcio...
Non saprei come risolvere questo problema e sono ben accetti suggerimenti.
grazie
Hummmmer
Come già ti hanno detto, sembra proprio la descrizione di un problema di turbolenza. Inoltre, come per tutti gli strumenti e in particolare per quelli con schema ottico chiuso, la visione può beneficiare se lo lasci acclimatare un po' (all'ombra, se lo usi di giorno) prima di usarlo.
etruscastro
31-03-2022, 10:03
Adesso invece con il telescopio mi sono reso conto quanto sia difficile per me tenere un occhio chiuso e "mirare" con l'altro ...
lasciali aperti entrambi e tappati l'altro occhio con la mano, anche perché tenere chiuso l'altro occhio è uno sforzo e non si "guadagna" nulla nell'osservazione dell'altro che rimane aperto, almeno in notturna!
Concordo assolutamente: chiudere un occhio serve solo a farti vedere peggio dall'altro, provare per credere. Specialmente quando punto dal cercatore, puntare con un solo occhio per me è faticosissimo, mentre con un occhio al cercatore e uno al cielo risparmio la metà del tempo e ottengo una precisione totale.
Altri fattori che ti disturbano potrebbero riguardare il campo e la pupilla d'uscita dell'oculare: se sono valori contenuti, ogni movimento peggiora la situazione. Io osservo con gli occhiali e non posso coprirmi un occhio senza sporcarmi le lenti, quindi la maggior parte delle volte mi adatto ad osservare con un occhio chiuso e uno aperto, ma se osservo qualcosa di particolare o ad alti ingrandimenti metto una fascia tipo pirata, prendo un respiro e osservo qualche secondo in apnea, senza neanche muovere la cassa toracica. Ovviamente non si deve trattenere il respiro più di qualche secondo e la cosa ha senso solo se hai un ottimo seeing e un ottimo oculare.
Se poi proprio non ti trovi con la visione monoculare (ma secondo me è questione di abituarsi), considera che ci sono ottimi binocoli astronomici che possono dare grandi soddisfazioni.
oltretutto su questo telescopio non si ha nessun appoggio, e bisogna stare immoblili "in aria" a qualche centimetro dall'oculare evitando anche il minimo spostamento altrimenti non solo si perde il fuoco, ma addirittura a volte perdo proprio il centro e non vedo nulla.
Ecco, questo è un problema di pupilla d'uscita. L'occhio deve stare a pochi millimetri, non centimetri dall'oculare, se no sei all'esterno della pupilla d'uscita dell'oculare. Se poi osservando ti sposti lungo l'asse della pupilla d'uscita (ammesso che sia così lunga da poterlo fare), perdi il fuoco, normale. Il centro lo perdi o perché osservi esternamente al campo dell'oculare o perché punti un oggetto celeste e poi non ne compensi il moto siderale. Calcola inoltre che non con tutti gli oculari la qualità di visione che hai al centro è uguale a quella che hai ai bordi.
hummmmer
02-04-2022, 09:51
grazie a tutti per le risposte.
ho provato a stare vicino quasi appoggiato all'oculare, ma, oltre ad avere un campo visivo molto piccolo, perdo completamente il fuoco... e non c'e' modo di ristabilirlo con la regolazione. devo per forza indietreggiare di un paio di cm per avere un campo visivo piu ampio e per mettere a fuoco.
cosa stò sbagliando ???
Il campo visivo piccolo può dipendere da due cose:
1 (probabile) l'oculare ha un campo ristretto. Ogni oculare ha un campo visivo espresso in gradi, una focale in mm (il diametro del gruppo ottico) e una pupilla d'uscita espressa in mm (la distanza permessa dall'oculare tra il gruppo ottico e il tuo occhio). Dubito fortemente che con l'oculare di serie la pupilla d'uscita sia di qualche centimetro;
2 (meno probabile) ti aspetti un campo visivo troppo ampio rispetto a quello del telescopio che possiedi. Attenzione però: se guardi un pianeta ad alti ingrandimenti ci sta perfettamente e avanza spazio, lo stesso per la luna a bassi ingrandimenti. Non devi aspettarti di vedere come dalle foto che vedi su internet se scrivi Saturno, Giove ad alti ingrandimenti lo vedi di qualche mm.
Che oculare stai usando? Perché se non stai sbagliando niente allora si tratta di un problema meccanico (focheggiatore o allineamento ottico).
Ah e ovviamente sto dando per scontato che l'oculare, qualunque esso sia, non abbia problemi costruttivi. Hai provato con vari oculari?
Giovanni1971
02-04-2022, 11:09
Ciao a tutti,
Credo che ci sia un po’ di confusione nella terminologia.
La distanza alla quale è necessario tenere l’occhio dall’ oculare è l’”estrazione pupillare” (eye relief) e non la “pupilla d’uscita” (exit pupil) che invece misura l’ampiezza del fascio di luce che raggiunge l’occhio (…non è una definizione precisa ma spero di rendere l’idea…).
La lunghezza focale non coincide con il diametro del gruppo ottico (“apertura” nel caso del telescopio). Per esempio il MAK 90 ha un’apertura di 90mm (da cui il nome) ed una focale di 1250mm. Allo stesso modo, non c’è una relazione tra il diametro delle lenti di un oculare e la focale dell’oculare stesso.
Sul glossario del sito si trovano le definizioni esatte ed anche le formule che permettono di calcolare campo visivo, ingrandimenti e pupilla d’uscita a partire dai parametri propri del telescopio e dell’oculare).
Vero vero, chiedo scusa, ho confuso estrazione pupillare con pupilla d'uscita.
Vado a vedermi la questione della focale dell'oculare, che mi è sempre stata venduta come il diametro delle lenti dello stesso...
giulio786
02-04-2022, 11:32
Gli oculari in dotazione oltre a non essere eccellenti hanno di solito un campo visivo di 50°.
Considera che “normalmente il campo visivo monoculare si estende: 60° nasalmente, 50° superiormente, 90° temporalmente e circa 70° inferiormente” (preso da uno studio), mediamente si considera un campo visivo intorno ai 70°.
È abbastanza normale non essere a proprio agio con la visione attraverso un oculare a campo stretto.
Con l’allenamento la situazione è destinata senz’altro a migliorare. Ti consiglio di provare altri oculari, se puoi, o sceglierne uno di qualità.
Oculari con campi compresi tra 60 e 70° regalano delle belle visioni.
hummmmer
02-04-2022, 11:51
vi ringrazio delle risposte.
questi sono i dettagli tecnici, compreso l'oculare originale (da sito Celestron) :
Magnification: 39x (with included eyepiece)
Objective Lens Diameter: 90mm (3.54")
Eyepieces: 32mm Plössl (1.26")
Angular Field of View: 1.3° with included eyepiece
Linear Field of View (@1000 yds) / @1000 m): 68 ft (20.7 m) with included eyepiece
Focal Length: 1250mm (49")
Exit Pupil: 2.3mm (0.1") with included eyepiece
Eye Relief: 20mm (.78") with included eyepiece
Close Focus: 15 ft (4.6 m) with included eyepiece
Twilight Factor: 59.2 with included eyepiece
Relative Brightness: 5.3 with included eyepiece
Lens Coatings: Multi-Coated
Prism Glass (Type): BaK4
Prism Coatings: N/A
Weight: 74 oz (2,100 g)
Environmental Protection: Water Resistant
Nitrogen Filled: No
Tripod Adaptable: Yes
Carrying Case: Black heavy woven nylon backpack
Camera Adaptable: Yes
Dimensions: 400mm x 260mm x260mm (15.7" x 10.2" x 10.2") with include eyepiece
Included Items: Plössl 32mm eyepiece
45° diagonal
8x21 finderscope
Objective Lens Cover
Eyepiece Lens cap
Backpack Case
giulio786
02-04-2022, 12:16
devo per forza indietreggiare di un paio di cm per avere un campo visivo piu ampio e per mettere a fuoco.
cosa stò sbagliando ???
Non stai sbagliando niente, l’estrazione pupillare del tuo oculare è di 2cm come da scheda tecnica che hai pubblicato, quindi il piano di messa a fuoco si trova li, se ti sposti non vedi più a fuoco.
Ecco allora con l'oculare compreso probabilmente non avrai la visione più bella e comoda del mondo, ma dovresti almeno vedere a fuoco. Azzardo una ipotesi: quando dici che perdi il fuoco, vedi degli anelli concentrici? Se sì vuol dire che sei in intra o extra focale (stai esagerando in vicinanza o lontananza la messa a fuoco) e l'immagine dovrebbe comporsi mettendo a fuoco ruotando il nottolino. Più l'ottica è collimata, più una stella dovrebbe apparire perfettamente puntiforme. Non aspettarti di vedere oggetti grossi come palle da biliardo.
giulio786
02-04-2022, 12:21
47513
Huniseth
08-04-2022, 12:27
Ho letto bene ma lo stai usando a mano libera? Nel caso, è quasi inutile - a prescindere dalla scomodità d'uso e di inquadramento del bersaglio con ingrandimenti elevati, l'immagine sarà così traballante da far perdere il dettaglio a meno di avere uno stabilizzatore al posto dell'occhio - sembra di vedere bene ma se si mettono su un treppiede si capisce subito la differenza. Già con i binocoli, enormemente più adatti per l'uso a mano libera e in diurna, oltre gli 8x cominciano ad essere problematici. E comunque, salvo rare situazioni, a 10 km si vede sempre nebbioso e sfocato. Per esperienza, un passabile equilibrio si ha con un rifra 90mm a 40/50x - oltre è solo peggio. (ho provato di tutto, dai binocoli 7x35 al 20x80 e tele dal 60/700 fino al mak 180 e rifra 152/900))
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