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Visualizza Versione Completa : Il fotone



icsics
21-03-2022, 14:21
Ultimamente su internet ho letto questo, purtroppo non riesco piu' a trovare la pagina ma lo ricordo a memoria.

Se il fotone venisse sparato da un treno in corsa la sua velocita' non aumenterebbe rispetto ad un osservatore esterno e questo significherebbe che la sua e' la velocita' piu' alta che si puo' avere in natura e che molto probabilmente non puo' farlo in quanto si trasformerebbe in massa considerando pero' che l'inerzia di quest'ultima ne impedirebbe il processo.
Sulla prima parte tutti daccordo ma sulla seconda affermazione vorrei leggere dei commenti.
Grazie

Red Hanuman
21-03-2022, 16:41
Non acquisirebbe massa, ma subirebbe un blueshift che ne aumenterebbe la frequenza.
Maggiore frequenza = maggiore energia, ma non massa, visto che il fotone per definizione ha massa pari a zero (nessun oggetto dotato di massa può viaggiare a velocità pari a quella della luce).

Con la frequenza cambia però la quantità di moto del fotone, che è pari a p=\frac{h}{\lambda }.

icsics
21-03-2022, 17:10
Si sono daccordo:la variazione della frequenza e' una caratteristica del fotone nella condizione menzionata ma penso che l'autore si riferisse
al perche' la luce non possa aumentare la sua velocita',secondo lui il motivo potrebbe essere nella trasformazione, in quelle condizioni, dell'energia del fotone in massa la cui inerzia fermerebbe il processo.
Non e' semplice comprendere le motivazioni di questa osservazione che continuo comunque a non capire.

cesarelia
21-03-2022, 23:14
forse perché blueshift = maggiore frequenza = maggiore energia e se l'energia in eccesso si trasformasse in massa (invece che in impulso), la particella risultante non potrebbe più andare a velocità c e quindi non sarebbe più un fotone; il che potrebbe contraddire l'ipotesi iniziale che ad essere sparato fosse realmente stato un fotone; ovvero dimostrerebbe per assurdo che una particella cambierebbe identità solo variando sistema di riferimento ("Fotoni Latitanti", su Rieducational Channel - in stile Corrado Guzzanti alias Vulvia)

icsics
22-03-2022, 17:21
Per comprendere a fondo quello che l'autore intendesse forse bisogna immaginare es l'accensione di un accendino quando spira il vento.Possiamo cercare di farlo ma sara' sempre inutile, pero' l'energia che ci mettiamo non va persa secondo Lavoisier e la ritroveremo nel riscaldamento dell'accendino stesso e nella nostra fatica. L'interpretazione del fallimento della massa che dovrebbe essere:da E= hn e E=mc^2 si ricava m = hn/c^2
dovrebbe essere proprio nell'inerzia della massa stessa insostenibile che ne impedirebbe la formazione cioe'
si autoestinguerebbe,non potrebbe formarsi come il fuoco nell'accendino.Almeno questa e' l'interpretazione che posso dare all'affermazione dell'autore.
Non sono daccordo sull'ultima tua osservazione basta osservare il comportamento dell'elettrone nella doppia fenditura e relativa osservazione.In questo caso ci viene incontro la meccanica quantistica, questo effetto del dualismo onda particella, da cui Bohr ne ha tratto il principio di complementarieta',
dipende dal tipo di esperimento e quindi dal riferimento che utilizziamo.
P.S. Puoi spiegarmi quello che hai messo in parentesi
Grazie

cesarelia
22-03-2022, 21:06
Vulvia era solo un piccolo OT, facevo solo un po' di ironia - è un personaggio comico di Corrado Corrado Guzzanti ai tempi de "L'Ottavo Nano", basta cercare la parola "Vulvia" su Youtube.

Ritornando in topic, la dualità onda-particella non riguarda il cambio del sistema di riferimento. L'invarianza dei sistemi inerziali è alla base del concetto di isotropicità e omogeneità dell'universo. La dualità onda-particella si manifesta nello stesso identico sistema di riferimento, quando entrano in gioco grandezze comparabili alla lunghezza d'onda di de Broglie (ad es. una fenditura molto sottile)

icsics
23-03-2022, 18:46
Quello che intendo e' che la presenza del sistema di riferimento " osservatore" o meno determina la scelta della particella di essere onda o corpuscolo.Questa proprieta'della particella e' difficile da comprendere cercandone una giustificazione fisica.
Si puo' solo darne una interpretazione lasciando spazio a chi ha piu' fantasia...

Albertus
24-03-2022, 01:36
Ultimamente su internet ho letto questo, purtroppo non riesco piu' a trovare la pagina ma lo ricordo a memoria.

Se il fotone venisse sparato da un treno in corsa la sua velocita' non aumenterebbe rispetto ad un osservatore esterno e questo significherebbe che la sua e' la velocita' piu' alta che si puo' avere in natura e che molto probabilmente non puo' farlo in quanto si trasformerebbe in massa considerando pero' che l'inerzia di quest'ultima ne impedirebbe il processo.
Sulla prima parte tutti daccordo ma sulla seconda affermazione vorrei leggere dei commenti.
Grazie

secondo me siamo di fronte ad un errore di metodo difficilissimo da sradicare dal nostro DNA
la fisica non risponde alla domanda "perchè ?"
Questa domanda e il relativo ciarpame che ne segue la lasciamo ai filosofi
la fisica risponde alla domanda "come ?"
come si muove la luce ?....si muove cosi...punto...
nella relatività infatti l'universalità della velocità della luce è un ipotesi da cui seguono per ragionamento deduttivo la relatività del tempo e dello spazio come pure l'aumento dell'inerzia dei corpi materiali
se vogliamo fare un strappo alla regola la spiegazione del "perchè ?" potrebbe essere questa
la luce o meglio le onde elettromagnetiche sono la frontiera ultima della nostra conoscenza
per misurare la velocità della luce dobbiamo usare strumenti che usano la luce (o le onde elettromagnetiche )
si genera quindi un circolo vizioso tale da rendere unico il comportamento della luce rispetto a qualsiasi altro corpo materiale o fenomeno vibratorio, per esempio il suono