Visualizza Versione Completa : Collimazione SCT - imparando dagli errori
Zoroastro
19-02-2022, 20:39
Salve,
Riporto una cosa spero utile che ho imparato collimando il mio C11 EHD. Sono partito da zero lo scorso anno, non avendo mai avuto un SCT. Leggendo e facendo pratica ho visto che alcuni preconcetti mi portavano fuori strada.
In particolare ho scoperto che centrare la ciambella fuori fuoco non basta. Se il secondario non è perfettamente centrato rispetto al primario infatti la ciambella sarà decentrata anche se il sistema è collimato. Una volta a fuoco il decentramento del secondario è ininfluente sulle aberrazioni grazie alle curvature sferiche degli specchi.
Quindi SOLO la collimazione con stella a fuoco e disco di Airy dà garanzia di collimazione anche nel caso di secondari leggermente decentrati. Da qui l'importanza di supporti software come MetaGuide, filtro IR-Pass e Barlow anche con SCT.
In mancanza di videocamera e MetaGuide o simili si dovrà fare affidamento su notti con ottimo seeing.
Ciao!
Angelo_C
20-02-2022, 09:18
Salvo che non si parli di riprese, l'eventuale scarso seeing è un falso problema per la collimazione.
Si collima col seeing a disposizione in quel momento, nella migliore maniera possibile, in ogni caso a collimazione raggiunta, sarà sufficiente per quella serata.
Io per far acclimatare il ciotto, svito sempre il secondario (fastar) e gli avvito la ventola, quindi terminata l'operazione e riavvitato il secondario, una collimatina ci vuole sempre e lo faccio sempre su stella a fuoco al massimo ingrandimento possibile per quella serata.
Zoroastro
20-02-2022, 11:04
Non basta, se il secondario è disallineato. Centrando la ciambella con secondario non perfettamente centrato avrai una scollimazione a fuoco anche col seeing di quella serata come di qualunque altra serata, indipendentemente dal seeing.
Verificare il decentramento del secondario poi è possibile con la collimazione con stella a fuoco e disco di Airy.
Sospetto che molti problemi di "morbidezza" o mancanza di contrasto di SC siano proprio dovuti alla non collimazione con stella a fuoco + secondario decentrato.
Per centrare intendi orientare con le 3 viti o qualcosa di altro?
altazastro
20-02-2022, 13:06
Concettualmente interessante, ma un po' "paranoico" o comunque stressante per i miei gusti: mi accontento della "ciambella" e nemmeno sto a guardarla tutte le volte.
Diciamo che "assumo" sia collimato fino a palese prova contraria e vivo tranquillo: conoscendomi so che rischierei l'isteria a fare il contrario.
D'altra parte movimento anche abbastanza poco, e con cautela, i telescopi.
Zoroastro
20-02-2022, 15:02
Per centrare intendi orientare con le 3 viti o qualcosa di altro?
Centrato sull'asse ottico. Si ottiene centrando la lastra correttrice che supporta il secondario. La questione è intrigante: il decentramento non dà aberrazioni in condizioni di fuoco raggiunto, grazie alla sfericità degli specchi. Al massimo dà una perdita di fotoni che cascano fuori dal foro del primario. Le aberrazioni comatiche si manifestano in intra ed extrafocale esattamente come se il tele fosse scollimato, e correggendole in realtà si *scollima* il tele. L'entità delle aberrazioni in intra ed extrafocale dipendono dall'entità del decentramento. Ovviamente per secondario perfettamente centrato la "ciambella" è centrata anche in defocus.
in termini semplici
: un disallineamento del secondario fa apparire la ciambella decentrata in un telescopio perfettamente collimato.
Però muovere la lastra correttrice può creare aberrazioni date dalle imperfezioni di lastre e specchi, che Celestron (spero) corregge in fase di montaggio modificando la figura del secondario: quindi non è pratico per chi non è ben attrezzato o almeno coraggioso.
Ergo la soluzione più pratica per avere un tele collimato è collimare con stella a fuoco e disco di Airy.
La lastra è regolata da dei grani esterni a dove si mette il tappo anti polvere?
Io se ci provassi farei solo dei danni
Spero sia ben ottimizzata da Celestron
etruscastro
21-02-2022, 09:36
Ergo la soluzione più pratica per avere un tele collimato è collimare con stella a fuoco e disco di Airy.
ma và! :biggrin:
dai scherzo, ma ho una domanda, quanta tolleranza ha una lastra correttrice nella sua culla?
Penso che radialmente ci sia ben poco da fare, però ho letto svariate volte che conta l’angolo di rotazione e che viene impostato in fabbrica
Zoroastro
21-02-2022, 11:21
Il mio punto era un altro: in base alle leggi dell'ottica e all'esperienza empirica una figura di diffrazione centrata (secondo step della procedura di collimazione di Thierry Legault (http://www.astrophoto.fr/collim.html)) non è necessariamente indice di buona collimazione in caso di specchio secondario fuori asse ottico.
etruscastro, non ho aggiustato il mio secondario quindi non ho esperienza, ma credo che di progetto sulla lastra ci siano ±2mm di gioco radiale con 4 viti di centratura a punta di nylon - almeno nei modelli più recenti. Non consiglio comunque di toccare la lastra a meno che non ci siano problemi effettivi di astigmatismo o altre aberrazioni dovute al suo orientamento o posizione (il centraggio della lastra è off topic ma è descritto qui (https://www.cloudynights.com/articles/cat/articles/the-amazing-hyperstar-a-guide-to-optimize-perf-r3013)).
Per centrare il secondario senza toccare la lastra credo che si possano allentare le tre viti e aggiustarne la posizione come fa l'autore di OCAL qui:
https://www.youtube.com/watch?v=eLse7z3Vvj8
Io non l'ho provato quindi non ne so nulla e non garantisco nulla ;-).
Leggo anche che un secondario decentrato dà un'illuminazione disomogenea del campo in uso fotografico. A quanto pare comunque gli SCT escono dalla fabbrica tutti più o meno decentrati e chi ha voglia e tempo può fare come costui (http://www.wilmslowastro.com/tips/c14_optics_alignment.html).
Angelo_C
21-02-2022, 12:52
Onestamente non copisco tutto il discorso, la collimazione standard riguarda solo l'inclinazione del secondario da fare con le tre vitarelle, lasta correttrice ed eventuale tilt del secondario è una manutenzione che si fa una volta sola (o dopo forti scossoni) come controllo base; un po come il newton, dove il secondario si controlla una tantum e il primario sempre.
Una figura centrata non è detto sia collimata, si devono appunto verificare le aberrazioni che insorgono e che, normalmente, non dovrebbero esserci, io posso anche avere il pattern di diffrazione perfettamente concentrico, ma se la sferica è eccessiva o peggio asimmetrica, è ovvio che c'è qualcosa che non va alla lastra (deputata a correggere tale aberrazione).
Il controllo della lastra si fa una volta soltanto (salvo scossoni particolarmente violenti al tubo), verificare se la lastra è "tiltata" o ruotata è abbastanza semplice allo startest (e ripeto, se il seeing è abbsatnza scarso quella sera per non farlo percepire, vuol dire che la collimazione è sufficiente per quella serata).
In caso di lastra tiltata, allo startest si nota una sferica asimmetrica (come un lato più corretto e l'altro meno), se è ruotata, compare anche astigmatismo, quindi nel caso si fanno un po di prove fino a che non si ha un buon compromesso.
Finito con la lastra, rimane la collimazione "normale", quella del secondario, se nel caso anche questo (nei sistemi non fastar) è tiltato, beccarlo è un po più difficile (ci vuole buon seeing e altissimi ingrandimenti) ed è un'operazione tediosa, ma fatta anche quella rimane del secondario la "solita" inclinazione.
Quindi, ripeto, secondo è sufficiente collimare col seeing che si ha tramite star test, la collimazione avrà il grado sufficinete per la serata in cui si è collimato; se nel mentre le cose dovessero migliorare, si fa sempre in tempo a puntare una stella e rifinire, ci vogliono 60 secondi.
Poi nulla vieta di usare reego, sistemi di ripresa ad hoc, laser hotech ecc, ma non sono (sempre secondo me) fondamentali, basta lo star test fatto nelle stesse condizioni di seeing in cui si osserverà.
Salvatore
21-02-2022, 13:33
Senza dimenticare che il supporto del secondario potrebbe essere decentrato rispetto alla lastra, il foro ha un certo margine , e può capitare come é successo a me durante sbalzi di temperatura, che collima do questo ruoti e si alle ti dalla lastra andandosene per i fatti suoi :biggrin:
Comunque, non servono mega software, lastra, secondario si possono centrare anche spartanamente. Ricordo che ogni accessorio inserito nel focheggiatore da 1.25" o 2" che sia ha sempre un minimo gioco, quindi una camera di ripresa può avere un certo tilt che difficilmente darà un risultato ultra certosino.
Comunque questa é una operazione come detto sopra che la sifa di rado.
Il resto va fatto su Startest stando dietro al benedetto Seeing.
Nei SC più grandi sono è più problemi hanno. La loro architettura é progettata al minimo, per rientrare nel budget. Altrimenti non sarebbero stati così popolari.
Poi sempre al solito leggo che il Seeing viene sottovalutato, invece come ripeto sempre é l'ingrediente principale. Puoi fare il ragù usando le migliori tecniche, ma se la carne é pudrità non avrà mai un buon sapore.
Se masticato un po' il Francese, leggete questa discussione http://www.astrosurf.com/topic/148406-vixen-vmc-260-ou-c11/
Loro sono più fortunati di noi riguardo a seeing. Se cercate da qualche parte ci sono foto fatte con un C9. 25 che sono ancora migliori.
Pensate sia davvero manico o strumento speciale? In minima parte, anche fondi di bottiglia messi ad operare sotto ottime condizioni tirano fuori roba incredibile.
Zoroastro
21-02-2022, 14:54
Non seguo tutti i ragionamenti sulla lastra. Il problema che ho messo in evidenza è legato unicamente al decentramento del secondario e al suo effetto sulla figura di diffrazione in intra/extrafocale.
Forse un'immagine chiarisce meglio. Qui sotto uno spot diagram di un SC con specchio secondario decentrato (tilt) in un sistema perfettamente collimato. In ascissa lo scostamento dal fuoco, in ordinata lo scostamento dall'asse. In focus la figura di diffrazione è concentrica, fuori fuoco appaiono aberrazioni comatiche.
47096
Di qui la logica conseguenza:
1. Lo step di collimazione con immagine di diffrazione non è conclusivo, seeing o non seeing: si rischia di scollimare anziché collimare, in caso di secondario fuori asse
2. Un setup con videocamera in stacking live e filtro IR-Pass (o rosso) permette di collimare sul disco di Airy, in focus, annullando gli effetti del decentramento
Ciao!
Angelo_C
22-02-2022, 13:10
Perché il tilt (ovvero scostamento laterale e NON angolare) della lastra e del secondario vanno di solito a braccetto (se controlli uno, controlla anche l'altro), visto che per essere rimessi a posto si devono fisicamente smontare e (con spessori o altro) rimetterli sù correttamente; ma come detto è una operazione che si fa una volta (salvo scossoni particolarmente importanto, o una meccanica fetente oltre ogni misura), poi "sul campo" (prima delle osservazioni o delle riprese) l'unica cosa che si può mettere a posto (senza smontare nulla) è la collimazione "classica" del secondario, ovvero la centratura angolare.
Zoroastro
22-02-2022, 13:42
Concordo caro Angelo e mi inchino alla tua superiore esperienza, ma da quanto ho visto sul video OCAL riportato qui sopra, la centratura laterale del secondario si può effettuare senza smontare la lastra correttrice, sfruttando il gioco tra buco della lastra e cella del secondario dopo averla allentata. Non so però se per allentare la cella e aggiustarne l'offest occorra smontare la lastra e accedere all'anello di serraggio della cella (temo di sì).
Non ho ancora potuto verificare e non so se sia così, tu hai esperienza?
PS: a scanso di equivoci TILT = inclinazione angolare, LATERAL OFFSET = scostamento laterale o disassamento.
Richard1
22-02-2022, 14:07
Forse la mia domanda è leggermente fuori tema, ma mi chiedevo se per la tenuta della collimazione del C11 sia importante o meno montare la seconda barra Losmandy. Cosa ne pensate?
Zoroastro
22-02-2022, 14:17
Richard1, non credo che la barra abbia influenza sulla tenuta della collimazione visto che è di alluminio e si dilata linearmente come il tubo, e a livello del tilt del secondario nella sua cella per scossoni o vibrazioni non ha nessun vincolo.
Zoroastro
22-02-2022, 18:50
Se masticato un po' il Francese, leggete questa discussione http://www.astrosurf.com/topic/148406-vixen-vmc-260-ou-c11/
Loro sono più fortunati di noi riguardo a seeing. Se cercate da qualche parte ci sono foto fatte con un C9. 25 che sono ancora migliori.
Pensate sia davvero manico o strumento speciale? In minima parte, anche fondi di bottiglia messi ad operare sotto ottime condizioni tirano fuori roba incredibile.
:sowsuser: impressionante, le foto di D'Auvergne da Parigi col Mewlon 250 sono sempre eccezionali. Interessanti i suoi commenti sul C11/C11 EHD e le performance sul blu rispetto al rosso. Lette a rovescio, se si sottrae il blu si dovrebbero ottenere immagini molto più definite.
Angelo_C
22-02-2022, 22:13
PS: a scanso di equivoci TILT = inclinazione angolare, LATERAL OFFSET = scostamento laterale o disassamento.
Si hai ragione, ho invertito tilt con shift. :oops:
Si, come dicevo se tocchi la cella del secondario, 95 su 100 sarai costretto a toccare anche la lastra; anche perché i signori che assemblano (o assemblavano) gli SCT classici (non fastar), mettevano il tubo in un sistema di collimazione costituito da uno schermo verso l'obiettivo (con varie figure concentriche) e una sorta di videocamera avvitata alla filettatura della culatta e giravano la lastra e il secondario in contemporanea, fin quando la figura a video, non risultava la migliore possibile, poi bloccavano prima la lastra (con pad di sughero e la ghiera) e poi fissavano il secondario.
Lo vidi in un filmato anni fa, non so se fatto direttamente da celestron, ma era un filmato in stile "Com'è fatto" (non so se hai presente la trasmissione che facevano su Focus TV), magari sul web si trova.
Ad esempio i due SCT entrambi da 8" (un meade e un celestron) che misi a posto (stortissimi, molto stortissimi), intervenendo su lastra e secondario (e altro), intervenii smontando il tutto e agendo su entrambi. Sul celestron addirittura c'era tanto di quel gioco tra lastra e cella del secondario, che per movimentarlo, intorno alla cella ci feci qualche giro di juta (che poi tolsi man mano che spessoravo) un perfetto lavoro da idraulico, prima di fissare il tutto. Il meade devo dire che meccanicamente aveva tolleranze più strette (o meglio... meno larghe :biggrin: ).
In ogni caso ti sconsiglio di armeggiare sulla cella del secondario mentre sei sul campo, secondo me, è cosa da fare su un tavolo piano, con sotto un bel panno pulito e bianco, in situazione ben illuminata e con un paio di guanti in lattice; è molto diverso che agire sulle "bob" (et simila) con una mano mentre sei con l'occhio all'oculare.
Salvatore
23-02-2022, 18:06
:sowsuser: impressionante, le foto di D'Auvergne da Parigi col Mewlon 250 sono sempre eccezionali. Interessanti i suoi commenti sul C11/C11 EHD e le performance sul blu rispetto al rosso. Lette a rovescio, se si sottrae il blu si dovrebbero ottenere immagini molto più definite.
Sì era tanto per dire, che spesso ci meravigliamo di immagini che alla fine non sono realmente alla portata del diametro dello strumento.
Certo a volte é lo strumento, che non é in condizione (sarà non in temperatura o leggermente scollimato o forse anche piu).
Ma anche se hai l'aria ferma e Seeing da 8/10... E poi la risoluzione é quella di un 80mm ( faccio un esempio estremizzato) puoi avere anche il Palomar, eh...
https://www.youtube.com/watch?v=zpK1uMRIffQ Marte inseguito su una EQ5 tramite la rotazione manuale del pomello su un Newton f5 collimato col laser velocemente( da dire che é settato bene bene a livello di secondario, offset ecc). Da notare immagine iniziale. Ma basta guardare il filmato per capire che il Seeing era quasi eccellente, in visuale lo vedevo meglio e ho sparato alla follia ingrandimenti improponibili.
Solito procedimento di elaborazione, sottocampionato e camera ormai vetusta (120 MC USB2) . Pensa un po se ci fosse stato un super blasone,con super camera e super super che avrebbe tirato fuori.
La routine é la stessa, il procedimento anche, é il cielo che cambia... E il cielo livella e appiattisce le prestazioni.
Ritornando al discorso, collima e collima, ma se nnon ho un punto fisso per collimare, che collimo a fare (scusa il gioco di parole)
Saluti ;)
Zoroastro
23-02-2022, 22:09
Caro Salvatore, quel Marte è una favola ...
Sul punto fisso: certamente hai ragione e un software come quello che ho descritto può aiutare ma non fare miracoli. Ma il principio che ho cercato di esporre resta valido ed esserne consapevoli è già un traguardo.
Salvatore
24-02-2022, 10:01
Ma certo Zoroastro, non fraintendere le mie parole. Non ti sto puntando il dito contro.
Saluti
Zoroastro
24-02-2022, 10:20
Non mi è passato manco pa' capa! :biggrin::biggrin::biggrin:
PS: se capito dalle parti di Zurigo ci prendiamo un caffé ok?
Salvatore
24-02-2022, 12:56
Certo sarà un piacere:)
Mi sapete dire se la pessima forma di queste stelle dipende dalla collimazione?
https://i.postimg.cc/mcVVS41x/NGC-4565-Light-60-secs-2022-04-08-T02-23-26-002.jpg (https://postimg.cc/mcVVS41x)
Viene da C8 XLT con riduttore di focale/pseudocorrettore Celestron 0,63x da un cielo non molto nitido e fatta praticamente sotto un lampione.
Qui lo stesso telescopio qualche giorno fa sotto un cielo buono.
https://i.postimg.cc/5Y0g7r8X/NGC-4565-Light-180-secs-2022-03-24-T20-02-49-007.jpg (https://postimg.cc/5Y0g7r8X)
Mi sembrava collimato
https://i.postimg.cc/9RnpvBBJ/Schermata-2022-04-08-alle-01-59-10.png (https://postimg.cc/9RnpvBBJ)
eppure il risultato è pessimo :sad:. È il caso di ciambella centrata ma disassata?
Su che montatura sta il C8?
Che sistema di autoguida usi?
Dati dello scatto?
Domande che serviranno agli esperti a darti una risposta più precisa possibile. ;)
Su che montatura sta il C8?
Che sistema di autoguida usi?
Dati dello scatto?
Il C8 è su una EQ6R e uso PHD2. Mi sembrava anche buona la guida:
https://i.postimg.cc/fkFDMtWP/Schermata-2022-04-08-alle-01-40-28.png (https://postimg.cc/fkFDMtWP)
Lì le stelle sono sempre brutte perché con guida fuori asse e in periferia sono molto distorte.
La prima con le stelle brutte è da 60 secondi (ho provato anche 180 secondi con lo stesso risultato; la seconda da 180 secondi). Entrambe scattate con Sony a6400 (apsc 6000x4000 pixel e pixel pitch 3.89 µm) con pixel binning 2x a 6400 iso.
Angelo_C
08-04-2022, 19:11
Quello che vedo dalla prima immagine è coma in abbondanza (pare un newton) da un lato e astigmatismo dall'altro, penso che uno o più elementi non siano in asse.
Verifica quindi che tutto quello che c'è dopo la filettatura in culatta dello SCT, sia perfettamente in asse, a partire dallo spianatore/correttore, poi dalle varie prolunghe, flange e anelli per finire la perfetta ortogonalità del sensore.
Grazie per il suggerimento. Ora che me lo fai notare potrebbe dipendere dall’innesto del “naso” dalla macchina fotografica nella guida fuori asse. Purtroppo ho già smontato tutto per la disperazione, ma appena riprovo verifico bene che sia inserito bene e che tutto sia in asse.
etruscastro
09-04-2022, 09:42
ho sempre trovato difficile valutare la collimazione di uno strumento da una foto dove non si è certi che l'intero treno ottico non lavori a dovere.
La figura di diffrazione sembra non essere convenzionale per un C8, non si vedono i dischi di Airy, sembrano 'impastati', è intra o extrafocale?
La figura di diffrazione sembra non essere convenzionale per un C8, non si vedono i dischi di Airy, sembrano 'impastati', è intra o extrafocale?
Ho riprovato intra
https://i.postimg.cc/BttdHdKP/Intrafocale-Schermata-2022-04-10-alle-21-22-26.png (https://postimg.cc/BttdHdKP)
ed extrafocale
https://i.postimg.cc/8fF9G6Sm/Extrtafocale-Schermata-2022-04-10-alle-21-20-38.png (https://postimg.cc/8fF9G6Sm)
Sempre che non li abbia invertiti.
Non credo di aver mai visto i dischi di Airy :shock:
penso che uno o più elementi non siano in asse.
Grazie 1000, credo proprio fosse questo il problema: questa sera ho rimontato il tutto con maggiore attenzione e vedo le stelle come al solito, non ottime, soprattutto in periferia, ma per lo meno circolari :)
Nelle foto postate si vede solo l' ombra del secondario senza nessun anello di diffrazione, e la causa potrebbe essere una eccessiva sfocatura; ciò non consente di effettuare una collimazione ottimale, la sfocatura della stella dovrebbe essere più lieve in modo da poter vedere se gli anelli sono regolarmente equidistanti tra loro, utilizzando ingrandimenti da 300 o 400x in notti di seeing favorevole.
Grazie, ora gli anelli li vedo e capisco che non è la sera giusta per fare le cose bene. Avevo sempre pensato di dover sfocare il più possibile.
Comunque il mio problema di stelle distorte non è risolto. Mi ero illuso vedendo un’anteprima guardandola meglio il difetto è ancora presente. Ho tolto guida fuori asse, rotatore di campo e un anello ma vedo ancora il problema. Che sia solo il seeing o il telescopio ha preso una botta a mia insaputa?
Si potrebbe fare un ulteriore test ma questa volta in alta risoluzione su luna e pianeti; ad esempio con luna al primo quarto, più o meno con età lunare di 8 giorni, puntare Plato e vedere se si vedono i craterini interni, poi la Vallis Alpes, e più a sud il cratere Gassendi con le rime interne; se visibili questi oggetti sarebbe indice di.buona collimazione e Buon seeing, e per finire i satelliti medicei di Giove dovrebbero essere perfettamente puntiformi, quasi dei piccoli dischetti sui 300/400x.
etruscastro
11-04-2022, 12:44
l'unico star test si fa sulla stelle (appunto, dal nome!) con seeing giusto e, nel caso di SCT, anche con il telescopio in temperatura.
In ogni caso se lo strumento avesse preso una botta sullo scafo in lamiera dovrebbe essere visibile, forse no se fosse caduto sulla culatta, magari provocando uno spostamento del primario; se è usato il precedente proprietario potrebbe aver smontato la lastra correttrice rimontandola fuori posizione.
Zoroastro
25-04-2023, 14:57
Ed ecco la prova dell'affermazione iniziale.
Foto in alto: anelli di diffrazione perfettamente concentrici, ma Strehl Ratio= 45%, errore PV λ=3/4. Prestazioni ottiche disastrose
Foto in basso: anelli di diffrazione decentrati ma collimazione quasi perfetta: Strehl = 97%, errore PV λ=1/6.5. prestazioni ideali.
Il tutto dovuto al disallineamento del secondario in un riglettore newtoniano modificato (iperbolico).
50974
Giovanni1971
25-04-2023, 17:06
Insomma, non tutte le ciambelle vengono col buco...
Battute a parte, avrei pero' una domanda pratica. A meno di collimare con l'ausilio di software sofisticati come menzionato nell'altro thread, mi chiedo quale potrebbe essere la soluzione accettabile.
Posto che la perfezione non esiste, raffinando la collimazione con stella a fuoco (quindi "restingendo la ciambella" fin quando il seeing lo permette) non si dovrebbe correggere almeno in parte il problema? Credo che si alludesse a questo in un post precedente che parlava di stella a fuoco e disco di Airy centrato.
O non ho capito niente? :biggrin:
Zoroastro
25-04-2023, 17:18
Affatto, hai ragione. Si neutralizzano le aberrazioni indotte dal disallineamento tra primario e secondario con la collimazione con stella a fuoco, centrando la figura di Airy - terzo step della procedura ben nota di Légault:
http://www.astronomie-nemesis.org/index.php/articles/logiciels-et-tutoriels/collimation-d-un-telescope-schmidt-cassegrain
Oppure facendo lo stesso con il software MetaGuide - gratuito. Il problema è che il seeing spesso non permette di vedere a occhio nudo la figura di Airy.
Ciao!
Ma io mi chiedo come si possa riuscire a collimare un telescopio puntando una stella a fuoco, non ci riuscirete neanche a 1000x, se fosse possibile arrivarci; io ci riesco solo spostando il fok fuori fuoco quel tanto che basta per vedere i dischi di Airy, che quando li ho centrati, a circa 300x, sul mio strumento vedo stelle perfette da manuale, senza alcuna aberrazione, ma quando sono decentrati, e solo in quel caso, che sia il secondario allineato o disallineato vedo comunque immagini stellari affette da coma molto evidente.
Giovanni1971
25-04-2023, 23:10
Si, con “a fuoco” intendevo in sostanza quello che descrivi te (però anche a maggiori ingrandimenti nel c8). Non mi sono espresso bene.
Zoroastro
25-04-2023, 23:55
Forse sarebbe bene ripassare la definizione di disco di Airy, che è la figura più piccola ottenibile mettendo a fuoco una sorgente puntiforme = a fuoco.
Giovanni1971
26-04-2023, 07:30
Sì sì, però il problema pratico è che non sempre si riesce a vedere bene (causa seeing, etc.) ed allora in pratica si devono usare “ciambelline” strettissime leggerissimamente fuori fuoco, per così dire.
Poi magari sbaglio, la collimazione è una di quelle cose che non amo fare e mi fermo quando il risultato è il migliore possibile ma senza per forza cercare la perfezione (ammesso che si possa trovarla).
Con il rifrattore da 80mm, invece, gli anelli di Airy riesco a vederli più spesso che con il c8, su stelle puntiformi e davvero a fuoco, già intorno ai 200x se la turbolenza non è proprio pessima.
Di recente ho provato a collimare usando una Tri-Bahtinov Mask (https://satakagi.github.io/tribahtinovWebApps/Tri-Bahtinov_symmetric.html). Mi è sembrato facile e comodo perché si fa con la stella a fuoco.
50975
Zoroastro
26-04-2023, 11:08
Zacpi ha ragione comunque, come ho scritto vedere il disco di diffrazione di Airy con l'occhio è difficile a causa della turbolenza interna ed esterna. Io lo vedo con camera planetaria a circa 700x, giocando conguadagno ed esposizione. Si vede molto meglio usando IR Pass a 685 nm o filtro rosso.
Ciao!
Angelo_C
26-04-2023, 13:21
La collimazione è tanto più imprecisa tanto più si va fuori fuoco.
In collimazione ottimale (scopo osservazione visuale, per la ripresa alzo le mani) la si effettua, riducendo sempre più la sfocatura, cino al ritocco finale con la stella a fuoco.
Se il seeing pone limiti alla corretta visione della stella a fuoco al minimo ingrandimento necessario per far apparire i dischi di diffrazione, vuol dire semplicemente che si è arrivati alla collimazione ottimale per le condizioni di quella serata, non serve andare oltre.
Zoroastro
26-04-2023, 13:42
Ottima sintesi, bravo Angelo! La collimazione ottimale dipende dal seeing, che però spesso cambia durante la notte. Solo con costosi analizzatori di fronte d'onda o loro equivalenti software (discussi in altro thread) si riesce a separare le aberrazioni date dal seeing da quelle proprie delle ottiche.
Oppure si usa MetaGuide ossia un ausilio fotografico per "mediare" la turbolenza di una stella a fuoco e analizzare il disco di Airy e le sue aberrazioni. Il vantaggio di collimare a inizio serata con precisione svincolandosi dal seeing è che ad un eventuale miglioramento delle condizioni atmosferiche il telescopio sarà già al massimo delle performance.
Ciao!
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