Visualizza Versione Completa : Telescopio e fotografia - riflessioni
Huniseth
28-01-2022, 11:24
Pensando al mio setup fotografico ho fato qualche riflessione, basata sulla mia esperienza personale - Ho iniziato con il tandem 150/1200 acro e l'subito a seguire l'80ed - Il primo ha fatto solo visuale salvo qualche sporadica ripresa con la Toucam II (!!) ma sulla Luna il cromatismo era troppo dannoso e ne risentiva la nitidezza - oppure era colpa della webcam, mah. Arrivato l'80ed ho iniziato a prendere gli accessori necessari per foto deep, la Starlight 5mc raffreddata, usata, e ho adattato la pulsantiera eq5 per autoguida. Devo dire che il più l'ho fatto con quello, niente di speciale ma per me era già una soddisfazione. l'80ed era proprio adatto, peccato per il campo piccolo della camera - Poi è arrivato al suo posto il 120ed, pensavo di fare sfracelli, presa la reflex 350D, eq6 goto, flip mirror, guida fuori asse, camera guida, telescopio guida, un ambaradan da montare e mettere in linea. Bene, un sacco di ore al freddo, risultati così così... ho capito che il telescopio non era adatto, la voglia sempre meno, altri problemi fisici, bon, abbandonata la foto deep, fatto fuori il 120ed, solo il planetario con il caro vecchio e fedele mak180 e qualche prova con altri tele arrivati nel frattempo - il 70/478 con doppietto lantanio per sostituire il fu 80ed, ma mai usato per fare foto deep.
Di Newton non ho mai voluto sentirne parlare, già è un casino con i rifrattori, ci mancherebbe solo la collimazione da fare, e poi sarebbero di nuovo troppo grossi.
Questo per dire cosa: bisogna pensare bene a cosa si vuole fare quando si compra il telescopio, specie se è solo uno - la mia opinione è che la famiglia dei rifra ED-apo 110-130 è abbastanza inutile, per foto sono troppo lunghi e pesanti, per visuale non visualizzano abbastanza - la famosa via di mezzo non esiste, per foto deep ci vogliono rifrattori piccoli e apo, per visuale si parte dal 150 acro, C8 e makkoni o newton in varie forme per gli amatori del genere. E possibilmente montatura goto, quale vi pare, perchè cercare è bello ma osservare è meglio.
Poi ovviamente dipende dalla possibilità di spesa, i makkini fino a 127 qualche soddisfazione la danno ma è un ripiego per astrofili poco impegnati, meglio i rifrattori comunque, anche lunghi per il solo visuale.
Per mia esperienza personale, l'astrofilo principiante, per quanto si documenti, studi e chieda, il primo acquisto probabilmente lo sbaglia comunque.
Molte volte non sa bene cosa vuole fare ("un po' di tutto" non va bene) e non ha veramente idea di cosa e come osservare e di che cosa ci si può aspettare come risultato.
Il SOLO consiglio da dare sarebbe "rivolgiti alla più vicina associazione di astrofili", ma a volte non è praticabile (non sempre ce ne sono nelle vicinanze) e si perde l'occasione di parlare con qualcuno e toccare con mano e vedere la realtà dell'osservazione, prima di spendere anche solo un euro.
Cosi... si fa tutto in rete, si studia, si compra, si sbaglia e si fa esperienza da soli.
Io pensavo di voler osservare i pianeti e mi sono comprato il Mak127... poi ho scoperto che il mio seeing fa schifo, i pianeti sono pochi e quello che mi piace invece è la fotografia deep.
Ora il Mak, la diagonale 2", lo zoom Baader e un sacco di altra roba non prendono polvere solo perché sono chiusi nell'armadio :hm:
altazastro
28-01-2022, 13:21
La mia esperienza è che in fotografia deep un solo telescopio non basta, e a dir la verità nemmeno un solo sensore/camera: per coprire tutte le esigenze ci voglio diverse combinazioni di focali, rapporti focali, aperture e dimensioni del sensore.
Poi ovvio uno si può specializzare su di un tipo particolare di soggetti, ma tendenzialmente si cerca di coprire il più possibile.
Quindi è inevitabile spendere un bel po', anche senza autoguida e pose lunghe.
Non faccio più visuale da anni, ma il mio primo acquisto (finanziato da un papà molto generoso che forse per una volta avrebbe fatto bene a stringere i cordoni della borsa) fu un Newton 200/1200 (Meade 826) su equatoriale a colonna per il Natale 1984, quando avevo sedici anni (!) e avevo per tutta esperienza quel poco che si poteva leggere nell'epoca pre-internet, oltretutto in un paese di campagna.
Credo che in termini di costi e di quel che c'era allora fosse più o meno l'equivalente di almeno un SCT 10 pollici di oggi, se non di un 12.
Praticamente lo usai poco e malamente (manco riuscii a beccare la Halley!) e ovviamente i risultati furono inferiori alle aspettative (sapevo di non dovermi aspettare quello che si vedeva nelle foto ma non così tanto di meno ... alla fine erano pur sempre foto di qualcosa che si vedeva con il telescopio, no?) e solo circa 20 anni dopo, nella mia seconda vita astrofila (quella di oggi è la terza), rispolverato, con il primario lavato e ricollimato, riuscii ad usarlo correttamente e con discrete soddisfazioni, anche se purtroppo il cielo, quello sì, era tanto peggiorato rispetto a venti anni prima.
Spero di non aver fatto troppo amarcord e di non essere andato OT.
Huniseth
28-01-2022, 19:03
La discussione prende spunto dalla seconda vita di un post del 2016 ..:whistling:, si parlava di cambio setup e ricambio setup, cosa tra l'altro molto attuale, anche per dire che ci sono e generi di telescopi che venivano strombazzati come il non plus ultra per astrofili evoluti (ma ora leggermente in ombra... giustamente) Mi riferisco ai 120ed e ai newton dobson. Alla luce dei riscontri effettivi sul loro uso, salvo situazioni in cui possono essere adatti, mi pare di intuire che siano stati (a maggioranza) delle delusioni, i rifrattori perchè sono ben lontani dal far vedere cose in più degli acro -certo, si vede meglio ma in compenso di meno (se io compro un telescopio voglio vedere il più possibile, per carità, anche vedere di meno e meglio ha il suo senso.. per gli amatori, e anche voglio vedere senza tanti sbattimenti in trasferte e collimazioni varie, oltretutto è raro avere un seeing per sfruttarli - i newtoni.
Alla fin fine è la rivincita della vecchia guardia, C8 e grossi acro, lunghi ma non troppo. Come detto, per fotografare ci va il setup giusto, non uno generalista.
Giovanni1971
29-01-2022, 09:13
Ciao, sono totalmente d’accordo con AldoD.
Io a mio tempo ebbi la fortuna di parlare con un conoscente che mi ha dato un’infarinatura sugli strumenti, ma neanche più di tanto.
Però poi gli sbagli si fanno ed è forse giusto che sia così. Peccato per i soldi spesi ma alla fine si dice che “un esperto è uno che ha fatto tutti i possibili errori in un campo molto ristretto”. Ciò che rincuora è che l’osservazione è un’arte che si impara. Col tempo e con pazienza si riesce a spremere il massimo da ogni strumento, se si vuole.
E diciamolo, molto conta la percezione individuale e come ci si sveglia la mattina: io per esempio sto ancora riflettendo se ho fatto bene a prendere un C8 piuttosto che un DOB più grosso... poi arrivano post come questo e mi rimettono in pace con il mondo. Grazie Huni! :biggrin:
Personalmente penso di aver perfettamente centrato il primo telescopio (makkino 127 su montatura goto) poi ho preso la “diametrite” e mi sono comprato un SCT 8” (sempre goto) ma mi rendo conto che è grosso (soprattutto la montatura), pesante (sempre quest’ultima), d’inverno fa freddo e tra lavoro, meteo e moglie lo uso poco.
Sono contento sicuramente dello strumento, ma penso di aver sbagliato a vendere il Mak, ottimo per ferie e osservazioni mordi e fuggi da casa (dove avrò un cielo pessimo ma ci passò molto più tempo rispetto a dove tengo il bestione).
Ho preso una camera planetaria ma l’astrofotografia non fa per me, lasciamo proprio perdere quella deep perché oltre tempi lunghi c’è la camurria (imho) della post produzione.
Sicuramente il questionario del forum è un ottima bussola per la scelta dello strumento.
giulio786
30-01-2022, 11:19
Io ho comperato un Vixen VMC200L ma in queste sere freddissime dove resisto poco all’aperto continuo a usare il makkino e davvero non lo venderei, è troppo comodo.
Tra un mak 127 ed un tubone da 200 ho scelto un nw150 f5. Peso contenuto. Va comodo su una Eq5 che è ancora gestibile per gli spostamenti.
Non ho mai visto in un rifrattore apo o in un mak, quindi al momento non posso essere deluso dalla scelta che mi permette di fare un po tutto. Planetario oppure deep con un buon campo. Ma anche foto planetaria e foto Deep mordi e fuggi...
Credo che l'esperienza osservativa sia legata più alla qualità del cielo e quindi allo strumento che si utilizza in quel contesto.
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Huniseth
31-01-2022, 11:04
Il newton 150/750 è fra quelli che potrei consigliare - certo.. è un newton, poca focale, ostruzione e collimazione... va bè non si può avere tutto..... ;) Fa un pò di tutto, da usare come unico telescopio.
Forse è off topic (o forse no, visto che il titolo è "telescopio e fotografia...")
Sono riuscito incredibilmente a trovare il tubo che volevo (e che all'epoca mi aveva consigliato Huniseth).
Si prospetta almeno un mese di brutto tempo ;).
Huniseth
02-02-2022, 21:27
Qualcosa che ho consigliato io? Sarà sicuramente un dobson..... ;)
Concordo da possessore di un acromaticone, cosi dicono. Quando lo monti subito senti bello eh ma hanno cromatismo. Poi quando osservano globulari doppio ammasso trapezio in m42 m31 la stessa m 42 immensa .. ti chiedono ma lo vendi??? Oppure osservando saturno giove che diaframmato a 12 cm diventa meglio di un ed ti richiedono ma lo vendi??? No non si vende. Non è apo non è ed ma è un 150 e si vede.
Huniseth
03-02-2022, 23:58
https://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon14.pnghttps://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon14.png Ohh yes....
Il newton 150/750 è fra quelli che potrei consigliare - certo.. è un newton, poca focale, ostruzione e collimazione... va bè non si può avere tutto..... ;) Fa un pò di tutto, da usare come unico telescopio.Premesso che prima o poi prenderò un rifrattore e non penso Apo o Ed ( devo ancora capire la ragione di tanta differenza di prezzo per l'utilizzo di una terza lente) perchè hanno un fascino speciale. Tutti da piccoli avevamo l'idea di un rifrattore come telescopio.
Ma ci sono altre considerazioni sulla configurazione Newton si cui devi tenere conto.
È vero, vanno collimati... Ma dopo la terza volta si fa in un paio di minuti. Hanno dalla loro il vantaggio nel rapporto diametro/peso oltre che nel rapporto diametro/costo. Non soffrono di aberrazione cromatica e in visuale che sia F5 o F10 dove la vedi la differenza?
Un Newton 200mm F4 in visuale puoi ancora gestirlo con una Eq5.
Un dob puoi prenderlo da 250 o 300 mm se hai cieli bui e mi dicono che sia spettacolare e senza fare un mutuo.
Vogliamo poi parlare di quanto occorre per mandarli in temperatura?
Come vedi hanno molti vantaggi e non a caso i telescopi più grandi o che mandiamo nello spazio sono a specchi.
Concludendo la tua preferenza per un certo tipo di telescopio è del tutto soggettiva come quella di ognuno di noi ma avendo ben presente le peculiarità di ogni configurazione.
A me piacciono gli spike ad etru invece no e quindi orientiamo le nostre scelte in modo diverso. Tutto qui.
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Huniseth
06-02-2022, 21:19
Fra un newton f5 e un newton f10 temo che ci sia qualche piccolissima differenza.....
Ok in termini di luminosità e campo inquadrato. Ma osservando lo stesso oggetto a stessa dimensione angolare cosa cambia in termini qualitativi? Quando hai raggiunto i 200x fai fatica a raccogliere più dettagli andando oltre con gli X. Diversamente devi avere un seeing ottimo e un diametro considerevole. Oppure delle superfici molto ben lavorate...
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Aggiungo che le mie considerazione si basano su ciò che leggi e interpreti e non su una vera e propria esperienza osservativa. Come sai è solo da poco tempo che mi sono dedicato a questa passione. Per cui mi è utile questo tipo di confronto, non certo per confutare la tua lunghissima esperienza [emoji16]
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Huniseth
06-02-2022, 21:59
L'esperienza diretta mia è sul mitico SW 114/1000 barlovato (e quindi un reale f5 circa), un 130/650 Celestron, 2000/1000 - 250/? - 300/ non mi ricordo - i primi due facciamo finta che non li ho visti (il 114 però l'ho pagato una cifra :wub:), gli altri delusione totale, scollimati probabilmente, quelli dell'osservatorio si saranno stufati di collimarli. Ci sarà stato un motivo perchè gli astrofili presenti facevano la fila per guardare in un mak180 e nei binocoloni o nei rifra mentre la fila di newton posati per terra languivano soli soletti. A loro difesa posso solo dire.. perdonali perchè non sanno cosa fanno..... bastava un cacciavitino e si spalancava l'universo.. non si dice così?
Sto per iscrivermi ad una associazione. Hanno un bel taka 102 ed un C8 o superiore.
Così mi faccio una idea precisa [emoji6]
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Huniseth
07-02-2022, 11:18
Quei due sono una bella accoppiata, praticamente non ci sarebbe bisogno d'altro....
Io sono sempre stato un visualista con la predilezione verso i rifrattori acromatici. L'anno scorso ho comprato un C8 (il Nexstar 8 SE) con l'idea di fare fotografia di Luna e pianeti in quanto disegnando sono scarsino. Sto vedendo che camera planetaria comprare, mi pare che la Svbony faccia dei buoni prezzi. Il telescopio che uso di più? Il mio acromaticone 80/400 (quasi) vintage, il Konus Vista-80, montato su un treppiede fotografico in maniera da essere "pronto uso" mettendoci se è il caso il filtro semiapo della Baader oqualche filtro dellaWratten (il W21a o il W8) per ridurre il cromatismo. La fotografia del cielo profondo? Scartata per due motivi: troppo cara e la sua utilità oltre alla "bella immagine".
Angelo_C
07-02-2022, 18:33
...devo ancora capire la ragione di tanta differenza di prezzo per l'utilizzo di una terza lente.
Una terza lente, sono due superfici ottiche in più da lavorare e a cui applicare il coating, inoltre una terza lente complica oltremodo il progetto ottico, perché introduce QUATTRO gradi di libertà in più da tenere sotto controllo (distanza, spessori del vetro e curvature delle DUE facce), costringe a progettare una cella ad hoc, di gran lunga più complicata di quella necessaria per un "semplice" doppietto fraunhofer (il doppietto necessita di tre spessorini "in appoggio", il tripletto necessita di due ampie spaziature) e infine, il costo puro del blank di vetro, visto che in un progetto di un tripletto, oltre al classico crown (ad alto o altissimo n° di abbe) e il flint (a basso n° di abbe), si necessita di altro vetro ad alto n° di abbe, che poco non costa.
Non soffrono di aberrazione cromatica e in visuale che sia F5 o F10 dove la vedi la differenza?
C'è la differenza del coma, un f/5 ha un'entità del coma ben 4 volte superiore a quella di un F/10, in pratica opsservando un campo stellare, in un f/5 l'effetto "warp", con un oculare a grande campo e a basso ingrandimento, già lo si riesce a percepire poco dopo i due terzi del campo; in un f/10 nelle stesse condizioni, ammesso di riuscire a percepirlo, questo lo si vede ai bordi estremi del campo, non per nulla gli utilizzatori di grossi dobson, spesso hanno un correttore di coma nel loro corredo.
Vogliamo poi parlare di quanto occorre per mandarli in temperatura?
Su grossi diametri tanto tempo, già solo un 250 mm dello spessore di 40 mm sono quasi 7 kg di vetro (senza pensare al resto della meccanica), non parliamo poi dei diametri superiori, infatti su simili strumenti, sono previste una o più ventole per accelerare l'acclimatamento, un 300 mm ha bisogno solo per lo specchio primario di un tempo simile a quello necessario per uno SCT da 200 mm (sempre che non abbia ventole).
Insomma se servono tanti "cavalli" per le osservazioni, il newton di grosso diametro è irrinunciabile (secondo me), ma non sono tutte rose e fiori.
In effetti il mio posto era un po tirato per la giacca... [emoji56][emoji16]
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