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Visualizza Versione Completa : 5. Informazioni istantanee



Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 09:45
In quest'ultimo articolo (ma poi seguiranno quelli di Red e poi? ecc., ecc., la strada è ancora lunga per costruire un Universo), vedremo come sia "facile" creare esperimenti "ad hoc" che implichino situazioni veramente assurde per le nostre percezioni, segnate inesorabilmente dalla realtà macroscopica quotidiana. A parte le conclusioni sbalorditive, vi prego di notare come il poter prevedere il r...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/09/05/5-informazioni-istantanee/)

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 09:53
cari amici quantistici,
ho concluso la prima parte del viaggio. Adesso, leggete, rileggete e riflettete, tenendo sempre presente che cercare di trovare una logica o architettare soluzioni realistiche vi porterebbe sempre più lontani dalla MQ. Ciò che vi dirà Red sembrerà più logico, dato che introduce qualche semplice formula e concetti apparentemente più realistici. Non illudetevi, però. Lasciate che la vostra mente continui a viaggiare in un Paese dove niente è prevedibile e niente è sicuro.

Purtroppo, la vista mi sta andando giù velocemente e faccio fatica a leggere e a scrivere. Approfittate di questi giorni di "pace". Sappiate solo che può darsi che non riesca a rispondere subito... La prossima settimana sarò "assente" , ma non penso per più di 5-6 giorni. In ogni modo Red è sicuramente disponibile a darmi il suo aiuto per i dubbi che sorgeranno inevitabilmente.

A presto...

orione2000
05-09-2013, 10:23
Grazie Vincenzo,questo viaggio nella MQ è stato magnifico!Forse,chissà,questa misteriosa "informazione" che arriva all'istante la usiamo tutti i giorni e forse non ce ne accorgiamo,secondo me lo chiamiamo "pensiero".Finalmente posso dire di aver capito di non avere capito.Grazie ancora!
Orione2000

Davide
05-09-2013, 10:51
Ancora Grazie Mille Enzo...

una sola ulteriore domanda che forse esce un pò dalla trattazione:

quando due fotoni (o particelle in generale) si possono definire "correlate"?

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 10:57
Ancora Grazie Mille Enzo...

una sola ulteriore domanda che forse esce un pò dalla trattazione:

quando due fotoni (o particelle in generale) si possono definire "correlate"?

aspetta, aspetta... non corriamo... se no Red si arrabbia:biggrin:

Red Hanuman
05-09-2013, 12:09
quando due fotoni (o particelle in generale) si possono definire "correlate"?
E' una questione un po'.... Aggrovigliata.... :biggrin::biggrin::biggrin:

Red Hanuman
05-09-2013, 12:10
aspetta, aspetta... non corriamo... se no Red si arrabbia:biggrin:
Vai tra..... Le probabilità sono basse.... :biggrin:

Andrea I.
05-09-2013, 13:14
Grazie Enzo, bellissimo e chiarissimo as usual.
Il pensiero di associare la MQ al modo di lavorare del cervello mi stuzzica da tempo, avevo letto anche un articolo a riguardo.
Se non ti spiace e se é possibile, potresti spiegarmi un po piú in dettaglio come funzionano i convertitori 5 e 6 del secondo esperimento?
Per il resto direi che c'é un bel po' di materiale su cui riflettere.....una gioia insomma!
Aspetto gli articoli del mitico Red per fare domande piú specifiche.....cosí, giusto per incoraggiarlo con una minaccia :biggrin:

Davide
05-09-2013, 13:28
Vai tra..... Le probabilità sono basse.... :biggrin:


Ho capito... sto correndo troppo...scusate, ma questa domanda era sulla punta della lingua da un bel pò di tempo.... :)

SANDRO
05-09-2013, 13:32
Grazie Enzo per il tuo lodevole sforzo di spiegarci cose che nessun libro di fisica, che ho letto fino ad ora sulla MQ, è stato in grado di chiarirmi così come lo hai fatto tu.

Riposati tranquillo, che a RED ci pensiamo noi!! :biggrin:

davide1334
05-09-2013, 13:40
che dire? grazie enzo...rileggerò tutto un pò alla volta,non so quanto ho capito di non capire e viceversa,comunque ci hai dato una valanga di informazioni con un metodo geniale ed unico, introducendoci accuratamente e a gradi,ripetendo i concetti allo sfinimento tramite un percorso logico ed elementare,in un territorio illogico,impervio e complicato...non ci sono parole...senza dimenticare come,anche in una piccola comunità virtuale come questa, ci hai unito creando "l'evento"....non ci sono più posti a sedere:sneaky:... in merito alle tue ulltime considerazioni filosofiche...
eh, fossero tutte come la tua, le menti "contorte"

carlo2002
05-09-2013, 14:02
Lasciate che la vostra mente continui a viaggiare in un Paese dove niente è prevedibile e niente è sicuro.
Invece ci hai dato una solida sicurezza, ossia che certi fenomeni non hanno spiegazione.

Raga questa roba sballa più che andare in chiesa a credere in un dio :D

Grazie

-----------------------------

Ora la questione sarà proseguita da Red? Perchè di solito intercetto i vosti articoli tramite RSS e questi erano facilmente identificabili grazie al numero ed agli inequivocabili titoli.

Non vorrei perdermene qualcuno causa la mia vita frenetica.
Nnon si potrebbe continuare a numerarli tipo 6MQ - 7MQ etc...
o non va bene?

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 14:06
Invece ci hai dato una solida sicurezza, ossia che certi fenomeni non hanno spiegazione.

Raga questa roba sballa più che andare in chiesa a credere in un dio :D

Grazie

-----------------------------

Ora la questione sarà proseguita da Red? Perchè di solito intercetto i vosti articoli tramite RSS e questi erano facilmente identificabili grazie al numero ed agli inequivocabili titoli.

Non vorrei perdermene qualcuno causa la mia vita frenetica.
Nnon si potrebbe continuare a numerarli tipo 6MQ - 7MQ etc...
o non va bene?

direi proprio di sì... vero Red?:)

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 14:07
che dire? grazie enzo...rileggerò tutto un pò alla volta,non so quanto ho capito di non capire e viceversa,comunque ci hai dato una valanga di informazioni con un metodo geniale ed unico, introducendoci accuratamente e a gradi,ripetendo i concetti allo sfinimento tramite un percorso logico ed elementare,in un territorio illogico,impervio e complicato...non ci sono parole...senza dimenticare come,anche in una piccola comunità virtuale come questa, ci hai unito creando "l'evento"....non ci sono più posti a sedere:sneaky:... in merito alle tue ulltime considerazioni filosofiche...
eh, fossero tutte come la tua, le menti "contorte"

dai, dai... il merito è solo di Feynman e del suo geniale esperimento!!!!

carlo2002
05-09-2013, 14:33
In onore di tutto ciò mi sono messo un avatar in tema :biggrin:

alexander
05-09-2013, 14:36
Finale veramente emozionante e interessantissime considerazioni finali!
Dovrò rifletterci con estrema attenzione! J
Approfitto per una domanda/constatazione che credo sia un dubbio ricorrente tra tutti noi che abbiamo seguito questi articoli…
Le particelle sono considerabili come una nuvola di probabilità che si espande come un’onda…..
La singolarità che ha creato il big bang si è comportata nella stessa maniera di un elettrone? Oppure no a causa del fatto che, pur essendo di dimensioni infinitesimali, aveva una massa maggiore dell’elettrone (cosa che dovrebbe diminuire l’ampiezza di probabilità)?
Nel caso in cui la singolarità si fosse comportata come un elettrone, se non ho capito male l’ultimo articolo, avrebbe dovuto generale una nuvola di probabilità di stati di esistenza, e conseguentemente una nuvola di probabilità di possibili universi (universi paralleli).
A rendere reale il nostro universo sarebbe stata quindi “l’osservazione diretta” di una specie intelligenti e consapevole (noi o altre civiltà).
Se cosi fosse, questa osservazione avrebbe fatto collassare gli altri possibili universi facendo venir meno l’esistenza stessa di universi paralleli nati dal nostro big bang.
Conseguentemente, l’unica possibilità di avere altri universi paralleli sarebbe quella di altri universi generati da altre, eventuali, singolarità (e conseguenti big bang) diversi dal nostro.
E’ corretto come ragionamento?

Oppure l’osservazione deve in qualche modo essere esterna al “sistema universo” nel quale viviamo e quindi possiamo considerarci solo una probabilità in attesa di vivere realmente o essere cancellati da un possibile osservatore esterno?

comunque grazie mille ad enzo per gli articoli bellissimibe in bocca al lupo per l'operazione! adesso tocca a red continuare!
perche' poi finito tutto non affrontate anche la gravita' generale e ristretta? :)

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 14:43
In onore di tutto ciò mi sono messo un avatar in tema :biggrin:

fantastico! e grazie a te:wub:

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 14:47
Grazie Enzo, bellissimo e chiarissimo as usual.
Il pensiero di associare la MQ al modo di lavorare del cervello mi stuzzica da tempo, avevo letto anche un articolo a riguardo.
Se non ti spiace e se é possibile, potresti spiegarmi un po piú in dettaglio come funzionano i convertitori 5 e 6 del secondo esperimento?
Per il resto direi che c'é un bel po' di materiale su cui riflettere.....una gioia insomma!
Aspetto gli articoli del mitico Red per fare domande piú specifiche.....cosí, giusto per incoraggiarlo con una minaccia :biggrin:

i convertitori (down-converter) sono abbastanza complessi. Questo link dovrebbe dartene una spiegazione tecnica sicuramente migliore della mia...
http://en.wikipedia.org/wiki/Spontaneous_parametric_down-conversion

:)

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 14:51
Finale veramente emozionante e interessantissime considerazioni finali!
Dovrò rifletterci con estrema attenzione! J
Approfitto per una domanda/constatazione che credo sia un dubbio ricorrente tra tutti noi che abbiamo seguito questi articoli…
Le particelle sono considerabili come una nuvola di probabilità che si espande come un’onda…..
La singolarità che ha creato il big bang si è comportata nella stessa maniera di un elettrone? Oppure no a causa del fatto che, pur essendo di dimensioni infinitesimali, aveva una massa maggiore dell’elettrone (cosa che dovrebbe diminuire l’ampiezza di probabilità)?
Nel caso in cui la singolarità si fosse comportata come un elettrone, se non ho capito male l’ultimo articolo, avrebbe dovuto generale una nuvola di probabilità di stati di esistenza, e conseguentemente una nuvola di probabilità di possibili universi (universi paralleli).
A rendere reale il nostro universo sarebbe stata quindi “l’osservazione diretta” di una specie intelligenti e consapevole (noi o altre civiltà).
Se cosi fosse, questa osservazione avrebbe fatto collassare gli altri possibili universi facendo venir meno l’esistenza stessa di universi paralleli nati dal nostro big bang.
Conseguentemente, l’unica possibilità di avere altri universi paralleli sarebbe quella di altri universi generati da altre, eventuali, singolarità (e conseguenti big bang) diversi dal nostro.
E’ corretto come ragionamento?

Oppure l’osservazione deve in qualche modo essere esterna al “sistema universo” nel quale viviamo e quindi possiamo considerarci solo una probabilità in attesa di vivere realmente o essere cancellati da un possibile osservatore esterno?

comunque grazie mille ad enzo per gli articoli bellissimibe in bocca al lupo per l'operazione! adesso tocca a red continuare!
perche' poi finito tutto non affrontate anche la gravita' generale e ristretta? :)

Bellissima visione che ha una sua logica all'interno dell MQ. Tuttavia, esisteva una singolarità quantica o era un vuoto quantico già popolato da particelle ideali, ciascuna con la sua libertà? Comunque ci torneremo sopra sicuramente quando si arriverà ai primi istanti dell'Universo...

Mario Fiori
05-09-2013, 14:51
Carissimo Enzo, mi sono preso un mese, forse un pochino di più, "sabbatico" e ora ritorno trovando questi articoli stupefacenti. Me li stò leggendo pian piano, affascinato dalla MQ e ti ringrazio per quello che fai per farci capire questo meraviglioso ed inusuale settore della Fisica.:)

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 14:53
Finale veramente emozionante e interessantissime considerazioni finali!
Dovrò rifletterci con estrema attenzione! J
Approfitto per una domanda/constatazione che credo sia un dubbio ricorrente tra tutti noi che abbiamo seguito questi articoli…
Le particelle sono considerabili come una nuvola di probabilità che si espande come un’onda…..
La singolarità che ha creato il big bang si è comportata nella stessa maniera di un elettrone? Oppure no a causa del fatto che, pur essendo di dimensioni infinitesimali, aveva una massa maggiore dell’elettrone (cosa che dovrebbe diminuire l’ampiezza di probabilità)?
Nel caso in cui la singolarità si fosse comportata come un elettrone, se non ho capito male l’ultimo articolo, avrebbe dovuto generale una nuvola di probabilità di stati di esistenza, e conseguentemente una nuvola di probabilità di possibili universi (universi paralleli).
A rendere reale il nostro universo sarebbe stata quindi “l’osservazione diretta” di una specie intelligenti e consapevole (noi o altre civiltà).
Se cosi fosse, questa osservazione avrebbe fatto collassare gli altri possibili universi facendo venir meno l’esistenza stessa di universi paralleli nati dal nostro big bang.
Conseguentemente, l’unica possibilità di avere altri universi paralleli sarebbe quella di altri universi generati da altre, eventuali, singolarità (e conseguenti big bang) diversi dal nostro.
E’ corretto come ragionamento?

Oppure l’osservazione deve in qualche modo essere esterna al “sistema universo” nel quale viviamo e quindi possiamo considerarci solo una probabilità in attesa di vivere realmente o essere cancellati da un possibile osservatore esterno?

comunque grazie mille ad enzo per gli articoli bellissimibe in bocca al lupo per l'operazione! adesso tocca a red continuare!
perche' poi finito tutto non affrontate anche la gravita' generale e ristretta? :)

al confronto della MQ, la relatività sembrerà un gioco per bambini ed estremaente logica!!!!!!!!!!!!!!!!!! Chissà... per adesso limitiamoci alla MQ se no ci picchiano...

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 15:09
Carissimo Enzo, mi sono preso un mese, forse un pochino di più, "sabbatico" e ora ritorno trovando questi articoli stupefacenti. Me li stò leggendo pian piano, affascinato dalla MQ e ti ringrazio per quello che fai per farci capire questo meraviglioso ed inusuale settore della Fisica.:)

caro Mario!!!! mi ero un po' preoccupato a non sentirti più... Come vedi ti abbiamo preparato un sacco di ... lavoro arretrato!!!! :biggrin:

Gaetano M.
05-09-2013, 16:33
A rendere reale il nostro universo sarebbe stata quindi “l’osservazione diretta” di una specie intelligenti e consapevole (noi o altre civiltà).

:)
Un dubbio suggerito da questa osservazione (inquietante:shock:), non basta che vengano rilevati devono essere guardati? Altro che filosofia!
Quest'altro dubbio è, invece, esclusivamente mio (legato al fatto che mi piacerebbe che gli eventi seguissero sempre la linea causa/effetto): un legame tra le particelle in una ipotetica quinta dimensione?

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 16:55
Un dubbio suggerito da questa osservazione (inquietante:shock:), non basta che vengano rilevati devono essere guardati? Altro che filosofia!
Quest'altro dubbio è, invece, esclusivamente mio (legato al fatto che mi piacerebbe che gli eventi seguissero sempre la linea causa/effetto): un legame tra le particelle in una ipotetica quinta dimensione?

direi che non è così egocentrico... Affinchè un'onda di probabilità diventi una particella è necessario che la probabilità di essere in un certo luogo diventi il 100%. Siamo noi che siamo convinti di essere l'unica possibilità per ottenere questo risultato. E nemmeno bastano gli alieni... La natura ha mille modi per saper localizzare una particella. Andiamo avanti con la MQ e le cose si chiariranno (o, meglio, diventeranno sempre più illogiche...).

Red, mi raccomando... questo punto è veramente essenziale...:biggrin:

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 17:01
varebbe la pena ricordare una frase di Heisenberg che potrebbe chiarire meglio la situazione (ma molte cose sono ancora da descrivere... quindi non abbiate fretta...): "Anche se esiste un corpo di leggi matematiche "esatte", queste non esprimono relazioni tra oggetti esistenti nello spazio-tempo; è vero che approssimativamente si può parlare di "onde" e "corpuscoli", ma le due descrizioni hanno la stessa validità. Per converso, la descrizione cinematica di un fenomeno necessita dell'osservazione diretta; ma poiché osservare significa interagire, ciò preclude la validità rigorosa del principio di causalità.". Questo discorso è molto più ampio di quanto si ricava dall'esperimento delle due fenditure. Quest'ultimo dà solo un'occasione per scontrarsi cone la logica illogica della MQ...

Red Hanuman
05-09-2013, 17:08
direi che non è così egocentrico... Affinchè un'onda di probabilità diventi una particella è necessario che la probabilità di essere in un certo luogo diventi il 100%. Siamo noi che siamo convinti di essere l'unica possibilità per ottenere questo risultato. E nemmeno bastano gli alieni... La natura ha mille modi per saper localizzare una particella. Andiamo avanti con la MQ e le cose si chiariranno (o, meglio, diventeranno sempre più illogiche...).

Red, mi raccomando... questo punto è veramente essenziale...:biggrin:

Eh, qua ci si perde proprio! La MQ ha una logica tutta sua, che è logica sì, ma non la NOSTRA logica.
Ci vuole un'attimo a far collassare la funzione d'onda.... Ne parleremo!
Pensate, poi, che in un certo senso è come se l'universo venisse distrutto e ricostruito ad ogni istante, in continuazione...
Vedremo di andarci piano, caro Enzo....

Red Hanuman
05-09-2013, 17:15
varebbe la pena ricordare una frase di Heisenberg che potrebbe chiarire meglio la situazione (ma molte cose sono ancora da descrivere... quindi non abbiate fretta...): "Anche se esiste un corpo di leggi matematiche "esatte", queste non esprimono relazioni tra oggetti esistenti nello spazio-tempo; è vero che approssimativamente si può parlare di "onde" e "corpuscoli", ma le due descrizioni hanno la stessa validità. Per converso, la descrizione cinematica di un fenomeno necessita dell'osservazione diretta; ma poiché osservare significa interagire, ciò preclude la validità rigorosa del principio di causalità.". Questo discorso è molto più ampio di quanto si ricava dall'esperimento delle due fenditure. Quest'ultimo dà solo un'occasione per scontrarsi cone la logica illogica della MQ...
Oggi stavo raccogliendo un po' di documentazione per preparami meglio. Mi sa che questo pezzo fa parte di quello che ho trovato in giro....

Ringrazio Enzo e voi, amici del forum, perchè tutto questo mi consente di approfondire un discorso che, filosoficamente e scientificamente, lega il microcosmo al macrocosmo...
E come in una collana di perle, legato a tutto, lì in mezzo, ci sono pure le basi dell'evoluzione della vita....:wub:

Vincenzo Zappalà
05-09-2013, 17:17
Eh, qua ci si perde proprio! La MQ ha una logica tutta sua, che è logica sì, ma non la NOSTRA logica.
Ci vuole un'attimo a far collasare la funzione d'onda.... Ne parleremo!
Pensate, poi, che in un certo senso è come se l'universo venisse distrutto e ricostruito ad ogni istante, in continuazione...
Vedremo di andarci piano, caro Enzo....

eh sì, hai proprio ragione. Se pensiamo che geni eccezionali si sono persi dietro considerazioni soggettive, è più che ovvio che una descrizione oggettiva è praticamente impossibile. Tanti piccoli passi, tante descrizioni, ma nessuna certezza... questo è il brutto e il bello della MQ. Insomma, cerchiamo di fare quello che possiamo...:biggrin:

Mario Fiori
05-09-2013, 17:55
varebbe la pena ricordare una frase di Heisenberg che potrebbe chiarire meglio la situazione (ma molte cose sono ancora da descrivere... quindi non abbiate fretta...): "Anche se esiste un corpo di leggi matematiche "esatte", queste non esprimono relazioni tra oggetti esistenti nello spazio-tempo; è vero che approssimativamente si può parlare di "onde" e "corpuscoli", ma le due descrizioni hanno la stessa validità. Per converso, la descrizione cinematica di un fenomeno necessita dell'osservazione diretta; ma poiché osservare significa interagire, ciò preclude la validità rigorosa del principio di causalità.". Questo discorso è molto più ampio di quanto si ricava dall'esperimento delle due fenditure. Quest'ultimo dà solo un'occasione per scontrarsi cone la logica illogica della MQ...

E' bellissimo Enzo, l'illogicità logica della MQ o della logicità illogica rende partecipi, a mio parere di un qualcosa di più grande. Scienza e Filosofia si intrecciano qui' nella ricerca delle risposte alle domande chiave di sempre.

alexander
05-09-2013, 17:55
Bellissima visione che ha una sua logica all'interno dell MQ. Tuttavia, esisteva una singolarità quantica o era un vuoto quantico già popolato da particelle ideali, ciascuna con la sua libertà? Comunque ci torneremo sopra sicuramente quando si arriverà ai primi istanti dell'Universo...

caspiterina! :surprised:

nelchael81
05-09-2013, 19:10
Bambino: Non cercare di piegare il cucchiaio. È impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità.
Neo: Quale verità?
Bambino: Che il cucchiaio non esiste.
Neo: Il cucchiaio non esiste?
Bambino: Allora ti accorgerai che non è il cucchiaio a piegarsi, ma sei tu stesso! (cit.)

MARCELBERG
05-09-2013, 19:22
Bhe...che dire...grazie di tutto...è veramente fantastico...leggo gli articoli e non riesco a smettere di pensarci!

Beppe
05-09-2013, 21:41
La questione si fa molto intrigante, l'esperimento di Aspect è veramente intrigante, l'affidabilità addirittura di 13 sigma!!!

Adesso mi spiego il fenomeno dei calzini scomparsi in lavatrice... sono comparsi in un'altra lavatrice!!!!

Matteo
05-09-2013, 22:54
Wow Vincenzo che magnifico lavoro!! :shock::biggrin: Avevo già letto dell'esperimento delle due fessure ma solo dopo i tuoi articoli inizio ad intuirne il meraviglioso e misterioso significato.

Tra i tanti dubbi la mia mente si sta letteralmente accartocciando su una delle ultime domande che hai suggerito: "se smetto di guardare la luna questa cessa di esistere?" Ovvero: se non guardo la luna la sua posizione diventa indeterminata?

Chiudo gli occhi o più semplicemente la luna è nascosta dalla Terra che ho sotto i piedi, tuttavia la presenza delle maree potrebbe potenzialmente indicarmi la posizione del satellite pur non conoscendo la correlazione maree-luna. Vado in montagna ma il chiaro di luna mi tradisce. Torno a casa, scendo in garage e sbarro porte e finestre, un amico che non si fa gli affari suoi potrebbe però telefonarmi e comunicarmi la posizione della luna. Stanco vado a dormire nella speranza che durante il sonno la luna diventi una probabilità, l'indomani mi alzo e intravedo il pallido astro dalla finestra cancellando a posteriori un eventuale funzione d'onda. Sconsolato costruisco un bunker al centro della terra: anche li però fievoli forze gravitazionali, interazioni delle orbite terra-luna, piccole distorsioni dello spaziotempo potrebbero potenzialmente indicarmi l'esatta ubicazione del satellite.
Maledetta luna pare proprio non voglia trasformarsi in un onda di probabilità, la sua mole si fa sentire ed è come se andasse continuamente ad impattare contro innumerevoli schermi rivelatori che ne collassano immediatamente la funzione d'onda.
Psicologicamente distrutto ma più determinato che mai tento l'ultimo drammatico esperimento (solo mentale per fortuna): un potente veleno mi induce in uno stato di coma irreversibile azzerando i miei sensi e rendendomi incapace di alcun ragionamento conscio. E qui arriva il primo domandone:

1) Nella "mia" realtà comatosa la luna è finalmente una probabilità o basta che qualcuno sia lucido per garantirne la determinazione? Se nella mia realtà la luna non esiste e in quella di qualcun altro si allora vuol dire che esistono più realtà? Mi rendo conto che anche se nella mia realtà non esistesse sarei impossibilitato dal provarlo.. tutto inutile...

2) Solo l'interferenza ci può svelare questo aspetto della realtà o ci sono anche altri metodi?


Scusate per la lunghezza del post e per le probabili castronerie che avrò scritto.

Appena riesco torno a rileggere tutti gli articoli per assicurami di non aver capito nel modo corretto!!!

Grazie Vincenzo e tutti.

P.s: mi è venuta un idea!! Qualcuno ha due fessure in cui far passare la luna??? :biggrin:

teto
06-09-2013, 01:54
Tra i tanti dubbi la mia mente si sta letteralmente accartocciando su una delle ultime domande che hai suggerito: "se smetto di guardare la luna questa cessa di esistere?" Ovvero: se non guardo la luna la sua posizione diventa indeterminata?



Il gioco funziona solo con le particelle subatomiche, nel nostro mondo la Luna esiste anche se non la si guarda.

Vincenzo Zappalà
06-09-2013, 03:58
Wow Vincenzo che magnifico lavoro!! :shock::biggrin: Avevo già letto dell'esperimento delle due fessure ma solo dopo i tuoi articoli inizio ad intuirne il meraviglioso e misterioso significato.

Tra i tanti dubbi la mia mente si sta letteralmente accartocciando su una delle ultime domande che hai suggerito: "se smetto di guardare la luna questa cessa di esistere?" Ovvero: se non guardo la luna la sua posizione diventa indeterminata?

Chiudo gli occhi o più semplicemente la luna è nascosta dalla Terra che ho sotto i piedi, tuttavia la presenza delle maree potrebbe potenzialmente indicarmi la posizione del satellite pur non conoscendo la correlazione maree-luna. Vado in montagna ma il chiaro di luna mi tradisce. Torno a casa, scendo in garage e sbarro porte e finestre, un amico che non si fa gli affari suoi potrebbe però telefonarmi e comunicarmi la posizione della luna. Stanco vado a dormire nella speranza che durante il sonno la luna diventi una probabilità, l'indomani mi alzo e intravedo il pallido astro dalla finestra cancellando a posteriori un eventuale funzione d'onda. Sconsolato costruisco un bunker al centro della terra: anche li però fievoli forze gravitazionali, interazioni delle orbite terra-luna, piccole distorsioni dello spaziotempo potrebbero potenzialmente indicarmi l'esatta ubicazione del satellite.
Maledetta luna pare proprio non voglia trasformarsi in un onda di probabilità, la sua mole si fa sentire ed è come se andasse continuamente ad impattare contro innumerevoli schermi rivelatori che ne collassano immediatamente la funzione d'onda.
Psicologicamente distrutto ma più determinato che mai tento l'ultimo drammatico esperimento (solo mentale per fortuna): un potente veleno mi induce in uno stato di coma irreversibile azzerando i miei sensi e rendendomi incapace di alcun ragionamento conscio. E qui arriva il primo domandone:

1) Nella "mia" realtà comatosa la luna è finalmente una probabilità o basta che qualcuno sia lucido per garantirne la determinazione? Se nella mia realtà la luna non esiste e in quella di qualcun altro si allora vuol dire che esistono più realtà? Mi rendo conto che anche se nella mia realtà non esistesse sarei impossibilitato dal provarlo.. tutto inutile...

2) Solo l'interferenza ci può svelare questo aspetto della realtà o ci sono anche altri metodi?


Scusate per la lunghezza del post e per le probabili castronerie che avrò scritto.

Appena riesco torno a rileggere tutti gli articoli per assicurami di non aver capito nel modo corretto!!!

Grazie Vincenzo e tutti.

P.s: mi è venuta un idea!! Qualcuno ha due fessure in cui far passare la luna??? :biggrin:

carissimo,
l'esempio della luna era ovviamente una provocazione mentale. Lo stesso Einstein aveva fatto esempi del genere...
Come dice Teto e come scritto più volte negli articoli, la MQ si nota solo nel microcosmo. Comunque, dato che l'importante è che la Luna (o meglio una particella) venga trovata al 100%, indipendentemente da CHI l'ha scoperta, la Luna è reale... La sua ipotetica onda è collassata da sempre. Ben diversa è la situazione di un fotone che ci invia. Se mettiamo due fenditure ci accorgeremmo che è un'onda. L'Universo è una continua vibrazione di onde e di particelle e noi ne facciamo parte integrante, come tutto il resto.

Gaetano M.
06-09-2013, 11:32
varebbe la pena ricordare una frase di Heisenberg che potrebbe chiarire meglio la situazione (ma molte cose sono ancora da descrivere... quindi non abbiate fretta...): "Anche se esiste un corpo di leggi matematiche "esatte", queste non esprimono relazioni tra oggetti esistenti nello spazio-tempo; è vero che approssimativamente si può parlare di "onde" e "corpuscoli", ma le due descrizioni hanno la stessa validità. Per converso, la descrizione cinematica di un fenomeno necessita dell'osservazione diretta; ma poiché osservare significa interagire, ciò preclude la validità rigorosa del principio di causalità.". Questo discorso è molto più ampio di quanto si ricava dall'esperimento delle due fenditure. Quest'ultimo dà solo un'occasione per scontrarsi cone la logica illogica della MQ...

In realtà se considerassimo la dimensione tempo analoga alle altre tre il collegamento esiste già. E questo nello spazio/tempo potrebbe salvare il principio causa-effetto? In fondo il prima e il dopo avrebbero una valenza relativa...:confused:

Matteo
06-09-2013, 12:22
carissimo,
l'esempio della luna era ovviamente una provocazione mentale. Lo stesso Einstein aveva fatto esempi del genere...
Come dice Teto e come scritto più volte negli articoli, la MQ si nota solo nel microcosmo. Comunque, dato che l'importante è che la Luna (o meglio una particella) venga trovata al 100%, indipendentemente da CHI l'ha scoperta, la Luna è reale... La sua ipotetica onda è collassata da sempre. Ben diversa è la situazione di un fotone che ci invia. Se mettiamo due fenditure ci accorgeremmo che è un'onda. L'Universo è una continua vibrazione di onde e di particelle e noi ne facciamo parte integrante, come tutto il resto.

La mia seconda domanda era se solo l'interferenza ci può svelare questa caratteristica della realtà.. Del tipo che se non ci fosse stata l'interferenza non ci saremmo mai accorti di nulla?

Vincenzo Zappalà
06-09-2013, 13:30
In realtà se considerassimo la dimensione tempo analoga alle altre tre il collegamento esiste già. E questo nello spazio/tempo potrebbe salvare il principio causa-effetto? In fondo il prima e il dopo avrebbero una valenza relativa...:confused:

il pricipio di causa effetto temporale (l'entropia, insomma...) è valido per il macrocosmo, ma non per le leggi fisiche in sè e nemmeno per il microcosmo...

Vincenzo Zappalà
06-09-2013, 13:32
La mia seconda domanda era se solo l'interferenza ci può svelare questa caratteristica della realtà.. Del tipo che se non ci fosse stata l'interferenza non ci saremmo mai accorti di nulla?
no, sicuramente. Il primo esempio che ho fatto non comporta interferenza. Diciamo che l'interferenza evidenzia perfettamente la caratteristica di onda di probabilità, dato che le onde interferiscono... Ma è solo un mezzo per provarlo.

givi
07-09-2013, 10:01
Come sempre: grande Enzo, grazie per queste spiegazioni veramente ben fatte e molto chiare, anche per la parte che avremmo potuto saltare. Aspetterò il resto da Red.


P.S.: La Luna esiste perchè tantissimi astrofili ne fanno costantemente collassare la funzione d'onda :biggrin:.

alexander
07-09-2013, 22:50
Comunque alla fine a me è tornata in mente una vecchia domanda di filosofia: "se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente fa rumore?"
Non era lontana dall'interpretazione che la MQ da della natura...

A volte filosofia, scienza e religione sembrano delle line rette solo apparentemente parallele, se guardi bene bene magari scopri che sono incidenti! :)

Chissa quanta religione e filosofia conterrà la teoria del tutto! (che un giorno prima o poi scopriremo)! :)

AlexanderG
09-09-2013, 21:57
Di questi primi articoli sulla MQ, ci sono due frasi che mi hanno veramente colpito, per non dire commosso, per la loro semplicità ma altrettanto efficacia nel rendere il concetto, la seconda sta addirittura in una risposta ad una delle tante domande che sono state poste, perfino tra parentesi:


Non esiste, in effetti, nessuna spiegazione scientificamente valida che spieghi il risultato finale. Dobbiamo accettare una verità assurda e descriverla come tale. Attenzione. E’ proprio adesso il momento di NON usare il cervello nel modo consueto. Non cerchiamo assolutamente di spiegare il fenomeno o di trovare errori logici nella trattazione. Accettiamo la conclusione senza fare inutili sforzi cerebrali.
Tuttavia, sappiamo benissimo predire il risultato finale, sebbene privo di senso.



questo vuol dire "interferenza": cambiamento della distribuzione di probabilità

....niente... lo volevo condividere con voi :)

Francesca Diodati
10-09-2013, 20:21
Finale veramente emozionante e interessantissime considerazioni finali!
Dovrò rifletterci con estrema attenzione! J
Approfitto per una domanda/constatazione che credo sia un dubbio ricorrente tra tutti noi che abbiamo seguito questi articoli…
Le particelle sono considerabili come una nuvola di probabilità che si espande come un’onda…..
La singolarità che ha creato il big bang si è comportata nella stessa maniera di un elettrone? Oppure no a causa del fatto che, pur essendo di dimensioni infinitesimali, aveva una massa maggiore dell’elettrone (cosa che dovrebbe diminuire l’ampiezza di probabilità)?
Nel caso in cui la singolarità si fosse comportata come un elettrone, se non ho capito male l’ultimo articolo, avrebbe dovuto generale una nuvola di probabilità di stati di esistenza, e conseguentemente una nuvola di probabilità di possibili universi (universi paralleli).
A rendere reale il nostro universo sarebbe stata quindi “l’osservazione diretta” di una specie intelligenti e consapevole (noi o altre civiltà).
Se cosi fosse, questa osservazione avrebbe fatto collassare gli altri possibili universi facendo venir meno l’esistenza stessa di universi paralleli nati dal nostro big bang.
Conseguentemente, l’unica possibilità di avere altri universi paralleli sarebbe quella di altri universi generati da altre, eventuali, singolarità (e conseguenti big bang) diversi dal nostro.
E’ corretto come ragionamento?

Oppure l’osservazione deve in qualche modo essere esterna al “sistema universo” nel quale viviamo e quindi possiamo considerarci solo una probabilità in attesa di vivere realmente o essere cancellati da un possibile osservatore esterno?

comunque grazie mille ad enzo per gli articoli bellissimibe in bocca al lupo per l'operazione! adesso tocca a red continuare!
perche' poi finito tutto non affrontate anche la gravita' generale e ristretta? :)
Alexander, il tuo è un ragionamento molto interessante, che ho anche già letto da qualche parte. E chissà, magari potremo così conciliare scienza e religione una volta per tutte? Bellissima questa MQ!! Ogni parola mi genera pensieri, idee, emozioni...

alexander
10-09-2013, 20:59
Alexander, il tuo è un ragionamento molto interessante, che ho anche già letto da qualche parte. E chissà, magari potremo così conciliare scienza e religione una volta per tutte? Bellissima questa MQ!! Ogni parola mi genera pensieri, idee, emozioni...

Davvero? pensavo fosse stata solo una mia locubrazione mentale dovuta a un bicchierino di vino di troppo! :D
Mi dici in che libro l'hai letto se ti ricordi?
Mi interesserebbe approfondire gli aspetti filosofici e teorici legati alla MQ...
peccato solo che per capirla veramente ci vorebbe almeno una specializzazione universitaria...
Intanto mi mi godo l'encomiabile lavoro di enzo e red e già mi preparo al prossimo passo: cerco di suggerire qualche altro argomento interessante almeno quanto la MQ! ;)

Francesca Diodati
10-09-2013, 21:28
Enzo, Red, anch'io voglio sapere cosa occorre a 2 fotoni per essere gemelli!!!Grazie, Enzo, per queste 5 meravigliose perle. Ogni frase mi ha fatto pensare. Ho capito abbastanza, e soprattutto ho capito di non capire (se lo dice Feynman mi consola!). E ogni parola ha suscitato pensieri ed emozioni profondi. Tendendo sempre a unire scienza e filosofia, vedo nella MQ una ragione in più per credere che ci possa essere un qualcosa che va oltre. Sicuramente, in ogni caso, la realtà non è sempre come appare!

Beppe
10-09-2013, 22:18
mi ricorda un po' il raccontino di Isaac Asimov " l'ultima domanda" lo si può leggere qui:
http://www.aristarcodisamo.it/bckup_old_html/documents/ipse/IA/1956ultima.pdf

manuela
11-09-2013, 16:24
che meraviglia, certo che se uno si lascia prendere dalla passione per l'astrofisica e quindi anche dalla MQ ha sempre meraviglie da scoprire, a ritmo serrato ed emozionante, non correrà mai il rischio di annoiarsi o di perdere il gusto per la vita. Certo ci vuole un prof come Enzo, se no un sacco di gente abbandonerebbe. Enzo riesce ad andare a trovare (deve avere un disco fisso di memoria e una unità di elaborazione pazzeschi) più chiari, esaustici e accattivanti possibile...

Vincenzo Zappalà
11-09-2013, 16:33
che meraviglia, certo che se uno si lascia prendere dalla passione per l'astrofisica e quindi anche dalla MQ ha sempre meraviglie da scoprire, a ritmo serrato ed emozionante, non correrà mai il rischio di annoiarsi o di perdere il gusto per la vita. Certo ci vuole un prof come Enzo, se no un sacco di gente abbandonerebbe. Enzo riesce ad andare a trovare (deve avere un disco fisso di memoria e una unità di elaborazione pazzeschi) più chiari, esaustici e accattivanti possibile...

dai, non esageriamo!!! e non posso nemmeno strizzarti l'occhio :biggrin:

Francesca Diodati
11-09-2013, 22:37
Davvero? pensavo fosse stata solo una mia locubrazione mentale dovuta a un bicchierino di vino di troppo! :D
Mi dici in che libro l'hai letto se ti ricordi?
Mi interesserebbe approfondire gli aspetti filosofici e teorici legati alla MQ...
peccato solo che per capirla veramente ci vorebbe almeno una specializzazione universitaria...
Intanto mi mi godo l'encomiabile lavoro di enzo e red e già mi preparo al prossimo passo: cerco di suggerire qualche altro argomento interessante almeno quanto la MQ! ;)
Credo che fosse nel libro dal titolo “Parallel Worlds: A Journey Through Creation, Higher Dimensions, and the Future of the Cosmos", di Michio Kaku. L’ho letto in inglese, non so il titolo in italiano. Credo fosse quello. E’ un librone molto interessante, affronta in parecchi capitoli la MQ, I vari esperimenti descritti da Enzo, ecc. Enzo però è molto più chiaro!! Anche se ora vorrei rileggermelo alla luce delle spiegazioni illuminanti di Enzo (e di quelle di Red che stanno per arrivare, che bello!)

Quello che mi piace della MQ è che è in grado di sconvolgere quello che crediamo di aver capito del mondo a cui apparteniamo. E nella mia mente, ciò significa che la metafisica forse non è necessariamente meta…ma forse sarà una fisica che un giorno comprenderemo? Naturalmente questo non è il campo di astronomia.com, ma è ovvio che certi argomenti stuzzicanti portano anche a certe riflessioni! :)

alexander
11-09-2013, 23:16
Credo che fosse nel libro dal titolo “Parallel Worlds: A Journey Through Creation, Higher Dimensions, and the Future of the Cosmos", di Michio Kaku. L’ho letto in inglese, non so il titolo in italiano. Credo fosse quello. E’ un librone molto interessante, affronta in parecchi capitoli la MQ, I vari esperimenti descritti da Enzo, ecc. Enzo però è molto più chiaro!! Anche se ora vorrei rileggermelo alla luce delle spiegazioni illuminanti di Enzo (e di quelle di Red che stanno per arrivare, che bello!)

Quello che mi piace della MQ è che è in grado di sconvolgere quello che crediamo di aver capito del mondo a cui apparteniamo. E nella mia mente, ciò significa che la metafisica forse non è necessariamente meta…ma forse sarà una fisica che un giorno comprenderemo? Naturalmente questo non è il campo di astronomia.com, ma è ovvio che certi argomenti stuzzicanti portano anche a certe riflessioni! :)

Grazie per la dritta, kaku per i miei gusti è un pò speculativo però mi piace.
Provo a vedere se trovo una versione italiana a buon mercato! (l'inglese purtroppo non è il mio campo)! :)

Provo a contraccambiare il favore suggerendo l'universo elegante di greene, ha quesi vinto il pulitzer, è di ampia divulgazione e non comprende formule matematiche non comprensibili alla maggiranza delle persone, si parla delle teorie estreme nate dalla MQ: teoria delle stringhe, M teoria e quello che ne consegue (11 dimensioni, universi paralleli, entanglement accennato da enzo in questo articolo e via dicendo) :)

manuela
13-09-2013, 16:26
pensiero e pensatore come unica cosa, osservatore e oggetto come unica cosa, mi riportano ad alcune cose lette su D. Bohm, l'ordine implicato, l'universo olografico, l'olomovimento...