Visualizza Versione Completa : 3. Entriamo nel mondo dell'assurdo
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 06:44
Questo terzo articolo entra nella parte fondamentale dell'esperimento di Feynman e, quindi, cerco di descriverla sotto vari aspetti per prepararci convenientemente alla speculazioni filosofiche che ne conseguono. Sarò molto ridondante e ripetitivo, ma ogni frase va digerita con calma ed estrema attenzione. Fatevi aiutare dai bambini, mi raccomando... Alla fine, però, ci rimarrà ancora un dubbio e ...
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/09/01/3-entriamo-nel-mondo-dellassurdo/)
Mi viene in mente il testo di Paolo Conte:
Onda su onda
il mare mi porterà
alla deriva
in balia di una sorte bizzarra e cattiva
onda su onda
mi sto allontanando ormai,
la nave è una lucciola persa nel blu
mai più ritornerò.
Che il buon vecchio Paolo avesse in mente la Meccanica Quantistica? :biggrin:
Andrea I.
01-09-2013, 09:25
Sta diventando come un bel romanzo giallo, grande Enzo:biggrin:
Sempre piú stimolante la cosa. Mi viene da pensare che l'interferenza si sviluppi quando si utilizza un "quanto" di informazione e a questo punto oltre che dalla struttura delle onde sono anche intrigato dalla struttura della "figura" risultante.
E' un po' come se con questi esperimenti riuscissimo a vedere il "ritmo" dell'Universo.
Ahhh se avessi avuto insegnanti come te a scuola....
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 09:50
Mi viene in mente il testo di Paolo Conte:
Onda su onda
il mare mi porterà
alla deriva
in balia di una sorte bizzarra e cattiva
onda su onda
mi sto allontanando ormai,
la nave è una lucciola persa nel blu
mai più ritornerò.
Che il buon vecchio Paolo avesse in mente la Meccanica Quantistica? :biggrin:
pensa che il fratello maggiore di Paolo è stato mio professore di Geometria III all'Università (poi è anche diventato Preside di Facoltà). Non erano proprio onde le sue, ma Ideali, Filtri, Spazi Connessi, ecc., ecc. Un linguaggio molto utile per la MQ. Io adoro Paolo sai... siamo tutti "con quella faccia un po' così, quell'espressione un po'così che abbiamo noi mentre guardiamo Genova"...:wub:
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 09:51
Sta diventando come un bel romanzo giallo, grande Enzo:biggrin:
Sempre piú stimolante la cosa. Mi viene da pensare che l'interferenza si sviluppi quando si utilizza un "quanto" di informazione e a questo punto oltre che dalla struttura delle onde sono anche intrigato dalla struttura della "figura" risultante.
E' un po' come se con questi esperimenti riuscissimo a vedere il "ritmo" dell'Universo.
Ahhh se avessi avuto insegnanti come te a scuola....
dici bene... il ritmo è associato alla musica e la musica si trasmette attraverso onde...:biggrin:
davide1334
01-09-2013, 11:36
bravo enzo,chiarissimo come sempre....cioè si fa per dire...chiarissima l'illustrazione dell'assurdità:ninja:
allora, non possiamo capirlo in maniera logica ma solo vederne i risultati...se da essi deduciamo che due più due non fa quattro,ma se, prendendo questo esempio, facesse cinque e mezzo,ripetendo all'infinito lo stesso esperimento farebbe sempre 5,5? o ogni tanto può saltare fuori un 6 o un 4,5?
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 11:47
bravo enzo,chiarissimo come sempre....cioè si fa per dire...chiarissima l'illustrazione dell'assurdità:ninja:
allora, non possiamo capirlo in maniera logica ma solo vederne i risultati...se da essi deduciamo che due più due non fa quattro,ma se, prendendo questo esempio, facesse cinque e mezzo,ripetendo all'infinito lo stesso esperimento farebbe sempre 5,5? o ogni tanto può saltare fuori un 6 o un 4,5?
ottima domanda Davide. Direi che se per 5.5 intendiamo il risultato di un esperimento come quello descritto, allora sì. L'ordine nel mondo del microcosmo è perfetto. Però, attenzione a estrapolare troppo. Dipende molto da cosa si vuole intendere. Diciamo meglio: se non interveniamo (aspetta ancora la prossima puntata) il risultato NON esiste. Se invece si interviene il risultato è sempre 5.5, anzi 4!!! Tuttavia, quando non esiste ancora, tutto è possibile. Insomma, un bel caos...ma tutte le cose andranno al loro posto...:biggrin:
mi piacciono molto questi articoli. Grazie :)
alexander
01-09-2013, 13:41
cari tutti,
i commenti e le domande sul secondo articolo sembrano terminati. Spero che questo sia dovuto alla semplicità della trattazione e non all'abbandono della tematica. Il numero di "mi piace" sembrerebbe propendere per la seconda alternativa...tuttavia, facciamo finta di niente.
Questo terzo articolo entra nel vivo e penso solleverà molti dubbi e incomprensioni nei neofiti. Ricordatevi, comunque, di NON CERCARE UNA LOGICA DOVE NON CI PUO' ESSERE. In ogni modo, nell'articolo successivo torneremo ancora sugli stessi concetti fino alla "nausea". Se non si entra in questa ottica, tutto diventerà più difficile e noi non lo vogliamo!
E' la trattazione dell'esperimento delle 2 fessure più completa e semplice che abbia mai visto (letto)! :)
Sicuramente entusiasmerà tutti i partecièpanti al sito...
E' solo che andando a ritmo molto spedito non tutti riescono a leggerli in contemporanea (chi per impegni lavorativi, chi per week end al mare, chi per impoegni familiari)
Vedrete che le soddisfazioni arriveranno alla distanza come un'onda lunga! :)
alexander
01-09-2013, 14:36
ottima domanda Davide. Direi che se per 5.5 intendiamo il risultato di un esperimento come quello descritto, allora sì. L'ordine nel mondo del microcosmo è perfetto. Però, attenzione a estrapolare troppo. Dipende molto da cosa si vuole intendere. Diciamo meglio: se non interveniamo (aspetta ancora la prossima puntata) il risultato NON esiste. Se invece si interviene il risultato è sempre 5.5, anzi 4!!! Tuttavia, quando non esiste ancora, tutto è possibile. Insomma, un bel caos...ma tutte le cose andranno al loro posto...:biggrin:
Tanto per esser certo però di non aver capito male (altrimenti mi crolla la MQ in testa), noi stiamo ancora parlando di probabilità vero?
Noi, per tornare all'esempio nell'articolo, a fenditure aperte sappiamo solo che in M avremo enormemente più elettroni che in M tenendo le fessure alternativamente chiuse...
Io comunque non avrò mai un numero certo di elettroni in M quando tengo le due fenditure aperte simultaneamente... ho solo un range di probabilità che mi dice che troverò un numero di elettroni che va da un minimo a un massimo vero?
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 15:33
Tanto per esser certo però di non aver capito male (altrimenti mi crolla la MQ in testa), noi stiamo ancora parlando di probabilità vero?
Noi, per tornare all'esempio nell'articolo, a fenditure aperte sappiamo solo che in M avremo enormemente più elettroni che in M tenendo le fessure alternativamente chiuse...
Io comunque non avrò mai un numero certo di elettroni in M quando tengo le due fenditure aperte simultaneamente... ho solo un range di probabilità che mi dice che troverò un numero di elettroni che va da un minimo a un massimo vero?
vediamo se ho capito bene io il tuo dubbio...
a fenditure aperte il punto M avrà sempre un massimo di probabilità, ma anche di elettroni (la probabilità la calcoliamo in base agli elettroni che arrivano in quel punto). Rifacendo 100 volte l'esperimento a fenditure aperte avrò sempre un massimo di elettroni in M. La ragione è ovvia: gli elettroni a fenditure aperte si comportano come onde e come tali hanno un massimo di intensità (di probabilità in questo caso) proprio nel punto di mezzo tra le fenditure. Dove c'è un massimo di probabilità troveremo sempre un massimo di elettroni effettivi. Tutto funziona come le onde del mare, apparentemente.
davide1334
01-09-2013, 16:04
ottima domanda Davide. Direi che se per 5.5 intendiamo il risultato di un esperimento come quello descritto, allora sì. L'ordine nel mondo del microcosmo è perfetto. Però, attenzione a estrapolare troppo. Dipende molto da cosa si vuole intendere. Diciamo meglio: se non interveniamo (aspetta ancora la prossima puntata) il risultato NON esiste. Se invece si interviene il risultato è sempre 5.5, anzi 4!!! Tuttavia, quando non esiste ancora, tutto è possibile. Insomma, un bel caos...ma tutte le cose andranno al loro posto...:biggrin:
ma come "se non interveniamo"????...cioè, siamo noi a determinarne il risultato????vabbè, immagino che nella prossima puntata farai chiarezza su questo:ninja:
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 16:07
ma come "se non interveniamo"????...cioè, siamo noi a determinarne il risultato????vabbè, immagino che nella prossima puntata farai chiarezza su questo:ninja:
non avrei dovuto dirti niente se no si rischia di confondere. Andiamo avanti per gradi senza cercare di anticipare le cose. Ogni volta digeriamo bene l'articolo e le soprese arriveranno al momento opportuno...;)
davide1334
01-09-2013, 16:16
non avrei dovuto dirti niente se no si rischia di confondere. Andiamo avanti per gradi senza cercare di anticipare le cose. Ogni volta digeriamo bene l'articolo e le soprese arriveranno al momento opportuno...;)
ok,ok aspettiamo;)
alexander
01-09-2013, 16:33
vediamo se ho capito bene io il tuo dubbio...
a fenditure aperte il punto M avrà sempre un massimo di probabilità, ma anche di elettroni (la probabilità la calcoliamo in base agli elettroni che arrivano in quel punto). Rifacendo 100 volte l'esperimento a fenditure aperte avrò sempre un massimo di elettroni in M. La ragione è ovvia: gli elettroni a fenditure aperte si comportano come onde e come tali hanno un massimo di intensità (di probabilità in questo caso) proprio nel punto di mezzo tra le fenditure. Dove c'è un massimo di probabilità troveremo sempre un massimo di elettroni effettivi. Tutto funziona come le onde del mare, apparentemente.
Si si, come al solito mi sono espresso male (ma non è facile col bimbo che mi viene a rompere ogni volta che prendo in mano la tastiera! :)).
Comunque hai capito quello che volevo dire, avevo bisogno della conferma che in M si parlasse di picco massimo di elettroni (senza però la possibilità di sapere, prima di fare l'esperimento, il numero preciso di elettroni che troverò in M dopo l'esperimento. Prima posso sapere solo che in M troverò più elettroni che da qualsiasi altra parte)
A questo punto però volevo approfittare per un'altra domanda:
Esiste una linea di confine a partire dalla quale si esce dalla meccanica classica e si entra in MQ?
In pratica quanto deve essere piccolo il proiettile per comportarsi come un elettrone oppure, quando deve essere grande un elettrone per comportarsi come un proiettile?
Se non interpretai male un post di red di qualche mese fa mi sembrò di capire che la natura dualistica della materia valesse per tutto (anche per il proiettile o addirittura per un pianeta) ed il fatto che non ne abbiamo traccia per questi oggetti macroscopici è dovuto solo al fatto che l'ampiezza della probabilità è in funzione della massa degli oggetti stessi: più grande è la massa e più irrilevante diventa la'mpiezza di probabilità tornando quindi, per gli oggetti di uso comune, alla situazione: N12=N1+N2
Vincenzo Zappalà
01-09-2013, 16:47
Si si, come al solito mi sono espresso male (ma non è facile col bimbo che mi viene a rompere ogni volta che prendo in mano la tastiera! :)).
Comunque hai capito quello che volevo dire, avevo bisogno della conferma che in M si parlasse di picco massimo di elettroni (senza però la possibilità di sapere, prima di fare l'esperimento, il numero preciso di elettroni che troverò in M dopo l'esperimento. Prima posso sapere solo che in M troverò più elettroni che da qualsiasi altra parte)
A questo punto però volevo approfittare per un'altra domanda:
Esiste una linea di confine a partire dalla quale si esce dalla meccanica classica e si entra in MQ?
In pratica quanto deve essere piccolo il proiettile per comportarsi come un elettrone oppure, quando deve essere grande un elettrone per comportarsi come un proiettile?
Se non interpretai male un post di red di qualche mese fa mi sembrò di capire che la natura dualistica della materia valesse per tutto (anche per il proiettile o addirittura per un pianeta) ed il fatto che non ne abbiamo traccia per questi oggetti macroscopici è dovuto solo al fatto che l'ampiezza della probabilità è in funzione della massa degli oggetti stessi: più grande è la massa e più irrilevante diventa la'mpiezza di probabilità tornando quindi, per gli oggetti di uso comune, alla situazione: N12=N1+N2
direi proprio di sì... comunque non mettiamo, per adesso, altra carne al fuoco:biggrin:
Enzo, ti chiedo di darmi qualche giorno per leggere e riflettere prima di proseguire la...... grigliata!:biggrin:
Grazie.....
A questo punto non ci resterebbe che commentare l’esperimento facendo filosofia scientifica e richiamare anche alcuni esperimenti molto più recenti e sofisticati che hanno ulteriormente confermato le assurdità e le loro descrizioni. Non solo, essi hanno anche portato prove di un qualcosa, che potremmo chiamare “informazione”, che pervade l’Universo e che potrebbe viaggiare a velocità ben superiore a quella della luce.
A cosa ti riferisci? L'entanglement?
Per il resto spiegazione chiara e completa :)
Caro Enzo, forse ho fatto prima del previsto le mie riflessioni. Pongo la domanda, sperando che no sia fuori di testa.
Gli elettroni, diversamente dai proiettili, hanno un campo elettromagnetico che li circonda. Potrebbe influire sul risultato visto che il campo si comporta come un'onda quando la particella si muove? E per questo creare interferenza seppur gli elettroni vengano sparati uno alla volta? :shock:
Grazie
Manni Antonio
02-09-2013, 00:00
Se non ho capito male, praticamente quando spariamo gli elettroni, uno alla volta, attraverso un solo foro, sulla parete rileviamo più elettroni di quando ci aspettassimo di trovare??
non potrebbe centrare qualcosa l'effetto valanga ( o break-down a valanga (http://it.wikipedia.org/wiki/Breakdown_a_valanga) )???
Ah! se potessimo accelerare delle palline da ping pong alla velocità della luce e fare l'esperimento della doppia fenditura con esse....:biggrin:
SuperMagoAlex
02-09-2013, 01:26
cari tutti,
i commenti e le domande sul secondo articolo sembrano terminati. Spero che questo sia dovuto alla semplicità della trattazione e non all'abbandono della tematica. Il numero di "mi piace" sembrerebbe propendere per la seconda alternativa...tuttavia, facciamo finta di niente.
Ciao Enzo, per quanto mi riguarda sto stampando gli articoli ma non potrò leggerli per qualche tempo, dato che mi sto dedicando alla Fisica Addormentata, ed avendo poco tempo a disposizione non vorrei mettere troppa carne al fuoco :)
Vincenzo Zappalà
02-09-2013, 06:30
A cosa ti riferisci? L'entanglement?
Per il resto spiegazione chiara e completa :)
beh... cosa ti sembra? Ma andiamo per gradi...:biggrin:
Vincenzo Zappalà
02-09-2013, 06:33
Caro Enzo, forse ho fatto prima del previsto le mie riflessioni. Pongo la domanda, sperando che no sia fuori di testa.
Gli elettroni, diversamente dai proiettili, hanno un campo elettromagnetico che li circonda. Potrebbe influire sul risultato visto che il campo si comporta come un'onda quando la particella si muove? E per questo creare interferenza seppur gli elettroni vengano sparati uno alla volta? :shock:
Grazie
è inutile cercare risposte "logiche" e coerenti con la fisica classica... Il campo è proprio l'onda e quindi... aspetta il prossimo articolo...OK?
Vincenzo Zappalà
02-09-2013, 06:36
Se non ho capito male, praticamente quando spariamo gli elettroni, uno alla volta, attraverso un solo foro, sulla parete rileviamo più elettroni di quando ci aspettassimo di trovare??
non potrebbe centrare qualcosa l'effetto valanga ( o break-down a valanga (http://it.wikipedia.org/wiki/Breakdown_a_valanga) )???
no. Gli elettroni sparati sono uguali agli elettroni rivelati sulla piastra finale. Sia che vi sia un solo foro, sia che ve ne siano due. Tanti ne spariamo e tanti ne vengono rilevati. Ripeto ancora: non cerchiamo soluzioni di fisica classica... se no non sarebbe MQ.
Vincenzo Zappalà
02-09-2013, 06:38
Ciao Enzo, per quanto mi riguarda sto stampando gli articoli ma non potrò leggerli per qualche tempo, dato che mi sto dedicando alla Fisica Addormentata, ed avendo poco tempo a disposizione non vorrei mettere troppa carne al fuoco :)
non ti preoccupare... la MQ non scappa e forse fai meglio tu che avrai così il quadro completo... almeno delle due fenditure :biggrin:
Vincenzo Zappalà
02-09-2013, 06:45
cari amici,
ho spezzato l'esperimento e le riflessioni su di lui in vari pezzi proprio per cercare di fare digerire i vari concetti lentamente. Tuttavia, vi invito a non volere chiedere qualcosa che non ho ancora descritto. So che viene naturale, ma creerebbe più confusione che certezze. Rischierei, rispondendo, di condensare in poche righe e frettolosamente ciò che ho già scritto in modo più accurato e dettagliato negli articoli successivi.
Vi pregherei, quindi, di fare domande o commenti solo su quello che è stato descritto e sulla sua comprensione, senza cercare di predire il perchè e il come di certe evidenze. Accettiamole, capiamole, senza volerle spiegare in qualche modo. L'articolo successivo risponderà da solo a ciò che può essere spiegato (non tutto ovviamente dato che siamo ormai in MQ).
Per ogni articolo domande solo su quello che è stato descritto senza arrischiare risposte o domande su come finirà. Alla fine dei 5 articoli sulla doppia fenditura, via libera su tutto quanto descritto. OK:biggrin::wub:
capsicum
02-09-2013, 11:54
Professore, grazie per i suoi articoli. Sempre godibilissimi! Gianpiero
mmanzato
02-09-2013, 15:27
Enzo,
Gli elettroni che vengono "sparati" hanno tutti la stessa velocità?
Oppure non fa differenza ai fini dei risultati dell'esperimento?
Grazie
Michele
Vincenzo Zappalà
02-09-2013, 15:48
Enzo,
Gli elettroni che vengono "sparati" hanno tutti la stessa velocità?
Oppure non fa differenza ai fini dei risultati dell'esperimento?
Grazie
Michele
esattamente la stessa! Arrivano, infatti, uno alla volta anche sulla piastra finale... Niente da fare, è inutile cercare soluzioni di tipo "logico" :biggrin:
carlo2002
02-09-2013, 19:09
Pensavo che l'interferenza generata dalle due fenditure fosse una caratteristica solo della luce, già lo scoprire che riguarda anche gli elettroni ed altre particelle per me è una novità.
in effetti anchio mi chiedevo se il numero degli elettroni rilevati fosse uguale o diverso da quelli sparati, caro Vincenzo credo che sia più una curiosità piuttosto che una ricerca di logicità, anzi chiarire questi piccoli dubbi ci può avvicinare di più alla comprensione dell'illogicità.
Segnalo questa simpatica animazione tratta da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Wave-particle_duality.ogv
MARCELBERG
02-09-2013, 22:43
...credo di aver cercato di comprendere l'esperimento di Feynman almeno cento volte con cento spiegazioni diverse, e, finalmente, mi è chiarissimo, ( sempre accettando, di buon grado, la sua assoluta assurdità)...grazie Enzo!!...non ho domande perchè le uniche domande che mi sovvengono sono solo pretesti per dare spiegazioni logiche a qualche cosa che di logico non ha nulla...quindi non le faccio. resto in attesa.
Grazie ancora.
mmanzato
03-09-2013, 02:07
esattamente la stessa! Arrivano, infatti, uno alla volta anche sulla piastra finale... Niente da fare, è inutile cercare soluzioni di tipo "logico" :biggrin:
Pensavo che elettroni di velocità diverse avessero "lunghezze d'onda" diverse, e quindi non ci sarebbe una figura di interferenza. Perché poi entità materiali - anche prese singolarmente - abbiano una lunghezza d'onda, questo è il mistero da svelare. Se è un atto di "rassegnazione alla realtà" che dobbiamo compiere, lo accetto, ma mi lascia davvero con l'amaro in bocca...
Vincenzo Zappalà
03-09-2013, 06:44
Pensavo che l'interferenza generata dalle due fenditure fosse una caratteristica solo della luce, già lo scoprire che riguarda anche gli elettroni ed altre particelle per me è una novità.
in effetti anchio mi chiedevo se il numero degli elettroni rilevati fosse uguale o diverso da quelli sparati, caro Vincenzo credo che sia più una curiosità piuttosto che una ricerca di logicità, anzi chiarire questi piccoli dubbi ci può avvicinare di più alla comprensione dell'illogicità.
Segnalo questa simpatica animazione tratta da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Wave-particle_duality.ogv
d'accordo, d'accordo... ma ho solo paura di creare confusione e discordanza con quello che diremo dopo:)
Il filmato è carino, ma non proprio esatto... da quanto mi è sembrato di vedere... Lo devo riguardare attentamente...
Vincenzo Zappalà
03-09-2013, 06:50
Pensavo che elettroni di velocità diverse avessero "lunghezze d'onda" diverse, e quindi non ci sarebbe una figura di interferenza. Perché poi entità materiali - anche prese singolarmente - abbiano una lunghezza d'onda, questo è il mistero da svelare. Se è un atto di "rassegnazione alla realtà" che dobbiamo compiere, lo accetto, ma mi lascia davvero con l'amaro in bocca...
carissimo,
la lunghezza d'onda deve essere sempre la stessa per l'esperimento delle due fenditure. Abbi pazienza... quello che sembra un atto di rassegnazione diventerà una realtà estremamente affascinante. Come ho detto... basta cambiare modo di pensare! Questa è la MQ: una visione diversa, ma sicuramente ordinata!
Vincenzo Zappalà
03-09-2013, 06:56
Pensavo che l'interferenza generata dalle due fenditure fosse una caratteristica solo della luce, già lo scoprire che riguarda anche gli elettroni ed altre particelle per me è una novità.
in effetti anchio mi chiedevo se il numero degli elettroni rilevati fosse uguale o diverso da quelli sparati, caro Vincenzo credo che sia più una curiosità piuttosto che una ricerca di logicità, anzi chiarire questi piccoli dubbi ci può avvicinare di più alla comprensione dell'illogicità.
Segnalo questa simpatica animazione tratta da wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Wave-particle_duality.ogv
avevo ragione... la parte finale non è esatta... una particella non ritorna a essere onda. Almeno, normalmente è questa l'interpretazione comune. Anche perchè solitamente si guarda la particella DOPO il passaggio dalla fenditura.
alexander
03-09-2013, 10:21
Sempre relativamente alla inutile ricerca di una “logica” all’interno della MQ e più in particolare dell’esperimento in oggetto, e anche a costo di diventare un po’ noioso, mi viene da pensare che magari, in un sistema chiuso come quello dell’esperimento, in qualche modo si crei una specie di conservazione molto evoluta ed “intelligente” dell’informazione relativamente alla fenditura da dove passano gli elettroni.
Tale informazione finirebbe per influenzare lo stato quantico degli elettroni nei passaggi successivi creando il fenomeno dell’interferenza (cosa che non avverrebbe con una unica fenditura aperta in quanto in tal caso sistema non avrebbe possibilità di scelta e quindi necessità di conservare l’informazione).
Ovviamente questo è solo un gioco di fantasia, non credo abbia nulla a che fare con la fisica però lo volevo prendere come spunto per chiedere ad enzo, alla fine di tutta la trattazione sulla MQ, un’opinione personale conclusiva da uomo di scienza su questa presunta “illogicità” rispetto al nostro senso comune.
A me lascia sempre l’amaro in bocca perché mi porta a pensare che esista una spiegazione più profonda della natura della materia che, attraverso la MQ, siamo riusciti solo ad osservare da lontano senza comprenderla totalmente.
In proposito mi viene in mente la gravitazione universale di newton, bellissima matematicamente e con risultati perfettamente concordanti con le osservazioni , ma in cui la l’interazione gravitazionale nasceva da una qualche forma di forza tra due oggetti che non fu compresa in pieno e la cui vera natura fu scoperta solo più di 2 secoli dopo da Einstein…
Vincenzo Zappalà
03-09-2013, 12:07
Sempre relativamente alla inutile ricerca di una “logica” all’interno della MQ e più in particolare dell’esperimento in oggetto, e anche a costo di diventare un po’ noioso, mi viene da pensare che magari, in un sistema chiuso come quello dell’esperimento, in qualche modo si crei una specie di conservazione molto evoluta ed “intelligente” dell’informazione relativamente alla fenditura da dove passano gli elettroni.
Tale informazione finirebbe per influenzare lo stato quantico degli elettroni nei passaggi successivi creando il fenomeno dell’interferenza (cosa che non avverrebbe con una unica fenditura aperta in quanto in tal caso sistema non avrebbe possibilità di scelta e quindi necessità di conservare l’informazione).
L'informazione non modifica lo stato degli elettroni successivi ma proprio di quello che stai osservando. No, non lascia l'amaro in bocca, perchè riesce a "descrivere" l'intero Universo. Qualcosa manca ancora e la gravità ne è uno dei punti essenziali... ma non preoccupiamoci... le onde gravitazionali ci sono sicuramente e anche i gravitoni. prima o poi...
Mi viene da vomitare, rileggerò tutto molto più lentamente...
carlo2002
04-09-2013, 19:00
avevo ragione... la parte finale non è esatta... una particella non ritorna a essere onda. Almeno, normalmente è questa l'interpretazione comune. Anche perchè solitamente si guarda la particella DOPO il passaggio dalla fenditura.
Certo, ma credo che la figura in movimento (quella dell'osservazione) non sia un'onda vera e propria ma piuttosto la descrivono come oggetto quantico. Effettivamente nel suo proseguo sarebbe meglio che venisse raffigurata come una particella sparata come nel primo esempio altrimenti se continuasse il tragitto come la raffigurano, ossia con uno stato non definito, dovrebbe ancora apparire l'interferenza sul rilevatore finale.
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