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Visualizza Versione Completa : Restauro di un 102/500 assai malconcio



Fazio
18-10-2021, 13:27
Acquisto ed arrivo:

Trattasi di un Celestron Nexstar f 5 acquistato 2 mesi fa in un noto mercatino online dove anche venditori con ottimi feedback e sulla carta affidabili non resistono alla tentazione di disfarsi della “sola” che hanno ricevuto magari anche lucrandoci sopra.
Il tele era messo in vendita corredato da poche foto malfatte (cosa forse voluta).
Breve telefonata e, senza fare troppe domande, lo prendo da un astrofilo molto noto nel centro Italia che l’aveva ricevuto in cambio di una compravendita.
Una piccola spesa (140 euro) per un piccolo acromatico che se integro e ben messo (come promessomi) era commisurata al valore di un tele di poche pretese che io cercavo per campi larghi e per fare qualche osservazione terrestre.
Dopo 15 giorni e diverse traversie nella consegna (alcuni corrieri sono emeriti cialtroni) è arrivato in una confezione arraffazzonata ma tutto sommato protettiva che una volta aperta rivela il suo contenuto già a prima vista molto dimesso e pieno di sporcizia con il doppietto lordo ma almeno intero.
A corredo un singolarissimo diagonale da 2” mai visto prima somigliante anche nel peso ad un raccordo idraulico e con uno specchio ”tiltabile” (forse il secondario di un Newton) di buona qualità. Il solo diagonale meriterebbe una descrizione particolareggiata per quanto è bizzarro ma non è comunque utilizzabile per il suo peso spropositato (rasenta il 1/2 Kg).
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Un poco desolato guardo attraverso il doppietto e vedo le pareti interne del tubo unte e lucide di qualcosa (forse Svitol o similari) usato evidentemente per svitare la cella dal tubo, qua e là alla patina oleosa aderisce qualche microframmento metallico!
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Il focheggiatore, sporco da far paura, ha un incedere stranamente “gommoso”; il tubo nei pressi delle viti di fissaggio del focheggiatore è pieno di mastice appiccicoso, vicino ad una vite si intravede fuoriuscire il lembo di un nastro gommato interposto tra la flangia ed il tubo stesso.
Insomma un disastro…
Prima di meter via il tele verifico la sua collimazione con il REEGO ma il risultato lo davo a quel punto scontato.
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Dopo accurata disinfezione delle mani accantono da una parte il “coso” con l’idea che a tempo perso mi sarei divertito forse a dargli una sistemata provando anche ad addomesticarne la sua pesante scollimazione.

cherubino
18-10-2021, 13:30
Un bel disastro, direi... :sowsuser:

Interessante il fatto che abbiano venduto una simile "ciabatta".
Mi sembra non fossi al corrente delle condizioni dello strumento all'atto dell'acquisto o sbaglio?

E' una vergogna che per pochi soldi (perdonami ma non parliamo di cifre ingenti) esista gente capace di rifilare dei simili "bidoni".
Andrebbero messi alla gogna, se non altro per pura soddisfazione...

Spero tu abbia lasciato un DEGNO feedback...




Paolo

DavideGallotti
18-10-2021, 13:34
purtroppo capita, in certi casi, ai tempi in cui frequentavo i mercatini facevo degli ingrandimenti delle foto con raccolta dettagli informazioni degna del kgb, poi mi sono stancato.
si trovano un sacco di persone corrette ma capita ogni tanto qualche personaggio poco corretto.

Se le lenti non hanno dei danni si puo rimettere in sesto e personalmente amo la meccanica, lo troverei un divertimento.
adesso ci avviciniamo alle giornate nuvolose fredde con pioggia, penso che sia ottimo per passare del tempo divertendosi.

poi aggiornaci sul restauro [emoji106]

Inviato dal mio colapasta digitale

Fazio
18-10-2021, 13:36
Opere di bonifica:

Passate diverse settimane smonto il piccolo rifrattore da cima a fondo, tolgo dal focheggiatore diverse strisce di nastro gommato da elettricista (!!) messe alla rinfusa, tolgo altro nastro interposto a far spessore tra il tubo e flangia del focheggiatore e con un po’ di solvente tolgo il mastice rimasto appiccicato un po’ ovunque.
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Dopo aver spruzzato abbondantemente con sgrassatore le parti maggiormente bisunte, il tutto (cella compresa) viene lavato con acqua tiepida e sapone per piatti dopo un lungo “ammollo”.
Per la filettatura del tubo su cui si avvita la cella, con l’aiuto di uno spazzolino, l’operazione viene ripetuta per togliere una morchia di olio frammisto a polvere e microtrucioli di alluminio (il filetto è infatti un po’ rovinato nei primi passi). Alla fine rimangono del lordume iniziale comunque delle alonature all'interno del tubo ma almeno lo si può maneggiare senza più sporcarsi le mani.
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La cella smontata, forse tornita su una lega di alluminio più dura, ha resistito ai maltrattamenti ed è integra.
Le lenti del doppietto le lascio da parte senza pulirle, sarà l’ultima cosa da fare una volta tentata un’accettabile collimazione.

Fazio
18-10-2021, 13:45
Opera di rimontaggio e tentativi di collimazione:

All’interno del focheggiatore sono state rimosse le due guide fisse di nylon (cosa affatto facile visto che il biadesivo originario di carta applicato due decenni prima era ormai vetrificato).
Le guide, una volta pulite con trielina, sono state riposizionate utilizzando un biadesivo telato di spessore un poco superiore all’originario.
Registrando con i 2 grani la terza slitta mobile di nylon nero, con soddisfazione mi accorgo che il focheggiatore è tornato fluido ed incredibilmente privo di giochi.
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Rimontando il focheggiatore tra flangia e tubo c’è però un grosso gioco per cui messe le prime 2 viti tra l’asola della terza vite e la flangia ci sono quasi 2 mm di lasco: Rimonto lenti e cella e provo trovare un compromesso girando il verso del focheggiatore più volte, stringendo progressivamente le 3 viti a fasi alterne ma la collimazione pende sempre da una parte o dall’altra.
Emulo allora chi mi aveva preceduto utilizzando al posto del nastro da elettricisti una striscia di rame da 8 decimi; ne provo di varie lunghezze, quella che sembra migliore copre circa 1/3 della circonferenza e girando il focheggiatore nelle 3 posizioni possibili ne trovo una dove la collimazione più che decente.
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Visto che ci sono, non mi accontento…

Ogni filettatura, anche una dal passo molto fine, se non è stretta a fondo ha un piccolo gioco che permette di vedere (nel mio caso con l’aiuto del REEGO strumento preziosissimo) da che parte va “tiltata” la cella rispetto al tubo per collimarla.
Trovato il verso provo a spessorare la battuta interna della cella in 2 punti a 120° tra loro (una sorta di “pull” di una cella collimabile a 3 punti) con colla cianoacrilica e carta stagnola.
Lo spessore appropriato è naturalmente un’incognita e la stagnola si rivela troppo sottile e specialmente fragile se usata in strati sovrapposti (si lacera sfaldandosi inesorabilmente al momento di avvitare a fondo la cella).
Con la pazienza di un monaco zen provo ad incollare quella specie di alluminio di una lattina di birra che è molto più tenace e di spessore maggiore.
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Al primo tentativo (lo confesso, ho un gran fondoschiena…) una volta avvitata saldamente la cella il risultato sembra premiare la mia perseveranza.
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Fazio
18-10-2021, 13:46
Morale della (lunga) favola:

Nei mercatini si prendono facilmente fregature che non valgono nemmeno la metà di quello che viene chiesto.
Con un poco di manualità si può ridare un aspetto decente ad un telescopio ridotto veramente male.
Anche ad una cella non collimabile si può mettere mano!

Fazio
18-10-2021, 14:05
A proposito...

C'è mica qualcuno in grado di identificare o darmi qualche indicazione sul singolarissimo diagonale?
Nessuno ha mai visto qualcosa del genere?

Muoio dalla curiosità!

DavideGallotti
18-10-2021, 14:14
se l'angolare è in alluminio puo darsi sia un prodotto della Metalplant, fonderia brasiliana che ha quei innesti romboidali.

Inviato dal mio colapasta digitale
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Fazio
18-10-2021, 14:26
Mi sembra non fossi al corrente delle condizioni dello strumento all'atto dell'acquisto o sbaglio?...
Ovviamente non lo ero, ho solo telefonato per sapere come stesse, non ho fatto molte domande, io mi fido e continuerò a fidarmi, né voglio troppo complicarmi la vita...
La parola data e non mantenuta non danneggia certo me ma chi non la mantiene!
140 non mi cambiano certo la vita e poi, in fondo, è stato istruttivo e mi sono divertito molto!!!

Fazio
18-10-2021, 14:30
se l'angolare è in alluminio...
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20211018/d88bf2fd8d17bf86d14cfdfd3da3096d.jpg

È d'alluminio anche se pesa come fosse di ghisa!
La somiglianza è elevata, dove sei andato a scovare un prodotto di una fonderia brasiliana? :shock::wtf:

DavideGallotti
18-10-2021, 14:34
......dove sei andato a scovare un prodotto di una fonderia brasiliana? :shock::wtf:

Google Lens [emoji6]

Inviato dal mio colapasta digitale

Angelo_C
18-10-2021, 18:36
Complimenti, gran bel lavoro. ;)

In ogni caso sposo le parole di Cherubino, al carissmo "solatore" lascia un bel feedback, franco e articolato, aiuterai magari altri acquirenti (che potrebbero non avere la tua presenza di spirito e manualità) a stare alla larga da gente simile. :twisted:



Ps.: il diagonale a prima vista, mi sembra un autocostruito.

Huniseth
20-10-2021, 09:27
Non voglio spezzare una lancia in favore del cattivo venditore, ma ammetto che se dovessi vendere i miei telescopi, che peraltro sono tutti comprati usati, non sarebbero nelle migliori condizioni psicofisiche... Però metto le foto e una descrizione sincera. Dopotutto, sono strumenti che sono stati usati su diversi campi di battaglia, una righetta oggi, una domani, poi stanno mesi fermi e prendono polvere anche dentro, inevitabile - a parte una pulizia superficiale se li vendessi più di tanto non farei. Se li vogliono intonsi e immacolati hanno solo da comprarseli nuovi, non a prezzo di regalo. L'importante è il visto e piaciuto, non spedisco mai.

Alby68a
23-10-2021, 21:06
Quel telescopio al massimo andava regalato a chi ne capiva un poco.
Fazio fortunatamente sapeva dove mettere le mani, ma se capitava nella mani di una persona meno esperta aveva solo perso tempo e denaro.
Una cosa è vendere un prodotto usato un'altra uno malconcio e non utilizzabile.
Spero che il venditore si sia preso un feedback negativo.