Visualizza Versione Completa : Ziel Gem 38 (opinioni e consigli)
Buon Giorno a tutti!
Ho recentemente ereditato questo strumento un pò datato e vorrei avere da voi alcune opinioni in merito e consigli per utilizzarlo.
A momento, dalle poche info che trovato, mi ritrovo con un rifrattore acromatico 80x400 f5:hm:
Qualcuno di voi lo possiede o l'ha posseduto?
altazastro
28-09-2021, 12:45
Non ho avuto quello, ma ho avuto un paio di 80/400 di marche diverse (Meade ETX-80 e Skywatcher Startravel 80) e sostanzialmente si equivalgono tutti, a meno magari dell'esemplare più o meno fortunato, ma la sostanza è la stessa.
Visualmente è uno strumento dedicato ai bassi ingrandimenti ed ai campi stellari, ma più o meno tutto il catalogo Messier è alla sua portata (con differenti livelli di soddisfazione a seconda degli oggetti) sotto un cielo almeno decentemente buio.
Non è uno strumento preferenziale per Luna e pianeti, poi almeno la prima si lascia guardare senza troppi drammi anche fino ai 130X, meglio se con un filtro tipo Fringe Killer per togliere un po' di cromatismo.
Non mi ricordo grandi (e nemmeno medie) performance su Giove, mentre Saturno va un po' meglio, anche se pure a 130 ingrandimenti rimane un po' piccolo.
Ovviamente ti servirà una Barlow per raggiungere quegli ingrandimenti, ma al giorno d'oggi se ne trovano di buona qualità a basso prezzo, pur di rinunciare ai marchi prestigiosi.
Quanto agli oculari, la mia esperienza di visualista è ferma ai Plossl, quindi su questo argomento cedo volentieri la parola a chi ha esperienze più recenti e magari anche più ampie.
Ti posto questo link di una recensione che ho trovato su un rifrattore acromatico 80/400, l'Antares Marte 2. Questo è il link: http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?t=2314
Questi due sono su un altro rifrattore 80/400 che non è più prodotto, il Konus Vista - 80, uno a favore e l'altro assai contro:
http://www.sidus.org/proveStrumenti/PHOTALLICA/konus80.html
http://www.sidus.org/proveStrumenti/telescopi/konus80.html
Angelo_C
29-09-2021, 18:26
Le ultime due recensioni, di fatto recensiscono due strumenti diversi.
Il Konus "giallo", che anche io ho posseduto (è stato il mio primo rifrattore "corto") qualitativamente era molto meglio del successivo Konus "blu", intendiamoci erano entrambi strumenti a basso costo, ma il "giallo" giovava ancora un disciplinare di assemblaggio e controllo quasi-giapponese (la Konus "anticamente" produceva ottime ottiche made in japan), ci se ne accorge già solo dal focheggiatore (e relativo attacco del cercatore), mentre il "blu" è il tipico "cinese".
Credevo che fossero entrambi lo stesso strumento, a parte il colore. Concordo con te che il Vista arancione è un'ottica ben fatta, io ce l'ho un anno buono (comprato usato) e devo dire che come ottica non dispiace!
etruscastro
30-09-2021, 09:18
(la Konus "anticamente" produceva ottime ottiche made in japan)...
produceva o importava?
perché a me non risulta che la konus abbia mai prodotto nulla di "suo"
Angelo_C
30-09-2021, 15:28
Si, più correttamente dovevo dire che "produceva strumenti" (non "ottiche"), le ottiche le prendeva (se non ricordo male da Yamaguchi) ma la meccanica la produceva in proprio.
Angelo. Devo dire che in base a quello che hai detto i conti tornano. Prima di comprare il Konus Vista-80 avevo acquistato un po' di anni fa un rifrattorino acromatico 70/400, il Travelscope 70 della Celestron che sì, è carino per i panorami, nella visione di oggetti estesi come le Pleiadi (una volta guardandole dal mio terrazzo di Orotelli nell'estrema periferia del paese e con poco inquinamento luminoso, ero arrivato alla magnitudine 10), sulla Luna OK se ci si accontenta, ma sui pianeti a 100X lasciava a desiderare; in sintesi il parere che strumentini di questo tipo vanno bene sul cielo profondo (tenuto conto che l'obiettivo è solo di 70 mm) ma non sul planetario mi ci torna alla grande, è la classica ottica "made in China". Per molto tempo sono stato incerto se comprare il Vista (quello arancione) perché lo credevo un prodotto interamente cinese e un centimetro in più di obiettivo non penso che desse chissà che cosa in più. Me lo sono preso usato a Maggio dell'anno scorso e vedendo Venere a 23X di sera, ormai prossimo alla congiunzione inferiore si vedeva benissimo la falce (col 70/400 non ho mai avuto una visione così buona di essa). Guardando poi una stella a 100X e sfocandola (non mi ricordo più se in intrafocale o in extrafocale) gli anelli erano concentrici e dava l'idea che l'ottica fosse collimata (dico "dava" perché non sono un esperto di star test, se c'è ancora in vendita il libro delle edizioni Coelum "Come testare il proprio telescopio" me lo comprerei). L'anno scorso a 160X-200X ci ho visto la calotta polare sud di Marte e Syrtis Maior, col 70/400 non ci ho neanche provato, non ne vale la pena! Limiti: essendo un rifrattore acromatico a corto fuoco f/5 un po' di cromatismo c'è, quando guardo il Sole a 50X e con un filtro solare in vetro c'è una certa incertezza di messa a fuoco, normale per gli acromatici corti, inserendoci un filtro W21a migliora il contrasto sia sul Sole che sulla Luna (perché è tagliata la parte blu dello spettro?). Per confronto il Konusuper 120 (acromatico 120/1000), diaframmato a 90 mm a causa di una scheggiatura laterale del doppietto acromatico, su Marte l'autunno scorso aveva una resa superiore e non credo proprio che sia il centimetro in più che da solo facesse la differenza, anche questo torna colla teoria.
Angelo_C
02-10-2021, 15:14
In ogni caso il bello di questi cinesini corti è che la qualità dei singoli pezzi (anche quelli di plastica) è solitamente più che degna (ho detto degna, non buona :biggrin: ), sono fatti a macchina quindi di qualità costante, in questo ambito il più delle volte, quello che connota un prodotto fetente da un prodotto decente è l'assemblaggio.
Quindi se uno ha il coraggio (e visto il costo, uno il coraggio lo dovrebbe trovare ;) ) di metterci le mani sopra, potrebbe trasformare un nanetto fetente in un nanetto più che degno.
Tempo fa, postai una guida su come rimettere in sesto un classico doppietto, io stesso su vari "cinesastri" scollimati e/o con svariate aberrazioni oltre il limite della decenza, dopo aver cambiato gli spaziatori (provandone di diversi spessori) ho migliorato moltissimo la sferica (che cambia di entità sui vari colori in base alla distanza dei due elementi), altri sistemandoli nella cella in modo complanare ho migliorato la coma e l'astigmatismo.
Questo per l'obiettivo, ma anche lo smontaggio del focheggiatore, pulizia e applicazione di strisce di teflon, che ne migliorano lo scorrimento e diminiuto la flessione, oltre al rimontaggio dello stesso sul tubo in maniera coassiale (sovente sono storti), sostituzione con viteria inox (2,25 € dal ferramenta sotto casa) in luogo di quelle di ferraccio che si spanano/arrugginisconi solo a vederle, ecc.
In breve un "konus blu", dopo smontaggio e riassemblaggio con cura, può diventare senza problemi un "konus giallo". :wub:
Beh, sicuramente i materiali non sono dei migliori ma sono un buon compromesso per fornire un prodotto con un po' di decenza senza alzare troppo il prezzo. Sicuramente tra un acromatico cinese della Skywatcher 102/1000 ed il rifrattore della Northek 102/1300 c'è una bella differenza fra i materiali usati e anche come resa ottica (forse qui le differenze si riducono, non so di quanto perché non li ho mai provati, è una mia pura supposizione) ma la domanda è questa: ne vale la pena di prendere il Northek che ho sentito che costa 1700 euro mentre lo Skywatcher ne costa 530, quindi fra le 3 - 4 volte di meno? Con 1700 euro uno si compra un riflettore computerizzato con cui vede di più, ma a questo punto è una questione di gusti e preferenze. Sicuramente se i Cinesi stessero più attenti a controllare i loro prodotti, anche senza arrivare all'ultraperfezionismo dell'Astrophysics, uno li troverebbe già ben funzionanti ma il prezzo sarebbe sicuramente maggiore. Saperselo mettere a posto come sai fare tu è un grande dono, ma non tutti ce l'hanno ed io sono tra questi; il tuo scritto su come fare per mettere a posto il doppietto acromatico è sicuramente molto prezioso, poi chiaramente uno deve provarci, questo senz'altro.
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.