Giuseppe Petricca
23-08-2013, 17:18
Ieri sera erano venuti a casa alcuni miei amici del liceo, dato che volevamo fare una serata astronomica... purtroppo le nuvole ci hanno a malapena concesso di vedere Vega, Albireo ed M57... per il resto nada de nada.
Comunque si è fatto tardi, intorno alle 2 di notte, e uscendo per riporre il tele dentro casa giusto per farmi un bel favore noto che il cielo si era completamente rasserenato, eccetto qualche piccolo addensamento sui monti! :D
Ovviamente non ci sto più a riporre il tutto, e corro in casa a prendere la digitale e l'adattatore.
Ecco quindi il primo risultato, mosaico di tre scatti uniti, equilibrati ed elaborati con PS di tutta la superficie lunare visibile in questa fase. Bellissimi i dettagli al terminatore, come lo scuro Endymion nel nord, poi Messala, Geminus, Buckhardt e Cleomedes, il Mare Crisium, e il quartetto che domina tutti, Langrenus, Vendelinius, Petavius e Furnerius ^^
4242
Hires qui: http://www.astrobin.com/53402
Dopodichè, ho montato il 25mm, e mi sono dato alla proiezione d'oculare proprio sull'ultimo quartetto. E qui sono iniziate le buone difficoltà: dato che la messa a fuoco e il fatto che a zoom maggiore corrisponde movimento maggiore, mi ha dovuto obbligare a mettere la ISO 200, con conseguente riempimento tosto di rumore. Si nota benissimo, purtroppo, da questo piccolo panorama in quattro scatti, dove solo la zona intorno a Petavius mi soddisfa pienamente (togliamo proprio Langrenus che è venuto sfuocato).
4243
Hires qui: http://www.astrobin.com/53396
Non soddisfatto di questo risultato, ho continuato a darci dentro, e ho osato un po' di più, zoomando sul cratere Petavius, che è sicuramente la feature più bella da osservare visivamente e da tentare di riprendere in questa fase lunare. Il complesso picco centrale, la Rima evidente al suo interno e i suoi dintorni lo rendono un obiettivo sicuramente appetitoso! Ecco quindi qui riprodotta la sequenza di elaborazione dalla foto originale a quella finale. Anche quest'ultima piena di rumore, ma non sono riuscito a toglierlo oltre questo livello, dato che avrei reso superplasticosa la foto.
4244 4245 4248
Hires di tutti e tre gli stadi qui: http://www.astrobin.com/53362/C/
Nella stessa foto sono visibili, giusto dietro Petavius troviamo Palitzsch, con la sua omonima Vallis, mentre sul fronte vi è Wrottesley. Sulla destra troviamo la coppia nota di Snellius e Stevinus e anche i vari crateri Hase sul retro, il più profondo che si identifica con la lettera D.
Inoltre in questa immagine, come potete vedere dal titolo di astrobin, vi è una delle due valli più lunghe presenti sul suolo Lunare, la Vallis Snellius (l'altra è la Vallis Rheita), che taglia in verticale ed in modo evidente tutta la porzione destra della fotografia ;)
Quindi, per concludere, una elaborazione aggiuntiva su quest'ultimo crop. Avete mai provato a fare l'inverso di quel che vedete delle foto lunari? Riuscirete con pochi passi a 'tirare fuori' molti più dettagli particolari delle features che avete ripreso.
4247
Hires qui: http://www.astrobin.com/53414/B/
In questo caso, parlo proprio della Rima Petavius, interna al cratere è che lo taglia per un suo raggio. Sicuramente era evidente anche dalla foto b/n... ma dalla sua inversione emerge prepotentemente, come anche (in misura minore) il complesso picco al centro ;)
Spero come sempre che sia le foto che lo scritto sia di vostro gradimento. Come al solito, consigli e tutto il resto sono ben accetti ^^
Giusto per ricordarlo, ecco il mio setup (con la copertura oscurate tra obiettivo della digitale e oculare rimossa) dal mio cellulare stanotte :)
4249
Foto con Nikon P90, ISO 200, f4.0/5.0, 1/320" exp per la luna intera, 1/80" per gli ingrandimenti.
Comunque si è fatto tardi, intorno alle 2 di notte, e uscendo per riporre il tele dentro casa giusto per farmi un bel favore noto che il cielo si era completamente rasserenato, eccetto qualche piccolo addensamento sui monti! :D
Ovviamente non ci sto più a riporre il tutto, e corro in casa a prendere la digitale e l'adattatore.
Ecco quindi il primo risultato, mosaico di tre scatti uniti, equilibrati ed elaborati con PS di tutta la superficie lunare visibile in questa fase. Bellissimi i dettagli al terminatore, come lo scuro Endymion nel nord, poi Messala, Geminus, Buckhardt e Cleomedes, il Mare Crisium, e il quartetto che domina tutti, Langrenus, Vendelinius, Petavius e Furnerius ^^
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Hires qui: http://www.astrobin.com/53402
Dopodichè, ho montato il 25mm, e mi sono dato alla proiezione d'oculare proprio sull'ultimo quartetto. E qui sono iniziate le buone difficoltà: dato che la messa a fuoco e il fatto che a zoom maggiore corrisponde movimento maggiore, mi ha dovuto obbligare a mettere la ISO 200, con conseguente riempimento tosto di rumore. Si nota benissimo, purtroppo, da questo piccolo panorama in quattro scatti, dove solo la zona intorno a Petavius mi soddisfa pienamente (togliamo proprio Langrenus che è venuto sfuocato).
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Hires qui: http://www.astrobin.com/53396
Non soddisfatto di questo risultato, ho continuato a darci dentro, e ho osato un po' di più, zoomando sul cratere Petavius, che è sicuramente la feature più bella da osservare visivamente e da tentare di riprendere in questa fase lunare. Il complesso picco centrale, la Rima evidente al suo interno e i suoi dintorni lo rendono un obiettivo sicuramente appetitoso! Ecco quindi qui riprodotta la sequenza di elaborazione dalla foto originale a quella finale. Anche quest'ultima piena di rumore, ma non sono riuscito a toglierlo oltre questo livello, dato che avrei reso superplasticosa la foto.
4244 4245 4248
Hires di tutti e tre gli stadi qui: http://www.astrobin.com/53362/C/
Nella stessa foto sono visibili, giusto dietro Petavius troviamo Palitzsch, con la sua omonima Vallis, mentre sul fronte vi è Wrottesley. Sulla destra troviamo la coppia nota di Snellius e Stevinus e anche i vari crateri Hase sul retro, il più profondo che si identifica con la lettera D.
Inoltre in questa immagine, come potete vedere dal titolo di astrobin, vi è una delle due valli più lunghe presenti sul suolo Lunare, la Vallis Snellius (l'altra è la Vallis Rheita), che taglia in verticale ed in modo evidente tutta la porzione destra della fotografia ;)
Quindi, per concludere, una elaborazione aggiuntiva su quest'ultimo crop. Avete mai provato a fare l'inverso di quel che vedete delle foto lunari? Riuscirete con pochi passi a 'tirare fuori' molti più dettagli particolari delle features che avete ripreso.
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Hires qui: http://www.astrobin.com/53414/B/
In questo caso, parlo proprio della Rima Petavius, interna al cratere è che lo taglia per un suo raggio. Sicuramente era evidente anche dalla foto b/n... ma dalla sua inversione emerge prepotentemente, come anche (in misura minore) il complesso picco al centro ;)
Spero come sempre che sia le foto che lo scritto sia di vostro gradimento. Come al solito, consigli e tutto il resto sono ben accetti ^^
Giusto per ricordarlo, ecco il mio setup (con la copertura oscurate tra obiettivo della digitale e oculare rimossa) dal mio cellulare stanotte :)
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Foto con Nikon P90, ISO 200, f4.0/5.0, 1/320" exp per la luna intera, 1/80" per gli ingrandimenti.