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Visualizza Versione Completa : Ic 1318a



cherubino
30-06-2021, 14:32
La notte appena trascorsa ho dedicato le mie attenzioni alla elusiva IC 1318A, una nube molecolare che appartiene alla grande zona nebulosa intorno a sardo, nel cuore del Cigno.
Queste nebulose sono catalogata con una lettera (dalla A alla D se non erro) e posseggono estensioni varie, anche molto elevate.
Tra queste la 1318-A ha una forma che ben si adatta al sensore della mia ASI 1600 e così ho provato.

Rifrattore acromatico OMEGON 90/500 con filtro da 7nm su Vixen Sphynx 1° serie.

Il cielo di Milano ieri e stanotte era davvero proibitivo: nuvole che andavano e venivano e quando hanno smesso di intromettersi hanno lasciato strati di velatura veloci continui.
Il seeing era pessimo e ho faticato tantissimo con l'autoguida tanto che le tracce stellari appaiono ad ingrandimento elevato, un poco allungate.
Una vera fatica il tutto in LIVE STACKIING senza praticamente post elaborazione.
Oltre i 90 minuti non sono riuscito ad andare per via delle condizioni del cielo ma 90 minuti rappresentano un po' un limite per il mio metodo di acquisizione nella stragrande maggioranza dei casi.

Molto belli alcuni "baffi" nebulosi contrastati e sottili oltre alle zone oscure, piccole e seghettate

Due versioni: naturale e a colori invertiti con livelli un po' più "tirati".

https://www.astrobin.com/j3w2ce/

https://www.astrobin.com/od8act/?nc=user

Paolo

altazastro
30-06-2021, 14:46
Davvero notevole anche così, ma se hai ancora i frame originali, sono certo che ne puoi ricavare decisamente di più con uno stacking non live ("dead" mi sembra un po' troppo :D ) e un esteso post-processing.

Io ho sempre visto una consistente differenza tra il risultato del live stacking di Sharpcap e le immagini ottenute con lo stacking di (per esempio) Astro Pixel Processor e l'elaborazione di StarTools.

E' anche vero che le mie pose sono decisamente più brevi e quindi è possibile che processing e post-processing siano più critici.

cherubino
30-06-2021, 21:18
Grazie, altazastro

Il mio scopo però non è quello di ottenere immagini spettacolari come sembra essere per lo più la tendenza di questi anni ma di fotografare il maggior numero di soggetti alla portata.
Inoltre non desidero investire tempo in post produzione affinché le immagini siano e restino il più naturali possibile.
La scelta di operare in live-stalking e con integrazioni necessariamente non elevate (tendenzialmente è raro andare oltre i 90 minuti) è una conseguenza di tale scelta.
Sicuramente si possono forzare i livelli, separare stelle, fondo cielo, nebulosa e operare in modo distinto e poi ricompositare e raggiungere risultati "fantascientifici" come quelli a cui ci siamo un po' abituati alla "ripresa stile Hubble". però non è il mio modo di fare fotografia e astronomia e quindi i risultati restano morbidi e un poco diafani... un po' come se si osservasse l'oggetto attraverso un telescopio enorme senza altro.

Paolo

altazastro
30-06-2021, 23:14
Capisco e apprezzo.