Huniseth
13-08-2013, 15:58
Vista l'interessante discussione sui red-dot, guardiamo com'è fatto il più blasonato di questi cercatori, il Telrad
Osserviamo i diversi componenti:
Abbiamo una batteria, piuttosto ingombrante
il Led rosso contenuto all'interno di una maschera di plastica sulla quale sono ricavati dei fori ad anello che proietteranno i MITICI anelli rossi
Uno specchietto che devia gli anelli di luce rossa sullo specchietto superiore. Suppongo che questo artificio serva per aumentare la dimensione degli anelli, nulla di più
Il vetrino superiore, che sarà quello che ci farà guardare gli anelli come se fossero proiettati in cielo
Alcune viti di regolazione per l'allineamento con il telescopio
Lo scatolotto di plastica che contiene il tutto
Problema principale: i due vetrini tendono ad appannarsi con l'umidità, come tutti i vetri.
Ora vediamo in cosa differisce il red-dot classico
Ha le batterie più piccole e leggere
Pesa di meno
Non ha il doppio specchietto in vetro e quindi non si appanna, poichè di solito l'unico vetrino è in plastica
Non ha i cerchi luminosi, tranne alcuni modelli che li hanno e quindi funzionano esattamente come il Telrad.
Conclusioni personali:
L'unica differenza rilevabile è la maggiore dimensione del vetrino principale, sul quale si stagliano i cerchi riflessi da quello inferiore. E' tutta li differenza, basterebbe aumentare la distanza fra i due vetrini ed usare uno schermino più grande e abbraccerebbe una porzione maggiore di cielo, a volontà..
Perchè alla fine quello che conta è la posizione del punto centrale dello schermo.
Questa non vuole essere una critica allo strumento, semplicemente vorrei riportarlo a quello che è in realtà.
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Osserviamo i diversi componenti:
Abbiamo una batteria, piuttosto ingombrante
il Led rosso contenuto all'interno di una maschera di plastica sulla quale sono ricavati dei fori ad anello che proietteranno i MITICI anelli rossi
Uno specchietto che devia gli anelli di luce rossa sullo specchietto superiore. Suppongo che questo artificio serva per aumentare la dimensione degli anelli, nulla di più
Il vetrino superiore, che sarà quello che ci farà guardare gli anelli come se fossero proiettati in cielo
Alcune viti di regolazione per l'allineamento con il telescopio
Lo scatolotto di plastica che contiene il tutto
Problema principale: i due vetrini tendono ad appannarsi con l'umidità, come tutti i vetri.
Ora vediamo in cosa differisce il red-dot classico
Ha le batterie più piccole e leggere
Pesa di meno
Non ha il doppio specchietto in vetro e quindi non si appanna, poichè di solito l'unico vetrino è in plastica
Non ha i cerchi luminosi, tranne alcuni modelli che li hanno e quindi funzionano esattamente come il Telrad.
Conclusioni personali:
L'unica differenza rilevabile è la maggiore dimensione del vetrino principale, sul quale si stagliano i cerchi riflessi da quello inferiore. E' tutta li differenza, basterebbe aumentare la distanza fra i due vetrini ed usare uno schermino più grande e abbraccerebbe una porzione maggiore di cielo, a volontà..
Perchè alla fine quello che conta è la posizione del punto centrale dello schermo.
Questa non vuole essere una critica allo strumento, semplicemente vorrei riportarlo a quello che è in realtà.
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