Danilo Pivato
21-03-2021, 19:52
La galassia di Barnard, scoperta dal famoso astronomo americano nel 1884, oltre ad appartenere al nostro Gruppo Locale di
Galassie è risaputo essere ricca di regioni di formazioni stellari. Tali grandiose regioni è stato verificato che
si rendono visibili persino alla focale di un teleobiettivo da 500mm di focale, l'artefice strumento dell'odierna immagine,
come delle minuscole macchiette dal colore mediamente rosso-magenta presso l'estremità Nord Occindentale della galassia.
Probabilmente è poco risaputo che l'intera area circostante la galassia di Barnard si estendono deboli velature della
IFN (Integrated Flux Nebula), anche qui presenti nonostante il soggetto faccia parte dell'emisfero australe.
L'intento di questa serie di fotografie infatti era mirato appunto per documentare anche queste deboli nebulosità, non senza difficoltà per via della bassa altezza sull'orizzonte della galassia e sia per la loro debolezza.
Ciò comunque è stato possibile soltanto dopo un consistente stretching applicato agli scatti RAW in cui le velature, evidenziate sulle mappe in negativo, scorrono trasversali rispetto all'orientamento della fotografia. La parte più luminosa della IFN è quella intorno la stella HD 186185 di 5,5^ magnitudine.
Cari saluti,
Danilo Pivato
https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/1930_00/ngc6822_500mm_d810a_map.html
https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/1930_00/ngc6822_500mm_d810a.html
Galassie è risaputo essere ricca di regioni di formazioni stellari. Tali grandiose regioni è stato verificato che
si rendono visibili persino alla focale di un teleobiettivo da 500mm di focale, l'artefice strumento dell'odierna immagine,
come delle minuscole macchiette dal colore mediamente rosso-magenta presso l'estremità Nord Occindentale della galassia.
Probabilmente è poco risaputo che l'intera area circostante la galassia di Barnard si estendono deboli velature della
IFN (Integrated Flux Nebula), anche qui presenti nonostante il soggetto faccia parte dell'emisfero australe.
L'intento di questa serie di fotografie infatti era mirato appunto per documentare anche queste deboli nebulosità, non senza difficoltà per via della bassa altezza sull'orizzonte della galassia e sia per la loro debolezza.
Ciò comunque è stato possibile soltanto dopo un consistente stretching applicato agli scatti RAW in cui le velature, evidenziate sulle mappe in negativo, scorrono trasversali rispetto all'orientamento della fotografia. La parte più luminosa della IFN è quella intorno la stella HD 186185 di 5,5^ magnitudine.
Cari saluti,
Danilo Pivato
https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/1930_00/ngc6822_500mm_d810a_map.html
https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/1930_00/ngc6822_500mm_d810a.html