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Visualizza Versione Completa : GrAGVAR001 La prima stella variabile scoperta dal GrAG



etruscastro
08-03-2021, 12:55
GrAGVar001 è una nuova stella variabile scoperta dagli astrofili del GrAG di Tarquinia all’inizio di quest’anno e riconosciuta dall’AAVSO che, ai primi di Marzo, l’ha inserita nel catalogo ufficiale internazionale VSX (https://www.aavso.org/vsx/index.php?view=detail.top&oid=2215577).

Si tratta di una stella pulsante del tipo Delta Scuti nella costellazione Canis Minor, una tipica costellazione invernale del nostro emisfero ai bordi della Via Lattea non lontana dalle più celebri costellazioni di Orione e dei Gemelli.

CONTINUA LA LETTURA SU GRAG.ORG (https://www.grag.org/il-gruppo-astrofili-galileo-galilei-scopre-la-sua-prima-stella-variabile-ecco-a-voi-gragvar001/)

Franco Lorenzo
08-03-2021, 13:02
Bel colpo, complimenti.
Oggigiorno con le survey automatizzate è diventato sempre più difficile scoprire nuove variabili ed in particolare quelle pulsanti che sono in numero minore rispetto alle binarie ad eclisse.
Saluti
Lorenzo Franco

nicola66
08-03-2021, 13:06
Complimenti a tutti 👏👏👏

Alby68a
08-03-2021, 15:22
Bel lavoro.
Complimenti.

Albertus
11-03-2021, 21:12
Saluti a tutti e complimenti agli astrofili del Crag di Tarquinia

per curiosità

GrAGVar001 è una stella di magnitudine 15.8 quindi accessibile a telescopi di modesta apertura
Era già conosciuta, sotto un altro nome, ma si riteneva non fosse variabile o non era stata catalogata ?

Con che criterio si procede alla ricerca di stelle variabili ?
Esistono caratteristiche tali da indurci a credere che possa essere una stella variabile oppure la ricerca è puramente casuale ?

Franco Lorenzo
11-03-2021, 22:59
Albertus, cercherò di rispondere ai tuoi quesiti di carattere generale, lasciando agli scopritori i dettagli del caso.

La variabile in questione era già catalogata con altri nomi (AllWise J070722.36+061317.5, GSC 00174-02372) come potrai vedere dalla scheda di censimento su VSX (Variable Star Index) qui: https://www.aavso.org/vsx/index.php?view=detail.top&oid=2215577

Anche se la variabile è di 15a magnitudine (15.58 - 15.70 V), l'ampiezza delle variazioni è di soli 0.12 magnitudini, quindi non così banale da osservare con piccoli telescopi.

Si possono scoprire stelle variabili partendo da sequenze di immagini di diverse ore (meglio se tutta la notte). Queste sequenze di fanno di solito per osservare dei transiti di pianeti exstrasolari, fotometria di asteroidi, fotometria di stelle variabili note. Ci sono dei software in grado di analizzare all'interno di una sequenza di immagini tutte le piccole variazioni di luminosità per tutte le stelle comprese nel campo di ripresa, come ad esempio: MuniWin e VariableSearch di MPOCanopus.

Le stelle variabili si possono quindi scoprire "per caso" quando si osserva altro, o "di proposito", quando si cercano all'interno sequenze di immagini di campi particolarmente affollati di stelle.

Saluti
Lorenzo Franco

Albertus
12-03-2021, 00:35
grazie Franco Lorenzo

quindi si fa una sorta di sgrossatura con sequenze di immagini su diverse ore e poi ci si concentra su quelle che promettono bene
Esistono criteri per cosi dire cosmologici ?
Per esempio, è più probabile trovare stelle variabili in cluster di stelle vecchie o di stelle giovani o le probabilità sono le stesse ?

etruscastro
12-03-2021, 09:06
Franco Lorenzo ti ha già risposto in maniera eccellente, tieni presente che tutti i dettagli degli strumenti utilizzati sono nell'articolo, tra cui il Las Cumbres Observatory Network in questo caso.
Altra info, abbiamo già delle altre variabili in attesa di conferma, molto probabilmente non ce la faremo per questa stagione, ma l'impegno del GrAG è costante e professionale.

Franco Lorenzo
12-03-2021, 09:19
Albertus,
sicuramente ci sono delle relazioni tra età e variabilità, questo ce lo dice il diagramma H-R.
Tutte le stelle nel loro percorso evolutivo vanno incontro a dei periodi di instabilità, come le variabili pulsanti. Negli ammassi globulari si trovano molte variabili pulsanti di tipo RR Lyrae.
Le variabili più comuni da scoprire sono però le binarie a contatto (W-UMa). Sono stelle molto vicine, tanto da condividere lo stesso inviluppo. Meno facili da scoprire sono le binarie ad eclisse di tipo Algol, dove le due stelle si eclissano reciprocamente con periodi superiori al giorno. Quando non si verificano le eclissi, non si osserva alcuna variabilità.
Fino a qualche anno fa era relativamente facile scoprire nuove stelle variabili, bastava puntare il telescopio in un campo affollato e fare una sequenza di immagini per tutta la notte. Adesso è diventato più difficile poichè le survey hanno scoperto e catalogato molti di questi oggetti.
Personalmente mi occupo principalmente di fotometria di asteroidi e non è stato difficile scoprire una ventina di stelle variabili, come "sotto-prodotto" delle sessioni dedicate agli asteroidi.
Saluti
Lorenzo Franco

Albertus
12-03-2021, 20:01
saluti

ti è capitato di studiare asteroidi che contengono materiale organico ?
L'Alpha 600 o addirittura l'SA100 possono tracciare molecole organiche ?

Vittorio G.
12-03-2021, 21:01
considerazione molto interessante, ma credo che l risoluzione degli spettroscopi da te citati non sia sufficiente per rilevare tracce di molecole organiche... lascio la parola ai più esperti!

Franco Lorenzo
12-03-2021, 21:35
Albertus,
gli asteroidi che intendi sono di tipo "carbonaceo". Gli spettri degli asteroidi nella banda del visibile mostrano delle caratteristiche che ne permettono la classificazione. I principali gruppi sono C=carbonacei, S=rocciosi, M=metallici. Poi c'è tutta una serie di classificazioni e sotto-classificazioni più dettagliate. A titolo di esempio allego un grafico che mostra gli spettri degli asteroidi "Ceres" e "Vesta", il primo dei quali è proprio un asteroide di tipo carbonaceo. Entrambi gli spettri sono stati ripresi con il reticolo di diffrazione SA-200. Considera che è difficile riprendere gli spettri degli asteroidi con strumentazione di tipo amatoriale a causa della loro bassa luminosità ed occorrono telescopi di grande diametro.

Saluti
Lorenzo Franco