Visualizza Versione Completa : Fotometria e Spettroscopia con piccoli telescopi
Vittorio G.
24-02-2021, 21:22
Buongiorno a tutti, sono nuovo nel forum, sono un astrofilo pesarese che si interessa di fotografia astronomica in generale, ma più specificatamente di spettroscopia e fotometria. girovagando sul web saltano fuori tanti articoli e testi in merito, e tutti ripetono la stessa cosa: almeno 20cm. Ora non so se qualcuno l'abbia già chiesto, ma mi sorge spontanea una domanda: perchè? premetto che sono relativamente inesperto e neofita soprattutto nella fotometria, avendo fatto solo qualche prova.. ma perchè il diametro conta così tanto? grazie in anticipo di tutte le risposte che mi vorrete dare e perdonatemi per eventuali errori nella pubblicazione della discussione... cieli sereni a tutti!
Albertus
24-02-2021, 22:16
in astrofotografia il rapporto focale conta di più dell'apertura
a parità di rapporto se si aumenta l'apertura si raccolgono più fotoni ma questi si distribuiscono su un area più grande, a causa dell'aumento della lunghezza focale.
La densità di luce per pixel è quindi uguale
Gli astrofotografi molto spesso usano telescopi di piccolo diametro e basso rapporto focale che sono ovviamente più facilmente gestibili
In fotometria e spettrografia invece l'apertura vince comunque
Credo che la principale differenza tra la fotografia estetica è quella scientifica stia nella differente importanza attribuita al rapporto segnale rumore
Nel secondo caso l'S/N è un parametro fondamentale
Vittorio G.
25-02-2021, 00:01
Grazie del chiarimento, però mi rimane ancora un dubbio: ma se faccio una posa di 30 secondi con un ccd da fotometria, un cielo di montagna e un tele da 30 cm, e poi ne faccio una da 3 minuti sotto lo stesso cielo, con la stessa ccd ma con un tele apo da 100 mm classico (quelli che hanno un pò tutti gli astrofotografi) il segnale ricevuto dalla stella presa in esame non è lo stesso? cioè mi spiego meglio: diminuendo il diametro non basta integrare di più come appunto fanno gli astrofotografi? (ovviamente cercando di mantenere sempre gli stessi livelli di saturazione, o ADU) la sensibilità in millimagnitudini del sistema di ripresa cala diminuendo il diametro? in teoria non dovrebbe perchè dipende dalla ccd e dal suo convertitore a/d (16 bit) giusto? scusate delle mille domande ma ho parecchie cose che mi frullano in testa!:biggrin::biggrin::biggrin:
Albertus
25-02-2021, 01:27
per completare il tuo esempio bisogna aggiungere la lunghezza focale
Per esempio un tele 300/1500 e un 100/500
A parità di tempo di esposizione, ex 30 sec, la luminosità dell'immagine è la stessa
L'immagine del 300 mm avrà però una risoluzione maggiore perchè occupa un maggior numero di pixel
Se vuoi la stessa risoluzione con il 100 mm devi scegliere un CCD con i pixel più piccoli
L'immagine sarà però meno luminosa
Se vuoi la stessa risoluzione e la stessa luminosità devi aumentare il tempo di posa del 100 mm , ex da 30 sec a 3 minuti
Sembrerebbe quindi di essere in assoluta parità
Invece il 300 mm è ancora in vantaggio particolarmente per l'astronomia scientifica
Credo che col 300 si ottenga un rapporto S/N maggiore
A parte il fatto naturalmente che in pratica i tempi di di esposizione non si possono aumentare all'infinito
Franco Lorenzo ti potrà spiegare meglio
Red Hanuman
25-02-2021, 07:56
Vittorio G. , è gradita una presentazione nell'apposita sezione, prima di postare... :whistling:
Vittorio G.
25-02-2021, 15:16
ok scusate lo faccio subito!:biggrin::razz::sneaky:
Franco Lorenzo
25-02-2021, 20:38
Vittorio,
si può fare fotometria e spettroscopia con qualsiasi telescopio, il limite è rappresentato solo dalla magnitudine raggiungibile. Ad esempio anche con una semplice reflex digitale (montata su cavalletto) si può fare fotometria di stelle luminose (es: Betelgeuse) e si possono riprendere e classificare gli spettri delle principali stelle usando un reticolo di diffrazione (StarAnalyser 100) montato davanti all'obiettivo.
Con telescopi via via più grandi si possono osservare oggetti sempre meno luminosi ma la tecnica resta sempre la stessa.
La differenza tra città e montagna (a parità di strumentazione e tempo di posa) è data dal fondo cielo. La differenza tra il segnale di picco della stella rispetto al fondo cielo sarà maggiore per il sito in montagna rispetto a quello di città. Questo si trasforma in un migliore rapporto segnale/rumore.
Saluti
Lorenzo Franco
Vittorio G.
25-02-2021, 20:56
Grazie mille delle precisazioni!:biggrin:
Vittorio G.
02-03-2021, 14:00
Buongiorno a tutti, mi ricollego al mio precedente post per fare una domanda a voi esperti:biggrin:: come si fa a calcolare la magnitudine stellare limite su cui è possibile eseguire misure fotometriche con una determinata attrezzatura?:thinking:
Albertus
02-03-2021, 14:08
avevo posto quasi la stessa domanda
guarda il thread "è-/sec" e la risposta di Lorenzo Franco
Vittorio G.
02-03-2021, 15:10
ok grazie mille! mi hai anticipato!:biggrin:
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