Danilo Pivato
11-01-2021, 00:01
In due diversi lavori, uno pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society del 2009,
l'altro su Astronomical Journal pubblicato nel 2010, basandosi sulle migliori immagini ottenute sino ad
oggi dall'Hubble Space Telescope e da uno dei più grandi telescopi ottici sulla Terra, alcuni ricercatori
giunsero alla conclusione di aver indivuduato 43 possibili ammassi globulari, tutti appartenenti alla galassia
NGC 891.
In attesa di ulteriori studi per accertarne la loro reale natura (per 6 dei più luminosi di questi ammassi a quanto
sembra l'Hubble Space Telescope è stato in grado di risolverli in singole stelle!), analizzando questi articoli mi
resi conto che alcuni di questi (probabili) ammassi globulari si trovavano al di sopra della 22^ magnitudine
(il più luminoso rasenta la 20,5^ magnitudine) e che, per una dozzina di essi, quindi sussisteva la tangibile
possibilità di poterli documentare con telescopi fotografici a partire dal diametro di 250mm
Per i restanti ammassi globulari oltre all'estrema debolezza è stato verificato che purtroppo si sovrappongono
alle aree più luminose della galassia, vanificando quindi per noi amatori, qualsiasi possibile condizione ottimale
per individuarli.
Invogliato da questa particolare condizione lo scorso dicembre mi decisi ad effettuare un tentativo, probabilmente
tra i primi astrofili a rincorrere un simile traguardo: fotografare gli ammassi globulari di NGC891 che ricordo
essere una galassia membro del SuperAmmasso Locale di NGC1023.
Altre galassie che appartengono a questo SuperGruppo ricordo essere: NGC 925, NGC 949, NGC 959, NGC 1003,
NGC 1023 e NGC 1058. Poi ci sono anche: UGC 1807, UGC 1865 (DDO 19), UGC 2014 (DDO 22), UGC 2023 (DDO 25),
UGC 2034 (DDO 24), infine UGC 2259.
Il risultato di questo tentativo si è concretizzato con la sequenza di riprese a lunga esposizione ottenue con il
Takahashi BRC250 gestito da remoto presso il BBO (BigBang Observatory), ottenendo al termine un'immagine nella quale
si è riusciti nell'intento.
Al momento infatti ne sono stati individuati ben 11 di questi probabili globulari appartenenti alla galassia
NGC891, in verità per alcuni di essi si è proprio al limite del fondocielo, tutti comunque riportati sulla mappa (HiRes)
realizzata appositamente. Di questi 11 ammassi globulari si riportano le coordinate di AR e Dec e la sigla identificativa.
Oltre agli ammassi globulari si è poi proceduto con l'identificazione di tutti gli oggetti deep-sky presenti
nell'inquadratura.
https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/0230_n30/ngc891_brc_L.html
Cari saluti,
Danilo Pivato
l'altro su Astronomical Journal pubblicato nel 2010, basandosi sulle migliori immagini ottenute sino ad
oggi dall'Hubble Space Telescope e da uno dei più grandi telescopi ottici sulla Terra, alcuni ricercatori
giunsero alla conclusione di aver indivuduato 43 possibili ammassi globulari, tutti appartenenti alla galassia
NGC 891.
In attesa di ulteriori studi per accertarne la loro reale natura (per 6 dei più luminosi di questi ammassi a quanto
sembra l'Hubble Space Telescope è stato in grado di risolverli in singole stelle!), analizzando questi articoli mi
resi conto che alcuni di questi (probabili) ammassi globulari si trovavano al di sopra della 22^ magnitudine
(il più luminoso rasenta la 20,5^ magnitudine) e che, per una dozzina di essi, quindi sussisteva la tangibile
possibilità di poterli documentare con telescopi fotografici a partire dal diametro di 250mm
Per i restanti ammassi globulari oltre all'estrema debolezza è stato verificato che purtroppo si sovrappongono
alle aree più luminose della galassia, vanificando quindi per noi amatori, qualsiasi possibile condizione ottimale
per individuarli.
Invogliato da questa particolare condizione lo scorso dicembre mi decisi ad effettuare un tentativo, probabilmente
tra i primi astrofili a rincorrere un simile traguardo: fotografare gli ammassi globulari di NGC891 che ricordo
essere una galassia membro del SuperAmmasso Locale di NGC1023.
Altre galassie che appartengono a questo SuperGruppo ricordo essere: NGC 925, NGC 949, NGC 959, NGC 1003,
NGC 1023 e NGC 1058. Poi ci sono anche: UGC 1807, UGC 1865 (DDO 19), UGC 2014 (DDO 22), UGC 2023 (DDO 25),
UGC 2034 (DDO 24), infine UGC 2259.
Il risultato di questo tentativo si è concretizzato con la sequenza di riprese a lunga esposizione ottenue con il
Takahashi BRC250 gestito da remoto presso il BBO (BigBang Observatory), ottenendo al termine un'immagine nella quale
si è riusciti nell'intento.
Al momento infatti ne sono stati individuati ben 11 di questi probabili globulari appartenenti alla galassia
NGC891, in verità per alcuni di essi si è proprio al limite del fondocielo, tutti comunque riportati sulla mappa (HiRes)
realizzata appositamente. Di questi 11 ammassi globulari si riportano le coordinate di AR e Dec e la sigla identificativa.
Oltre agli ammassi globulari si è poi proceduto con l'identificazione di tutti gli oggetti deep-sky presenti
nell'inquadratura.
https://www.danilopivato.com/tabulae_coeli/0230_n30/ngc891_brc_L.html
Cari saluti,
Danilo Pivato