etruscastro
22-05-2012, 10:33
LO SCHMIDT CASSEGRAIN:
Lo Schmidt Cassegrain (SC) è un telescopio catadiottrico, questo schema utilizza uno specchio primario sferico e una lastra corretrice per correggere l'aberrazione sferica In questa configurazione lo specchio secondario convesso agisce da spianatore di campo e riflette l'immagine verso il piano focale finale attraverso un foro presente nello specchio primario, il tubo (OTA) per questo motivo risulta chiuso a differenza dei telescopi riflettori.
Il grande pregio dei telescopi SC è che coniugano il forte potere di ingrandimento, dovuto alla lunghissima focale alla grande compattezza del tubo ottico.
Probabilmente uno dei telescopi più usati dagli astrofili è proprio il c8, uno SC che coniuga una generosa apertura (diametro ) di 203mm , ad una lunga focale generalmente 2033mm, che lo rendo uno strumento adatto ad un uso “tutto fare”.
L’apertura “generosa” lo rende abbastanza versatile per il deep-sky, mentre la lunga focale con il grande potere di ingrandimento lo rende appropiato anche per osservazioni planetarie.
È un telescopio molto usato sia dagli astrofili “visualisti” che da gli astrofotografi proprio per la grande versatilità dello strumento.
L’unica nota a sfavore, essendo lo SC un telescopio con tubo chiuso, sono i tempi di acclimatamento dello strumento, dato che l’aria presente all’interno del tubo deve equipararsi termicamente con l’esterno, cosa non da sottovalutare per avere uno strumento senza cadute prestazionali sia a livello visivo che fotografico, generalmente in un c8 ci vuole circa 1h per essere operativi, in strumenti di diametro superiore ( c11-14) i tempi possono salire anche a 2-3h.
PRO: estrema compattezza del tubo ottico- grandi prestazioni dovuto al diametro generoso ed alla lunghezza focale- universalità di uso (deep sky, planetario…)- possibilità di uso anche in luoghi stretti (balconi/terrazze)
CONTRO: tempi di acclimatamento relativamente lunghi- costi leggermente più alti a confronto di un riflettore-
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Lo Schmidt Cassegrain (SC) è un telescopio catadiottrico, questo schema utilizza uno specchio primario sferico e una lastra corretrice per correggere l'aberrazione sferica In questa configurazione lo specchio secondario convesso agisce da spianatore di campo e riflette l'immagine verso il piano focale finale attraverso un foro presente nello specchio primario, il tubo (OTA) per questo motivo risulta chiuso a differenza dei telescopi riflettori.
Il grande pregio dei telescopi SC è che coniugano il forte potere di ingrandimento, dovuto alla lunghissima focale alla grande compattezza del tubo ottico.
Probabilmente uno dei telescopi più usati dagli astrofili è proprio il c8, uno SC che coniuga una generosa apertura (diametro ) di 203mm , ad una lunga focale generalmente 2033mm, che lo rendo uno strumento adatto ad un uso “tutto fare”.
L’apertura “generosa” lo rende abbastanza versatile per il deep-sky, mentre la lunga focale con il grande potere di ingrandimento lo rende appropiato anche per osservazioni planetarie.
È un telescopio molto usato sia dagli astrofili “visualisti” che da gli astrofotografi proprio per la grande versatilità dello strumento.
L’unica nota a sfavore, essendo lo SC un telescopio con tubo chiuso, sono i tempi di acclimatamento dello strumento, dato che l’aria presente all’interno del tubo deve equipararsi termicamente con l’esterno, cosa non da sottovalutare per avere uno strumento senza cadute prestazionali sia a livello visivo che fotografico, generalmente in un c8 ci vuole circa 1h per essere operativi, in strumenti di diametro superiore ( c11-14) i tempi possono salire anche a 2-3h.
PRO: estrema compattezza del tubo ottico- grandi prestazioni dovuto al diametro generoso ed alla lunghezza focale- universalità di uso (deep sky, planetario…)- possibilità di uso anche in luoghi stretti (balconi/terrazze)
CONTRO: tempi di acclimatamento relativamente lunghi- costi leggermente più alti a confronto di un riflettore-
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