PDA

Visualizza Versione Completa : Texture mapping di Plutone (analisu sui dati New Horizon)



agalati
17-12-2020, 11:54
Ho effettuato la stessa analisi delle immagini tentata mesi fa su una foto di Marte (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?34102-Utilizzo-del-texture-mapping-sulle-foto-del-MRO-(sito-atterraggio-Perseverance)). A breve contò di pubblicare anche studi più dettagliati su singole regioni del pianeta. Le mappe che ho ottenuto anche in questo caso rispecchiano la tipologia di "terreno" presente nelle singole zone del pianeta (forse permettono anche di aiutarne lo studio?). Dato che il colore nella foto originaria è stato aggiunto grazie ad un secondo strumento rispetto a quella che ha creato l'immagine in b/w a più alta risoluzione del pianeta (colore a risoluzione molto minore) le mappe divise per colore sono praticamente identiche. mostrerò quindi solo quelle relative al colore rosso della foto originaria. Nella mappe i colori vanno dal blu al rosso per valori numerici crescenti dei vari indicatori. Se volete una spiegazione di come questi indicatori sono ricavati rimando alla voce di Wikipedia sulla radiomica, altrimenti posso anche scrivere un articolo dedicato qui.

foto originale: https://www.nasa.gov/press-release/nasas-three-billion-mile-journey-to-pluto-reaches-historic-encounter

mappa di plutone (riferimento per le descrizioni sotto):
41499

GLCM dissimilarità:
41498

Questo è un indicatore di disomogeneità. La Sputnik Planitia, come anche Cthtulhu Regio e Krun Macula, sono infatti le zone più scure di tutta la mappa, che mostra invece iperintensi i piccoli crateri (che appaiono rossi) così come le montagne ad ovest (alcune rosse, la maggior parte di intensità intermedia) e la Viking Terra. Anche le regioni di confine fra queste zone omogenee appaiono intense (artefatto, non diverso di quello che si nota fra suolo ed atmosfera), mentre le restanti regioni mostrano intensità medio-bassa variabile.

GLCM entropia:
41500

Altro marcatore di disomogeneità, ma differente dal precedente come formula matematica. Le regioni più intense (rosse) in questo caso si estedono a partire dale montagne occidentali alla Sputnik planitia ed a sud verso Pandemonium Dorsa, oltre che includere le porzioni più orientali di Tombaugh Regio. Le aree fortemente omogenee citate prima lo sono anche con questo indicatore(ed in modo molto più evidente), ed inoltre in questo caso si evidenziano valori molto bassi anche per le Terre Voyager e Pioneer, mentre la Hayabusa presenta valori di intensità intermedi simili al resto del corpo celeste.

GLCM contrasto:
41501
Questo indicatore ha una formula matematica molto simile alla GLCM dissimilarità, infatti mostra praticamente le stesse cose.


GLCM Energia:
41502
Questo indicatore è un indicatore di omogeneità dell'immagine e si ricava con la formula inversa della GLCM entropia. Mostra quindi risultati speculari. Sputnik Planitia, Cthtulhu Regio e Krun Macula appaiono quindi rosso accesso, ma la mappa presenta un aspetto in queste zone non omogeneo (vedremo poi questo meglio dopo analizzando immagini a più alta risoluzione), mentre le terre Voyager e Pioneer presentano valori di intensità intermedi. Tutto il resto del corpo celeste appare fortemente ipointenso.

GLCM Omogeneità:
41503

Anche in questo caso appaono rosse (quindi con valori elevati): Sputnik planitia (più alcune regioni orientali a lei confinanti), Cthtulhu Regio, Krun Macula e la Voyager terra. La Pioneer Terra presenta invece valori tendenti all'intermedio, mentre la Hayabusa tendenti al'intermedio-basso. Appaiono invece ipointense le regioni occidentali con estensione dalla Viking Terra. Il resto del corpo celeste presenta valori di intensità intermedi-bassi.