Visualizza Versione Completa : A proposito di matematica: anche le piante sanno contare.
Vincenzo Zappalà
21-07-2013, 07:39
Una nuova ricerca dimostra che, per evitare di patire la fame durante la notte, le piante eseguono un’accurata DIVISIONE, una vera operazione aritmetica. In tal modo sanno perfettamente come gestire le loro riserve fino all’alba....
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/07/21/a-proposito-di-matematica-anche-le-piante-sanno-contare/)
etruscastro
21-07-2013, 09:55
bellissimo articolo che va senza dubbio approfondito!
grazie Enzo
Vincenzo Zappalà
21-07-2013, 10:03
bellissimo articolo che va senza dubbio approfondito!
grazie Enzo
carissimo,
eccoti la referenza originale...
http://elife.elifesciences.org/content/2/e00669
buon lavoro!!! A quando le radici quadrate???:biggrin:
Dovremmo imparare un po' di matematica dalle piante.
Forse così non ci sarebbero ricchi Epuloni e gente che fa la fame, avremmo meno sprechi e le ricche risorse della Terra basterebbero per tutti.
Personale considerazione da "ignorante" in materia: la matematica è insita nell'universo. Numeri e formule sono solo convenzioni create dall'uomo per poter descrivere in modo universale le leggi che governano la natura.
Insomma, non ci siamo inventati niente ;)
Vincenzo Zappalà
21-07-2013, 18:31
Dovremmo imparare un po' di matematica dalle piante.
Forse così non ci sarebbero ricchi Epuloni e gente che fa la fame, avremmo meno sprechi e le ricche risorse della Terra basterebbero per tutti.
Personale considerazione da "ignorante" in materia: la matematica è insita nell'universo. Numeri e formule sono solo convenzioni create dall'uomo per poter descrivere in modo universale le leggi che governano la natura.
Insomma, non ci siamo inventati niente ;)
condivido pienamente:biggrin::biggrin:
Quoto anche io Ila, la matematica è una caratteristica intrinseca di ogni cosa attorno a noi, non una nostra conquista :biggrin:
Comunque ottimo articolo, Enzo. Alla faccia di chi considera il regno vegetale assolutamente inferiore a quello animale :whistling:
alfierecampochiaro
22-07-2013, 11:33
Adoro questo genere di articoli, che hanno come protagonisti la vita e la matematica. Enzo, hai mai pensato ad un possibile ordine del numero di incognite della funzione f(pianta)?
Andrea I.
22-07-2013, 17:40
Quoto anche io Ila, la matematica è una caratteristica intrinseca di ogni cosa attorno a noi, non una nostra conquista :biggrin:
Comunque ottimo articolo, Enzo. Alla faccia di chi considera il regno vegetale assolutamente inferiore a quello animale :whistling:
Mi spiegate cosa intendete per "matematica" ?:biggrin:
Vincenzo Zappalà
22-07-2013, 17:51
Mi spiegate cosa intendete per "matematica" ?:biggrin:
seguendo l'Oxford Dictionary:
La scienza dello spazio, dei numeri, della quantità e della disposizione, i cui metodi prevedono un ragionamento logico e, di solito, l'utilizzo di una notazione simbolica.
In altre parole la descrizione logica della realtà. E la domanda rimane: "la logica della realtà esiste di per sè e la nostra matematica la descrive in un certo modo adatto al nostro cervello, oppure il nostro cervello lega tra di loro fenomeni vari e ne trova una logica che chiama matematica?"
Vincenzo Zappalà
22-07-2013, 17:57
Adoro questo genere di articoli, che hanno come protagonisti la vita e la matematica. Enzo, hai mai pensato ad un possibile ordine del numero di incognite della funzione f(pianta)?
sicuramente tante come qualsiasi forma di vita che subisce e risponde alle sollecitazioni esterne. Guardiamo l'atmosfera. Non ha cellule e collegamenti tra loro, eppure le sue risposte alle sollecitazioni esterne sono talmente tante che il clima non si riesce a prevedere. Un sistema caotico. In fondo anche gli esseri viventi sono sistemi caotici. Puoi sperare di prevedere come rispondono, ma non ne sarai mai sicuro. La medicina insegna...
Andrea I.
22-07-2013, 18:54
seguendo l'Oxford Dictionary:
La scienza dello spazio, dei numeri, della quantità e della disposizione, i cui metodi prevedono un ragionamento logico e, di solito, l'utilizzo di una notazione simbolica.
In altre parole la descrizione logica della realtà. E la domanda rimane: "la logica della realtà esiste di per sè e la nostra matematica la descrive in un certo modo adatto al nostro cervello, oppure il nostro cervello lega tra di loro fenomeni vari e ne trova una logica che chiama matematica?"
Ma se la logica della realtà non esistesse di per se a che pro il nostro cervello dovrebbe inventare qualcosa per studiarla e interpretarla?
Se per matematica intendiamo la logica della realtà di per se, allora direi che (secondo me) la domanda perde di significato(sarebbe un negare la realtà).
Se invece per matematica intendiamo la scienza che studia la logica della realtà la questione cambia (perché allora si che tutto sarebbe legato a quello che noi possiamo percepire).:)
Credo che per prima cosa dovremmo definire proprio questo, per dare un filo logico alla discussione.
Io penso che sia innegabile che esiste una logica nella realtà e un ordine universale. La matematica è in grado non solo di descriverla, ma anche di prevedere, tramite modelli con un certo grado di complessità, di prevederne ex ante i cambiamenti.
E' evidente che è lo strumento migliore che abbiamo per descrivere realtà sia la matematica.
Alla fine secondo me la questione è quella di stabilire quale sia il punto di partenza, cioè quale siano i concetti più "semplici" da risultare impossibili da definire se non ricorrendo ad assiomi e postulati. Lo stesso concetto di numero è stato molto complicato da definire da chi studiava logica matematica. :biggrin:
mmanzato
23-07-2013, 01:43
In altre parole la descrizione logica della realtà. E la domanda rimane: "la logica della realtà esiste di per sè e la nostra matematica la descrive in un certo modo adatto al nostro cervello, oppure il nostro cervello lega tra di loro fenomeni vari e ne trova una logica che chiama matematica?"
...bè è quello che viene altrimenti detto platonismo matematico: siamo noi ad inventare la matematica o semplicemente la scopriamo nel mondo che ci circonda? E' una domanda profonda, che come umanità ci siamo posti da molti secoli.
Per quello che abbiamo scoperto finora, se davvero il libro della natura è un libro di matematica, è un libro maledettamente difficile da leggersi. Molto di quel che sappiamo lo dobbiamo a menti finissime come quelle di Cauchy, Riemann, Abel, Weierstrass, Hilbert (solo per citare alcuni di quelli che più mi hanno fatto soffrire...), la cui matematica nasceva principalmente da un piacere estetico e formale. Eppure, a posteriori, i loro risultati si sono rivelati di fondamentale importanza nelle scienze applicate. E dunque, lo spazio di Hilbert è solo un invenzione della mente (contorta...) di Hilbert, oppure esiste realmente "là fuori" ed è quello il motivo per cui si adatta così bene (ad esempio) alla meccanica quantistica?
Mah...
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