Gianluca97
14-10-2020, 00:06
NOTA: Rassicurazione per tutti, no non sto per raccontare qualcosa di illecito, semplicemente una macchina parcheggiata fuori da casa mia aveva i fari di posizione accesi, e sono stato illuminato dai fari posteriori per tutto il tempo… poco male, non ho avuto bisogno di altra illuminazione, anche se chi ha lasciato i fari accesi domani mattina potrebbe non essere dello stesso umore!
Tornando a noi
Ciao a tutti, dopo una lunghissima assenza, forse troppa, torno a scrivere in questa sezione del forum.
In queste sere il cielo si copre sempre, ho provato a scattare qualche foto ma ho sempre dovuto interrompere, così questa volta ho deciso di mettere fuori la sola reflex per un time lapse, una volta messo fuori il tutto mi sono reso conto che la serata sembrava davvero tersa, così ho deciso di mettere fuori il dobson: una bella spolverata, collimato per bene e sono operativo.
Inizio osservazione: 19:20
Fine osservazione 21:20 circa
Strumenti - Dobson Skywatcher 200/1200
- Oculari ES 8.8mm 82°, 24mm ES 64°
Giove: primo oggetto puntato, anche per allineare il cercatore che negli ultimi mesi è diventato il telescopio di guida del mio setup fotografico, ma come non rimanere sbalorditi dal nostro gigante buono? Tornerò più tardi per una descrizione migliore, alla prima puntata era ancora troppo chiaro;
Alcor/Mizar: mentre arriva il buio punto questa bella stella doppia, o tripla, anche per testare il seeing e il livello di acclimamento degli specchi, e devo dire che sono rimasto sorpreso: ho puntato la stella con il 24mm e le stelle sono davvero spilli, la separazione tra Mizar e la sua compagna è netta (non che sia una doppia impossibile) e si vede molto bene lo spazio che le separa, mi fermo ad ammirare il campo inquadrato dall’oculare, una distesa di stelle bellissima;
A questo punto tiro fuori i macchinari pesanti: il paraluce autocostruito con tappetino da Yoga, migliora nettamente la visione con un contrasto decisamente più elevato.
Saturno: Ehh… Saturno è sempre lui, quel pianeta che quando lo osservi ti fa chiedere se davvero esiste, se davvero stai guardando un ammasso gigantesco di gas circondato da particelle ghiacciate che ruotano velocissime, e ogni volta che lo vedo è come se fosse la prima volta, rimango semplicemente senza parole. Questa sera il nostro compagno poi mi ha regalato una vista mozzafiato, ho usato l’8.8mm per avere maggiore dettaglio: si vedevano delle bande sul pianeta abbastanza nette, la divisione Cassini era perfettamente visibile, così come l’ombra del pianeta proiettata sui suoi anelli, a tratti si vedeva anche la seconda divisione sugli anelli. Prima di cambiare oggetto ho inserito il 24mm che uso per fare star hopping e puntare, ma quando ho messo a fuoco sono rimasto bloccato da quello che vedevo: un’immagine bellissima, con Saturno perfettamente al centro del campo, nitidissimo e ricco di dettagli, e circondato da “vuoto” e stelle finissime che ne facevano un quadro davvero rilassante, non facevo altro che pensare “wow, cosa mi sono perso in questo periodo di assenza” ma la sorpresa è arrivata quando ho guardato il satellite Titano, mi sono reso conto che vedevo altri due puntini a NE e SE del pianeta, ho verificato tramite Stellarium e ho confermato la mia ipotesi: erano i satelliti Rea (mag. 10.07) e Teti (mag. 10.57) mentre guardavo quei piccoli satelliti grazie alla visione distolta ho notato anche una terza presenza tra Saturno e Titano, un check su Stellarium e confermo un altro satellite, questa volta Dione (mag. 10.77)
Mai visti così tanti dettagli su Saturno e mai vista un’immagine così bella e tridimensionale, mi ero dimenticato cosa voleva dire guardare con i propri occhi un tale spettacolo.
Giove (pt. 2): come promesso ritorno su Giove, ma dopo Saturno ho gli occhi ancora “illuminati” da quello spettacolo. L’ho puntato direttamente con il 24mm, è praticamente un faro: riesco a vedere gli spike del newton sul pianeta, che però si mostra ricchissimo di dettagli anch’esso! Le bande equatoriali sono ovviamente visibili, ma non solo, mostrano anche un bel dettaglio, con l’8.8mm vedo benissimo che non sono semplici bande, sono frastagliate e su quella più a Sud compare la ricercatissima macchia rossa di Giove, le altre bande si vedono con qualche dettaglio, anche se non qualcosa di eccezionale, probabilmente la sua altezza rispetto ad un tetto ha rovinato leggermente l’immagine, ma mostra benissimo gran parte dei suoi dettagli alla mia portata; a completare il bel quadretto tutti i satelliti galileiani allineati al pianeta… pace per i sensi;
M13 (Grande ammasso in Ercole): la visione di questi due meravigliosi pianeti mi ha spinto ad andare avanti, era ormai buio e ho deciso di puntare questo splendido ammasso: lo trovo direttamente dal cercatore, senza bisogno di star hopping, e nel 24mm da spettacolo: semplicemente enorme, occupa buona parte del campo inquadrato, un concentrato di stelle finissime, risolte fino al centro, che va lentamente svanendo verso l’esterno; a 136x con l’8.8mm poi sembra di immergersi dentro, gli 82° dell’oculare mi permettono di avere una visione molto comoda di questo oggetto, e sembra davvero di poterci saltare dentro;
M92: altro ammasso in Ercole, più piccolo del compagno appena descritto ma sempre molto bello da osservare, la visione migliore la ho a 136x con l’ammasso che viene risolto fino al centro in stelle molto deboli, si vede che è più piccolo e debole ma regala lo stesso una bellissima vista;
M57 (Nebulosa Anello): questa sera niente di difficile, oggetti semplici che mi permettono di rilassarmi e godermi il cielo, quindi punto questa piccola ma luminosa planetaria nella costellazione della Lira, la trovo facilmente con un veloce star hopping partendo da Beta Lyrae, compare nel campo del 24mm con cui ho la visione migliore: si vede nettamente l’anello, non ha una forma circolare ma ellissoidale, con una parte dell’ellisse più grande dell’altra, si nota inoltre che le due regioni a Est-Ovest della nebulosa sono più luminose del resto. Il campo è ricchissimo di stelle, e mi perdo qualche minuto a spazzolare il cielo semplicemente guardando il tappeto di stelle che mi passa sotto l’occhio;
Albireo: un classico, una “finta doppia” che però regala un’immagine bellissima, le due componenti sono ben distinte ovviamente e risaltano sul tappeto di stelle finissime che le fa risaltare ancora di più, soprattutto grazie ai loro colori così diversi e intensi;
M56: un’altro bell’ammasso globulare; parto da Albireo e con un po’ di star hopping raggiungo questo piccolo ammasso, è molto più debole rispetto ai precedenti due ma ha una bella resa, con tante stelle fini e qualche stella più luminosa che si trova al suo interno;
M103: ammasso aperto in Cassiopea; cambio regione e vado dall’altra parte del cielo, Cassiopea è uno spettacolo da vedere ad occhio nudo e così mi butto a capofitto tra i suoi ammassi. M103 è un piccolo ammasso vicino alla stella Ruchbah, si vede una concentrazione non troppo densa di stelle, con diverse stelle più luminose che mi ricordano la lettera greca Lambda… effetti dello studio intenso di oggi;
NGC457 (Ammasso libellula): siamo sempre in Cassiopea, punto questo oggetto quasi per caso mentre mi muovevo a caso in quella porzione di cielo, ma questo ammasso è davvero impossibile non riconoscerlo, lo facevo vedere anche in osservatorio ogni volta che posso per divertirmi con le forme che trovano le persone, e i bambini ogni volta mi stupivano. Comunque bell’ammasso dalla forma tipica, stelle belle luminose che si staccano molto bene dal fondo cielo, nel 24mm è perfetto per osservarlo con comodità;
Ammassi vari in Cassiopea: come pausa dall’osservazione mi sono divertito a spazzare la regione di cielo di Cassiopea senza una meta precisa, è una regione ricchissima dove in ogni angolo trovi moltissime stelle, nel mio spazzare il cielo ho trovato almeno 4/5 ammassi che non ho però segnato;
NGC7789 (Caroline Cluster): è il mio ammasso preferito in assoluto, e lo voglio fotografare il prima possibile, ma di osservarlo non mi stanco mai, un tappeto di stelle fini e deboli con una buona concentrazione, osservarlo non è facilissimo in quanto non è il classico ammasso aperto, è piuttosto debole con una luminosità superficiale piuttosto bassa, ma per me resta uno dei più belli tra gli ammassi aperti, mi perdo un buon 5 minuti ad osservare solo lui;
Doppio ammasso del Perseo: non potevo non puntare questo splendido oggetto, lo vedo già nel cercatore e in quel grandissimo campo da giá spettacolo! Nel 24mm ci sta al pelo, ma rende benissimo, una distesa di stelle luminosissime, ben definite, e una stella rossiccia al centro tra i due ammassi che completa il quadro, il tutto su un tappeto molto fine di stelle, che immagine!
M31 (Galassia di Andromeda): parliamoci chiaro, dal mio cielo è quello che è, l’ho potuta osservare da un cielo molto buio e quello che vedo qua è nulla in confronto, ma Andromeda è sempre Andromeda, è una nube lattiginosa molto allungata con le due compagne M32 e M110 che si vedono nettamente, mi concentro e uso la visione distolta per individuare NGC206, la nube stellare di M31, inizialmente non riesco a vederla ma non mi arrendo, provo a osservare e riposare gli occhi periodicamente per permettere di osservare al meglio, e alla fine in visione distolta vedo un piccolo agglomerato sul lato ovest (se ho controllato bene) di Andromeda, credo di avercela fatta.
Tornando a noi
Ciao a tutti, dopo una lunghissima assenza, forse troppa, torno a scrivere in questa sezione del forum.
In queste sere il cielo si copre sempre, ho provato a scattare qualche foto ma ho sempre dovuto interrompere, così questa volta ho deciso di mettere fuori la sola reflex per un time lapse, una volta messo fuori il tutto mi sono reso conto che la serata sembrava davvero tersa, così ho deciso di mettere fuori il dobson: una bella spolverata, collimato per bene e sono operativo.
Inizio osservazione: 19:20
Fine osservazione 21:20 circa
Strumenti - Dobson Skywatcher 200/1200
- Oculari ES 8.8mm 82°, 24mm ES 64°
Giove: primo oggetto puntato, anche per allineare il cercatore che negli ultimi mesi è diventato il telescopio di guida del mio setup fotografico, ma come non rimanere sbalorditi dal nostro gigante buono? Tornerò più tardi per una descrizione migliore, alla prima puntata era ancora troppo chiaro;
Alcor/Mizar: mentre arriva il buio punto questa bella stella doppia, o tripla, anche per testare il seeing e il livello di acclimamento degli specchi, e devo dire che sono rimasto sorpreso: ho puntato la stella con il 24mm e le stelle sono davvero spilli, la separazione tra Mizar e la sua compagna è netta (non che sia una doppia impossibile) e si vede molto bene lo spazio che le separa, mi fermo ad ammirare il campo inquadrato dall’oculare, una distesa di stelle bellissima;
A questo punto tiro fuori i macchinari pesanti: il paraluce autocostruito con tappetino da Yoga, migliora nettamente la visione con un contrasto decisamente più elevato.
Saturno: Ehh… Saturno è sempre lui, quel pianeta che quando lo osservi ti fa chiedere se davvero esiste, se davvero stai guardando un ammasso gigantesco di gas circondato da particelle ghiacciate che ruotano velocissime, e ogni volta che lo vedo è come se fosse la prima volta, rimango semplicemente senza parole. Questa sera il nostro compagno poi mi ha regalato una vista mozzafiato, ho usato l’8.8mm per avere maggiore dettaglio: si vedevano delle bande sul pianeta abbastanza nette, la divisione Cassini era perfettamente visibile, così come l’ombra del pianeta proiettata sui suoi anelli, a tratti si vedeva anche la seconda divisione sugli anelli. Prima di cambiare oggetto ho inserito il 24mm che uso per fare star hopping e puntare, ma quando ho messo a fuoco sono rimasto bloccato da quello che vedevo: un’immagine bellissima, con Saturno perfettamente al centro del campo, nitidissimo e ricco di dettagli, e circondato da “vuoto” e stelle finissime che ne facevano un quadro davvero rilassante, non facevo altro che pensare “wow, cosa mi sono perso in questo periodo di assenza” ma la sorpresa è arrivata quando ho guardato il satellite Titano, mi sono reso conto che vedevo altri due puntini a NE e SE del pianeta, ho verificato tramite Stellarium e ho confermato la mia ipotesi: erano i satelliti Rea (mag. 10.07) e Teti (mag. 10.57) mentre guardavo quei piccoli satelliti grazie alla visione distolta ho notato anche una terza presenza tra Saturno e Titano, un check su Stellarium e confermo un altro satellite, questa volta Dione (mag. 10.77)
Mai visti così tanti dettagli su Saturno e mai vista un’immagine così bella e tridimensionale, mi ero dimenticato cosa voleva dire guardare con i propri occhi un tale spettacolo.
Giove (pt. 2): come promesso ritorno su Giove, ma dopo Saturno ho gli occhi ancora “illuminati” da quello spettacolo. L’ho puntato direttamente con il 24mm, è praticamente un faro: riesco a vedere gli spike del newton sul pianeta, che però si mostra ricchissimo di dettagli anch’esso! Le bande equatoriali sono ovviamente visibili, ma non solo, mostrano anche un bel dettaglio, con l’8.8mm vedo benissimo che non sono semplici bande, sono frastagliate e su quella più a Sud compare la ricercatissima macchia rossa di Giove, le altre bande si vedono con qualche dettaglio, anche se non qualcosa di eccezionale, probabilmente la sua altezza rispetto ad un tetto ha rovinato leggermente l’immagine, ma mostra benissimo gran parte dei suoi dettagli alla mia portata; a completare il bel quadretto tutti i satelliti galileiani allineati al pianeta… pace per i sensi;
M13 (Grande ammasso in Ercole): la visione di questi due meravigliosi pianeti mi ha spinto ad andare avanti, era ormai buio e ho deciso di puntare questo splendido ammasso: lo trovo direttamente dal cercatore, senza bisogno di star hopping, e nel 24mm da spettacolo: semplicemente enorme, occupa buona parte del campo inquadrato, un concentrato di stelle finissime, risolte fino al centro, che va lentamente svanendo verso l’esterno; a 136x con l’8.8mm poi sembra di immergersi dentro, gli 82° dell’oculare mi permettono di avere una visione molto comoda di questo oggetto, e sembra davvero di poterci saltare dentro;
M92: altro ammasso in Ercole, più piccolo del compagno appena descritto ma sempre molto bello da osservare, la visione migliore la ho a 136x con l’ammasso che viene risolto fino al centro in stelle molto deboli, si vede che è più piccolo e debole ma regala lo stesso una bellissima vista;
M57 (Nebulosa Anello): questa sera niente di difficile, oggetti semplici che mi permettono di rilassarmi e godermi il cielo, quindi punto questa piccola ma luminosa planetaria nella costellazione della Lira, la trovo facilmente con un veloce star hopping partendo da Beta Lyrae, compare nel campo del 24mm con cui ho la visione migliore: si vede nettamente l’anello, non ha una forma circolare ma ellissoidale, con una parte dell’ellisse più grande dell’altra, si nota inoltre che le due regioni a Est-Ovest della nebulosa sono più luminose del resto. Il campo è ricchissimo di stelle, e mi perdo qualche minuto a spazzolare il cielo semplicemente guardando il tappeto di stelle che mi passa sotto l’occhio;
Albireo: un classico, una “finta doppia” che però regala un’immagine bellissima, le due componenti sono ben distinte ovviamente e risaltano sul tappeto di stelle finissime che le fa risaltare ancora di più, soprattutto grazie ai loro colori così diversi e intensi;
M56: un’altro bell’ammasso globulare; parto da Albireo e con un po’ di star hopping raggiungo questo piccolo ammasso, è molto più debole rispetto ai precedenti due ma ha una bella resa, con tante stelle fini e qualche stella più luminosa che si trova al suo interno;
M103: ammasso aperto in Cassiopea; cambio regione e vado dall’altra parte del cielo, Cassiopea è uno spettacolo da vedere ad occhio nudo e così mi butto a capofitto tra i suoi ammassi. M103 è un piccolo ammasso vicino alla stella Ruchbah, si vede una concentrazione non troppo densa di stelle, con diverse stelle più luminose che mi ricordano la lettera greca Lambda… effetti dello studio intenso di oggi;
NGC457 (Ammasso libellula): siamo sempre in Cassiopea, punto questo oggetto quasi per caso mentre mi muovevo a caso in quella porzione di cielo, ma questo ammasso è davvero impossibile non riconoscerlo, lo facevo vedere anche in osservatorio ogni volta che posso per divertirmi con le forme che trovano le persone, e i bambini ogni volta mi stupivano. Comunque bell’ammasso dalla forma tipica, stelle belle luminose che si staccano molto bene dal fondo cielo, nel 24mm è perfetto per osservarlo con comodità;
Ammassi vari in Cassiopea: come pausa dall’osservazione mi sono divertito a spazzare la regione di cielo di Cassiopea senza una meta precisa, è una regione ricchissima dove in ogni angolo trovi moltissime stelle, nel mio spazzare il cielo ho trovato almeno 4/5 ammassi che non ho però segnato;
NGC7789 (Caroline Cluster): è il mio ammasso preferito in assoluto, e lo voglio fotografare il prima possibile, ma di osservarlo non mi stanco mai, un tappeto di stelle fini e deboli con una buona concentrazione, osservarlo non è facilissimo in quanto non è il classico ammasso aperto, è piuttosto debole con una luminosità superficiale piuttosto bassa, ma per me resta uno dei più belli tra gli ammassi aperti, mi perdo un buon 5 minuti ad osservare solo lui;
Doppio ammasso del Perseo: non potevo non puntare questo splendido oggetto, lo vedo già nel cercatore e in quel grandissimo campo da giá spettacolo! Nel 24mm ci sta al pelo, ma rende benissimo, una distesa di stelle luminosissime, ben definite, e una stella rossiccia al centro tra i due ammassi che completa il quadro, il tutto su un tappeto molto fine di stelle, che immagine!
M31 (Galassia di Andromeda): parliamoci chiaro, dal mio cielo è quello che è, l’ho potuta osservare da un cielo molto buio e quello che vedo qua è nulla in confronto, ma Andromeda è sempre Andromeda, è una nube lattiginosa molto allungata con le due compagne M32 e M110 che si vedono nettamente, mi concentro e uso la visione distolta per individuare NGC206, la nube stellare di M31, inizialmente non riesco a vederla ma non mi arrendo, provo a osservare e riposare gli occhi periodicamente per permettere di osservare al meglio, e alla fine in visione distolta vedo un piccolo agglomerato sul lato ovest (se ho controllato bene) di Andromeda, credo di avercela fatta.