corrado973
20-09-2020, 23:11
Il 12 di settembre del 1970 il programma spaziale sovietico lanciò una nuova sonda nel tentativo di realizzare la missione che era fallita con Luna 15 nel luglio dell'anno precedente, ossia prelevare campioni di suolo lunare e riportarli sulla Terra per le analisi degli scienziati.
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Compiendo un allunaggio perfetto Luna 16 raggiunse il Mare Fecunditatis il 20 settembre dello stesso anno.
Il preciso luogo dello sbarco era situato sull'equatore lunare, 100 km a est del cratere Webb, a circa 800 km dalla zona di sbarco degli astronauti di Apollo 11.
La sonda era dotata di un braccio meccanico munito di una piccola trivella alla sua estremità, capace di penetrare nel terreno lunare per recuperare del materiale minerale.
Il carotaggio consentì di entrare nel terreno solo fino a 35 cm di profondità perché la strumentazione inavvertitamente urtò contro una roccia piuttosto dura che danneggiò la piccola trivella a raccolta.
Dopo il recupero del materiale, il braccio si risollevò e riportò il perforatore nello stadio di discesa della sonda mentre la punta si trasferiva nel modulo di rientro per il ritorno a terra.
Il campione di terreno ottenuto era composto da 101 grammi di minerali lunari ed era stato meccanicamente riposto in un contenitore (una sfera di colore scuro collocata alla sommità della sonda) per essere inserito in una capsula ermetica dove avrebbe trovato protezione per tutta la durata del viaggio di ritorno.
Il 21 settembre il veicolo ripartì, grazie ad una più piccola sonda a razzo, alla volta della Terra, sollevandosi in verticale e seguendo una traiettoria balistica (siccome la gravità lunare è minore di quella terrestre non fu necessario un vettore con particolare potenza).
Dopo tre giorni i sovietici poterono recuperare l'involucro che, con un sistema di paracadute, alle 8.26 (ora di Mosca) era atterrato in Kazakhstan a 80 chilometri dalla città di Jezkazgan. Gli addetti al recupero localizzarono facilmente il punto di caduta grazie ad una radiotrasmittente collocata nel contenitore.
http://cosesovietiche.blogspot.com/2015/03/luna-16-lander-excavator.html
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Compiendo un allunaggio perfetto Luna 16 raggiunse il Mare Fecunditatis il 20 settembre dello stesso anno.
Il preciso luogo dello sbarco era situato sull'equatore lunare, 100 km a est del cratere Webb, a circa 800 km dalla zona di sbarco degli astronauti di Apollo 11.
La sonda era dotata di un braccio meccanico munito di una piccola trivella alla sua estremità, capace di penetrare nel terreno lunare per recuperare del materiale minerale.
Il carotaggio consentì di entrare nel terreno solo fino a 35 cm di profondità perché la strumentazione inavvertitamente urtò contro una roccia piuttosto dura che danneggiò la piccola trivella a raccolta.
Dopo il recupero del materiale, il braccio si risollevò e riportò il perforatore nello stadio di discesa della sonda mentre la punta si trasferiva nel modulo di rientro per il ritorno a terra.
Il campione di terreno ottenuto era composto da 101 grammi di minerali lunari ed era stato meccanicamente riposto in un contenitore (una sfera di colore scuro collocata alla sommità della sonda) per essere inserito in una capsula ermetica dove avrebbe trovato protezione per tutta la durata del viaggio di ritorno.
Il 21 settembre il veicolo ripartì, grazie ad una più piccola sonda a razzo, alla volta della Terra, sollevandosi in verticale e seguendo una traiettoria balistica (siccome la gravità lunare è minore di quella terrestre non fu necessario un vettore con particolare potenza).
Dopo tre giorni i sovietici poterono recuperare l'involucro che, con un sistema di paracadute, alle 8.26 (ora di Mosca) era atterrato in Kazakhstan a 80 chilometri dalla città di Jezkazgan. Gli addetti al recupero localizzarono facilmente il punto di caduta grazie ad una radiotrasmittente collocata nel contenitore.
http://cosesovietiche.blogspot.com/2015/03/luna-16-lander-excavator.html