Visualizza Versione Completa : Rifrattori acromatici e aberrazione cromatica.
Apro questo thread su quanto l'aberrazione cromatica non sia un problema così grande se il doppietto acromatico è ben corretto per l'aberrazione sferica linkando una recensione sul Vixen 120S scritta nel 1998 da Plinio Camaiti e Raffaello Braga. E' vero che c'è già un thread che parla già di tale rifrattore ma riparlare di tale telescopio non è ciò che mi prefiggo. Mi ripropongo, dopo aver fatto una certa pratica, di scrivere una recensione sul Konus Vista-80 (rifrattore 80/400) che ho comprato usato alla fine di Maggio e che mi ha molto sorpreso per la sua resa ottica sulla Luna e su Marte nel passato mese di Agosto di quest'anno (ho preso un modello ben riuscito in quanto ben corretto per l'aberrazione sferica?), per adesso è ancora presto.
http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/rifrattori/vixen-na120s
ho preso un modello ben riuscito in quanto ben corretto per l'aberrazione sferica?), per adesso è ancora presto.
Punta una stella luminosa ad 80/100X, sfuoca di mezzo giro in intra ed in extra focale e se nelle due figure che vedi gli anelli non sono illuminati uguali vuol dire che c'è sferica.
Con:
40141
Senza:
40142
Angelo_C
12-09-2020, 15:41
Io su imbeccata del sempre competentissimo Raffaello Braga, avendo un set completo di filtri colorati, mi son fatto un reticolo di ronchi per controllare la correzione della sferica dei miei rifrattori, colore per colore, vi assicuro che didatticamente la cosa è illuminante e fa capire cos'è lo sferocromatismo (la vera croce dei rifrattori). ;)
https://www.binomania.it/phpBB3/viewtopic.php?f=199&t=10421
Punta una stella luminosa ad 80/100X, sfuoca di mezzo giro in intra ed in extra focale e se nelle due figure che vedi gli anelli non sono illuminati uguali vuol dire che c'è sferica.
Con:
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Senza:
40142
Ti ringrazio delle fotografie che hai postato, farò qualche prova a riguardo. Io mi sono "innamorato" a torto o a ragione del Konus Vista-80 (rifrattore 80/400) che mi sono comprato usato per la sua resa ottica che non mi immaginavo. Ieri notte ho guardato Marte a 200X sia col Vista sia col 120/600 della Ziel, il Gem 60 (barlow 2X acromatica con un oculare LV della Vixen da 4 mm col Vista e la solita barlow con un OR 6 della Celestron col Gem 60). Non era una serata con un buon seeing però col Vista ho visto senza problemi la calotta polare sud, col Gem 60 quasi non si vedeva (per fare un esempio fra i tanti). Col Travelscope 70 della Celestron (rifrattore 70/400) neanche ci tento perché mi sono reso conto che è di qualità ottica inferiore al Vista.
Sono un po dubbioso che con un 80/400 si possa arrivare a 200X, come la mettiamo con l'aberazione sferica di un 80/400 , quella che spappola le immagini, ammettendo che tu digerisci l'aberazione cromatica.:hm:
E' quello che mi chiedo anch'io: ho pensato di essere stato molto fortunato beccando per caso il modello fatto bene. Siccome un 80/400 acromatico è uno strumento di fascia bassa, credo che siano prodotti in serie e non stanno sicuramente a controllarli uno per uno in maniera maniacale come fa la Astophysics per i suoi telescopi. Proverò a controllarlo questi giorni sull'aberrazione sferica in base ai suggerimenti che mi sono stati dati in questo forum. Se ci riesco (non sono una persona pratica) metterò qualche fotografia della Luna che ho fatto con il cellulare accostandolo al telescopio con un oculare Plossl da 10 mm (40X) ed un paio di disegni di Marte che ho fatto a 200X (barlow 2X acromatica più un oculare LV Vixen al lantanio da 4 mm) e qualche fotografia del panorama. Ti posso dire che col Travelscope 70/400 a 23X la falce di Venere non l'ho vista mai, sui pianeti si vede subito che non è chissà cosa, va bene per i grandi campi come il profondo cielo ed i panorami e questo senza andare a fare alcuno star test. Invece col Vista 80/400 ho visto a 23X la falce di Venere alla fine di Maggio di quest'anno e, facendo il confronto col 70/400, mi sono sorpreso. Sintetizzando:
1) col Travelscope della Celestron 70/400 e col Gem 60 della Ziel 120/600 che posseggo confermo quanto si legge nei forum e nelle recensioni su questi rifrattori a corto fuoco;
2) col Konus Vista-80 80/400: resa migliore di quanto si dice sui rifrattori a corto fuoco; ipotesi più probabile: ho beccato con una grossa fortuna un esemplare ben riuscito.
Resto sempre dubbioso, attendo le prova della sfericità:biggrin:@Gonariu qui la questione non è beccare l'esemplare miracoloso , quello che dici và contro le leggi ottiche.:whistling:
Scorza: sono un laureato in fisica e ho studiato sia ottica geometrica che ottica ondulatoria. Nelle mie osservazioni sui diversi strumenti mi limito a ciò che ho toccato con mano.
Tanto meglio!;)
l'ottica ha le sue regole, è stato appurato che un a lente ACRO di lunghezza 400mm con un diametro 80 ha una aberazione sferica abbastanza accentuata che non dipende dall'aberazione cromatica, il mio dubbio dei 200X le onde geometriche o ondulatorie si amplificano al massimo
anche se hai un vista:whistling: quei 200X non li raggiungi nemmeno con un ED.
Capisco che le sensazioni tue possono eesere diverse da altri , consiglio di fare un test come ha detto , poi ne riparleremo Cieli Sereni:biggrin:
Beh, allora l'aberrazione sferica ti limita anche un gioiellino ED di pari diametro (80 mm) a corto fuoco che non può permettersi 200X che è l'ingrandimento massimo possibile per un acromatico a lungo fuoco? Conseguenza: è inutile fare i semiapocromatici e gli apocromatici a corto fuoco perché, anche se hanno ben corretto il cromatismo rimane l'aberrazione sferica. Nel tuo ragionamento c'è qualcosa che non torna (dimostrazione per assurdo se vogliamo rinverdire i tempi in cui studiavamo a scuola certi teoremi di geometria con tale metodo).:biggrin:
Farò lo star test (è la prima volta, ma c'è sempre una "prima volta"). Cieli sereni anche a te sopratutto per l'opposizione di Marte!
Non ho posseduti i rifrattori a lungo fuoco come i 80/1350 f/16 ho letto che chi li possiede ha costatato più corretti di un 80ED f/7,5 è come leggo che anche la sfericità sia più corretta di un f/7.5
Gli ED li hanno creati per eliminare i scomodissimi rifrattori a lunghissima Focale
le mie conoscenze si fermano qui, chiedo aiuto a cherubino. lui si può delucidarci .:biggrin:
Angelo_C
14-09-2020, 20:45
In un progetto ottico, la prima cosa che si cerca di correggere è proprio la sferica, o meglio, si cerca di correggere nel miglior modo possibile la sferica per ogni colore di riferimento (googlate "righe di fraunhofer").
La correzione cromatica è in subordine (nel progetto) e la si cerca solo di minimizzare, in base (almeno nei classici doppietti fraunhofer e steinheil) alla "correzione" del colore che gli si vuole dare, sacrificando, questa o quella parte dello spettro e questo per un semplice motivo, se qualcuno progettasse per assurdo (perché sarebbe veramente un assurdo) uno strumento che portasse geometricamente tutti i colori nello stesso fuoco, ma senza correggerne la sferica, ci si ritroverebbe uno strumento affetto da uno sferocromatismo tale (che non è altro che la variazione dell'entità della correzione della sferica, al variare della lunghezza d'onda), da risultare visualmente come fosse affetto da cromatismo, quindi si sarebbe fatto tanto lavoro per nulla.
Anzi sarebbe peggio, perché un siffatto strumento sarebbe molto meno definito (in pratica l'immagine si "romperebbe" ad ingrandimenti più bassi) di un doppietto "normalmente" progettato.
I rifrattori a doppietto, tripletto, quadrupletto, ecc, tutti sapete che sono fatti accoppiando vetri con diverso numero di abbe, a diverse distanze tra loro e con diverse curvature su ogni superficie, ma soprattutto, queste superfici sono tutte sferiche (solo recentemente, qualcuno sta facendo progetti con superfici asferiche, il problema è trovare la macchina o l'artigiano, che gli riesce a fare la forma giusta).
Sapete inoltre che più la focale è corta, più queste lenti devono essere curve (più panciute), per questo che i rifrattori "corti" sono più difficili da correggere dalla sferica.
Questa la teoria, ma nella pratica c'è anche il progetto meccanico e la cura nell'assemblaggio è proprio da questo che vengono fuori gli esemplari ottimi e quelli fetenti (compreso il konus vista), molti di questi rifrattori hanno celle di plastica, le lenti hanno spaziatori imprecisi (come spessore), il tubo tagliato a "fetta di salame", con focheggiatori avvitati a forza con le viti che "filettano" direttamente nel tubo.
Inoltre ci può essere l'assemblatore che a inizio turno lavorativo, montava con sufficiente precisione i telescopi, mentre a fine turno, li montava tutti storti, poi visto il progetto "leggero", durante il trasporto, c'erano quelli trattati bene e quelli trattati male (che pure se montati bene, si stortavano a furia di botte), alla fine, quelli montati bene e trattati bene durante il vari trasporti erano gli "esemplari fortunati".
Il konus vista è stato il mio primo rifrattorino su cui ho sperimentato il "tuning" (avevo già discreta esperienza con i newton, avendo iniziato con quelli), mi era capitato uno di quegli esemplari "sfortunati", con sferica fuori controllo (dopo i 60x, non mi mostrava i pianeti, ma dei veri poltergeist), ma meccanicamente a posto e dopo essermi documentato con la letteratura di riferimento*, scopro che la sferica è estremamente dipendente dalla distanza dei due elementi del doppietto.
Smonto la cella (di plastica), libero le lenti e scopro che ha tre distanziatori enormi (le lenti erano distanziate forse di un mm o più), calcolato il giusto spessore, ho fatto diverse prove (per trovare la misura giusta), con stagnola, carta lucida, acetato, carta normale, ecc (per il come vedete qui (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?25054-Come-controllare-e-mettere-a-posto-il-doppietto-dei-rifrattorini-entry-level)); alla fine trovato la quadra, lo strumento finalmente anche a 120x mi mostra dei pianeti veri.
Insomma, sti cosi sono fatti a macchina, le macchine sbagliano pochissimo e se lo fanno è colpa dell'operatore (che magari non cambia l'utensile, quando sarebbe necessario), se fossero fatti con un minimo di cura, funzionerebbero per quello che sono; poi intendiamoci, ho detto 120x perché oltre in maniera proficua (per i miei standard), non andava, una certa sferica residua rimaneva (soprattutto nel rosso), cromatismo, quanto ne volete, ma era un Telescopio (con la T maiuscola).
(*):
Ottica industriale - Domenico Argentieri;
Lunettes et téléscopes - André Danjon, Andre Couder;
Star Testing Astronomical Telescope - Harold Richard Suiter.
Grazie della spegazione professionale.
Angelo_C posso chiederti se un 80/400 acromatico può sostenere 200X senza impastamento? .
Non me ne voglia chi lo asserisce.:biggrin:
Angelo_C
14-09-2020, 22:10
Non è una risposta che si può dare tipo "sentenza", con un SI o un NO; "l'impastamento" è cosa molto soggettiva, un po come la tolleranza al cromatismo (per uno potrebbe essere per nulla fastidioso, per un altro invece intollerabile) e soprattutto varia in base all'oggetto osservato (ad esempio, Giove regge meno ingrandimenti della Luna o di una doppia bilanciata), per come la vedo io, il limite di ingrandimento "di rottura" (dell'immagine) è quello in cui si arriva a perdere dettagli che ad un ingrandimento inferiore invece percepivi.
Cosa diversa ad esempio dal massimo ingrandimento "utile" (googla "ingrandimento di roll off"), dove oltre un certo ingrandimento, non scorgi nuovi dettagli, ma non ne perdi (ingrandisci solo quelli che ci sono già).
Io quando rimisi a posto il mio konus vista, lo spinsi come prova per uno star test (su Sirio!) fino a 267x (radian 3 mm + barlow 2x) per avere un pattern di diffrazione bello grosso dove potevo verificare la sferica colore per colore, quindi potrei dirti che su una doppia bilanciata, con separazione il doppio del limite di risoluzione, a 200x poteva arrivarci, mantenendo ancora "in forma" le centriche delle due componenti, ma già sulla Luna a 210x (pentax xp 3,8 mm + barlow 2x), l'immagine si "rompeva" (mi perdevo le creste sui bordi dei crateri) che invece a 160x (pentax xo 2,5mm) riuscivo a percepire anche se con difficoltà, mentre come ho già detto su Giove il limite estremo era 133x (radian 3 mm), mentre i 105x (pentax xp 3,8 mm) erano ancora un po sotto il limite, per questo dico che circa 120x era l'optimum.
Come avrai notato, nelle prove ho utilizzato tutti oculari eccellenti che costavano (ai tempi) dalle due alle tre volte tutto il telescopio (il radian mio, i pentax putroppo no), quindi come vedi non c'è una risposta univoca... dipende. :biggrin:
Angelo_C grazie! sei un libro aperto;)
Grazie della spegazione professionale.
@Angelo_C (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=7181) posso chiederti se un 80/400 acromatico può sostenere 200X senza impastamento? .
Non me ne voglia chi lo asserisce.:biggrin:
Assolutamente no per carità, a parte che ognuno ha il suo modo di vedere le cose e anche chiaramente il diritto di esprimerlo, ci mancherebbe! Quello che dici tu lo dicono moltissimi sui rifrattori a corto fuoco; il mio parere va fuori norma rispetto alla maggioranza e di questo ne sono consapevole. Una delle cose belle di un forum è potersi confrontare fra persone diverse e che vivono molto distanti per giunta.
@Angelo_C (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=7181): spiegazione ampia ed esaustiva sull'argomento, molto bella e chiara, hai risposto brillantemente anche alle mie ipotesi e alle domande che mi ponevo. Ti faccio i miei complimenti, penso che hai risolto definitivamente la questione!
Gonariu ti svelo un segreto
Amo la sardegna è tutti gli abitanti, per i suo essere unici , ho avuto modo di appurarlo personalmente
Tramite angelo ho capito molte cose a me oscure, con questo il mio essere pignolo non è un discorso contro di tè , non ho molta esperienza astronomica mi diletto a scoprire "sempre se ne sono capace" i problemi dell'ottica, le capacità di un pezzo di vetro lavorato a doc. capace di far vedere l'impossibile . Cieli Sereni.
Tranquillo, non ci sono problemi! io sono una persona molto teorica e poco pratica, mi fa piacere confrontarmi con te!:)
P.S.: ho visto che Angelo è molto competente e ne sa molto!
Angelo_C
15-09-2020, 19:37
Anche io sono un praticone, solo che poi quando ti "scontri" con le varie problematiche, ci si deve rivolgere alla "letteratura".
Oltre ai tre testi che ho indicato nei miei precedenti post, se sei interessato alla progettazione ottica "moderna", secondo me l'attuale "Bibbia" è Telescope optics di Rutten & van Venrooij, secondo me merita di essere nella biblioteca di ogni appassionato di ostrumentazione ottica. ;)
Non so se sia mai stato tradotto in italiano, ma se mastichi un po di inglese, non fartelo scappare.
Beh, giustamente unisci la teoria alla pratica! Penso che mi leggerò almeno qualcuno dei libri che mi hai suggerito, l'inglese non è un grande problema, quello scientifico è più semplice di quello letterario e già all'università per due esami ho dovuto studiare su un testo in inglese.
Angelo_C
16-09-2020, 20:04
Ti consiglio soprattutto l'ultimo.
Comunque sarà un piacere leggere la tua recensione, così le aggiungiamo a quelle di Roberto Porta (photallica), Lorenzo Comolli e Luca D'Avino (tra quelle in italiano), le quali sono tutte diverse proprio a causa della incostante qualità degli esemplari. :biggrin:
In ogni caso è stato proprio grazie ai pregi del Vista, se decisi di prendermi l'apetto cha ancora oggi uso con soddisfazione e ne ho ancora un più che buon ricordo.
E' proprio perché il Vista mi ha fatto una buona impressione che a Belseker, quando ha scritto che per osservare doveva andare su strade di montagna in certi tratti anche buie (e magari queste strade erano sentieri da capre) che a quel punto ho pensato che cadendo si sarebbe fatto male lui e la sua ragazza e allora ho scritto: "prendetevi un 80/400" perché, oltre ad essere un bello strumentino (beccando quello "fatto bene") cadendo e rompendolo avrebbero sempre speso di meno di un telescopio più blasonato, come un mak da 127 mm di specchio! Come paragone, una cosa è rompere un binocolo medio come un Konus (pazienza) un'altra è rompere un Pentax (da infarto)!
Un "apetto" è un telescopio che uno si sfrutta molto profiquamente per sempre, bellissimo strumento!!!
Ringrazio Gonariu per aver aperto questo interessante thread e Angelo_C per l'inesauribile fonte di informazioni che ci ha dato.
Stamattina ho fatto l'alzataccia e mi sono messo ad osservare Marte (da casa mia visibile solo passato abbondantemente il meridiano) sia con il mak 127/1500 che con il 120/600 proprio per capire i limiti del rifrattore sul planetario con un confronto diretto con il mak nelle stesse identiche condizioni osservative. Ho persino usato lo stesso diagonale, lo stesso oculare e lo stesso filtro. Per l'osservazione ho usato una montatura equatoriale motorizzata (che aiuta sempre con gli elevati ingrandimenti).
Ovviamente non era una gara per capire chi andasse meglio sul planetario ma per capire quanto non vedessi con il 120/600 ad elevati ingrandimenti.
Premetto di non essere esperto di geografia marziana. Quest'anno è stata la mia prima osservazione di Marte e non mi ero preparato con un software su cosa avrei visto ma ho controllato solo una volta finita l'osservazione.
Ho osservato tra le 5.30 e le 6.30. In quell'ora Marte dai 43° sull'orizzonte è sceso ai 33°. La faccia che Marte mostrava era quella con la Vallis Marineris. Il seeing era ottimo e non erano visibili turbolenze se non piccole e in rari momenti.
Per il mak ho usato 250 ingrandimenti con un Celestron Omni da 6mm. Ho messo anche un filtro Baader Skyglow per aumentare il contrasto. Per il rifrattore so che non è quello più indicato ma è l'unico che posseggo attualmente. Su un acro sono consigliati il Contrast Booster, il Fringe Killer (meglio se abbinato allo Skyglow) e il Semi Apo: sto meditando l'acquisto di uno di loro e se avete consigli sono bene accetti.
Sul 120/600 ho usato 200 ingrandimenti con lo stesso oculare Omni 6mm+barlow Televue 2x (e sempre il filtro Skyglow).
Risultato sul 120/600:
I dettagli di Marte percepibili ad un occhio non allenato erano ben individuabili. La calotta polare era evidentissima e netta; le striature e colorazioni dei mari marziani, seppure con l'inevitabile minor contrasto rispetto al mak, erano visibili.
Sul cromatismo:
Intorno al pianeta era presente un ampio ma non vistoso alone bluastro/violetto. Si notava appena mettevi l'occhio all'oculare ma nel giro di qualche secondo neanche lo notavo più tanto fosse effimero (per i miei parametri). Diversa cosa era per un alone più vistoso e concentrato di colore rosso visibile subito oltre il bordo del pianeta su uno dei due emisferi. Dalla parte opposta, sempre oltre il bordo del pianeta, era presente un alone blu ma molto più contenuto.
L'unica cosa che secondo me potrebbe disturbare l'osservatore (ma non l'osservazione) era l'alone rossastro. Se si ignora l'alone rosso (per me era tollerabile) il pianeta era osservabile e godibile. A ripensarci, siccome avevo il problema della deriva in declinazione perché non avevo avuto il tempo di stazionare la montatura se non grossolanamente, credo che l'alone rosso fosse localizzato in direzione del centro dell'oculare (ma devo riverificare) e mi domando se una buona centratura e un buon inseguimento potrebbero ridurre la vistosità dell'alone ma c'è anche da dire che in genere questi rifrattori si usano su altazimutale e quindi il pianeta difficilmente sarà centrato.
Voglio aggiungere che Marte era di magnitudine -2.2! Su Saturno, che è decisamente meno luminoso (mag.0.3), qualche giorno fa, sempre a 200x nella medesima configurazione ottica, non ho notato alcun alone e se c'era non gli ho proprio prestato attenzione.
È ovvio che non sono strumenti equivalenti sul planetario, il mak vince a mani basse e mi sembra stupido dirlo ma se non lo dico è sicuro che qualcuno penserà che stia affermando che sono equivalenti. L'immagine del mak è una favola ed è in linea con quello che ci si aspetterebbe da uno strumento votato al planetario al limite dell'ingrandimento massimo e con un oculare tutt'altro che costoso. Aggiungo che ho trovato molto più piacevole con il mak, alla fine del test, gustarmi Marte con un Baader Hyperion da 13mm a 115x. Un 8 o 9mm forse sarebbe stato meglio ma non lo posseggo.
Conclusioni del tutto personali.
In definitiva io non definirei l'immagine del (mio) 120/600 a 200x impastata ma meno contrastata e secondo me non commette alcun reato chi vuole usare un rifrattore a corto fuoco per dare una sbirciata ai pianeti. Sarà lui stesso a giudicare la bontà di ciò che gli offre lo strumento: se trae piacere nell'usarlo continuerà a usarlo, se non ne trae non lo userà più. Del resto credo che la maggior parte dei fruitori del forum siano astrofili che non devono portare a casa nessun risultato. Alla fine il 120/600 fa esattamente quello che chiedevo da uno strumento da portare, insieme a mille bagagli, in vacanza in un posto buio: farmi osservare campi estesi e deep ma se voglio dare una sbirciata ai pianeti posso dargliela pur sapendo che non sarà di certo la visione migliore.
Confronto osservativo interessante su due strumenti specializzati in campi opposti, il Maksutov su Luna e pianeti, il 120/600 sugli oggetti del cielo profondo. Su quest'ultimo è stato detto nei consigli dati a Belseker che uno poteva vedere anche il cielo profondo ma non con la bellezza di uno strumento dedicato come un acromatico a corto fuoco; a quanto pare vale anche il contrario, cioè osservare i pianeti con uno strumento specifico per gli oggetti deep-sky che su di essi rende sì ma il mak è superiore. Col Vista (con un obiettivo di diametro più piccolo essendo un 80/400) ho fatto delle osservazioni della Luna e di Marte che non dispiacciono, le differenze coll'osservazione di Lantis sono: 1) la barlow 2X usata da me è acromatica, quindi di resa ottica minore della Tele Vue apocromatica usata da Lantis, 2) mi manca l'osservazione con un Maksutov se non di pari diametro (ne esistono da 80 mm di specchio? Mai sentito), almeno da 90 mm che non ho. Col mio 120/600 su Marte ci ho visto poco o niente, forse il balcone di casa a Quartu non si prestava e poi non ho fatto adattare termicamente lo strumento, stranamente ho visto di più col Vista su Marte; riproverò sul terrazzo che ho qui ad Orotelli seguendo tutti i canoni. Chiaramente un telescopio che vada bene per tutto non esiste, io guardo un po' di tutto ma mi piacciono anche i panorami, e lì i rifrattori sono avvantaggiati sui riflettori ed i catadiottrici per la mancanza dello specchietto secondario che genera la macchia cieca; ma qui ognuno valuta i pro ed i contra in base alle sue preferenze ed i suoi gusti.
Ti do una notizia Gonariu, la Televue è "solo" acromatica. Però è un'acromatica fatta bene.
Non lo pensavo proprio, credevo che ditte molto blasonate come la Tele Vue producessero solo barlow apocromatiche; visto il prestigio di tale ditta non può che essere fatta molto bene!
È la qualità delle lenti nella barlow a fare la differenza, non la quantità. Le hanno chiamate così in base al numero di lenti (forse per comodità o per marketing) ma non funziona come nei telescopi, dove sono classificati acro, Ed od apo in base al tipo od al numero di lenti che ne correggono l'abberrazione cromatica. Una signora barlow anche a due lenti non introduce cromatismo, al massimo amplifica quello già presente.
Angelo_C
18-09-2020, 14:03
Vi do una notizia, come dice giustamente Mulder, non esistono barlow acromatiche ne apocromatiche, queste definizioni stanno ad indicare come e quanti colori dello spettro vengono portati al fuoco, quindi è cosa che può valere esclusivamente per sistemi ottici "convergenti"; la barlow è un sistema ottico "divergente" (altrimenti come farebbe ad allungare la focale?), quindi NON può essere ne acro ne apo.
Queste dicuture sono esclusivamente commerciali (come ormai lo sono anche i vari apo, ed, ud, sd, ecc), stanno solo ad indicare (alla circamenoquasi) di quanto degradano (o non degradano) l'immagine originale.
Poi come sempre, nella correzione generale (ovvero di quanto potrebbero degradare l'immagine) conta tanto la focale (negativa in questo caso essendo un sistema ottico divergente) della barlow.
Se ci fate caso, le ottime barlow televue sono tutte "lunghe", oltre ad essere ovviamente progettate e fatte bene, ciò le permette di dare ottime performance (come lo era la eccellente meade 140); ora vanno di moda le shorty con focali da -55 a -70 mm al massimo (ma mediamente si sta sui -60 mm), che lasciano qualcosa per strada, quindi sono nate quelle a tre o più elementi (la capostipite delle "corte" a tripletto è stata l'eccellente celestron ultima), per cercare di ritornare (non sempre con successo) alle prestazioni di quelle "lunghe".
Huniseth
18-09-2020, 23:35
Interessante confronto, favorito a quanto pare da un buon seeing .. (ma esiste? Da me no) - però credo che, senza nulla togliere alla bontà e onestà del test, che sia un pochino viziato dal desiderio inconscio di comprovare la validità dell'acromatico corto ad alto ingrandimenti e specie su Marte, come dire, si vede quello che cerca.
Dopodichè, può benissimo essere di avere trovato le condizioni favorevoli.
Beh, se la cosa fosse fatta consciamente non avrebbe senso ovviamente; se qualcosa c'è a livello inconscio penso che dipenda da questo: non c'è un telescopio adatto a tutto, in base alle sue preferenze uno sceglie, il "però" è dovuto al fatto che uno vuol vedere ogni tanto anche dell'altro. E' umano chiedersi allora quanto riesce a vedere nel campo dove il suo strumento non è adatto o lo è di meno; poi per Marte, si sa, per evitare di "barare" inconsciamente bisogna non andare a vedere mappe del pianeta o applicazioni che lo facciano vedere come è ad una data ora, questo con qualsiasi telescopio!
Subconscio,inconscio il telescopio adatto a tutto esiste dipende da quanto è largo il portafoglio.
Per me non è umano chiedersi cosa riesce a vedere dove lo strumento non è adatto.
Se solo per curiosità o per studio sono d'accordo, basta che il subconscio non crede che sia vero. in un'altra discussione ho detto si andrebbe contro le leggi dell'ottica,
Un rifrattore acromatico resta un acromatico, con le sue aberrazioni cromatiche,sferiche ecc. ecc. si può attenuarle chiudendo il rapporto f
da raddrizzare le frequenze ottiche al punto di fuoco . questo può avvenire solo allungare la F o diaframmare la lente principale.
Guarda, penso che Angelo_C nel suo mirabile intervento abbia sciolto il nodo gordiano sui rifrattori a fuoco corto (che per me sono quelli che non rispettano la relazione f\geqslantD^2), dal punto di vista scientifico-tecnico-pratico non c'è da aggiungere altro, restava da dire qualcosa sul punto di vista psicoemotivo. L'osservazione visuale dei pianeti non è facile sia perché si vede sempre un piccolo disco, anche ad elevati ingrandimenti, sia perché i particolari visibili sono poco contrastati. Se poi uno si fissa che c'è un particolare alla fine gli pare di vederlo. Tutto ciò è vero sopratutto per Marte coi suoi inesistenti canali, qui l'astronomo Percival Lowell ne è stato l'esempio più lampante! Il modo più onesto per fare un disegno il più oggettivo possibile di ciò che realmente si vede di Marte al telescopio è sicuramente non andare a vedere prima mappe del pianeta o applicazioni che facciano vedere che cosa si vede di esso ad una data ora, altrimenti subentra il sapere che sul momento che si osserva quel particolare "c'è": questo è vero sempre, qualunque sia il telescopio che si utilizzi.
Sui telescopi universali: è vero che esistono, ma un tuttofare non renderà come uno specializzato in un dato settore. Prendiamo ad esempio uno Schmidt-Cassegrain 8", è uno strumento tuttofare ma sui pianeti rende di meno di un Maksutov di pari diametro o quasi che rivaleggia invece con un apocromatico. E' come la storia dei telefonini: sono dei tuttofare ma le loro fotografie, per quanto possano apparire buone, saranno sempre inferiori a quelle di una macchina fotografica decente che è specializzata solo su quello. Alla fine il discorso è sempre quello: che cosa si vuole dalle cose.:)
Angelo_C
19-09-2020, 13:51
Mi riallaccio al primo post di questa discussione dove Gonariu aveva postato questo test di Plinio Camaiti http://www.telescopedoctor.com/main.asp?cod=test/rifrattori/vixen-na120s
Test a parte c'è questo passaggio:
Lo spettro secondario viene ritenuto "tollerabile"quando il diametro della macchia formata dal blu e dal rosso non si estende per più di tre volte il diametro del disco di Airy in luce verde, diametro dato dalla semplice formula
d = 280/D
dove D è il diametro dell'obiettivo in mm e d è in secondi d'arco. Ad esempio per il Vixen NA-120S il diametro del disco di Airy in luce verde è di 2,3 secondi d'arco circa, il che vuol dire che al massimo si potrebbe tollerare una macchia secondaria di circa 7 secondi d'arco di diametro. Qualche semplice considerazione di ottica geometrica porta a concludere che per ottenere questa condizione il rapporto focale di un rifrattore da 120 mm dovrebbe essere maggiore o uguale a f/14,6, cioè la lunghezza focale dovrebbe essere di almeno 1750 mm. Questo valori scaturiscono dalla formula fmin = 0,122D. Il quale di fatto spega il perché i rapporti focali lunghi (molto lunghi), hanno migliori performance (a meno che le lenti non siano storte e lavorate a mazzetta e scalpello :biggrin: ), semplicemente perché nascondono le loro aberrazioni sotto il tappeto, ovvero dietro il disco di airy.
Naturalmente, questi criteri (per inciso fmin = 0,122D è il criterio di Sigdwick) sono risultati empirici, c'è chi considera ottimo un 100 mm f/12,2 e chi ci vede ancora cromatismo da vendere.
Ci sono altri criteri (naturalmente validi solo per il classico doppietto fraunhofer), come quello di Rutten & Van Venrooij (gli autori di Telescope optics) fmin = 0,118D che come vedete è molto simile al criterio di Sigdwick, ma ce ne sono anche di più restrittivi come il criterio di Conrady (era un purista :sneaky: ), secondo lui un rifrattore per avere un cromatismo "tollerabile" doveva rispettare la relazione fmin = 0,197D (equivalente ad una "macchia" cromatica dell'86% superiore al disco di airy), quindi 100 mm doveva essere almeno un f/19,7.
Ce ne sono anche due ancora più restrittivi, il primo è detto di "sostanziale apocromaticità" che rispetta la relazione fmin = 0,241D (equivalente ad una "macchia" cromatica del 50% superiore al disco di airy), questa ha un suo perché ottico, infatti considera che i colori che "escono" dal disco di airy, sono il rosso profondo (oltre i 656,281 nm, ovvero dopo la riga C) e il violetto (quello prima dei 486,184 nm, ovvero prima della riga F), entrambi colori a cui il nostro occhio è pochissimo sensibile (parliamo di nemmeno il 10% rispetto al giallo-verde).
Il secondo ed ultimo, è il criterio di apocromaticità, che rispetta la relazione fmin = 0,367D (equivalente ad una "macchia" cromatica pari al disco di airy), qui lo strumento è effettivamente apocromatico, perché la macchia cromatica è tutta contenuta nel disco di airy, l'unico problema è che un 100 mm dovrebbe avere una focale di 3670 mm. :biggrin:
Alla fine, quando si fa una prova, per evitare il "bias" dovuto alle aspettative, i test più probanti sono quelli fatti fianco a fianco, nella stessa sera, avevo già fatto una comparativa tra il mio fraunhofer 76/1400 e il mio apo 80/480 tempo fa, se lo ritrovo lo posto; mentre qualche giorno fà ho rifatto la comparativa su Marte (approfittando si un seeing Antoniadi I stabile, pensate che ho collimato il C8 a 580x con centriche quasi ferme), mettendo in campo anche i due 200 mm (C8 e newton 200/1650).
Intervento molto interessante per la profondità delle conoscenze riportate!
Ragazzi, sono stato il più obiettivo possibile. Non facciamo il processo pure all'inconscio. Ma che motivo avrei di essere di parte avendo un mak? Mi sembra di avergli persino fatto un'ottima pubblicità!
Ho riportato tutte le aberrazioni cromatiche che ho notato con il 120/600 e, per i miei gusti, se qualcosa può far storcere la bocca è l'alone rosso. Ma per mia natura sono piuttosto tollerante e se devo passare la serata in compagnia di una donna che mi fa piacere vedere non mi vado a concentrare sui difetti fisici.
Tra l'altro credo che Marte sia il pianeta più tosto perché il suo diametro è piccolo rispetto agli altri e questo alone assume, in proporzione, uno spessore maggiore. Su Giove non mi ha dato questo impatto visivo. E poi non so quanto contribuisca al maggior risalto il fatto che il pianeta sia rosso. È anche probabile che avessi Marte piuttosto decentrato ma centrare un oggetto nel 6mm non è banale perché vedi solo una piccola parte del campo. Ho pensato solo dopo che il centro dell'oculare poteva essere proprio in direzione dell'alone rosso.
Su ciò che ho visto su Marte non ho mica detto che era evidente il Monte Olimpo o la Valles Marineris! Ho parlato della calotta polare che era netta ed evidentissima e dei mari che su quella faccia occupano buona parte dell'emisfero sud del pianeta tanto da far apparire il pianeta con l'emisfero nord molto più chiaro dell'altro. C'è poco da dare in pasto all'inconscio. Più avanti potrò fare qualche confronto sull'altra faccia che mi sembra più etereogenea.
Probabilmente è vero che sono stato fortunato per l'eccellente seeing. Stamattina ho provato a riosservare Marte con il mak ma il seeing non era altrettanto buono anche se c'erano comunque ottime finestre.
Il telescopio migliore? Appartengo alla scuola di pensiero che ritiene che il telescopio migliore è quello che si usa di più. Però penso anche che il telescopio che ti fa vedere di più sia uno strumento fotografico.
Valerio Ricciardi
19-09-2020, 18:01
Premetto di non essere esperto di geografia marziana.
Manco io, quanno vado 'n giro a 'n certo punto me' perdo sempre e alla fine me' tocca chiamà 'n taxxi e spenne 'n sacco de' sòrdi. :hm:
Ho messo anche un filtro Baader Skyglow per aumentare il contrasto. Per il rifrattore so che non è quello più indicato ma è l'unico che posseggo attualmente. Su un acro sono consigliati il Contrast Booster, il Fringe Killer (meglio se abbinato allo Skyglow) e il Semi Apo: sto meditando l'acquisto di uno di loro e se avete consigli sono bene accetti.
Aspetta qualche giorno e ti saprò forse dire... ho appena scambiato con un astrofilo del nord il mio Fringe Killer da 2", che per visuale sul 120/600 è "insufficiente" di molto, con un Contrast Booster da 2" che colora l'immagine in modo più marcato ma parrebbe dovrebbe essere molto, molto più valido come correzione del cromatismo residuo.
Voci autorevoli (Fulvio Mete, un'autorità indiscussa delle bande passanti e della spettrometria) mi dicono che la miglior correzione dello spettro secondario si ottiene con l'UHC-S, ma il suo coefficiente di trasmissione inizia ad essere abbastanza più basso e non vorrei che facesse "annullare" la differenza di visibilità degli oggetti deep sky che spero di ottenere passando da un 102/500 a un 120/600 di pari rapporto focale.
Mi vergogno verso di voi, Per la vostra Sapienza ,da oggi in poi vi leggerò solamente!:vomit::whistling::oops:
Per me stai sbagliando, giustamente Angelo_C nel suo intervento ha evidenziato che oltre ciò che dice l'ottica sui rifrattori, ci sono anche altri fattori (se lo strumento è stato lavorato bene o no, sensibilità maggiore o meno al cromatismo residuo, gusti personali ecc.). Tu continua a portare il tuo contributo esprimendo il tuo punto di vista, poi non sei obbligato a pensarla come dicono gli altri, affatto! :)
Manco io, quanno vado 'n giro a 'n certo punto me' perdo sempre e alla fine me' tocca chiamà 'n taxxi e spenne 'n sacco de' sòrdi. :hm:
Aspetta qualche giorno e ti saprò forse dire... ho appena scambiato con un astrofilo del nord il mio Fringe Killer da 2", che per visuale sul 120/600 è "insufficiente" di molto, con un Contrast Booster da 2" che colora l'immagine in modo più marcato ma parrebbe dovrebbe essere molto, molto più valido come correzione del cromatismo residuo.
Voci autorevoli (Fulvio Mete, un'autorità indiscussa delle bande passanti e della spettrometria) mi dicono che la miglior correzione dello spettro secondario si ottiene con l'UHC-S, ma il suo coefficiente di trasmissione inizia ad essere abbastanza più basso e non vorrei che facesse "annullare" la differenza di visibilità degli oggetti deep sky che spero di ottenere passando da un 102/500 a un 120/600 di pari rapporto focale.
Io posseggo un 120/600 ed un 80/400; ho comprato il filtro semiapo della Baader Planetarium. Col 120/600 sulla Luna preferisco non usarlo perché l'immagine diventa meno luminosa ed inoltre la Luna senza filtro non è malaccio. In ogni caso il cromatismo te lo riduce, cosa che ho notato sia sulla Luna che su Venere. Lo uso invece coll'80/400 dando una buona immagine della Luna; ho trovato buono usare su entrambi il filtro giallo chiaro W8 e quello arancione W21a. In una recensione che ho postato in questo thread sul 120/600 della Ziel l'autore ha detto di aver avuto buoni risultati usando il filtro contrast-booster della Baader Planetarium dicendo che il cromatismo viene efficacemente soppresso a medi e alti ingrandimenti. Non so se sia migliore il filtro semiapo o il contrast-booster. Per comodità riporto di nuovo il link (nel sito c'è il test di diversi strumenti tra cui il 120/600 della Ziel).
http://www.sidus.org/proveStrumenti/telescopi/SW120-600.html
Sul deep-sky non hai bisogno di un filtro contro il cromatismo (forse servirebbe colle stelle doppie); gli oggetti del cielo profondo sono il cavallo di battaglia dei rirattori a cortissimo fuoco come il 102/500, il 120/600 o l'80/400, esso ti serve se vuoi ricavarci almeno qualcosa in più su Luna e pianeti.
Huniseth
20-09-2020, 23:33
Non mi ricordo se l'immagine col filtro è ancora a colori - comunque, se riduce la luminosità, già questo riduce il cromatismo, poi l'alone rosso o viola o che sia non è fine a se stesso ma effetto solo più visibile del cromatismo, l'immagine intera ne è contagiata.
Infine c'è sempre il vecchio trucco di diaframmare la lente, un 120 ridotto a ..diciamo 80, diventa un 80/600 che un po meglio è.
Il mio fu 150/1200 riducendo riducendo diventava quasi apo :biggrin:
Salve, interessante discussione, ricca di contributi molto utili.
Grazie
A presto
Marcello
Valerio Ricciardi
21-09-2020, 08:46
In una recensione che ho postato in questo thread sul 120/600 della Ziel l'autore ha detto di aver avuto buoni risultati usando il filtro contrast-booster della Baader Planetarium dicendo che il cromatismo viene efficacemente soppresso a medi e alti ingrandimenti. Non so se sia migliore il filtro semiapo o il contrast-booster. Per comodità riporto di nuovo il link (nel sito c'è il test di diversi strumenti tra cui il 120/600 della Ziel).
Grazie per il link, conferma la mia idea di base. In questo momento il mio target è riuscire a sostituire col nuovo 120/600 il 102/500 che costituisce il mio più piccolo strumento da campi estesi e comet catching. Guadagnando abbastanza in termini di luce, non di ingrandimenti.
E, se possibile, proprio perché si piazza "in mezzo" fra i due, poter rivendere anche il pur ottimo Bresser 127S ossia il 127/635 che già non è più un Grab&Go perché la sua veramente ottima fattura con cella registrabile, paraluce fisso grande, focheggiatore su cuscinetti da 3" etc etc lo rende lungo, ingombrante e pesante (maneggevole, si, ma per dire lo porti in giro solo con l'auto a differenza degli altri due coi quali puoi pensare di salire su un pullman con in una mano la borsa del rifrattore, in un'altra quella del cavalletto - cosa che col 102/500 ho anche fatto).
Per dare un'idea delle differenze fra il 102 il 120 e il 127, alle misure reali confrontandoli (tutti senza cercatore, visto che non è irrinunciabile con focali corte e con un oculare a grandissimo campo sicuramente in borsa):
102 / 500 Acro
Lunghezza minima"nudo", con paraluce ma senza nemmeno tappi e col focheggiatore tutto rientrato = 45,3 cm
Pronto all'uso, con diagonale 2” SkyWatcher standard, rid. 31,75 e doppio tappo anteriore = 54,8 cm
Peso minimo con tappi ant./post., due anelli e barra Vixen corta = 2,483 kg
Pronto all'uso, con doppio tappo anteriore e diagonale standard da 2" SkyWatcher + riduzione a 31,75 = 3,043 kg
120 / 600 Acro
Lunghezza minima"nudo", con paraluce ma senza nemmeno tappi e col focheggiatore tutto rientrato = 62,4 cm
Pronto all'uso, con doppio tappo anteriore e diagonale 2” SkyWatcher DeLuxe + rid. 31,75 = 71,7 cm
Peso minimo con tappi ant./post., due anelli e barra Vixen corta = 4,075 kg
Pronto all'uso, con doppio tappo anteriore e diagonale 2” SkyWatcher DeLuxe + riduzione a 31,75 = 4,535 kg
Alla fine parliamo di circa 15 cm in più di lunghezza (il paraluce del 120 è più lungo) e un chilo e mezzo.
E siccome tenendoli stando in piedi nella loro borsa imbottita uno di qua uno di là le mie braccia la differenza di un chilo e mezzo non la percepiscono nemmeno, mi sembrano uguali (ma io ho basi genetiche Neanderthal, mi dicono gli amici geologi, non Cro-Magnon), se mi riesce di "pareggiare" il cromatismo residuo in qualche occasionale escursione oltre i 50X... tengo uno e rivendo due :biggrin: (immacolati e fragranti, beato chi se li compra).
127 / 635 Petzval
Lunghezza minima "nudo", senza tappi ant./post. e nemmeno il visual back da 2" = 91 cm
Quasi pronto all'uso, col visual back lungo (dei due in dotazione) da 2" e tappi ant./post. = 97 cm!
Peso minimo senza visual back solo con tappi, anelli, barra Vixen di serie e maniglia superiore in alluminio = 6,975 kg
Pronto all'uso... aggiungiamoci il visual back più corto (49g) così c'è più margine per focheggiare anche cogli oculari da 31,75, e la diagonale da 2" standard SkyWatcher colla sua riduzione a 31,75 = 7,594 kg
Ossia quattro chili e mezzo :shock: più del 102 per un solo pollice di apertura in più... e ancora tre chili più del 120 (non considero le borse che più o meno pesano uguale... ma il 127 ha invece una bella cassa di alluminio!)
E no, quasi un metro e sette chili e mezzo, più gli oculari, più il suo cercatorone sicuramente di origine Meade come il telescopio, più a parte il cavalletto che non può essere più il "Manfrottino" 190 con testa video a due movimenti (che i 7 kg e mezzo li saprebbe anche gestire, ma con tempi di smorzamento trooooppo lunghi) ma ci vuole il Ravelli AVTP... non te lo porti più al rifugio in alta montagna per goderti un cielo come dico io alla fine dell'escursione. Col 102/500 lo fai agevolmente, le due borse vanno dritte in uno zaino un po' lungo e c'è spazio per il maglioncino il K-Way e l'acqua (più le tasche esterne per cibo e impicci vari). Col 120/600 ancora lo fai (zaino più snello e le due borse attaccate all'esterno con le cinghie). Il 127/635 è fantastico col suo schema Petzval così spianato, la sua cella registrabile che pare un Takahashi e il focheggiatore sovradimensionato, ma portartelo al rifugio diventa non dico un'impresa sportiva, ma devi esserti messo in testa di arrivare sino a lassù SOLO per quello, perché di riffa o di raffa alla fine ti incolli quindici chili di roba.
Per curiosità, mi potreste spiegare come ricavare la percentuale dell'86% riferita al criterio 0,197•D?
"
la relazione fmin = 0,197D (equivalente ad una "macchia" cromatica dell'86% superiore al disco di airy)
"
Marcello
@Valerio Ricciardi (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=381): hai scritto un'ottima recensione sui tre rirattori a corto fuoco 102/500, 120/600 e 127/635. Peccato che tu debba scartare quest'ultimo per motivi pratici, penso che un rifrattore con uno schema Petzval, colla cella dell'obbiettivo registrabile sia uno strumento notevole, ma giustamene si valutano i pro ed i contra (che non sono uguali per tutti).
Post scriptum: hai nominato il 102/500 che già da un po' mi stava tentando, ma a questo punto mi sono ammalato di strumentite!!!!
Valerio Ricciardi
21-09-2020, 20:12
Il 102/500 l'ho preso in considerazione dopo aver letto Cherubino qui
https://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-strumentali/skywatcher-102-500/
e non mi ha minimamente deluso a prescindere dal fatto che mai ho superato i 100X, e li ho pure raggiunti in modo episodico.
La ratio di quegli strumenti molto piccoli è "il massimo che riesco a portarmi in un posto veramente inconsueto e difficile da raggiungere nel quale però vado per altre ragioni /trekking in solitaria /con la famiglia /con gli amici /escursione naturalistica ecc."
Dopodiché una volta che ti trovi con un cavalletto e un acromatichetto luminoso dietro in cima al Monte Calvo (la Bald Mountain di Paul Ducas, cfr. Fantasia di Walt Disney) se sei in grado anche di dare una occhiata a una planetaria perché riesci a ingrandire nu' pocheriello e'cchiù, hai virtualmente vinto.
Il 127/635 è invece un signor wide field da usare per i campi larghi, avendo un altra ottica da riservare al planetario come un rifrattore da 110-130 a fuoco lungo, un C9,25" o un Mak dai 140 ai 180 mm. d ha un campo di fuoco più spianato per via del doppietto spaziato Petzval all'inizio del tubo del focheggiatore.
E' comodissimo col suo maniglione baricentrico in lega leggera, ma va messo su una altazimutale "seria", o su un cavallettone video minimo livello Ravelli AVTP, o su una minimo EQ5 in visuale se il suo tripode è migliore della media.
Per far qualche foto al fuoco diretto con una reflex bisogna pensare a una HEQ5.
Angelo_C
21-09-2020, 20:28
Per curiosità, mi potreste spiegare come ricavare la percentuale dell'86% riferita al criterio 0,197•D?
"
la relazione fmin = 0,197D (equivalente ad una "macchia" cromatica dell'86% superiore al disco di airy)
"
Marcello
Semplice relazione tra gli indici dei vari criteri (derivati dai calcoli che si trovano su questo sito (https://www.telescope-optics.net/refractor.htm) e pagine seguenti), 0,367/0,197=1,86 circa, quindi l'86% in più.
Ok, grazie mille, adesso mi è tutto chiaro. Ci stavo sbattendo la testa da un po', ma sbagliando completamente l'approccio (sono partito dal calcolo per le dimensioni lineari del disco di Airy in mm, per poi passare a quelle angolari in gradi e finendo con la conversione in secondi, nella speranza di ricavare un dato da considerare come il "100%" da cui far scaturire quell'86%). Non avevo proprio pensato a prendere in considerazione quanto scritto nel post sul fatto che, essendo il criterio 0,122 corrispondente ad 1/3, quello da 0,367 fosse quello da usare per ricavare le altre percentuali. E dire che c'era pure scritto... Non ho parole.
Grazie ancora
Marcello
A chi interessa ne ho visti 2 in vendita di Vista 80/400 su un noto sito dell'usato .:biggrin:
Valerio Ricciardi
22-09-2020, 08:59
Il Konus Vista 80/400 è certamente una produzione Synta, lo si riconosce da almeno sei sette dettagli.
Valerio Ricciardi
22-09-2020, 09:02
sono partito dal calcolo per le dimensioni lineari del disco di Airy in mm, per poi passare a quelle angolari in gradi e finendo con la conversione in secondi, nella speranza di ricavare un dato da considerare come il "100%" da cui far scaturire quell'86% (...) essendo il criterio 0,122 corrispondente ad 1/3, quello da 0,367 fosse quello da usare per ricavare le altre percentuali
Chiarissimo alla prima occhiata! Però nel disco di Airy vanno computati solo i mq calpestabili; terrazze balconi cantine valgono per solo un terzo della superficie netta. Inoltre non hai considerato il fattore di correzione derivante da un buon riallineamento dei "chakra", chiedi a Red Hanuman che a giudicare dall'avatar dovrebbe intendersene. Inoltre forse dal disposto del prossimo DPCM avrai anche la facoltà di applicare la cedolare secca, aspetta a fare il totale che magari fatti due conti risparmi nemmeno poco.
...e pensa che non mi sono ancora fermato.
Oltre al fatto che, adottando il criterio 0,122, mi ritrovo con una macchia dello spettro secondario grande solo il 13% in più del disco di airy a 555nm (praticamente 1/7 e non 3 volte), pure accettando che il criterio 0,367 dia un disco di airy grande quanto la macchia dello spettro secondario, continuo a trovarmi che il criterio da 0,197 sta a quello da 0,367 solo al 53% e non all'86.
Credo che seguirò il tuo consiglio e mi dedicherò all'interpretazione del prossimo DPCM... anche se dubito fortemente possa essere più facile da capire della fisica ottica.
E se mi dessi al giardinaggio??? Ci ho pensato, ma se poi l'interpretazione dei cambiamenti climatici dovesse rivelarsi ancora più ostica???
Basta, ho deciso! Mi dedicherò alla ricerca di un passatempo privo di numeri!!!... calcolando le probabilità di riuscirci entro i prossimi anni! Ahahahahah
Valerio Ricciardi
22-09-2020, 12:05
Basta, ho deciso! Mi dedicherò alla ricerca di un passatempo privo di numeri!!!...
Possibilmente... fragrante e tonica
A chi interessa ne ho visti 2 in vendita di Vista 80/400 su un noto sito dell'usato .:biggrin:
Clarissime Scorza, melius abundare est quam deficere! :biggrin::biggrin::biggrin:
Il Konus Vista 80/400 è certamente una produzione Synta, lo si riconosce da almeno sei sette dettagli.
I rifrattori a corto fuoco li hanno tirati fuori i Cinesi, penso proprio che sia così!
Valerio Ricciardi
22-09-2020, 17:07
Ni. Rammento di aver avuto un minirifrattore Copitar, giapponesissimo con oculari 24,5 e in kit con prolunghe, barlow e altro che era un 50/260... f/5,2. Funzionava anche, un oggettino rifinito anche otticamente in modo notevole.
I cinesi semplicemente hanno avuto il... pelo sullo stomaco di mettere sul mercato rifrattori corti con una AC residua che non sarebbe mai stata considerata proponibile dai tedeschi, culturalmente più rigorosi.
Clarissime Scorza, melius abundare est quam deficere! :biggrin::biggrin::biggrin:
Devo studiare il Sardo?:biggrin:
etruscastro
22-09-2020, 17:22
sposto in -Telescopi e Montature-.
vi invito, visto che il thread si sta allungando, di limitare gli OT, da ora invierò la notifica specifica a chi lo commette.
Se il thread interessa a molti e ognuno vuol dire il suo parere non è meglio? Può capitare qualche volta di andare fuori tema, basta che non succeda spesso. Comunque per rispetto a ciò che hai scritto ho risposto a Scorza privatamente.
Angelo_C
22-09-2020, 19:10
...continuo a trovarmi che il criterio da 0,197 sta a quello da 0,367 solo al 53% e non all'86.
53% o 0,53 non è altro che il reciproco (circa) di 1,86 o 186% o 86% in più. ;)
Si può utilizzare indifferentemente uno dei due in base a cosa el come lo si vuole dire.
Waaaaaaa Sai come mi sento adesso, dopo averci ragionato per ore senza successo? Meglio mi autocensuri.
Grazie ancora
Ni. Rammento di aver avuto un minirifrattore Copitar, giapponesissimo con oculari 24,5 e in kit con prolunghe, barlow e altro che era un 50/260... f/5,2. Funzionava anche, un oggettino rifinito anche otticamente in modo notevole.
I cinesi semplicemente hanno avuto il... pelo sullo stomaco di mettere sul mercato rifrattori corti con una AC residua che non sarebbe mai stata considerata proponibile dai tedeschi, culturalmente più rigorosi.
Non escludo che rifrattori corti se ne facessero anche prima dei Cinesi però erano malvisti e sconsigliati per i soliti problemi di cromatismo, poi i Cinesi li hanno prodotti alla grande al punto che trovarne uno a lungo fuoco del tipo del 108/1600 di Enrico Moltisanti se non è come trovare un quadrifoglio è molto raro (peccato, perché, anche se ingombranti, su Luna pianeti e stelle doppie erano strumenti ottimi ma qui avranno contribuito anche i semiapocromatici ED sempre di produzione gialla).
In questa (https://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-brevi/kenko-compact-scope-250/) breve ma sempre interessante recensione di cherubino si parla di piccoli rifrattori a cortissima focale (tutti intorno ad f 5) che venivano prodotti in Giappone negli anni passati.
Oltre al Kenko 60/250 mm in prova, menziona altri rifrattori quasi tascabili (ne produceva uno molto simile anche Pentax).
Di recente mi è capitato di vedere in vendita una trousse di un mini-Vixen contenente telescopio, cavalletto, oculari... al solito prezzo da collezionista.
Evidentemente in Giappone sono più pragmatici di quanto si dice ed un po' di cromatismo in telescopi ultraportatili (e quindi utilizzabili ovunque e con grande facilità) non lo considerano così blasfemo.
Alla fine il discorso è sempre quello: che cosa serve in particolare ad uno e qui le esigenze possono essere diverse da persona a persona.
A Natale mi regalo un 120/600 acro , la colpa è di Gonariu:biggrin:
Scorza, detto fra noi, "de gustibus non est sputacchiandum"!!!
In questa (https://www.dark-star.it/astronomia-articoli-e-test/test-brevi/kenko-compact-scope-250/) breve ma sempre interessante recensione di @cherubino (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=980) si parla di piccoli rifrattori a cortissima focale (tutti intorno ad f 5) che venivano prodotti in Giappone negli anni passati.
Oltre al Kenko 60/250 mm in prova, menziona altri rifrattori quasi tascabili (ne produceva uno molto simile anche Pentax).
Di recente mi è capitato di vedere in vendita una trousse di un mini-Vixen contenente telescopio, cavalletto, oculari... al solito prezzo da collezionista.
Evidentemente in Giappone sono più pragmatici di quanto si dice ed un po' di cromatismo in telescopi ultraportatili (e quindi utilizzabili ovunque e con grande facilità) non lo considerano così blasfemo.
Nella seconda parte di Agosto in un ottico nel centro commerciale di Auchan a Pirri (frazione di Cagliari) ne ho visto uno micro (credo colla lente da 50 mm) non so di quale marca: prezzo 300 euro, non può essere che un apocromatico ultratascabile (boh!).
Alla fine il discorso... le esigenze possono essere diverse da persona a persona.
Ritengo sia proprio così.
Infatti ho trovato la mezza recensione fatta da Lantis al post #24 su un corto fuoco cinesaccio molto gradevole (mai nessun giudizio assoluto o saccente) ed assai equilibrata nella sua semplicità senza pretese.
... ne ho visto uno micro... un apocromatico ultratascabile (boh!).
Questo è veramente micro ed anche apocromatico!
40304
Valerio Ricciardi, molto interessante il confronto dimensionale al post #43 (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?34204-Rifrattori-acromatici-e-aberrazione-cromatica&p=369202&viewfull=1#post369202).
Hai dato anche ottimi spunti per il trasporto. Io ho acquistato un borsone specifico per telescopi dove metto il 120/600, un cavalletto altazimutale (7kg) e tutti gli accessori necessari: ha dimensioni perfette per il bagagliaio e va benissimo per infilarlo in macchina insieme a tanti altri bagagli, ma non è affatto pratico per trasportare la strumentazione a mano.
Mi incuriosciscono un po' di cose che hai scritto:
Vedo che usi un diagonale da 2" col riduttore a 1,25". C'è un motivo per il 2" e non direttamente il diagonale da 1,25" che pesa meno?
Che oculare a grandissimo campo usi che dici di utilizzare anche come cercatore?
Come si comporta il Manfrotto 190 sul 120/600?
Huniseth
23-09-2020, 00:48
...di solito il treppiede si mette sotto e il telescopio di sopra.:wub:
Il 120/600 starebbe più comodo su uno 055....:colbert: - testa fluida 502
Scorza, detto fra noi, "de gustibus non est sputacchiandum"!!!
:biggrin::biggrin::biggrin::thinking:
Valerio Ricciardi
23-09-2020, 09:22
Hai dato anche ottimi spunti per il trasporto. Io ho acquistato un borsone specifico per telescopi dove metto il 120/600, un cavalletto altazimutale (7kg) e tutti gli accessori necessari: ha dimensioni perfette per il bagagliaio e va benissimo per infilarlo in macchina insieme a tanti altri bagagli, ma non è affatto pratico per trasportare la strumentazione a mano.
Per quello io baso il set Grab&Go su due borse strette e lunghe, una per il cavalletto (che non sbatacchio in ogni caso ma so essere oggetto più robusto) una per lo strumento e gli oculari. Smezzando il peso posso per dire lasciare l'auto "al parcheggio dell'eremo" e poi fare la bella passeggiata di un chilometro e mezzo salendo su su nel vialetto di ghiaia con le recinzioni coi paletti di legno messi a X (invento) sino ad arrivare allo spiazzo deserto immerso in un gran buio, con le mani impegnate ma senza stancarmi minimamente; metti il peso da una parte sola e se non sei proprio una montagna diventa un bagaglio che un po' ti urta continuamente le gambe, ogni tanto devi cambiare mano, cammini un po' curvo da una parte col braccio controlaterale istintivamente alzato etc etc e diventi "quello che porta la valigia un po' pesantina senza le rotelle e deve prendere il treno".
Mi incuriosiscono un po' di cose che hai scritto:
Vedo che usi un diagonale da 2" col riduttore a 1,25". C'è un motivo per il 2" e non direttamente il diagonale da 1,25" che pesa meno?
Beh, quest'estate nelle mie scappate a trovare la famiglia in Sardegna avevo con me il 102/500 con montata sopra una diagonale dielettrica da 1,25". In un tubo di cartone nero portadisegni (si!! diametro perfetto!) mi entravano, uno in fila all'altro coi loro tappi, Planetary ED 25, GSO superwide 15, X-Cel LX 12, Planetary ED 8 e Planetary ED 5 (100x). La sensazione che il potenziale di campo del 102 fosse ben superiore a un oculare da 58-59° di AFOV e 25 mm (se è vero che sono 25 mm di focale fanno 2,9°) era forte e netta.
Per cui ho deciso che i 272 grammi di differenza fra la Astro-Professional dielettrica da 1,25" (195 g) e la SkyWatcher Deluxe da 2" col suo riduttore (467 g) non ha senso siano determinanti. Scusa... non mi riesce di percepire con nettezza la differenza di peso fra la borsa col 102 e quella col 120, tenute con le due mani, e la bilancia mi dice che c'è eccome, a parità di contenuto, e poi cerco di risparmiare poco più di due etti e mezzo?
Che oculare a grandissimo campo usi che dici di utilizzare anche come cercatore?
Un Erfle a sei elementi 40317 di fabbricazione sovietica e origine militare da 30 mm di focale con AFOV che dovrei verificare ma superiore ai 70° di sicuro. Immaginati un oculare con la messa a fuoco individuale di un binocolo 20x80, per dire, ma ingrandito col pantografo.
Tolto il barilotto - con la filettatura esterna e le lenti, che girava su se stesso per la messa a fuoco - dalla parte che restava fissa attaccata credo a un puntatore da carro armato, smontate le lenti l'ho fatto ritornire proprio di un pelo (pochi decimi dall'ultima ghiera e dalla filettatura, che ho lasciato) e adesso va come un guanto nel diagonale da 2". Distorsione evidentissima oltre 1/3 del campo, ma tanto serve come cercatore.
Con la scusa che lo avevo smontato ho anche annerito i bordi delle lenti... :biggrin:
Come si comporta il Manfrotto 190 sul 120/600?
PER CONFRONTO maluccio, tanto è pronto nello smorzamento e percettibilmente "per-fet-to" il 190 con la testa 128 (o la 128RC uguale con la slittina staccabile che non serve e la rende meno rigida...) col 102/500, tanto inizia ad essere meno rigido col maggior momento di inerzia del 120. Per reggerlo, fisicamente reggerebbe anche il 127/635. Ma non è "il suo".
E' un po' come il discorso delle montature. E che, se metti un monumentale Bresser 150/1200 su una EQ3.2 la spezzi? Balle. Bilancia tutto longitudinalmente facendo scorrere il tubo negli anelli con diagonale e oculare montati (e messi a fuoco...), contrappesa coi kg giusti perché tutto a frizioni libere sia VERAMENTE neutro, e quella insegue pure col suo motorino di Paperino in AR. Mica si rompe. Ma non è la montatura sua... se starnutisce un pettirosso sulla recinzione vicina inizia a ballare l'immagine e non si ferma quasi più.
In questo caso col 120/600 su 190+128 non è così drammatica, eh? Si può assolutamente fare. Ma non è il suo.
Per il 120/600 ho due giorni fa ri-ordinato questo, che col 102/500 era veramente sovradimensionato e inutilmente pesante, se dev'essere un Grab&Go inutile incollarsi kg di troppo.
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maximo33
23-09-2020, 13:37
Valerio Ricciardi
ho lo stesso cavalletto e il bresser 127/635.......potrei piazzarlo in cima?
Beh, quest'estate nelle mie scappate a trovare la famiglia in Sardegna avevo con me il 102/500
Da dove osservi in Sardegna?
Valerio Ricciardi
23-09-2020, 17:26
maximo33: Attaccando come ho fatto io (si vede nelle foto) fisso un morsetto Vixen, tenere lo tiene bene... ma lo trovo un po' sottodimensionato. E' "pure troppo" per il 102/500, perfetto (IMHO, vi saprò dire ma ormai un pochino dovrei averci fatto l'occhio) per il 120/600, al limite inferiore col 127/635 che è un gran mammadrone, a ben vedere più del 150/750 Bresser.
Mancano le controventature centrali, la resistenza a torsione è minore attorno all'asse verticale quindi le oscillazioni in orizzontale temo si smorzino un po' troppo lentamente.
Io lo sostituirei con questo, si chiama Ravelli AVTP, ed è quello che uso col 127/635. Il peso è un poco maggiore, ingombro chiuso circa simile, niente colonna centrale, altezza totale regolata con solo le tre sezioni delle zampe. Resistenza torsionale altissima.
Valerio Ricciardi
23-09-2020, 17:32
Da dove osservi in Sardegna?
Sempre se è un vero mordi-e-fuggi (concetto che sto imparando ad amare... vedo la prospettiva di un'ora di cielo buono? ...Mio!) dalla fine della stradina che finisce subito prima di Cala Fuili partendo da sopra il lungomare di Cala Gonone. Mia moglie è proprio di Cala Gonone.
Avendo tempo da perdere, e nessun timore per i cinghiali, l'entroterra di Baunei è da primato, per vedere veramente di più devi andare a un paio di chilometri da Ksar Ghilane o nella caldera del Pico de Fogo nell'isola di Fogo (Cabo Verde).
Angelo_C
23-09-2020, 20:10
Invidio moltissimo chi si può godere stabilmente i cieli sardi (e corsi), purtroppo con ci sono andato tante volte quanto avrei voluto.
Per le trasferte, ho un treppiede moto simile al tuo, che uso per il mordi e fuggi con su l'80/480, il tubo in uno zaino da "bagaglio a mano" (con l'oculare "cercatore" e gli zoom) e borsa in cordura con lo stativo in stiva, entrambi trasportabili per passeggiate non troppo impegnative.
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Non escludo che rifrattori corti se ne facessero anche prima dei Cinesi però erano malvisti e sconsigliati per i soliti problemi di cromatismo...
Come ha detto Fazio, di "corti" se ne facevano anche prima, anche i grandi blasoni ne facevano, uno su tutti lo zeiss C110/750 "kometensucher", o l'astro physics stowaway 90 f/5 (non è proprio "vecchio", ma è comunque del '99).
Ogni strumento ha i suoi punti di forza e punti deboli e si possono utilizzare per ogni genere di osservazione, basta essere consci dei loro limiti.
Vi dirò che non ho mai pensato di usare il 120/600 con un treppiede fotografico, l'idea mi pare geniale! Io ne uno ho comprato nel 2010 circa (l'avevo o pagato 100 euro o poco più) per il 20X80 Konus che avevo ricevuto per l'abbonamento con dono per due anni a "Nuovo Orione", ci monto il 70/400 e l'80/400 ma mi chiedo se possa reggere il 120/600. Quanto può costare un treppiede che lo possa reggere senza problemi? Valerio Ricciardi. Stavo pensando di allontanarmi da Orotelli di una decina di km col Vista più treppiede fotografico per trovare un cielo ben buio, ma ho paura di qualche scherzo da infarto da parte dei miei compaesani (gente annoiata) che, a parte l'infarto, secondo lo spavento che mi sarò preso mi rideranno dietro per secoli (qui c'è un ambiente non proprio facile, non so a Dorgali che è veramente una bella cittadina). Quando rivieni in Sardegna conosciamoci, io su 12 mesi dell'anno 10 sto qui ad Orotelli in quanto insegno a Nuoro. Lantis. dalle fotografie notturne ho visto che i cieli della Corsica sono più bui di quelli della Sardegna. Non ci sono mai stato ma ho sempre avuto la curiosità di andarci, magari d'inverno per una settimana bianca essendo i loro monti molto più alti dei nostri. Andarci d'estate sarebbe l'ideale per vedere anche qualcosa da cieli migliori senza congelarsi!
Huniseth
23-09-2020, 22:35
La testa-ina 128 va bene con pesi e sbilanci fino al 80mm, binocolo non andrei oltre il 60mm - Con roba più grossa tipo il mak127 o il wegaq 15x70 tribula che tribula, comincia ad andare a scatti. Bisogna passare alla serie 502-503- 504 e treppiede 055 o similare. ho rimediato una 503 usata vecchio tipo con molla di smorzamento e va alla grandissima, ci ho messo sopra anche il mak180 (poverina...)
Spendere per spendere .. prendete roba adatta alla bisogna, se non volete ingombri e pesi.. andate in giro col binocolo che va benissimo.
E se possibile .. COLONNA CENTRALE, possibilmente a cremagliera.
Valerio Ricciardi
23-09-2020, 22:44
ho un treppiede moto simile al tuo, che uso per il mordi e fuggi con su l'80/480
Non molto simile, proprio lui, quello più grosso di due Ravelli più diffusi - che mi regge se non proprio verso lo zenit ma sino a 45-50° di elevazione benissimo, anche il makkone 182/2700. (Ma io sono un po' matto).
Fatica più col 127/635, per il quale è "il minimo sindacale", a dimostrazione di quanto conti di più il momento di inerzia dei chili in sé.
il tubo in uno zaino da "bagaglio a mano" (con l'oculare "cercatore" e gli zoom) e borsa in cordura con lo stativo in stiva, entrambi trasportabili per passeggiate non troppo impegnative.
Ti prego :cry: dimmi che hai tolto i tappi dalla lente oculare degli oculari solo per fare la foto, se no mi metterò a singhiozzare in bagno seduto al buio sul bordo del bidet tutto da solo :cry:
(...) di "corti" se ne facevano anche prima, anche i grandi blasoni ne facevano, uno su tutti lo zeiss C110/750 "kometensucher"
A me qualcosa mi dice che aveva un livello di correzione ottica appena appena superiore a uno SkyWatcher 150/750, e non solo perché f/6,81 invece di f/5...
Valerio Ricciardi
23-09-2020, 23:18
Vi dirò che non ho mai pensato di usare il 120/600 con un treppiede fotografico, l'idea mi pare geniale!
Le altazimutali son tutte stupidamente sottodimensionate in rapporto alla possibilità di carico, ti danno alzo e azimut con comandi micrometrici e vite senza fine ma in cambio portano sempre quei tre quattro chili. E a cinque già soffrono. Pure se costano trecento euro.
Allora a 'sto punto un treppiede con testa video pensato per telecamere grossette è un'altra cosa, pazienza per i micrometrici, tanto si insegue a vista e poi abbiamo detto che il Grab&Go si fa con strumenti essenzialmente da grandi campi.
Il treppiedone Ravelli formato mediomaxi quando c'è (in questo istante no, lo danno per esaurito ma ne arriva uno stock ogni tanto) è arrivato su Amazon al di sotto dei settanta euro spedizione compresa (e te lo mandano in una borsa che se ci scrivi "Geoptik" o "Manfrotto" te la farebero pagare da sola cinquanta!!)
(...) ci monto il 70/400 e l'80/400 ma mi chiedo se possa reggere il 120/600. Quanto può costare un treppiede che lo possa reggere senza problemi?
Il top con buonissimo margine di carico in questo momento c'è... 99,96 euro compresa spedizione, borsa imbottita, doppio imballo e ti mettono pure un inutile portachiavi con la lucina led dentro (inutile perché è blu :D) e arriva in pochi giorni (inutile spendere per spedizioni più rapide, mica c'è l'eclisse totale di Sole proprio 'sto weekend...)
https://www.amazon.it/AVTP-Treppiede-Professionale-Universale-Videocamera/dp/B00139W0XM/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3 %91&dchild=1&keywords=ravelli+avt+video+tripod+170+cm&qid=1600891496&quartzVehicle=74-865&replacementKeywords=ravelli+avt+video+tripod+cm&sr=8-1
Stavo pensando di allontanarmi da Orotelli di una decina di km col Vista più treppiede fotografico per trovare un cielo ben buio, ma ho paura di qualche scherzo da infarto da parte dei miei compaesani (gente annoiata) che, a parte l'infarto, secondo lo spavento che mi sarò preso mi rideranno dietro per secoli (qui c'è un ambiente non proprio facile, non so a Dorgali che è veramente una bella cittadina).
Mica devi raccontare a tutti quando sali in macchina dove stai andando e perché, no? Tu dì che vai dall'amante che in quei contesti sa di maschia balentìa e si fanno i fatti loro... se no vale sempre il mio amatissimo principio di Theodore Roosevelt (lo zio di Franklin Delano)
Huniseth
23-09-2020, 23:42
Saggezza yankee...:biggrin:
maximo33
24-09-2020, 03:22
per collegare il tele con barra vixen alla testa del cavalletto,che adattatore usate?
Mica devi raccontare a tutti quando sali in macchina dove stai andando e perché, no? Tu dì che vai dall'amante che in quei contesti sa di maschia balentìa e si fanno i fatti loro... se no vale sempre il mio amatissimo principio di Theodore Roosevelt (lo zio di Franklin Delano)
Sì, questo è vero e hai pienamente ragione.
per collegare il tele con barra vixen alla testa del cavalletto,che adattatore usate?
La barra in dotazione dispone già di due fori con filettatura da 1/4". Non credo servano altri adattatori :thinking: Mi si corregga se sbaglio.
maximo33
24-09-2020, 13:33
il tele sotto ha questa barra 40352
mentre il cavalletto ha questa piastra per avvitarci sopra l'eventuale macchina fotografica.....40353
hanno misure differenti
Ah! :confused:
A me è arrivato con questa:
40354
Forse perché l'ho preso solo OTA. :thinking:
maximo33, ho dato stupidamente per scontato che questo genere di telescopi arrivasse già predisposto per essere montati su un cavalletto fotografico un po' come i mak. Sentiamo cosa dicono gli esperti utilizzatori del cavalletto con attacco fotografico.
Il top con buonissimo margine di carico in questo momento c'è... 99,96 euro compresa spedizione, borsa imbottita, doppio imballo e ti mettono pure un inutile portachiavi con la lucina led dentro (inutile perché è blu ) e arriva in pochi giorni
Valerio Ricciardi, molto bello il Ravelli. Me lo sono guardato e riguardato e già lo vedevo sotto al mio 120/600... quando ho letto il peso: quasi 6,5kg. La mia montatura altazimutale ne pesa 7 e da specifiche dovrebbe portare 8kg. Alla fine stiamo lì però ho anche i moti micrometrici, il vassoio portaoculari e, a differenza di alcuni cavalletti altazimutali, non ho problemi a osservare allo zenit.
Certo, la mia montatura costa 2 volte e mezza la Ravelli... quindi dovendo fare l'acquisto da zero è meglio la tua soluzione. E poi mi sa che il cavalletto fotografico ha dimensioni più contenute una volta chiuso. Che dimensioni ha la sua borsa?
Io starei attento alle teste Video ci sono teste e teste la ravelli qui postata non ha i moti fluidi maggiormente in az. se testa deve essere almeno una idraulica con molla di richiamo in altezza regolabile
il 120/600 ha il suo peso se i movimenti non risultano fluidi sono guai:biggrin:
maximo33
24-09-2020, 17:46
Lantis ma tu hai il 120/600 sw, io invece il 127/635 bresser:D che pesa anche di più,e mai nessuno pensava (a ragione probabilmente)di metterlo su un cavalletto fotografico. però dalle foto di valerio,si nota che qualcosa in mezzo tra la barra del tele e il cavalletto,c'è.
Angelo_C
24-09-2020, 19:22
A me qualcosa mi dice che aveva un livello di correzione ottica appena appena superiore a uno SkyWatcher 150/750, e non solo perché f/6,81 invece di f/5...
Gli esempi erano solo per rispondere a Gonariu, che i "corti" li facevano anche prima e durante (anche lo stowaway, non è esattamente un konus vista :biggrin:), insomma li hanno sempre fatti.
Che quello zeiss, sia un po meglio di uno SW 150/750, sicuramente (soprattutto per la correzione della sferica), ma relativamente al cromatismo nemmeno tanto, é un obietticvo "C", non certo un "AS", a guardarci dentro, l'immagine era molto pulita, ma appena incrociavi la Luna, anche per sbaglio, l'alone usciva fuori, come usciva se si pompava con gli ingrandimenti; come diceva zeiss, era un kometensucher.
Ps.: Tranquillo, nessun oculare di quella foto è stato maltrattato (ogniuno ha i suli tappi), l'avevo fatta per illustrare a un socio di Astromirasole il "corredo Halfa" che avrei portato per l'osservazione pubblica, il setup da viaggio comprende diagonale a specchio, prisma di amici e quattro oculari (tre zoom per avere tutto il set di ingrandimenti e l'oculare "cercatore").
Ciao a tutti :)
Anche io ho impostato il mio setup da viaggio, su soluzioni "fotografiche".
In particolare, uso una testa a cremagliera Manfrotto 410 su treppiede manfrotto 074, oppure una testa video Benro S8 Pro (con frizioni regolabili sui 2 assi e e bilanciamento su un asse regolabile) su treppiede Manfrotto 117.
Devo dire che entrambe le soluzioni funzionano (le uso col mak127 + reflex), anche se non si può dire siano propriamente leggere :)
Il 117 in particolare è inamovibile, ma è anche una bestiaccia grossa e pesante :)
Non andate in OT pena il richiamo di etruscastro
per i Cavalletti aprite un'altra discussione.
Valerio Ricciardi
24-09-2020, 22:45
il tele sotto ha questa barra 40352
mentre il cavalletto ha questa piastra per avvitarci sopra l'eventuale macchina fotografica.....40353
hanno misure differenti
maximo33 1/3 (LP:biggrin:), il pezzetto di tele che vedo mi pare un 127/635 Bresser o qualcosa di simile... allora dovrebbe essere una barra Vixen che da un lato è rivestita con un profilo spesso 1,5 mm di acciaio inox, giusto? ...No, i Bresser non arrivano con la barra coi due fori da 1/4", quella la forniscono con gli SkyWatcher/Orion/quello che è (insomma Synta) perciò devi mettere un morsetto Vixen attaccato alla piastra staccabile e poi... resta lì.
Detto morsetto di solito avrà sotto uno o due fori da 1/4", allora approfitti della lunga asola della piastra e usi UNO dei due fori - di solito son due - sul morsetto con la vite "per macchina fotografica" in dotazione alla piastra, poi compri una corta vite da 1/4" (corta... diciamo lunga esattamente quello che serve) e passandola in un punto acconcio dell'asola che eventualmente dovrai rialesare un poco solo lì a 6,5 mm col trapano a colonna impani nell'altro foro.
Così elimini un parziale grado di libertà che permetterebbe al morsetto, se non serrato alla piastra in un modo irragionevole, veramente irragionevole a rischio di spezzarla di tentare di ruotare in orizzontale.
Oppure ne ha uno solo al centro e due o più supplementari di norma lisci. Esempio: questo morsetto
https://it.aliexpress.com/item/1971053752.html?src=google&albch=shopping&acnt=494-037-6276&isdl=y&slnk=&plac=&mtctp=&albbt=Gploogle_7_shopping&aff_atform=google&aff_short_key=UneMJZVf&&albagn=888888&albcp=1691306153&albag=64902423734&trgt=539263010115&crea=it1971053752&netw=u&device=c&albpg=539263010115&albpd=it1971053752&gclid=EAIaIQobChMIvbnrlcWC7AIVENZ3Ch3ILgaVEAQYAyAB EgLOmPD_BwE&gclsrc=aw.ds
ha al centro il foro da 1/4" ossia diametro circa 6,35 mm che attaccheresti alla vite della piastra; serrata bene e messo tutto il coso al centro della piastra mettendo il pomolo di serraggio dal lato che fa comodo a te, vai dal ferramenta con tutto in mano e prendi due viti a testa piatta ribassata che infili da sotto (diametro esterno della filettatura che passi giusto giusto per l'asola) con i dadini esagonali che metti sopra, serrando da sotto, il tutto di lunghezza tale da non sporgere dalle sedi tornite che si vedono.
Valerio Ricciardi
24-09-2020, 22:47
il 120/600 ha il suo peso se i movimenti non risultano fluidi sono guai :biggrin:
più il tele pesa più i movimenti sono facilmente fluidi (questo ho constatato) :shock:
Non andate in OT pena il richiamo di etruscastro
per i Cavalletti aprite un'altra discussione.
Hai perfettamente ragione.
Ho pensato di aprire una discussione sull'argomento specifico, se vi va potremmo continuare a parlare di treppiedi e teste fotografiche per usi astronomici, qui: https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?34352-Treppiedi-e-teste-fotografiche-per-utilizzo-astronomico&p=369705#post369705
Gli esempi erano solo per rispondere a Gonariu, che i "corti" li facevano anche prima e durante (anche lo stowaway, non è esattamente un konus vista :biggrin:), insomma li hanno sempre fatti.
Ci credo, infatti quando ero ragazzino sentivo parlare di un grande cacciatore di comete neozelandese naturalizzato australiano, William Ashley Bradield, che utilizzava un rifrattore "corto". Però dovevano essere rari, nelle riviste di astronomia che allora leggevo c'erano sempre pubblicizzati rifrattori a lunga focale che i Cinesi hanno mandato in pensione sia invadendo il mercato di rifrattori corti sia producendo dei semiapocromatici (i famosi ED) a prezzo più basso di un tempo. Trovarne oggi uno a lunga focale e coll'obiettivo di un certo diametro è veramente merce rara!
Huniseth
25-09-2020, 23:22
Il mr crocodile dundee doveva avere un cielo bello scuretto.....
I rifrattori lunghi e grossi sono rari e costosi.. come una volta :D
Ti dirò che non ho idea di quanto costino al giorno d'oggi.
etruscastro
26-09-2020, 09:34
ragazzi... il tutto si rapporta al cielo che avete in testa, un caro amico astrofilo di lunga data e visualista e mi raccontava che con un semplice binocolo da 12x60mm da Roque de los muchacos ha visto una Helix migliore di qualsiasi visione con dobson da 12" in qualsiasi posto in Italia...
questo per dire... se Gonariu ha, per sua fortuna, il cielo della Sardegna con punte di SQM ben oltre i 21 un rifrattore corto può avere un suo perché, ma provate a consigliarlo a chi abita nel milanese, o sulla Tuscolana o nella periferia di Napoli con il loro inquinamento luminoso...
questo dimostra che anche con tale strumenti, sotto il cieli dell'Australia, si va a caccia di comete, ma non è assolutamente detto che posso farlo chiunque.
Huniseth
26-09-2020, 11:33
Chissà come avrebbe voluto avere con sè il dobson da 12"........
Valerio Ricciardi
26-09-2020, 12:04
... se Gonariu ha, per sua fortuna, il cielo della Sardegna con punte di SQM ben oltre i 21 un rifrattore corto può avere un suo perché, ma provate a consigliarlo a chi abita nel milanese, o sulla Tuscolana o nella periferia di Napoli con il loro inquinamento luminoso...
Assolutamente, se parliamo di deep... ma per spazzolare il cielo alla ricerca di begli asterismi può andare anche da siti non favorevoli; però se ci fai caso la discussione era incentrata tutta sul discorso trasportabilità/apertura.
Tanto io lo so che con la famiglia in cima al rifugio Sebastiani sopra ai Piani di Pezza non ci arriverò dopo lunga passeggiata avendo attaccata a una spalla il bauletto col set del Mak180 (14,4 kg circa...) più la borsa del cavallettone per usarlo in AZ. Non è realistico.
Ma già se gli altri portano panini frutta acqua K-Way e copertina scozzese col sotto plastificato per sdraiarsi sul prato, portare io il 120/600 un tubo di oculari vari e il Ravelli AVT da 4,4 kg è alla portata. Quello è il senso. Mica un 120 a lenti è un grande strumento da deep. Ma meglio che dalla Tuscolana si vedrà, no?
Ma se penso che a Campagnatico (GR) nelle notti buone alzi gli occhi, cerchi M31 e non la intravedi dopo pochi istanti sapendo dov'è con la visione distolta... SALTA ALL'OCCHIO da sola...
Arrivato dove puoi arrivare con l'auto, tu che sei proprio appassionato di oggetti Messier e NGC a che distanza dal suo bagagliaio arrivi senza problemi col tuo CPC 11"? E si che se non ti sei smosciato tutto insieme dall'ultima volta che ti ho visto sei bello gajardo e tosto...
Roque de los Muchachos... :wub: con la caldera sotto il Pico de Fogo, nell'omonima isola di Capo Verde, è uno dei posti dove intendo arrivare con dietro il trolley di alluminio in cui finite le modifiche sistemerò il Mak 150/1800... il massimo che si può portare come bagaglio di cabina, e uno strumento ancora versatile (f/12) ;)
Angelo_C
26-09-2020, 17:45
Trovarne oggi uno a lunga focale e coll'obiettivo di un certo diametro è veramente merce rara!
Ci sono ben due ditte che fanno acro a lungo fuoco la D&G Optical e la iStar Optical, i primi sfornano lenti fino a 305 mm f/15, i secondi hanno come massimo un 250 f/11, basta avere i soldi per prenderseli e lo spazio (leggi, osservatorio) per usarlo.
etruscastro
26-09-2020, 19:13
aka la montatura...
Huniseth
26-09-2020, 23:24
Ma scusa, hanno portato la regina Margherita sul cucuzzolo del Rosa, cosa ci vuole a trovare quattro sherpa per portare su il mak180 e il cavalletto? :wub:
Però, oltre a M31, cosa altro salta agli occhi da sola? A parte M42
ragazzi... il tutto si rapporta al cielo che avete in testa, un caro amico astrofilo di lunga data e visualista e mi raccontava che con un semplice binocolo da 12x60mm da Roque de los muchacos ha visto una Helix migliore di qualsiasi visione con dobson da 12" in qualsiasi posto in Italia...
questo per dire... se Gonariu ha, per sua fortuna, il cielo della Sardegna con punte di SQM ben oltre i 21 un rifrattore corto può avere un suo perché, ma provate a consigliarlo a chi abita nel milanese, o sulla Tuscolana o nella periferia di Napoli con il loro inquinamento luminoso...
questo dimostra che anche con tale strumenti, sotto il cieli dell'Australia, si va a caccia di comete, ma non è assolutamente detto che posso farlo chiunque.
Concordo pienamente, se uno prende un dato strumento dipende sia da che cosa vuole fare ma anche da quello che ci può fare. Sicuramente da Milano, coll'inquinamento luminoso che c'è, per il cielo profondo non c'è trippa per gatti, meglio un piccolo mak per vedere Luna e pianeti! Io di solito osservo dalla terrazza di casa mia nella periferia di Orotelli (dietro casa è tutto campagna) in un vicolo. Quando ero ragazzo il vicolo era senza illuminazione stradale che adesso purtroppo c'è ma si può andare avanti; pensavo di andare in un posto buio a un 5 km dal paese (ho individuato il posto perché domenica ci sono andato per fotografare col Vista il castello giudicale di Burgos da un 15 km distanza circa), solo che da solo ed al buio più totale ho paura di qualche scherzo da prete di qualche allegrone del paese ........
Ci sono ben due ditte che fanno acro a lungo fuoco la D&G Optical e la iStar Optical, i primi sfornano lenti fino a 305 mm f/15, i secondi hanno come massimo un 250 f/11, basta avere i soldi per prenderseli e lo spazio (leggi, osservatorio) per usarlo.
Non lo sapevo proprio, io compravo "Nuovo Orione" e "Le Stelle" dove erano pubblicizzati solo rifrattori a corto fuoco, darò un'occhiata.
Huniseth
27-09-2020, 01:48
Gonariu... concordo, va bene andare in cielo buio, ma da soli, dopo un pò, ci si chiede che diamine ci facciamo lì. altro discorso se si è in compagnia. Tutti sti amanti dei diametroni voglio poi vedere quante volte vanno in giro al buio da soli, meglio qualcosa di usabile in location home
Valerio Ricciardi
27-09-2020, 12:01
aka la montatura...
https://www.astroshop.eu/equatorial-with-goto/alcor-system-mount-direct-drive-nova-200/p,61595#tab_bar_1_select
l'avrei già presa, è che non trovo la borsa rossa Geoptik... e a portarla così nel bagagliaio ho paura di graffiarla
lo sai che sono un po' perfezionista, sto molto molto attento a non sciupare le cose
Valerio Ricciardi
27-09-2020, 12:06
Ma scusa, hanno portato la regina Margherita sul cucuzzolo del Rosa, cosa ci vuole a trovare quattro sherpa per portare su il mak180 e il cavalletto? :wub:
Se mi dai la partita IVA per trovarli li trovo, è che non sanno a chi fatturare
Però, oltre a M31, cosa altro salta agli occhi da sola? A parte M42
M13 per dire... ma trovare al volo a occhio nudo M31 significa poi vederla MOLTO più estesa di quanto sei abituato anche in un piccolo strumento
Huniseth. Beh, senz'altro hai ragione, la mia intenzione era vedere di più sotto un cielo più scuro qualche volta ogni tanto. etruscastro. Col Vista 80/400 mi piace anche vedere i panorami; ogni tanto lo faccio dal terrazzo di casa mia ad Orotelli da dove si vede tutta la vallata dove passa la 131 bis (strada che parte da Abbasanta, passa vicino a Nuoro ed arriva ad Olbia), e più in là diversi monti tra cui il Gennargentu come una piccola collinetta. Domenica scorsa sono andato alla chiesa campestre di S. Pietro di Oddini, al limite del territorio di Orotelli, perché volevo vedere col Vista il castello giudicale di Burgos e vedere che fotografia ne veniva fuori con uno scatto al cellulare, il posto si presta bene per il deep sky, c'è anche un grande spiazzo. Sto pensando una delle prossime domeniche che scenderò a Quartu da mia madre di andare nella parte alta di Cagliari per vedere dal terrapieno (dove si vede un bel panorama) i fenicotteri rosa che ci sono nello stagno di Molentargius e nelle saline del Poetto (la spiaggia di Cagliari, lunga 14 km). D'altronde un 80/400 è a metà strada fra un telescopio ed un binocolo e permette di accontentare anche a chi piace il panorama e l'osservazione della natura.
Huniseth
27-09-2020, 21:57
Vedi Valerio, è che tu vuoi caricare quella montatura sulla Panda, però l'hanno fatta per essere messa nel bagagliaio delle Rolls, non serve la borsa Geoptik. :razz:
Io al momento ho l'Orion 80/400 pronto all'uso su treppiede, campi inquadrabili alpeggi in alta montagna e quando si decidono a scendere i caprioli sulla montagna di fronte, equipaggiato con il costosissimo oculare di unTento 20x60 rimasto orfano del compagno - oculare che sono costretto ad usare perchè nel mio parco oculari non ce ne uno che in terrestre faccia di meglio. Un plauso ai russi.
Anche a me il mio 80/400 piace per vedere i panorami.
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