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Visualizza Versione Completa : Montature degli anni '80 e di oggi



Gonariu
09-09-2020, 08:50
Leggendo su questo forum alcuni mesi fa, si parlava delle montature dei piccoli telescopi (come per esempio un 60 mm da 700 mm o 900 mm di focale) come improponibili in quanto scandalosamente ballerine. Ma sono peggiorate rispetto a quelle che mettevano in un 60/700 o nel riflettore newton 114/900, usato quest'ultimo da tantissimi come primo telescopio, oppure un tempo ci si accontentava e si faceva di necessità virtu? In effetti l'offerta per chi cominciava era di fatto costituita da un 60 mm o dal 114, quella di oggi è molto più vasta e a prezzi migliori di allora.

ten
09-09-2020, 11:20
Per l'abbassamento dei prezzi bisogna ringraziare i cinesi, SkyWatcher in primis.
Questi hanno permesso a molti astrofili squattrinati di poter disporre di un'attrezzatura dignitosa
senza dover necessariamente ipotecare la casa. Non solo per le montature, anche i tubi sono calati
parecchio di prezzo (basti pensare a quanti 80ED ci sono sparsi per il mondo) e la qualità è migliorata
notevolmente. Secondo me un astrofilo agli inizi, che si dedica esclusivamente al visuale, ha una
vasta gamma tra cui scegliere in base alle proprie tasche. Il problema lo vedo per noi un po' più
evoluti, in cerca del salto di categoria. Il divario tra un prodotto commerciale realizzato in serie ed
uno artigianale e ben curato è ancora clamorosamente eccessivo e solo pochi fortunati possono
soddisfare le proprie voglie. Per quello che riguarda la qualità dei vecchi modelli, io ho avuto una GP-DX
che permetteva pose non guidate da un minuto col C8...

Gonariu
09-09-2020, 13:33
Verissimo, un rifrattore da 10 cm a lungo fuoco (quelli a corto fuoco erano quasi inesistenti) era uno strumento d'arrivo, non parliamo poi di un rifrattore da 12 cm ecc. ........

condorito9
09-09-2020, 15:26
Mi risulta difficoltoso fare calcoli, ma appena finita le elementari quindi 1987, mio padre mi regalò un vixen 80/900 su una GP manuale. Se mio padre ha speso al cambio oggi, circa 2000 euro, oggi tutto questo sulla Skywatcher, spenderesti poco più di 400.

Huniseth
09-09-2020, 22:09
Le Vixen GP erano molto valide, e molto leggere se confrontate ai cloni eq5, avendole avute entrambe trovo più "robuste" le eq5
Non è cambiato molto da allora, l'unica vera evoluzione sono state le heq5 e eq6, sulle quali ci si può sbizzarrire con i diametri.
Le eq1-eq2 sono per piccoli telescopi rifrattori, con i newton traballano parecchio. Le eq3-eq4 vanno già meglio, ma a questo punto meglio puntare sulle eq5. Una via di mezzo è la vixen newpolaris, rara, che ho venduto, che si poteva mettere anche in AZ, appena più piccola della GP - (ho la bella abitudine di dar via le cose migliori :wub: )

Zoroastro
09-09-2020, 22:37
Leggendo su questo forum alcuni mesi fa, si parlava delle montature dei piccoli telescopi (come per esempio un 60 mm da 700 mm o 900 mm di focale) come improponibili in quanto scandalosamente ballerine. Ma sono peggiorate rispetto a quelle che mettevano in un 60/700 o nel riflettore newton 114/900, usato quest'ultimo da tantissimi come primo telescopio, oppure un tempo ci si accontentava e si faceva di necessità virtu? In effetti l'offerta per chi cominciava era di fatto costituita da un 60 mm o dal 114, quella di oggi è molto più vasta e a prezzi migliori di allora.

Da studente sbavavo per ore intorno a un per me inarrivabile Salmoiraghi Viganò 114/900 bianco, nel seminterrato della Libreria Scientifica Hoepli a Milano. Mi sembrava un mostro di potenza :-) ma costava credo 1.3 milioni ... Sarà stato il 1985. Oggi lo compri con un decimo a prezzi attualizzati ed è considerato una mezza ciofega.

Buffo eh.

Angelo_C
10-09-2020, 14:10
Nell'85 lo stipendio medio di un operaio era di circa 608.000 £ (314 € dati ISTAT), quindi costava la bellezza di oltre due stipendi è come se oggi costasse 2760 €.

Veramente lode, tanta lode ai cinesi se oggi abbiamo prezzi umani. :biggrin:



Parlando delle montature d'antan (anni 70 e 80), ricordo che il telescopio completo (tubo + montatura) non aveva vie di mezzo, dai telescopi (chiamiamoli) entry-level fino a quelli medi (fino a 102 mm per i rifrattori e fino a 152 mm per i riflettori) che ai tempi avevano tutti focali generose, anche di un certo blasone, avevano per la gran parte (ad esclusione di zeiss e pochi altri), montature spesso anche di ottima qualità costruttiva, ma drammaticamente sottodimensionate.

Questa è la montatura data a corredo del MILO 76/1400 (ottiche Horiguchi), costruttivamente eccellente ma utilizzabile massimo con un 60ino f10, non certo con questo catafalco sopra.

40109 40110


Appena si superavano questi diametri, a corredo ti ritrovavi montature addirittura sovradimensionate, quasi sempre con una "leggera" colonna in ghisa (treppiedi praticamente banditi), ad esempio come questa montatura data a corredo con un newton 200/1650, che di tubi come questo potrebbe tenerne quattro insieme.

40114

Zoroastro
10-09-2020, 15:06
Nell'85 lo stipendio medio di un operaio era di circa 608.000 £ (314 € dati ISTAT), quindi costava la bellezza di oltre due stipendi è come se oggi costasse 2760 €.

Veramente lode, tanta lode ai cinesi se oggi abbiamo prezzi umani. :biggrin:

Sì e no, perché i cinesi (o meglio la globalizzazione) hanno tolto posti di lavoro e abbassato i salari dei colletti blu del resto del mondo. Avrai fatto caso quanta gente si presenta qui con budget di 150-200 euro ... Un politico diceva che la globalizzazione consiste nel produrre merci poco prezzo in Oriente per venderle a gente a basso reddito in Occidente ... da questo punto di vista ben venga la de-globalizzazione!

Ciao!

cesarelia
11-09-2020, 07:35
Ritornando al dilemma se le vecchie produzioni entry level erano scarse come quelle di adesso, il fatto che in passato i treppiedi fossero più spesso in legno anziché alluminio non aggiungeva un po' (solo un po') di stabilità in più?

etruscastro
11-09-2020, 07:46
il problema delle montature di una volta e, in parte anche in quelle di oggi, non è tanto il tripod in legno o altro, ma tutto il materiale che compone la testa e i suoi accessori.

Gonariu
12-09-2020, 10:40
Quindi oggi rispetto ad un tempo si usano materiali scadenti per la testa e gli accessori di una montatura da renderle ancora più ballerine?

etruscastro
12-09-2020, 12:56
la coperta (il prezzo) è corta... se si tira da un lato deve per forza di cose scoprirsi da un'altra, e visto che il telescopio sotto una certa soglia non si può scendere ecco che si economizza su tutto il resto.

Angelo_C
12-09-2020, 13:30
Più che materiali scadenti (che determinano la durata della montatura), si tratta soprattutto del dimensionamento degli assi di rotazione (AR e Dec) e del diametro delle corone, se i perni degli assi hanno diametri limitati, essendo questi caricati a sbalzo (come in tutte le equatoriali, che non siano all'equatore o ai poli), si flettono, la flessione è tanto maggiore, quanto maggiore è il carico e minore il diametro degli assi, idem per l'appoggio su corone "piccole".

Le vecchie montature, a parità di classe di carico, semplicemente facevano minor economia di materiali; inoltre vi era maggior cura e maggior precisione nella realizzazione delle componenti; tanto per fare un esempio pratico, la vixen GPDX poi clonata nell'EQ5, a detta di tutti quelli che le hanno confrontate (me compreso, che le ho provate fianco a fianco), affermano che la Vx rispetto alla SW (solo dal mero punto di vista meccanico) è sempre stata più stabile (a parità di strumento e di treppiede) e precisa nel movimento (nessun indurimento in un punto specifico della corona e conseguente lasco, nel punto opposto), oltre al plus delle gambe di legno (comunque materiale ai tempi, ben più facile da lavorare rispetto al metallo e quindi preferito).
La stessa montatura a corredo del mio "lungo" nell'immagine del mio precedente post è stremamente solida, relativamente alle sue dimensioni, meccanicamente è avanti due/tre gradini rispetto a una + o - pariclasse attuale come la EQ3.

Il problema delle vecchie montature è che di "classi di carico" c'è n'erano due, forse tre, una equivalente EQ3, una equivalente EQ6 e una per "catafalchi" equivalente a una EQ8, paramount o una 10micron et simila, che trovavi insieme a tuboni in qualche osservatorio, scuola/università o da qualche riccone.
Invece i tubi erano i più disparati, quindi fin quando si stava sui 50, 60, 76 e 80 non troppo lunghi, la "simil EQ3 d'antan" andava bene, ma quando si cresceva di diametro e/o di lunghezza, non avendo scelta, continuavano a metterle sulle "simil EQ3 d'antan" (vuoi mica mettere un "tubetto" su una bestia di montatura? Poi costa un accidente!) e li iniziavano i guai.
Questo fin quando il tubo non cresceva tanto da convincere i venditori/produttori del tempo ad usare la montatura di classe superiore.

Oggi invece hai EQ1, EQ3, EQ5, HEQ5, EQ6, EQ8 e similari come classe di carico, virtualmente ogni tipologia di tubo, avrebbe la sua giusta montatura.

Zoroastro
12-09-2020, 14:14
Un elemento importante per la qualità di una montatura è la tolleranza di lavorazione che si fa notare sia nei giochi tra ruote e VSF che sulla concentricità = coassialità delle boccole dei due assi, e specialmente quello AR ovviamente. E purtroppo passando da un operaio specializzato giapponese che sta per 40 anni in azienda al cinese che il giorno prima coltivava ortaggi o punzonava cinture in similpelle la differenza c'è.

Just my 2 cents.

Gonariu
12-09-2020, 15:01
Ringrazio tutti delle profonde precisazioni. Chiarisco perché ho iniziato questo thread: all'inizio dell'estate, tenuto conto della mia esperienza da ragazzo negli anni '80 col Konus Hydra 60/700 su montatura azimutale, non ho avuto alcun problema a consigliare l'acquisto di un 60 mm (con focale o 700 o 900 mm) partecipando alle discussioni di questo forum. Certo col mio 60/700 era un po' scomodo seguire Giove a 117X, ma io l'ho sempre attribuito al fatto che una montatura azimutale non è proprio l'ideale per seguire un corpo celeste ad un certo ingrandimento e non ad una montatura un po' troppo traballante (non vi saprei dire se quella dell'Hydra lo era o no a distanza di anni). Leggevo della montatura del 114/900 che non era tanto stabile ma è uno strumento che non ho mai posseduto ne usato. Per questo motivo non riuscivo a capire per quale motivo in questo forum si sconsigliasse l'acquisto di un 60 mm, da cui mi sono posto ultimamente la domanda se le montature di ieri per piccoli telescopi fossero meno traballanti o lo fossero come quelle di oggi; è vero che negli anni '80 le scelte possibili per i neofiti erano di fatto solo 2: o un rifrattore da 60 mm (o 60/700 o 60/900) o il newtoniano lungo 114/900.

halpanweton
19-09-2020, 23:26
Negli anni 60 le montature dei telescopi erano molto più robuste di quelle degli anni 80
Erano veramente possenti e i cavalletti arrivavano a.1,80 di altezza.Dopo quelle di metallo si sono equiparate a.quelle.anni 80. Dei ruscelli ballerini

Valerio Ricciardi
20-09-2020, 18:42
Negli anni 60 le montature dei telescopi erano molto più robuste di quelle degli anni 80
Erano veramente possenti e i cavalletti arrivavano a.1,80 di altezza.Dopo quelle di metallo si sono equiparate a.quelle.anni 80. Dei ruscelli ballerini

Ho ricordi diametralmente opposti... il grande 108/1600, punto di arrivo di ogni astrofilo piuttosto ricco (quattromilionicinquecentomilalire accessoriato, con motore solo in AR sincrono a 220V e SENZA motore in declinazione o pulsantiera... e con la sua meravigliosa cassa in legno compensato lucidato, con dentro la cassettina estraibile per tutti gli oculari da 0,965"... i feltrini verdi dove appoggiavano le cose...) che era esposto da un ottico importante vicino Pza San Silvestro svettava su un cavalletto di legno con gambe a sezione tonda da 6 cm sino a una certa altezza, che poi diventava quadrata... e la sua splendida montatura era più leggera di una Vixen Super Polaris. Manco di poco.
Quando un'alfa Romeo Alfetta costava tre milioni e duecentomila...

Oggi, un oggetto da oltre 1,70 m col paraluce - con un braccio di leva e un momento di inerzia simile - per visuale lo piazzeresti MINIMO su una HEQ5 se non una NEQ6 per stare tranquillo.

I 114/900 stavano sulle antesignane giapponesi delle EQ1, oggetti di finitura e qualità eccellente ma che... sembravano di filo di ferro a momenti come sezioni.

halpanweton
20-09-2020, 19:15
Il mio ricordo invece è di un tasco 20te
Con colonna e montatura rocciosa e possente,e quella di un bausch & Lomb 132mm
Basta guardare le locandine degli anni 60
Su cloudynights.

Huniseth
20-09-2020, 21:11
Io frenerei gli entusiasmi .. premesso che la colonna va bene solo se fissata in un blocco di cemento, che quella montatura sia proprio rocciosa da rendere granitico l'insieme mi da qualche dubbio. Io lo metterei minimo su una eq6.

40283

Gonariu
21-09-2020, 15:16
Ho ricordi diametralmente opposti... il grande 108/1600, punto di arrivo di ogni astrofilo piuttosto ricco (quattromilionicinquecentomilalire accessoriato, con motore solo in AR sincrono a 220V e SENZA motore in declinazione o pulsantiera... e con la sua meravigliosa cassa in legno compensato lucidato, con dentro la cassettina estraibile per tutti gli oculari da 0,965"... i feltrini verdi dove appoggiavano le cose...) che era esposto da un ottico importante vicino Pza San Silvestro svettava su un cavalletto di legno con gambe a sezione tonda da 6 cm sino a una certa altezza, che poi diventava quadrata... e la sua splendida montatura era più leggera di una Vixen Super Polaris. Manco di poco.
Quando un'alfa Romeo Alfetta costava tre milioni e duecentomila...

Oggi, un oggetto da oltre 1,70 m col paraluce - con un braccio di leva e un momento di inerzia simile - per visuale lo piazzeresti MINIMO su una HEQ5 se non una NEQ6 per stare tranquillo.

I 114/900 stavano sulle antesignane giapponesi delle EQ1, oggetti di finitura e qualità eccellente ma che... sembravano di filo di ferro a momenti come sezioni.

Il 108/1600 come rifrattore acromatico deve essere molto bello, io leggevo le osservazioni di Marte fatte da Enrico Moltisanti che le pubblicava sulla rivista "Orione" (anni 1980-1981), se lo trovassi lo comprerei in tuffo! Da quello che scrivi mi sa che negli anni '80 ci si accontentava e/o si faceva di necessità virtù e anche con determinati risultati, il celeberrimo (per quegli anni) riflettore Newton 114/900 era utilizzato anche per fotografare la Luna e, con una macchina fotografica in parallelo, anche gli oggetti del cielo profondo colla vecchia pellicola chimica. Però la montatura del 114/900 era già allora considerata trabballante. Alcune notti fa, ho usato il mio rifrattore Ziel 120/600 con una montatura EQ5 inseguendo a mano ed ad alto ingrandimento (200X, ingrandimento "eretico" con tale ottica, ma ormai mi conoscete .....). La montatura ha delle manopole invece dei flessibili della montatura originale (che ho lasciato a Quartu) ma devo dire che, pur inseguendo a mano, era di un'ottima stabilità senza le vibrazioni di quella originale; certo quando uso quest'ultima per me non è la fine del mondo, ma ho notato con piacere la particolare stabilità della EQ5 col 120/600.

Huniseth
21-09-2020, 16:44
E hai visto bene, la eq5 con sopra un 120/600 va che è una grazia. Le vintage lasciamole al museo, di davvero buone e proporzionate all'ottica che montavano praticamente non ce ne sono. La eq5 veniva venduta con i C8, i Newton da 200 e l'acro 150/1200 - Idem la praticamente identica e osannata vixen GP. Capisci da te che non è proprio il massimo, oggi come oggi.

Angelo_C
21-09-2020, 16:49
Come già detto, ai tempi (per forza di cose) le montature erano generalmente curate e strutturalmente ben fatte, relativamente alla loro classe di carico.

Il problema è che appunto, non c'era varietà di classi di carico, avevi (esagerando un po) la EQ3 o la EQ8, tutte quelle in mezzo mancavano, quindi con i telescopietti "piccoli" (che ai tempi erano praticamente normali) come 60 mm, 63 mm, 68 mm, la EQ3 d'antan andava bene, quando però la usavi con i 72 mm, 76 mm, 80 mm e 100/102 mm, cominciavano a traballare, anche in base alla lunghezza del tubo, che poteva variare anche di molto (ricordiamoci che i rifrattori partivano da circa f/12 e finivano a circa f/20), poi c'era il "genio" che su simili montature dava addirittura un 120/127 e allora era l'ecatombe.

Quando si andava su classi di carico superiore (la EQ8 d'antan), ovviamente queste risultavano rocciose su 4" e 5", sui 6" cominciavano a mostrare la corda (in base all'f/ del telescopio, ad esempio un 152 f/15 è una bestiola di 2,2 metri).

Questo è un tipico 5" di una volta ► 40294

Questo è un tipico 6" di una volta ► 40295


E aggeggi del genere, le montature le mettono in crisi, non tanto per il peso, ma soprattutto per il braccio di leva.

Huniseth
21-09-2020, 17:00
Eh sì.. ma in quei casi più che un braccio di leva ci vuole un paranco....https://www.astronomia.com/forum/images/icons/icon7.png

halpanweton
21-09-2020, 17:16
In effetti tubi oltre 150 cm devo dire che non sono facili da gestire, occorre fare molta pratica con lo strumento,trovare .giusto equilibrio e ottimizzare le manopole di uso, ma.la soddisfazione è tantissima ragazzi, io non potrei mai separarmi dai miei fuoco lungo,ne posso cedere qualcuno che è doppione (per.comprarme un altro mai provato) ma i pezzi unici no, quando finirò qualcuno erediterà e farà felice un appassionato.
Ciao a tutti Paolo

Gonariu
21-09-2020, 21:43
Anche io ragiono così sugli acromatici a lungo fuoco. Certamente quelli a corto fuoco avranno i loro pro, facile (o facilissima) trasportabilità, non ideali per Luna e pianeti anche se non come generalmente si crede però un acromatico a lungo fuoco è un acromatico a lungo fuoco, la differenza fra questi e gli apocromatici è poca. Sicuramente le montature di oggi sono molto migliori di quelle del passato, senz'altro, ma ne vale la pensa di cominciare con una così stabile? in in dei conti, i telescopi venduti negli anni '80 avevano delle montature instabili però chi era appassionato c'è riuscito a tirare fuori lo stesso un ragno dal buco