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Visualizza Versione Completa : Rifrattore Orion AstroView 90mm / f10.1



1Al
30-08-2020, 18:51
Cosa ne pensate di questo telescopio per osservazione e magari riprese planetarie.

Mulder
30-08-2020, 20:15
Perché no;). La montatura può essere un poco ballerina per le riprese, ma con delicatezza si può provare. Probabilmente ci sarà un residuo cromatico intrinseco alla tipologia di telescopio.

frignanoit
30-08-2020, 20:17
È il classico entry level, la montatura è limitata, di riprese planetarie puoi fare poco e niente, fai un investimento un po' più serio,
https://www.astroshop.it/telescopi/skywatcher-telescopio-maksutov-mc-127-1500-skymax-bd-az-s-goto/p,14987

se poi non puoi va bene anche quello, oppure uno Skywatcher 90/900 AZ forse costa un po' meno, guarda anche il TS 80/900 risparmierai e ti ritrovi le stesse cose..

1Al
30-08-2020, 21:52
Grazie a entrambi.
Ho avuto vari telescopi in passato, ma mai un maksutov, dite che è migliore per i pianeti? Mi preoccupa un po' l'aberrazione cromatica dei rifrattori acromatici, specie questi entry level.

frignanoit
30-08-2020, 22:33
Il Maksutov è migliore per l'osservazione planetaria per il suo lungo rapporto focale, è più contrastato e nella configurazione che ti ho postato c'è anche il 102mm che tecnicamente vale quanto il rifrattore 90 e costa meno del 127, ha il puntamento e più che altro l'inseguimento automatico che ti permetterà di fare brevi riprese ai pianeti e poi sommarle in elaborazione, se poi le riprese non sono una priorità ti ritrovi sempre uno strumento valido.. il rifrattore può andare bene comunque se vorrai risparmiare, ma dovrai accettarne i compromessi, l'80/900 è più corretto del 90/900, oppure l'astromaster 90/1000, sono sempre entry level tutti ma un lungo fuoco per un acromatico va sempre meglio, sul sito Display Items Bresser c'è un 70/900 a poco più di 100€ con la montatura e un 90/1200 solo il tubo sempre a 100€ se trovi una EQ3 usata può già andare bene, sarebbe meglio EQ5, ma alzerai un po' i costi.. vedi tu..

1Al
30-08-2020, 22:49
Ok, ora c'è molta carne al fuoco :) quindi per gli acromatici meglio una rapporto focale più alto. Da evitare assolutamente la fretta, do un'occhiata approfondita a tutti i modelli che hai suggerito, ci penso su con calma poi nel caso ripasso.

1Al
31-08-2020, 12:46
Tra un mak bresser 100/1400 e un rifrattore bresser 102/1350 quale scegliereste? E quale montatura? La eq 3.1 forse è troppo leggera. La eq3-2 skywatcher sarebbe compatibile?

frignanoit
31-08-2020, 13:04
Se è per il Mak le montature vanno bene entrambe, per il rifrattore f1350 neanche una, ha troppa leva, serve almeno una EQ5, poi non è consigliabile comunque perché è molto lungo e anche se alzi tutta la montatura per arrivare all'oculare dovrai sederti su una sedia da bambino perché arriva per terra, serve un altro tipo di montatura di quelle a colonna e che sia alta..

1Al
31-08-2020, 13:11
Ok, per i rifrattori lunghi sempre meglio le colonne. Comunque dal lato ottico quale sceglieresti tra i due.

frignanoit
31-08-2020, 13:11
Dimmi se sbaglio..
39951

frignanoit
31-08-2020, 13:13
Sarebbe meglio il rifrattore, ma sceglierei sempre il Mak per l'aspetto pratico..

1Al
31-08-2020, 13:28
Ok, anch'io dal lato ottico preferisco il rifrattore. La foto che hai postato sarebbe il 102/1350?
Qualche colonna a prezzi decenti, magari anche usata non sapresti indicarmela?

frignanoit
31-08-2020, 13:39
Sì quello che ti ho postato è il 102/1350 per farti vedere dove arriva l'oculare, e poi quello in foto mi sembra anche poco bilanciato sulla montatura perché la parte più pesante è quella anteriore quindi dovrebbe stare anche più retratto e dietro diventa ancora più basso.. per le colonne di solito o sono artigianali oppure delle EQ modificate, se cerchi per esempio la prolunga della montatura AZGTI che vendono anche in singolo, questa si può adattare a una normale montatura equatoriale e portare su la testa.. oppure tirare su queste..
https://www.teleskop-express.it/montature-altazimutali/357-tsaz5kof-ts-optics.html?gclid=Cj0KCQjwv7L6BRDxARIsAGj-34qEcXfU4YibdNzhbzAVq2TvlnP2TNQn1tJ9JMF8Tj8lbIwrkV PllHEaAkRtEALw_wcB
È una cosa che comunque si può creare anche artigianalmente con un altezza adeguata..

1Al
31-08-2020, 13:56
Grazie, in quel modo bisogna stendersi a terra. Si le mezze colonne o anche intere artigianali, una colonna potrei anche lasciarla fissa visto che ho spazio in giardino. Ma a me sono sempre piaciuti i rifrattori lunghi anche se ne ho avuto solo uno da ragazzino, un Pallas da 60mm con f elevata anche se non ricordo più quanto fosse, ma era bello lungo. Per me i rifrattori lunghi sono la vera osservazione astronomica, quella pura e romantica, non per niente ho anche il libro su Schiaparelli :) A parte gli apo alla fluorite, non sopporto questi acromatici f6, f8 mi fanno girare i cosiddetti :) una volta ne ho provato uno sembrava di osservare gli spettri dei pianeti :) Spero che un f13.5 sia sufficiente per eliminare l'aberrazione, una volta si trovavano facilmente in commercio anche a f15/17.

frignanoit
31-08-2020, 15:51
Puoi sempre cercare dei modelli d'epoca, che non siano troppo datati e che abbiano almeno portaoculari 1,25", sono comunque acquisti che vanno valutati bene perché il tempo sulle ottiche ha la sua rilevanza, funghi meccaniche arrugginite ecc..

1Al
31-08-2020, 16:20
infatti stavo dando un'occhiata ai vintage. Il kenko 90/1300 sembra molto buono e senza aberrazioni, mi sembra anche con passo da 31.8. Ma per ora non ne ho trovato nessuno in vendita. Certamente nel caso va valutato bene lo stato di questi strumenti. Ma credo che se in buone condizioni, otticamente siano superiori a quelli moderni. La ricerca continua. Non riesco però a trovare delle recensioni sul campo per il bresser 102/1350.

Angelo_C
31-08-2020, 17:54
Se sei appassionato di rifrattori "lunghi", se proprio non trovi un "vintage", penso che il bresser 102/1350 su EQ5 (quella col treppiede tubolare) vada bene, se estendi al massimo il treppiede, l'oculare non va troppo in basso (basta una sedia di misure normali), se poi gli aggiungi una mezza colonna come questa (https://www.teleskop-express.it/treppiedi-e-colonne/1427-mezza-colonna-40cm-per-eq5-orion-usa.html), sei a posto.

Considera inoltre che in queste opposizioni (Giove e Saturno appena passate e tra qualche mese Marte) sono molto basse sull'orizzonte, quindi anche l'oculare si "alzerà" ulteriormente, ad esempio io al momento osservo i pianeti in visione diretta, senza uso di diagonale.

Comunque per darti un'idea, questo è mio rifrattore da 1400 mm di focale, non molto più lungo del bresser (o del kenko), su EQ5.


Qui ad altezza attuale pianeti ► 39961

Qui ad altessa massima pianeti (da Milano) ► 39963

1Al
31-08-2020, 19:22
Complimenti bellissimo strumento. Sono riuscito a trovare un forum di astrofili dove si parlava approfonditamente del bresser 102/1350. Pessima recensione, sembra abbia grossi problemi di aberrazione e anche di assemblaggio ottiche. Scartato.
Se non riesco a trovare un vintage simile al Kenko, penso che opterò per un mak.

1Al
01-09-2020, 09:35
Ho deciso, sto cercando un rifrattore vintage, per ora gli unici in vendita che ho trovato sono due Kowa bianchi anno 1970 80/1200. Uno ha già anello e coda di rondine per montaggio rapido su equatoriali. Ho deciso che lo andrei a sistemare su postazione semi-fissa su colonna (circa 6 mesi all'anno) in giardino.

etruscastro
01-09-2020, 09:51
Nel caso vi ricordaste di me, se vi capita di sentire di qualche rifrattore vintage in vendita da f13 in su, potete comunicarmelo qui.
così scatta il ban per tutti! :rolleyes:
leggete il regolamento...

1Al
01-09-2020, 09:56
così scatta il ban per tutti! :rolleyes:
leggete il regolamento...
Modificato.

Angelo_C
01-09-2020, 19:36
Sono riuscito a trovare un forum di astrofili dove si parlava approfonditamente del bresser 102/1350. Pessima recensione, sembra abbia grossi problemi di aberrazione e anche di assemblaggio ottiche. Scartato.
Attenzione alle recensioni (a tutte le recensioni), ricordatevi che ogni test è relativo a quello strumento e solo a quello strumento.
Quindi si potrebbe trattare di un esemplare difettoso (capita con la produzione cinese e non solo con quella :sneaky: ), o di un esemplare "trattato male" dal suo utilizzatore prima della ri-vendita o altro. Soprattutto quando si trova un solo test di un dato strumento, potrebbe avere poca o nulla validità statistica, si dovrebbero mediare diverse recensioni, o cercare in rete (forums, socials, siti di hosting di immagini come astrobin, ecc) immagini fatte con questi telescopi.

Non che voglia difendere bresser, ma un rifrattore f/13 (di qualsiasi marca) è veramente difficile farlo male, non è un "corto" che se ha gli elementi disassati tra loro di due centesimi di mm, vengono fuori tutte le aberrazioni del mondo e che se il tutto non è perfettamente (e ripeto, perfettamente) collimato, rende una schifezza, quindi fate sempre "la tara" su ogni recensione che leggete.
Personalmente, trovo più probabile che un "vintage" (anche blasonato) ce lo si ritrovi con problemi, va considerato che sono in giro da 30/40 anni, magari passati tra più mani (e non tutte competenti) o lasciati ad ammuffire in box e cantine per decenni.

Il mio "lungo" (a proposito, grazie per i complimenti) è un (ai tempi) blasonato Yamamoto (marchio SYW) 76 f/18,4 veramente ottimo; peccato che dovetti completamente restaurarlo perché veramente a pezzi (oltre al resto, lo trovai col doppietto girato al contrario e senza spaziatori), che intendiamoci, se sei uno smanettone con la passione del restauro, ti ci diverti anche, ma se sei uno che vuole il tubo per "produrre" subito, allora meglio il nuovo, tanto se dovessi trovare quello "problematico" lo rimandi in dietro e te lo fai sostituire.

1Al
01-09-2020, 19:46
Che ne pensate di quest'ottica telescopio Towa 339 anni 70, in che condizioni vi sembrano le lenti. Esteriormente sembra nuovo di pacca.

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1Al
01-09-2020, 19:48
Attenzione alle recensioni
Ovviamente, ma quella era una recensione di un astrofilo esperto. Poi ne ho lette molte altre negative su altri siti, anche in vari siti ecommerce. Quel telescopio è scadente.

Fazio
01-09-2020, 21:04
In questa (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?26606-Consigli-su-rifrattore-per-cambio-setup&p=300620&viewfull=1#post300620) discussione del Bresser 102/1350 se ne parla...
Io l'ho avuto e quasi subito dato via perché affetto da sovracorrezione sferica che lo penalizzava assai.
L'ho usato su una NEQ6 che lo reggeva a stento (bastava un refolo di vento o focheggiare per perdere la pazienza...) e la sua resa, a mio giudizio scarsa, non giustificava la scomodità d'uso di un rifrattore così lungo.
Di recensioni allora non ne trovai né in Italia né altrove, non so se ora ce ne siano ma non credo abbia avuto grande fortuna.
Ho anche 2 foto di uno star-test (in inta ed extrafocale) di quell'esemplare che peraltro era perfettamente collimato.
Le foto, veramente pessime, sono fatte con uno smartphone e rendono appena l'idea.
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Mulder
01-09-2020, 21:27
:surprised:
Non ha così tanta sferica e così tanto cromatismo nemmeno il mio 102/660...

1Al
01-09-2020, 21:39
Io l'ho avuto e quasi subito dato via perché affetto da sovracorrezione sferica che lo penalizzava assai.
Sembra messo peggio di quel che pensavo.

Fazio
01-09-2020, 22:07
... Non ha così tanta sferica e così tanto cromatismo nemmeno il mio...

Di cromatismo non è che ne avesse molto (sensibilmente meno del Celestron 120/1000), aveva un'aberrazione sferica tale che non sapevi mai dove fosse il fuoco migliore

Angelo_C
02-09-2020, 14:08
Urca! Ci si sono messi d'avvero d'impegno per "sbagliare" un f/13. :shock:

Considerando che le lenti sono lavorate a macchina e che dubito che il computer che controlla la CNC, sbagli la lavorazione, come dubito che il compilatore di detta macchina, sbagli l'inserimento dei dati di un progetto di cui si conoscono le specifiche da due secoli; l'unica cosa che mi viene in mente vedendo quella sferica abnorme, è che abbiano sbagliato il progetto della cella o degli spaziatori tra le due lenti (probabilmente troppo distanziate) o entrambe.


Ovviamente, ma quella era una recensione di un astrofilo esperto.
Quello conta relativamente (sull'oggettività e completeza del test), rimane il fatto che ogni recensione, si può necessariamente riferire esclusivamente all'esemplare testato.


Poi ne ho lette molte altre negative su altri siti, anche in vari siti ecommerce. Quel telescopio è scadente.
Ok, se ve ne sono diverse e tutte concordi allora è prproprio il progetto uscito male (come detto sopra).

1Al
04-09-2020, 11:22
Secondo voi tra un Polarex Unitron 75/1200 (da qualche parte dovrei ancora avere il catalogo anni '80 per me è rimasta una marca quasi mitica) :) un ROYAL ASTRO R61 D 60/1200, Konus Rigel 80/1200 inizio anni '90 made in Japan, ottiche con marchio T (penso Towa o Stein Optics), un Towa 339 80/1200, un Kenko (Prinz Optics) 76.2/1250 quale scegliereste? Parliamo solo di ottiche, la montatura ovviamente la prenderei a parte, pensavo una eq5 che ho trovato a buon prezzo, dovrebbe andar bene più colonna o mezza colonna. O forse sarebbe meglio una eq6?

Angelo_C
04-09-2020, 19:14
Se parliamo di correzione ottica, decisamente il royal astro r61, primo perché ha ottiche Horiguchi e soprattutto perché è un f/20 (con un indice CA, pari a un mostruoso 8,47 ovvero, sostanzialmente apocromatico).
Però ha un grosso problema, è l'unico tra quelli da te elencati con soli 60 mm.

Relativamente agli altri che sono più simili tra loro (tra 75 e 80 mm di diametro), metterei in ordine di qualità ottica:

Polarex Unitron
Towa 339
Konus Rigel

Non conosco il Kenko, quindi non saprei dove posizionarlo.

1Al
04-09-2020, 21:43
Chiarissimo e utile. Adesso vediamo se qualcun'altro esprime la propria opinione, facciamo una specie di sondaggio :biggrin: la scelta non è semplice.

1Al
14-09-2020, 22:27
Secondo voi che roba potrebbe essere questo? Il proprietario non ne sa nulla, né anno di costruzione, nessuna targhetta per la marca, nulla di nulla. L'unica sono le misure 120/1700 circa.

https://postimg.cc/gallery/s5xV11S

Huniseth
14-09-2020, 23:41
I tre 1200 penso che cambi solo il marchio - Il Tasco Towa ho dovuto equipaggiarlo con aggancio alla morsa Vixen, su Eq6, roba piu piccola non era stabile. mi pare abbiano tutti focheggiatore da 21.4 -
Ormai preferisco i rifrattori, i Mak non mi piacciono più, a parte i pianeti per il resto, specie terrestre, sono scialbi. Salvo il 180, in alta risoluzione è quasi imbattibile. Quindi mi stupisco che il Bresser non vada bene, sulla carta mi sarebbe piaciuto. Purtroppo i 1200 sono scomodissimi, bisogna appenderli ad un ramo alto per guardarci dentro (e chissà un 1350..)

Angelo_C
15-09-2020, 20:15
Towa e Horiguchi sono due produttori di obiettivi diversi.

1Al
16-09-2020, 21:31
Dopo varie vicissitudini alla fine ho trovato quello che cercavo. Rifrattore Mizar 68/1000 Hino Optics Japan 1979. C'è anche lo scontrino originale della prima vendita in Giappone, del gennaio 1979 55000 yen. Non ho idea di quanti esemplari di questo telescopio ci siano attualmente in Italia.
Adesso dopo aver ripulito tutto, dato l'olio al cavalletto di legno, rifatto il look con dei ritocchi ai punti dove mancava la vernice, penserò con calma al parco oculari. Già stasera una veloce sbirciata a Giove anche se piuttosto basso sull'orizzonte con seeing non più di 5/6 quindi non ideale, ma mi ha regalato una visione bellissima, pur con i 3 oculari base da 24.5. Già col 20mm le caratteristiche principali sono nette, come i 4 galileiani perfettamente puntiformi, in generale colori di tonalità piuttosto calda, immagini bellissime, direi a livello del C9 che avevo qualche anno fa, se non nei numero di dettagli, certamente nella plasticità tridimensionale delle immagini. Ma il C9 come tutti i riflettori di apertura medio grande soffriva la turbolenza atmosferica in modo assurdo, anche per quello l'ho venduto. Cosa che non capita a questi rifrattori. Ovviamente cromatismo inesistente e immagini intra ed extra perfette. Già pregusto la visione quando userò dei buoni 31.8.

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etruscastro
17-09-2020, 09:31
Ma il C9 come tutti i riflettori di apertura medio grande soffriva la turbolenza atmosferica in modo assurdo
era soltanto cool down, cosa che si risolveva con relativamente poco.

1Al
17-09-2020, 10:49
Non credo dipendesse solo da quello. È comunque un problema legato anche allo schema ottico a specchi chiuso e alla ritenzione di calore in eccesso, una specie di celle termiche, dei frighi caldi. Infatti mi è capitato stranamente che in alcuni rarissimi casi il cool down non si è verificato. Per questo penso anche ad un problema di apertura/sito osservativo per certe ottiche. Io l'ho risolto in modo definitivo e stanotte ho avuto una visione di Marte spettacolosa col Mizar, che se ne frega altamente di seeing e cool down. Un oggetto Marte, sul quale anche il C9 come tutti gli altri rifrattori acro f8 (una bestialità), C8, Newton 10" ecc mi avevano tutti deluso profondamente, non riuscendo mai a mostrare nulla di che della superficie a differenza del piccolo grande Mizar. La discriminante reale non è l'apertura, dove questa può essere spesso controproducente, ma la qualità dell'ottica.

Angelo_C
17-09-2020, 14:14
Mi permetto di essere franco (molto franco), premesso che il rifrattorino che hai preso sembra essere molto bello (complimenti), come ha detto etruscastro è solo questione di acclimatamento, gli SCT (come i newton) si deve sapere come farli rendere e (a meno di strumento difettoso) se non rendono è colpa al 99,9% dell'utilizzatore, il rimanente 0,1% lo lascio per il luogo osservativo, il quale deve essere la quintessenza della sfiga astrofilesca, ovvero un luogo con costanti (sempre e ogni sera per tutto l'anno) cambi di temperatura, di tale entità e tanto repentini, che lo SCT non riesce a starci dietro (a parte appunto scriccioli da 70/80 mm di diametro).

Per tutti gli altri luoghi osservativi, se si lascia acclimatare lo strumento e si cura bene la collimazione (e la collinearità degli accessori attaccati in culatta), un C9 surclassa in prestazioni, qualsiasi rifrattore (vintage lunghissimo o apo sopraffino) che non superi almeno i 150 mm di diametro.

Io sui giganti e Marte, approfittando di questo anticiclone, mi sto appunto divertendo a fare osservazioni comparate (aka, fianco a fianco), con vintage 76/1400 (ottiche Horiguchi con correzione del colore c-e), apetto 80/480 (ottiche Lomo) e un normale C8 xlt; devo dirti com'è andata l'osservazione (soprattutto su Marte)? :biggrin:

Naturalmente, non dico che devi riprenderti uno SCT o un newton, se con questo Mizar sei rimasto soddisfatto, allora hai fatto benissimo, ma (ripeto, a meno di strumenti difettosi) non dare la colpa delle prestazioni deludenti agli strumenti.

etruscastro
17-09-2020, 14:17
Come non quotare Angelo!

p.s. io uso un c11" tanto per dire... :rolleyes:

1Al
17-09-2020, 16:09
Mi permetto di essere franco (molto franco), premesso che il rifrattorino che hai preso sembra essere molto bello (complimenti)
Grazie! :razz: ma adesso aspetto di aggiornare il parco oculari e poi ne riparliamo :D
Credo che questo sia un argomento di cui si potrebbe discutere a lungo. Il C9 sinceramente lo preferivo per il deep sky dove sugli ammassi globulari era spettacoloso, le visioni più belle che ricordi. O la nebulosa Vela altra visione spettacolare col C9. Ma ci ho visto anche il quintetto di Stephan, insomma dava soddisfazioni, sempre con quell'effetto 3d impressionante. Ricordo anche una volta all'osservatorio del circolo astrofili della mia zona, di aver osservato attraverso un newton da 42 cm. gli stessi oggetti visti attraverso il mio C9, non mi diede alcuna emozione particolare, preferivo le viste del c9 molto più "vive". A proposito, anche M42 col Mizar non è niente male.
Ma secondo me su pianeti e stelle doppie i rifrattori acromatici puri ad alto f sono imbattibili e stanotte ne ho avuto la dimostrazione pratica. Del resto se i grandi astronomi planetari del passato usavano acro puri e non SC, cassegrain o newton un motivo ci sarà pure. La differenza è che con gli schemi riflettori puoi in teoria espandere lo specchio a limiti irraggiungibili per le lenti, ma a un certo punto diventa anche inutile e controproducente, perché poi servirebbe trasferire questi strumenti direttamente nello spazio :biggrin: L'ideale sarebbe avere un parco telescopi adatto ad ogni soggetto, ma per quanto mi riguarda è troppo impegnativo. Adesso preferisco osservare pianeti e doppie con la semplicità di stazionare il tutto in due minuti, senza sforzo, senza tempi lunghi e senza rompersi la schiena sopratutto :biggrin: Sono molto contento di aver preso questo raro e piccolo gioiello ottico, che ci parla di un passato qualitativo e romantico ormai dimenticato, seppellito sotto tonnellate di ignobili cineserie. E lo dico perchè ho provato entrambi i generi di strumenti e di epoche.
Penso che oggi molti astrofili alle prime armi, vengano pesantemente penalizzati dalla scarsa qualità ottica e meccanica dei moderni telescopi commerciali, rispetto a quelli del passato, molto spesso abbandonando subito il loro nascente interesse a causa di questo problema.

Angelo_C
17-09-2020, 20:18
Del resto se i grandi astronomi planetari del passato usavano acro puri e non SC, cassegrain o newton un motivo ci sarà pure.
Si, si chiama evoluzione tecnologica, ai tempi eroici, i sistemi a riflessione erano ancora fatti in "speculum (https://it.qwe.wiki/wiki/Speculum_metal)", i quali avevano problemi di mantenimento della correzione ottica e soprattutto, la loro riflettività si deteriorava rapidamente (qualche mese) a valori pari a quelli di un tombino della Breda.
Poi, scoperto che con un blank in vetro, si potevano costruire sferoidi e paraboloidi, enormemente meglio corretti e stabili nella forma, scoperto il metodo di argentatura protetta (che non si annerisce con l'ossidazione) e poi l'alluminatura (ben più stabile nel tempo), gli specchi sono cresciuti in qualità e diametro, poi considerando che sono naturalmente apocromatici (più apocromatici di qualunque rifrattore possa mai sperare di essere) e quindi il meglio per le (allora agli inizi) riprese fotografiche (analogica ovviamente), i rifrattori prima sono stati relegati a telescopi ausiliari e poi, di fatto, abbandonati (in ambito professionale).
Questa è Storia dell'ottica e dell'astronomia.


La differenza è che con gli schemi riflettori puoi in teoria espandere lo specchio a limiti irraggiungibili per le lenti, ma a un certo punto diventa anche inutile e controproducente, perché poi servirebbe trasferire questi strumenti direttamente nello spazio :biggrin:
Sbagliato, ora si utilizzano ottiche attive e adattive, che regolano (molte volte al secondo) la forma dello specchio per adattare il fronte d'onda "turbolento" dell'atmosfera, inoltre si utilizza l'interferometria ottica a sintesi di apertura (vedi VLT), abbiamo telescopi da 10 mm, binoscopi da 8 m, in progetto un telescopio "tassellato" da 40 e un concept da 80 m (tutti saldamente a terra).


Penso che oggi molti astrofili alle prime armi, vengano pesantemente penalizzati dalla scarsa qualità ottica e meccanica dei moderni telescopi commerciali, rispetto a quelli del passato, molto spesso abbandonando subito il loro nascente interesse a causa di questo problema.
Qui mi scuso, non voglio sembrare offensivo, ma da estimatore, studioso e restauratore di strumenti vintage, posso dire che non sai di cosa stai parlando, ai bei tempi andati non c'erano mica solo zeiss, mertz, goerz, san giorgio, goto, towa e horiguchi, c'erano anche delle immense fetenzie (per l'Italia googla "Alinari") e pure costose.
La differenza tra ora e ai "bei tempi" è che se spendevi tantissimo avevi un ottimo telescopio, se spendevi tanto potevi avere un buon telescopio, ma potevi avere anche avere una fetenzia, se spedevi poco, avevi sicuramente una fetenzia; oggi almeno con l'attuale immensa scelta, l'economia di mercato e la produzione industriale con macchinari cnc, hai infinitamente meno probabilità di beccare una fetenzia (al giusto prezzo).

Poi intendiamoci, un telescopio a basso costo (quindi un giocattolo) dei "bei tempi", costava l'equivalente del 25/35% di uno stipendio medio, uno decente (dico, solo decente) partiva dal 50% fino a uno stipendio intero e lascio perdere zeiss & Co., oggi (escludendo quelle truffe che chiamano telescopi, tipo seben, che si trovano su amazon et simila), con mezzo stipendio ti prendi uno stracollaudato SW80ED, il quale rivaleggia senza problemi con molti blasonati "di una volta" (quelli da 2 o 3 stipendi), con 350 € ti prendi un degnissimo 5 pollici f/9 o un paridiametro mak f/12 che sul planetario sta col fiato sul collo a molti canonici 4 pollici vitage lunghissimi e fatti bene.

Insomma, avendo vissuto l'astrofilia anni 70 e 80 (si, sicuramente più romantica, più meditata, più pioniera) e quella attuale (post 2000), fossi un astrofilo novello, ringazierei di essere "nato" (come astrofilo) in questa epoca dal punto di vista "strumentale" (molto meno dal punto di vista del cielo :sad: ).

1Al
17-09-2020, 20:37
i rifrattori prima sono stati relegati a telescopi ausiliari e poi, di fatto, abbandonati (in ambito professionale).
Allora mi propongo per ricevere e utilizzare qualcuno di questi "avanzi" tecnologici :biggrin:



Sbagliato, ora si utilizzano ottiche attive e adattive, che regolano (molte volte al secondo) la forma dello specchio per adattare il fronte d'onda "turbolento" dell'atmosfera, inoltre si utilizza l'interferometria ottica a sintesi di apertura (vedi VLT), abbiamo telescopi da 10 mm, binoscopi da 8 m, in progetto un telescopio "tassellato" da 40 e un concept da 80 m (tutti saldamente a terra).
Si usano anche gli array mi pare.



Qui mi scuso, non voglio sembrare offensivo, ma da estimatore, studioso e restauratore di strumenti vintage, posso dire che non sai di cosa stai parlando, ai bei tempi andati non c'erano mica solo zeiss, mertz, goerz, san giorgio, goto, towa e horiguchi.
Qui sbagli tu, è vero che gli strumenti costosi sono sempre esistiti oggi come allora, ma io per esempio iniziai con un piccolo rifrattore Pallas davvero economico, ed era made in Japan. Quindi non era scrauso come quelli per principianti di adesso, tutti plasticosi e con aberrazioni ottiche mostruose di ogni genere. Con un entry level Pallas o un Konus di allora entravi piacevolmente nel mondo dell'astronomia o astrofilia, con uno attuale tipo bresser, sky watcher o Konus odierni, te ne fuggi a gambe levate! :D

1Al
17-09-2020, 20:40
Mi serve un'info tecnica, questo adattatore dovrebbe essere compatibile col mio fuocheggiatore che ho misurato essere di 36mm, però lo 0.4 non riesco a misurarlo con precisione :biggrin: ma penso dovrebbe andar bene

https://www.astrottica.it/supporti-e-adattatori/2981-adattatore-vixen-da-filettatura-364-mm-a-oculari-318-mm-125-4955295372003.html

Angelo_C
18-09-2020, 14:39
Si il pezzo è quello giusto (li ha anche TS e baader), lo standard giapponese del tempo era proprio la filettatura vixen M36,4 x 1 mm.


Qui sbagli tu, è vero che gli strumenti costosi sono sempre esistiti oggi come allora, ma io per esempio iniziai con un piccolo rifrattore Pallas davvero economico, ed era made in Japan. Quindi non era scrauso come quelli per principianti di adesso, tutti plasticosi e con aberrazioni ottiche mostruose di ogni genere. Con un entry level Pallas o un Konus di allora entravi piacevolmente nel mondo dell'astronomia o astrofilia, con uno attuale tipo bresser, sky watcher o Konus odierni, te ne fuggi a gambe levate! :D
Parafrasando il detto sulla rondine, un pallas non fa primavera, di vintage ne ho maneggiati un buon numero e come succede oggi, nei telescopi (anche giapponesi e pensa anche tedeschi dell'epoca) capitava il blasonato uscito male, come l'entry-level uscito bene (in altra discussione, ho spigato l'importanza dell'assemblaggio).
Semplicemente ai tempi, non c'era internet e non ti potevi lamentare delle ciofeche che ti ritrovavi in mano.
Ripeto, sui "plasticosi" di cui asserisci, le cose sono due, o ti riferisci a quei giocattoli che girano sui 100 € che girano su amazon et simila, oppure non hai mai utilizzato un telescopio "serio" cinese, con tubo in alluminio, focheggiatore e cella obiettivo in acciaio dai 250 ai 300 €, basta leggere i report su questo forum, su come si trovano i vari utenti (novizi, che dovrebbero abbandonare tutti la passione per il cielo) con questi strumenti.

Comunque, vedo che sei uno di quelli che "ai bei tempi era tutta un'altra cosa" e che quelli di una volta erano tutti perfetti e quelli di oggi tutti plasticoni, non sei il primo e non sarai l'ultimo, non voglio convincerti, quindi la chiudo qua con il tema "vecchi tempi". ;)

Huniseth
19-09-2020, 00:07
Il problema dei "vecchi tempi" è che erano tubi lunghi e diametri piccoli

1Al
19-09-2020, 13:03
Si il pezzo è quello giusto (li ha anche TS e baader), lo standard giapponese del tempo era proprio la filettatura vixen M36,4 x 1 mm.


Parafrasando il detto sulla rondine, un pallas non fa primavera, di vintage ne ho maneggiati un buon numero e come succede oggi, nei telescopi (anche giapponesi e pensa anche tedeschi dell'epoca) capitava il blasonato uscito male, come l'entry-level uscito bene (in altra discussione, ho spigato l'importanza dell'assemblaggio).
Semplicemente ai tempi, non c'era internet e non ti potevi lamentare delle ciofeche che ti ritrovavi in mano.
Ripeto, sui "plasticosi" di cui asserisci, le cose sono due, o ti riferisci a quei giocattoli che girano sui 100 € che girano su amazon et simila, oppure non hai mai utilizzato un telescopio "serio" cinese, con tubo in alluminio, focheggiatore e cella obiettivo in acciaio dai 250 ai 300 €, basta leggere i report su questo forum, su come si trovano i vari utenti (novizi, che dovrebbero abbandonare tutti la passione per il cielo) con questi strumenti.

Comunque, vedo che sei uno di quelli che "ai bei tempi era tutta un'altra cosa" e che quelli di una volta erano tutti perfetti e quelli di oggi tutti plasticoni, non sei il primo e non sarai l'ultimo, non voglio convincerti, quindi la chiudo qua con il tema "vecchi tempi". ;)
Questione di gusti e de gustibus non est disputandum.
Lo ammetto sono affascinato dall'old style e in particolare dai rifrattori acro puri di una volta. I telescopi moderni non mi dicono niente. Mi piacciono soprattutto le produzioni che vanno dagli anni '50 ai '70, erano dei veri capolavori di ottica e meccanica.

1Al
19-09-2020, 13:08
Il problema dei "vecchi tempi" è che erano tubi lunghi e diametri piccoli
Perché oggi si ragiona così, meno di 15cm non vale la spesa. Preferisco la qualità datata e di sostanza alla dozzinale quantità attuale. In giro ci sono prezzi assurdi per patacche cinesi da quattro soldi, mentre la qualità vintage è svenduta a pochi euri. Meglio per me, ci saranno sempre più svendite di telescopi vintage :biggrin:

Angelo_C
19-09-2020, 15:05
Se ti può far piacere, questi due articoli fatti da due persone di cui mi onoro di essere amico (facciamo parte della stessa associazione astrofili), parlano proprio dei "vintage" e dell'astrofilia dei "bei tempi andati". :)

https://www.astrotest.it/riflessioni_vintage/
https://www.astrotest.it/cinquantanni-fa-i-telescopi-alinari/

Zoroastro
20-09-2020, 06:49
Ottimi e istruttivi articoli, grazie Angelo.

Valerio Ricciardi
20-09-2020, 20:02
Secondo voi che roba potrebbe essere questo? Il proprietario non ne sa nulla, né anno di costruzione, nessuna targhetta per la marca, nulla di nulla. L'unica sono le misure 120/1700 circa.

https://postimg.cc/gallery/s5xV11S
Scusate... l'ho visto solo adesso.
È "sicuramente" un Edmund Scientific Co. (Barrington, N.J.) 101,6 × 1524 f/15 col suo caratteristico cercatore 6x24 a lungo fuoco e messa a fuoco anteriore.
Non posso sbagliarmi: obiettivo in cella non collimabile, paraluce, focheggiatore a cremagliera a denti dritti (ultra-rozzo) sono esattamente quelli che comprai io per corrispondenza poi intubandomelo da solo in Italia.