Ogu
15-07-2020, 21:50
Dopo aver tentato una prima osservazione della C/2020 F3 NEOWISE sotto un cielo mattutino immerso nella foschia, la nottata particolarmente ventosa dell’11 luglio preannuncia l’occasione perfetta per poter osservare all’indomani la cometa in tutta la sua maestosità. La sveglia suona alle 2.00 e una rapida occhiata al cielo conferma le previsioni: blu scuro e terso, stelle scintillanti e un ultimo quarto di Luna bianco e luminoso.
Raggiungo quindi la Colma di Sormano verso le 3.30 e trasporto il buon 114/900 su per la collina prospiciente l’osservatorio.
Il cielo è di un bel blu e su di esso si stagliano all’orizzonte le sagome nere e nette della Grigna e delle altre montagne. Credevo di dover aspettare più tempo prima di scorgere il lieve ciuffetto cometario comparire dal morbido pendio erboso a nordest… ed invece la vista mi lascia già di stucco.
Oltre il pendio all’orizzonte una lunga fiamma azzurrata scaturisce dalla chioma di un albero come un incendio immaginario, freddo e impalpabile. La coda verticale della cometa si manifesta ancora prima del nucleo (che sorgerà parecchi minuti dopo), sola ed eterea sullo sfondo di in un cielo stellato, nell’immobilità che precede l’alba. Una scena che non avevo mai visto prima.
39293
Canon EOS 200D; 55mm 8" a f/4 ISO 800
Nel cielo sono visibili stelle di mag. 6. La cometa alta 4° a nordest mostra una coda che stimo lunga ad occhio nudo 2,5° in distolta, mentre in diretta è ben visibile il complesso nucleo-chioma come un oggetto fuzzy di 2 mag.
All’oculare la visione è ricca di dettagli, sia deboli che molto evidenti. Di seguito una disamina delle caratteristiche osservate a bassi e medi ingrandimenti. Newton 114/900 f7,9 e due ingrandimenti utilizzati: 37,5x – 69x.
Nucleo
37,5x: il nucleo risulta compatto e molto luminoso, al pari di una stella di 2 mag. leggermente fuori fuoco, ma appare sovraimposto al resto della chioma, non affogato o immerso indistintamente nel chiarore di fondo.
69x: inizio a distinguere una geometria elongata, una nocciolina luminosa disposta ENE-OSO dal tono marcatamente giallo paglierino, una impressione che si manterrà anche con la cometa più alta nel cielo (non un effetto dell’estinzione atmosferica dunque).
Chioma
37,5x: dal nucleo sono evidenti due sbuffi, o due rami dai quali si sviluppano due chiome elongate, una a NE (la più evidente) e l’altra a NO (meno evidente ma di maggiore densità). Il nucleo in particolare si sovrappone ad una chioma interna densa a forma di goccia, elongata in direzione NE per un breve tratto, dopodiché si struttura in un lungo ramo nebuloso dal contrasto molto elevato, mantenendo un notevole spessore e una media densità costante: è il ramo Est, da cui poi si sviluppa la lunga coda arcuata visibile ad occhio nudo. Il bordo Est ha un contrasto esagerato: pare osservare la scia di un aereo ad alta quota, o un cirro in dettaglio. A me ha ricordato anche la visione della Velo (o meglio la Network, NGC 6995) nel 12”!
A Ovest del nucleo si sviluppa il secondo ramo della chioma-coda. Punta direttamente a NNO senza mostrare segni di curvatura come il ramo Est, e a differenza di quello si mostra più sottile con una struttura interna più contrastata, di minore spessore ed estremamente allungata (~0,4° NNO). Questo fatto determina una struttura del ramo Ovest composto con più livelli di densità, con un layer denso e sottile sovrapposto a una coda nebulosa e sfumata, aperta a ventaglio verso Ovest.
Nonostante la chioma e la coda si sviluppino lungo la direzione NNO, a Sud del nucleo in distolta riesco a percepire un alone tondeggiante o lievemente ellittico, di qualche primo di estensione circondare la chioma interna. Noto un decentramento di questa tenue atmosfera in direzione Est.
Banda di divisione
37,5x: premetto che non conosco il termine tecnico di questa struttura (banda? Solco? Regione intermedia?), in visuale risulta uno dei dettagli maggiormente evidenti, dando un effetto tridimensionale alla struttura della coda. La “banda” nasce decentrata pochi secondi d’arco a NO dal nucleo, con una testa a cuneo dal contrasto marcato specialmente lungo il bordo del ramo Ovest. Proseguendo lungo la coda, la si coglie ancora fino ad una distanza di 1,5° dal nucleo per poi svanire nel fondocielo. È grazie a questo debole contrasto che ho potuto stimare l’estensione visuale della coda fino a 1,8° (oltre si confondeva col chiarore diffuso del cielo).
Coda
37,5x: il telescopio non è lo strumento adatto per l’osservazione di una coda così estesa, ma lungo il bordo del ramo Est ho potuto notare le diversità del contrasto col fondo cielo, più netto a ridosso della chioma e via via più diffuso lungo lo sviluppo della coda. In particolare a partire da 0,5° dal nucleo, il bordo Est perde la sua sagoma netta e diventa diffuso in maniera irregolare: mi sono apparse in distolta irregolarità simili a delle “onde” soffuse increspare il margine del bordo Est, una visione da togliere il fiato. Tonalità principale: azzurro tenue e il grigio-bianco.
Diverse stelline emergono nel chiarore della coda, elementi di estremo aiuto nel valutare geometrie ed estensioni.
Completo gli appunti grafici e faccio qualche foto ricordo. Il cielo è ormai azzurrato e una striscia arancione colora l’orizzonte.
39294
Sketch e appunti. Newton 114/900 f7,9. 1.30-2.00 TU del 12.07.2020
Senza dubbio uno splendido quanto inaspettato regalo in questo tormentato 2020.
Raggiungo quindi la Colma di Sormano verso le 3.30 e trasporto il buon 114/900 su per la collina prospiciente l’osservatorio.
Il cielo è di un bel blu e su di esso si stagliano all’orizzonte le sagome nere e nette della Grigna e delle altre montagne. Credevo di dover aspettare più tempo prima di scorgere il lieve ciuffetto cometario comparire dal morbido pendio erboso a nordest… ed invece la vista mi lascia già di stucco.
Oltre il pendio all’orizzonte una lunga fiamma azzurrata scaturisce dalla chioma di un albero come un incendio immaginario, freddo e impalpabile. La coda verticale della cometa si manifesta ancora prima del nucleo (che sorgerà parecchi minuti dopo), sola ed eterea sullo sfondo di in un cielo stellato, nell’immobilità che precede l’alba. Una scena che non avevo mai visto prima.
39293
Canon EOS 200D; 55mm 8" a f/4 ISO 800
Nel cielo sono visibili stelle di mag. 6. La cometa alta 4° a nordest mostra una coda che stimo lunga ad occhio nudo 2,5° in distolta, mentre in diretta è ben visibile il complesso nucleo-chioma come un oggetto fuzzy di 2 mag.
All’oculare la visione è ricca di dettagli, sia deboli che molto evidenti. Di seguito una disamina delle caratteristiche osservate a bassi e medi ingrandimenti. Newton 114/900 f7,9 e due ingrandimenti utilizzati: 37,5x – 69x.
Nucleo
37,5x: il nucleo risulta compatto e molto luminoso, al pari di una stella di 2 mag. leggermente fuori fuoco, ma appare sovraimposto al resto della chioma, non affogato o immerso indistintamente nel chiarore di fondo.
69x: inizio a distinguere una geometria elongata, una nocciolina luminosa disposta ENE-OSO dal tono marcatamente giallo paglierino, una impressione che si manterrà anche con la cometa più alta nel cielo (non un effetto dell’estinzione atmosferica dunque).
Chioma
37,5x: dal nucleo sono evidenti due sbuffi, o due rami dai quali si sviluppano due chiome elongate, una a NE (la più evidente) e l’altra a NO (meno evidente ma di maggiore densità). Il nucleo in particolare si sovrappone ad una chioma interna densa a forma di goccia, elongata in direzione NE per un breve tratto, dopodiché si struttura in un lungo ramo nebuloso dal contrasto molto elevato, mantenendo un notevole spessore e una media densità costante: è il ramo Est, da cui poi si sviluppa la lunga coda arcuata visibile ad occhio nudo. Il bordo Est ha un contrasto esagerato: pare osservare la scia di un aereo ad alta quota, o un cirro in dettaglio. A me ha ricordato anche la visione della Velo (o meglio la Network, NGC 6995) nel 12”!
A Ovest del nucleo si sviluppa il secondo ramo della chioma-coda. Punta direttamente a NNO senza mostrare segni di curvatura come il ramo Est, e a differenza di quello si mostra più sottile con una struttura interna più contrastata, di minore spessore ed estremamente allungata (~0,4° NNO). Questo fatto determina una struttura del ramo Ovest composto con più livelli di densità, con un layer denso e sottile sovrapposto a una coda nebulosa e sfumata, aperta a ventaglio verso Ovest.
Nonostante la chioma e la coda si sviluppino lungo la direzione NNO, a Sud del nucleo in distolta riesco a percepire un alone tondeggiante o lievemente ellittico, di qualche primo di estensione circondare la chioma interna. Noto un decentramento di questa tenue atmosfera in direzione Est.
Banda di divisione
37,5x: premetto che non conosco il termine tecnico di questa struttura (banda? Solco? Regione intermedia?), in visuale risulta uno dei dettagli maggiormente evidenti, dando un effetto tridimensionale alla struttura della coda. La “banda” nasce decentrata pochi secondi d’arco a NO dal nucleo, con una testa a cuneo dal contrasto marcato specialmente lungo il bordo del ramo Ovest. Proseguendo lungo la coda, la si coglie ancora fino ad una distanza di 1,5° dal nucleo per poi svanire nel fondocielo. È grazie a questo debole contrasto che ho potuto stimare l’estensione visuale della coda fino a 1,8° (oltre si confondeva col chiarore diffuso del cielo).
Coda
37,5x: il telescopio non è lo strumento adatto per l’osservazione di una coda così estesa, ma lungo il bordo del ramo Est ho potuto notare le diversità del contrasto col fondo cielo, più netto a ridosso della chioma e via via più diffuso lungo lo sviluppo della coda. In particolare a partire da 0,5° dal nucleo, il bordo Est perde la sua sagoma netta e diventa diffuso in maniera irregolare: mi sono apparse in distolta irregolarità simili a delle “onde” soffuse increspare il margine del bordo Est, una visione da togliere il fiato. Tonalità principale: azzurro tenue e il grigio-bianco.
Diverse stelline emergono nel chiarore della coda, elementi di estremo aiuto nel valutare geometrie ed estensioni.
Completo gli appunti grafici e faccio qualche foto ricordo. Il cielo è ormai azzurrato e una striscia arancione colora l’orizzonte.
39294
Sketch e appunti. Newton 114/900 f7,9. 1.30-2.00 TU del 12.07.2020
Senza dubbio uno splendido quanto inaspettato regalo in questo tormentato 2020.