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Visualizza Versione Completa : Consigli su filtri



Actarus
15-07-2020, 00:46
Ciao a tutti,
sto scegliendo nel mio set-up la ASI224MC per fare autoguida, ma essendo valida anche per fare planetario mi stavo documentando sui relativi filtri da acquistare (associandola ad una Barlow x3 e ad un 80ED col suo spianatore).
IR-CUT (o IR/UV-CUT) e IR-PASS dovrebbero essere quelli indispensabili, giusto?
Mi chiedevo quale fosse il più indicato tra il FILTRO IR PASS 850 31,8MM OPTOLONG OPTICS e il FILTRO IR PASS 685 31,8MM OPTOLONG OPTICS, che tagliano in punti diversi. Quale mi consigliate?
Grazie

Angelo_C
15-07-2020, 15:51
Sconsiglio di usare filtri su una camera colore essendo già filtrata di suo (ha una matrice di bayer costituita da filtri RGB sul sensore), tanto più degli IR pass.
Rischi che per fare uscire qualcosa, di dover usare tempi "biblici" di integrazione.

Non ricordo se questo specifico modello di camera ha fisso, a copertura del sensore, un filtro UV-IR cut, in caso affermativo, questo elimineribbe le residue possibilità di fare riprese IR.

altazastro
15-07-2020, 17:05
Normalmente i filtri si usano con le monocromatiche, in effetti, però dando un'occhiata all'efficienza spettrale della 224MC sul sito del fornitore (https://astronomy-imaging-camera.com/product/asi224mc) mi sembra di capire che i tre filtri RGB convergono ad una comune "trasparenza" (Relative Response) intorno al 50% poco dopo gli 800nm.

Da quello che capisco io tale "relative response" va moltiplicata per la Q.E. di picco (75-80% secondo il produttore) per dare una Q.E. nell'IR a 850 nm intorno al 35-40%.

Devo dire che mi ha fatto un certo effetto prendere la curva di Q.E. della 178MM (https://astronomy-imaging-camera.com/product/asi178mm-mono) (monocromatica)e vedere che a 850 nm ha una Q.E. un pelo sotto il 20%.

Se non ci sono errori nel ragionamento, e pur ammettendo che magari l'IMX178 non è il miglior sensore nell'IR e ci saranno altri monocromatici senza dubbio migliori, tutto sommato mi sembra che un IR Pass con la 224MC si possa usare con un certo profitto.

Notando come la curva di efficienza relativa nel rosso sia sempre molto alta e come nel verde (la cui rilevanza è doppia nella matrice di Bayer) sia già del 40% a 750 nm, direi che un IR Pass 742 (tanto per citarne uno) dovrebbe lavorare piuttosto bene.

Spero di non essermi fatto un film in testa troppo complicato.

P.S.
La 224MC non un IR block ma una finestra (vetrino) trasparente agli IR, sempre secondo le specifiche del produttore.

Actarus
15-07-2020, 18:06
Grazie per la delucidazione, ho visto il grafico e condivido il tuo ragionamento, quindi sarebbe utile un filtro IV-pass 685 esatto?
Ed anche un filtro IR-cut farebbe il suo lavoro quindi...

altazastro
15-07-2020, 21:00
Ma sì anche il 685 sarebbe accettabile.
Quanto all'IR-CUT dipende cosa vuoi farci ... io lo uso per ridurre la CA degli acromatici ma anche con il MAK per via del menisco.

Actarus
15-07-2020, 23:01
il filtro IR-CUT lo userei se venissero fuori risultati migliori nelle foto planetarie, leggevo che diversi lo usano per questo fine

Angelo_C
16-07-2020, 13:21
Nelle normali foto planetarie, l'UV-IR cut come dice altazastro è molto utile quando usato sugli acromatici.
Per l'IR, non avevo visto la risposta spettrale della 224, effettivamente con un filtro IR-vicino come il 685 nm, qualcosa si può fare, andranno solo valutati gli effettivi tempi di esposizione, visto che nella matrice di bayer c'è un "pixel rosso" ogni quattro.

Actarus
18-07-2020, 23:37
Ok allora proverò qualcosa usando anche l'UV-IR cut, vediamo se si nota qualche differenza ;)

Richard1
22-10-2022, 18:08
Buongiorno, riprendo questa discussione per non stare ad aprirne un’altra come doppione:
Riprendo luna e pianeti con C8 e C11 e uso ir pass con Asi 178 MM.
Il mio ir pass è 850. Nelle foto su Astrobin vedo che tutti usano il 685. Dovrei comprare anch’io il 685? Quali differenze pratiche ci sono? Grazie

faggio79
23-10-2022, 12:10
L'infrarosso è tutta la parte finale dello spettro luminoso, va dai 700nm a infinito. I filtri IR catturano la luce dell'infrarosso "a partire da" la frequenza di targa del filtro, tagliando ovviamente tutto il resto (UV, Blu, Verde, Giallo, Arancione e Rosso). Il Baader 685 è il filtro "base" ossia cattura TUTTA la luce infrarossa.

I filtri più estremi sono quelli da 1000nm e passa, che servono ad applicazioni specifiche. Considera che più ci si spinge in profondità, minore è la luce che un corpo celeste trasmette al tuo sensore. Con un 685 non avrai problemi a riprendere un pianeta con impostazioni "facili" ossia esposizione di pochi millisecondi e guadagno nei limiti della decenza (= poco rumore).

Usando filtri fra 700 e 800nm hai la possibilità di catturare dettagli specifici e particolari di alcuni pianeti (delta termici nella media atmosfera di Giove, bande nella media atmosfera di Saturno, tempeste di sabbia su Marte), mentre i filtri più estremi sono utili a catturare le nubi della densa atmosfera di Venere e - con i filtri da 1000nm - addirittura risaltare le scie termiche nell'atmosfera di Venere, non visibili in condizioni normali. Va da sè che più vai in profondità, più perdi dettagli "base" di quello che stai riprendendo, quindi l'applicazione dei filtri IR più spinti rimane molto specifica e trova utilizzi molto limitati. Inoltre, più vai in là nello spettro, più avrai bisogno di un OTA dal diametro generoso, per poter riprendere video con esposizioni, gain e qualità decenti.

Il motivo principale per cui questi filtri (nelle versioni meno estreme) vengono usati è che il 90% dei problemi causati da cattivo seeing (turbolenze e dispersione atmosferica) impattano frequenze di spettro comprese fra l'ultravioletto (315nm) e il rosso (600-700nm) in modo progressivo, ossia gli effetti peggiori sono nell'ultravioletto e nel blu (350 - 500nm), le cose iniziano a migliorare fra il verde e il giallo (500 - 600nm) che sono mediamente impattati. L'arancione e il rosso (600 - 700 nm) subiscono poco gli effetti negativi del seeing. Per questo motivo capita spesso che al posto di un filtro IR puro venga usato un filtro passabanda R+IR, come ad esempio il Baader 610 o l'Astronomik 642, che consiglio sempre perchè ritengo sia eccellente e molto versatile. Con questi filtri si raggiunge il miglior compromesso fra la cattura dei dettagli superficiali del pianeta e l'abbattimento degli effetti negativi del seeing.

Qualche giorno fa ho postato un confronto su Giove fra il Baader 685 e l'Astronomik 642: https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?40877-16-10-2022-Giove-e-Callisto-nell-infrarosso

Qui invece un confronto rapido di Saturno ripreso coi tre filtri Astronomik nella stessa serata:
49314

(non guardare tanto i colori, perchè la comparativa fu fatta con una camera a colori, quindi poco indicativo il risultato cromatico, ma per capire gli effetti sui dettagli e sul seeing è utile)

Richard1
23-10-2022, 12:52
faggio79 ti ringrazio moltissimo della spiegazione così dettagliata ed esaustiva. Dovrei forse comprare un ir pass 650 e fare delle prove. Sto pensando ad esempio alle prossime riprese lunari, sia con C8 che con C11 usando la Asi 178 MM. Quale dei due foltri useresti tu?

faggio79
23-10-2022, 13:17
La Luna è un pozzo di dettagli, soprattutto con strumenti potenti come un C8 o un C11. Usare un filtro IR ha senso solo in alcuni casi particolari:

1) Condizioni di seeing scadente. Ora, considerando che la Luna è riprendibile 20 giorni al mese, ha più senso riprendere in una serata "sbagliata" con un filtro che riduce la turbolenza ma taglia anche molto dettaglio, oppure aspettare la serata con seeing buono? La domanda è retorica. Discorso differente se abiti in una zona dove il seeing è perennemente schifoso (es valli montane), in quel caso diventa necessario usarlo quasi sempre.
2) Altra situazione in cui l'IR è usato è la volontà di ottenere immagini molto contrastate nei dettagli macroscopici, coi grandi crateri e le loro ombre al terminatore "affilati", senza alcuna necessità di riprendere dettagli fini della superficie.

In generale sulla Luna si usano filtri (R+)IR "tranquilli" (610, 642, 685) proprio per evitare di uccidere il dettaglio e dover ricorrere a setting di ripresa poco convenienti.

Un filtro che consiglio e uso sempre sul lunare (anche se nasce come filtro visuale) è il Baader Neodymium Moon & Skyglow Filter, che aumenta il contrasto senza andare a intaccare il dettaglio (rimuove tutto l'UV e buona parte di Verde/Giallo). Per il discorso fatto nel mio precedente post riguardo gli effetti "progressivi" del seeing alle varie frequenze, può valere la pena valutare l'uso di filtri passabanda che magari tagliano solo ultravioletto e blu, rimuovendo buona parte della turbolenza. Ad esempio il Baader 495nm.

Richard1
23-10-2022, 13:20
Grazie! Quindi col mio 850 "uccido" i dettagli fini, giusto?
Del resto su C11 ho provato con e senza ir pass e anche con seeing discreto le foto sono molto meglio usando ir pass.

Angelo_C
23-10-2022, 13:47
Più precisamente, "riduci" la risoluzione dello strumento.

La risoluzione "canonica" di uno strumento la si ricava dalla semplice relazione 120/D (con D in mm), ma questa relazione (ovviamente solo indicativa) si riferisce essenzialmente alla risoluzione media "policromatica" dello strumento, utilizzando come consuetudine la riga centrata sui 555 nm (che è appunto una "riga" convenientemente media dello spettro visibile).
Quindi il tuo C11 ha una risoluzione "canonica" di circa 0,43". Ma se riprendi a lunghezze d'onda maggiori rispetto ai 555 nm "medi", si riduce la risoluzione di una percentuale pari al rapporto tra le lunghezze d'onda (quella usata e quella di riferimento).

Se ad esempio si riprende con l'IP-pass 685, la risoluzione del tuo strumento scende a 0,53" mentre con un IR-pass 742, si arriva a 0,57" e con l'IR-pass 807 avrai una risoluzione di 0,62".

faggio79
23-10-2022, 20:42
Esattamente. Comunque l'850 è decisamente esagerato. Per sbarazzarsi di buona parte delle turbolenze è più che sufficiente un 685 o un 742....io li ho tutti perchè trovo molto utile usarli a seconda di soggetto e situazioni.