Visualizza Versione Completa : La legge di Pulvirenti contro la legge di Hubble
AlexUniversale
17-05-2020, 01:07
Vi presento la mia prima Legge sul calcolo delle distanze astronomiche:
"La legge di Pulvirenti contro la legge di Hubble"
https://www.youtube.com/watch?v=aS1d4Ml7GOE
E' un video molto sintetico, per approfondirlo consiglio di vedere la trattazione sul mio sito dove espongo pure i passaggi matematici:
http://www.scienzaericerca.cloud/ricerca/gravitone
Se vedete il mio canale Youtube trovate pure altre mie teorie, ma le vorrei trattare separatamente, quindi qui vorrei commenti solo su questa mia "Legge".
Sò cosa dice la Scienza ufficiale riguardo all'espansione dell'Universo (che nel mio video nego!).
Quello che vi chiedo, in particolare, se la mia "Legge" è coerente con ciò che accade nell'Universo oppure no, non ditemi che altre Teorie ufficiali dicono diversamente,
lo sò che la Scienza ufficiale dice altro.
Grazie a chi interviene
frignanoit
17-05-2020, 01:36
Ho ascoltato il video, da semplice osservatore mi può stare bene tutto perché tanto una misura mi vale l'altra, stando al tuo metodo, giusto per avere un idea, il sistema Alfa Centauri senza andare tanto lontano, quanto ti risulta distante rispetto alla distanza stimata ufficiale?
Red Hanuman
17-05-2020, 02:01
Onestamente e senza offesa... Vedo la solita fuffa. :mad:
Prima di tutto: forza elettromagnetica e forza gravitazionale sono molto diverse. E' vero che si espandono nell'universo più o meno nello stesso modo, ma le energie in gioco sono assolutamente diverse.
In più, il fotone è il mediatore della forza elettromagnetica, mentre l'ipotetico gravitone (che non si è mai visto, e quindi tocca provare la sua esistenza prima di dire qualcosa sulle sue proprietà) sarebbe il mediatore della forza gravitazionale. Quindi, il fatto che un fotone emetta un gravitone dovrebbe discendere da un collegamento tra le due forze, collegamento mai provato e improvabile, visto che il gravitone non è mai stato visto e non è detto nemmeno che esista.
E comunque, anche se il fotone potesse veramente emettere dei gravitoni, bisognerebbe spiegare come una particella con spin pari a 1 possa emettere una particella con spin pari a 2 senza poi violare le leggi della meccanica quantistica e rimettere in gioco l'intera fisica conosciuta. Mi sembra una pretesa assurda, e mi fa tenerezza...
Secondo: i fotoni, per essere soggetti semplicemente alla gravità, dovrebbero essere dotati di massa, il che è stato più folte dimostrato come falso. Non vedo come si possa sensatamente, dunque, provare che i fotoni possono essere curvati dalla massa senza ricorrere alla RG di Einstein. A nulla vale il tuo ricorso ai gravitoni, per quanto detto sopra e per il fatto che i gravitoni sono ancora una ipotesi non verificata.
Terzo: anche ammettendo una ipotetica interazione tra gravitoni ed elettroni, bisognerebbe metterli insieme con una teoria di unificazione. Ora, è possibile unificare l'elettromagnetismo con la forza debole (la cosiddetta forza elettrodebole), ma già la forza forte resiste all'unificazione, figuriamoci la forza gravitazionale. Non basta solo teorizzare una interazione, ci deve essere una teoria sotto.
Quarto: vedo molta poca matematica nei tuoi scritti. Molta meno di quanta ne servirebbe...
Quinto e ultimo (per ora): ti stai scontrando con Einstein e la RG. Non dico che sia intoccabile, ma è una teoria che in oltre 100 anni è stata verificata più e più vole, anche in condizioni estreme e recentemente. Non basta dire che Einstein era uno sprovveduto ed io sono un genio. Bisogna fare delle previsioni su fenomeni che danno risultati verificabili e DIVERSI, prima di poter dire una cosa del genere.
E, tra l'altro, Einstein è ineliminabile ed è molto da sciocco presuntuoso dire che si sbaglia.
Può anche essersi sbagliato, ma dopo 100 anni di verifiche positive qualsiasi alternativa migliore deve contenere come sottoinsieme importante la RG. Altrimenti, è l'alternativa che è sbagliata, solo per una questione di logica.
Vado a dormire, che è molto più utile...:whistling:
AlexUniversale
17-05-2020, 07:58
Ho ascoltato il video, da semplice osservatore mi può stare bene tutto perché tanto una misura mi vale l'altra, stando al tuo metodo, giusto per avere un idea, il sistema Alfa Centauri senza andare tanto lontano, quanto ti risulta distante rispetto alla distanza stimata ufficiale?
Fino alla distanza di 2 miliardi di anni luce, la differenza con la legge di Hubble è minima.
Nel grafico si può vedere l'andamento:
38537
Nell'asse X c'è il RedShift (z), nell'asse Y la distanza in Gyl (Miliardi di anni luce).
Il grafico fornisce i valori delle distanze fino a un redshift pari a z = 11,91 che è più o meno la distanza della galassia più lontana osservata.
Come si può vedere la Legge di Hubble, al crescere del Redshift inizia a dare dei valori esageratamente grandi,
infatti viene poi corretta con la Relatività generale, ma lo stesso non si riescono ad avere valori attendibili.
AlexUniversale
17-05-2020, 08:11
l'ipotetico gravitone (che non si è mai visto...
Secondo i miei calcoli, il gravitone ha un'energia di 9,3 x 10^-33 eV.
Se già è difficile osservare i neutrini che dovrebbero avere un'energia di 1 eV, sarà impossibile osservare direttamente una particella che ha un'energia di 33 ordini di grandezza inferiore.
Quindi, il fatto che un fotone emetta un gravitone dovrebbe discendere da un collegamento tra le due forze, collegamento mai provato e improvabile,
Nelle successive mie teorie, c'è l'unificazione della forza elettromagnetica con la forza gravitazionale; però ammetto che c'è ancora del lavoro da fare.
Secondo: i fotoni, per essere soggetti semplicemente alla gravità, dovrebbero essere dotati di massa, il che è stato più folte dimostrato come falso. Non vedo come si possa sensatamente, dunque, provare che i fotoni possono essere curvati dalla massa senza ricorrere alla RG di Einstein.
La mia seconda legge sulla Gravitazione Universale (di cui parlerò su un altro thread) spiega che non sono solo i corpi dotati di massa ad esercitare la forza di gravità.
Quarto: vedo molta poca matematica nei tuoi scritti. Molta meno di quanta ne servirebbe...
Perché sono le formule semplificate.
Quelle complete, dovrebbero utilizzare i vettori.
Quinto e ultimo (per ora): ti stai scontrando con Einstein e la RG. Non dico che sia intoccabile, ma è una teoria che in oltre 100 anni è stata verificata più e più vole, anche in condizioni estreme e recentemente. Non basta dire che Einstein era uno sprovveduto ed io sono un genio. Bisogna fare delle previsioni su fenomeni che danno risultati verificabili e DIVERSI, prima di poter dire una cosa del genere.
Lo sò con chi mi sto scontrando, anzi, ti dirò di più, mi scontrerò anche con la QED (Elettrodinamica quantistica).
Vuoi una previsione?
Quando il nuovo telescopio James Webb verà messo in funzione, scoprirà:
1) che l'Universo è più grande di quanto si fosse immaginato;
2) che ci sono galassie complete, dove la Teoria del Big Bang prevede che: si è troppo vicini al Big Bang per esser passato già abbastanza tempo per formare un'intera Galassia; quindi, l'Universo è molto più vecchio di quello che si è supposto. Dai miei calcoli risulta che l'Universo ha un'età sicuramente superiore ai 115 Miliardi di anni.
frignanoit
17-05-2020, 10:45
Chissà, un giorno hanno detto che Einstein aveva ragione, potrebbero anche dire che aveva ragione Pulvirenti, o non lo diranno mai e il gravitone avrà un altra definizione, ma hai esposto questa tua teoria in un qualche studio collettivo? dove mettere a confronto le parti in un modo più scientifico? oppure è questione di fama come con le medicine.. Quello che non mi pare corretto nel mio piccolo è che la chiami Legge di Pulvirenti, se la considerassi Teoria sarebbe più consona alla discutibilità e forse anche più interessante..
AlexUniversale
17-05-2020, 11:40
Quello che non mi pare corretto nel mio piccolo è che la chiami Legge di Pulvirenti, se la considerassi Teoria sarebbe più consona alla discutibilità e forse anche più interessante..
Hai ragione, ma ho utilizzato un criterio diverso di quello ufficiale...
Se la "Teoria" non ha un'equazione che la descrive, la chiamo "Teoria ..."
per esempio:
"Teoria Magnetica sulla formazione dei sistemi solari"
oppure:
"Modello di Universo..."
Se invece ha un'equazione che la descrive in modo netto e chiaro,
allora, ho usato "Legge di Pulvirenti ..."
Capisco che tecnicamente non è corretto, ma ne possiamo parlare lo stesso... (ormai l'ho citata così nei video e nel sito).
Comunque, obiezione legittima.
Red Hanuman
17-05-2020, 13:04
Secondo i miei calcoli, il gravitone ha un'energia di 9,3 x 10^-33 eV.
Se già è difficile osservare i neutrini che dovrebbero avere un'energia di 1 eV, sarà impossibile osservare direttamente una particella che ha un'energia di 33 ordini di grandezza inferiore.
Nelle successive mie teorie, c'è l'unificazione della forza elettromagnetica con la forza gravitazionale; però ammetto che c'è ancora del lavoro da fare.
La mia seconda legge sulla Gravitazione Universale (di cui parlerò su un altro thread) spiega che non sono solo i corpi dotati di massa ad esercitare la forza di gravità.
Perché sono le formule semplificate.
Quelle complete, dovrebbero utilizzare i vettori.
Lo sò con chi mi sto scontrando, anzi, ti dirò di più, mi scontrerò anche con la QED (Elettrodinamica quantistica).
Vuoi una previsione?
Quando il nuovo telescopio James Webb verà messo in funzione, scoprirà:
1) che l'Universo è più grande di quanto si fosse immaginato;
2) che ci sono galassie complete, dove la Teoria del Big Bang prevede che: si è troppo vicini al Big Bang per esser passato già abbastanza tempo per formare un'intera Galassia; quindi, l'Universo è molto più vecchio di quello che si è supposto. Dai miei calcoli risulta che l'Universo ha un'età sicuramente superiore ai 115 Miliardi di anni.
Mah... Mi sembra di avere a che fare con un genio assoluto e riformatore, che però con i suoi scritti dimostra una scarsa conoscenza e comprensione delle teorie precedenti.
Lasciamo perdere, va...
AlexUniversale
17-05-2020, 13:06
Mah... Mi sembra di avere a che fare con un genio assoluto e riformatore, che però con i suoi scritti dimostra una scarsa conoscenza e comprensione delle teorie precedenti.
Lasciamo perdere, va...
Mi sembra un commento inutile, in quanto non entri nel merito.
Red Hanuman
17-05-2020, 13:10
AlexUniversale no no... Io sono entrato nel merito, ma tu hai svicolato e non hai risposto a tono.
Per esempio, perchè un bosone di gauge con spin pari a 1 dovrebbe emettere un'altro bosone di gauge con spin pari a due, di un'altra forza?
Dove trova l'energia? Lo spin è una forma di momento angolare, dovrebbe conservarsi e non aumentare. Come fa?
Secondo: i fotoni, per essere soggetti semplicemente alla gravità, dovrebbero essere dotati di massa, il che è stato più folte dimostrato come falso. Non vedo come si possa sensatamente, dunque, provare che i fotoni possono essere curvati dalla massa senza ricorrere alla RG di Einstein.
Non per spezzare una lancia a favore di Pulvirenti, ma pare ci siano tentativi di percorrere nuove strade presupponendo che il fotone abbia massa, al dichiarato fine di trovare a different interpretation of light.
"After all, modern physics - relativity and quantum mechanics - started with a new interpretation of light. Ultimately, physics is in any case obliged to examine its foundations through either the formulation of new types of matter and energy or embracing
new conceptions of gravitation or electromagnetism." si legge nel seguente studio https://arxiv.org/abs/2011.12608
La massa ipotizzata si aggira attorno ai 10^-53 - 10^-54 kg.
Valerio Ricciardi
03-12-2020, 18:16
E in ogni caso, l'autore di codesta visione delle cose dovrebbe parlare di "Ipotesi", non di "Teoria" né men che meno di "Legge".
Scientificamente, si fa così. E non da adesso. Prima che una Ipotesi (di lavoro) possa assurgere al ruolo di Teoria, troppe pagnottelle con la mortadella deve mangiarsi strada (faticosamente) facendo.
Già per poter parlare di Ipotesi si deve aver immaginato e programmato delle verifiche sperimentali riproducibili da terzi osservatori imparziali.
* * * * *
INOLTRE E SOPRATTUTTO: non capisco perché questo signore, che avrebbe compiuto degli studi e dei ragionamenti tali da rivoluzionare l'astrofisica (ahperò :awesome:), invece di presentare i suoi studi in un Convegno Internazionale "corredati di tutta la matematica che serve", senza semplificazioni di sorta, posta il suo pensiero nella rubrica (divulgativa) di astrofisica di un Forum di astronomia amatoriale.
Esistono newsgroup di fisici e di astrofisici sui quali può confrontarsi al livello che ritiene con quelli che, evidentemente, considera suoi pari se ritiene di poterne innovare le visioni. Non è certo neppure il pubblico di YouTube il target ideale per essere approvato con entusiasmo se si dicono cose interessanti, o stroncato con irrisoria facilità da chi di quelle materie ha fatto il fulcro intellettuale e professionale della sua vita.
Io a una platea di bambini delle elementari posso, volendo, dire ...e far credere di essere l'uomo più forte del mondo. Basta che ad esempio davanti a loro abbracci ed alzi da terra sana una normale lavatrice 60x60, cosa che ancora mi riesce facilmente, e ai loro occhi la mia maschia possanza apparirà semplicemente prodigiosa, penseranno ai film di Cinecittà anni '60 di "peplo" tipo Ercole contro Maciste e la regina di Saba.
Mi chiedo però se otterrei la stessa ammirazione e lo stesso credito facendo vedere che "hey gente, guardate qui... :cool: alzo una lavatrice!!" in una palestra di sollevatori di pesi bulgari che si stavano allenando per Tokio 2020...
Red Hanuman
03-12-2020, 18:23
Non per spezzare una lancia a favore di Pulvirenti, ma pare ci siano tentativi di percorrere nuove strade presupponendo che il fotone abbia massa, al dichiarato fine di trovare a different interpretation of light.
"After all, modern physics - relativity and quantum mechanics - started with a new interpretation of light. Ultimately, physics is in any case obliged to examine its foundations through either the formulation of new types of matter and energy or embracing
new conceptions of gravitation or electromagnetism." si legge nel seguente studio https://arxiv.org/abs/2011.12608
La massa ipotizzata si aggira attorno ai 10^-53 - 10^-54 kg.
Parliamo di tentativi ed ipotesi. Manca la prova. E comunque, un fotone minimamente massivo comporterebbe una revisione della QED piuttosto pesante, e andrebbe inserita in quel campo. Non la vedo affatto semplice...:rolleyes:
Parliamo di tentativi ed ipotesi. Manca la prova. E comunque, un fotone minimamente massivo comporterebbe una revisione della QED piuttosto pesante, e andrebbe inserita in quel campo. Non la vedo affatto semplice...:rolleyes:
Si certo, ma se fosse così assodato che il fotone ha massa, non avrebbero proprio senso questi tentativi, peraltro da parte di accademici affermati, non di crackpot come me e Pulvirenti.
Valerio Ricciardi
03-12-2020, 19:43
https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?32700-La-legge-di-Pulvirenti-contro-la-legge-di-Hubble&p=377568&viewfull=1#post377568
lennyus, ho editato il post aggiungendovi il succo della questione... che non sono i fotoni né il contenuto, ma la platea alla quale ci si rivolge...
me compreso e per primo.
Albertus
05-12-2020, 01:41
saluti
Ho visto il video di Pulvirenti
Sapevo che il notevole spostamento verso il rosso delle linee di assorbimento dell'idrogeno delle stelle più remote fosse spiegabile perfettamente con l'effetto Doppler per quanto riguarda la velocità propria della stella, dalla teoria della relatività generale per quanto riguarda l'espansione dell'universo con conseguente aumento della velocità relativa oltre al rallentamento del tempo
Il rallentamento del tempo della stella rispetto al nostro tempo può essere interpretato come una riduzione della frequenza
Gli effetti combinati di questi 3 fattori:
a) effetto doppler classico
b) espansione dello spazio
c) rallentamento del tempo
Concorrono tutti alla spostamento verso il rosso
Davo per scontato che i relativi calcoli coincidessero con i dati sperimentali
Dal video di Pulvirenti sembrerebbe che non sia così
E' vero ?
In tal caso ci sarebbe da riflettere
Valerio Ricciardi
05-12-2020, 10:49
Davo per scontato che i relativi calcoli coincidessero con i dati sperimentali
Dal video di Pulvirenti sembrerebbe che non sia così
E' vero ?
Rinnovo la mia sensazione di confrontarmi sempre più spesso con un problema di fondo, metodologico, di rapporto con la Scienza e con le informazioni.
Mi permetto di scrivere il kross pipponen che seguirà solo per cercare di fare in modo che questo thread un po' assurdo, almeno, serva a qualcosina, magari poco, ma lasci un semino utile. Non so se mi riuscirà. Provo. :meh:
* * * * * * *
PRIMA PARTE (aneddoto)
Sai con quanta dovizia di dettagli dopo l'11 settembre e gli attentati alle torri Gemelle di Manhattan fu raccontato, in un articolo poi diffuso viralmente sul web, che "curiosamente" al momento degli impatti del Boeing 757 e del Boeing 767 sulle due torri non vi era nessuno - nella pur immensa quantità di uffici che le due megastrutture contenevano - che fosse di religione ebraica o dipendente di società con sede nelle Torri riconducibili a proprietà israeliane, di magnati americani ebrei o con compartecipazione di società israeliane agli asset?
Citando numeri, nomi, nominativi di società, persino con interviste a sedicenti impiegate che il giorno prima avrebbero ricevuto ex abrupto l'avviso (integrato con una scusa più o meno plausibile) a non recarsi l'11/9 in ufficio perché chiuso?
Molto presto alcuni reporter hanno iniziato a fare le pulci ai dati... verificato sugli elenchi telefonici quali società (una MAREA, fu un lavoro lunghissimo) avessero un ufficio grande o piccolo o anche solo due stanzette col loro logotipo aziendale sulla porta nelle Torri... beccato persino la sedicente impiegata che si sarebbe salvata con quella telefonata... che vedi caso non aveva citato "per timore di rappresaglie" (quali? Perché?) il nome della Ditta, e si era fatta riprendere col viso un po' in ombra... è risultata essere in realtà una operatrice di sportello di un piccolo ufficio postale a Queens... leggermente difficile che potesse lavorare nelle Torri...
Inutile dire che poi, dagli elenchi delle vittime identificate e riconosciute (con un pietoso, lunghissimo periodo di esami del DNA anche su resti del tutto insignificanti) è risultato che invece, in realtà la composizione sociale dei deceduti era la più variegata possibile e immaginabile, erano rappresentati tutti i toni di colore della pelle, ogni sorta di nazionalità - che fossero naturalizzati con ottenimento del passaporto americano, figli di immigrati, stranieri con permesso di lavoro o "wasp" da generazioni... e tutte le religioni. Compresi mussulmani, ebrei, mormoni, calvinisti... forse mancavano, come etnia e come tipo di spiritualità, aborigeni australiani e Inuit dell'Artico (comprensibile, cacciatori di foche e narvali dove nemmeno ha campo un telefonino non hanno molto tempo per ampliare le loro attività creando società Corporate).
Chiamasi "verifica dell'attendibilità dei dati e delle fonti".
Sono passati oltre 19 anni. Questa storia di "nessun ebreo morto - chissà perché" nelle Torri gemelle sai che ancora ogni tanto la sento?
Valerio Ricciardi
05-12-2020, 10:53
SECONDA PARTE (veniamo al dunque...)
* * * * * *
Fammi capire.
Mettiamo che io domani venga qui sul forum. Vada nella sezione "telescopi e montature" e inizi d'amblé una luuuunga e articolata disamina in cui con dovizia di termini tecnici sostenga di aver messo a punto un nuovo schema di telescopio che ne so... derivato dai catadiottrici in cui - novità! - la lastra correttrice è lavorata con una superficie esterna ellittica e quella interna parabolica, il primario con una curva complessa del terzo ordine della stessa natura di quella della faccia esterna della lastra correttrice di Schmidt degli omonimi catadiottrici, ed il secondario sferico convesso ma con incollato - tié! - un sottile menisco a basso potere divergente.
Il tutto corredato da diffrattogrammi, grafici dell'andamento dell'aberrazione cromatica in asse e allontanandosi dal centro del campo corretto, e test di Strehl nonché di immagini di confronto presi da foto degli stessi campi stellari, fotografati magari con e senza un buon spianatore di campo e/o correttore di coma. In Rete ne trovo quanti ne vuoi e me li scarico. Di tutti i generi. Anche sui siti delle Case costruttrici che producono strumenti di classe alta. Te ne metto di reali relativi a SC o Mak commerciali e per confronto di reali connessi a strumenti high-end, magari sofisticati tripletti non solo Apo spaziati in aria ma anche a lungo fuoco, come i grandi rifrattori Pentax da 10" da Osservatorio.
Notare che io questa realizzazione non l'ho realmente fatta. Non esiste mezzo prototipo, nemmeno un po' artigianale e perfettibile. Magari dopo cena e dopo un Centerbe più "carico" d'alcool di quel che mi era sembrato, con un foglio A4 e una penna scarabocchiando mi è effettivamente venuto in mente "ma perché per correggere la sferica... la curva complessa sugli Schmidt-Cassegrain la devono figurare su una lastra trasparente sottile che ha anche il rischio di deformarsi durante la lavorazione introducendo difetti... se serve quella forma geometrica la si potrebbe lavorare sul primario concavo sovrapponendola a una figura di base sferica, no? Lo specchio è spesso... non si rompe... non hai il problema della rifrazione del mezzo perché è alluminato sulla prima superficie..." ...finisco per quasi convincermi di aver ragione e inizio a ragionarci su.
Vengo qui ed espongo la mia Teoria (sic). Lo chiameremo... "Ricciardi-Cassegrain" !! :cool:
Qui, eh? Su un (pur ottimo e che ricerca sistematicamente un'attendibilità scientifica di quel che vi si pubblica, il che me lo fa amare) forum di astrofili. Non invio il mio lavoro perché sia sottoposto a peer review da un comitato scientifico di esperti molto selezionati e autorevoli a Science, o Nature, o all'Astrophysical Journal dell'Università di Chicago... che magari se ho ragione mi farebbero un sacco di pubblicità "worldwide" e probabilmente vincerei anche qualche premio messo in palio da qualche ricca Fondazione... ma come mai??
Bada, parlo di una disamina impacchettata e infiocchettata bene, non una supercazzola di basso livello coi termini storpiati o usati a sproposito come il "latinorum" dell'Azzeccagarbugli manzoniano. Non Luca Zaia che parla di indici RT! :D... Una cosa un minimo credibile. Penso che con un po' di pazienza mi potrebbe riuscire, bene o male Fisica I e II all'Università l'ho studiata... qualche articolo di ottica su riviste anglosassoni in tanti anni me lo sono ben letto, volendo so abbastanza bene come ci si esprime.
...tu che fai, dopo esserti letto tutto vieni qui e scrivi "e beh, sembra che il lavoro di Erhard Glatzel forse dovrebbe essere sottoposto a questo punto a una sostanziale revisione..." "c'è da riflettere su molti aspetti della teoria ondulatoria della luce"... "...e si scoprì che Bernhard Schmidt aveva scelto una buona strada, ma non la migliore.." ??
Nemmeno mezza domanda così, tanto perché non hai di meglio da fare, sul dubbio se io abbia o no una preparazione di base a livello matematico decentemente adeguata per supportare la mia intuizione? Ti tornerebbe subito tutto e metteresti in discussione su due piedi le 345 pagine di ottica nei due volumi del Perucca del 1940? Non ti domanderesti, se son tanto bravo, perché di mestiere faccio il più delle volte campagne fotografiche per libri di arte antica, e come faccio a dominare cotanta matematica di alto livello avendo studiato, sia pure con passione, Scienze geologiche e non Fisica o Matematica pura? Non ti chiederesti come mai per certi spianatori di campo da montare nelle ottiche di satelliti per remote sensing (anche militari...) gli americani accettano la consulenza di Massimo Riccardi invece di cercare me?
Albertus, è un problema di metodo. Nella Scienza certo, che esistono intuizioni. Ma non esistono scorciatoie. C'è un percorso. Che da persone particolarmente dotate, evoluzione di bambini prodigio, può essere accorciato temporalmente bruciando le tappe, ossia salendo tutti i gradini di una comunque lunghiiiiiissima scala più rapidamente di altri, perché si ha buone gambe e più fiato. Ma la scala quella è. La devi fare tutta, a piedi, senza saltare nessun gradino; e non esiste ascensore di sorta.
Le conoscenze di chi ti ha preceduto permettono solo di non partire individualmente sempre dal gradino più basso, ma, studiando tanto, senza dover reinventare ogni volta la ruota, l'acqua calda o l'ombrello, arrivare a considerare un punto di partenza che può essere "quasi" il punto di arrivo di chi ha preceduto.
* * * * *
Nei film di Hollywood, un pilotino amatoriale di deltaplano a motore che svolazza nei fine settimana, sopra le colline del West Virginia, trovandosi in un 747 United in cui ambedue i piloti muoiono per una misteriosa ragione... guidato da un vecchio pilota ex militare dalla Torre di controllo posa a terra sia pure un poco pesantemente su un aeroporto con la pista tenuta sgombra con i mezzi dei VVFF e le ambulanze pronte, si ferma un po' di traverso (magari con un paio di gomme scoppiate) ma si salvano tutti e non si fa male nessuno, e l'anonimo Eroe si allontana braccato dai fotoreporter che cercano di strappargli qualche dichiarazione.
...nella realtà, un pilota di deltaplano anche con millecinquecento ore di volo... con un 747 non saprebbe gestire in atterraggio prima di tutto le inerzie del mezzo da centinaia di tonnellate (il suo ultraleggero tipicamente non arriva a un quintale e mezzo) e anche ammesso che riuscisse, ben guidato, a districarsi fra i millemila pulsanti, levette e strumenti del cockpit cercando di posarlo a terra farebbe un tale cratere nella pista, che invece provare a ritapparlo... farebbero prima a riempirlo d'acqua e metterci le paperelle.
L'unica cosa hollywoodiana sarebbe la spettacolarità della palla di fuoco susseguente all'impatto.
Sai quanti anni e quante ore di studio, di simulatore e di pratica ci vogliono perché qualcuno arrivi a metterti in mano il volantino di un 747-8 che costa quasi mezzo miliardo di dollari a esemplare e porta dentro la responsabilità di quattro/cinquecento vite?
* * * * * *
Le conoscenze scientifiche di oggi sono arrivate in ogni settore a livelli talmente elevati, che senza mai rifiutare l'idea del talento individuale, PRIMA ti devi fare tutti i gradini della scala fino al piano e al livello in cui vuoi dire la tua, POI puoi affermare che la vista da quel gradino è diversa da quella che ti hanno raccontato.
* * * * * * *
E non bisogna farla fuori dal vaso. Nemmeno se nel PROPRIO campo che si considera, a ragione, adiacente si è qualcuno.
Guarda Alberto Zangrillo, che NON è un virologo, NON è un infettivologo, NON è un epidemiologo, NON è un microbiologo, NON è un fisico specialista delle dinamiche delle popolazioni, ma un ottimo rianimatore anestesista... uno che fa quel che può per riacciuffare per i capelli gente che sta per annà 'a 'fà tera pe' ceci, come si dice in vernacolo popolaresco nella mia città. E ci riesce anche un sacco di volte, bravo!
Lui ha osservato le sale di rianimazione che si andavano svuotando, i morti per la CoViD19 che diminuivano di giorno in giorno... è giunto alla conclusione idiota che "il virus era clinicamente SCOMPARSO in Italia". Con epidemiologi, virologi, infettivologi, microbiologi e specialisti di dinamica delle popolazioni con le mani sulla faccia, terrorizzati a sentirlo starnazzare con sicumera in prima serata nelle innumerevoli ospitate di altissimo audience in cui ha ripetuto come un disco rotto la sua epocale c@zz@ta. SPERO fosse in piena buona fede.
Abbiamo visto quant'era scomparso. Tutti contenti di sentire ciò che avevano piacere di sentire, quest'estate la maggioranza degli italiani si è senza dubbio un po' troppo rilassata, molti proprio ...completamente sbracati quanto a precauzioni. Aperitivi, feste, discoteche, voli pieni...
Ed il record di morti/die non è quello di 969 del 27 marzo, in pieno lockdown... è dell'altro ieri, sinora, 993.
* * * * *
Ci vogliono le basi, Albertus.
Io quando le cose non le so, non cerco di dare risposte. Al massimo, mi impegno a cercar di articolare buone domande.
Da rivolgere a chi ho seri motivi di ritenere ne sappia ben più di me.
Guarda che già fare buone domande... è una cosa molto onorevole.
Non è vero che alternativamente ad una preparazione specifica e sistematica ci si può affidare solo a intelligenza, logica, talento e intuizione.
Quelle sono ovviamente doti che costituiscono precondizioni, per innovare.
Tant'è che anche con uno studio progressivo, approfondito, sistematico, lento, certificato e qualificato solo pochi riescono ad "innovare".
Però figuriamoci senza...
Valerio Ricciardi adoro i kross pipponen und lange skritten, ne faccio anch'io e ne farei più spesso se solo trovassi più persone propense a sorbirseli. :biggrin: A me piace leggerli specialmente se contengono informazioni interessanti. Fanne più spesso se puoi. :D
Non sto scherzando, sono serio.
Red Hanuman
05-12-2020, 12:03
saluti
Ho visto il video di Pulvirenti
Sapevo che il notevole spostamento verso il rosso delle linee di assorbimento dell'idrogeno delle stelle più remote fosse spiegabile perfettamente con l'effetto Doppler per quanto riguarda la velocità propria della stella, dalla teoria della relatività generale per quanto riguarda l'espansione dell'universo con conseguente aumento della velocità relativa oltre al rallentamento del tempo
Il rallentamento del tempo della stella rispetto al nostro tempo può essere interpretato come una riduzione della frequenza
Gli effetti combinati di questi 3 fattori:
a) effetto doppler classico
b) espansione dello spazio
c) rallentamento del tempo
Concorrono tutti alla spostamento verso il rosso
Davo per scontato che i relativi calcoli coincidessero con i dati sperimentali
Dal video di Pulvirenti sembrerebbe che non sia così
E' vero ?
In tal caso ci sarebbe da riflettere
La domanda vera da farsi è: quanta affidabilità dobbiamo dare ai dati astronomici?
Prendi ad esempio il calcolo delle distanze. In QUESTO (https://www.media.inaf.it/2020/11/30/nuove-ipotesi-origine-di-ck-vulpeculae/) articolo si parla della nova CK Vulpeculae., per la quale è stata calcolata una distanza cinque volte maggiore di quanto stabilito in precedenza. Tutto questo cambia di molto la percezione di questo fenomeno.
Quando però parliamo di fenomeni cosmologici, per definizione ci riferiamo ad una grandissima quantità di dati, per la quale sperabilmente la somma degli errori si neutralizza.
Il senso è che il dataset è talmente ampio e lo studio che compiamo talmente generale, che è difficile introdurre errori sistematici inosservati, tale per cui lo studio ne risulta inficiato.
Quindi, magari i singoli dati sperimentali non coincidono, ma il senso e la direzione generale non ne risente.
E comunque sia, prima di dare ragione ad uno sconosciuto sedicente genio che fornisce una serie di dati a sostegno della SUA posizione e che getta ombre su teorie stra testate e scienziati di grande rilievo, io andrei a verificare per bene quello che dice. :sneaky:
Albertus
05-12-2020, 14:46
guarda che non stavo dando ragione a Pulvirenti
Sono stato semplicemente colpito dal grafico riportato nel suo video
I do per scontato che in astrofisica ci possano essere , per ovvi motivi, divergenze anche notevoli tra i dati sperimentali e i calcoli teorici ma, almeno qualitativamente , ci dovrebbe essere un accordo
Per cui rinnovo la domanda
Lo spostamento verso il rosso delle linee di assorbimento dell'idrogeno delle stelle remote suscitò una grande clamore nella comunità scientifica del tempo in quanto non erano spiegabili col solo effetto Doppler
Si giunse persino ad ipotizzare che le altre galassie fossero composte da elementi chimici diversi da quelli presenti nella parte di universo prossimo a noi
Naturalmente si trattava di un ipotesi estrema dato che è difficile pensare che elementi diversi dall'idrogeno e dall'elio possono dar luogo a reazioni nucleari del tutto simili a quelle che si verificano nel nostro sole e nelle stelle vicine
In seguito, a mia conoscenza, la teoria della relatività ristretta prima e quella generale dopo sciolsero ogni dubbio.
Anche le stelle più remote sono fatte di idrogeno ed elio basta fare i conti giusti
Secondo il grafico di Pulvirenti, invece, sembrerebbe che la velocità di allontanamento delle stelle più remote sia ancora un mistero anche se si tiene conto del rallentamento del tempo e dell'espansione dell'universo.
E' vero o non e vero ?
Red Hanuman
05-12-2020, 19:17
Allora...
Immagino che tu ti riferisca al grafico nel video, perché il sito linkato non è più raggiungibile (almeno per me).
Il punto è che il primo grafico mostrato NON è un insieme di dati, ma un confronto tra... Che?
Capisco che si può correlare una velocità ad un redshift, ma sull'asse delle ordinate (y) troviamo c (velocità della luce) e suoi multipli, mentre sulle ascisse c'è un valore pari a potenze di 10... Di che? Non si capisce!
Di solito, il redshift si misura col parametro z, così calcolato:
z=\frac{\Delta\lambda}{\lambda0}=\frac{\lambda-\lambda0}{\lambda }
Dove \lambda è la lunghezza d'onda di assorbimento caratteristica di un elemento rilevata in uno spettro, \lambda0 è la stessa lunghezza d'onda misurata sulla Terra.
Dal che, ne deriva che z è un numero puro, positivo per un redshift e negativo per un blueshift.
In ogni caso, non possiamo rilevare uno z che indichi una velocità maggiore di quella della luce, perchè in quel caso l'oggetto per definizione sarebbe inosservabile (la sua luce non ci potrebbe mai raggiungere).
Di cosa parla, dunque, Pulvirenti? Lo sa solo lui. E tu gli dai retta?
Non c'è alcun mistero sulla velocità delle stelle più remote, che viene determinata semplicemente con il redshift e z. Semmai c'è una diatriba sul valore della costante di Hubble, che lega la distanza di un oggetto alla sua velocità di recessione.
In questo caso, z si calcola some segue:
z=\frac{H0*D}{c }
Ove H0 è è la costante di Hubble, D è la distanza e c è la velocità della luce.
Sul secondo grafico non mi esprimo, c'è soltanto un confronto tra Hubble e la "teoria" di Pulvirenti, ma nessun dato.
Ci sono anche diatribe sulla interpretazione dei Redshift, che non sempre corrispondono con quanto previsto da Hubble, ma il rilevamento di z non è così semplice, e scostamenti ci possono essere.
E' il caso di perderci ancora tempo?:sneaky:
Albertus
05-12-2020, 20:27
non mi torna del tutto
Il red shift cioè il parametro adimensionale z di certe stelle remote è cosi elevato che farebbe supporre che la stella si muova a velocità superiore a quella della luce in apparente contraddizione con la teoria della relatività ristretta
In realtà la stella si muove rispetto allo spazio a velocità inferiore a quella della luce ma lo spazio si espande e quindi la lunghezza d'onda della radiazione elettromagnetica subisce un ulteriore stiramento
non mi torna del tutto
Il red shift cioè il parametro adimensionale z di certe stelle remote è cosi elevato che farebbe supporre che la stella si muova a velocità superiore a quella della luce in apparente contraddizione con la teoria della relatività ristretta
In realtà la stella si muove rispetto allo spazio a velocità inferiore a quella della luce ma lo spazio si espande e quindi la lunghezza d'onda della radiazione elettromagnetica subisce un ulteriore stiramento
Infatti è quello il problema.
Mettendo da parte la "teoria" di Pulvirenti, nell'articolo di Capozziello e company da me citato sopra si dice che in alcuni casi z risulta così alto che la velocità della luce dovrebbe essere superluminale o subluminale, e loro tentano di spiegare il problema con la non conservazione della energia del fotone, che conseguentemente viene considerato massivo.
La somma tra il redshift dovuto all'espansione e quello dovuto alla non conservazione dell'energia del fotone, che può essere anche negativo (quindi blueshift), darebbe il redshift rilevato.
Un'altra possibile spiegazione data dai 4 scienziati dell'articolo in questione è immaginare l'elettromagnetismo di Maxwell come non-lineare, ma questa diversa soluzione sarà fatta oggetto di un successivo articolo, almeno a quanto dichiarano.
Red Hanuman
05-12-2020, 20:52
non mi torna del tutto
Il red shift cioè il parametro adimensionale z di certe stelle remote è cosi elevato che farebbe supporre che la stella si muova a velocità superiore a quella della luce in apparente contraddizione con la teoria della relatività ristretta
In realtà la stella si muove rispetto allo spazio a velocità inferiore a quella della luce ma lo spazio si espande e quindi la lunghezza d'onda della radiazione elettromagnetica subisce un ulteriore stiramento
Rientra senz'altro nei possibili errori di misurazione. La luce non può raggiungerci se non riesce a compensare l'espansione dello spazio. E' un dato di fatto...:sneaky:
Richard1
05-12-2020, 21:13
Mi chiedo come mai nessuno prende in considerazione l'idea di Valerio Ricciardi.
Esistono teorie consolidate, accettate dalla Comunità scientifica.
Qualcuno propone nuove teorie. Ben vengano, mica siamo nel Medioevo. Ma le nuove teorie non dovrebbero essere postate sul forum di questo sito. Non è il luogo. Non ha senso che il nostro Red Hanuman debba perder tempo a difendere le teorie universalmente accettate. Non sono da difendere, ma semplicemente sono quelle e basta. Ha più senso che se uno nasce davvero genio e riesce a proporre qualcosa di nuovo e di VERO lo dimostri alla Comunità Scientifica, nei modi e con le forme necessarie.
Se si riesce a dimostrare all'intero mondo che 2+2 non fa 4 ma fa 3, verrà accettata quella teoria.
Foucault, davanti a tutta la Comunità Scientifica che gli dava contro, ha DIMOSTRATO che aveva ragione lui. Ma lo ha fatto con i giusti modi!
Mi chiedo come mai nessuno prende in considerazione l'idea di Valerio Ricciardi.
Esistono teorie consolidate, accettate dalla Comunità scientifica.
Qualcuno propone nuove teorie. Ben vengano, mica siamo nel Medioevo. Ma le nuove teorie non dovrebbero essere postate sul forum di questo sito. Non è il luogo. Non ha senso che il nostro Red Hanuman debba perder tempo a difendere le teorie universalmente accettate. Non sono da difendere, ma semplicemente sono quelle e basta.
Richard io ho riaperto la discussione non per dar credito alla teoria di Pulvirenti, ma per sottolineare il fatto che il fotone non massivo non è una cosa così assodata. Difatti l'articolo da me citato è stato accettato per la pubblicazione, dopo appena dieci giorni, in The European physical journal C.
Voglio dire che quand'anche fosse massivo, non mette e non toglie nulla alla teoria di Pulvirenti, pur creando notevoli problemi sia alla relatività che al modello standard.
Richard1
05-12-2020, 21:55
Ottimo, la pubblicazione in European physical journal C. è un ottimo inizio. Quando la Comunità Scientifica avrà accettato (perchè sono state dimostrate) nuove teorie saremo felici del fatto che le avevi già esposte nel nostro forum. Attendiamo fiduciosi.
Albertus
07-12-2020, 00:42
Rientra senz'altro nei possibili errori di misurazione. La luce non può raggiungerci se non riesce a compensare l'espansione dello spazio. E' un dato di fatto...:sneaky:
Un dubbio
Lasciamo perdere l'ulteriore complicazione dell'espansione dello spazio
Si consideri, ipoteticamente, una stella che viaggia a velocità superiore a quella della luce
Perchè la luce della stella non dovrebbero raggiungerci ?
La luce non subisce l'effetto trascinamento della sorgente quindi i fotoni emessi in un certo istante viaggiano in tutte le direzioni alla velocità c
Red Hanuman
07-12-2020, 07:54
Banale. Ti cito almeno due motivi, validi nel caso di allontanamento da noi:
1) lo spostamento verso il rosso sarebbe tale che la luce sarebbe totalmente invisibile a qualsiasi lunghezza d'onda, di fatto l'intera energia del fotone sarebbe spesa nel tentativo di raggiungerci
2) non potendo superare la velocità della luce, non potrebbe mai colmare il gap di distanza che ci separa
Penso che basti.
Nel caso di avvicinamento, il discorso sarebbe opposto: blueshift e energia dei fotoni in aumento verso le altissime frequenze.
Per tutti gli altri casi, va fatta una disamina con la componente di spostamento rivolta verso di noi.
Valerio Ricciardi
07-12-2020, 08:18
Ma certo, Albertus.
"c" è la velocità limite.
Prova a ...modificare questo assunto, e fra pochi giorni la prima volta che proverai ad usare il navigatore del tuo smartphone per individuare un ristorante in un grande quartiere periferico di una città in cui non hai pratica e nella quale facilmente ti perderesti, e lui non riuscirà più a portartici con un margine di approssimazione decente...
...perché non potendo tenere conto degli effetti relativistici legati al fatto che "c" sia un valore "non plus ultra" e alla sua valutazione quantitativa...
...pur agganciando correttamente tutti i satelliti GPS presenti sopra l'orizzonte... la sua precisione ti individuerebbe il target con un errore di qualche km, non pochi metri!
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