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Visualizza Versione Completa : L'inizio di tutto sembra più vicino



Vincenzo Zappalà
22-06-2013, 18:12
Questo articolo non è facilissimo. Cerca, infatti, di semplificare al massimo una ricerca che è appena apparsa ufficialmente e dare un’idea qualitativa di ciò che può significare per lo studio delle origini dell’Universo....
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/06/22/linizio-di-tutto-sembra-piu-vicino/)

Mario Fiori
22-06-2013, 19:15
Non ho parole Enzo, resto senza fiato, siamo vicini ad una spiegazione logica del periodo tra il Big Bang e quello della prima radiazione di fondo? E ciò che mi sconvolge di più che potrebbero non essere solo vaghe teorie ma potrebbero essere confermabili con osservazioni strumentali attente? E poi Einstein ancora confermato e sempre ampiamente valido? Non ho parole Enzo, non dico altro.

Vincenzo Zappalà
22-06-2013, 19:27
Non ho parole Enzo, resto senza fiato, siamo vicini ad una spiegazione logica del periodo tra il Big Bang e quello della prima radiazione di fondo? E ciò che mi sconvolge di più che potrebbero non essere solo vaghe teorie ma potrebbero essere confermabili con osservazioni strumentali attente? E poi Einstein ancora confermato e sempre ampiamente valido? Non ho parole Enzo, non dico altro.

caro Mario,
prendiamo ancora tutto con le dovute "molle". La ricerca sembra molto seria, ma... tra il dire e il fare c'è di mezzo... il solito Universo con le sue leggi, che solo a noi -così limitati- appaiono complicate! Però, sarebbe bellissimo verificare l'inizio...sono d'accordo con te!!! Accidenti...:shock:

Andrea I.
22-06-2013, 20:25
Sarebbe davvero splendido riuscire a investigare il periodo Oscuro, ma francamente spero che l'ipotesi "ciclo continuo bang crush" venga smentita. La trovo molto deludente, visto che non definisce un inizio vero e proprio....almeno se ho capito bene lo scritto:biggrin:

Red Hanuman
22-06-2013, 21:25
Red ne ha parlato magistralmente ed è un vero esperto
Red è solo un povero imbrattatele, che cerca di carpire l'arte di Leonardo.... ;)
Comunque, posso almeno darvi il link dell'articolo originale. Per chi ne ha voglia, è QUI (http://physics.aps.org/featured-article-pdf/10.1103/PhysRevLett.109.251301).
La teoria parte da quella che viene chiamata "Cosmologia quantistica a loop".

Valerio Ricciardi
22-06-2013, 21:48
1094 g/cm3... :shock:
una densita' spaventosa.
Nemmeno i miei bicipiti da ragazzo al culmine dell'allenamento... :wtf:
...fine di un mito :sad:

alexander
22-06-2013, 22:57
Ma quindi fatemi capire, esiste la possibilità all'orizzonte di creare una unione forte tra relatività e meccanica quantistica? :surprised:
Se fosse cosi andremmo ben oltre la comprensione dei primi istanti del nostro universo, è possibile che venga modificata di tanto tutta la nostra percezione dello spazio tempo, magari come successe nel passaggio da newton ad einstein... :surprised:
wooow, speriamo in bene! :awesome:

Valerio Ricciardi
22-06-2013, 23:29
In fondo nel passaggio da Newton ad Einstein, si disse che la meccanica newtoniana a meno di un certo numero di decimali funzionava abbastanza bene nell'intervallo di masse e di velocità che fan parte del nostro universo di esperienza: tu quando dai un appuntamento a qualcuno a Milano non pensi ad un orario di incontro salvo poi applicare una correzione relativistica per via del fatto che viaggerai in aereo e non in auto, non perché sia corretto (in teoria dovresti farlo) ma perché le distanze e le velocità in gioco ridurrebbero la differenza fra ciò che è esatto e cio' che a te sembra in prima analisi esatto... a troppo poco perché abbia senso valutarlo.

alexander
23-06-2013, 00:01
In fondo nel passaggio da Newton ad Einstein, si disse che la meccanica newtoniana a meno di un certo numero di decimali funzionava abbastanza bene nell'intervallo di masse e di velocità che fan parte del nostro universo di esperienza: tu quando dai un appuntamento a qualcuno a Milano non pensi ad un orario di incontro salvo poi applicare una correzione relativistica per via del fatto che viaggerai in aereo e non in auto, non perché sia corretto (in teoria dovresti farlo) ma perché le distanze e le velocità in gioco ridurrebbero la differenza fra ciò che è esatto e cio' che a te sembra in prima analisi esatto... a troppo poco perché abbia senso valutarlo.

vero, però newton non spiegava in modo accurato il perchè funzionasse cosi bene...
Einstein ci ha avvicinato alla verità e la consapevolezza del perchè avvengono determinate cose è molto importante! :)
quindi va bene usare newton nell'intervallo di masse e di velocità che fan parte del nostro universo di esperienza ma è bello sapere che c'è di più da sapere! :angel:

Mario Fiori
23-06-2013, 11:36
Un mio parere ottimistico mi fa pensare che siamo vicini a qualcosa di nuovo :shock:, una nuova teoria comprensiva di Einstein e teorie quantistiche:shock:, qualcosa di sconvolgente ma che si avvicinerà solamente al tutto non sarà il tutto. Scusate il gioco di parole. Comunque sia per noi di questo bellissimo sito potrebbe essere (perché lo meritano) la teoria di (semplice ordine alfabetico) ... Red-Zappalà:biggrin:

MARCELBERG
23-06-2013, 15:22
:surprised:

Gaetano M.
23-06-2013, 20:54
Enzo, bellissimo articolo.
Vuoi dire che hanno trovato qualcosa a sostegno dell'universo ciclico?
Mi sembra che anche Roger Penrose parli di qualcosa di simile: http://arxiv.org/abs/1011.3706 in un'altra università però.:biggrin: Concorrenza spietata!

Beppe
23-06-2013, 22:54
1094 g/cm3 ??? credo che sia esploso!!! ogni tanto provo a mettermi i pantaloni di 10 anni fa e ho la prova concreta dell'espansione dell'universo..:biggrin:

sunj
24-06-2013, 01:01
Ciao a tutti.
Articolo interessantissimo, cosmologia pura come piace a me :)
Una domanda: qualcosa a che fare con la "no boundary proposal" di Hawking?

teto
24-06-2013, 10:24
Se l'universo fosse ciclico il cosmo come farebbe a tornare un big bang se la materia oscura continua ad espandere l'universo?

sunj
24-06-2013, 11:28
Se l'universo fosse ciclico il cosmo come farebbe a tornare un big bang se la materia oscura continua ad espandere l'universo?

Ciao. L'espansione accelerata è dovuta all'energia oscura che ha una distribuzione non locale ed un effetto antigravitazionale; la materia oscura ha effetto gravitazionale ed è distribuita in maniera non uniforme, è stata teorizzata per la necessità di spiegare l'effettiva velocita di rotazione delle galassie non concordante con quella calcolata tramite la teoria della gravitazione standard: occorre aggiungere massa per avere quelle velocità angolari.
In merito alla tua domanda, penso ci si riferisse ad un universo "non strettamente ciclico", nel senso che tra un ciclo e l'altro si potrebbe avere una mutazione nella curvatura dello spazio durante l'ultimo Big-Bang, la quale passerebbe da parabolica ad iperbolica, interrompendo di fatto la ciclicità e avviando un espansione inarrestabile (come pare accadere nel nostro). In un universo "strettamente ciclico" questo non accadrebbe, si avrebbe una serie infinita di, alternativamente, Big-Bang e Big-Crunch.

Valerio Ricciardi
24-06-2013, 11:32
Se non rammento male, il fatto che l'espansione dopo il Big Bang sul lunghissimo periodo debba avere un termine o proseguire in modo indefinito o arrestarsi invertendo il ciclo, mi par dipenda dalle masse in gioco e dalle velocità effettive di espansione.

Tutte cose molto, molto difficili da valutare senza un'alea di imprecisione abbastanza vistosa.

Posto che l'attrazione gravitazionale mutua fra le galassie diminuisca in ragione dell'inverso del quadrato della distanza, come sin qui ci è sempre parso, e posto che la costante gravitazionale... sia effettivamente costante, cosa che... io non so e sulla quale forse quasi quasi lascerei un minimo di punto interrogativo,

---se la velocità di espansione è oggi superiore a un tot, e la conoscessimo davvero con esattezza
(capirai... :rolleyes:) conoscendo le masse in gioco (e dalli... :rolleyes:) potremmo tentar di prevedere se:

- essa tenderà a rallentare ma mai abbastanza da arrivare a fermare e "invertire" (in senso lato) il moto di espansione, perché .... rallenterà sempre meno, man mano che le masse in gioco aumentano la propria distanza reciproca. E la cosa non arriverebbe mai ad ottenere un "momento di fermo" (immagino, galassia per galassia, non generale)

- tutto il sistema debba vedere la propria immane espansione rallentare progressivamente sino ad arrestarsi e la materia pian piano (all'inizio...) debba tendere a ricollassare verso un centro di massa comune, dunque tendendo a riprodurre le condizioni di partenza - magari per prepararsi ad un nuovo ciclo di esplosione ed espansione?

La differenza fra un'espansione progressiva e indefinita, con ogni galassia che "perde via via i contatti con tutte le altre", un cielo intergalattico sempre più buio e costellato di deboli fiocchetti luminosi sempre più fiochi ed ineluttabilmente sempre più isolati ed estranei fra loro, la possibilità (ipotetica) di comunicazione se non incontro fra diverse distanti civiltà sempre più difficile e alla lunga impossibile... o un futuro di progressiva ri-concentrazione di materia (Big Crunch, onomatopea che tout d'abord farebbe immaginare l'ex assessore Fiorito che si siede su una scatola piena di cristalli di Boemia :biggrin:) che "riazzererebbe tutto" e riporterebbe la realtà materiale ad una condizione parente di quella che siamo abituati da molti decenni a considerare "primigenia", ha delle tali implicazioni filosofiche e persino... morali da imporre a mio avviso a tutta la comunità scientifica uno sforzo supplementare tutto rivolto a cercare di evitare di "sposare" per quanto possibile l'una o l'altra prospettiva...

facendoci influenzare da ciò che fra le due ipotesi ci genera inquietudini meno terribili.

Ma credo che non sia cosa facile evitare questo rischio.

Perché (rigorosamente IMHO) ogni filosofo che nel corso della storia abbia tentato un modello del Tutto, ossia di descrivere in generale cos'è l'Universo, come funziona, come leggere la realtà quotidiana attraverso una visone globale del mondo, alla fine... ha sopratutto descritto non tanto il mondo fuori di sé, quanto la proiezione verso l'esterno del proprio universo interiore.
Senza naturalmente esserne consapevole.

I fisici cercano, sin che possono, di evitarlo.
Ma forse oltre certi livelli non ci riescono più nemmeno loro.

Mario Fiori
24-06-2013, 11:55
E' vero qui ci sono implicazioni talmente complesse che sfuggono alla "pazza" mente dei filosofi, figuriamoci di noi comuni mortali. Il Tutto e il Nulla, e le fatidiche domande : " Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo e...la "peggiore"...perché? Il bello di ciò è comunque che ce lo domandiamo e che ci arrovelliamo per avvicinarci il più possibile alla Verità...ma sarà così?...:confused:

Valerio Ricciardi
24-06-2013, 11:58
Queste son per fortuna questioni in generale già eviscerate...

http://www.youtube.com/watch?v=WGQ7JZRZ65M :biggrin:

teto
24-06-2013, 12:52
La differenza fra un'espansione progressiva e indefinita, con ogni galassia che "perde via via i contatti con tutte le altre", un cielo intergalattico sempre più buio e costellato di deboli fiocchetti luminosi sempre più fiochi ed estranei fra loro, la possibilità (ipotetica) di comunicazione se non incontro fra diverse distanti civiltà sempre più difficile e alla lunga impossibile... o un futuro ri-concentrazione di materia che riporterebbe tutto ad una condizione parente di quella che siamo abituati da molti decenni a considerare "primigenia", ha delle tali implicazioni filosofiche e persino... morali da imporre a mio avviso a tutta la comunità scientifica uno sforzo supplementare tutto rivolto a cercare di evitare di "sposare" per quanto possibile l'una o l'altra prospettiva...


No, la scienza deve ad ogni costo evitare l'inquinamento dalle paure, dalle illusioni e delle angoscie umane.

Valerio Ricciardi
24-06-2013, 12:56
Puoi davvero credere che sia consapevole del rischio quando non ideologizzata ad es. dalla religione (un esempio drammatico le correnti antievoluzioniste nella parte più oltranzista della destra religiosa americana); ma non è facile come sembra, è veramente difficile portare a livello di coscienza certe sfumature impercettibili delle nostre paure o dei nostri desideri.

teto
24-06-2013, 14:17
Puoi davvero credere che sia consapevole del rischio quando non ideologizzata ad es. dalla religione (un esempio drammatico le correnti antievoluzioniste nella parte più oltranzista della destra religiosa americana); ma non è facile come sembra, è veramente difficile portare a livello di coscienza certe sfumature impercettibili delle nostre paure o dei nostri desideri.

Io non vedo così tanto drammatica la questione, già adesso le religioni sono smentite dalla storiografica, fisica, astronomia, neurobiologia ecc... solo che le persone semplicemente non prendono atto di ciò, se venisse scoperto il "principio" dell'universo le persone credenti sposterebbero il problema come fanno già ora. La scienza non deve fare nulla, sono le persone che devono cambiare.

Beppe
03-07-2013, 21:58
Ho sentito la teoria a loop di Penrose, mi è parsa intrigante! Cerco di raccontare cosa mi è parso di capire: Il concetto di tempo è lagato alla presenza di materia, se al termine dell'Universo tutti i barioni sono collassati in vari buchi neri, L'universo sarebbe permeato solo da energia, non avendo più senso di parlare di distanza e di tempo esploderebbe in un nuovo Big Bang e ciò potrebbe riaccadere ad libitum...

Forse mi sono perso qualche passaggio ma capire Penrose anche quando vuol essere divulgatore esula dalle mia capacità:sad:

Caro Enzo aiutaci tu!!!