Giusnico
22-03-2020, 13:43
20 marzo 2020. Di nuovo una bella serata con seeing inaspettatamente buono. All’inizio della serata il seeing non appariva molto buono, ma poi è migliorato notevolmente. Dalle ore 23:00 in poi ci sono stati momenti di seeing davvero notevole, quasi 10/10 (scala di Pickering) valutato con il rifrattore 102/1000 mm, con centriche e anelli di diffrazione fermi per diversi secondi consecutivi.
Osservazione del 20-21/03/2020. Sant’Agata li Battiati. Ore 18:30 - 19:00; 19:30 - 20:00; 21:00 - 22:00; 23:00 - 00:40. Seeing 7-9/10; trasparenza 8/10. Strumenti utilizzati: Newton 155/1000 su base dobson, rifrattore Bresser Messier AR-102 (102/1000 mm) su montatura Celestron SLT.
Rigel, stella doppia. Si riesce a percepire molto bene la debole secondaria a 111x con il Newton 155/1000. La primaria appare disturbata da una certa turbolenza (osservazione fatta ad inizio serata).
Eta Orionis, stella doppia. Nonostante il seeing ancora non eccellente, a 200x si riesce comunque a distinguere la più debole secondaria. Newton 155/1000 mm.
32 Orionis, stella doppia. Una coppia abbastanza sbilanciata in luminosità. Magnitudine 4,44 la primaria e 5,75 la secondaria con il delta di 1,31 magnitudini. La separazione attuale è di 1,36”. A 200x con il Newton 155/1000 si riesce a vedere la secondaria nei momenti di calma atmosferica. Le due componenti appaiono bianche.
52 Orionis, stella doppia. Questa invece è una doppia stretta (0,99”) con componenti di luminosità quasi uguale (mag. 5,99 e 6,03), un tipo di doppia che “piace” molto ai sistemi ottici con ostruzione centrale. Infatti il Newton 155/1000 mostra già a 200x un piccolo “8” con un sottilissimo spazio nero in mezzo, e questo nonostante il frequente disturbo di alcuni momenti di turbolenza.
Lambda Orionis, stella doppia. Osservata a 200x con il Newton 155/1000. Le due stelle, bianchissime, sono ben separate e mostrano una certa differenza di luminosità. Centriche e anelli di diffrazione in movimento.
Sigma Orionis, sistema multiplo. Osservato a 200x con il Newton 155/1000. Si tratta di un sistema largo, formato da almeno 4 stelle visibili, tutte di colore bianco-azzurro.
Beta Monocerotis, sistema multiplo. Osservato a 200x con il rifrattore 102/1000. Centriche e anelli di diffrazione “impeccabili”, in certi momenti in movimento molto lieve e bisogna considerare che l’ho puntata in un momento in cui era già piuttosto bassa sull’orizzonte.
Epsilon Hydrae, stella doppia. Una doppia abbastanza stretta e sbilanciata in luminosità (sep. 2,8”; mag. 3,49 e 6,66). Molto bella a 200x sia con il rifrattore che con il Newton. Con il Newton la visione però è più disturbata dalla turbolenza e si vedono anche molte “sbavature” di luce che creano confusione nell’immagine.
STF 1504, stella doppia (sep. 1,2”; mag. 7,92 e 8,05). Osservata a 333x con il rifrattore si mostra come una lineetta alla prima occhiata, ma poi ci sono diversi momenti in cui si vedono due pallini piccolissimi e a contatto. Non si vedono anelli di diffrazione a causa della debolezza delle componenti e non si percepisce colore. Una notevole visione a 333x a causa del buon seeing.
57 Cancri, sistema multiplo (sep. 1,6”; mag. 6,09 e 6,37). Semplicemente meravigliosa con il rifrattore a 333x (barlow 2,5x e plossl 7,5 mm). Le due centriche sono separate da un sottile spazio nero. Si notano anche dei sottilissimi anelli di diffrazione. A volte l’immagine è talmente ferma che il seeing potrebbe essere classificato come 10/10 (almeno con uno strumento di questo diametro). Si riesce persino a vedere la deformazione delle centriche dovuta al fatto che per effetti di diffrazione si “disturbano” tra loro. Questa cosa si può vedere da questa simulazione di Aberrator 2.52.
37445
Omega Leonis, stella doppia. A 200x con il rifrattore si vede un evidente “barbapapà”. Le due centriche sono compenetrate e la secondaria, più debole, si mostra come una “bolla” che esce dalla centrica della primaria. Ecco la simulazione ottenuta con Aberrator.
37446
Tegmine, sistema multiplo. A 333x con il rifrattore si ha una visione straordinaria. La coppia più stretta ha l’aspetto di un “8” con le centriche leggermente compenetrate. Il seeing notevole della serata mi ha dato questa visione da record con questo rifrattore.
Castore, stella doppia. A 277x con il rifrattore appare come una coppia larga di stelle bianche leggermente diverse in luminosità. Si vedono centriche e diversi anelli di diffrazione leggermente in movimento.
Algieba, stella doppia. Osservata sul tardi a 333x con il rifrattore. Centriche e anelli di diffrazione praticamente fermi. Lieve differenza di colore e di luminosità delle componenti.
Iota Leonis, stella doppia. A 333x con il rifrattore ci sono momenti in cui centriche e anelli di diffrazione sono praticamente fermi. La più debole secondaria appare come un minuscolo dischetto a ore 3 circa rispetto alla primaria che mostra un colore vagamente giallo.
STT 215, stella doppia (sep 1,5”; mag. 7,25 e 7,46). Osservata a 333x con il rifrattore. Anche in questo caso si vedono bene le due centriche separate da un sottile spazio nero. Non si vedono anelli di diffrazione. Il colore delle componenti resta piuttosto indefinito. In ogni caso la visione è davvero notevole perché le stelle per diversi secondi consecutivi sono proprio ferme.
Osservazione del 20-21/03/2020. Sant’Agata li Battiati. Ore 18:30 - 19:00; 19:30 - 20:00; 21:00 - 22:00; 23:00 - 00:40. Seeing 7-9/10; trasparenza 8/10. Strumenti utilizzati: Newton 155/1000 su base dobson, rifrattore Bresser Messier AR-102 (102/1000 mm) su montatura Celestron SLT.
Rigel, stella doppia. Si riesce a percepire molto bene la debole secondaria a 111x con il Newton 155/1000. La primaria appare disturbata da una certa turbolenza (osservazione fatta ad inizio serata).
Eta Orionis, stella doppia. Nonostante il seeing ancora non eccellente, a 200x si riesce comunque a distinguere la più debole secondaria. Newton 155/1000 mm.
32 Orionis, stella doppia. Una coppia abbastanza sbilanciata in luminosità. Magnitudine 4,44 la primaria e 5,75 la secondaria con il delta di 1,31 magnitudini. La separazione attuale è di 1,36”. A 200x con il Newton 155/1000 si riesce a vedere la secondaria nei momenti di calma atmosferica. Le due componenti appaiono bianche.
52 Orionis, stella doppia. Questa invece è una doppia stretta (0,99”) con componenti di luminosità quasi uguale (mag. 5,99 e 6,03), un tipo di doppia che “piace” molto ai sistemi ottici con ostruzione centrale. Infatti il Newton 155/1000 mostra già a 200x un piccolo “8” con un sottilissimo spazio nero in mezzo, e questo nonostante il frequente disturbo di alcuni momenti di turbolenza.
Lambda Orionis, stella doppia. Osservata a 200x con il Newton 155/1000. Le due stelle, bianchissime, sono ben separate e mostrano una certa differenza di luminosità. Centriche e anelli di diffrazione in movimento.
Sigma Orionis, sistema multiplo. Osservato a 200x con il Newton 155/1000. Si tratta di un sistema largo, formato da almeno 4 stelle visibili, tutte di colore bianco-azzurro.
Beta Monocerotis, sistema multiplo. Osservato a 200x con il rifrattore 102/1000. Centriche e anelli di diffrazione “impeccabili”, in certi momenti in movimento molto lieve e bisogna considerare che l’ho puntata in un momento in cui era già piuttosto bassa sull’orizzonte.
Epsilon Hydrae, stella doppia. Una doppia abbastanza stretta e sbilanciata in luminosità (sep. 2,8”; mag. 3,49 e 6,66). Molto bella a 200x sia con il rifrattore che con il Newton. Con il Newton la visione però è più disturbata dalla turbolenza e si vedono anche molte “sbavature” di luce che creano confusione nell’immagine.
STF 1504, stella doppia (sep. 1,2”; mag. 7,92 e 8,05). Osservata a 333x con il rifrattore si mostra come una lineetta alla prima occhiata, ma poi ci sono diversi momenti in cui si vedono due pallini piccolissimi e a contatto. Non si vedono anelli di diffrazione a causa della debolezza delle componenti e non si percepisce colore. Una notevole visione a 333x a causa del buon seeing.
57 Cancri, sistema multiplo (sep. 1,6”; mag. 6,09 e 6,37). Semplicemente meravigliosa con il rifrattore a 333x (barlow 2,5x e plossl 7,5 mm). Le due centriche sono separate da un sottile spazio nero. Si notano anche dei sottilissimi anelli di diffrazione. A volte l’immagine è talmente ferma che il seeing potrebbe essere classificato come 10/10 (almeno con uno strumento di questo diametro). Si riesce persino a vedere la deformazione delle centriche dovuta al fatto che per effetti di diffrazione si “disturbano” tra loro. Questa cosa si può vedere da questa simulazione di Aberrator 2.52.
37445
Omega Leonis, stella doppia. A 200x con il rifrattore si vede un evidente “barbapapà”. Le due centriche sono compenetrate e la secondaria, più debole, si mostra come una “bolla” che esce dalla centrica della primaria. Ecco la simulazione ottenuta con Aberrator.
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Tegmine, sistema multiplo. A 333x con il rifrattore si ha una visione straordinaria. La coppia più stretta ha l’aspetto di un “8” con le centriche leggermente compenetrate. Il seeing notevole della serata mi ha dato questa visione da record con questo rifrattore.
Castore, stella doppia. A 277x con il rifrattore appare come una coppia larga di stelle bianche leggermente diverse in luminosità. Si vedono centriche e diversi anelli di diffrazione leggermente in movimento.
Algieba, stella doppia. Osservata sul tardi a 333x con il rifrattore. Centriche e anelli di diffrazione praticamente fermi. Lieve differenza di colore e di luminosità delle componenti.
Iota Leonis, stella doppia. A 333x con il rifrattore ci sono momenti in cui centriche e anelli di diffrazione sono praticamente fermi. La più debole secondaria appare come un minuscolo dischetto a ore 3 circa rispetto alla primaria che mostra un colore vagamente giallo.
STT 215, stella doppia (sep 1,5”; mag. 7,25 e 7,46). Osservata a 333x con il rifrattore. Anche in questo caso si vedono bene le due centriche separate da un sottile spazio nero. Non si vedono anelli di diffrazione. Il colore delle componenti resta piuttosto indefinito. In ogni caso la visione è davvero notevole perché le stelle per diversi secondi consecutivi sono proprio ferme.