fabvisco
11-03-2020, 20:19
Ciao a tutti,
in primis, complimenti per il bel forum! Mi iscrivo solo ora ma devo ammettere che vi leggo da parecchio tempo.
Mi chiamo Fabrizio e sono uno studente laureando in Astrofisica e Cosmologia. Questo mi pone in una situazione un po' strana, perché paradossalmente conosco le dinamiche ed i meccanismi di emissione dei corpi celesti molto meglio delle tecniche e della strumentazione amatoriale per osservarli. Il mio interesse per il cosmo è sbocciato tardi, durante la tesi triennale in Fisica, ma è stato tanto forte da farmi trasferire a Bologna per proseguire gli studi che ora sto concludendo. In questi due anni, pur affascinato dal mondo degli astrofili, me ne sono sempre tenuto lontano pensando che, per quanto uno sia bravo ed abbia la strumentazione migliore, non potrà mai competere con gli osservatori ed i telescopi professionali. Insomma, una qualunque immagine sul sito dell'ESO straccerà ogni mio tentativo osservativo/fotografico, per quanto sudato, perciò non vale la pena spenderci tempo né soldi.
Sebbene l'ultima affermazione rimanga vera nella sua interpretazione più arida, devo ammettere che ultimamente, la sera, passo un sacco di tempo con il naso all'insù; per quanto la mia giornata sia stracolma di dati, misure e spettri di galassie lontane, questo non sostituisce il desiderio di dare un'occhiata al cielo "di persona". Ho avuto l'occasione di usare un vecchio newton per qualche sera - un tubo pesante per la sua montatura e forse un poco scollimato, dotato di due oculari base - e nonostante i soggetti osservati fossero sempre gli stessi (Luna, Venere, Orione e poco altro) non mi sono affatto stancato, tutt'altro.
A questo punto mi sono deciso a comperare il primo vero telescopio ed ho cominciato ad informarmi in rete, guardando cosa offre il mercato e cercando di imparare il più possibile sull'argomento, imbattendomi tra l'altro in questo forum.
Un'idea me la sono fatta, ma qualche dubbio rimane. In primo luogo, il puntamento. Infatti ho notato che anche i puristi del visuale, che talvolta osservano con preziosi tubi del secolo scorso, spesso fanno uso di moderne montature equatoriali con sistemi di puntamento go-to e similari; ora, capisco la comodità dell'inseguimento in RA, ma sono davvero necessari i sistemi di allineamento polare fine ed il go-to? L'idea di cercare un oggetto su mappa (cartacea o digitale che sia) e ritrovarlo nel cielo è ancora percorribile o è una romanticheria del passato scomoda e impraticabile? Non vuole essere una provocazione, ma una domanda sincera data la mia scarsa esperienza. Siccome almeno per un po' non avrò una postazione fissa, stavo pensando di cominciare con una solida montatura altazimutale tutta manuale, leggera e veloce da montare, ma non vorrei pentirmene dopo poco.
Un secondo dilemma riguarda la scelta del tubo. Nel mondo della ricerca, gira che ti rigira, il telescopio migliore è semplicemente quello più grande, mentre tra gli amatori mi sembra che il diametro sia un fattore secondario, almeno stando a quanto leggo in rete. C'è un motivo valido per cui dovrei preferire un rifrattore con tripletto da 80mm ad un SC da 6" o 8"? Perché se invece si tratta di un doppietto ED la bilancia si sposta subito a favore del catadiottrico, rimanendo nell'ambito dell'osservazione visuale? All'interno del parco strumenti della stessa azienda presuppongo che la qualità delle ottiche e della meccanica sia circa la stessa (sbaglio?): a quel punto, fissato il budget, sceglierei il tubo che raccoglie più luce, con uno schema ottico che permetta di mantenere peso e dimensioni limitate.
Per finire, mi scopro completamente spaesato di fronte al vasto mondo degli oculari. Anche se fisso i parametri basilari come focale e campo apparente, esiste un tale numero di schemi costruttivi, serie e marchi differenti che non riesco a raccapezzarmi, tanto da dovermi affidare al solo criterio del prezzo: più costa, migliore sarà l'oculare. Oltre a ciò, non so davvero quanto un neofita come me possa percepire la differenza tra un ottimo oculare ed uno di media fattura, di conseguenza non riesco a dare un peso all'interno del budget complessivo. Avete qualche consiglio a riguardo?
Capisco di aver messo molta carne al fuoco e mi scuso se dovessi aver creato confusione, ponendo domande diverse nello stesso messaggio. Non abbiate paura di bastonarmi, perché ho tanto da imparare; solo non esagerate :D Se poi qualcuno può aiutarmi a risolvere qualche dubbio, gliene sarò grato!
P.S. Non l'ho detto prima, ma il mondo dell'astrofotografia (almeno quella deep) per ora l'ho escluso: oltre che essere estremamente costoso per le mie tasche, ne ho avuta un'unica brutta esperienza.
in primis, complimenti per il bel forum! Mi iscrivo solo ora ma devo ammettere che vi leggo da parecchio tempo.
Mi chiamo Fabrizio e sono uno studente laureando in Astrofisica e Cosmologia. Questo mi pone in una situazione un po' strana, perché paradossalmente conosco le dinamiche ed i meccanismi di emissione dei corpi celesti molto meglio delle tecniche e della strumentazione amatoriale per osservarli. Il mio interesse per il cosmo è sbocciato tardi, durante la tesi triennale in Fisica, ma è stato tanto forte da farmi trasferire a Bologna per proseguire gli studi che ora sto concludendo. In questi due anni, pur affascinato dal mondo degli astrofili, me ne sono sempre tenuto lontano pensando che, per quanto uno sia bravo ed abbia la strumentazione migliore, non potrà mai competere con gli osservatori ed i telescopi professionali. Insomma, una qualunque immagine sul sito dell'ESO straccerà ogni mio tentativo osservativo/fotografico, per quanto sudato, perciò non vale la pena spenderci tempo né soldi.
Sebbene l'ultima affermazione rimanga vera nella sua interpretazione più arida, devo ammettere che ultimamente, la sera, passo un sacco di tempo con il naso all'insù; per quanto la mia giornata sia stracolma di dati, misure e spettri di galassie lontane, questo non sostituisce il desiderio di dare un'occhiata al cielo "di persona". Ho avuto l'occasione di usare un vecchio newton per qualche sera - un tubo pesante per la sua montatura e forse un poco scollimato, dotato di due oculari base - e nonostante i soggetti osservati fossero sempre gli stessi (Luna, Venere, Orione e poco altro) non mi sono affatto stancato, tutt'altro.
A questo punto mi sono deciso a comperare il primo vero telescopio ed ho cominciato ad informarmi in rete, guardando cosa offre il mercato e cercando di imparare il più possibile sull'argomento, imbattendomi tra l'altro in questo forum.
Un'idea me la sono fatta, ma qualche dubbio rimane. In primo luogo, il puntamento. Infatti ho notato che anche i puristi del visuale, che talvolta osservano con preziosi tubi del secolo scorso, spesso fanno uso di moderne montature equatoriali con sistemi di puntamento go-to e similari; ora, capisco la comodità dell'inseguimento in RA, ma sono davvero necessari i sistemi di allineamento polare fine ed il go-to? L'idea di cercare un oggetto su mappa (cartacea o digitale che sia) e ritrovarlo nel cielo è ancora percorribile o è una romanticheria del passato scomoda e impraticabile? Non vuole essere una provocazione, ma una domanda sincera data la mia scarsa esperienza. Siccome almeno per un po' non avrò una postazione fissa, stavo pensando di cominciare con una solida montatura altazimutale tutta manuale, leggera e veloce da montare, ma non vorrei pentirmene dopo poco.
Un secondo dilemma riguarda la scelta del tubo. Nel mondo della ricerca, gira che ti rigira, il telescopio migliore è semplicemente quello più grande, mentre tra gli amatori mi sembra che il diametro sia un fattore secondario, almeno stando a quanto leggo in rete. C'è un motivo valido per cui dovrei preferire un rifrattore con tripletto da 80mm ad un SC da 6" o 8"? Perché se invece si tratta di un doppietto ED la bilancia si sposta subito a favore del catadiottrico, rimanendo nell'ambito dell'osservazione visuale? All'interno del parco strumenti della stessa azienda presuppongo che la qualità delle ottiche e della meccanica sia circa la stessa (sbaglio?): a quel punto, fissato il budget, sceglierei il tubo che raccoglie più luce, con uno schema ottico che permetta di mantenere peso e dimensioni limitate.
Per finire, mi scopro completamente spaesato di fronte al vasto mondo degli oculari. Anche se fisso i parametri basilari come focale e campo apparente, esiste un tale numero di schemi costruttivi, serie e marchi differenti che non riesco a raccapezzarmi, tanto da dovermi affidare al solo criterio del prezzo: più costa, migliore sarà l'oculare. Oltre a ciò, non so davvero quanto un neofita come me possa percepire la differenza tra un ottimo oculare ed uno di media fattura, di conseguenza non riesco a dare un peso all'interno del budget complessivo. Avete qualche consiglio a riguardo?
Capisco di aver messo molta carne al fuoco e mi scuso se dovessi aver creato confusione, ponendo domande diverse nello stesso messaggio. Non abbiate paura di bastonarmi, perché ho tanto da imparare; solo non esagerate :D Se poi qualcuno può aiutarmi a risolvere qualche dubbio, gliene sarò grato!
P.S. Non l'ho detto prima, ma il mondo dell'astrofotografia (almeno quella deep) per ora l'ho escluso: oltre che essere estremamente costoso per le mie tasche, ne ho avuta un'unica brutta esperienza.