Visualizza Versione Completa : Curiosità: Rifrattore Apocromatico vs Tutti?
Praise.M42
15-02-2020, 00:30
Buonasera a tutti,
Preso da un terribile attacco di strumentite, tipico del principiante che si affaccia su un mondo pieno di complicazioni, sono diverse settimane che mi informo su qualsiasi schema ottico esistente, in previsione del momento in qui riuscirò a fare uno step-up qualitativo dal mio dobson usato (che però mi da moltissime soddisfazioni, la prima volta che ho visto bene M42 dalla montagna ho letteralmente pianto). Da una discussione che avevo aperto precedentemente ho ricavato preziosissimi consigli, e mi sono innamorato dei dobson ultra-portatili come l'hubble optics, il geoptik e i sumerian. Inesorabile continua però a frullare un tarlo, coadiuvato anche dal fatto che proprio non sto riuscendo a metabolizzare sia l'inseguimento sia la posizione dell'oculare nell'osservazione con il dobson: gli altri schemi ottici come si comportano in visuale?
Ho cercato di informarmi, e mi sono imbattuto in diversi amanti dei rifrattori apocromatici a media focale e dalla apertura generosa. Nei forum e nelle recensioni ne si esalta il contrasto, la purezza visiva dei dettagli, le stelle puntiformi, la versatilità e il campo coperto relativamente largo e flessibile: caratteristiche che ritenevo assolutamente non assimilabili, con lo sguardo del neofita, a uno strumento dal diametro così contenuto. E devo dire che l'alto contrasto e la purezza visiva mi affascinano, soprattutto per il planetario e anche il deepsky dall'alta montagna
Ora chiedo, in veste di neofita a un pubblico più esperto: quanto di tutto ciò è vero? Un rifrattore con diametro compreso tra 125-150mm è in grado di offrire un vantaggio tangibile e spettacolare in contrasto e purezza, come si sente dire, rispetto a un ottimo sct, a un newton o ad altri strumenti ostruiti di diametro maggiore? Quanto incide l'inevitabile minore quantità di luce catturata dal diametro ridotto rispetto ad altri strumenti? Può essere uno strumento definitivo, ad esempio usato sotto un buon cielo?
In sintesi, che cosa offre dal punto di vista visuale un ottimo rifrattore apocromatico di relativo generoso diametro?
Ringrazio moltissimo in anticipo per la disponibilità, l'attenzione e la gentilezza, che già a partire dalla mia precedente discussione è stata dimostrata nei confronti di un neofita rompiballe e prolisso come me. E' proprio vero che il mondo degli astrofili ha tantissime ottime sorprese!
etruscastro
15-02-2020, 09:34
i rifrattori dai diametri generosi sono pesanti sia da portare che da gestire su una montatura, e se non vuoi perderti tutti i vantaggi di uno schema APO la montatura deve sorreggere e inseguire perfettamente gli oggetti puntati senza la minima vibrazione.
discorso APO... ci sono APO e apo, gli apo sono quelli "spacciati" per apo ma che di fatto non lo sono o hanno al loro interno solo 1 lente correttrice ma questo non basta per chiamarli APO.
gli APO sono un'altra cosa, di prezzo, di peso e di risultati a consuntivo, sia fotografico che visuale.
domanda:
in quanti schemi ottici diversi hai osservato?
perché farsi delle alte aspettative su un risultato di uno strumento può essere foriero di delusioni.
con questo non voglio dire che un APO lascia delusi ma per sapere apprezzare in pieno i vantaggi (legati al costo) di tale configurazione ottica ci vuole esperienza.
con questo chiudo con un'impressione personalissima, se vuoi fare visuale e solo visuale, un APO non ti porta molto di più di un buon rifrattore ACRO ben collimato, a meno che tu non voglia toglierti uno sfizio personale e far prendere aria al portafoglio. IMHO
Etruscastro ha gia' detto tutto, considera che poi uno dei fattori piu' improtanti per il visuale e' il diametro.
A parita' di cielo e condizioni di osservazione un Apo di dimensioni contenute (100-110 mm) non risolvera' tanto quanto un altro schema che pero' ha magari un diametro di 300 (tipico dobson per dire....)
I rifrattori Apocromatici di grossi diametri (ad esempio 130-150 mm) a parte che ti costano come una macchina, poi hanno bisogno di montature di una certa fascia...Avresti di sicuro un ottimo contrasto e una ottima visione del campo (parliamo di Zero ostruzione....) , ma il potere risolutivo rimane sempre quello di un 150 mm....Secondo me ,a meno di non essere estimatori di piccoli dettagli che fanno la felicita' di astronomi navigati , il gioco non vale la candela....
Discorso diverso se si parla di fotografia, questo e' ovvio....
Io tendo a essere molto più diretto: se vuoi fare foto, prenditi un APO, diversamente lasciali perdere! Ma non per partito preso, è che si tratta proprio di strumenti che ormai hanno funzioni completamente diverse.
Come detto sopra, per osservare conta principalmente il diametro. Un Dobson da 200 è anni luce oltre le prestazioni di un qualsiasi APO di qualità impeccabile ma di diametro pari alla metà. Mentre un ipotetico APO da 200 avrebbe un costo anni luce superiore a quello di un Dobson di pari diametro, con una resa in visuale sicuramente migliore (non tanto per l'ostruazione, che sui Newton poco influisce, quanto per il tipo di configurazione ottica) ma con un peso assolutamente ingestibile da qualsiasi montatura di facile reperibilità.
Restando sugli APO economicamente abbordabili, a parità di diametro vince sui riflettori per qualità della resa (soprattutto per le stelle puntiformi), mentre per l'ostruzione occorre distinguere con che riflettore lo si confronta, perché un Newton è ben poco ostruito (e in generale più si sale di diametro e meno l'ostruzione si fa sentire...), mentre i catadiottrici spesso sono molto ostruiti. A parità di diametro, si potrebbe indicativamente dire che un APO da 100 raccoglie la luce di un Newton da 130, mentre un APO da 180 raccoglie la luce di un Newton da 200 o uno SC da 230. Ma, a meno che non si debba far foto, la migliore qualità a mio parere non vale assolutamente né il costo dieci volte superiore (e non è un'esagerazione, è proprio così), né tantomeno l'impiccio dato dal peso, sempre a parità di diametro, che comporta un aumento anche dei costi della montatura per sorreggerlo.
Shaula87
15-02-2020, 11:52
Probabilmente non esiste una configurazione ottica migliore delle altre a canoni assoluti.
Ogni schema ottico eccelle in un determinato campo specifico, che sia planetario, deep sky, fotografia, visuale....
Non esiste il telescopio perfetto, ma esiste sicuramente il telescopio perfetto per le nostre esigenze (e pure per il portafoglio :biggrin: )
Da quello che ho appreso, gli apocromatici veri e di buona fattura sono costosissimi e pure pesanti! Se ci vuoi fare le foto ti servirà una montatura adeguata che ti costerà più del telescopio stesso...
La pulizia delle immagini di un apocromatico dovrebbe essere paragonabile a quella di un buon acromatico, ma senza il fastidioso difetto dell'aberrazione cromatica (che personalmente detesto, anche se ridotta...)
Gli apocromatici sono ottimi strumenti ad ogni modo, rendono il meglio di sé con l'impiego fotografico, e se sono così costosi un motivo dovrà pur esserci:biggrin:
Un consiglio personale: se vuoi fare solo osservazione visuale, magari in montagna, continua pure col dobson;) , che sotto i cieli scuri è forse lo strumento principe...accoppiaci un filtro uhc e vedrai che m42! Provare per credere;)
Capitano
15-02-2020, 13:11
Sono di Parere diverso dal vostro
Se non sbaglio Praise.M42 voleva sapere l'efficenza di un apo verso un specchio ostruito?
Io conosco diversi astrofili che visualizzavano con dobson di cui uno molto famoso di nick Lord.. o Andrea fra.. chiedete a loro perche ora hanno un apo da 140 mm? Personalmente ho posseduto un apo da 130mm lo vendetti perche mi davano per morto , e vero il P.R di un 130 non può essere quello di un 250mm però il contrasto dove lo mettiamo ? le stelle a capocchia di spillo ? personalmente preferisco avere un P.R inferiore ben definito che un P.R maggiore non definito ,sfruttare al massimo delle capacità un 250mm devi salire almeno a 1000mt s.m. invece l rifrattore apo da 130 sopporta le correnti ascensionali molto meglio di un 250. lo sto costatando ora che ho un newton da 200mm non riesco mai a vedere qualcosa mi sono preso un apo per vedere qualcosa da casa.:twisted:
etruscastro
15-02-2020, 13:19
chi si fa un APO da 130mm (un vero APO!!!) generalmente è chi già ne ha viste di cotte e di crude in cielo, con tutti i diametri e le configurazioni ottiche possibili, e allora trova la sua "pace dei sensi" e si coccola con le crisi di mezza età con un super APO, tipo un TEC o cose simili, come farò io, del resto...
ho osservato, credo un paio di anni fa allo starparty GrAG, Saturno con un TEC proprio da 140mm, Saturno spettacolare, nulla da dire, niente a confronto nel mio ED da 110mm, o in un newton da 22", ma vale la pena spendere 6 mila e rotti euro solo tubo ottico!!!
ecco, qua c'è il succo del discorso, APO senza dubbio ha una qualità eccellente, e i problemi di un'ostruzione più o meno marcata li conosciamo tutti, ma il tutto poi deve essere rapportato al costo/prestazioni/cielo disponibile, ecco, allora se si fa solo visuale è consigliabile un acro da 150mm o un ED da 130mm messo in condizioni ottimale di operatività e spendere almeno almeno la metà di un APO!
Albertus
15-02-2020, 13:36
se vuoi fare visuale e solo visuale, un APO non ti porta molto di più di un buon rifrattore ACRO ben collimato
...e un buon rifrattore acro ben collimato 150/750 ti porta molto di più di un sct 8 , solo per visuale deep sky ?
etruscastro
15-02-2020, 13:48
non porta niente di più di un c8 ben collimato, anzi... ma un rifrattore da 150mm (che poi sarebbero 152mm) dovrebbe essere almeno 900mm di focale, meglio se 1200mm per abbattere la cromatica residua, ma costa tra le 10 e le 12 volte in meno di un vero APO dello stesso diametro o quasi e a parte l'aberrazione cromatica le stelle sempre punte di spille sono negli acro (non i colori che quelli sono appannaggio dei trattamenti anti riflessi delle lenti!).
poi è ovvio che un 152/1200mm pesa una stonfo e la montatura che deve sorreggerlo uno stonfo e mezzo ed è per questo che esistono sia gli SCT e sia i dobson.
come vedete, lo strumento migliore è solo quello che si utilizza maggiormente.
Angelo_C
15-02-2020, 13:55
Secondo me questa "storiella" riassume il tutto (dal punto di vista concettuale) relativamente alla richiesta di Praise, la trovo molto istruttiva, merita di essere letta ► http://www.sidus.org/tecnicaDintorni/MERCATINO/apoVSriflett.html :biggrin:
Capitano
15-02-2020, 15:24
@Angelo_C (https://www.astronomia.com/forum/member.php?7181-Angelo_C) Nel nostro contesto Italia "trasparenza del cielo Turbolenze e castronate varie per non mettere la collimazione delli specchi tra secondari e primari , sono arrivato alla conclusione, un 140mm tek e la soluzione giusta , non tutti come me medesimo possono spostarsi sotto cileli da 22 sqm , e chi ha il pallino come me di vedere non pensa ai 7000€ del tek supportato da una Eq6-R 1200€ Credimi forse gia mi conosci ho posseduto di tutto ora basta non mi faccio piu condizionare , se il rifrattare non riesce a vedere la magnitude di un dobson da 300/400mm ,ho un escamotage fare staker in diretta , con un sensore sensibile e un piccolo apo da 90 mm vedi quello che vedi in diretta con un dobson da 400mm provare per credere. @etruscastro (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=41) l'aberazione cromatica di un rifrattore acro oltre all'alone ti procura un impastamento dell'imaggine basta separare un doppia per accorgesene , sapendo la separaione avviene solo quando la lente arriva all'80%
Praise.M42
15-02-2020, 16:44
Secondo me questa "storiella" riassume il tutto (dal punto di vista concettuale) relativamente alla richiesta di Praise, la trovo molto istruttiva, merita di essere letta ► http://www.sidus.org/tecnicaDintorni/MERCATINO/apoVSriflett.html :biggrin:
Questa storiella l'ho trovata assai utile, ti ringrazio! Oltre che assai divertente :biggrin:
Grazie a tutti per i pareri al riguardo, mi sono chiarito un bel po' di dubbi. Mi piacerebbe andare a uno star party vicino alla mia zona per provare di tutto e di più e vedere con i miei occhi lo strumento che mi piace maggiormente. L'alto contrasto dei rifrattori continua ad affascinarmi, ma giustamente mi fate notare che la perdita di luce e di potenziale risolvente rispetto a un sct/newton di pari costo non è banale, e che i dettagli si apprezzano col tempo.
In ogni caso mi tranquillizzo, ho ancora da esplorare mezzo cielo con il mio dobson, e finora mi sono divertito come mai da anni!
Poi si vedrà se passare a un cannone apocromatico o a un boiler cassegrain:biggrin:
Praise.M42 prima di acquistare qualsiasi altra cosa per osservare oggetti che hai già visto, se ancora non l'hai fatto ti consiglierei di impiegare dei soldini per andare a osservare la terza metà del cielo: ossia il profondo emisfero australe. :biggrin: Magari, se non hai conoscenze di appassionati a sud dell'equatore, andando nelle farm in Namibia e noleggiando in loco gli strumenti.
Praise.M42
15-02-2020, 21:52
Effettivamente non ci avevo pensato, eppure è una cosa ovvia! Grazie del consiglio, dagli atlanti che possiedo potrei studiarmi un pochino il cielo australe (ho già spiato per passione qualche oggetto interessante)
... andare a osservare la terza metà del cielo: ossia il profondo emisfero australe...
Pura curiosità, perché definisci l'emisfero australe la terza metà del cielo?
Ho provato a spremere i miei pochi neuroni residui senza poter risolvere il mistero...
etruscastro
16-02-2020, 09:44
se il rifrattare non riesce a vedere la magnitude di un dobson da 300/400mm ,ho un escamotage fare staker in diretta , con un sensore sensibile e un piccolo apo da 90 mm vedi quello che vedi in diretta con un dobson da 400mm provare per credere.
non diciamo castronerie che poi la gente ci crede, e non facciamo passare info del tutto errate.
diciamo che ciò che hai scritto è quello che sembra a te perché un 90mm non potrà mai e poi mai mostrare ciò che fa vedere un 400mm neanche con lo staking delle immagini e a meno che di non introdurre artefatti che lo strumento, in partenza, non può aver raccolto.
se tu non vedi ciò che mostra un 400mm è un problema tuo e non dello strumento, perché un 90mm se lo usa come cercatore.
@etruscastro (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=41) l'aberazione cromatica di un rifrattore acro oltre all'alone ti procura un impastamento dell'imaggine basta separare un doppia per accorgesene , sapendo la separaione avviene solo quando la lente arriva all'80%
ciò che scrivi è in parte vero, è proprio quell' "impastamento" dell'immagine che è data dalla diversa "caduta" dello spettro visibile che fa perdere "informazione" dell'immagine e quindi dettaglio, ma centra poco o nulla la separazione di un sistema doppio con l'aberrazione cromatica, tant'è che quando si separa un sistema al limite strumentale si manda il telescopio fuori fuoco...
Fazio l'ho definita così perché Praise ha detto che ancora gli restava una metà del cielo ancora da osservare, ma avendo avuto il sospetto che la metà a cui si riferisse fosse ricompresa nel cielo visibile dalla sua Lecco e dintorni, gli ho voluto suggerire di osservare una terza parte ancora da scoprire, che non rientra nelle "due metà" da lui citate. :biggrin:
Salvatore
16-02-2020, 11:27
Visto che la cosa mi riguarda aggiungo qualche breve considerazione personale.
-Nel rifrattore si vede sempre meglio.( Se lo strumento é ok) per vedere meglio intendo immagine stellare, nitidezza e contrasto ai massimi livelli.
-Ci sono APO e apo, i tripletti commerciali (TS, SW, ecc) sono ottimi strumenti per fotografia ma in visuale oltre i 180-200 annaspano e perdono in nitidezza, non consigliati ad uso puramente visuale, sono comunque ottimi se usati a bassi x per osservare larghi campi... Vedi stelle puntiformi. Un blasone é ben altra cosa su oggetti alla portata regge ingrandimenti sconosciuti per altre configurazioni.
-Il Diametro é potere risolutivo, l' oggetto al limite si vedrà solo nel diametro maggiore. No, non ci vedo la gx di 14 mv, con un piccolo 130 APO (forse con 150 sotto un cielo superbo e che dispone di ottima luminosità superficiale), col riflettore da 250-300 si ( sempre a condizione del cielo)
-Il contrasto, la pulizia di immagine possono fare la differenza in certe visioni, prendo come esempio una sera di qualche annetto fa in montagna dove avevo il mio FCT 150 e un Dobson di un caro amico su tre oggetti. Giove colori più saturi e meglio visibili nel grosso riflettore, nel 150 i colori erano più blandi ma la pulizia generale e il contrasto dei dei dettagli di un fattore 2:1 superiore.
Tripletto del Leone, ottima visione di tutte e tre le componenti nel 12" dove apparivano più luminose. Stessi dettagli nell rifrattore con la differenza che le galassie erano più secche contrastatissime nel cielo scuro, anche la 3628 una striscia bella definita nel 150, nel 300 leggermente più corposa ma non definita nel perimetro come nel rifrattore.
Globulari M3 e M5, nel grosso strumento sono più grossi e luminosi, ma a 200 iniziano a perdere. Nel rifrattore malgrado sembrano meno risolti la visione é più appagante, salendo a 200 e anche piu (con barlow e annessi) ci si accorge che l' immagine resta gradevole e saltano fuori altre stelle anche se se ne risente in luminosità. Il cielo era abvastanza scuro con Nelm intorno 6 e seeing ragionevole.
In sostanza il diametro ci permette di avere piu Potere risolutivo e di poter spingere gli ingrandimenti oltre una certa soglia, rispetto ad uno strumento di diametro minore. IL contrasto peró e la nitidezza ci permettono di vedere meglio
.
Spendere tanto per avere quel quantum in più (che non passa all' occhio di tutti, cé chi apprezza più una cosa chi l' altra, e chi non nota affatto la differenza) in sincerità é un capriccio. Si possono costruire strumenti (io sono per i Newton) con ottimi specchi e ostruzione sotto il 20%, che non hanno quasi niente da togliere ad un rifrattore blasone di pari diametro, con la differenza che con una spesa minore si riesce a portare uno strumento dal diametro più che doppio e li la musica cambia.
Non sto tenendo in considerazione pesi ingombri, gestione di messa in opera , e montature visto che per altro se ne é parlato sopra di queste ultime.
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ma centra poco o nulla la separazione di un sistema doppio con l'aberrazione cromatica, tant'è che quando si separa un sistema al limite strumentale si manda il telescopio fuori fuoco...
Perchè dici questo, visto che nella frase precedente confermi anche tu che è proprio l'aberrazione cromatica a danneggiare l'immagine? Credo che anche per lo sdoppiamento di sistemi al limite le conseguenze di una riduzione di informazione imputabili anche all'aberrazione cromatica oltre che all'imperfetta lavorazione complessiva di un acromatico economico siano fondamentali fra il vedere (anche a fuoco) o non vedere la separazione fra due doppie strette. Se secondo te non è così erudiscimi ulteriormente, perchè è un argomento interessante.
Questa storiella l'ho trovata assai utile, ti ringrazio! Oltre che assai divertente :biggrin:
Poi si vedrà se passare a un cannone apocromatico o a un boiler cassegrain:biggrin:
Non conoscevo questo racconto, ma evidentemente sono arrivato alle stesse conclusioni, anche se magari con un percorso diverso, accordandomi con la morale della storia e risolvendo ogni dubbio accaparrandomi la strumentazione attuale, credo definitiva (spero, anche se è pericoloso ostentare certezze nel nostro campo :biggrin:). Ovvero un C11HD, un ED APM 140 e un recente piccolo ED, il Tecnosky Versatile (72/632), comprato come teleobiettivo per fotografia diurna, che amo anche. Detto questo, sono uno di quelli che sostiene che con un rifrattore si vede sicuramente meno, ma quello che si vede è bello! ;)
andando nelle farm in Namibia e noleggiando in loco gli strumenti.
Ma sei pazzo a dare certi consigli? :shock: Una volta che rientri a casa dopo essere stato li vendi tutto e ti dai all'ippica... :biggrin:
Capitano
17-02-2020, 15:09
Perchè dici questo, visto che nella frase precedente confermi anche tu che è proprio l'aberrazione cromatica a danneggiare l'immagine? Credo che anche per lo sdoppiamento di sistemi al limite le conseguenze di una riduzione di informazione imputabili anche all'aberrazione cromatica oltre che all'imperfetta lavorazione complessiva di un acromatico economico siano fondamentali fra il vedere (anche a fuoco) o non vedere la separazione fra due doppie strette. Se secondo te non è così erudiscimi ulteriormente, perchè è un argomento interessante.
Chiedo scusa Se anche io Chiedo Lumi a Etruscastro Per quanto Riguarda lo sdoppiamento fuori Fuoco
Comunque, per me che sono di Lecco come Praise.M42, il primo problema è il cielo scuro
Anche andando nei dintorni fino al fondo della Valsassina c’è sempre quel chiarore verso sud che si alza da Milano e Brianza
Mi piacerebbe avere il dilemma specchio o lente
etruscastro
17-02-2020, 16:53
la separazione di un sistema doppio/multiplo, è dato dal potere risolutivo (quindi diametro, ammesso che le ottiche siano a posto!), mentre l'aberrazione cromatica è una perdita di "informazione" che si manifesta prevalentemente sui piccoli dettagli, per fare un esempio, molto generico ma non esaustivo, è come se l'immagine non fosse perfettamente a fuoco dato che i 3 colori principali non cadono sullo stesso fuoco e ogni canale porta una "sua" informazione.
a consuntivo delle cose, un'aberrazione cromatica porta principalmente a un decadimento dei dettagli "fini" su Giove, o sui piccoli crateri Lunari o Saturno ma non sui sistemi doppi dove ciò che conta in larga scala è la separazione e il delta di magnitudine tra le 2 o più componenti.
tant'è vero che per sistemi al limite della separazione di uno strumento si porta l'immagine fuori fuoco fino a far diventare il sistema doppio a forma di arachide o di "8", questo da solo può dare la misura di quanto conti il dettaglio stellare.
comunque, per maggiori e dettagliate info, c'è sempre il mio Vademecum a disposizione e fin'ora non è stato mai smentito! ;)
Capitano
17-02-2020, 17:18
@etruscastro (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=41) Mi sfugge Qualcosa ? non parlo della Aberazione Cromatica ma della separaione, voglio capire? le separazioni sono misurabili? se non sbaglio con oculari con scale millimetriche , il dubbio? se metti fuori fuoco sfalzi la distanza ancolare del sistema binarioMultiplo? la sfuocatura gonfia le stelle facendo apparire una specie di disco di air? come si fa a calcolare la vera distanza angolare?
Non scrivo che tu stia scrivendo castronate è un mio Dubbio, sperando che non venga frainteso , per questo credeo che un rifrangente e più adatto a un riflettente
37098
etruscastro
17-02-2020, 17:52
certo Armando, la separazione è calcolata e calcolabile nel tempo, ma se prendiamo un sistema che ha (attualmente) una separazione al limite per il nostro strumento,per separare i 2 nuclei una tecnica è portare leggermente fuori fuoco l'immagine; attenzione, parlo di puro visuale!
ovviamente in questo contesto l'aberrazione cromatica è l'ultimo dei nostri pensieri, che se non erro, era il nocciolo della questione sollevata dei post indietro.
https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?18406-Piccolo-Tutorial-sulle-Stelle-Doppie&p=214957&viewfull=1#post214957
Capitano
17-02-2020, 18:44
Grazie Antonio !
giovanni73
18-02-2020, 12:36
Per quanto riguarda la separazione delle doppie,l'aberrazione cromatica conta,per sdoppiare ad esempio Rigel specie se bassa all'orizzonte con l'acro 150 f8 dovevo mettere il filtro Contrast Booster ,altrimenti l'alone azzurro copriva la flebile compagna,con un 120 ED la sdoppiavo sempre.Con il C8 poi (e sistemi ostruiti in generale)il disco di Airy è più grossolano e separare le stelline strette diventa più difficile,con il cromatismo poi (specie se corretto da un filtro )la percezione dei colori delle stelle rimane falsata e nell'osservazione delle doppie ha la sua importanza.Per quanto riguarda la discussione in generale bisogna tenere in conto anche il target di destinazione degli strumenti ,che per un Apo è più elevato,di conseguenza anche il livello di lavorazione,i dobson in genere proprio per la loro economicità sono costruiti più grossolanamente.Questo è un grosso limite in quanto per questione di dimensioni hanno un rapporto focale veloce ,ed è più difficile ottenere buoni risultati da un F 5 che da un F8 o più(questo vale anche per le lenti)oltretutto la realizzazione meccanica sovente approssimativa (ne ho avuto esperienza) inficia una buona collimazione .Va tenuto in conto poi che i Dobson inseguono a mano e questo toglie tempo all'osservazione specie se non si dispone di buoni oculari a grande campo e corretti (quindi costosi).Piazzare un Newton su una montatura poi presenta più problemi di ingombro e scomodità di un rifrattore.
etruscastro
18-02-2020, 12:41
altrimenti l'alone azzurro copriva la flebile compagna.
questo in parte rientra a quanto ho scritto sopra, cioè che anche il delta di magnitudine tra le due o più componenti incide, ma l'aberrazione cromatica non incide sul dettaglio stellare (il nucleo!) qualora una componente secondaria rimanga "affogata" dalla magnitudine della compagna principale.
Angeloma
18-02-2020, 12:41
sono uno di quelli che sostiene che con un rifrattore si vede sicuramente meno, ma quello che si vede è bello
Una semplice frase riassume in sé l'intera discussione.
Non è una mera opinione, è un dato di fatto.
Una altro dato di fatto, è il dettaglio tutt'altro che trascurabile che ci sono schemi ottici che si avvicinano molto alla qualità ottica di un blasonatissimo APO di grande apertura a un decimo del costo del tubo ottico e a un altrettanto decimo del costo della montatura adeguata a sostenerne il peso e la leva esercitata; e con un'apertura doppia, o quasi.
Pensa a quanto si può fare con un milione di Euro, che è il costo di un tripletto APO di un metro, senza contare la spesa per la montatura...:D
Capitano
18-02-2020, 13:25
non diciamo castronerie che poi la gente ci crede, e non facciamo passare info del tutto errate.
diciamo che ciò che hai scritto è quello che sembra a te perché un 90mm non potrà mai e poi mai mostrare ciò che fa vedere un 400mm neanche con lo staking delle immagini e a meno che di non introdurre artefatti che lo strumento, in partenza, non può aver raccolto.
se tu non vedi ciò che mostra un 400mm è un problema tuo e non dello strumento, perché un 90mm se lo usa come cercatore (https://www.astronomia.com/wiki/cercatore).
Antonio rilegendomi quello che hai scritto sù ho riflettuto Perche quello che ho scritto io mi riferivo a un apo da 90mm in treno una Asi 294 usando Livestack di SharpCap, non ho detto castronate perchè ti posto un Tutorial su You tube Di Luca Fornaciari seguilo se non da fastidio a, anchio ero perplesso ora no
https://www.youtube.com/watch?v=Ji81XmGNHbQ&t=748s
etruscastro
18-02-2020, 15:44
non metto in dubbio il sig. Fornaciari che non conosco di persona ma che stimo di "fama", ma continuiamo a paragonare un 4x4 in montagna (un telescopio in visuale) con un Porsche sport in pista (un telescopio in fotografia), non sono la stessa cosa e non possiamo paragonarli.
un 90mm apo o super apo o interstellar apo non può competere con un 400mm, è la fisica che ce lo dice.
allora il discorso potrebbe essere...
mettiamo in foto un 90mm vs un 400mm
oppure in visuale un 90mm vs un 400mm
allora parliamo lo stesso alfabeto...
Se ho capito bene si confronta retina con telecamera
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Capitano
18-02-2020, 16:38
continuiamo a paragonare un 4x4 in montagna (un telescopio in visuale) con un Porsche sport in pista (un telescopio in fotografia), non sono la stessa cosa e non possiamo paragonarli.
Antonio posso continuare o rischio di nuovo lo Banner? vorrei approfondire
etruscastro
18-02-2020, 17:07
nessuno è mai stato bannato per fare delle domande, l'importante è non andare troppo fuori tema dal titolo del thread....
Capitano
18-02-2020, 17:31
Vorrei parlare del Livestack di Sharpcap. se OT apro un trend dove sia giusto
etruscastro
18-02-2020, 17:54
apri un nuovo thread
Angeloma
18-02-2020, 18:00
L'argomento è interessante per tutti, in particolare per chi si occupa di osservazioni pubbliche e didattiche; merita di essere approfondito.
Capitano
18-02-2020, 18:42
apri un nuovo thread
fatto!
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