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Visualizza Versione Completa : Collimare un Mak ?



Capitano
11-10-2019, 15:52
Non so se parlato della collimazione di un mak, vorrei controllare il mio mak 150 , non l'ho mai fatto
Le sei brucole sulla culatta che funzioni hanno? mi spiego le tre piccole servono a sbloccare ,le tre grosse a collimare
La procedura giusta è sbloccare le tre brucole piccole insieme o una alla volta insieme a quella di collimazione, spero di essere stato chiaro?
Prima di mettere mani quando il seeing permette farò lo star test solo se risulterà scollimato metterò mani alle brucole

etruscastro
11-10-2019, 16:45
e che lo strumento sia acclimatato, senza diagonale e con almeno 2x meglio 2.5x di ingrandimento per mm di diametro di apertura... ovviamente senza utilizzare la Barlow

Capitano
11-10-2019, 17:36
L'oculare più corto che ho e un 8mm 225X

Angeloma
11-10-2019, 18:59
Se il Mak era collimato in origine, lo è ancora.
Per collimare, bisogna agire alternativamente su una coppia di viti per volta, dopo aver allentato leggermente le viti di blocco.
Sul Mak Vixen ho inserito, dopo averlo smontato in parte, degli o-ring tra vite e cella, cosicché questa rimanga in trazione e allento tutte le viti di fermo.
Collimarlo è un vento! Poi stringo le viti di fermo alternativamente, un poco per volta.

Capitano
11-10-2019, 21:04
Mi sono tolto lo sfizio il mak e collimatissimo malgrado il seeing non buono , puntata la polare con un oculare da 8mm
a 225X , sdoppiando anche la compagna
Ho posseduto diversi SCT non sono riuscito mai a collimarli bene.

etruscastro
12-10-2019, 07:41
la Polare non si utilizza per fare lo star test, e sdoppiarla non significa nemmeno che lo strumento sia collimato.
se lo collimi, lasciando le altre due viti di serraggio strette fai attenzione a non tensionare l'ottica.

Zacpi
12-10-2019, 08:09
@AndreaFiu (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2327): che problema avevano i tuoi SCT che non riuscivi a collimarli bene?

Capitano
12-10-2019, 10:38
la Polare non si utilizza per fare lo star test, e sdoppiarla non significa nemmeno che lo strumento sia collimato.
se lo collimi, lasciando le altre due viti di serraggio strette fai attenzione a non tensionare l'ottica.
Non avevo voglia di stazionare sapendo che la polare è fissa ho fatto questa prova , a 225X ho separato la compagna ora mi sfugge il nome e la magnitude
Causa seeing mediocre non mi ha mostrato bene il disco Airy, proverò quando lo permette

Capitano
12-10-2019, 10:47
@Zacpi (https://www.astronomia.com/forum/member.php?8277-Zacpi)
Gli sct normali non fanno per me ,vedi il mirror flop le stelle a polistirolo ho avuto anche un C8Hd tutt'altra cosa lo venduto perchè gli impegni erano troppi, la passione diminuì
ora che mi è tornata mi trovo benissimo con il mak

Richard1
12-10-2019, 11:15
Io ho un C8 XLT e vedo le stelle come puntini luminosi esattamente come con il mio Mak.
Ce l’ho da due anni e non ha mai perso la collimazione (c’è da dire che non lo sposto quasi mai e non prende colpi). Chiaro poi che un astrofilo che osserva da 30 anni e con i Takahashi da 20 mila euro noterebbe giustamente differenze che io non vedo. Questo è ovvio.

Capitano
12-10-2019, 11:43
Tienilo stretto:biggrin: io di Sct ne ho avuti tanti nessuno era come il tuo

Richard1
12-10-2019, 11:50
Magari poi se guardassi al mio telescopio lo troveresti mediocre. Io ci ho fatto guardare dentro a vari astrofili, uno addirittura ha così tanta esperienza che ha montato un telescopio di un osservatorio.
Tutti mi hanno detto che è molto buono.
Penso però di poter fare una similitudine con il vino: ho 45 anni e ho assaggiato molti vini. Se assaggio un vino posso dirti se è buono o cattivo. Ma se arriva un sommelier espertissimo e assaggia il vino che a me sembra buono, magari a lui sembra scadente. E’ ovvio.

Valerio Ricciardi
12-10-2019, 12:42
Gli sct normali non fanno per me, vedi il mirror flop le stelle a polistirolo ho avuto anche un C8Hd tutt'altra cosa


Io ho un C8 XLT e vedo le stelle come puntini luminosi esattamente come con il mio Mak.

Da tempo penso che il problema principale degli SC commerciali sia la costanza qualitativa :hm: e la scelta, nei vari lotti di produzione, di intervalli di rispetto delle specifiche a noi non noti.

Anche la scelta più frequente di impostare lo strumento su uno specchio primario aperto a ben f/2, a mio contestabilissimo avviso non aiuta, anche perché per avere f/10 risultanti con f/2 al primario devi avere un secondario che amplifica veramente molto la scala lineare dell'immagine prodotta dal primario (preventivamente "contro/corretta" dalla lastra correttrice) il che rende assai più critica la precisione richiesta nella lavorazione del primario, figuriamoci poi per quel che concern la precisione di forma della curvatura complessa della lastra correttrice...

...sarà proprio un caso che, nella mia peraltro davvero molto modesta esperienza di osservazione con SC, le immagini in visuale che ho apprezzato di più le ho viste sistematicamente da un C 9/1,4" che ha lo specchio primario aperto a f/2,5 invece che 2? :rolleyes:

Capitano
12-10-2019, 12:56
Come non quotarti

Zacpi
12-10-2019, 12:57
Però bisogna dire che gli SCT effettivamente nel corso degli anni hanno avuto rendimenti a volte molto diversi, ad esempio quelli costruiti in california a Costa Mesa ,i famosi " arancioni"
dei primi anni, importati dalla Konus, erano secondo molti astrofili esperti i migliori sct mai costruiti; in seguito col passaggio di mano della celestron alla synta probabilmente le cose sono cambiate, se non viene fatto un controllo di qualità i telescopi che escono dalla fabbrica sono statisticamente diversi.
Ciò potrebbe spiegare il perché un C8 ci mostra stelle "a pallino" ed un altro invece a punta di spillo.

Angelo_C
12-10-2019, 15:01
Lasciando perdere quelli arancioni, ormai storici (lotti degli anni '70 e '80), e parlando solo di quelli "vecchi", ho notato (relativamente a celestron) che gli "Ultima" erano quelli venuti fuori meglio, sia meccanicamente che otticamente.

Angeloma
12-10-2019, 22:48
Io ho notato solamente che le stelle viste nel C8 di un socio sono uguali a quelle viste nel Mak, nel Cassegrain e nei Newton.
Però sì, il secondario così spinto è un discreto handicap.

Capitano
13-10-2019, 02:09
@Angeloma (https://www.astronomia.com/forum/member.php?u=2751) prova a fare una foto a una stella con un SCT e un Cassegrain a pari focale , "C8 SCT/Cassegrain o un Newton Puro " capirai.
Le sensazioni sono diverse dalla reatà.

Richard1
13-10-2019, 09:12
Be ma Angeloma parlava di visuale, non di foto.

Capitano
13-10-2019, 11:46
Richard1
Sono stato poco chiaro?
ho detto di fare un foto ra un SCT normale e un e un Cassegrain a pari focale ,perché giudichiamo secondo sensazioni personali
Invece immortalando una stella con uno scatto esce a galla ciò che ho costatato
Le stelle del SCT normale risultano gonfiate ,qualcuno dice che dipende dalla lastra Correttrice ,altri dal primario a f/2
Invece il RC le stelle sono delle capocchie di spillo tipo rifrattore Apo,.
il mak è una via di mezzo ,secondo me le stelle visualizzate da un mak sono più puntiformi del SCT

Valerio Ricciardi
13-10-2019, 12:30
Stante che in un RC delle due l'ostruzione è notoriamente in media molto elevata, più della norma degli SC, ritengo che questa minore acutanza e "secchezza" delle immagini sia legata sopratutto alla precisione di lavorazione.

E che quindi il C 9,25" ne risenta meno a parità di altri fattori per via del secondario che deve "allungare la focale nativa", mi perdonino i puristi, solo da 587,5 mm a 2350: ossia mettiamola così per semplificare, "comportarsi come se fosse una lente di Barlow 4X invece che 5x"

Altrimenti non si spiegherebbe come mai mi sorprese, non più di... un tre anni fa, un Celestron C6 recentissimo (di quelli "arancio scuro metallizzato") che andai a provare per conto di un nostro utente che sta all'estero e al quale dopo lo spedii... alla prova mostrò delle immagini planetarie assolutamente soddisfacenti in rapporto al diametro.

Mentre vari C8, fianco a fianco con il mio Mak 130/2000, dunque ben 7 cm di meno di apertura e casualmente prr giunta anche di pari focale (2000 vs. 2030) e , su Giove e Saturno in condizioni di seeing scarsino, mostrarono MOLTO MENO, ed anche molto meno bene, di quel che potevo vedere nel makkino che mi permetteva anche di usare il 12 mm (166X) - in quelle stesse sere troppo spinto coi Celestron SC.

Capitano
13-10-2019, 12:52
Dunque? dico castronate? Valerio Ricciardi, ti leggo da diversi anni sui vari forum, a parte la tua ilarietà ti reputo un competente ;)

Angeloma
13-10-2019, 12:55
@Angeloma prova a fare una foto a una stella con un SCT e un Cassegrain a pari focale , "C8 SCT/Cassegrain o un Newton Puro " capirai.

Sono un visualista al 100%.
La conseguenza è che mi interessa soltanto quello che vedo nell'oculare.:angel:

Richard1
13-10-2019, 13:01
Valerio prendi con le pinze quello che scrivo perchè tu hai una competenza e un’esperienza non paragonabili a me che osservo da soli due anni. Posso dirti che ho Mak 127 e C8 e spesso li uso fianco a fianco.
Il seeing in Pianura Padana è generalmente discreto. Giove è più contrastato sul Mak, mentre sul C8 è più “lattiginoso”. Saturno è notevolmente meglio sul C8 senza paragone, in termini di luminosità e dettaglio. Spesso tiene bene i 250x sul C8 e 190x sul Mak. Le stelle mi sembrano identiche. Ammassi aperti e globulari enormemente più luminosi sul C8.
Poi chiaro che se la sera ha seeing scarso e devo osservare a pochi gradi dall’orizzonte tiro fuori il Mak.
Foto planetarie: enormemente meglio il C8 in condizioni di buon seeing.

Capitano
13-10-2019, 13:03
Ok anch'io sono un visualista però ho bisogno di testare con attrezzatura la bontà di uno strumento, maggiormente quando il cervello vede ciò che piace:biggrin:

Mulder
13-10-2019, 13:16
Se parlo di quelli che sono i miei strumenti (gli unici che ho provato di persona), per quanto riguarda le stelle, sono capocchie nel rifrattore, un poco più grandi nel newton mentre sono molto "cicciotte" nel cassegrain. Data l'ostruzione simile al mak di quest'ultimo credo che non ci sia molta differenza. Luna e Giove preferisco osservarli con il cass piuttosto che con il dobson.

etruscastro
14-10-2019, 07:53
parlare della differenza o della bontà di due configurazioni ottiche simili ma diverse come i Mak o gli SCT non è corretto, perché è come giocare con lo stesso gioco ma con carte diverse.
paragonare la resa ottica di due concezioni ottiche differenti, con rapporto focali diversi e provare a tirare le somme non è obiettivo da parte degli astrofili, è come voler paragonare la resa di un piccolo rifrattore a corto fuoco con un mak, sono strumenti diversi, finché non si entra in questa ottica tutte le considerazioni rimangono a maggior ragione personali e opinabili.

personalmente ho da svariati anni gli SCT e ne ho fatta la mia configurazione principale (visualista deep!) ma posso dire che in moltissimi in cui ci ho osservato o in alcuni che ho tentato di metterli a posto per conto di amici o conoscenti, il grosso problema degli SCT è l'incapacità dell'astrofilo di metterlo in condizioni di operare al meglio, partendo dalla collimazione alla portata in temperatura del tubo passando a vari step intermedi.

gli SCT come ogni configurazione ottica va conosciuta e ottimizzata per ciò per cui è stata progettata.

Capitano
14-10-2019, 08:29
Per non prolungare la discussione
Dopo molte esperienze ho tirato le somme
Secondo le mie sensazioni i telescopi che mi hanno soddisfatto alla portata delle mie tasche, il C9HD per il deep il Mak 180 per 'HI RES è quando fotografavo il 80ED.
i newton a f/5 è i SCT normali ,vedi coma e stelle cicciotele non sono di mio gradimento
A fine mese torno a Galatina (Le) lontano dai bagliori di una metropoli come Roma, un pensierino lo faccio C9HD Su una IEQ45 PRO;););)

Valerio Ricciardi
14-10-2019, 09:37
ho Mak 127 e C8 e spesso li uso fianco a fianco.

Sono strumenti di taglia troppo significativamente diversa; inoltre il Mak 127 è abbastanza ostruito per via del paraluce del secondario un poco "abbondante" (non potendo facilmente sostituirlo con altro più corto e quindi alla estremità interna di diametro meno vistoso, molti lo hanno tolto sostituendo l'effetto anti-flare dello stesso con il vellutino nero ben applicato nel tubo).

Inoltre il Mak 127 è un Mak molto "generalista", infatti io feci più volte il confronto sul planetario VISUALE ripeto VISUALE fra un Mak molto "dedicato", ossia un f/15,38, ed un normale C8.

Ben usato, anche un esemplare non esaltante di C8 con 203 mm di diametro a furia di frames e di selezione e di scegliere quelli degli istanti con seeing "un po' meno peggio" non può che far prevalere il suo diametro, da cinque a otto pollici di diametro la differenza è troppa.

Infatti per un imaging planetario gratificante sospetto che lo "strumento ottimo" come rapporto fra peso, prestazioni, trasportabilità, qualità comunque buona o molto buona nel visuale costo e resa sia il Celestron C9,25. Non un Mak di quelli "acquistabili".

ma sempre nell'imaging planetario, un Intes Micro da 8" aperto a f/15 penso mantenga di nuovo le distanze. E' uno schema meno versatile, ma ha la vocazione dell' HI-RES visuale e poi alla fine quel po' di microcontrasto in più non è che nelle riprese da cui selezionare i frames vada perso.

Per quanto attiene l'SC, peraltro, pochi giorni fa Antonio ha fatto girare questo link

http://apod.grag.org/wp-content/uploads/2019/10/2019-09-29-2203_6-RGBesa-Sat_8esatopppp.png?fbclid=IwAR1UMGWNh6e4BJAxVAtYeq 6bSTlz9FHJ-eTrvVVwJV9twDZDV4NskVcoDqE

e pensare che una immagine del genere, un tempo alla portata solo dei più grandi ed attrezzati osservatori, è stata realizzata con "solo" questo

https://www.astroshop.eu/telescopes/celestron-schmidt-cassegrain-telescope-sc-279-2800-edgehd-1100-ota/p,16402#tab_bar_1_select

è veramente impressionante.

Richard1
14-10-2019, 10:13
Grazie Valerio della risposta.
Ho visto anche l’immagine di Saturno fatta con il CPC 1100. Impressionante.
Penso sarai d’accordo con me sul fatto che non sia solo lo schema ottico a garantire una simile resa, bensì l’altezza del pianeta in Brasile e il seeing. Tutti noi se ci trovassimo i pianeti allo zenith faremmo delle foto stupende.
Certo quel Saturno sembra fatto dall’Hubble.. :)

Valerio Ricciardi
14-10-2019, 11:14
sarai d’accordo con me sul fatto che non sia solo lo schema ottico a garantire una simile resa, bensì l’altezza del pianeta in Brasile e il seeing. Tutti noi se ci trovassimo i pianeti allo zenith faremmo delle foto stupende.

Da visualista, anch'io i ricordi che mi hanno lasciato più traccia son legati a momenti in cui ad esempio Giove era in "opposizione molto alta", come fu (anche) alta sull'orizzonte la Grande Opposizione di Marte del 2003.

Ma io no, non saprei fare foro stupende senza avere prima imparato. Anche con un 11" ben corretto ed una buona camera planetaria, anche con Saturno molto alto e lontano dalle zone di massima turbolenza, per arrivare a risultati del genere a mio avviso ci vuole tanto ma tanto manico.

frignanoit
14-10-2019, 12:24
A fine mese torno a Galatina (Le) lontano dai bagliori di una metropoli come Roma..

In campagna qualche spiraglio c'è, ma vedendo il Salento in generale com'è messo a luminosità, non saprei come potrei fare salti di gioia...
http://djlorenz.github.io/astronomy/lp2006/overlay/dark.html

Capitano
14-10-2019, 13:06
Un posto c'e' nei pressi di Alimini (Lago) da bambino ricordo non c'era luce stradale le strade non erano asfaltate ,ora e quasi la stessa cosa ad agosto sono stato giù ho fatto un sopra luogo non vedo l'ora di trasferirmi i figli si sono sposati , mi voglio godere la pace e le stelle, le caruse (ragazze) non le filo più :biggrin: