Ro84
03-10-2019, 22:58
Stamattina presto, verso le sei, essendo già sveglio ne ho approfittato per dare uno sguardo al cielo "tardo-invernale".
A parte che per vedere Sirio, questa è stata anche l'occasione per dare uno sguardo, tramite il binocolo, a tre stelle del Leone molto speciali che ho individuato alcune settimane fa spulciando i cataloghi. Non perché siano speciali da osservare, ma perché le volevo osservare "con consapevolezza".
La prima è la Rho Leonis. Una stella abbastanza anonima, azzurra, di magnitudine 3,84, che giace esattamente sopra l'eclittica. In realtà è una stella davvero d'eccezione. Si tratta addirittura di una supergigante azzurra, con una massa di oltre 20 masse solari e una magnitudine assoluta di -7,4, che la rende in termini assoluti più luminosa di Canopo e molto simile a Rigel e soprattutto a Deneb, con la quale condivide anche il tipo di variabilità (variabile Alfa Cygni). Si trova a oltre 5000 anni luce di distanza. Fin qui magari nulla di troppo strano, se non fosse che stiamo guardando ad una latitudine galattica molto alta (+53°): ciò significa che questa stella si trovi di fatto praticamente fuori dal disco della Via Lattea, a 2300 anni luce dal piano galattico, in una zona dove non certo abbondano stelle del genere. Rho Leonis è infatti una stella fuggitiva, con una grande velocità radiale. Per riferimento, il disco della Via Lattea è spesso circa 3000 anni luce, quindi 1500 sopra e 1500 sotto il piano galattico, e noi ci troviamo a meno di 100 anni luce da quest'ultimo, quindi completamente immersi nel disco.
La seconda è la 72 Leonis, un altro mostro insolito. È una gigante rossa di magnitudine 4,56 e dalla città la posso vedere solo col binocolo. Ma secondo alcuni studi si troverebbe a oltre 6000 anni luce di distanza, con una magnitudine assoluta di -7,0, quindi anch'essa una stella d'eccezione, più brillante di Betelgeuse in termini assoluti e situata fuori dal piano galattico. Altri studi però la ridimensionano parecchio e la indicano "solo" di magnitudine assoluta -2,7 e distante "solo" 1000 anni luce circa.
La terza invece offre meno dubbi ed è la Eta Leonis, molto facile da trovare perché poco sopra Regolo, sul manico della falce leonina. Si potrebbe pensare che si tratti di un'anonima stella bianca come tante, probabilmente simile a Sirio ma solo più lontana e quindi meno luminosa, con magnitudine di 3,48. E invece no: è una supergigante bianca, un davvero raro esempio di stella di classe A I; stella impressionante anche questa, ha magnitudine assoluta di -5,6, dunque molto simile a quella di Canopo (che però è di classe F), e si troverebbe a oltre 1200 anni luce da noi, alla periferia del disco galattico e vicino al suo bordo esterno. Essendo di classe A0, il suo spettro è stato utilizzato come riferimento (anchor point, punto d'ancoraggio) per classificare altre stelle di classi più avanzate.
È insolito avere stelle così luminose in termini assoluti alle alte latitudini galattiche, ma nel Leone ce ne sono ben tre. Il cielo non finisce mai di riservare sorprese e curiosità, anche fra le stelle all'apparenza banali.
A parte che per vedere Sirio, questa è stata anche l'occasione per dare uno sguardo, tramite il binocolo, a tre stelle del Leone molto speciali che ho individuato alcune settimane fa spulciando i cataloghi. Non perché siano speciali da osservare, ma perché le volevo osservare "con consapevolezza".
La prima è la Rho Leonis. Una stella abbastanza anonima, azzurra, di magnitudine 3,84, che giace esattamente sopra l'eclittica. In realtà è una stella davvero d'eccezione. Si tratta addirittura di una supergigante azzurra, con una massa di oltre 20 masse solari e una magnitudine assoluta di -7,4, che la rende in termini assoluti più luminosa di Canopo e molto simile a Rigel e soprattutto a Deneb, con la quale condivide anche il tipo di variabilità (variabile Alfa Cygni). Si trova a oltre 5000 anni luce di distanza. Fin qui magari nulla di troppo strano, se non fosse che stiamo guardando ad una latitudine galattica molto alta (+53°): ciò significa che questa stella si trovi di fatto praticamente fuori dal disco della Via Lattea, a 2300 anni luce dal piano galattico, in una zona dove non certo abbondano stelle del genere. Rho Leonis è infatti una stella fuggitiva, con una grande velocità radiale. Per riferimento, il disco della Via Lattea è spesso circa 3000 anni luce, quindi 1500 sopra e 1500 sotto il piano galattico, e noi ci troviamo a meno di 100 anni luce da quest'ultimo, quindi completamente immersi nel disco.
La seconda è la 72 Leonis, un altro mostro insolito. È una gigante rossa di magnitudine 4,56 e dalla città la posso vedere solo col binocolo. Ma secondo alcuni studi si troverebbe a oltre 6000 anni luce di distanza, con una magnitudine assoluta di -7,0, quindi anch'essa una stella d'eccezione, più brillante di Betelgeuse in termini assoluti e situata fuori dal piano galattico. Altri studi però la ridimensionano parecchio e la indicano "solo" di magnitudine assoluta -2,7 e distante "solo" 1000 anni luce circa.
La terza invece offre meno dubbi ed è la Eta Leonis, molto facile da trovare perché poco sopra Regolo, sul manico della falce leonina. Si potrebbe pensare che si tratti di un'anonima stella bianca come tante, probabilmente simile a Sirio ma solo più lontana e quindi meno luminosa, con magnitudine di 3,48. E invece no: è una supergigante bianca, un davvero raro esempio di stella di classe A I; stella impressionante anche questa, ha magnitudine assoluta di -5,6, dunque molto simile a quella di Canopo (che però è di classe F), e si troverebbe a oltre 1200 anni luce da noi, alla periferia del disco galattico e vicino al suo bordo esterno. Essendo di classe A0, il suo spettro è stato utilizzato come riferimento (anchor point, punto d'ancoraggio) per classificare altre stelle di classi più avanzate.
È insolito avere stelle così luminose in termini assoluti alle alte latitudini galattiche, ma nel Leone ce ne sono ben tre. Il cielo non finisce mai di riservare sorprese e curiosità, anche fra le stelle all'apparenza banali.