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Visualizza Versione Completa : Rc8:difficoltà collimazione



Zacpi
02-07-2019, 12:13
Ciao a tutti i possessori di un rc8"(omegon)ed ecco i fatti:ieri sera dopo una osservazione di saturno abbastanza buona(Cassini visibile a tratti)vado a provare la collimazione e punto una stella alta, circa 40/45 gradi dec., e noto una scollimazione, ovvero cerchi di diffrazione un po' decentrati, a 400x.
Inizio la solita procedura sul secondario, allento la brugola di poco in corrispondenza della decentratura stringendo le altre due e un po' si ricentrano i dischi, ma poi riallentando di poco per affinare il centraggio torna tutto fuori centro.
Ritento allora provando sulle altre brugole la stessa procedura, ma succede sempre la stessa cosa di prima.
Morale:si riesce a centrare i dischi solo di poco, ma volendo una centralità perfetta niente da fare, dopo ore di tentativi non c'è verso.
Vi chiedo gentilmente se forse è capitato a qualche possessore di rc?

Save
02-07-2019, 12:56
Prova ad agire su una coppia di viti alla volta: allenti una vite e nel frattempo stringi l'altra. Così avanti, di coppia in coppia, fino ad arrivare alla collimazione ottimale.

Come fai tu mi sembra più complicato, perchè hai due viti da stringere contemporaneamente ed è normale che ci diventi matto.

Lo specchio primario è collimato? Quali procedure hai seguito per collimare il primario?

Potrebbe essere anche il fuocheggiatore non in asse ... che modello è? Se è il Cryford micrometrico, anche io ne ho due e ti posso confermare che in posizione extrafocale, soprattutto se lo estrai di molto e ci carichi accessori pesantucci, tende a flettere. Ciò si evidenzia come un decentramento dello spot centrale, che però in intrafocale è perfettamente centrato rispetto al disco stellare. Per questo motivo io collimo sempre estraendo il fuocheggiatore di qualche centimetro come quando osservo, in modo da avere una collimazione quanto più vicina a quelle che saranno le reali condizioni osservative.

ten
02-07-2019, 14:01
Anch'io sto lottando con la collimazione dell'RC10 e dopo aver provato con un collimatore laser per Newton ed un brillantissimo Howie Glatter con tanto di dischi concentrici olografici, sono riuscito ad ottenere una collimazione decente utilizzando il collimatore... di Carlo Rigo! L'Howie Glatter è bellissimo, massiccio altamente professionale. Peccato che balli all'interno del focheggiatore, mandando a putt*** tutto il lavoro. E' molto costoso e non vale tutti quei soldi, vista la qualità costruttiva bassa. E' inutile utilizzare un materiale spaziale se poi le misure sono sbagliate...

Zacpi
02-07-2019, 14:15
In effetti allentare una vite e stringere le altre due non è facile, ma ho visto in rete che quasi tutti lo fanno, o lo consigliano, per questo ho fatto così anche io, ma proverò la tua soluzione che mi sembra più fattibile.
Tra l altro sospetto che fare tre passaggi di seguito senza poter controllare gli effetti causi una sovracorrezione che fa più danno che altro, come succede nel mio caso, portandomi fuori strada.
Il fok è il cryford originale con un diagonale baader, ma non estraggo molto il tutto per non causare flessioni, vado poco in extrafocale, oltretutto la diagonale non introduce nessuna aberrazione, infatti ruotandola la decentratura dei dischi di airy non cambia, il problema è il secondario.
Il primario dovrebbe essere ok, guardando nel fok si vede il secondario e i sostegni perfettamente in centro

Zacpi
02-07-2019, 14:35
Caro ten, purtroppo sono convinto che i nostri rc si possano collimare con certezza solo sulle stelle reali, neanche artificiali, con tutti i problemi che ciò ovviamente comporta, io ho già perso due notti di osservazioni per colli mare questo rc, e non c'è neanche una procedura certa per farlo, bisogna andare a tentoni, comincio a pensare che il progetto rc sia poco adatto ad un uso amatoriale, richiede moltissimo impegno per collimare, io preferirei osservare!
Forse è più adatto ad osservatori professionali.

Save
02-07-2019, 15:00
Ci sono molte variabili nella collimazione di questo telescopio, forse troppe, mi rivengono in mente gli incubi per collimare l'MN 68. :sowsuser:

Da quanto ho capito, potrei sbagliare quindi aspetto conferme, sono necessari tre passaggi rigorosamente nel seguente ordine:

1) Collimazione del fuocheggiatore: deve essere allineato allo specchio secondario. Per farlo si può usare un laser e verificare che il punto rosso del laser sia esattamente al centro dello specchio secondario. Per intervenire in questo senso dovrebbero esserci delle viti di regolazione del fuocheggiatore. Potrebbe succedere che ruotando il laser il punto rosso non ruota su sè stesso ma descrive un cerchio: soluzione, comprare un laser di migliore qualità e comunque serrare il laser nel fuocheggiatore e collimare di conseguenza. Vero che l'anello d'ottone di serraggio causa un disassamento, ma lo stesso avverrà quando usate un oculare, quindi non ha senso collimare in teoria quando poi la pratica è diversa.

2) Collimazione del secondario: deve essere allineato rispetto a primario e fuocheggiatore. Per farlo si può usare un laser e verificare che il punto rosso del laser, dopo essersi riflettuto sul secondario, rientri esattamente nel punto in cui il laser si origina. Per intervenire in questo senso si agisce sulle tre viti dello specchio secondario.

3) Collimazione del primario: con l'Howie Glatter verificare che i cerchi proiettati sul muro siano perfettamente concentrici. Per intervenire in questo senso agire sulle viti di collimazione dello specchio primario. Anche qui ritengo che sia saggio serrare l'anello d'ottone, per i motivi sopra esposti.

Sicuramente se si parte da una situazione di notevole scollimazione, le tre fasi dovranno essere effettuate più volte al fine di affinare la collimazione.

Mi domando. Questa procedura può essere effettuata anche con l'oculare Cheshire?

1) Collimazione del fuocheggiatore: dal momento che in questo telescopio non si può spostare il ragno si agirà sul fuocheggiatore, fino a quando lo specchio secondario visto col Cheshire (modello corto senza crocicchio) dal fuocheggiatore sia esattamente centrato e circolare. Verificare che rimanga centrato passando da intra ad extra.

2) Collimazione del secondario: si potrebbe effettuare portando i tre blocchetti di tenuta del primario esattamente ai bordi, usando un Cheshire modello corto senza crocicchio. O perchè no, usando un Cheshire modello lungo con crocicchio e specchietto a 45° si potrebbe far corrispondere il centro del crocicchio con l'anellino attaccato sul secondario.

3) Collimazione del primario: poichè il centro del primario è forato, venendo a mancare il riferimento centrale, non c'è verso di usare il Cheshire. Soluzione: collimare su una stella, tenendo un occhio all'oculare e agendo sulle viti del primario. Come si fa col Mak.

La procedura col Cheshire è una mia ipotesi, aspetto consigli da chi ne sa più di me. :)

Save
02-07-2019, 15:25
sono riuscito ad ottenere una collimazione decente utilizzando il collimatore... di Carlo Rigo

La procedura descritta per il R.E.E.G.O., molto semplice e intelligente, sembra però saltare la fase di allineamento del fuocheggiatore, che a mio giudizio è essenziale. Forse mi sfugge qualcosa. :thinking:

ten
02-07-2019, 15:48
Il focheggiatore lo allineo con il collimatore per Newton. Tanto è molto semplice, basta verificare che il puntino rosso cada nel cerchietto del secondario. Con le stelle vere non riesco, soprattutto in queste serate con temperature assurde ed i pavimenti/pareti che sembrano stufe...
turbolenze a non finire e quindi immagini oscene e non affidabili.

condorito9
02-07-2019, 17:07
Oltre a quello già descritto in mille e un modo di collimazione, a prescindere del collimatore usato (taka, howie ecc), il unico, vero e fastidioso problema di questi RC,(io ne ho uno) è che la cella de secondario fa C....!!
La vite centrale, che sorregge il secondario balla tantissimo, quindi basta allentare una delle tre viti ed il secondario fa una traslazione che hai voglia di provare ad centrarlo.
Chiudi, pensi sia a posto guardi, c'è un piccolo errore, moli la vite e via un'alta traslazione, e da capo.-
Ho modificato la cella e da quasi due anni, non ho più bisogno di altre collimazioni.

Mulder
02-07-2019, 20:02
Tengo a sottolineare l'importanza di avere la stella perfettamente al centro dell'oculare mentre si collima con lo star test.


allento la brugola di poco in corrispondenza della decentratura stringendo le altre due

Dato che sei a 400X ed il disallineamento è minimo, stiamo già parlando di collimazione fine e per centrare l'ombra del secondario parliamo di movimenti della vite dell'ordine di un sessantesimo di giro, dunque io eviterei di allentare le altre due ma di agire solo su una alla volta.

Mulder
02-07-2019, 20:47
Se invece parliamo della distribuzione dell'illuminazione sugli anelli di difrazione con la stella a fuoco o leggermente sfocata, allora bisogna agire sulle coppie di viti di regolazione del primario, anche se negli RC, soprattutto di provenienza GSO, non è molto consigliato toccarlo, se non a proprio rischio e pericolo. Ma qui le turbolenze atmosferiche devono essere quasi assenti.

Zacpi
02-07-2019, 21:07
Le viti che reggono il secondario però sul mio rc sono molto dure e rigide in posizione; se non si inizia la collimazione allentando una vite, non è possibile fare nulla, non si riesce a stringere una vite e allentare un'altra, bisogna per forza iniziare allentando.
Il fok è solidale al primario, ma non c'entra nulla se il secondario è scollimato, bisogna agire su quest'ultimo, ma vi assicuro che non è pensabile di tentare di collimare anche il primario insieme al secondario facendo lo star test sul cielo al buio, neanche a pensarci.
Ribadisco comunque che i collimatori laser sono fatti troppo grossolanamente per essere affidabili.

Save
02-07-2019, 22:26
Secondo me però stai solo aggirando il problema. Non avendo ancora trovato gli strumenti di collimazione giusti ti ostini a collimare su una stella soltanto lo specchio secondario, quando magari la scollimazione potrebbe essere altrove.

Invece devi assicurarti che sia collimato tutto: il fuocheggiatore, il secondario e il primario.

Cosa significa che il fuocheggiatore è solidale al primario? Ho visto dei video dove sulla culatta, ai bordi dell'attacco del fuocheggiatore, ci sono tre gruppi di tre viti, le quali servono per allineare il fuocheggiatore; invece la collimazione del primario avviene con ulteriori tre coppie di viti. Se le cose stanno così fuocheggiatore e primario sono due sistemi indipendenti.

In questi casi bisogna rimboccarsi le maniche e andare a tentativi. Personalmente proverei la strada laser (fuocheggiatore) + R.E.E.G.O. (secondario e primario), che mi sembra la più semplice. I laser ne esistono di varie marche e alcuni possono essere anche collimati per correggere le loro stesse scollimazioni.

Si trovasse in commercio un Cheshire decente senza scalino sulla canna (questa cosa mi fa sclerare :colbert:), secondo me anche col Cheshire si potrebbero ottenere dei buoni risultati: se la mia teoria è esatta, soprattutto per collimare il secondario con un Cheshire è un gioco da ragazzi, basta portare il centro del crocicchio dentro l'anellino del secondario.

Collimare il secondario in sede di star test da soli è semplicemente infattibile. Bisogna essere in due: uno alle viti che riceve istruzioni e un altro all'oculare. Lo facemmo con un mio amico e con l'ausilio di una equatoriale motorizzata fu facilissimo, bastava girare di poco le viti e ricentrare l'oggetto dopo ogni spostamento con i tasti direzionali del telecomando.

Collimare il primario durante lo star test invece è già più semplice. Io ho dovuto farlo per collimare il Mak 127 e ci sono riuscito con una montatura altazimutale manuale da solo. Certo, ci vogliono le mani di velluto perchè sennò la stella ti scappa e allora sono guai (bello quando la punti col cercatore che però è disallineato e non trovi niente :biggrin:).

paperbike
02-07-2019, 23:23
Credo che sia più facile di quello che state sperimentando...io con il mio RC8 carbon GSO uso un laser per il fok , sulla culatta del tele ho fatto fare un tilter per collimarlo più facilmente, uno specchietto per vedere dove arriva il laser sul secondario ed un chechire corto senza scalino per verificare la concentricità dei cerchi,poi star test finale ..in tutto ci vogliono 10 minuti per collimare primario secondario e fok.Certo le prime volte ho impiegato e smadonnato molto:biggrin: ma ora è un gioco da ragazzi. Dai non mollate si può fare;)34894 questo il mio treno ottico a sinistra il tilter con le viti di collimazione del fok

Zacpi
03-07-2019, 00:51
Per save:il tele rc8 viene venduto con il fok che è avvitato alla culatta che contiene il primario, e per poter regolare la sua inclinazione in modo indipendente dal primario stesso bisogna acquistare uno speciale anello che ha le viti apposite poiché chiaramente quelle di centramento del primario sono già presenti sulla culatta, e naturalmente questo anello si paga caro, e non penso che serva veramente per il visuale, è utile in fotografia per centrare bene il treno ottico, oppure per infilarci i vari laser o cheshire, e poi centrarli.
Ho anch'io un laser di collimazione, ma come ho detto non mi ha fatto ottenere che una collimazione poco precisa, evidenziata dallo star test.

Save
03-07-2019, 02:15
Zacpi Riflettendo su quello che mi hai detto mi sembra tutto molto più chiaro.

Come su un comune riflettore bisogna collimare il secondario e il primario.

Non c'è possibilità di centraggio del secondario o di collimazione del fuocheggiatore (è la stessa cosa) perchè: il secondario è montato su razze non regolabili; il fuocheggiatore è avvitato sulla culatta.

Quindi cosa ci rimane di fare? 1) Collimazione mediante inclinazione del secondario e a seguire 2) collimazione mediante inclinazione del primario.

Per la fase 1 mi procurerei un Cheshire serio. Hai due opzioni. O ne compri uno di quelli con lo scalino, gli unici che purtroppo si trovano in Europa, e lo porti da un tornitore per spianargli quel maledetto scalino, in modo che entri tutto fino a battuta della testa (sappi però che in questi modelli il crocicchio è sottile e si deforma facilmente); o ne compri uno serio dall'America, come feci io con l'AstroSystems LightPipe/SightTube, con un crocicchio bello robusto e lavorato bene (qui manca lo specchietto a 45° ma puoi direzionare la luce all'interno illuminando la testa realizzata con materiale plastico semi trasparente). Per collimare il secondario è semplice, porti il crocicchio dentro l'anellino attaccato sul secondario e il gioco è fatto. Non dovrai più ritoccarlo.

Per la fase 2, io per non saper leggere e scrivere la farei direttamente in sede di star test, magari ad un ingrandimento leggermente minore (es. 250x). Posizioni la stella a centro campo con l'inseguimento automatico. Un occhio all'oculare e agendo su una vite alla volta, a girare, collimi il primario fino a quando sfuocando la stella non vedi l'ostruzione centrale esattamente al centro del Disco di Airy.

Credo che questa sia una procedura semplice e soprattutto a prova di errori.

Zacpi
03-07-2019, 09:46
Ti ringrazio save per il tuo interessamento all' argomento!ma la risposta di condorito effettivamente fa pensare:sono convinto anch'io che il problema è tutto nella cella del secondario, realizzata male, e anche nel progetto stesso dell' rc8 che non tollera neanche piccoli decentramenti degli specchi.
Col Newton 150 che avevo prima si poteva regolare molto meglio il secondario che centrava i dischi di airy facilmente e stabilmente, si trovava senza difficoltà la giusta posizione.
Comunque come ho detto io non smanetterei il primario al buio con lo star test, ci sono tre coppie di viti da regolare!!

Zacpi
03-07-2019, 09:59
Per condorito: potresti dirmi che modifica hai fatto sulla cella del secondario?

Zacpi
04-07-2019, 12:56
XSAVE:potrebbe essere tutto ok il per la fase uno, ma se tocchi il primario in fase di star test, sei fuori col secondario, e devi ricentrarlo!
Il primario è meglio si centrarlo coi riferimenti della sua cella e vedendo il secondario al centro, ma sul cielo per me bisogna lavorare sul secondario, ed è già complicato da fare con sole tre viti, figuriamoci se si dovesse smanettare anche sul primario.
Ad ogni modo la centralità dei dischi di diffrazione a 400X anche se non perfetta sono riuscito ad averla abbastanza buona, e non credo sia possibile con una cella del secondario così grossolanamente realizzata arrivare alla perfezione, del resto ho visto in rete alcuni possessori di vari sct o c8 che non riuscivano a collimare bene.
Chi ha costruito questi strumenti ha fatto un po' come il diavolo, facendo si le pentole, ma non i coperchi!!

Save
04-07-2019, 13:58
Non sono granchè d'accordo con quello che dici, perchè le procedure di collimazione sono standard per tutti i telescopi e prevedono sempre la sequela: fuocheggiatore (eventuale, non è il caso che ci riguarda) - secondario - primario. Quello che cambia magari sono gli strumenti necessari per collimare, in funzione delle peculiarità del telescopio; ma non le procedure concettuali. Quindi non puoi decidere discrezionalmente di ignorare una fase e compensare con l'altra, perchè non è così che funziona.

Cerco di spiegare con un esempio. Immagina di avere il primario tutto inclinato verso una certa direzione. Tu puoi modificare quanto vuoi l'inclinazione del secondario ma non riuscirai mai a regolarlo rispetto al primario, e anche ammettendo che tu ci riesca gli specchi non sarebbero più correttamente orientati verso il fuocheggiatore. Ecco perchè il giusto ordine di collimazione non può essere violato.

Mi domando quanto possa essere pessima questa cella, alla fine ha tre viti di spinta e una di trattenuta. Qual è il problema? Se fossero le viti di spinta potresti anche pensare di svasarle sulla punta per una regolazione più fine.

Scusa se te lo dico ma lo faccio solo per essere d'aiuto. Secondo me ti sei ostinato a seguire questa procedura di collimazione che non è corretta, infatti è la prima volta che la sento dire.

Il secondario potresti collimarlo con grande facilità con un Cheshire serio, in meno di cinque minuti e di giorno. Questo non lo dico solo io, ad esempio ho letto dei vecchi post di davidem27, che sicuramente non è l'ultimo arrivato, dove lui affermava di usare proprio la suddetta procedura. Non è corretto quello che dici riguardo al secondario: una volta che è centrato e inclinato perfettamente rispetto all'asse ottico non devi toccarlo mai più, a meno che non prendi a mazzate il telescopio. :biggrin: Questo vale per i Newton, per i Maksutov-Newton e altre configurazioni ottiche: perchè mai non dovrebbe valere per i Ritchey-Chretien?

Poi non capisco la reticenza alla collimazione del primario. Ma guarda che è molto più semplice del secondario, in sede di star test. Mi permetto di postare quanto ho descritto in tema di collimazione dei Mak sul mio blog, dal momento che la procedura di collimazione del primario è identica anche per il tuo telescopio:

La prima operazione da effettuare consisterà nell'allentare leggermente le tre viti di blocco, quel tanto che sarà necessario, senza esagerare. A questo punto dovremo puntare il telescopio su una stella alta e brillante, usando alti ingrandimenti e possibilmente facendo uso di una montatura equatoriale con inseguimento motorizzato. Con l'occhio all'oculare dovremo cominciare da una vite (di collimazione) e compiere delle piccole frazioni di giro, provando ad allentarla o a stringerla a seconda della direzione della scollimazione. Successivamente ad ogni regolazione dovremo centrare nuovamente la stella, evitando per quanto possibile che esca dal campo dell'oculare. Dopo aver regolato la prima vite, passeremo alla seconda e quindi alla terza. Se necessario potremo iniziare un altro giro di collimazione, e così via fino a quando non avremo ottenuto un'immagine stellare perfetta. In particolare in intra ed extra focale dovremo riuscire a posizionare il cerchio centrale scuro dovuto all'ostruzione perfettamente al centro rispetto agli anelli di diffrazione. Sarà opportuno verificare anche a fuoco che l'anello di diffrazione attorno alla stella sia circolare ed omogeneamente illuminato. Dopo aver collimato correttamente il primario non ci dovremo dimenticare di serrare le viti di blocco, con fermezza e delicatezza al contempo.

Anche Obi-Wan consiglia l'uso del Cheshire, addirittura non solo per il secondario ma anche per il primario. Sarei molto curioso di sapere come si può collimare il primario col Cheshire. Tra l'altro ribadiva la necessità di regolare l'ortogonalità del fuocheggiatore rispetto all'asse ottico, come già detto in precedenza: LINK (https://www.astronomia.com/forum/showthread.php?28334-Collimazione-Ritchey-chretien&p=317804&viewfull=1#post317804).

Zacpi
04-07-2019, 14:43
si la procedura prima il secondario la ritengo giusta, ma solo per una collimazione di prima fase, in cui serve centrare il secondario per vedere se il primario è centrato rispetto allo scafo del tele, e quindi equidistante dal profilo della culatta interna, ed in tal caso quindi è centrato anche rispetto al fok.(Questo si verifica guardando nel fok senza oculare;per maggiore precisione ho disegnato dei cerchi concentrici su un foglio che pongo a chiusura del tele, così si vedono in trasparenza;se sono equidistante dalla circonferenza interna del tele il primario è ok.)
Ma se vai sul cielo così, 9 volte su 10 ad alto ingrandimenti sei fuori collimazione.
Allora dato che il primario sappiamo che è centrato, dobbiamo ovviamente centrare finemente il secondario, non c'è altra possibilità di agire, no?
E qui entra in ballo la cella del secondario.
Il fatto che sia mal realizzata non lo dico io, ma lo dice una persona che lavora ogni giorno su questo ed altri tele e montature varie e fa assistenza ai negozi di astronomia, e ha modificato decine di tele di questo tipo.

Mulder
04-07-2019, 20:13
Io con il mio Cassegrain (che di fatto ha la stessa meccanica del tuo RC), dopo averne studiate di ogni, procedo così:

1:
Collimazione grossolana del primario(solo per la prima volta)
Mi metto davanti al telescopio a circa un metro di distanza, con occhio da cecchino esattamente al centro del supporto del secondario si vedono i 4 bracci dello spider; facendo in modo che i bracci reali coprano alla perfezione quelli riflessi all'interno dello specchio primario devo fare in modo di rendere tutto concentrico
sulle 4 fette riflesse che si vanno a creare, agendo sulle tre coppie di viti che regolano lo specchio grande(le brugole piccole sono di bloccaggio, quelle più grandi di registrazione). Facendo ciò, se la matematica non è un opinione, ho fatto in modo di far convergere la luce riflessa dal primario verso il centro dello specchio secondario.

2:
Collimazione fine del secondario con star test
Possibilmente facendo tutto senza l'uso di diagonali, punto una stella abbastanza luminosa ad un ingrandimento pari al diametro del telescopio, mantenendola "sempre" al centro dell'oculare; sfocando di circa mezzo giro il fok compare l'ombra del secondario in mezzo agli anelli di difrazione;agendo sulle tre brugole di regolazione dello specchio piccolo porto l'ombra esattamente al centro degli anelli. Sfocando leggermente di meno compare quello che sui siti stranieri chiamano "poisson spot" ovvero un puntino luminoso al centro dell'ombra, che è di aiuto per affinare la collimazione, facendo in modo di rendere concentrici anelli, ombra e puntino luminoso.

3:
Collimazione fine del primario con star test
Sempre senza usando diagonali punto una stella meno luminosa rispetto alla collimazione del secondario,mantenendola "sempre" al centro dell'oculare vado ad ingrandire circa il doppio del diametro del telescopio e metto a fuoco oppure leggermente fuori fuoco di circa un quarto di giro del micrometico. Qui vado a correggere la luminosità del disco di airy, stringendo la vite di regolazione che si trova sul lato più luminoso, oppure viceversa, dipendemente dalla coppia di viti che è più allineata al lato da correggere. L'unica difficolta nell'eseguire questa procedura al buio è di centrare le due chiavi a brugola nell'esagono delle viti, poi la regolazione è semplice dato che mentre si stringono o allentano le viti si può vedere nell'oculare ciò che si sta facendo.

4:
Collimazione del focheggiatore
Io lascio questa procedura per ultima (anche se poi ultima non è perchè le fasi 2 e 3 andranno ripetute) perchè il supporto del focheggiatore è tutt'uno con la cella dello specchio primario, dunque muovendo le tre coppie di viti di regolazione della cella si va a muovere anche l'assialità del fok. Dunque l'istinto mi dice di centrare prima gli specchi con star test, poi il focheggiatore e poi di nuovo gli specchi, ma con movimenti tanto minimi da non pregiudicare la regolazione fatta in questa fase 4. Il massimo sarebbe avere un buon collimatore laser e quello che va fatto è semplicemente centrare il fascio luminoso del laser con l'anellino posto al centro dello specchio secondario. Io non avendo ne laser ne focheggiatore collimabile mi sono arrangiato con cheshire e spessorini in carta, poi ripetendo le fasi 2 e 3 ho dovuto dare una toccatina di un micron di giro su una delle 3 viti del secondario e per il resto era ok...;)

Zacpi
04-07-2019, 23:36
Tutto va bene fino al punto 2 Ultimo paragrafo:agisci sulle tre viti di collimazione del secondario, e vedi il centro dei dischi di diffrazione invece di andare verso il centro del secondario traslare invece lungo la circonferenza tenendosi sempre decentrati man mano che tu allenti o stringi
le brugole, senza mai poterli centrare, fino quasi a fare un giro completo senza aver combinato nulla.
Questo effetto perverso è causato dalla cella del rc8:non appena allenti una vite, lo specchio secondario si sgancia, non trattenuto bene dalla vite centrale, e per gravità essendo pesante "trasla" e non risponde correttamente ai movimenti delle viti di collimazione;io solamente per caso sono riuscito a centrarlo perché ad un certo punto si è bloccato in un punto e stringendo una vite ha cominciato a centrarsi!!
Ovviamente però non è una operazione sicuramente ripetibile, ma del tutto fortuita.

Mulder
05-07-2019, 06:40
Ah be allora è un altro discorso:meh:. La mia cella è effettivamente tutt'altro che fluida e, come ti dicevo, per le piccole regolazioni evito di allentare le altre 2 viti, ma perlomeno si muove. Vediamo se condorito9 ci può spiegare cosa è possibile fare per sistemare questa cella ballerina.

condorito9
05-07-2019, 12:28
Non mi volete male, ma per fare queste modifiche serve un tornio e una fresatrice, quindi l'idea è eliminare la vite centrale e sostituirla con una sfera d'acciaio, ma, siccome la cella non viene più sorretta dalla vite centrale, le altre tre invece di lavorare in spinta, devono lavorare in trazione.-
Non tutti riescono a fare a casa questa modifica, a rischio di decentrare il secondario.

Zacpi
05-07-2019, 15:40
Sono d'accordo con condorito, per operare con sicurezza al rc8 bisogna prima conoscere tutti i parametri di progetto, distanze specchi in primis, e avere attrezzi che non tutti sanno usare come si deve.
Penso però che se non si è dei perfezionisti, questo tele vi posso garantire che da ottime visioni planetarie anche se non è collimato al 100% e a questo proposito ho fatto molte prove, su Saturno ad esempio pur se lo star test era con le centriche visibilmente decentrate(anche se non totalmente)restituiva una buona definizione del pianeta ed anche la visibilità della div. di cassini.

Mulder
05-07-2019, 19:24
eliminare la vite centrale e sostituirla con una sfera d'acciaio, ma, siccome la cella non viene più sorretta dalla vite centrale, le altre tre invece di lavorare in spinta, devono lavorare in trazione.-
Non tutti riescono a fare a casa questa modifica, a rischio di decentrare il secondario.

E non avendo più la possibilità di regolare la distanza tra i due specchi, se non usando degli spessori sotto la sfera, oppure facendo tutto mantenendo la distanza impostata di fabbrica... Sicuramente da non fare a casa...:surprised:

Zacpi
09-07-2019, 10:27
Farò un'ultima considerazione:le brugole del secondario premono direttamente sul vetro dello specchio, e così facendo non possono neanche garantire un bloccaggio sicuro, se non sono sicuramente tutte strette;d'altronde se dopo fatta la collimazione si va a stringerle tutte ovviamente si rischia di riscollimare!!è come risolvere un'equazione con due incognite...