JKP
09-06-2019, 08:35
Hello, sono J. Karelyn P. diplomata al liceo scientifico ed attualmente occupata nel seguire il corso di audiometria alla università ed in… lavori part time. Mi interesso delle scienze occulte e di quelle scientifiche”, (Astrologia, Astrofisica, Cosmologia e Psicologia). Il motivo per cui sono qui, lo riassumo sinteticamente…
§ Mia madre è nata a Natal (città a sudest del BR), dove da ragazza, “para ganhar algo para comer” (per guadagnare qualcosa per mangiare), sulla spiaggia di Fortaleza “leggeva la sabbia” o meglio, improntava su questa, con entrambi le dita delle mani, dei solchi, realizzando così, delle figure simmetriche sul bagnasciuga che, l’acqua “man mano” li sbiadiva mutandole. Nel frattempo le interpretava per estrapolarne i significati reconditi. In questo modo riusciva, a dare risposte credibili alle persone che la consultavano. (A mio padre, turista lì ad osservare, gli disse… “você é o que eu tenho esperado por muito tempo” ovvero, “ti stavo aspettando da tempo” poi svelandogli il futuro, lui la condusse in Italia).
Qui concretizzò il suo metodo relazionandolo col titolo “Psicomanzia con le Tavole delle Nebulose”. Questa “manzia” (metodo cognitivo), è improntata sulla metodica socratica, espressa dalla “maieutica” e consistente nello estrapolare (aiutare a partorire), le recondite conoscenze o “cose nascoste”, insite e latenti, nello intelletto di ogni essere vivente. Pertanto le tavole delle nebulose, sostituiscono “a areia do Brasiu” (la sabbia del Brasile), perché anch’esse, osservate, evocano inconsce conoscenze, espresse con il linguaggio iconografico, che, tradotta nella lingua “volgare”, (idioma usato nel “quotidiano conversare”), permette alla consultata di rendere i responsi credibili e facilmente comprensibile da tutti.
§ Mio padre invece, (ingegnere ed ora mio “insegnante di fisica” che, in altri tempi si occupava della Statica dei fabbricati e della Dinamica dei meccanismi) afferma che, seguendo le indicazioni del fisico teorico, Fritjof Capra, redattore del “Tao della Fisica”, sia la “Via” (Tao), della conoscenza scientifica (razionalità, “Yang”), sia quella della filosofia, (intuizione, “Yin”), sia riuscito a ricostruire come sia fatto e funzioni il reale sistema cosmico, (e non “Come e Chi” abbia generato il creato, impegno, a suo dire, di pertinenza dei mistici e non dei fisici).
Pertanto, il motivo per cui sono qui… consiste nel fatto che, poiché il mio “insegnante” afferma che le sue conoscenze cosmologiche provengano, non dal consultare le tavole delle nebulose bensì, dal suo personale metodo, consistente nel mettere in contatto il proprio ”Io” con il suo complementare opposto, l’“AlterEgo” (Yin Yang). Così che, ritenendolo un “ironico e perfido sofista (colui che fa discorsi falsi ed ingannevole, facendo apparire vero, ciò che non lo è), desidererei fare “quattro chiacchiere nel Bar di Arturo”, con qualcuno/a, capace di confermare o meno, il mio parere. (Da bambina, lui prendeva una teiera d’argento dalla vetrina, l’apriva mostrando che non c’era nulla poi mi domandava… “Karelyn, ti piacciono i cioccolatini?”, chiaramente gli rispondevi sì e lui, distogliendomi un attimo, la manipolava e dopo strofinandola, l’apriva ed “hops”, ci trovavo i cioccolatiiini).
§ Mia madre è nata a Natal (città a sudest del BR), dove da ragazza, “para ganhar algo para comer” (per guadagnare qualcosa per mangiare), sulla spiaggia di Fortaleza “leggeva la sabbia” o meglio, improntava su questa, con entrambi le dita delle mani, dei solchi, realizzando così, delle figure simmetriche sul bagnasciuga che, l’acqua “man mano” li sbiadiva mutandole. Nel frattempo le interpretava per estrapolarne i significati reconditi. In questo modo riusciva, a dare risposte credibili alle persone che la consultavano. (A mio padre, turista lì ad osservare, gli disse… “você é o que eu tenho esperado por muito tempo” ovvero, “ti stavo aspettando da tempo” poi svelandogli il futuro, lui la condusse in Italia).
Qui concretizzò il suo metodo relazionandolo col titolo “Psicomanzia con le Tavole delle Nebulose”. Questa “manzia” (metodo cognitivo), è improntata sulla metodica socratica, espressa dalla “maieutica” e consistente nello estrapolare (aiutare a partorire), le recondite conoscenze o “cose nascoste”, insite e latenti, nello intelletto di ogni essere vivente. Pertanto le tavole delle nebulose, sostituiscono “a areia do Brasiu” (la sabbia del Brasile), perché anch’esse, osservate, evocano inconsce conoscenze, espresse con il linguaggio iconografico, che, tradotta nella lingua “volgare”, (idioma usato nel “quotidiano conversare”), permette alla consultata di rendere i responsi credibili e facilmente comprensibile da tutti.
§ Mio padre invece, (ingegnere ed ora mio “insegnante di fisica” che, in altri tempi si occupava della Statica dei fabbricati e della Dinamica dei meccanismi) afferma che, seguendo le indicazioni del fisico teorico, Fritjof Capra, redattore del “Tao della Fisica”, sia la “Via” (Tao), della conoscenza scientifica (razionalità, “Yang”), sia quella della filosofia, (intuizione, “Yin”), sia riuscito a ricostruire come sia fatto e funzioni il reale sistema cosmico, (e non “Come e Chi” abbia generato il creato, impegno, a suo dire, di pertinenza dei mistici e non dei fisici).
Pertanto, il motivo per cui sono qui… consiste nel fatto che, poiché il mio “insegnante” afferma che le sue conoscenze cosmologiche provengano, non dal consultare le tavole delle nebulose bensì, dal suo personale metodo, consistente nel mettere in contatto il proprio ”Io” con il suo complementare opposto, l’“AlterEgo” (Yin Yang). Così che, ritenendolo un “ironico e perfido sofista (colui che fa discorsi falsi ed ingannevole, facendo apparire vero, ciò che non lo è), desidererei fare “quattro chiacchiere nel Bar di Arturo”, con qualcuno/a, capace di confermare o meno, il mio parere. (Da bambina, lui prendeva una teiera d’argento dalla vetrina, l’apriva mostrando che non c’era nulla poi mi domandava… “Karelyn, ti piacciono i cioccolatini?”, chiaramente gli rispondevi sì e lui, distogliendomi un attimo, la manipolava e dopo strofinandola, l’apriva ed “hops”, ci trovavo i cioccolatiiini).