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Visualizza Versione Completa : Astrocooler autocostruito



Robicek
05-05-2019, 20:16
Ciao a tutti, per il mio Celestron 11 avevo bisogno di un astrocooler: i tempi per portarlo in equilibrio termico erano veramente biblici ( 3 ore ), e, anche se non e' uno strumento per osservazioni occasionali e al volo, dovevo per forza rimediare.

Esistono in commercio degli Astrocooler, di buona qualita' ma hanno un prezzo poco amichevole.

Allora, spinto dallo spirito di autocostruzione ( e da qualche serata piovosa ), ho iniziato a studiare un modo per assemblare il mio astrocooler.

A riguardo esistono due scuole di pensiero per quanto riguarda la direzione dell'aria: o dall'interno verso l'esterno ( quindi estrarre il flusso d'aria ) o il contrario ( cioe' immettere un flusso d'aria ).

Per anni ha prevalso il primo metodo mentre negli ultimi tempi ( e copiando dai prodotti in commercio - qualcuno li avra' progettati per bene, o no? ) sta prendendo piede il metodo di immettere aria all'interno del tubo, opportunamente filtrata per evitare di immettere anche polvere o altre schifezze.

Avevo letto in un blog il consiglio di utilizzare un BBQ fan, cioe' una ventola che si utilizza per favorire l'accensione del fuoco del barbecue o del camino, alla stregua dei vecchi mantici.

L'ho trovata una buona idea, anche perche' e' autoalimentato da batterie stilo interne quindi e' autonomo e non ci sono altri cavi volanti intorno al telescopio.

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Ne ho trovato uno online al prezzo di 8 euro compreso di spedizione mentre il resto dei materiali impiegati sono tutti di risulta ( un pezzo di tubo idraulico da 4cm di diametro, qualche pezzo di pivilene, un po' di nastro telato, un pezzo di collant da donna (!) ). Diciamo che il prezzo finale si aggira sui 10 euro tondi. Non male!

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Il passo successivo e' stato aggiungere un filtro per l'aria che entra nel telescopio ( pezzo di collant ) e raccordare il tubo idraulico inspessendolo internamente con del pivilene.

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Poi, visto che l'aria deve entrare ma anche uscire, ho incollato a spirale delle strisce di pivilene attorno al tubo in modo da far passare aria e da renderlo adatto ad un diametro da 50,8mm. Per finire, una bella finitura con nastro telato.

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Ed ecco il risultato: un astrocooler al lavoro prima di una osservazione!

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Cieli bui e sereni a tutti!

etruscastro
06-05-2019, 09:13
confermo la necessità di avere un astrocooler per i grandi SCT a meno che non lo si ha in postazione fissa, io ne ho uno della Geoptik che mi fu regalato per un mio compleanno e effettivamente all'epoca costava uno stonfo ma il risultato lo si ottiene.
tra l'altro vedo che in commercio neanche ci sono più disponibili e mi son sempre chiesto il perché.
una domanda che mi viene osservando il tuo progetto è che non ha la "classica" prolunga per raggiungere la fine del diaframma di campo interno e oltre a questo gli spessori per far defluire l'aria li trovo forse eccessivi, d'altronde il flusso d'aria in entrata non è eccessivo e viene permesso di essere espulso tranquillamente dal'OTA, ma se funziona meglio così, hai ottenuto un risparmio non indifferente, complimenti!

Robicek
06-05-2019, 09:53
Grazie etruscastro.
Si, non c'e' ancora la prolunga. Il progetto e' un work in progress e prevede l'utilizzo di soli materiali di risulta :-)
Gia' quello che vedi in foto e' la seconda versione.
Per ora l'astrocooler funziona e con il tempo e dopo adeguate prove voglio studiare possibili miglioramenti.