Giova84
20-03-2019, 21:18
Avevo bisogno di togliere un po' di ruggine dagli occhi e di polvere dallo specchio, così lo scorso 2 marzo, pur se le condizioni meteorologiche non erano particolarmente favorevoli, ho preso la via verso Prato Gentile a Capracotta.
Il tempo è rimasto variabile per tutta la giornata, con minacciose e dense nubi basse in mattinata che, per fortuna, si sono andate quantomeno a diradare man mano che si avvicinava la sera.
D'altro canto, le temperature erano piuttosto miti: in pianura sono partito alle 18.00 con 16°C, per poi trovare 3°C all'arrivo in quota alle 19.50, mantenutisi poi più o meno stabili.
L'umidità si è rivelata molto elevata, certamente con valori pari se non superiori al 90% e ciò ha determinato un tutto sommato accettabile effetto rugiada, con gli strumenti risultati alla fine umidi (ma gli specchi non appannati, per fortuna).
Le condizioni di IL del luogo si sono dimostrate scarse rispetto a quanto il sito mi ha fatto intravedere in passato. Innanzitutto, il piazzale su cui sosto di solito era impraticabile per la neve e quindi ho dovuto appostarmi su un altro, più aperto sulla strada e quindi più esposto al disturbo di auto in transito. Inoltre, l'alta umidità ha reso il cielo lattescente e poco trasparente e propagava la luce proveniente dai paesini posti più in basso e, soprattutto, dal rifugio vicino, che, stavolta, è rimasto acceso fino alle 23.30, con effetti devastanti sull'orizzonte nord. Il seeing è stato generalmente mediocre, attestatosi generalmente su un III livello della scala di Antoniadi, ma andando leggermente a migliorare in corso d'opera.
Ho osservato dalle 21.00 alle 00.30, lottando con le nuvole, ritornate alla carica già dalle 22.00 in poi e dovendo modificare radicalmente il piano osservativo, praticamente tutto centrato in origine su un nord, reso, come detto, quasi impraticabile dalle luci diffuse.
Come al solito, il mio compagno di avventure è stato il Dobson ES Ultralight 12”, con rifrattorino acromatico 70/400 come cercatore e oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 82° 16mm ES 82° 11-6,7mm, TecnoSky Planetary ED 8-5mm.
Di seguito gli oggetti osservati:
NGC2403 (Cam; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). Galassia di dimensioni considerevoli (21'x12'), già intuibile addirittura nel cercatore e osservata al meglio solo col 24mm, a dimostrazione della pessime condizioni del cielo. Si pone di tre quarti, con asse maggiore sud/est-nord/ovest, bulge sub-circolare abbastanza esteso, che poco si stacca dal resto dell'oggetto, a causa di una LS piuttosto uniforme.
M81 - M82 (UMa; GX; osservate con 24mm, 16mm, 11mm). Uso le due sontuose galassie dell'Orsa Maggiore come base per lo star-hopping verso il successivo oggetto, ma dedico comunque qualche minuto alla loro osservazione, in coppia a 64x e a 95x, poi singolarmente a 138x. Come al solito, preferisco la Sigaro, più netta e dalla forma più caratteristica. Ottengo la resa migliore col 16mm, e certamente non è la migliore da quando maneggio i 12” del mio dobson.
NGC3077 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Galassia di dimensioni medio piccole (2'58”x2'22”), disposta di piatto, con asse maggiore poco pronunciato e orientato in senso nord/est-sud/ovest. Ha bulge poco luminoso, di una forma comparabile a quella dell'oggetto nel suo insieme.
M44 (Cnc; OC; osservato con 24mm). Come già ho avuto modo di sperimentare, il Presepe rende meglio nel settantino, dove può essere apprezzato nel contesto di un ampio fondo cielo, rispetto al dobson, dove pure è possibile notare numerosi dettagli in più, ma in una prospettiva troppo ristretta.
NGC2859 (LMi; GX; osservata con 24mm, 11mm). Piccola galassia (1'45”x1'18”) disposta di piatto, con asse maggiore est-ovest; ha bulge luminoso circolare, non molto esteso, che sfuma rapidamente verso l'esterno, assumendo quasi l'aspetto di un stella fuzzy.
NGC2832 (Lyn; GX; osservata con 24mm, 11mm). Altra piccola galassia in prossimità di α-Lyn, di forma ellittica con scarsa eccentricità (2'05”x1'25”), disposta di piatto con asse maggiore nord/ovest-sud/est; bulge non molto luminoso, che in distolta appare più brillante e quasi puntiforme, ma leggermente schiacciato nel senso di maggior estensione dell'oggetto stesso.
NGC2964 - NGC2968 (Leo; GX; osservate con 24mm, 11mm). Bella coppia di galassie, già riconoscibili a 64x e osservate in visione congiunta anche a 138x. Sono entrambe poste di piatto e hanno magnitudine apparente comparabile. La prima ha LS omogenea e ha forma ellittica piuttosto allungata in senso est-ovest; la seconda è inclinata lungo l'asse nord/ovest-sud/est e si presenta più stretta, con bulge più concentrato e brillante, schiacciato e proteso a seguire il medesimo andamento dell'oggetto nel suo insieme.
NGC3003 (LMi; GX; osservata con 24mm, 11mm). Galassia d'aspetto molto gradevole, che ricorda morfologicamente la Sigaro: soprattutto in distolta, appare chiaramente disposta di taglio, protesa in modo marcato in senso est-ovest, molto stretta; il bulge non è particolarmente brillante e poco si stacca rispetto al resto del corpo, di cui assume la stessa conformazione.
NGC3738 - NGC3756 (Uma; GX; osservate con 24mm, 11mm). Piccole galassie individuate a 64x e osservate in visione congiunta a 138x, molto piacevole anche grazie al fatto che costituiscono gli estremi di una virgola di stelle. Hanno magnitudine apparente simile, ma aspetto differente: la prima appare posta di piatto con asse maggiore nord-sud e LS uniforme; la seconda è invece di tre quarti, molto schiacciata e sviluppata in senso nord/ovest-sud/est, con bulge circolare riconoscibile ma non particolarmente luminoso, che sfuma docilmente verso l'esterno.
Il tempo è rimasto variabile per tutta la giornata, con minacciose e dense nubi basse in mattinata che, per fortuna, si sono andate quantomeno a diradare man mano che si avvicinava la sera.
D'altro canto, le temperature erano piuttosto miti: in pianura sono partito alle 18.00 con 16°C, per poi trovare 3°C all'arrivo in quota alle 19.50, mantenutisi poi più o meno stabili.
L'umidità si è rivelata molto elevata, certamente con valori pari se non superiori al 90% e ciò ha determinato un tutto sommato accettabile effetto rugiada, con gli strumenti risultati alla fine umidi (ma gli specchi non appannati, per fortuna).
Le condizioni di IL del luogo si sono dimostrate scarse rispetto a quanto il sito mi ha fatto intravedere in passato. Innanzitutto, il piazzale su cui sosto di solito era impraticabile per la neve e quindi ho dovuto appostarmi su un altro, più aperto sulla strada e quindi più esposto al disturbo di auto in transito. Inoltre, l'alta umidità ha reso il cielo lattescente e poco trasparente e propagava la luce proveniente dai paesini posti più in basso e, soprattutto, dal rifugio vicino, che, stavolta, è rimasto acceso fino alle 23.30, con effetti devastanti sull'orizzonte nord. Il seeing è stato generalmente mediocre, attestatosi generalmente su un III livello della scala di Antoniadi, ma andando leggermente a migliorare in corso d'opera.
Ho osservato dalle 21.00 alle 00.30, lottando con le nuvole, ritornate alla carica già dalle 22.00 in poi e dovendo modificare radicalmente il piano osservativo, praticamente tutto centrato in origine su un nord, reso, come detto, quasi impraticabile dalle luci diffuse.
Come al solito, il mio compagno di avventure è stato il Dobson ES Ultralight 12”, con rifrattorino acromatico 70/400 come cercatore e oculari MaxVision 68° 24mm, AP UWA 82° 16mm ES 82° 11-6,7mm, TecnoSky Planetary ED 8-5mm.
Di seguito gli oggetti osservati:
NGC2403 (Cam; GX; osservata con 24mm, 16mm, 11mm). Galassia di dimensioni considerevoli (21'x12'), già intuibile addirittura nel cercatore e osservata al meglio solo col 24mm, a dimostrazione della pessime condizioni del cielo. Si pone di tre quarti, con asse maggiore sud/est-nord/ovest, bulge sub-circolare abbastanza esteso, che poco si stacca dal resto dell'oggetto, a causa di una LS piuttosto uniforme.
M81 - M82 (UMa; GX; osservate con 24mm, 16mm, 11mm). Uso le due sontuose galassie dell'Orsa Maggiore come base per lo star-hopping verso il successivo oggetto, ma dedico comunque qualche minuto alla loro osservazione, in coppia a 64x e a 95x, poi singolarmente a 138x. Come al solito, preferisco la Sigaro, più netta e dalla forma più caratteristica. Ottengo la resa migliore col 16mm, e certamente non è la migliore da quando maneggio i 12” del mio dobson.
NGC3077 (UMa; GX; osservata con 24mm, 11mm). Galassia di dimensioni medio piccole (2'58”x2'22”), disposta di piatto, con asse maggiore poco pronunciato e orientato in senso nord/est-sud/ovest. Ha bulge poco luminoso, di una forma comparabile a quella dell'oggetto nel suo insieme.
M44 (Cnc; OC; osservato con 24mm). Come già ho avuto modo di sperimentare, il Presepe rende meglio nel settantino, dove può essere apprezzato nel contesto di un ampio fondo cielo, rispetto al dobson, dove pure è possibile notare numerosi dettagli in più, ma in una prospettiva troppo ristretta.
NGC2859 (LMi; GX; osservata con 24mm, 11mm). Piccola galassia (1'45”x1'18”) disposta di piatto, con asse maggiore est-ovest; ha bulge luminoso circolare, non molto esteso, che sfuma rapidamente verso l'esterno, assumendo quasi l'aspetto di un stella fuzzy.
NGC2832 (Lyn; GX; osservata con 24mm, 11mm). Altra piccola galassia in prossimità di α-Lyn, di forma ellittica con scarsa eccentricità (2'05”x1'25”), disposta di piatto con asse maggiore nord/ovest-sud/est; bulge non molto luminoso, che in distolta appare più brillante e quasi puntiforme, ma leggermente schiacciato nel senso di maggior estensione dell'oggetto stesso.
NGC2964 - NGC2968 (Leo; GX; osservate con 24mm, 11mm). Bella coppia di galassie, già riconoscibili a 64x e osservate in visione congiunta anche a 138x. Sono entrambe poste di piatto e hanno magnitudine apparente comparabile. La prima ha LS omogenea e ha forma ellittica piuttosto allungata in senso est-ovest; la seconda è inclinata lungo l'asse nord/ovest-sud/est e si presenta più stretta, con bulge più concentrato e brillante, schiacciato e proteso a seguire il medesimo andamento dell'oggetto nel suo insieme.
NGC3003 (LMi; GX; osservata con 24mm, 11mm). Galassia d'aspetto molto gradevole, che ricorda morfologicamente la Sigaro: soprattutto in distolta, appare chiaramente disposta di taglio, protesa in modo marcato in senso est-ovest, molto stretta; il bulge non è particolarmente brillante e poco si stacca rispetto al resto del corpo, di cui assume la stessa conformazione.
NGC3738 - NGC3756 (Uma; GX; osservate con 24mm, 11mm). Piccole galassie individuate a 64x e osservate in visione congiunta a 138x, molto piacevole anche grazie al fatto che costituiscono gli estremi di una virgola di stelle. Hanno magnitudine apparente simile, ma aspetto differente: la prima appare posta di piatto con asse maggiore nord-sud e LS uniforme; la seconda è invece di tre quarti, molto schiacciata e sviluppata in senso nord/ovest-sud/est, con bulge circolare riconoscibile ma non particolarmente luminoso, che sfuma docilmente verso l'esterno.