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Visualizza Versione Completa : Parere su filtri skyglow



amorospo
17-05-2013, 11:08
Tra i 4, 5 accessori che mi prometto di comprare a breve per completare la mia dotazione c'è sicuramente il filtro skyglow che pare migliorare di molto le osservazioni da siti molto inquinati quale il mio.
Lasciando in disparte il discorso diametro (probabilmente comprerò un 2" da abbinare alla nuova scimmia che mi ha colto e di cui vi parlerò a breve), ero orientato sul classicissimo e affidabile baader:
http://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/info/p511_Baader-Skyglow-Neodymium-2----more-contrast-on-Moon-Planets.html
Facendo però una rapida ricerca sulla baia mi trovo questi 3 a prezzi di saldo:
http://www.ebay.it/sch/i.html?_trksid=p5197.m570.l1313&_nkw=skyglow&_sacat=0&_from=R40
Qualcuno di voi ha avuto occasione di provarli? Son dei vetracci inutili?

etruscastro
17-05-2013, 12:32
quelli di ebay non li conosco e non viene neanche specificato a quale banda opera, mentre il TS è sicuramente una sicurezza anche se il Baader in Italia da 2" lo trovo a 72€
non ti aspettare (come si legge spesso) che lo skyglow riduce l'IL, nasce come filtro lunare a banda larga ma contro l'IL la battaglia è persa con qualsiasi filtro.... al massimo lo skyglow può aiutare nella risoluzione su alcuni oggetti deep a discapito però dei dettagli osservabili....

Valerio Ricciardi
09-07-2013, 23:26
Lasciando in disparte il discorso diametro (probabilmente comprerò un 2" da abbinare alla nuova scimmia che mi ha colto e di cui vi parlerò a breve), ero orientato sul classicissimo e affidabile baader (...)
Facendo però una rapida ricerca sulla baia mi trovo questi 3 a prezzi di saldo (...)
Guarda, non è che si deve parlare di vetracci: se vuoi ridurre di molto il cromatismo residuo di un rifrattore acromatico che sia almeno f/10, ad esempio, un filtro giallo chiaro (quelli molto chiari, fattore di correzione di posa con materiale pancromatico 1,5X) come quelli che facevano i russi per le Zenit, funziona benissimo.
Allo stesso modo se in una montatura portafiltri di un filtrino qualunque metti un ritaglio da un filtro Wratten Kodak giallo chiaro, ottieni un ottimo risultato. Migliori la nitidezza e riduci di tanto gli aloni blu e porpora a margine di corpi molto luminosi.
Ma non stai ottenendo un assorbimento selettivo per bande multiple: un filtro blu taglierà semplicemente e brutalmente infrarosso, rosso, arancione e in gran parte giallo, lasciando passare ovviamente blu, viola e un po' di verde... il rosso taglierà il blu, il viola, il verde... lascerà passare in pieno il rosso, abbastanza bene l'arancione, etc etc e così via.

Ma stiamo parlando di filtri, o di gelatine, colorati "in pasta", che osservati "di riflesso" o per trasparenza han sempre lo stesso colore (la cui intensità pare raddoppiare se li poserai su un foglio bianco). Sono pigmenti disciolti nel vetro ad assorbire le frequenze da tagliare (e trasformarle in calore, alla fin fine). E quei pigmenti "tagliano", in modo più o meno "ripido", "da un certo punto in poi" verso le frequenze alte o basse, giammai potranno farti passare che so, tre bende separate da tre ambiti di frequenza in cui lavorano in assorbimento.

I filtri Baader, o Astronomik, o altre marche davvero specializzate, invece, come il Super Multi Coating che la Pentax iniziò ad introdurre sui suoi Super Takumar "in punta di piedi" nel 1971 diventarono un flagship della marca dal1973 e che sino a pochi anni fa erano il principale cruccio dei professionisti che usavano Canon o Nikon, derivano il loro comportamento da fenomeni di interferenza distruttiva fra sottilissimi strati diversi deposti per sublimazione ad altissima temperatura, sotto alto vuoto in condizioni ipercontrollate; fra i quali avviene che la luce incidente - o meglio la componente di una certa frequenza - in parte viene riflessa, in parte viene rifratta, in parte viene assorbita, ma la parte riflessa può a sua volta riflettersi sulla faccia inferiore dello strato superiore per poi tornare indietro con una energia (e quindi una frequenza) inferiore... insomma, stiamo parlando di una tecnologia ben più sofisticata di quella che puoi aspettarti :rolleyes: da un filtro da 11-12 euro, anche se molto piccolo.

I filtri interferenziali si riconoscono anche ad occhio: mostrano un colore osservati di 3/4 illuminati dalla luce, possono averne un'altro del tutto diverso :wtf: (e più tenue) per trasparenza... se avessi in mano invece uno di quelli economici, potresti notare, o come penso io anche no, questo fenomeno.
Alcuni Baader, che per trasparenza sembran tenuamente giallini ma con una trasmissione di luce comunque molto alta, visti di sbieco sembrano addirittura... occhiali a specchio da sci Rossignol di quando ero ragazzotto!

Spesso, peraltro, su Astrosell o su alcuni fora di astronomia che hanno la sezione "mercatino" trovi filtri usati come nuovi a buon prezzo, diciamo orientativamente dalla metà a poco più della metà. Io al posto tuo - non pretendo di esserlo - risparmierei per quella strada, non sulla qualità di partenza. ;)

medved
10-07-2013, 01:00
Min--ia, della spiegazione tecnica c'ho capito gran poco ma il filo generale del discors e le conclusioni le condivido.