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Visualizza Versione Completa : una domanda da un milione di dollari



Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 06:24
Avevamo già trattato questo argomento, ma alla fine per un qualche motivo non eravamo arrivati alla conclusione (probabilmente me ne ero dimenticato). Approfitto dell'articolo precedente (da digerire bene... mi raccomando) per rifare la domanda. Esso, infatti, può dare la risposta in modo quasi immediato....
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/05/17/una-domanda-da-un-milione-di-dollari/)

marcom73
17-05-2013, 07:45
non vede nulla....:sneaky:

Mario Fiori
17-05-2013, 09:25
Anche io ho pensato al buio totale, la luce sfugge via. Forse deliro e non ho capito niente carissimo

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 10:21
Anche io ho pensato al buio totale, la luce sfugge via. Forse deliro e non ho capito niente carissimo

vorrei che mi diceste perchè non vede nulla... :biggrin:

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 10:22
non vede nulla....:sneaky:

perchè e "come" non vede nulla... articoliamo meglio la risposta... per toccare il vero punto chiave!;)

marcom73
17-05-2013, 10:36
non ti accontenti mai è ?!?!?


Dato che γ è proprio il semiasse maggiore (http://www.astronomia.com/glossario/#semiasse_maggiore) della nostra ellisse ne segue che la velocità v dell’astronave è l’eccentricità. D’altra parte se essa tende a zero, C coincide con F e torniamo alla circonferenza iniziale. Se, invece v aumenta può arrivare al massimo a 1, ossia a c (che abbiamo posto uguale a 1). L’ellisse diventa una parabola che definisce le condizioni estreme della deformazione dello spazio tempo.

michelexe
17-05-2013, 10:41
secondo me non è vero che non vede nulla ma dato che viaggia alla stessa velocità della luce vede sempre lo stesso panorama perché viaggia alla sua stessa velocità

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 11:25
non ti accontenti mai è ?!?!?

no!!!!!:biggrin::sbav:

pensaci bene e vedrai che è molto importante capire a che velocità viaggiano i fotoni che arrivano davanti o di dietro... E poi troveri il... baco del discorso e dirai: "Acci! è vero!!!!":D

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 11:27
secondo me non è vero che non vede nulla ma dato che viaggia alla stessa velocità della luce vede sempre lo stesso panorama perché viaggia alla sua stessa velocità

spiega meglio il concetto... cosa vuol dire che vede sempre la stessa cosa? Sii più esplicito, per favore....:whistling:

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 11:35
RICHIESTA GENERALE:

non rispondete, per piacere, solo con un "niente", "tutto", ecc.

Dovete anche spiegare perchè succede quel qualcosa che dite, sulla base della velocità della nave e della direzione in cui va e -soprattutto- cosa c'entra la relatività... Rileggete bene la costruzione dell'ellisse e il risultato è abbastanza ovvio...;)

marcom73
17-05-2013, 12:42
il fattore di LORENZ, nel caso di velocità prossime a quelle della luce, fa si che la originaria " circonferenza " si deformi in un ellisse il cui semiasse minore tende a zero pertanto " l'orizzonte ", subendo questa deformazione, si potrà esprimere solamente in direzione del moto quindi l'ipotetico astronauta potrà " vedere " solo quanto posto di fronte a lui, fonte che più la velocità si approssima a c, più tende a divenire puntiforme....


...come sono andato.... :blush:

MARCELBERG
17-05-2013, 14:01
...:blush:...dietro non vede niente perchè i fotoni che dovrebbero arrivare ai suoi occhi viaggiano alla sua stessa velocità non raggiungendolo mai....gli stanno accanto, insomma....:whistling:

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 16:44
il fattore di LORENZ, nel caso di velocità prossime a quelle della luce, fa si che la originaria " circonferenza " si deformi in un ellisse il cui semiasse minore tende a zero pertanto " l'orizzonte ", subendo questa deformazione, si potrà esprimere solamente in direzione del moto quindi l'ipotetico astronauta potrà " vedere " solo quanto posto di fronte a lui, fonte che più la velocità si approssima a c, più tende a divenire puntiforme....


...come sono andato.... :blush:

mmmm... non tanto bene.... il semiasse minore non tende a zero...come puoi vedere dalla figura che apre l'articolo e che è la stessa costruita dopo, ma relativa a un valore di v molto prossimo a c. La deformazione avviene principalmente lungo il semiasse maggiore, dove la velocità dell'astronave è diretta esattamente nella direzione del fotone. Le cose laterali tendono a vedersi davanti a causa dell'aberrazione, ma non tutte. Il concetto base di tutto sta nella parte posteriore dove teoricamente la velocità dei fotoni è controbilanciata dalla velocità della nave. Ma è proprio vero? Pensaci bene.... Ripeto ancora: questo fa la differenza con la sfera di Hubble dove l'espansione dello spazio è uguale e contraria alla velocità del fotone. Ma, attenzione, qui siamo su una nave che si muove nello SPAZIO... e quindi...
Dai che ce la fai...;)

marcom73
17-05-2013, 16:47
:cry: non ce la faccio....

marcom73
17-05-2013, 16:50
un unico " punto luminoso " ?? quello e solo quello perfettamente in asse ?? ..... sennò mi arrendo....

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 16:52
...:blush:...dietro non vede niente perchè i fotoni che dovrebbero arrivare ai suoi occhi viaggiano alla sua stessa velocità non raggiungendolo mai....gli stanno accanto, insomma....:whistling:

hai colto nel segno...sbagliando però la conclusione! Tu stai facendo il discorso come nella sfera di Hubble, ma qui la situazione è diversa come ho detto a Marcom poco fa... Pensa a cosa fanno i fotoni che arrivano di fronte (più semplice pensare a quelli che arrivano QUASI di fronte formando un piccolo angolo con la direzione della nave). Loro viaggiano a velocità c e poi arrivano fino a F. Idem per quelli dietro, ma... attenzione alla somma dei vettori!!!!!
La risposta l'ho già scritta nell'articolo sul pianeta Einstein... rileggilo bene e la troverai...

Recupero un filmatino che vi mostrerà la situazione....

Comunque, bravissimi per la volontà che dimostrate nel provare. Ancora un passettino in più e ci siete....

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 17:19
un unico " punto luminoso " ?? quello e solo quello perfettamente in asse ?? ..... sennò mi arrendo....

Vaa beh ... arriviamo al dunque...

Il vero problema che nasce quando si costruiscono queste figure relative all'aberrazione deella luce è che dobbiamo eseguire una somma di vettori per trovare la direzione del vettore finale. OK? Ma quando sommiamo un vettore che è proprio c a un altro vettore che può essere sia piccolo che grande, il vettore finale può diventare automaticamente più grande della velocità della luce. Ma questo è IMPOSSIBILE dato che in ogni sistema di riferimento, anche se viaggia velocissimo, la velocità di un fotone NON può cambiare. Di conseguenza, vedremo cambiare la direzione da cui proviene il fotone, ma NON la sua velocità che sarà sempre c. Quello che cambia, e si calcola attraverso il fattore di Lorentz, è la frequenza con cui arriva il fotone. Davanti la frequenza aumenta e quindi si sposta verso il blu, dietro verso il rosso. Ma anche dietro la luce arriva comunque perchè la somma vettoriale sembrerebbe dare una velocità che tende a zero, ma questo è impossibile perchè, qualsiasi sia il sistema di riferimento, la velocità del fotone rimane c.
L'ellisse, allora, non ci dice cosa vediamo, ma dove lo vediamo e come lo vediamo. Tuttavia, noi continuiamo a vedere sia davanti che dietro perchè i fotoni arrivano sempre alla stessa velocità c.

Nel caso della sfera di hubble, invece, è lo spazio che si espande a velocità uguale a c e quindi è possibile fare la somma vettoriale e trovare il valore della velocità finale che può arrivare a zero. Riccordiamoci, infatti, che lo spazio può viaggiare alla velocità che vuole e può "frenare" i fotoni. L'astronave no, dato che in ogni situazione all'interno dello spazio si deve mantenere la velocità della luce. La nave viaggia nello spazio e quindi è vincolata dalle leggi della relatività. Se noi guardassimo da fuori vedremmo comunque arrivare i fotoni sulla nave...

Pensa, infine, al fatto che una nave che arriva all'orizzonte degli eventi sembra fermarsi. E' la stessa cosa... a noi sembra che il tempo non passi, ma per lei scorre normalmente. Ecco perchè le distanze fuoco-ellisse ci danno anche la dilatazione del tempo: davanti scorre velocemente, dietro sembra fermarsi. E' sempre il fattore di Lorentz che comanda...

ci siamo?

marcom73
17-05-2013, 17:24
insomma...

SVelo
17-05-2013, 17:24
Vaa beh ... arriviamo al dunque...

Il vero problema che nasce quando si costruiscono queste figure relative all'aberrazione deella luce è che dobbiamo eseguire una somma di vettori per trovare la direzione del vettore finale. OK? Ma quando sommiamo un vettore che è proprio c a un altro vettore che può essere sia piccolo che grande, il vettore finale può diventare automaticamente più grande della velocità della luce. Ma questo è IMPOSSIBILE dato che in ogni sistema di riferimento, anche se viaggia velocissimo, la velocità di un fotone NON può cambiare. Di conseguenza, vedremo cambiare la direzione da cui proviene il fotone, ma NON la sua velocità che sarà sempre c. Quello che cambia, e si calcola attraverso il fattore di Lorentz, è la frequenza con cui arriva il fotone. Davanti la frequenza aumenta e quindi si sposta verso il blu, dietro verso il rosso. Ma anche dietro la luce arriva comunque perchè la somma vettoriale sembrerebbe dare una velocità che tende a zero, ma questo è impossibile perchè, qualsiasi sia il sistema di riferimento, la velocità del fotone rimane c.
L'ellisse, allora, non ci dice cosa vediamo, ma dove lo vediamo e come lo vediamo. Tuttavia, noi continuiamo a vedere sia davanti che dietro perchè i fotoni arrivano sempre alla stessa velocità c.

Nel caso della sfera di hubble, invece, è lo spazio che si espande a velocità uguale a c e quindi è possibile fare la somma vettoriale e trovare il valore della velocità finale che può arrivare a zero. Riccordiamoci, infatti, che lo spazio può viaggiare alla velocità che vuole e può "frenare" i fotoni. L'astronave no, dato che in ogni situazione all'interno dello spazio si deve mantenere la velocità della luce. La nave viaggia nello spazio e quindi è vincolata dalle leggi della relatività. Se noi guardassimo da fuori vedremmo comunque arrivare i fotoni sulla nave...

Pensa, infine, al fatto che una nave che arriva all'orizzonte degli eventi sembra fermarsi. E' la stessa cosa... a noi sembra che il tempo non passi, ma per lei scorre normalmente. Ecco perchè le distanze fuoco-ellisse ci danno anche la dilatazione del tempo: davanti scorre velocemente, dietro sembra fermarsi. E' sempre il fattore di Lorentz che comanda...

ci siamo?

Spiegato da te sembra quasi facile, ma da sola non sono riuscita ad arrivarci :sad:

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 17:32
Spiegato da te sembra quasi facile, ma da sola non sono riuscita ad arrivarci :sad:

Non preoccupatevi... in realtà non è un concetto banale anche se può sembrare tale. Il problema è che noi siamo abituati a sommare velocità e a trovare un valore finale... La costanza di c dice in pratica che:
c + v = c + c = c sempre e comunque! e anche c-v = c - c = c... sempre che si viaggi nello spazio e non che si faccia viaggiare lo spazio stesso...

marcom73
17-05-2013, 17:34
perdonami Vincenzo ma allora dall'oblò di poppa della nostra nave, cosa vedremmo ?!? :cry:

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 17:37
ecco il filmatino
http://jila.colorado.edu/~ajsh/insidebh/hyperlight_640x480_ms.avi del sorpasso del Sole (mercurio è fuori scala...). All'inizio il Sole sembra allontanarsi solo perchè tutto si restringe a causa dell'aberrazione.

SVelo
17-05-2013, 17:39
perdonami Vincenzo ma allora dall'oblò di poppa della nostra nave, cosa vedremmo ?!? :cry:

Puntini rossi?

SVelo
17-05-2013, 17:40
ecco il filmatino
http://jila.colorado.edu/~ajsh/insidebh/hyperlight_640x480_ms.avi del sorpasso del Sole (mercurio è fuori scala...). All'inizio il Sole sembra allontanarsi solo perchè tutto si restringe a causa dell'aberrazione.

Purtroppo col mio pc non riesco a vederlo :sad:

medved
17-05-2013, 17:48
Risposta sciocca, anzi risposta/domanda dettata dall'insicurezza:
Non è che vede ciò che vedrebbe una persona ferma in ogni punto del percorso?

marcom73
17-05-2013, 17:50
Purtroppo col mio pc non riesco a vederlo http://www.astronomia.com/forum/images/smilies/customsmilies/sad.png

clicca con il destro sul link e " SALVA DESTINAZIONE CON NOME "....

__________________________________________________ __________________

quindi in teoria, dalla parte opposta del moto, dovremmo avere un orizzonte che sfuma dal rosso dei bordi al nero assoluto del centro ?!? oppure il nero assoluto non esisterebbe perchè il vettore velocità pur sommandosi (sottraendosi ) non può mai essere zero ?!?!?
mi manca questo aggancio che anche dal video, finendo prima, non si evince...

SVelo
17-05-2013, 17:53
clicca con il destro sul link e " SALVA DESTINAZIONE CON NOME "....

__________________________________________________ __________________




Fatto ma...
Impossibile riprodurre il file. È possibile che Windows Media Player non supporti il tipo di file o che un codec necessario non sia installato nel computer in uso.

marcom73
17-05-2013, 17:54
Fatto ma...

usa VLC ( quello con il birillo )

marcom73
17-05-2013, 17:54
vado a prendere mia figlia a pallavolo... intanto ci penso....

SVelo
17-05-2013, 17:57
Vabbè, io vado a fare la spesa e poi a casa.
Buon fine settimana a tutti :)

teto
17-05-2013, 18:27
Quindi dietro l'astronave non vedremmo niente perchè il tempo si dilaterebbe mandando i fotoni oltre al redshift?

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 18:39
Quindi dietro l'astronave non vedremmo niente perchè il tempo si dilaterebbe mandando i fotoni oltre al redshift?

rispondo a te, ma vale anche per gli altri.

Sì, in pratica non vedremmo niente perchè la frequenza dei fotoni tende a infinito. Tuttavia, se il Sole viene sorpassato fisicamente, riusciamo a vedere il passaggio dal blu al rosso durante il transito ravvicinato. E' come se ogni istante vedesssimo una stella, il Sole, in posizione diversa nell'ellisse.
Se, invece vediamo solo oggetti all'infinito, ossia stelle lontane, chi comanda su tutto è l'aberrazione e l'effetto doppler. Dietro tutto tende a scomparire sia perchè va oltre al rosso sia perchè tutti i raggi sono portati in avanti nella direzione del moto. Ci possiamo aspettare che tutto l'Universo visibile sia concentraato nella direzione del moto.

Ovviamentee questa è una trattazione ultra semplificata perchè andrebbe trattata con le trasformazioni di Lorentz e tutto ciò che ne segue. Tuttavia, l'ellisse dona una magnifica visione a quattro dimensioni... senza volere però pretendere risposte perfettamente accurate.

Direi che la deformazione del dipinto rende bene l'idea di ciò che vedrebbe l'astronauta con il quadro ancora relativamente vicino a lui alle spalle.

La cosa più importante da imparare è di stare bene attenti a non farsi fregare dalla somma di vettori quando uno di loro è la velocità della luce: il risultato è sempre lo stesso.... ossia c.

Bravi ragazzi e grazie per l'interesse dimostrato!!!!:wub:

Vincenzo Zappalà
17-05-2013, 18:49
anche questa visione dell'effetto doppler relativistico può essere d'aiuto...
2911

Bellatrix
17-05-2013, 20:12
anche questa visione dell'effetto doppler relativistico può essere d'aiuto...
2911

Dopo la tua spiegazione, pensavo proprio ad un'immagine del genere!
Certo che è stato proprio interessante seguire questa discussione.

Wolfy
17-05-2013, 21:44
Non è una risposta semplice. Se siamo soggetti alla relatività, andando alla velocità della luce, lo spazio di comprimerebbe e il tempo si fermerebbe..
A mio parere, se potessimo viaggiare parallelamente a un fascio di luce, ma in condizioni statiche, sicuramente ( almeno credo ), vedremo l'onda della luce.
Se avessimo un fascio di luce che ci rincorre e noi andassimo alla velocità della luce, non vedremo nulla, perché l'onda non colpirebbe nemmeno la retina dell'occhio ! Ma c'è una compressione dello spazio, e nella relatività dobbiamo prendere per buono che due eventi possano accadere simultaneamente in due posti diversi ( due fotoni possono trovarsi nello stesso istante in due posti diversi )... e questo fatto mi blocca ! Perché se andassimo alla velocità della luce, ma lo spazio si comprimerebbe, allora potremmo vedere ! Detto questo ci manca da prendere in considerazione l'effetto doopler relativistico... e andando alla velocità della luca, abbiamo una contrazione della lunghezza d'onda della luce.. che molto probabilmente, anzi sicuramente, esce dallo spettro del visibile e andrebbe a finire nei raggi X o gamma ( qui ci vorrebbe un conto matematico ).
Concludo dicendo che non potremo vedere nulla ! Ho riportato comunque tutto il mio ragionamento astruso :)

Wolfy
17-05-2013, 21:48
Non è una risposta semplice. Se siamo soggetti alla relatività, andando alla velocità della luce, lo spazio di comprimerebbe e il tempo si fermerebbe..
A mio parere, se potessimo viaggiare parallelamente a un fascio di luce, ma in condizioni statiche, sicuramente ( almeno credo ), vedremo l'onda della luce.
Se avessimo un fascio di luce che ci rincorre e noi andassimo alla velocità della luce, non vedremo nulla, perché l'onda non colpirebbe nemmeno la retina dell'occhio ! Ma c'è una compressione dello spazio, e nella relatività dobbiamo prendere per buono che due eventi possano accadere simultaneamente in due posti diversi ( due fotoni possono trovarsi nello stesso istante in due posti diversi )... e questo fatto mi blocca ! Perché se andassimo alla velocità della luce, ma lo spazio si comprimerebbe, allora potremmo vedere ! Detto questo ci manca da prendere in considerazione l'effetto doopler relativistico... e andando alla velocità della luca, abbiamo una contrazione della lunghezza d'onda della luce.. che molto probabilmente, anzi sicuramente, esce dallo spettro del visibile e andrebbe a finire nei raggi X o gamma ( qui ci vorrebbe un conto matematico ).
Concludo dicendo che non potremo vedere nulla ! Ho riportato comunque tutto il mio ragionamento astruso :)


Ahahah Vincenzo ! Avevi già risposto, ma non ho nemmeno visto !
Ho risposto per niente :) vabbè !

Vincenzo Zappalà
18-05-2013, 07:20
cari ragazzi,
vi ringrazio per aver affrontato l'argomento con la giusta concentrazione e andando subito abbastanza vicino al concetto base. Possiamo concludere che se siamo nel "vuoto" interstellare lo spazio si restringe davanti a noi e si vede poco davanti (forse solo il rumore cosmico di fondo) perchè portato ad altissime frequenze: una specie di luce intensissima circondata da un buio sempre più nero che diventa massimo alle spalle a causa dell'arrossamento. Magari scorgeremmo estremamente arrossate le sorgenti gamma... Se , invece, dopo anni di luce di viaggio, attraversassimo un ammasso stellare o un sistema solare vedremmo qualcosa di simile a quanto immaginato per il Sole.

Piano piano ci stiamo avvicinando a una visione sempre più sofisticata dello spaziotempo in movimento. Andando a rileggere la dilatazione del tempo e delle distanze capiremmo sempre di più e ci ci si renderebbe conto del concetto base che causa tutto questo: la costanza della velocità della luce in ogni sistema di riferimento. Se potessimo sommarla a qualcosa tutto diventerebbe molto più banale e normale. Inoltre, è sempre più fondamentale separare i concetti di velocità DELLO spazio che può essere grande quanto si vuole e che si somma realmente a quella della luce (un vero e proprio rallentamento dei fotoni) e di velocità NELLO spazio, dove la somma ha senso solo per determinare le direzioni apparenti. Capito questo concetto molte cose appaiono più chiare.

Non illudiamoci, però, che le figurine che vi presento possano risolvere tutti i vari risvolti della questione. A seconda di come la trattiamo sembra dare anche risultati diversi. E' il vecchio problema che semplificando una cosa ne alteriamo un po' un'altra. Per mantenere il quadro omogeneo e corretto biosgna entrare nella matematica e geometria relativistica e definire grandezze particolari, di cui il fattore di Lorentz è tra i più importanti, ma non l'unico. Inoltre disegnando in un certo modo, deformiamo altre cose: sono i limiti di usare una geometria NORMALE invece di quella particolare ma ben più intricata.

Possiamo accontentardi? Direi proprio di sì... Per raffinare il tutto si possono trovare testi ben più complicati e accurati. Io cerco solo di dare qualche base per farli affrontare a chi vuoile andare oltre o di dare una conoscenza complessiva e -penso- soddisfacente, anche se imprecisa, agli altri. Insomma, consideratemi una specie di maestro delle elementari che può arrivare solo a un certo punto...

Posso permettermi di dire che ne abbiamo fatta di strada insieme? Spero proprio di sì...:razz::wub:

gioyhofer
18-05-2013, 09:17
Buongiorno Vincenzo,
ho riletto l'articolo "disegnamo le 4 dimensioni" e provo a dare una risposta:confused:...
Dunque,
se viaggiassimo ad una velocità prossima a quella della luce, i raggi davanti all'astronave aumenterebbero la loro frequenza mentre quelli dietro aumenterebbere la loro lunghezza d'onda.
Lo spazio dunque si concentrerebbe davanti all'astronave e si dilaterebbe dietro.
Quindi dietro all'astronave vedremmo lo spazio che tende a dilatarsi, un po' come una lente d'ingrandimento...
Spero di non aver detto una castroneria:confused::oops:...
Giorgia

Vincenzo Zappalà
18-05-2013, 10:32
Buongiorno Vincenzo,
ho riletto l'articolo "disegnamo le 4 dimensioni" e provo a dare una risposta:confused:...
Dunque,
se viaggiassimo ad una velocità prossima a quella della luce, i raggi davanti all'astronave aumenterebbero la loro frequenza mentre quelli dietro aumenterebbere la loro lunghezza d'onda.
Lo spazio dunque si concentrerebbe davanti all'astronave e si dilaterebbe dietro.
Quindi dietro all'astronave vedremmo lo spazio che tende a dilatarsi, un po' come una lente d'ingrandimento...
Spero di non aver detto una castroneria:confused::oops:...
Giorgia

perfetto! Se leggi i commenti vari a questo post troverai anche molte considerazioni sul problema di fondo: la somma vettoriale di due velocità non può mai superare la velocità della luce ecc., ecc....;)

Andrea Rotondaro
20-05-2013, 03:10
avevamo già trattato questo argomento, ma alla fine per un qualche motivo non eravamo arrivati alla conclusione (probabilmente me ne ero dimenticato). Approfitto dell'articolo precedente (da digerire bene... Mi raccomando) per rifare la domanda. Esso, infatti, può dare la risposta in modo quasi immediato....
leggi tutto... (http://www.astronomia.com/2013/05/17/una-domanda-da-un-milione-di-dollari/)

si vedrebbe il passato. No?

Bellatrix
23-05-2013, 12:59
Il passato??

Bellatrix
23-05-2013, 13:35
L'altro giorno mi è capitato di vedere un documentario scientifico che si occupava proprio dei viaggi alla velocità della luce.
Come saprete, non ho un bagaglio culturale scientifico di grande portata. Cerco, tuttavia, nel mio piccolo, di comprendere e approfondire.
Vorrei porre una domanda, a costo di prendermi qualche rimprovero!:)
Il documentario parlava della possibilità di viaggiare alla velocità della luce sfruttando il motore a curvatura. Da quello che ho capito, il motore a curvatura consentirebbe di comprimere, modificare, lo spazio circostante e consentire all'ipotetica navicella di viaggiare più veloce della luce. Gli scienziati intervistati sollevavano vari problemi circa il reale utilizzo del motore a curvatura, tra cui la difficoltà nel trovare una fonte di energia sufficiente.
In realtà, ciò che mi ha incuriosita in tutto questo discorso è il concetto di energia punto zero. Da quanto ho capito, si tratta di una energia presente ovunque. Il documentario la definiva come la forza che tiene uniti gli atomi. La difficoltà sarebbe nell'isolarla e sfruttarla come energia? Ho capito che è la forza gravitazionale che tende, come dire, ad elidere quasi totalmente quest'energia.
Scusate se ho detto castronerie! Mi ha molto interessata questo concetto.

Vincenzo Zappalà
23-05-2013, 13:46
L'altro giorno mi è capitato di vedere un documentario scientifico che si occupava proprio dei viaggi alla velocità della luce.
Come saprete, non ho un bagaglio culturale scientifico di grande portata. Cerco, tuttavia, nel mio piccolo, di comprendere e approfondire.
Vorrei porre una domanda, a costo di prendermi qualche rimprovero!:)
Il documentario parlava della possibilità di viaggiare alla velocità della luce sfruttando il motore a curvatura. Da quello che ho capito, il motore a curvatura consentirebbe di comprimere, modificare, lo spazio circostante e consentire all'ipotetica navicella di viaggiare più veloce della luce. Gli scienziati intervistati sollevavano vari problemi circa il reale utilizzo del motore a curvatura, tra cui la difficoltà nel trovare una fonte di energia sufficiente.
In realtà, ciò che mi ha incuriosita in tutto questo discorso è il concetto di energia punto zero. Da quanto ho capito, si tratta di una energia presente ovunque. Il documentario la definiva come la forza che tiene uniti gli atomi. La difficoltà sarebbe nell'isolarla e sfruttarla come energia? Ho capito che è la forza gravitazionale che tende, come dire, ad elidere quasi totalmente quest'energia.
Scusate se ho detto castronerie! Mi ha molto interessata questo concetto.

cara Bellatrix,
la tua domanda è più che sensata e interessante. La base del motore a curvatura deriva dalla celebre serie di Star Trek, dove era il metodo per poter viaggiare a velocità superiori a quella della luce. Era una fisica immaginaria, ma assolutamente non campata in aria. Il succo, per dirla velocemente, è il seguente: la teoria della relatività ci dice che niente può viaggiare nello SPAZIO più veloce della luce, tranne che ... lo SPAZIO stesso. Sappiamo bene che l'espansione dello spazio può benissimo superare qualsiasi velocità, non avendo vincoli. Il motore a curvatura dovrebbe, quindi, non fare altro che agire sullo spazio deformandolo in modo che sia lui, contraendosi, a permettere alla nave di descrivere spazi enormi in tempi brevissimi.
Ultimamente dalla fantascienza pura si è passati a un'idea fisicamente "concreta" e si ci sta lavorando sopra. E' ancora a livello teorico, ma... chissà...
Quasi quasi potrei scriverci un articoletto... se ho tempo lo faccio...
ti ringrazio per l'idea!;)

Bellatrix
23-05-2013, 13:50
cara Bellatrix,
la tua domanda è più che sensata e interessante. La base del motore a curvatura deriva dalla celebre serie di Star Trek, dove era il metodo per poter viaggiare a velocità superiori a quella della luce. Era una fisica immaginaria, ma assolutamente non campata in aria. Il succo, per dirla velocemente, è il seguente: la teoria della relatività ci dice che niente può viaggiare nello SPAZIO più veloce della luce, tranne che ... lo SPAZIO stesso. Sappiamo bene che l'espansione dello spazio può benissimo superare qualsiasi velocità, non avendo vincoli. Il motore a curvatura dovrebbe, quindi, non fare altro che agire sullo spazio deformandolo in modo che sia lui, contraendosi, a permettere alla nave di descrivere spazi enormi in tempi brevissimi.
Ultimamente dalla fantascienza pura si è passati a un'idea fisicamente "concreta" e si ci sta lavorando sopra. E' ancora a livello teorico, ma... chissà...
Quasi quasi potrei scriverci un articoletto... se ho tempo lo faccio...
ti ringrazio per l'idea!;)

Ti ringrazio per la risposta! In effetti, ricordavo che il motore a curvatura derivava dalla serie Star Trek, però non ho mai pensato che potesse, in un certo senso, avere delle applicazioni concrete, anche se proiettate in un lontano futuro.

givi
24-05-2013, 16:49
Aspettiamo con ansia l'articoletto, naturalmente quando avrai tempo.

Nel frattempo: l'accennata energia punto zero è ancora l'energia del vuoto?

Grazie

Vincenzo Zappalà
24-05-2013, 17:01
Aspettiamo con ansia l'articoletto, naturalmente quando avrai tempo.

Nel frattempo: l'accennata energia punto zero è ancora l'energia del vuoto?

Grazie

Il vuoto, come noi lo intendiamo è tutt'altro che vuoto anche quando non esiste massa. Esso è permeato, infatti, da infinite oscillazioni quantistiche che creano coppie di particelle e antiparticelle. Esse si annichiliscono in un tempo inversamente proporzionale alla loro energia. Se sommassimo, quindi, l'energia esistente a un certo istante troveremmo che è diversa da zero, ma dipende dalla frequenza di vibrazione. L'energia di punto zero è proprio questa energia latente nel vuoto quantistico, esistente anche in assenza di masse. Le coppie di particelle e antiparticelle sono alla base alla celebre evaporazione dei buchi neri e dei motori alla star trek e molte altre cose ancora.

Red aveva scritto un paio di articoli su questo fondamentale problema quantistico ...

givi
25-05-2013, 08:28
Il vuoto, come noi lo intendiamo è tutt'altro che vuoto anche quando non esiste massa. Esso è permeato, infatti, da infinite oscillazioni quantistiche che creano coppie di particelle e antiparticelle. Esse si annichiliscono in un tempo inversamente proporzionale alla loro energia. Se sommassimo, quindi, l'energia esistente a un certo istante troveremmo che è diversa da zero, ma dipende dalla frequenza di vibrazione. L'energia di punto zero è proprio questa energia latente nel vuoto quantistico, esistente anche in assenza di masse. Le coppie di particelle e antiparticelle sono alla base alla celebre evaporazione dei buchi neri e dei motori alla star trek e molte altre cose ancora.

Red aveva scritto un paio di articoli su questo fondamentale problema quantistico ...


Mi era nota l'energia del vuoto, ignoravo che si chiamasse di punto zero.
In ogni caso, grazie.