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Visualizza Versione Completa : Ragione delle precisioni raggiunte da tycho brahe



astrifiammante
29-01-2019, 09:17
Un saluto a tutto il forum. Ho una domanda di carattere tecnico-storico da porre. Per raggiungere una precisione consistente nelle misure (angolari) di posizione degli astri occorre, in linea di principio, costruire grandi strumenti come ad esempio quadranti murali con un grande raggio in modo tale che l'arco associato alla più piccola divisione abbia una lunghezza sufficientemente apprezzabile. Ad esempio se il raggio dello strumento fosse 5m allora l'arco associato ad un primo è di circa 0,15cm il che sarebbe sufficiente per leggere i primi di grado. Da qualche parte ho letto che detti strumenti potevano essere realizzati da tycho brahe per l'affinamento delle lavorazioni col bronzo (ad esempio qui https://www.ac-ilsestante.it/ASTRONOMIA/i_grandi_astronomi/storia/storia.htm). Perchè i greci non potevano costruire con la loro tecnologia questi grandi strumenti in modo tale da arrivare a sensibilità dell'ordine del primo di grado invece che i 20 primi di grado?
E' vero che gli strumenti del 1550 (di tycho brahe) erano dotati di nonio. Quest'ultimo però poteva essere concepito e fabbricato anche dai greci no?
Qual è la motivazione allora che abbiamo dovuto aspettare tanto tempo per avere certe precisioni?
In questa pagina: www.brera.mi.astro.it/~mario.carpino/approfondimenti/micrometri.pdf si parla a pag. 3 anche della mira inventata da thyco. Non ho capito bene il funzionamento. potreste spiegarmelo? Un simile trucco con viti regolatrici non poteva essere pensato e realizzato anche prima?

lucianob
30-01-2019, 16:33
Ciao astrifiammante
Premetto che di storia astronomica ricordo pochissimo, ma penso sia dovuto a chi per prima ne ha trovato una soluzione, che poi e' stata accettata da tutti o in buona parte.
Le invenzioni e le scoperte, non sono sempre accettate, ma piano piano si creano situazioni perché permettono il loro utilizzo e apprezzamento.
Ora il nonio strumento, se ricordo scoperto da Pierre Vernier, e' solo uno strumento che permette di fare una misura . Di cui oggi abbiamo i calibri e i micrometri piu' complessi in quanto suddivisi in maggiore linette se vogliamo dire.
Ma che in realtà dipende dall'avanzamento sulla vite micrometrica, (sono meccanico e lo ricordo bene.)
Comunque nel documento da te' riportato quello di Brera, o meglio Osservatorio di Brera, di Milano, vedo che e' molto raccontato e spiegato. Non ho avuto modo di leggerlo tutto, ma molto celermente ho visto le spiegazioni.

Di Tycho Brahe trovi qualcosa anche qui ,,, https://www.astronomia.com [Perfezione-delle-osservazioni] (https://www.astronomia.com/progetti/locchio-infinito-di-galileo/prima-di-galileo/tycho-brahe-e-la-perfezione-delle-osservazioni/).
Ed anche qui Università di Siena (http://www3.unisi.it/ricerca/philab/2001/dida8_st_sc01.html)

Dai greci non e' che siano poi tanto piccoli, sempre stata la Culla della Civiltà antica. Ricordo la Macchina di Anticitera, Vite idraulica (Inventata da Archimede), L’ingegnere Ctesibio di Alessandria è considerato l'inventore della sveglia, Distributore automatico (Erone di Alessandria), Faro di Alessandria (Costruito sotto la dinastia dei Tolomei attorno al 280 a.C. sull’isola di Pharo), ma anche la rete di Fryktories (comunicare con il fuoco e fumo costruendo le reti di comunicazione).
Questo per dirti che ai tempi dei Greci qualcosa fu' inventato.

Sicuramente non ti avrò forse risposto, ma le scoperte spesso sono fatte leggendo addietro e aggiungendo un pizzico di inventiva proria . . il proprio sale.

ciao

astrifiammante
30-01-2019, 21:08
La spiegazione del perchè i greci non potevano arrivare a costruire quadranti con raggi dell'ordine dei 5 metri non è stata data. Io non vedo particolari ostacoli in tale costruzione anche se non sono un costruttore pratico. Se fosse possibile anche i greci avrebbero potuto ad esempio determinare con maggiore accuratezza gli equinozi ed i solstizi.
In oltre sarebbero già state fatte le misure accurate di tycho brahe e, con un po di matematica, dedotte (NON RICAVATE, per questo occorrono le leggi della meccanica) le leggi di keplero. Le mie motivazioni non sono storiche ma vorrei seguire un certo percorso di logica.

Red Hanuman
30-01-2019, 22:43
Il punto è: cosa pensavano i greci antichi? Perchè Brahe si rese conto della necessità di effettuare misure precise per elaborare una teoria soddisfacente sui moti planetari.
Dovette perciò affidarsi a strumenti quanto più accurati possibile, ed effettuare osservazioni sistematiche, notte dopo notte e su tempi lunghi.

Poi, espose una sua teoria, che non era né eliocentrica né geocentrica, ma una strana via di mezzo.

E ai greci? Interessava più di tanto la realtà? No, una volta raccolte le nozioni basilari, il resto si svolgeva nel mondo delle idee, e il mondo fisico non aveva più interesse.
A dire la verità, era un pensiero comune nell'antichità, e solo pochi approfondivano, ma esclusivamente per necessità. Non cercavano la verità, ma una corrispondenza col loro pensiero.

In poche parole, ai greci mancava Galileo ed il pensiero scientifico. Non l'intelletto.

astrifiammante
31-01-2019, 11:29
Ok ho capito red hanuman. Una precisazione: non intendevo affatto che i greci non avessero certe capacità au contraire, chapeau! Avevo chiesto se la loro tecnologia era in grado di fabbricare tali strumenti precisi come quelli del 1500 oppure se occorrevano certe specifiche conoscenze tecnologiche che i greci non avevano ancora in mano (non perchè non avessero le capacità ma perchè al loro tempo non erano state scoperte ancora leggi fisiche necessarie a tale sviluppo, archimede avrebbe potuto inventare la pila atomica: se fosse sopravvissuto sino al 1900 con le dovute conoscenze in mano magari l'avrebbe soffiata a Fermi..... chissà). Se non ho capito male quindi anche i greci avrebbero potuto costruire quadranti murali di 2 metri dotati di noni. Sono convinto che Ipparco non rientrava nella schiera dei greci che avevi parlato. Se avesse potuto avrebbe costruito tali strumenti di precisione per avere misure più accurate.

Red Hanuman
31-01-2019, 11:47
Non so se Ipparco avesse o no la volontà di costruire strumentazione precisa.
Penso, però, che per farlo avrebbe avuto senz'altro necessità di uno sponsor per costruirli (non sono certo cose economicissime)...

Comunque, le capacità senz'altro c'erano. Penso alla già citata macchina di Anticitera, alla macchina a vapore di Erone, al meccanismo di Posidonio di Rodi e alla pila di Baghdad.
Il problema è che non sempre invenzioni e scoperte vengono tramandate. A volte i tempi storici lavorano contro il progresso, e avendo tempo potrei citarti diverse invenzioni e scoperte ignorate e dimenticate, per poi essere riscoperte in seguito...