Visualizza Versione Completa : Prisma di amici e apertura libera
Lorenzogibson
18-01-2019, 00:34
Buonasera,
Ho un problema con un diagonale a prisma di amici, che uso su di un rifrattore 80/400, con focheggiatore da 1,25. Provato con oculare da 20 mm 70° , vignetta in maniera evidente. Ho effettuato un a prova con diagonale a specchio e il problema non si presenta.
Potrebbe essere l'apertura libera del prisma che , misurata col calibro, risulta essere di 20 mm?
Se si, qualcuno sa consigliarmi un prisma di amici da 1,25, con apertura libera maggiore di 20 mm?
Grazie mille in anticipo
Ciao, il tuo oculare ha un field stop da circa 25mm, quindi se il prisma ha 20mm di apertura libera é sicuramente la causa del problema, come hai ipotizzato.
Non so consigliarti prisma di amici, purtroppo però....non li uso.
Lorenzogibson
18-01-2019, 10:26
Grazie mikyfly per la conferma, infatti ho misurato il field stop dell'oculare e risulta appunto 25mm, come dicevi tu.
Se può servire a qualcuno, aggiungo che la stessa combinazione di prisma e oculare, funziona invece perfettamente sull'altro mio rifrattore 60/900 , sarà a causa del rapporto focale più favorevole.
Prego un'anima buona che mi consigli un diagonale più adatto, per favore...
Ho posseduto il prisma di Amici Baader da 1,25" con apertura libera dichiarata di 24 mm, quello da circa 70 € per capirsi.
In realtà l'apertura libera effettiva era di 22 mm.
Data questa misura il campo reale massimo inquadrabile senza vignettare è di 3,15 gradi: dunque ancora inferiore ai 3,5 gradi che ottieni con l'oculare citato.
Alla fine l'ho venduto perchè deteriorava la qualità visiva dell'immagine oltre i 50x. Io personalmente preferisco un poco di scomodità ma godere di buone immagini. :razz:
Attenzione perchè anche diversi diagonali a 90 gradi hanno un'apertura libera effettiva inferiore a 31,8 mm. Per questo mi tengo stretto il mio diagonale prismatico Baader con apertura libera effettiva di 32 mm.
Angelo_C
18-01-2019, 16:58
Ho lo stesso prisma (questo (https://www.telescopi-artesky.it/it/baader-planetarium/diagonali/1929-prisma-eretto-45-da-318mm-baader.html) per intenderci), per scrupolo ho misurato or ora il diaframma lato barilotto ed è esattamente 24 mm (al calibro ventesimale 24,05 mm).
Comunque considerata la dimensione media di tali prismi negli chassis utilizzati per lo standar 31,8 mm dubito si riesca and andare oltre i 24 (forse 25) mm, a causa delle dimensioni del "tetto" del prisma a 45°, quindi se proprio ti serve il grande campo e se il focheggiatore dell'80ino lo permette, mi orienterei sulla versione da 50,8 mm.
Lorenzogibson
18-01-2019, 21:52
Grazie per le risposte precise e pertinenti Save ed Angelo_C
Non lo avevo specificato, ma il mio prisma è a 90° , e ne cercavo uno con la stessa angolazione.
Ho visto che esistono versioni da 2" ma hanno per me prezzi proibitivi.
A meno di non trovare un prisma da 2" più economico, ho paura che mi dovrò rassegnare alla scomodità, e ripiegare sul diagonale a specchio.
Angelo_C
18-01-2019, 21:58
E' una cosa che ho dato per scontata, ma per sicurezza te lo chiedo, il prisma di amici ti serve per l'osservazione terrestre?
Lorenzogibson
18-01-2019, 22:10
Per lo più lo utilizzerei per osservazioni astronomiche, come telescopio di fortuna su cavalletto video, ma soprattutto come cercatore per il dobson, da qui l' importanza della visione corretta, per la facilità di utilizzo assieme a stellarium col tablet android.
Non ho più il prisma e non posso più misurarlo ma se Angelo ha misurato 24 mm sono sicuro che la misurazione è quella, ho avuto il piacere di conoscerlo di persona ed è un vero esperto del settore! :awesome: Quel giorno chissà che diavolo ho misurato. :biggrin:
Lorenzogibson Abituarsi all'inversione dell'immagine è effettivamente difficoltoso, ma una volta imparato diventa naturale come andare in bicicletta e non si dimentica più, quindi se fai questo sforzo iniziale dopo non avrai più problemi. Poi mi devi promettere una cosa, :biggrin: che quando osservi col Dobson traventi via pc, tablet e smartphone, ti prendi un bell'atlante cartaceo ed una torcia rossa. In un mondo digitale è bello essere "indipendentemente analogico" ogni tanto. E soprattutto non ti rovini l'adattamento al buio. ;)
Lorenzogibson
19-01-2019, 01:29
Grazie Save , suppongo che mi toccherà abituarmi alla visione invertita. È anche vero che stellarium offre la visione notturna di colore rosso, che unita alla regolazione della luminosità al minimo, non dovrebbe pregiudicare di troppo l'adattamento al buio. A questo punto sarebbe comodo avere uno strumento su stellarium, che permetta la visione invertita, ma non mi risulta ci sia sotto android. Farò qualche ricerca, grazie ancora.
Guarda, io sono talmente sensibile a questo tema che per paura che la torcia rossa non fosse abbastanza rossa ci ho infilato dentro un filtro Wratten #29 Rosso Profondo. Sarò normale? :biggrin::biggrin::biggrin:
etruscastro
19-01-2019, 09:22
questa è un'ottima idea! :cool:
Angelo_C
20-01-2019, 16:19
Sottoscrivo ogni parola di Save, l'adattamento al buio si perde con una facilità incredibile (dopo aver atteso dai 20 ai 30 minuti per averlo), la "modalita rossa" di qualsiasi software su qualsiasi tipologia di schermo non è assolutamente sufficiente a "proteggere" l'occhio dalla perdita dell'adattamento al buio (Save ha fatto bene a filtrare ulteriormente la sua torcia, io stesso ho preso un led "inattinico" da camera oscura per farmi la torcia rossa, che sia veramente rossa), quindi usa una normale mappa cartacea per orientarti.
Inoltre anche il miglior prisma raddrizzatore, è qualitativamente meno performante del peggior specchio o prisma astronomico (ed esclusione dei "giocattoli" di plastica che vendono a qualche decina di euro), di giorno sul paesaggio ha un suo perché ma quando la luce viene a mancare tira fuori tutti i suoi limiti ed ovviamente con un "normale" diagonale a prisma/specchio non avresti alcun problema di vignettatura con nessun oculare. ;)
Lorenzogibson
21-01-2019, 18:01
Grazie di nuovo per i consigli.
Oggi ho fatto qualche ulteriore prova in terrestre ( il meteo non mi permette altro ) e non ho notato vignettatura con il prisma di amici. È possibile che di giorno tale fenomeno sia meno evidente? Ho anche notato che il problema sopraggiunge non appena allontano di poco l'occhio dall'oculare, forse sono stato tratto in inganno da questo aspetto, dato che in serata spesso uso anche un oculare da 24 mm e 55°, il quale ha un'estrazione pupillare molto più elevata.
Farò altre prove non appena il meteo me lo permetterà.
Per divertimento, ho fatto anche alcune prove di ingrandimento, con varie focali più Barlow, trovando molto piacevole e sorprendentemente luminosa, la visione in torretta più Barlow a circa 100x
Sempre con il prisma di amici montato. Devo procurarmi un diagonale a specchio decente, e fare un confronto in serata, ma in terrestre per ora sono abbastanza soddisfatto...
Attenzione a non confondere la vignettatura che si evidenzia come una carenza di luce tanto più marcata quanto più ci si avvicina al bordo dell'oculare con la scarsa estrazione pupillare, la quale determina che basta allontanarsi di poco con l'occhio dall'oculare per non riuscire più a inquadrare il campo per intero. La vignettatura dovrebbe essere molto più evidente di giorno che di notte, in quanto in una situazione di luce diffusa noti benissimo quando il campo si oscura, mentre di notte puntando il cielo stellato (discorso diverso per la Luna) noti con più difficoltà l'oscuramente progressivo verso i bordi poichè lo spazio è nero di suo.
Angelo_C
22-01-2019, 15:28
Vero, quindi è possibile che non sia mai stato un problema di vignettatura (questa (https://casanostra2008.files.wordpress.com/2010/01/cobh_lomo.jpg) tanto per intenderci, anche se l'esempio è esagerato), ma di semplice corretta distanza dell'occhio dalla lente oculare.
Lorenzogibson
26-01-2019, 11:49
Ok, grazie.
Effettuate tutte le prove del caso, probabilmente mi sono sbagliato, il prisma non vignetta. Ho provato a confrontarlo con il diagonale a specchio, e con entrambi riesco ad inquadrare tutta la cintura di orione, quindi il problema non sussiste, se non in maniera impercettibile. L'abitudine ad usare un oculare con maggiore estrazione pupillare, mi ha fatto cadere in errore.
Riguardo alla qualità ottica del prisma, devo dire che come cercatore si comporta in maniera adeguata alle mie necessità, per osservazioni più impegnative mi procuro un diagonale a specchio decente.
Inoltre anche il miglior prisma raddrizzatore, è qualitativamente meno performante del peggior specchio o prisma astronomico (ed esclusione dei "giocattoli" di plastica che vendono a qualche decina di euro), di giorno sul paesaggio ha un suo perché ma quando la luce viene a mancare tira fuori tutti i suoi limiti ed ovviamente con un "normale" diagonale a prisma/specchio non avresti alcun problema di vignettatura con nessun oculare. ;)
quindi e' assolutamente sbagliato voler sostituire uno specchio a prisma con uno raddrizzatore nel caso si faccia anche uso terrestre?
bisogna averli tutti e due?
Angelo_C
28-01-2019, 15:34
Se si vogliono le massime prestazioni sul cielo, la risposta è si; se invece ti "accontenti" di quello che passa il convento, se ne può fare a meno.
Il fatto che il prisma di amici per raddrizzare l'immagine (come altre tipologie) usa un "tetto", questo porta sui target ad alto contrasto (come stelle luminose e pianeti sullo sfondo nero del cielo come anche sulla luminosissima Luna), a rendere visibile il "colmo" del tetto come una sottile linea luminosa, sui target a medio contrasto questa linea tende a non vedersi, ma comunque c'è e comporta un certo grado di luce diffusa che degrada l'immagine, senza contare che la qualità media a parità di prezzo è peggiore, perché un prisma di amici (a 45° o a 90°) ha piu facce da lavorare con angoli (tra il tetto e i cateti) diversi dai 90°, mentre con il prisma standard (a triangolo isoscele) e ancor piu con lo specchio (UNA superficie) tutte le "ore lavoro" sono dedicate a pochi elementi; tutto questo è passabile sul paesaggio, sul cielo (secondo me) assolutamente no.
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